Lessicografia della Crusca in rete

Volume 1 - Dizionario 4° Ed.
360) Dizion. 4° Ed. .
ASTALLATO
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pag.306

ASTALLATO.
Definiz: Add. da Astallare.
Esempio: Libr. Masc. Si tenga la notte astallato con molta paglia sotto i piedi.

361) Dizion. 4° Ed. .
ASTANTE
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pag.306

ASTANTE.
Definiz: Quegli, che ministra, e assiste agl'infermi. Lat. astans, parabolanus. Gr. παρέων, παρών.
Esempio: Sen. ben. Varch. 3. 9. Dimmi: essere stato astante d'un infermo, ed avergli [consistendo il suo dovere o morire, o campare quasi in un punto] dato mangiare all'ore debite, avergli ristorato le vene, che di già venivano mancando, col dargli bere a tempo, avergli nel maggior suo bisogno menato un medico a casa; non chiami tu questi benefizj?
Esempio: Alleg. 274. Gli feci il postiglion, l'astante, il bravo, Il segretario, e mill'altre cosette, Che per altri rispetti fuor non cavo.
Esempio: Malm. 3. 19. Chiama gli astanti, gli'infermieri appella.
Definiz: §. Per Presente. Lat. adstans. Gr. παρών.
Esempio: Franc. Barb. 19. 15. Colli iuristi astanti Tratta del governar che fa giustizia.

362) Dizion. 4° Ed. .
ASTA REGIA
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pag.306

ASTA REGIA.
Definiz: Erba, l'istessa, che Asfodillo. Lat. asphodelus, hastula regia. Gr. ἀσφόδελος.
Esempio: Tes. Pov. P. S. Togli dittamo, seme di cardo santo, seme di cavoli, asta regia, polverizza con tanto mele, che basti, ed un poco di zafferano, cuoci in acqua asta regia.

363) Dizion. 4° Ed. .
ASTATA
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pag.306

ASTATA.
Definiz: Colpo d'asta. Lat. hastae ictus.
Definiz: §. E in sentim. equivoco.
Esempio: Bern. rim. Che sarebbe vestito uno d'astate.

364) Dizion. 4° Ed. .
ASTATO
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pag.306

ASTATO.
Definiz: Add. Armato d'aste. Lat. hastatus. Gr. δορυφόρος.
Esempio: Tass. Ger. 17. 13. Sotto folta corona al seggio Fanno Con fedel guardia i suoi Circassi astati.
Esempio: Buon. Fier. 4. 2. 7. Taidi vinose, e Coribanti astati.

365) Dizion. 4° Ed. .
ASTEGNENTE
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pag.306

ASTEGNENTE.
Definiz: Che s'astiene. Lat. abstinens, abstemius. Gr. ἀπεχόμενος.
Esempio: Cr. 2. 4. 7. E le piante son dette voraci, e astegnenti per le disposizioni contrarie delle radici.

366) Dizion. 4° Ed. .
ASTEGNENZA
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pag.306

ASTEGNENZA.
Definiz: Astinenza. Lat. ieiunium, abstinentia a cibo. Gr. νηστεία.
Esempio: Gr. S. Gir. 12. Ma quello fa buona astegnenza, che s'attiene delle male opere.

367) Dizion. 4° Ed. .
ASTEMIO
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pag.306

ASTEMIO.
Definiz: V. L. Che non beve vino. Lat. abstemius: abstemius vini, Plin. Gr. ὑδροπότης.
Esempio: Tratt. segr. cos. donn. Torna a queste donne molto a profitto il vivere astemie.

368) Dizion. 4° Ed. .
ASTENERE
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pag.306

ASTENERE.
Definiz: Neutr. pass. Temperarsi, Contenersi. Lat. abstinere, sibi temperare. Gr. ἀπέχεσθαι.
Esempio: Bocc. nov. 20. 5. Mostrava l'uomo, e la donna doversi astenere da così fatti congiugnimenti.
Esempio: EBocc. g. 7. f. 10. Estimo, che onesta cosa sia, che domane, o l'altro dì ec. dal nostro dilettevole novellare ci astegnamo.
Esempio: Tes. Br. 7. 14. Astenetevi da laide parole, ch'elle nutriscon follía.
Esempio: Segn. stor. 14. 379. I Sanesi ec. s'astennero finalmente da più batterla, e dal volere altrimenti dare l'assalto.

369) Dizion. 4° Ed. .
A STENTO
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pag.306

A STENTO.
Definiz: Posto avverbialm. A spizzico, A miccino, Con istento, Con lunghezza di tempo. Lat. lentè, cunctanter. Gr. μόγις.
Esempio: Bocc. lett. Dove morendo a stento, fu lungamente obbrobrioso spettacolo.
Esempio: Serm. S. Ag. Mio padre muore a stento, e non può viver senza me.
Esempio: M. V. 1. 66. Il Conte vedendo, che la Chiesa non gli mandava danari, se non a stento, e a pochi insieme, temette, che i soldati ec. non lo pigliassono.
Esempio: Cron. Morell. I suoi danari, assegnatili in parte, non potè mai avere, se non a stento, e senza utile, o profitto di lui.
Definiz: §. Diciamo Crescere a stento, e Venire a stento, degli uomini, e delle Piante.

370) Dizion. 4° Ed. .
ASTERGERE
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pag.306

ASTERGERE.
Definiz: V. L. Lavorare, Pulire, Mondare, Nettare. Lat. abstergere. Gr. ῥύπτειν.
Esempio: Volg. Mes. L'ermodattilo impiastrato giova alle ulcere, perchè asterge la sporcizia, e consuma la carne putrida.
Esempio: Libr. cur. malatt. Bisogna astergere col vino le piaghe antiche.
Esempio: Segn. Mann. Nov. 12. 2. Col nettare il tuo cuore appunto in quei modi, con cui sei solito di nettare lo specchio, che sono astergerlo, stropicciarlo, lavarlo.

371) Dizion. 4° Ed. .
ASTERISCO
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pag.307

ASTERISCO.
Definiz: Stelletta. Lat. asteriscus. Gr.ἀστερίσκος.
Esempio: S. Agost. C. D. Notaronle con alcuni segni a modo di stelle, fatti in capo de' versi, li quali segni si chiamano asterischi.

372) Dizion. 4° Ed. .
ASTERSIONE.
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pag.307

ASTERSIONE.
Definiz: Astratto d'Asterso.
Esempio: Cr. 6. 43. 2. Sappi, che nell'ella è virtù rubificativa, e ultima astersione.
Esempio: Segn. Mann. Nov. 12. 2. L'astersion del cuore si fa colla discussione frequente del mal commesso.

373) Dizion. 4° Ed. .
ASTERSIVO
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pag.307

ASTERSIVO.
Definiz: Add. Che ha virtù di nettare, di astergere. Lat. abstergendi vim habens. Gr. ῥυπτικός, σμηκτικός.
Esempio: M. Aldobr. Lavata la bocca con questa cosa astersiva.
Esempio: Volg. Mes. L'acqua di latte ec. ée astersiva per la sua nitrosità.
Esempio: E Volg. Mes. altrove: Il cartamo è astersivo, apritivo, e conturbativo con nausea.

374) Dizion. 4° Ed. .
ASTERSO
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pag.307

ASTERSO.
Definiz: Add. da Astergere.
Esempio: Buon. Fier. 3. 4. 11. Ch'io credea gemme, ed oro, e puro argento Essi medesimi d'ogni macchia asterso.

375) Dizion. 4° Ed. .
ASTIARE
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pag.307

ASTIARE.
Definiz: Invidiare. Lat. invidere. Gr. φθονεῖν. Ed usasi nel sentim. att. e neutr. pass.
Esempio: Zibald. Andr. 19. La moglie sempre astiava la fante, perchè era più bella di lei.
Esempio: Fir. As. E per quello astiandosi l'un l'altro, fu da lei convertito in una ranocchia.
Esempio: Tac. Dav. ann. 13. 176. Astiava, chi difendeva i cittadini, con viva, e reale eloquenza.
Esempio: E Perd. eloq. 415. Credo, che Calvo, Asinio, e Cicerone stesso s'odiassono, astiassono.

376) Dizion. 4° Ed. .
ASTICCIUOLA
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pag.307

ASTICCIUOLA.
Definiz: Dim. d'Asta. Lat. hastula, cuspis. Gr. αἰχμή.
Esempio: Dant. Inf. 12. E della schiera tre si dipartiro, Con archi, e asticciuole prima elette.
Esempio: Virg. En. Tutta la giovanaglia sparta ne' campi, e sotto le case, riguardano costei andante, com'ella porta il turcasso, e l'asticciuola della mortina, fitta nel ferro con aguta punta.
Definiz: §. E Asticciuola chiamasi una delle travi componenti 'l cavalletto.

377) Dizion. 4° Ed. .
ASTINENTE
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pag.307

ASTINENTE.
Definiz: Add. Che s'astiene. Lat. abstinens.
Esempio: Pass. 370. Solamente que' due santi giovani Ioseffe, e Daniello astinenti, e casti, ch'avevano in se lo spirito di Dio, gli seppono interpretare (i sogni.)
Esempio: Bocc. nov. 27. 23. Perchè non si stanno egli innanzi a casa, se astinenti, e santi non si credono potere essere?
Esempio: Nov. ant. 51. 7. E sì dee essere lo cavaliere astinente, e digiunare il venerdì, in rimembranza di nostro Signore.

378) Dizion. 4° Ed. .
ASTINENTISSIMO
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pag.307

ASTINENTISSIMO.
Definiz: Superl. di Astinente. Lat. abstinentissimus. Gr. πάντως ἀπεχόμενος.
Esempio: Libr. cur. malatt. Fa d'uopo, che sieno del vino totalmente astinentissimi.

379) Dizion. 4° Ed. .
ASTINENZA, e ASTINENZIA
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pag.307

ASTINENZA, e ASTINENZIA.
Definiz: Temperanza intorno a' cibi. Lat. ieiunium, abstinentia a cibo. Gr. νηστεία.
Esempio: Albert. 55. Astinenza è non voler manicare innanzi ora.
Esempio: Lab. 155. La rabbiosa furia della carnal concupiscenza con la astinenza mirabile domarono, e vinsero.
Esempio: Amm. ant. 1. 3. 11. Somma medicina a sanità di corpo, e d'anima è astinenza.
Esempio: E Amm. ant. 6. 2. 3. Madre di sanita è astinenza, madre d'infermita è abbondanza.
Esempio: Tratt. gov. fam. Mancata l'astinenza, e nata la golosía, non si debbe la setta d'Epicuro mettere innanzi.
Esempio: Coll. Ab. Isac. 10. Netta la cella tua delle superfluitadi, e dalle delizie, imperocchè questo ti menerà ad astinenzia.