Lessicografia della Crusca in rete

Volume 3 - Dizionario 4° Ed.
260) Dizion. 4° Ed. .
MELANCONÍA
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pag.198

MELANCONÍA.
Definiz: Lo stesso, che Malinconía. Lat. melancolia, tristitia.
Esempio: Red. cons. 1. 63. Il che notabilmente accrescendo le sue melanconíe, e afflizioni, fece risolvere il sig. Conte a chiamar di nuovo una consulta di sei medici più accreditati.

261) Dizion. 4° Ed. .
MELANCONICO
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pag.198

MELANCONICO.
Definiz: Add. Malinconico. Lat. tristis.
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 60. Perciocchè al suo parlare l'accidioso, e melanconico diventava lieto.
Esempio: E Vit. SS. Pad. 106. Della qual cosa maravigliandosi diventò molto tristo, e melanconico.

262) Dizion. 4° Ed. .
MELANGOLO, e MELANGOLA
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pag.198

MELANGOLO, e MELANGOLA.
Definiz: Sorta d'agrume. Lat. malum aurantium.
Esempio: Dav. Colt. 172. È propria foggia de' melaranci, cedri, limoni, e melangoli.
Esempio: E Dav. Colt. 184. Semina melaranci, limoni, e melangoli in questa maniera.
Esempio: E Dav. Colt. 199. Annesta aranci, cedri, limoni, melangoli, e gli altri frutti a bucciuolo, e scudicciuolo.
Esempio: Buon. Fier. 5. 5. 2. Avea per occhi due mezze melangole.

263) Dizion. 4° Ed. .
MELANSAGGINE, e MELENSAGGINE
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pag.198

MELANSAGGINE, e MELENSAGGINE.
Definiz: Milensaggine. Lat. hebetudo, insipientia. Gr. ἄμβλυσις ἄμβλυνσις, ἀφροσύνη.
Esempio: Varch. Suoc. 4. 3. Vi so dire, che ella sarebbe bella, che voi per la superbia, e melansaggine di lei ve n'aveste ad andare a stare in contado.
Esempio: Bemb. Asol. 2. 135. Pigro, e lento, e pieno di melensaggine si giace.
Esempio: Cas. uff. com. 98. Non solamente sopportino volentieri, ma ezindío nascondano amorevolmente le ingiurie, le offese, le melensaggini loro.
Esempio: Borgh. Fir. Disf. 310. Sarebbe in questo assai maggior melensaggine la sua.

264) Dizion. 4° Ed. .
MELARANCIA
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pag.198

MELARANCIA.
Definiz: Spezie d'agrume di figura simile alla mela, e di color rancio. Lat. *malum aureum, *malum aurantium. Gr. χρυσόμηλον.
Esempio: M. V. 4. 24. Una grandine sformata di grandezza di più d'una comune melarancia.
Esempio: Cecch. Esalt. cr. 5. 1. Queste tante melarance O fusson ellen di mezzo sapore.
Esempio: Ciriff. Calv. 2. 58. E senza melarance, o solcio, o sale, Ferono scotto di buon vetturale.
Definiz: §. I. Figuratam. per Invenzione, Finzione. Lat. simulatio, fictio. Gr. ὑπόκρισις.
Esempio: Cecch. Donz. 2. 5. Deh non tante melarance, Io non fui mai giuntato, se non da chi ha detto di ec. farmi ricco.
Esempio: Varch. Suoc. 2. 1. S'ella s'avesse a guadagnare il pane come fo io, alla fe, alla fe, ella farebbe manco melarance (cioè: manco cose)
Definiz: §. II. In proverb. diciamo Gli puzzano i fior di melarancia puzzare a uno i fior di melarancia, d'uno, che pretenda d'essere molto dilicato in qualsivoglia genere di cose.
Esempio: Fir. dial. bell. donn. 409. Oh cosa sgarbata! e pur s'usa, e pur la vediam fare a coloro, a cui puzzano i fior di melarance.

265) Dizion. 4° Ed. .
MELARANCIATA
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pag.198

MELARANCIATA.
Definiz: Colpo di melarancia.
Esempio: Zibald. Andr. Gli assalirono per ischerzo a furia di melaranciate.

266) Dizion. 4° Ed. .
MELARANCIO
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pag.198

MELARANCIO.
Definiz: Arbore, che produce la melarancia.
Esempio: Amet. 46. In mezzo di questi si sariano annoverati molti melaranci carichi ad un'ora di fiori, e di verdi frutti, e di dorati.
Definiz: §. I. Fare d'un prun, un melarancio; proverb. che si dice del Voler migliorar checchessia oltre quel, che comporta la sua natura; e 'l diciamo anche in senso contrario, e vale l'opposto. Lat. ex thymbra lanceam conficere. v. Flos 271.
Esempio: Bocc. nov. 38. 4. Come colei, che si credeva per la gran ricchezza del figliuolo fare del pruno un melarancio.
Esempio: Pataff. 4. Non si faría d'un melarancio un pruno.
Definiz: §. II. Discernere il pruno dal melarancio, vale lo stesso, che Distinguere il pan da' sassi, Distinguere il buono, e utile dal cattivo, e nocivo.
Esempio: Alleg. 221. Che chi discerne il prun dal melarancio Sa come grasse vi son le minestre.
Definiz: §. III. Fasciare il melarancio, o Ricoprire il melarancio, vale Vestirsi bene per ripararsi dal freddo; modo basso.
v. FASCIARE §. II.
267) Dizion. 4° Ed. .
MELARIO
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pag.198

MELARIO.
Definiz: Luogo, dove fanno le pecchie il mele. Lat. alveare, mellarium. Gr. σίμβλον, κυψέλη.
Esempio: Cr. 9. 98. 5. Il vario, che è il migliore, si vuol serbare, e 'l nero uccidere nel melario.

268) Dizion. 4° Ed. .
MELATA
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pag.198

MELATA.
Definiz: Sust. Rugiada dolce di consistenza di mele, che cade nel mese di Agosto in tempo sereno, e tranquillo sopra le foglie degli alberi, e dell'erbe. Lat. manna aerea.
Definiz: §. Diciamo anche Melata a una Vivanda fatta di mele cotte.
Esempio: Fr. Iac. T. 4. 1. 14. Roderannogli i vermini Come dolci melate.

269) Dizion. 4° Ed. .
MELATO
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pag.198

MELATO.
Definiz: Add. Condito di mele, Dolce. Lat. dulcis, mellitus. Gr. μειλιχρός.
Esempio: Volg. Mes. Si accompagni ec. coll'acqua melata con poco sale.
Esempio: Boez. Varch. 3. 2. Larghe vivande, e ber melato uom dia.
Definiz: §. Per metaf. detto in ischerzo. Lat. mellitus. Gr. μειλιχρός.
Esempio: Bocc. nov. 28. 19. Ell'era più melata, che 'l confetto.
Esempio: E Bocc. num. 23. Dio gli dea il buono anno a messer Domeneddio ec. ed alla moglie mia caciata, melata, dolciata.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 38. Se i miei prieghi, i quali io nel vero non seppi bagnare di lagrime, nè far melati, come tu ora sai porgere i tuoi, m'avessero impretato ec.
Esempio: Libr. Am. Non t'inganni adornata persona di femmina, nè femmina con parole melate, che 'l suo fine più amaro ti parrà, che assenzio.
Esempio: Tass. Ger. 4. 25. Vanne al campo nemico, ivi s'impieghi Ogni arte femminil, ch'amore alletti, Bagna di pianto, e fa melati i preghi.

270) Dizion. 4° Ed. .
MELE
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pag.198

MELE.
Definiz: Pronunziato colla prima E larga, Liquore dolcissimo, e noto. Lat. mel. Gr. μέλι.
Esempio: Dant. Purg. 18. Che sono in voi, siccome studio in ape Di far lo mele.
Esempio: Bocc. nov. 19. 37. In alcuno alto luogo della città fosse al sole legato ad un palo, ed unto di mele.
Esempio: Petr. canz. 48. 2. O poco mel, molto aloè con fele.
Esempio: E Petr. son. 179. Può far chiara la notte, oscuro il giorno, E 'l mele amaro, e addolcir l'assenzio.
Definiz: §. I. Avere il mele in bocca, e il coltello, o rasoio a cintola, o Portare il mele in bocca, e il coltello, o rasoio a cintola; proverb. che vale Dar buone parole, e tristi fatti. Lat. aliud clausum in pectore, aliud in lingua promptum habere.
Esempio: Bellinc. son. 101. Il mele hai in bocca, e in man porti il coltello.
Esempio: Salv. Granch. 2. 2. Mele in bocca, e rasoio a cintola.
Esempio: Varch. Ercol. 102. D'uno, che dà buone parole, e frigge, si dice: egli ha il mele in bocca, e 'l rasoio a cintola.
Definiz: §. II. Non si può avere il mele senza le pecchie, o le mosche; proverb. che vale Non potersi godere il bene, senza correr de' rischj, o senza averlo mescolato con de' mali.
Esempio: Gell. Sport. 3. 4. Guardate, se egli hanno saputo trovare un modo da potere avere il mele senza le mosche.
Esempio: Lasc. Sibill. 5. 7. Non si può avere il mele senza le mosche.
Esempio: Car. lett. 1. 97. In somma non è mel senza mosche; Vosignoría non può aver delle dignità, e dell'autorità, nè io degli amici, e de' parenti, senza brighe.
Definiz: §. III. Il mele si fa leccare, perch'egli è dolce; e vale, che Chi vuole essere amato, gli conviene procedere dolcemente. v. Flos 13.

271) Dizion. 4° Ed. .
MELENSAGGINE
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pag.199

MELENSAGGINE.
v. MELANSAGGINE.
272) Dizion. 4° Ed. .
MELENSO
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pag.199

MELENSO.
Definiz: Add. Milenso. Lat. ineptus.
Esempio: Varch. Suoc. 2. 5. Non sono le donne meno oneste, perchè siano più libere, quando sono veramente donne, ma bene manco melense.
Esempio: Red. Oss. an. 127. I lombrichi de' corpi umani fuor di essi corpi sembrano pigrissimi, lenti, e quasi che dissi melensi, e stolidi.
Esempio: E Red. lett. 1. 346. Mi son riuscite brutte ec. e quel, che più importa, senza spirito, e melense.

273) Dizion. 4° Ed. .
MELETO,
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pag.199

MELETO,
Definiz: Colto di meli. Lat. locus malis consitus.
Esempio: Cr. 7. 5. 2. E se i luoghi saranno grassi, acconciamente si confanno ad essi pereto, e meleto.
Definiz: §. In ischerzo, per le Natiche.
Esempio: Ciriff. Calv. 3. 104. Perchè non valse l'armadura a quello, E per mezzo meleto trapassollo.

274) Dizion. 4° Ed. .
MELIACA
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pag.199

MELIACA.
Definiz: Frutto del Meliaco. Lat. malum armeniacum.

275) Dizion. 4° Ed. .
MELIACO
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pag.199

MELIACO.
Definiz: Spezie d'albicocco. Lat. malus armeniaca.
Esempio: Cr. 5. 15. 1. Il meliaco è un arbore quasi somigliante al susino, ma è più nodoso, e 'l suo frutto è di grandezza delle comunali susine, ma è simile in forma alle pesche, ed è molto odorifero, e di color giallo aurino.

276) Dizion. 4° Ed. .
MELICHINO
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pag.199

MELICHINO.
Definiz: Lat. vinum ex malis, *pomatium.
Esempio: G. V. 11. 82. 2. Facea, e vendea il melichino, cioè cervogia fatta con mele.

277) Dizion. 4° Ed. .
MELIGA, e MELLIGA
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pag.199

MELIGA, e MELLIGA.
Definiz: Saggina. Lat. melica. Gr. μηλική.
Esempio: Dant. Conv. 209. D'una massa bianca di grano si potrebbe levare a grano a grano il formento, e a grano restituire meliga rossa, e tutta la massa finalmente cangerebbe colore.
Esempio: Pallad. Febbr. 6. Aguale si vuole apparecchiare il campo, nel quale si vuole seminare la melliga, cioè la saggina.

278) Dizion. 4° Ed. .
MELILOTO, e MELLILOTO
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pag.199

MELILOTO, e MELLILOTO.
Definiz: Sorta d'erba medicinale simile al Trifoglio, detta altrimenti Tribolo, Soffiola, o Erba vetturina. Lat. melilotos. Gr. μελίλωτος.
Esempio: Cr. 4. 40. 5. Altri in verità così i vini condiscono; togli cardamomo, ghiaggiuolo, illirica, cassia, spicanardi, melliloto, ec.
Esempio: E Cr. 6. 73. 1. Il meliloto è caldo, e secco nel primo grado, ed è erba, il cui seme, per simigliante nome s'appella, e anche s'appella corona regis, imperocchè è fatta a modo d'un semicircolo, e 'l suo seme colle sue cortecce si mette nelle medicine, imperocchè egli è sì piccolo, e accostante, che appena se ne può partire, ed ha virtù di confortare per la sua aromaticità, ec.
Esempio: Pallad. cap. 38. Origamo, timo, scipillo, melliloto, vivole salvatiche ec.
Esempio: E Pallad. Ott. 140. Se una oncia d'una erba, ch'ha nome meliloto ec.
Esempio: Ricett. Fior. 47. Il meliloto è una pianta, che ha il fiore di colore simile al zafferano ec. la migliore è quella, che ha le foglie piccolissime, e grassissime.

279) Dizion. 4° Ed. .
MELISSA
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pag.199

MELISSA.
Definiz: Sorta di erba. Lat. melissophyllum. Gr. μελισσόφυλλον.
Esempio: Lib. cur. malatt. Alle passioni del cuore vale la decozione della melissa.
Esempio: E Libr. cur. malatt. altrove: Vi userai la cedronella, che tiene odore di cedro, e da' maestri viene appellata melissa.
Esempio: Red. esp. nat. 28. La melissa in questi inalbamenti è quasi simile alla parietaria.