Lessicografia della Crusca in rete

Volume 1 - Dizionario 4° Ed.
260) Dizion. 4° Ed. .
COGITABONDO, e COGITABUNDO
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pag.690

COGITABONDO, e COGITABUNDO.
Definiz: V. L. Pensoso. Lat. cogitabundus. Gr. σύννους.
Esempio: Franc. Sacch. nov. Egli, fatta la debita reverenza, occupando sovente il viso colla mano, rispose come cogitabondo in voce bassa: sì signore.
Esempio: Buon. Fier. 1. 3. 1. O vo duo passi innanzi, o resto addietro, Cogitabundo, e torbido, E l'esser meco voi, m'è di un sollazzo, M'è d'un ristoro, ec.

261) Dizion. 4° Ed. .
COGITARE
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pag.690

COGITARE.
Definiz: V. L. Pensare. Lat. cogitare. Gr. λογίζεσθαι.
Esempio: Tratt. gov. fam. Non siamo sofficienti pure di cogitare alcun bene come da noi, ma la sufficienza nostra è solo da Dio.
Esempio: Fior. S. Franc. 141. Santo Francesco pieno di prudenzia ec. cogitò, e disse nel cuore suo.
Esempio: Vend. Crist. 116. Non è ancora molto tempo, che tu facesti, e cogitasti molto.
Esempio: Varch. stor. 3. Sospeso, e dubbioso cogitando deliberò di non voler esser egli colui.

262) Dizion. 4° Ed. .
COGITATIVO
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pag.690

COGITATIVO.
Definiz: Add. Atto a cogitare.
Esempio: Zibald. Andr. 113. Rappresenta quelle cose la virtù cogitativa, la quale è nel mezzo del celabro.

263) Dizion. 4° Ed. .
COGITATO
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pag.690

COGITATO.
Definiz: Add. da Cogitare; Pensato. Lat. cogitatus. Gr. λογισθείς.
Esempio: Morg. 13. 2. Con motti ben cogitati, e soavi Diceva al padre, così far si vuole.

264) Dizion. 4° Ed. .
COGITAZIONE
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pag.691

COGITAZIONE.
Definiz: Pensiero. Lat. cogitatio. Gr. ἔννοια.
Esempio: Tes. Br. Concepette il suo figliuolo sanza carnale cogitazione.
Esempio: Dant. Purg. 15. Non mi sarien chiuse Le tue cogitazion, quantunque parve.
Esempio: Cavalc. Specch. cr. E perchè Cristo è il nostro tesoro, il cuore, e la mente nostra debbe sempre essere per continua cogitazione, e amore in alto con Cristo.

265) Dizion. 4° Ed. .
COGLIA
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pag.691

COGLIA.
Definiz: Pronunziata coll'O stretto, come anche i suo' derivati. Borsa de' testicoli. Lat. scrotum. Gr. κόρυκος.
Esempio: M. Aldobr. Son buone alle posteme delle cosce, e a posteme, che venissero nella coglia.
Esempio: Libr. Mott. Io vorrei veder questi cavalieri, che vogliono esser tenuti franchi, tornar con gran colpi nel viso; rispuose messere Alardo: dama, e' non son colpi di coglia.
Esempio: Pataff. 4. O Siri, vostra coglia il can la tiri.
Esempio: Burch. 2. 5. E la coglia pareva un otricello Di cornamusa.

266) Dizion. 4° Ed. .
COGLIERE, e CORRE
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pag.691

COGLIERE, e CORRE.
Definiz: Lo spiccare erbe, o fiori, o frutti, o fronde dalle lor piante. Lat. legere, carpere, colligere. Gr. συλλέγειν, δρέπεσθαι.
Esempio: Bocc. nov. 4. 4. La quale andava per li campi certe erbe cogliendo.
Esempio: E Bocc. nov. 36. 6. Avendo molte rose bianche, e vermiglie colto.
Esempio: Petr. son. 6. Sol per venire al lauro, onde si coglie Acerbo frutto, che le piaghe atrui Gustando, affligge più che non conforta.
Esempio: E Petr. 46. Nè poeta ne colga mai, nè Giove La privilegj.
Esempio: E Petr. 104. E 'n quali spine Colse le rose, e 'n qual piaggia le brine?
Esempio: E Petr. canz. 20. 3. Poggi, e onde passando, e l'onorate Cose cercando, il più bel fior ne colse.
Definiz: §. I. Per Prendere, Pigliare. Lat. arripere, capere. Gr. λαμβάνειν.
Esempio: M. Aldobr. All'uscir del bagno conviene, che l'uomo si guardi di non coglier freddo.
Esempio: Urb. Quel medesimo giorno colse collo 'mperadore luogo, e tempo, dove ec. a desinare invitóllo.
Esempio: Dant. Inf. 22. Lo Navarrese ben suo tempo colse.
Esempio: E Dan. Inf. 27. Ma poscia, ch'ebber colto lor viaggio Su per la punta.
Esempio: Com. Inf. 1. Alcuni dicono, che l'etade di 33. anni cogliendola della vita di Cristo ec.
Esempio: Libr. Astrol. Si faccia d'ottone, perch'è metallo forte, nè non si torce tanto, nè cogliono vento le foglie dell'astrolabio.
Esempio: Vegez. La misura si coglie in due modi, ovvero con un fil di rete sottile, ec.
Esempio: Fir. Trin. 1. 2. Voi troverete lo speziale per la via, che andrà a corre la misura de' confetti.
Esempio: Bern. Orl. 1. 21. 22. Rinaldo, che aspettava, il tempo ha colto.
Definiz: §. II. Per Raccorre, e Ragunare. Lat. colligere, cogere. Gr. συλλέγειν.
Esempio: Paol. Oros. I nemici, che non se ne guardavano, assalío, e grande mortalità fatta, molta preda ne colse.
Esempio: Tes. Br. 3. 5. Ma sopra tutte maniere d'acque si è quella, che novellamente è colta di piovana, se ella è ben monda, e messa in cisterna ben lavata.
Esempio: Pallad. 3. 17. Queste api portano grande diligenza a far lo mele, e la cera, la quale elle cogliono di diversi fiori.
Esempio: E Pallad. appresso: Se l'altro dì ha colto tanto umore, che premendolo, goccioli.
Esempio: Amm. ant. 33. 1. 2. Settanta Re, essendo loro tagliate le mani, e' piedi, coglievano sotto la mensa mia li rimasugli delle vivande.
Definiz: §. III. Per Unire.
Esempio: Dant. Par. 12. E moto a moto, e canto a canto colse.
Definiz: §. IV. Per Giugnere, Trovare, Sopraggiugnere, che anche diremmo Acchiappare. Lat. offendere, occupare, deprehendere. Gr. καταλαμβάνειν.
Esempio: Bocc. nov. 44. 13. Anima mia, come faremo, che 'l giorno è venuto, ed hammi quì colto?
Esempio: E Bocc. nov. 77. 33. E perchè il giorno quivi non la cogliesse, cominciò a volere smontare della torre.
Esempio: E Bocc. nov. 78. 10. Dove tu non vuogli, per certo egli converrà, che io il ci colga.
Esempio: E Bocc. nov. 82. 4. Pensarono, acciocchè la negazion non avesse luogo, di volerla far cogliere col giovane.
Esempio: Dant. Purg. 5. Quell'umido vapor, che in acqua riede Tosto che sale, dove il freddo il coglie.
Esempio: E Dan. Purg. 17. Ricorditi, lettor, se mai nell'alpe Ti colse nebbia.
Esempio: Petr. son. 148. Così caddi alla rete, e quì m'han colto Gli atti vaghi, e l'angeliche parole.
Esempio: Ambr. Cof. 3. 6. Importaci Assai, acciò non ci cogliesse Bartolo In bugia.
Esempio: Disc. Calc. 18. E così corre alla sprovvista gli avversarj.
Definiz: §. V. Per Avvenire, Accadere, Incontrare. Lat. accidere. Gr. συμπίπτειν.
Esempio: Bocc. nov. 50. 15. Quantunque talvolta sciagura ne cogliesse ad alcuna.
Esempio: Vit. S. Gio. Bat. E guarda, che bene te ne colga.
Esempio: Morg. 5. 26. Io dubito, che mal non ce ne coglia.
Definiz: §. VI. Per Colpire, Investire, Percuotere, o Dare dove l'uomo ha dritta la mira. Lat. ferire. Gr. τύπτειν.
Esempio: Petr. canz. 35. 3. E come augello in ramo, Ove men teme, ivi più tosto è colto.
Esempio: Ar. Fur. 20. 126. Per non dare in fallo, Lo scudo in mezzo alla donzella colse.
Esempio: Tass. Amint. 4. 1. In vece sua colsi una pianta.
Definiz: §. VII. Coglierla, diciamo il Far checchessia per l' appunto; e Non la corre, dicesi quando non riesce bene.
Esempio: Ros. vit. Fil. Pand. Alberto Magno fe una statua di metallo a sì fatti corsi di pianeti, e colsela sì di ragione, che ella favellava.
Esempio: Ambr. Cof. 4. 15. Io non vo', ch'e' la colgano Così netta, e se ne nasce scandolo, Suo danno, che chi vuol male, mal abbia.
Esempio: Fir. Luc. 3. 2. Ma tu non la corrai, che io ho chi me ne priega.
Definiz: §. VIII. Cogliere in odio alcuno, vale Prendere a odiarlo. Lat. odio prosequi, odio habere. Gr. κατεχθραίνειν.
Esempio: Dittam. 1. 13. Cui Circes per amore in odio il colse.
Definiz: §. IX. Corsela, vale lo stesso, che Battersela, Andarsene. Lat. solum vertere, aufugere. Gr. μετανίστασθαι.
Esempio: Buon. Fier. 1. 4. 8. Essi da savj, Quand'han veduto il bel, se la son colta.
Esempio: E Buon. Fier. 4. 4. 18. Non già io, no non io, non ne vo' caccia, E pensato ho di cormela.
Esempio: Malm. 4. 49. Poichè a dormire ognun sel'era colta Entra in camera, e vien pian piano al letto, E trova appunto il tutto come ho detto.
Definiz: §. X. Cor l'agresto, vale Rubare. Lat. furari, surripere. Gr. κλέπτειν.
Esempio: Ciriff. Calv. 3. 72. Quando gli parve l'ora di nettare, E cor l'agresto della salmería.
Definiz: §. XI. Corre animo addosso a uno, vale lo stesso, che Coglierlo in odio.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 14. E' m'ha colto animo addosso; leggiermente mi farebbe morire.
Definiz: §. XII. Corre in iscambio, e in cambio; vale Credere, che uno sia un altro.
Esempio: Bocc. nov. 20. 13. Guardate, che voi non m'abbiate colta in iscambio.
Esempio: E Bocc. nov. 27. 45. Voi m'avete colto in iscambio.
Esempio: Pass. 283. Non sappiendo discernere l'una dall'altra, si coglie in cambio.
Esempio: Fir. Luc. 5. 7. Or so io la cagione, perchè questa mona colei vi colse in iscambio.
Definiz: §. XIII. Coglier sete, vale Aver sete, Venirgli sete. Lat. sitire. Gr. διψᾶν.
Esempio: Pecor. g. 4. nov. 1. Disse la donna, io so, che voi avete colto sete, però bevete.
Definiz: §. XIV. Cor cagione, vale Trovar cagione. Lat. causam invenire, comminisci, accusare. Gr. αἰτιᾶσθαι.
Esempio: G. V. 9. 144. 2. Mandò al suo fratello Arrigo, che era a Brescia, che cogliesse alcuna cagione, e si tornasse addietro.
Esempio: Nov. ant. 72. 1. Il Soldano avendo bisogno di moneta fu consigliato, che cogliesse cagione a un ricco giudeo, e poi gli togliesse il mobil suo.
Esempio: Franc. Barb. 324. 7. Nè mai coglier cagione Di trar le belle forse alla tua corte, Per veder quelle, ch'esta è la tua morte.
Definiz: §. XV. Cor posta, vale Appostare nel signific. del §. I. Lat. observare, signare. Gr. τηρεῖν.
Esempio: Stor. Aiolf. E ora faceva danno da un lato, e ora da un altro, e durò bene un mese, e di lui non si potea cor posta.
Definiz: §. XVI. Corre la rosa, e lasciare star la spina, vale Pigliare il buono delle cose, e lasciare il cattivo.
Esempio: Pist. S. Gir. Colgo, e piglio dalla terra le rose, e lascio le spine.

267) Dizion. 4° Ed. .
COGLIO
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pag.692

COGLIO.
Definiz: Scoglia.
Esempio: Poliz. Stanz. 15. Giovane donna sembra veramente Quasi sotto un bel mare acuto scoglio, Over tra' fiori un giovincel serpente Uscito pur mo fuor del vecchio coglio.

268) Dizion. 4° Ed. .
COGLIONARE
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pag.692

COGLIONARE.
Definiz: Voce bassa. Burlare, Schernire, Deridere, Corbellare. Lat. deridere. Gr. χλευάζειν.
Esempio: Iac. Sold. Sat. 1. Che importa il coglionar, mi dice un altro, Se salva in porto è la nave arrivata?

269) Dizion. 4° Ed. .
COGLIONATORE
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pag.692

COGLIONATORE.
Definiz: Schernitore o in detti, o in fatti, Colui, che cogliona.

270) Dizion. 4° Ed. .
COGLIONATURA
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pag.692

COGLIONATURA.
Definiz: Burla, Scherno, Derisione, Corbellatura. Lat. derisio, irrisio. Gr. χλευασμός.
Definiz: §. Dare delle coglionature, lo stesso che Coglionare.

271) Dizion. 4° Ed. .
COGLIONCELLO
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pag.692

COGLIONCELLO.
Definiz: Dim. di Coglione, e dicesi per lo più in sentimento d'Uomo balordo, e gaglioffo, accennando maggior balordaggine, o gaglioffería. Lat. homo nihili. Gr. βλάξ.

272) Dizion. 4° Ed. .
COGLIONE
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pag.692

COGLIONE.
Definiz: Testicolo. Lat. coleus, testiculus. Gr. κολεός.
Esempio: M. Aldobr. Il corpo dell'uomo si divide in quattro parti: nel capo, nel petto, nello stomaco, e ne' coglioni.
Esempio: Tes. Br. 5. 43. Hae sì quell'uso (l'asino salvatico) che quando vede, che nessuno figliuolo gli nasca maschio, incontanente gli corre addosso per levargli li coglioni, se la madre non se ne prende guardia, sicch'ella lo tegna nascoso in luogo salvo, e riposto.
Esempio: Cr. 9. 9. 4. Se i coglioni del cavallo son molto grandi, è più rustico, e gli nuoce nella sua operazione.
Esempio: Bellinc. son. 167. L'amorose sarian ben disperate, Se vi tagliassi il cazzo co' coglioni.
Definiz: §. Coglione dicesi in modo basso ad Uomo gaglioffo, e balordo. Lat. vappa. Gr. μωρός.
Esempio: Pataff. 6. Ghibellin marcio, e coglion di sambuco.

273) Dizion. 4° Ed. .
COGLIONERÍA
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pag.692

COGLIONERÍA.
Definiz: Scimunitaggine, Balordaggine. Lat. insulsitas, insipientia.
Definiz: §. Per Bagattella, Cosa da niente. Lat. nugae, res nihili. Gr. λῆρος, φλυαρία.

274) Dizion. 4° Ed. .
COGLIONICO
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pag.692

COGLIONICO.
Definiz: Add. Da coglioni; detto in ischerzo per significare un medico, che dovea curare i coglioni, da
Esempio: Franc. Sacch. nov. 130. La valentre donna mandò per un medico de iure coglionico, e fecelo curare.

275) Dizion. 4° Ed. .
COGLITORE
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pag.692

COGLITORE.
Definiz: Colui, che coglie. Lat. colligens. Gr. συλλέγων.
Esempio: Cr. 5. 1. 24. Colgansi i frutti sanza rompimento di rami, e sanza rischio del coglitore.
Esempio: Alam. Colt. 3. 69. Guardi il buon coglitor, che non l'offenda (il cotogno)

276) Dizion. 4° Ed. .
COGNATO
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pag.692

COGNATO.
Definiz: Marito della sorella, Fratello della moglie, e dicesi anche il Marito della sorella della moglie, e vicendevolmente delle femmine. Lat. levir, sororius, glos, fratria. Gr. δαήρ.
Esempio: Bocc. nov. 15. 12. E possessioni, e case ci ha date, e dà continuamente al mio marito, e tuo cognato.
Esempio: E Bocc. nov. 27. 44. Esso medesimo stracciò li vestimenti neri indosso a' fratelli, ed i bruni alle sirocchie, e alle cognate.
Esempio: E Bocc. nov. 68. 22. Avete voi udito, come il buon vostro cognato tratta la sirocchia vostra?
Esempio: Dant. Inf. 6. Al tornar della mente, che si chiuse Dinanzi alla pietà de' duo cognati.
Definiz: §. I. Per Congiunto di cognazione. Lat. cognatus. Gr. συγγενής.
Definiz: §. II. Per similit.
Esempio: Alam. Colt. 5. 139. La purpurea carota, la vulgare Pastinaca servil, l'enula sacra, Mill'altre poi, che sì cognate sono, Che scerner non saprei.

277) Dizion. 4° Ed. .
COGNAZIONE
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pag.692

COGNAZIONE.
Definiz: Congiunzion di parentado. Lat. cognatio. Gr. συγγένεια.
Esempio: Maestruzz. 1. 75. È da sapere, che tre maniere sono della cognazione; cioè la carnale, che è chiamata parentado, l'altra è ispirituale, che è chiamata comparatico, l'altra è detta legale, che si chiama adozione.
Esempio: Liv. Dec. 3. Già per cognazione d'antico maritaggio giunti.
Esempio: Dant. Par. 15. Poscia mi disse quel, da cui si dice Tua cognazione.
Esempio: But. Tua cognazione, cioè colui, onde è detto lo comune nome del tuo parentado.

278) Dizion. 4° Ed. .
COGNITISSIMO
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pag.692

COGNITISSIMO.
Definiz: Superl. di Cognito. Lat. notissimus. Gr. γνωριμότατος.
Esempio: Red. lett. 1. 94. Questo (antimonio) è un medicamento cognito cognitissimo a tutti i professori.

279) Dizion. 4° Ed. .
COGNITO
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pag.692

COGNITO.
Definiz: V. L. Add. Conosciuto. Lat. cognitus. Gr. γνώριμος.
Esempio: Vit. Pitt. 98. Indirizzandole a Perseo suo scolare, più cognito mediante il maestro, che per se stesso.
Esempio: Red. lett. 1. 94. Questo (antimonio) è un medicamento cognito cognitissimo a tutti i professori.