Lessicografia della Crusca in rete

Volume 4 - Dizionario 4° Ed.
280) Dizion. 4° Ed. .
SOFFERIMENTO
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pag.562

SOFFERIMENTO.
Definiz: Il sofferire. Lat. tolerantia. Gr. ὑπομονή.
Esempio: Albert. cap. 56. La sofferenza è iguale sofferimento di quello, che t'è fatto.

281) Dizion. 4° Ed. .
SOFFERIRE, SOFFRIRE, e SOFFERARE
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pag.562

SOFFERIRE, SOFFRIRE, e SOFFERARE .
Definiz: Comportare, Patire, supplendosi talora, e usandosi in alcune sue parti con quelle dell'antico verbo SOFFERERE. Lat. tolerare, pati, sufferre. Gr. ὑπομένειν, πάσχειν, ἀνέχειν.
Esempio: Dant. Par. 3. Ma quella folgorò nello mio sguardo Sì, che da prima il viso nol sofferse.
Esempio: E Dan. Par. 14. O vero sfavillar del santo spiro, Come si fece subito, e candente Agli occhi miei, che vinti nol soffriro.
Esempio: E Dan. Par. 24. E credo in tre persone eterne, e queste Credo una essenzia sì una, e sì trina, Che soffera congiunto sono, ed este.
Esempio: E Dan. Par. 30. Ma poco poi sarà da Dio sofferto Nel santo uficio.
Esempio: Petr. son. 295. Perchè non furo all'intelletto eguali, La mia debole vista non sofferse.
Esempio: E Petr. canz. 39. 7. Quando novellamente io venni in terra A soffrir l'aspra guerra.
Esempio: Bocc. nov. 23. 24. Or vi dico io bene, che io non posso più sofferire.
Esempio: E Bocc. nov. 44. 6. I tempi si convengon pur sofferir fatti, come le stagioni gli danno.
Esempio: E Bocc. nov. 62. 6. Credi tu, che io sofferi, che tu m'impegni la gonnelluccia?
Esempio: E Bocc. nov. 87. 2. Il che quantunque gravissimo fosse a comportare a Talano, non potendo altro fare, se 'l sofferiva.
Esempio: Albert. cap. 50. Gli stolti temono la ventura, i savi la sofferano.
Esempio: Fr. Iac. T. 6. 12. 10. Or perchè l'hai soffrito Per volermi salvare?
Esempio: Boez. Varch. 3. 2. Soffrir da quei dure percosse usati.
Esempio: Agn. Pand. 1. Chi vive povero in questo mondo, patisce molta necessità, e soffera molti stremi bisogni.
Definiz: §. I. Sofferire l'animo, o 'l cuore, vale Aver coraggio, Aver animo. Lat. audere. Gr. τολμᾶν.
Esempio: Bocc. nov. 50. 20. Come ti sofferiva l'animo di dir di lei, sentendoti quel medesimo aver fatto, che ella fatto avea?
Esempio: E Bocc. nov. 77. 58. Poichè a me non soffera il cuore di dare a me stessa la morte, dallami tu.
Esempio: Car. lett. 2. 135. Non mi soffrirebbe mai l'animo, che la bellezza del vostro libro fosse macchiata da un sì picciol neo.
Definiz: §. II. Sofferire, in signific. neutr. pass. per Contenere, Astenere. Lat. temperare, abstinere. Gr. ἀπέχεσθαι.
Esempio: Sen. Pist. I malagurosi s'attuffano ne' diletti, de' quali e' non si possono sofferire.
Esempio: G. V. 7. 27. 3. Dicendo, che per Dio si sofferisse alquanto, se volesse la vittoria.
Definiz: §. III. Sofferire, per Reggere, Sostenere. Lat. sustinere. Gr. ἀνέχειν.
Esempio: Dant. Purg. 13. Di vil ciliccio mi parean coperti, E l'un soffería l'altro colla spalla, E tutti dalla ripa eran sofferti.
Esempio: Sen. ben. Varch. 6. 30. Uno diceva, che non potrebbero sofferire la disfida.

282) Dizion. 4° Ed. .
SOFFERITORE, e SOFFERIDORE
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pag.562

SOFFERITORE, e SOFFERIDORE.
Definiz: Che sofferisce. Lat. tolerans, patiens. Gr. ὑπομονητικός, πολύτλας.
Esempio: Nov. ant. 26. 1. E lo sofferitore rispose a colui, che gli dicea, che rispondesse: io non rispondo, perch'io non odo cosa, che mi piaccia.
Esempio: Amm. ant. 19. 2. 1. Sofferitore vince.
Esempio: Libr. Mott. Non s'udì mai, che sofferitor fosse biasimato.
Esempio: Liv. M. Li Galli sono troppo mali sofferitori di affanno, e lo loro primo assalto è più fiero, che di uomini, e l'ultimo è meno, che di femmina.
Esempio: Franc. Barb. 26. 5. E sia sofferidore.

283) Dizion. 4° Ed. .
SOFFERMARE.
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pag.562

SOFFERMARE.
Definiz: Fermare per breve tempo; e si usa in signific. att. neutr. e neutr. pass. Lat. subsistere. Gr. ὑφίστασθαι.
Esempio: Red. Oss. an. 66. Osservando ec. quali razze, e quante di animali volanti si aggirino, ronzino, ed impuntino, si soffermino, e si nutrichino in quell'erbe.

284) Dizion. 4° Ed. .
SOFFERTO.
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pag.562

SOFFERTO.
Definiz: Add. da Soffrire.
Esempio: G. V. 7. 101. 6. Volentieri vorrebbe essere sofferto di suo saramento (cioè: liberato, prosciolto)
Esempio: Buon. Fier. Intr. 5. 1. A ricercar compenso Per tanti danni in questi dì sofferti (cioè: patiti, comportati)

285) Dizion. 4° Ed. .
SOFFIAMENTO
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pag.562

SOFFIAMENTO.
Definiz: Il soffiare. Lat. flatus, sufflatus, flamen. Gr. πνοή.
Esempio: Filoc. 2. 233. Parvegli primieramente veder l'aer pieno di turbamento, e i popoli d'Eolo usciti dal cavato sasso, senza niuno ordine, furiosi recare d'ogni parte nuvoli, e fare sconci, e spiacevoli soffiamenti.
Esempio: Maestruzz. 1. 48. Il soffiamento, che fa il prete, significa il cacciamento del demonio, e l'entramento del buono Angelo.
Esempio: Sen. ben. Varch. 4. 28. I soffiamenti determinati de' venti furono dagli Dii trovati per benifizio di tutti gli uomini.
Definiz: §. Per metaf. vale Maledicenza. Lat. maledictio, convicium, susurratio, susurrus. Gr. λοιδορία.
Esempio: Bocc. g. 4. p. 4. Da così fatti soffiamenti, da così atroci denti ec. sono sospinto, molestato, e infino nel vivo trafitto.

286) Dizion. 4° Ed. .
SOFFIANTE
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pag.562

SOFFIANTE.
Definiz: Che soffia. Lat. flans, spirans. Gr. πνέων.
Esempio: Cr. 5. 19. 9. Si dee spesso zappettare, e ingrassare con abbondanza di letame, e da' venti dolcemente soffianti esser dimenato.
Esempio: Amet. 17. Egli vede ec. i capelli con maestero non usato avere alla testa ravvolti, e con sottile oro a quelli non disuguale essere tenuti con piacevole nodo alle soffianti aure.

287) Dizion. 4° Ed. .
SOFFIARE.
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pag.562

SOFFIARE.
Definiz: Sust. Soffiamento, Soffio. Lat. flatus, flamen. Gr. πνοή.
Esempio: Sen. Pist. 56. Quando questi giovani forti, e rubesti s'esercitano in gittare la pietra, e 'n fare alle braccia ec. io odo guai, e rammarichíi con acerbissimi soffiari, e alitari (il T. Lat. ha acerbissimas respirationes)

288) Dizion. 4° Ed. .
SOFFIARE
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pag.562

SOFFIARE.
Definiz: Spigner l'aria violentemente col fiato, aguzzando le labbra. Lat. flare. Gr. πνέειν.
Esempio: Dant. Inf. 23. Tutto si distorse, Soffiando nella barba co' sospiri.
Esempio: Sagg. nat. esp. 258. È però necessario a voler, che questo effetto segua, oltre al fuoco gagliardo, il soffiar continuamente ne' carboni, che stanno intorno al bicchiere, e ciò si avverta a farlo per un foro di un'asse, che serva di parapetto a chi soffia.
Esempio: Galat. 28. I bugiardi ec. sono ascoltati ec. nè più, nè meno, come se egli non favellassono, ma soffiassono.
Esempio: Malm. 9. 20. Miagola, e soffia il gatto, e s'arronciglia.
Definiz: §. I. Soffiare, per lo Spirar de' venti. Lat. spirare, flare. Gr. πνέειν, φυσᾶν.
Esempio: Dant. Purg. 5. Sta come torre ferma, che non crolla Giammai la cima per soffiar de' venti.
Esempio: E Dan. Par. 28. Quando soffia Borea da quella guancia, ond'è più leno.
Esempio: Bocc. g. 4. p. 19. Procederò avanti dando le spalle a questo vento, e lasciandol soffiare.
Definiz: §. II. Soffiare, in att. signific. vale Spingere checchessia colla forza del fiato. Lat. sufflare, insufflare. Gr. ἐμφυσᾶν.
Esempio: Cr. 9. 26. 2. Spessamente con un cannello si soffi negli occhi sale sottilmente pesto.
Esempio: E Cr. appresso: Si soffi cotal polvere negli occhi al cavallo due volte per giorno.
Esempio: Dant. Inf. 13. Chi fusti, che per tante punte Soffi col sangue doloroso sermo?
Definiz: §. III. Soffiare, termine degli alchimisti, vale Adoperarsi col fuoco intorno alla purificazione, o trasmutazione de' metalli; e preso assolutamente, vale Tentare di far l'oro.
Esempio: Car. lett. 1. 8. Quì si soffia a più potere, e l'Allegretto, e io siamo sopra i mantici.
Esempio: E Car. lett. 1. 100. La quale (città) altre volte, ch'io vi fui per soffiare alle miniere, mi parve una bicocca da zingari.
Definiz: §. IV. Soffiare, per Isbuffare per superbia, collora, o altra passion d'animo. Lat. fremere. Gr. ἐμβρέμεσθαι.
Esempio: Bocc. nov. 58. 4. Postaglisi presso a sedere, altro non faceva, che soffiare.
Esempio: E Bocc. nov. 65. 15. Il geloso, colla sua malaventura, soffiando, s'andò a spogliare i panni del prete.
Esempio: E Bocc. nov. 73. 16. Calandrino, sentendo 'l duolo, levò alto il piè, e cominciò a soffiare.
Esempio: E Bocc. nov. 85. 6. Calandrino, tornato a lavorare, altro che soffiar non facea.
Esempio: E Bocc. appresso: Che diavolo ha' tu, sozio Calandrino? tu non fai altro, che soffiare.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 91. Comincia a soffiare, che parea un porco fedito.
Esempio: Varch. Ercol. 55. Se v'aggiugne parole, o atti, che mostrino lui ec. essere adirato, e avere ciò per male, si dice: e' marina, egli sbuffa, o soffia.
Definiz: §. V. Per Anelare, Ansare. Lat. anhelare. Gr. ἀσθμαίνειν.
Esempio: Malm. 3. 34. E con un fuor di lingue, e orrenda vista Soffiavan, ch'i' ho stoppato un alchimista.
Definiz: §. VI. Soffiare, per metaf. vale Incitare, Instigare. Lat. suscitare. Gr. ἐγείρειν.
Esempio: Vit. S. Gio. Bat. 235. E soffiava, e accendeva l'ira nel cuor d'Erode.
Esempio: Cron. Vell. 14. Di che gli convenne entrare in franchigia, e fu a grande pericolo della persona, soffiando al Re i Franzesi sopra ciò.
Definiz: §. VII. Soffiare il naso, o Soffiarsi il naso, vale Trarne fuori i mocci. Lat. nares emungere. Gr. ῥίνας ἀπομύττειν.
Esempio: Galat. 9. Non si vuole anco, soffiato che tu ti sarai il naso, aprire il moccichino, e guatarvi entro.
Esempio: Alleg. Soffiarsi il naso un tratto nelle mani.
Definiz: §. VIII. Soffiare il naso alle galline, figuratam. e in modo basso, si dice di Chi comanda, o fa tutte le faccende.
Esempio: Malm. 5. 29. Anzi il bando si manda da sua parte, Perch'ella soffia il naso alle galline.
Definiz: §. IX. Soffiar parole negli orecchi altrui; e anche assolutam. Soffiar negli orecchi ad alcuno; si dice del Darli alcuna notizia, o avvertimento segretamente; e talora anche Andar continuamente instigandolo. Lat. in aurem insusurrare. Gr. ψιθυρίζειν.
Esempio: Fir. As. 153. Queste, e altre simili parole soffiando negli orecchi di Venere, lacerava quel garrulo, e soverchio curioso uccello il suo figliuolo.
Esempio: Varch. Ercol. 80. Dicesi ancora zufolare, o soffiar negli orecchi ad alcuno, cioè parlargli di segreto, e quasi imbecherarlo.
Definiz: §. X. Soffiare, si dice anche in modo basso del Far la spia. Lat. deferre. Gr. ἔνδειξιν ποιεῖσθαι.
Esempio: Malm. 1. 37. Soffiano, son di calca, e borsaiuoli.
Definiz: §. XI. Aprir la bocca, e soffiare, o Soffiare, e favellare, si dicono del Favellar senza considerazione, e riguardo. Lat. verba effutire. Gr. φλυαρεῖν.
Esempio: Varch. Ercol. 94. Favellare a caso ec. è dirla come ella viene, e non pensare a quello, che si favella, e (come si dice) soffiare, e favellare.

289) Dizion. 4° Ed. .
SOFFIATO.
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pag.562

SOFFIATO.
Definiz: Add. da Soffiare. Lat. flatus, sufflatus, insufflatus.
Esempio: Cr. 9. 26. 2. A questa medesima vale il salnitro ec. soffiato negli occhi.
Esempio: Dant. Purg. 30. Siccome neve tra le vive travi Per lo dosso d'Italia si congela Soffiata, e stretta dalli venti schiavi (cioè: spinta)
Esempio: Varch. Ercol. 1. Al tempo nuovo deono, soffiati da dolcissime aure, porgerne gratissime ombre.

290) Dizion. 4° Ed. .
SOFFIATORE.
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pag.562

SOFFIATORE.
Definiz: Che soffia. Lat. *perflator. Gr. ὁ διαπνεύσας.
Esempio: Tratt. segr. cos. donn. Nel tempo, che sono sopra terra i venti soffiatori per tramontana.

291) Dizion. 4° Ed. .
SOFFICCARE
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pag.562

SOFFICCARE.
Definiz: Nascondere; e si usa anche in signific. neutr. pass.
Esempio: Tac. Dav. ann. 4. 103. Sofficcansi i tre senatori con laido, non meno che traditore nascondiglio (il T. Lat. ha sese abstrudunt)
Esempio: E Tac. Dav. stor. 4. 356. Sofficcavansi ne' padiglioni, fuggivan la luce più stupidi per la vergogna, che per la paura.
Esempio: Ciriff. Calv. 3. 83. Que' si van sofficcando come piattole Al buio.

292) Dizion. 4° Ed. .
SOFFICE
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pag.562

SOFFICE.
Definiz: Add. Morbido, Trattabile, e che toccato acconsente, ed avvalla; e propriamente si dice di coltrici, guanciali, e simili. Lat. mollis, tractabilis. Gr. μαλακός, ψηλαφητός.
Esempio: Ovvid. Pist. Io riguardo spesse volte, se le tue pedate appariscono nella soffice arena.
Esempio: Coll. SS. Pad. Perocchè non solamente sono alquanto soffici, ma hanno piccola fatica a fare, e costan poco.
Esempio: Pallad. Febbr. 25. Desiderano le cipolle grasso terreno, soffice, e rigo d'acqua, e letaminato.
Esempio: Cr. 5. 6. 1. Amano terren dolce, e soffice, non perciò arenoso.
Esempio: Dav. Colt. 167. Il dei pianamente in fossa aperta, e concimata, quasi in soffice letto, posare, e coprire.
Definiz: §. Soffice, in genere femminino, dicono i Fabbri a un Ferro quadro di lunghezza d'un sesto di braccio, e sfondato nel mezzo, sopra 'l quale mettono il ferro infocato, quando lo voglion bucare.

293) Dizion. 4° Ed. .
SOFFICENTE, e SOFFICIENTE
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pag.562

SOFFICENTE, e SOFFICIENTE.
Definiz: Add. Bastevole, Abile, Capace; e si prende talora per Eccellente. Lat. aptus, idoneus. Gr. ἐπιτήδειος.
Esempio: Bocc. nov. 61. 12. Non meno sofficente lavaceci, che fosse Gianni Lotteringhi.
Esempio: E Bocc. nov. 79. 8. Ci lasciò due sofficenti discepoli.
Esempio: E Bocc. num. 43. Or non ti bastava io? frate, io sarei sofficente a un popolo, non che a te.
Esempio: Ovvid. Pist. 41. Appena era ella sofficente di portare la grave rocca della lana.
Esempio: G. V. 8. 5. 2. Non sentendosi sofficente al governamento della Chiesa ec. cercava ogni via, come potesse rinunziare al Papato.
Esempio: E G. V. 11. 65. 3. Egli era il più sofficente capitano, e savio di guerra ec. che nullo altro, ch'a suo tempo fosse.
Esempio: Cronichett. d'Amar. 46. Usanza è degli Re, e de' signori delle terre, ch'egli non vogliono i cittadini molto sofficienti, nè molto buoni, nè troppo isperti.
Esempio: E Cronichett. d'Amar. 71. Vedeano, che lo Re Filippo non era sofficiente ad atargli.
Esempio: Vit. S. M. Madd. 21. Che vendetta potrò io mai fare di me medesima sofficiente a tante, e tali offese?

294) Dizion. 4° Ed. .
SOFFICENTEMENTE, e SOFFICIENTEMENTE
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pag.563

SOFFICENTEMENTE, e SOFFICIENTEMENTE.
Definiz: Avverb. Sufficientemente. Lat. sufficienter. Gr. ἱκανῶς.
Esempio: Pass. 74. Comprende questa diffinizione sofficientemente, che cosa è contrizione.
Esempio: Sen. Pist. Gli scritti de' quali non so se t'ordinano sofficentemente.
Esempio: Com. Purg. 25. Di questa corruzione è scritto nella chiosa di sopra al quinto capitolo dello Inferno sofficentemente.

295) Dizion. 4° Ed. .
SOFFICENTEZZA, e SOFFICIENTEZZA
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pag.563

SOFFICENTEZZA, e SOFFICIENTEZZA.
Definiz: V. A. Sufficienza. Lat. praestantia. Gr. ἱκανότης, ἐξοχή.
Esempio: Ovvid. Pist. Non mi dovresti schifare, pensando alla mia sofficientezza.

296) Dizion. 4° Ed. .
SOFFICENTISSIMO, e SOFFICIENTISSIMO
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pag.563

SOFFICENTISSIMO, e SOFFICIENTISSIMO.
Definiz: Superl. di Sofficiente. Lat. aptissimus, maxime idoneus. Gr. ἐπιτηδειότατος.
Esempio: Petr. uom. ill. Perchè ello a sì fatte cose sempre era sofficientissimo.
Esempio: But. Dato alle lettere, in breve tempo diventò sofficientissimo (Lat. praestantissimus. Gr. ἐξοχώτατος)

297) Dizion. 4° Ed. .
SOFFICENZA, SOFFICENZIA, e SOFFICIENZIA
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pag.563

SOFFICENZA, SOFFICENZIA, e SOFFICIENZIA .
Definiz: Astratto di Sofficente; Eccellenza, Abilità, Capacità. Lat. sufficientia, praestantia. Gr. ἱκανότης, ἐξοχή.
Esempio: Vit. S. Gir. 10. Per certo confesso, ch'io non sono parlatore, nè ho in me sofficenzia da ciò displicare.
Esempio: Bocc. nov. 7. 13. Secondo che alla sofficienza di Primasso si conveniva.
Esempio: Ovvid. Pist. E avvegnadiochè tu mai non fossi stata giurata, non mi doveresti sdegnare, pensando alla mia sofficienza.
Definiz: §. I. Per Abbondanza. Lat. vis, copia. Gr. εὐπορία.
Esempio: Liv. M. Grande sofficenza di biada v'avea.
Definiz: §. II. A sofficenza, posto avverbialm. vale A bastanza, Bastantemente. Lat. *sufficienter. Gr. ἱκανῶς.
Esempio: Bocc. introd. 13. A sofficienza, secondo gli appetiti, le cose usavano.

298) Dizion. 4° Ed. .
SOFFICIENTE.
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pag.563

SOFFICIENTE.
v. SOFFICENTE.
299) Dizion. 4° Ed. .
SOFFICIENTEMENTE.
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pag.563

SOFFICIENTEMENTE.
v. SOFFICENTEMENTE.