Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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120) Dizion. 5° Ed. .
MOLTIPLICATIVO ed anche MULTIPLICATIVO
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pag.449

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Definiz:

Add. Atto a moltiplicare o a moltiplicarsi; anche figuratam. –

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Esempio:

Varch. Tratt. Proporz. 5: Parte aliquota, o vero multiplicativa, si chiama quella, la quale presa alcune volte, o vero multiplicata per alcuno numero, fa il suo tutto a punto come il due è parte aliquota di sei, perchè preso tre volte, o multiplicato per tre, fa sei a punto, che è il suo tutto.

121) Dizion. 5° Ed. .
A CHETICHELLA o ALLA CHETICHELLA, ed anche A CHETICHELLI
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pag.158

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Esempio:

Lipp. Malm. 9, 35: Fate che la cagione almen s'intenda; Che a chetichelli a questo mo' non vale.

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Esempio:

Cecch. Comm. ined. 1, 73: La vecchia e 'l medico si risolvetter di fare una veglia A chetichelli.

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Esempio:

Fag. Comm. 7, 177: Lo sposalizio S'è concluso fra Orazio ed Isabella? R. L'han concluso tra loro a chetichella.

122) Dizion. 5° Ed. .
ACCERCINATO.
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pag.95

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Definiz:

Add. Fatto a cercine, Avvolto a guisa di cercine. −

123) Dizion. 5° Ed. .
CRAPULARE.
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pag.953

1) id: 5e63d9e6d0684174aee48a211341523a)

Esempio:

Bald. Pros. 606: Attendendo a bere e a crapulare.

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Esempio:

Borgh. S. Tertull. 84: Voi certamente, avendo tutto dì crapulato, e pronti a crapulare nuovamente,... sacrificate a Giove per impetrar l'acqua.

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Esempio:

Bart. D. Op. mor. 24, 2, 117: Fabricano, come se mai non avessero a morire; e crapulano ogni dì, come più non avessero a vivere.

124) Dizion. 5° Ed. .
ANNACQUATO.
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pag.522

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Definiz:

§ IV. Riferito a discorso, a stile, vale Debole, Languido. –

125) Dizion. 5° Ed. .
FANTASTICAMENTE
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pag.540

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Definiz:

Avverb. Secondo fantasia, A fantasia; ed altresì A capriccio. –

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Definiz:

§ III. Vale pure In apparenza, Apparentemente, per opposizione a Realmente, Effettivamente. –

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Esempio:

Leggend. B. Umilt. 12: Pensavano che fantasticamente avesse parlato, e non detton fede a sue parole come cosa non potesse essere.

126) Dizion. 5° Ed. .
ESPLICATIVO.
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pag.320

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Definiz:

Add. Che serve a esplicare, a spiegare; Spiegativo, Significativo. ‒

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Definiz:

§ E per Che attiene a esplicamento, a svolgimento. ‒

127) Dizion. 5° Ed. .
ASSACCOMANNARE.
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pag.757

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Definiz:

Mettere a saccomanno, Mettere a sacco. Voce poco usata. –

128) Dizion. 5° Ed. .
GARZERINO.
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pag.68

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Definiz:

Add. Fatto a foggia di garza, Simile a garza. –

129) Dizion. 5° Ed. .
GRADUATAMENTE.
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pag.472

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Definiz:

Avverb. In modo graduato, A grado a grado, Gradatamente. –

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Esempio:

Giamb. Tratt. mor. 88: Ed a coloro è l'amministrazione commessa da Dio, che per loro senno, e per loro bontade, sono avanzati graduatamente alle dignitadi ed agli onori.

130) Dizion. 5° Ed. .
CON.
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pag.308

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Definiz:

serve a denotare lo strumento adoperato a far checchessia. –

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Esempio:

Bocc. Decam. 1, 83: In quelle [fosse] stirati (i cadaveri), come si mettono le mercatanzie nelle navi a suolo a suolo, con poca terra si ricuoprieno, infino a tanto che della fossa al sommo si pervenia.

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Esempio:

E Dant. Inf. 7: Questi si percotean non pur con mano, Ma con la testa e col petto e co' piedi, Troncandosi coi denti a brano a brano.

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Esempio:

Cecch. Comm. ined. 132: Orsù, Eccoci a trafelar con tante nozze E tante spose.

5) id: 360219fb9615403f948268c13a1a3ae4)

Esempio:

Machiav. Comm. 102: Venne a me con quella prima novella per tentarmi, acciò ec.

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Definiz:

§ IV. E denotante cagione, ragione, motivo, di checchessia; ovvero, onde si fa, si può fare o si deve fare, checchessia: ed equivale a Per, A causa di, In grazia o In virtù di. –

7) id: 8e45d4edb167418a9154a5659e949b29)

Definiz:

§ III. E denotante modo, mezzo, espediente, che serve o che si adopera a conseguire un dato fine, ciò che produce un dato effetto; ed equivale a Mercè, Mediante, Per opera o In virtù di. –

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Esempio:

E Cecch. Comm. ined. 433: Fate una scritta con promessa valida Di farne a posta mia instrumento pubblico.

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Esempio:

E Panant. Poet. Teatr. 24: Vado nel modo ch'è più naturale, Che vale a dir con le mie sante gambe.

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Esempio:

E Bott. Stor. Ital. cont. 1, 387: Esortava [il Pontefice] con un breve caldissimo l'Imperatore a mandare nove mila veterani.

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Esempio:

Legg. Sal. 11: Potranno.... venderli a chi più loro piacerà; con che un anno avanti debbano farne consapevole il proveditore.

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Definiz:

§ V. E denotante concorso, aiuto, sussidio, di checchessia a un dato atto od effetto; ed altresì occasione, ed anche pretesto, per far checchessia. –

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Esempio:

E Machiav. Stor. appr.: Donò [l'Imperatore] a tutti quelli, che nelle terre della Chiesa erano tiranni, le terre loro, acciocchè con l'autorità imperiale le possedessero.

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Esempio:

E Red. Lett. appr.: Questa prossima state mi è caduto dalla penna un Ditirambo, che con buona congiuntura di qualche amico voglio trasmetterlo a Vostra Paternità.

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Esempio:

E Cecch. Comm. ined. 443: I' lascio alla figliuola i beni immobili E mobili ch'io ho, ma con un carico Di dar tre scudi il mese a Giulio.

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Esempio:

Lemm. Testam. 89: La quale cosa stia nella loro libertà; con questo nondimeno che per veruno modo la rafferma.... non possi durare nè se estendere oltre a tre anni.

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Definiz:

§ VI. E denotante condizione imposta o richiesta, clausola, patto, convenzione, e simile, da cui è vincolato, rispetto al suo adempimento o a' suoi effetti, un atto qualsivoglia: onde le maniere ellittiche Con che, Con questo che. –

131) Dizion. 5° Ed. .
CIANGOLAIA.
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pag.8

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Esempio:

Allor. A. Salterell. 17: Pongasi fine a questa ciangolaia.

132) Dizion. 5° Ed. .
CALDIO, coll'accento sulla i.
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pag.392

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Definiz:

§ A caldìo, posto avverbialm., lo stesso che A caldino. –

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Esempio:

E Soder. Cult. ort. 263: Il sito [per i rosai] in tutti i luoghi sia volto a mezzogiorno, e se sia ben difeso dai venti e bene a caldìo, daran frutto di nuovo nell'autunno.

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Esempio:

Soder. Cult. ort. 216: Per temere il pisello grandemente il freddo, è da seminarlo nei luoghi a caldìo.

133) Dizion. 5° Ed. .
CHINO
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pag.858

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Definiz:

§ I. A chino, posto avverbialm., In declive, A pendio. –

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Esempio:

Pucc. A. Centil. 56, 24: Per dar soccorso a que' ch'erano al chino.

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Esempio:

Cresc. Agric. volg. 88: Nell'arida terra, o in quella ch'è posta a pendio o vero a chino, più profondamente si piantino [le radici].

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Definiz:

§ VI. Mettere al chino, trovasi per Condurre a ruina, od anche Umiliare. –

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Esempio:

Pucc. A. Centil. 62, 13: Fornire Il borgo, acciocchè non cadesse al chino.

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Esempio:

Pucc. A. Centil. 17, 2: E dimolti altri con lui fecer lega Per metter Carlo e Parte guelfa al chino.

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Esempio:

Panzier. Tratt. 63: La sua celestiale abitazione è a morte inchinata, e tutte le sue vie sono al chino inverso l'inferno dirizzate.

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Esempio:

E Pucc. A. Rim. 334: E' par che noi andiam col fuscellino Cercando pur che noi possiam far guerra, E mai non poserem se questa terra, Com'ella è sormontata, non va al chino.

134) Dizion. 5° Ed. .
INDEGNAMENTO.
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pag.550

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Definiz:

§ Si usò per L'avere a sdegno, a schifo, Schifamento. –

135) Dizion. 5° Ed. .
LENITIVO
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pag.230

1) id: 81d590b013fc4b8faa71277f021129bc)

Definiz:

Add. Atto a lenire, ad ammollire, a calmare, Calmante. –

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Esempio:

Red. Cons. 1, 124: Per poter porgere a quei mali nello scopo secondario tutti quei lenitivi, che rendono il vivere men travaglioso.

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Esempio:

Bart. D. Op. mor. 24, 2, 73: Dove impiastri non giovano a saldar piaga, nè corrosivi, nè lenitivi, vengasi allo scarnamento, al taglio.

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Esempio:

E Fag. Comm. 6, 246: Se il dolce lenitivo della speranza che ho del suo vicino ritorno non ne mitigasse il dolore, a quest'ora ec.

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Definiz:

§ III. Si usa in forza di Sost., e vale Cosa atta a lenire; Ciò che ha virtù di addolcire, mitigare; e in senso particolare, Medicamento lenitivo. –

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Esempio:

Segner. Pred. 239: In questo mondo voi siete usi a vedere che ad ogni mal si è trovato alcun lenitivo; sì che non vi è più ferita senza il suo balsamo.

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Esempio:

Dat. Lett. 126: Il chiamare commedie in genere tutte le azioni e rappresentazioni drammatiche e da teatro, senza qualche protesta, non mi pare torni bene.... Questo è un abuso grandissimo, ma difficilissimo a correggersi, per non dire impossibile. Io ci ho più volte pensato e non ci trovo rimedio curativo, ma bensì lenitivo.

136) Dizion. 5° Ed. .
INZEPPARE.
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pag.1212

1) id: e8052d69d4d6474c828b127d9392ae65)

Definiz:

Att. Introdurre a forza, Ficcare, a modo di zeppa. –

2) id: 150bcf7202744bef8e26e7879a2f8f92)

Esempio:

Aver. G. Lez. tosc. 3, 51: Anche i piccioni.... per alcuni giorni gl'imbeccavano a sazietà e gl'inzeppavano di pan bianco e sopraffine tre volte il giorno.

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Esempio:

Serdon. Stor. Ind. volg. 614: Aprì il sepolcro. Cosa miracolosa a dire, egli trovò il guanciale e 'l fazzoletto tinto di sangue fresco e rosseggiante che era uscito nel seppellirlo, mentre che i ministri del mortorio gli gettano sopra la terra e l'inzeppano (il lat. ha: terram superingerunt inculcantque).

137) Dizion. 5° Ed. .
DISCIOGLIBILE.
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pag.491

1) id: e35bf7f99c2745cc934dd175108da910)

Definiz:

Add. Atto a disciogliersi, o Che tende a disciogliersi. ‒

138) Dizion. 5° Ed. .
INOCULARE.
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pag.873

1) id: ae7938c297af46eab3553703e264e089)

Definiz:

Att. Annestare a occhio.

2) id: 79a173f7b5a843548757e1bddb345ae0)

Esempio:

E Pallad. Agric. R. 102: Ora intorno a calen di maggio si puote il pesco inoculare a quello modo che si impiastra il fico.

3) id: 14054177691841ebb3001b2ac540d67d)

Esempio:

Giobert. Ges. mod. 4, 277: Se in tali epoche scapestrate si potesse un tratto inoculare agli spiriti un po' di quelle abitudini, che inducono gli uomini a scrupoleggiare, sarebbe cosa opportuna.

139) Dizion. 5° Ed. .
MITIGATIVO.
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pag.383

1) id: 8f0706d2f91a428c988256e3c0dee87b)

Definiz:

Add. Atto a mitigare.

2) id: a03d853a711346acbdf4a4c1875bc86c)

Esempio:

Giambull. P. F. Stor. Europ. 24: Lo indusse a dar bere allo imperadore una bevanda quale essa volle. Non mortifera però, ma.... mitigativa e diminutiva della rigorosa severità di quello, e provocativa della benignità e della clemenzia che a lei erano sì necessarie.

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