Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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280) Dizion. 5° Ed. .
DI
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pag.227

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Esempio:

Lett. fam. 29: Di Ferrara a' dì 31 d'agosto 1397.

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Esempio:

Sassett. Lett. 216: Di Lisbona a' 24 di settembre 1582.

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Esempio:

Segner. Lett. 15: Di Fanano, il dì 15 di luglio 1683.

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Esempio:

Car. Lett. ined. 1, 209: Di Roma a li XXIII di giugno 1549.

281) Dizion. 5° Ed. .
DI
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pag.229

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Esempio:

Macingh. Strozz. Lett. 139: Sonci morte circa di cinquanta persone.

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Esempio:

Macingh. Strozz. Lett. 75: Menarne seco di costà Matteo.

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Esempio:

Magal. Lett. fam. 1, 39: È convenuto seguirlo di luogo in luogo.

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Esempio:

Ricc. S. Cat. Lett. 71: Il Signore vi conservi felice di qua e di là ampliamente.

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Esempio:

E Macingh. Strozz. Lett. 181: Ha' fatto bene a onorallo costì, che di qua non si costuma.

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Esempio:

E Macingh. Strozz. Lett. 100: Niccolò, quando fu qua, mi disse che presto voleva tu tornassi di qua, e che tu togliessi donna.

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Esempio:

Car. Lett. fam. 1, 7: Mattio Francesi fiorentino.... viene a Padova chiamato dal signor Pietro Strozzi; e credo che si fermerà di costà.

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Esempio:

Rep. Fir. Lett. Istr. 25, 80: Per lo fatto principale serete con tutti e' collegati, e insieme ordinate quanto sia da dire e da chiedere in nome di tutti, e ciascuno di per sè: favoreggiando tutti e' collegati in ogni atto ragionevole.

282) Dizion. 5° Ed. .
DIBARBICARE.
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pag.261

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Esempio:

S. Cat. Lett. 4, 193: Ogni imperfezione sarà dibarbicata dall'anima.

283) Dizion. 5° Ed. .
DESIDEROSAMENTE.
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pag.177

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Esempio:

Mart. V. Lett. 12: La risposta del sonetto aspetto desiderosamente.

284) Dizion. 5° Ed. .
FISTOLOSO.
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pag.202

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Esempio:

Algh. Lett. Vallisn. 302: Riconobbi colla tenta un sino fistoloso.

285) Dizion. 5° Ed. .
DOLOROSO.
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pag.818

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Esempio:

Segner. Lett. 145: Dopo la perdita dolorosa del Padre Serra.

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Esempio:

Car. Lett. fam. 1, 15: Questo oste è peggio che da mal tempo. Non ha se no vini cotti; provvisione assai magra; cattiva stalla, cattive camere, e letti dolorosi.

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Esempio:

Adr. G. B. Lett. 23: Con la destra strascinava per i capelli un doloroso giovane, il quale pareva che con gli occhi e con le mani levate al cielo gridasse misericordia.

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Esempio:

Magal. Lett. fam. 2, 95: Veda, Serenissima Altezza, riprese il nobil uomo, tra i buoni figliuoli e i cattivi la differenza si riduce a questo: che i buoni aspettano che il padre muoia, i cattivi lo desiderano, i dolorosi poi gli danno in testa.

286) Dizion. 5° Ed. .
DISSEPARATO.
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pag.656

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Esempio:

Vasar. Lett. 1474: Fonti che gettavano acqua e vino disseparati.

287) Dizion. 5° Ed. .
GNORRI.
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pag.383

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Esempio:

Red. Lett. 1, 198: Ma, messere, non fate lo gnorri.

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Esempio:

E Red. Lett. 1, 210: Il buon gobbo da Peretola, inteso questo, e facendo lo gnorri, se ne stette zitto zitto, ec.

288) Dizion. 5° Ed. .
DEPURATO.
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pag.157

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Esempio:

Red. Lett. 1, 216: Loderei il siero di capra depurato.

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Esempio:

Magal. Lett. At. 97: Culto puramente razionale, e depurato dall'esterno d'una adorazione terminata alla creatura.

289) Dizion. 5° Ed. .
GLANDULETTA e GLANDOLETTA.
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pag.362

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Esempio:

Bellin. Framm. Lett. 167: M'ingannai, quando dissi a V. S. costà, che i cervi mi pareva che non avessero queste glandole, ma in cambio loro si trovassero pieni per tutta la lunghezza de' bronchi descendenti di moltissime glandolette.

290) Dizion. 5° Ed. .
MUSCOLETTO.
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pag.680

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Esempio:

Bellin. Framm. Lett. 236: Di più si portano da costola a costola su la superficie esterna dello sterno tre o quattro muscoletti per banda, triangolari di figura, di fili diritti e forti, e grossi quasi un dito traverso.

291) Dizion. 5° Ed. .
MURACCHIARE.
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pag.658

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Esempio:

Bellin. Framm. Lett. 391: Tornerò ad abitarvi (in una casa da lui acquistata) ad Ognissanti; e passato il verno che verrà, penso di muracchiarvi per ridurla a mio modo, e poi verrò a Roma apposta a mostrarvene la pianta.

292) Dizion. 5° Ed. .
INGRATICOLAMENTO.
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pag.823

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Esempio:

E Bellin. Framm. Lett. 244: I sacchetti sono bellissimi a vedersi, e tutto il ventricolo al di fuori è di superficie andante; ma al di dentro è come un ingraticolato, ed ogni apertura dell'ingraticolamento è principio di un sacchetto.

293) Dizion. 5° Ed. .
ESTERMINATRICE.
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pag.382

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Esempio:

Bellin. Framm. Lett. 390: Dover satisfare a convenienze tutte contrarie al nostro genio, e dover mostrare non di gradirle, ma di stimarle in sommo grado, quando si disprezzano e si odiano in estremo come esterminatrici di ogni nostra quiete.

294) Dizion. 5° Ed. .
CURARE.
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pag.1091

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Esempio:

E Dav. Framm. 587: Ristituì certe parrocchie.... nella città,... a ciascuna delle quali prepose uno di que' sacerdoti per ufiziarla, e curare il popolo.

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Esempio:

Macingh. Strozz. Lett. 525: Dimostrò di non curarsi della vita sua.

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Esempio:

Macingh. Strozz. Lett. 210: Curasi, e per la grazia di Dio starà bene.

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Esempio:

E Macingh. Strozz. Lett. 579: E non pare che si curino di ricevere queste vergogne.

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Esempio:

Macingh. Strozz. Lett. 426: E per dirvi quanto è seguitò, non mi curerò d'essere un poco lungo.

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Esempio:

Car. Lett. fam. 2, 283: Quanto alla vostra rottura del capo, mi dolgo del caso.... Non lodo già la negligenza di curarvi.

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Esempio:

E Car. Lett. fam. 3, 416: Io ho supplicato al padrone.... che si degni concedermi ch'io possa.... andar a curarmi [ai bagni].

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Esempio:

Buonarr. M. V. Lett. Ric. 47: Che vivo meschinamente, e non curo nè della vita nè dello onore, ciò è del mondo.

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Esempio:

Car. Lett. fam. 2, 113: Egli (Paolo Manuzio) è stato ed è ancora travagliato in questo suo officio della stampa tanto, che non l'ha potuto ancor fare (stampare, cioè le Rime e Lettere del Caro), ed io non me ne sono curato, pensando alle Rime aggiunger questa traduzione.

295) Dizion. 5° Ed. .
GIUBBILARE e GIUBILARE.
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pag.292

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Esempio:

Bellin. Framm. Dett. 356: Mi esentò dallo studio, o mi giubilò come vogliam dire, con lasciarmi tutto lo stipendio, che è di quattrocento scudi.

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Esempio:

Magal. Lett. At. 291: Quand'ell'ell'è condotta a quell'ultima espansione e discioglimento, nel qual ridotta ch'ell'è una volta, vien subito giubilata dalla servitù di quattro de' nostri sensi.

296) Dizion. 5° Ed. .
DISTORNARE.
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pag.700

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Esempio:

Tass. Lett. 1, 104: Distorna [Armida] i Cristiani e ritiene Rinaldo.

297) Dizion. 5° Ed. .
OTTAVA.
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pag.763

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Esempio:

Car. Lett. fam. 3, 142: Di Roma, l'ottava di Pasqua 1562.

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Esempio:

Lett. Pros. Fior. IV, 1, 26: Sono ora dietro alla rettorica, e da oggi all'ottava di Pasqua penso finirò il secondo, chè sono molto bene innanzi.

298) Dizion. 5° Ed. .
COMARUCCIA.
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pag.187

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Esempio:

Galil. Op. lett. 154: Di grazia, va' a giocar alle comaruccie.

299) Dizion. 5° Ed. .
COMBACIARE.
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pag.187

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Esempio:

S. Cat. Lett. 2, 449: Rauna molte pietre, e combaciale insieme.

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