Lessicografia della Crusca in rete

Volume 1 - Dizionario 5° Ed.
240) Dizion. 5° Ed. .
AB ESTRA e AB EXTRA.
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pag.53

AB ESTRA e AB EXTRA.
Definiz: Modo avverb.,
formato dalle voci latine ab ed extra, e trasportato nella nostra lingua.
Definiz: Dal di fuori, D'altra parte. È usato per lo più dai Canonisti, parlando dei Benefizj non residenziali, o degli Ecclesiastici che ne sono investiti.

241) Dizion. 5° Ed. .
AB ESTRINSECO.
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AB ESTRINSECO.
Definiz: Modo avverbiale,
formato dalle voci latine ab ed extrinsecus;
Definiz: e vale Dalla parte esterna, Estrinsecamente. −
Esempio: Bart. D. Ghiacc. 97: Se avvien poscia che una seconda violenza le si aggiunga [all'aria] ab estrinseco dall'azion d'un calore, che vaglia a rallentarne le parti,.... ella prende ec.
Esempio: E Bart. D. Ghiacc. 140: Adunque l'acqua gelando, non torna al suo stato natío, perch'ella è fredda solo ab estrinseco.

242) Dizion. 5° Ed. .
ABETAIA.
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ABETAIA.
Definiz: Sost. femm. Luogo piantato d'abeti, Selva di abeti, che anche dicesi Abetina. −
Esempio: Fr. Giord. Pred. R.: L'odore, che si fa sentire nelle abetaie, e ne' cipresseti.
Esempio: Benciv. Cur. Malatt. volg.: Si trova facilmente nelle abetaie intorno 'l piede degli abeti.
Esempio: Dav. Colt. 525: Nelle abetaie, pinete, e dove fanno nassi e altri alberi di ragia, non accade opera umana per mantenerli.

243) Dizion. 5° Ed. .
ABETE e ABETO
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ABETE e ABETO.
Definiz: Sost. masc. Albero di alto fusto, di quei che producono ragia, colle foglie sempre verdi, piccole e strette, e le fronde disposte a croce; ed anco il Legno di esso albero.
Dal lat. abies. −
Esempio: Dant. Purg. 22: E come abete in alto si digrada Di ramo in ramo, così quello [albero] in giuso.
Esempio: Petr. Rim. 2, 238: Qui non palazzi, non teatro o loggia, Ma 'n lor vece un abete, un faggio, un pino.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 133: Il piano .... era pieno d'abeti, di cipressi, d'allori, e d'alcuni pini.
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 75: Per le cime dei pini e degli allori, Degli alti faggi e degl'irsuti abeti, Volan scherzando i pargoletti Amori.
Esempio: Cell. Benv. Vit. 208: Veduto le barche di questo lago, io ebbi paura; perchè le dette barche son d'abeto non molto grandi e non molto grosse, e non son confitte, nè manco impeciate.
Esempio: Tass. Gerus. 18, 43: Ma fece opra maggior, mirabil torre, Ch'entro di pin tessuta era e d'abeti.
Esempio: Targ. Viagg. 10, 68: Essi abeti poi sono senza dubbio alberi originarj, spontanei, e quasi dissi primitivi, di queste montagne.
Definiz: § I. Per la fronda dell'Abete. −
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 11: I legni che reggevano questi panni erano tutti coperti di mortine, e d'alloro e d'abete.
Definiz: § II. E figuratam. per Nave; modo poetico. −
Esempio: Bald. Vers. 31: Quinci in sublime ed elevata parte, Grande e dorata lampada s'appende, Che.... a stella eguale, Segni a' seguaci abeti il cieco solco.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 304: Lepanto il sa, che nel naval conflitto, Dei toschi abeti le tremende posse Mirò stordito.
Esempio: Mont. Poes. 1, 263: Mugge l'onda tirrena, irrequïeti Levando i flutti, e non aver si pente Da pria sommersi i mal raccolti abeti.

244) Dizion. 5° Ed. .
ABETELLA.
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ABETELLA.
Definiz: Sost. femm. Abete reciso dal suolo, rimondo, lungo e sottile. −
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 405: Concludeasi finalmente che il palco dovesse reggersi a forza d'abetelle in buon numero, da fermarsi nel pian di terra.
Definiz: § I. Per similit. −
Esempio: Fag. Pros. 150: Dal volgo.... per ischerno e disprezzo, certi uomini che troppo la giusta comune statura trascendono, fantonacci, spilungoni, pagliai, abetelle e galeoni s'appellano.
Definiz: § II. E per Piccolo abete, che anche dicesi Abetello.

245) Dizion. 5° Ed. .
ABETELLO.
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ABETELLO.
Definiz: Sost. masc. Piccolo abete. −
Esempio: Borgh. V. Lett. Pitt. 1, 136: Perchè, parlando de' legni, negli archi bisognerà degli abetelli pur assai per far l'ossature e asse per gli scorniciamenti.
Definiz: § Per Palo o Pertica di Abete giovane. −
Esempio: Sassett. Lett. 132: E' gli mazzicano [gli ulivi] con certi abetelli come le vostre pertiche da ragna.

246) Dizion. 5° Ed. .
AB ETERNO, posto avverbialm$., e ABETERNO,
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AB ETERNO, posto avverbialm., e ABETERNO,
Definiz: avverb. Dall'eternità, Nell'eternità, Eternalmente.
Modo tolto dal latino ab aeterno. −
Esempio: Fr. Giord. Pred. 263: Se l'avesse fatto di necessità, siccome egli è eternale, così il mondo sarebbe essuto insino d'abeterno, com'Egli.
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 1, 120: Diede a molti grandemente che dubitare, non già chi colui fusse, il quale l'avesse [l'universo] o prodotto ab eterno, come vogliono i filosofi gentili, o generato, anzi creato con tempo, come tengono i teologi cristiani;.... ma bene ec.
Esempio: Giacomin. Oraz. I, 1, 108: Acciocchè della superna Provvidenza ne fusse glorificato chi nel suo altissimo consiglio ab eterno aveva predestinato ed eletto.
Esempio: Tass. Pros. div. 4, 405: Dubitava poi oltra modo, se tu avessi creato il mondo, o se pur ab eterno egli da te dipendesse.
Esempio: Magal. Lett. At. 489: Voi pretendete di sostenere il mondo ab eterno, e mi fate il bravo addosso con quel luogo dell'Ecclesiaste.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 566: O nella mente eterna, Ab eterno concetta, Vergine benedetta!

247) Dizion. 5° Ed. .
ABETÌA.
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pag.54

ABETÌA.
Definiz: Sost. femm. Trovasi usato per Abetina. −
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 102: Era stato chiamato [il Silvani] a levar le piante delle selve della Falterona, ed a fare alcuni disegni delle abetìe, che l'Opera in quel luogo possiede.

248) Dizion. 5° Ed. .
ABETINA.
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ABETINA.
Definiz: Sost. femm. Abetaia. −
Esempio: Targ. Viagg. 5, 376: L'origine dei diboscamenti provenne dalle tagliate delle abetine per l'arsenale di Pisa.
Esempio: E Targ. Viagg. 10, 68: Quest'abetina molto vasta ricuopre parecchie cime di quelle montagne, ed ha abeti d'una grossezza enorme.
Esempio: E Targ. Rag. Agric. 90: Se poi uno volesse fare di nuovo, o raffittire, una pineta o un'abetina, bisognerebbe informarsi del metodo che praticano nelle pinete de' monti pisani,.... e nell'abetine di Valombrosa.
Definiz: § E per Abetella. −
Esempio: Nell. Disc. Archit. 62: Drizzandovi a piombo una grossa e lunga antenna, ringrossata però da altre abetine.
Esempio: E Nell. Disc. Archit. appr.: Nel mezzo di questa impalcazione sarà fissata e ritta a perpendicolo un'abetina.

249) Dizion. 5° Ed. .
ABETINO.
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pag.54

ABETINO.
Definiz: Sost. masc. Diminut. di Abete. Piccolo abete, Abete giovane.

250) Dizion. 5° Ed. .
ABETINO.
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ABETINO.
Definiz: Add. Di Abete. −
Esempio: Benciv. Cur. Malatt. volg.: Si tenga in una cassa fatta di legno abetino.
Definiz: § E per Simigliante all'Abete. −
Esempio: Salvin. Nicandr. 250: Ma non coglier la rea smilo abetina Etea, datrice d'assai trista morte.

251) Dizion. 5° Ed. .
ABETO. −
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ABETO. −
V. Abete.
252) Dizion. 5° Ed. .
A, B, C, A, BI, CI. −
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A, B, C, A, BI, CI . −
V. Abbiccì.
253) Dizion. 5° Ed. .
ABIETINO.
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ABIETINO.
Definiz: Add. Aggiunto di birra abietina o di vino abietino, in cui sono state tenute infuse delle tenere foglie di Abete.

254) Dizion. 5° Ed. .
ABIETTAMENTE , ed anco ABBIETTAMENTE.
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ABIETTAMENTE , ed anco ABBIETTAMENTE.
Definiz: Avverb. In modo abietto. −
Esempio: Imit. Crist. 114: Oh quanto umilmente ed abiettamente io debbo sentire di me medesimo, eziandio avendo alcuno bene!

255) Dizion. 5° Ed. .
ABIETTARE.
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ABIETTARE.
Definiz: Neutr. pass. abiettarsi Farsi abietto, avvilirsi. −
Esempio: Fr. Iac. Tod. 692: Questo bene è tanto puro.... Chi n'assaggia.... Non si abietta per timore, Non si leva per onore.

256) Dizion. 5° Ed. .
ABIETTEZZA, ed anco ABBIETTEZZA
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ABIETTEZZA, ed anco ABBIETTEZZA.
Definiz: Sost. femm. Bassezza, Viltà; e dicesi propriamente della disposizione dell'animo. −
Esempio: Segner. Mann. sett. 25, 1: Chi non ubbidisce con un sol atto al suo superiore, ma gli ubbidisce per abito, nè ubbidisce per desiderio di premio, perocchè questo è ambizione, nè ubbidisce per timore di pena, perocchè questo è abbiettezza.
Esempio: E Segner. Mann. ott. 9, 1: E tu non ti confondi di te medesimo in ripensare, che.... sii giunto a un segno di abbiettezza, di avvilimento, che supera ogni credenza?

257) Dizion. 5° Ed. .
ABIETTISSIMAMENTE, ed anco ABBIETTISSIMAMENTE.
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ABIETTISSIMAMENTE, ed anco ABBIETTISSIMAMENTE.
Definiz: Superlat. di Abiettamente, e Abbiettamente. −
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 2, 20: Potrem conietturare che altrettanto riesca insipido e villano il vestire un gran personaggio disorrevolmente e abbiettissimamente.

258) Dizion. 5° Ed. .
ABIETTISSIMO, ed anco ABBIETTISSIMO.
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ABIETTISSIMO, ed anco ABBIETTISSIMO.
Definiz: Superlat. di Abietto e Abbietto. −
Esempio: Salv. Oraz. 126: I quali tutti al presente in abbiettissimi ministeri e servili, sotto le catene e i ceppi.... menano infelicissima vita e dolorosissima servitù.
Esempio: Dav. Tac. 1, 365: Nè anco tacerò, quando il senato avrà fatto ordini per adulazione novissima, o servitù abbiettissima.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 461: Esortando e traendo chi che si fosse, eziandio se d'abiettissima condizione, ad osservar la legge del Signor del cielo.
Esempio: Segner. Paneg. 1, 73: Aveva infiniti avversarj, e questi apprezzati; pochissimi approvatori, e questi abbiettissimi.

259) Dizion. 5° Ed. .
ABIETTO, ed anco ABBIETTO.
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ABIETTO, ed anco ABBIETTO.
Definiz: Add. Vile, Basso, Spregevole, Di niun conto; detto delle persone, ed altresì delle cose.
Dal lat. abiectus. −
Esempio: Vit. S. Anton.: O Signore, non t'allontanare da me, uomo abbietto e peccatore.
Esempio: S. Grisost. Opusc. 36: Or fia dunque nullo sì abietto, e sì sciagurato e di sì vilissimo cuore, che desiderando di salire in cielo, pensi riposo terreno?
Esempio: Cell. G. Lett. 34: La semplicità della coscienza, la quale gl'ingiusti dispregiano come cosa vile e abietta, i giusti ne fanno sacrificio di virtude.
Esempio: Machiav. Princ. 67: Abietto lo fa l'esser tenuto vario, leggiero, effeminato, pusillanime, irresoluto.
Esempio: Bern. Orl. 25, 7: E di vedere il fin di queste cose Deliberossi,.... Benchè venute poi, le reputasse All'alto suo valore abbiette e basse.
Esempio: Car. Arist. Rett. 137: Gli uomini servili e gli abietti.... non sono disdegnosi.
Esempio: Tass. Lett. 1, 289: Egli potrà forse rallegrarsi di vedermi povero e mal agiato, ma di vedermi umile ed abietto, non goderà giammai.
Esempio: Dav. Tac. 1, 54: Di poveri fatti ricchi, di abbietti tremendi, trovarono lo altrui e alfine il loro precipizio.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 3: Vagliami un animo non abietto, e vagliami la certezza del vostro amore.... per trattenermi da una disperazione.
Definiz: § E per Avvilito, Depresso. −
Esempio: Imit. Crist. 129: O Signore, niuna cosa debbe letificare il tuo servo, quanto che esso sia unito sempre con la tua volontà;.... e così volentieri essere dispregiato ed abietto, e non avere alcun nome e fama.
Esempio: Bemb. Stor. 13: Bene spesso i non degni.... conseguivano i magistrati,.... e i buoni repulsi e abietti giacevano.