4)
Dizion. 3° Ed. .
A
Apri Voce completa
pag.1
|
|
A
Definiz: | preposizione, si pronunzia, come 'l segno del caso appunto, e fa lo stesso effetto del raddoppiare, quando però
la parola, che seguita, cominci da consonante. Lat. ad. |
Esempio: | Nov. ant. 14. 1. Fece una legge, che chi andasse a moglie altrui, dovesse perdere
gli occhj. |
Esempio: | Amm. ant. 3. 2. 6. L'animo nostro si dee chiamare ogni dì a render ragione.
|
Definiz: | §. Ma se ha da vocale il cominciamento, si pronunzia, come l'A' con l'apostrofo. |
Esempio: | Nov. ant. 65. 2. Un Cavalier del Re, passando per quella via, ristette a udire la
contenzion di questi due ciechi. |
Esempio: | Amm. ant. 7. 3. 4. Pronto a udire, tardo a parlare. |
Definiz: | §. Talvolta per isfuggir lo 'ncontro delle vocali, e per miglior suono, vi s'aggiugne la consonante D. |
Esempio: | Bocc. Nov. 31. 2. Li non degni ad alto leva. |
Esempio: | Amm. ant. 3. 7. 1. Ad ammonigione suol seguitar vergogna. |
Definiz: | §. Prende forza, e quasi colore dalle parole, alle qua' s'accosta, dinotando, secondo, che quelle significano
moto, o tempo, o persona, o simili. |
Esempio: | Bocc. Nov. 31. 2. Fu preso da due, e segretamente a Tancredi menato. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 32. 2. Di notte se ne fuggirono a Rodi.
|
|