Lessicografia della Crusca in rete

Volume 4 - Dizionario 4° Ed.
240) Dizion. 4° Ed. .
ROTELLETTA
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pag.271

ROTELLETTA.
Definiz: Dim. di Rotella.
Esempio: Ricett. Fior. 143. Taglia la cina in rotellette sottili, come giulj.

241) Dizion. 4° Ed. .
ROTELLINA
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pag.271

ROTELLINA.
Definiz: Dim. di Rotella, Piccola ruota. Lat. rotula.

242) Dizion. 4° Ed. .
ROTOLARE.
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pag.271

ROTOLARE.
Definiz: Spignere una cosa per terra, faccendola girare. Lat. rotare, circumagere. Gr. κυκλοῦν, γυροῦν.
Esempio: Ciriff. Calv. 1. 26. E che facea giù rotolargli a' piani.
Esempio: Serd. stor. 3. 114. Fatte alcune balle di bambagia di forma rotonda, se le rotolavano innanzi per parare i colpi dell'artiglieríe.
Definiz: §. I. In signific. neutr. pass. vale Voltolarsi. Lat. vertere se. Gr. ἑαυτὸν δινεῖν.
Esempio: Poliz. st. 1. 111. Quale ha preso una ninfa, e qual si ruotola.
Definiz: §. II. Per Girare assolutam.
Esempio: Morg. 1. 32. E lascia un sasso andar fuor della fromba, Che 'n sulla testa giugnea rotolando.

243) Dizion. 4° Ed. .
ROTOLATO
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pag.271

ROTOLATO.
Definiz: Add. da Rotolare. Lat. rotatus, circumactus. Gr. γυρωθείς.
Esempio: S. Ag. C. D. Acciocchè noi siamo più parvoli gittati, e rotolati da ogni vento.
Esempio: Viv. disc. Arn. 16. Così lo sfogo, o rigoglio di tal arco segnatovi, che agguaglia appunto 'l diametro del cerchio rotolato, è sempre poco men della terza parte della corda, o base dell'arco descritto.

244) Dizion. 4° Ed. .
ROTOLO, e RUOTOLO
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pag.271

ROTOLO, e RUOTOLO.
Definiz: Volume, che s'avvolge insieme. Lat. volumen. Gr. γραμματεῖον.
Esempio: Ciriff. Calv. 1. 19. Legato al collo strascinava un rotolo, E spesso è calpestato, come un botolo.
Esempio: Buon. Fier. intr. 1. Gravi di libri, e ruotoli, e processi, Vanno infilzando parolette, e ciance.
Esempio: E Buon. Fier. 1. 2. 3. Ruotoli di olmo, o pur di leccio, o sorbo.
Esempio: E Buon. Fier. 4. 5. 3. E le carote, e i pastricciani in ruotoli Pur sempremai. A. Ma non i ramolacci.
Esempio: Ar. Supp. 3. 3. E cerca molto ben per quello armario Delle scritture finchè truovi un ruotolo Di strumenti, che parlan della vendita.
Esempio: Borgh. Rip. 118. I profeti si deono dipignere con ruotoli di carta in mano.
Definiz: §. Volerne un ruotolo, si dice in modo basso per Mostrar desiderio d'azzuffarsi, o d'esporsi a qualche cimento.
Esempio: Salvin. pros. Tosc. 1. 109. E perchè non è ella materia da cicalata? Oh quì ne vorrei un ruotolo. Perchè non si può egli a Accademici della Crusca discorrere delle cose della lingua, cioè del lor mestiero?

245) Dizion. 4° Ed. .
ROTOLONE.
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pag.272

ROTOLONE.
Definiz: Avverb. Vale lo stesso, che Rotolando.
Esempio: Matt. Franz. rim. burl. 2. 112. La salsiccia fregando rotoloni, Da se a se la cuoce in poco d'otta.

246) Dizion. 4° Ed. .
ROTONDARE.
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pag.272

ROTONDARE.
Definiz: Far divenir rotondo, Ridurre in figura rotonda. Lat. rotundare.

247) Dizion. 4° Ed. .
ROTONDATO.
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pag.272

ROTONDATO.
Definiz: Add. da Rotondare. Lat. rotundatus. Gr. σφαιρωθείς.
Esempio: Gal. dial. mot. 533. Di che segno evidente ce ne porge il sentir noi ronzare i corpi, ancorchè quanto più si possa rotondati, mentre velocissimamente scorrono per l'aria.

248) Dizion. 4° Ed. .
ROTONDEZZA
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pag.272

ROTONDEZZA.
Definiz: Ritondezza, Rotondità. Lat. rotunditas. Gr. στρογγυλότης.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. Questa stessa rotondezza, che hanno le pallottole di ferro.
Esempio: Zibald. Andr. 94. Lo fermamento non fina di correre intorno alla terra, e attorno a noi, e a loro, cioè per la rotondezza del mondo.

249) Dizion. 4° Ed. .
ROTONDISSIMO
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pag.272

ROTONDISSIMO.
Definiz: Superl. di Rotondo.
Esempio: Guitt. lett. R. Perchè i cieli sono rotondissimi.

250) Dizion. 4° Ed. .
ROTONDITÀ, ROTONDITADE, e ROTONDITATE
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pag.272

ROTONDITÀ, ROTONDITADE, e ROTONDITATE.
Definiz: Astratto di Rotondo. Lat. rotunditas. Gr. στρογγυλότης.
Esempio: Sagg. nat. esp. 24. Forse per lo liscio sfuggevole, o per la rotondità de' lor minimi corpicelli.

251) Dizion. 4° Ed. .
ROTONDO.
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pag.272

ROTONDO.
Definiz: Add. Lo stesso, che Ritondo. Lat. rotundus. Gr. στρογγύλος.
Esempio: Petr. cap. 11. Dì, e notte rotando Per la strada rotonda, ch'è infinita.
Esempio: Bemb. Asol. 1. 42. Nè giova, dove queste manchino, molte voci rotonde, e segnate raunando, e componendo.
Esempio: Sagg. nat. esp. 78. Tirano sempre al rotondo.

252) Dizion. 4° Ed. .
ROTTA
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pag.272

ROTTA.
Definiz: Rompimento, o Rottura. Lat. ruptio. Gr. ῥῆξις.
Esempio: G. V. 9. 322. 4. I Bolognesi lasciarono alla rotta del fosso i Romagnuoli, e' Fiorentini.
Esempio: M. V. 2. 37. Però s'avvisarono di rompere le mura della città appresso a quella porta, e fattane la rotta, che vollono ec.
Definiz: §. I. Per Isconfitta, o Disfacimento d'esercito. Lat. clades. Gr. ἥττα.
Esempio: Dant. Inf. 31. Dopo la dolorosa rotta, quando Carlo Magno perdè la santa gesta.
Esempio: G. V. 7. 130. 8. Fedì i nimici per costa, e fu grande cagione della loro rotta.
Esempio: E G. V. 9. 187. 1. Que' della città, sentendo la detta rotta, usciron della terra per la porta delle vacche.
Definiz: §. II. Rotta, figuratam.
Esempio: Cron. Morell. 358. Fu questa presa gran rotta, e grande sbigottimento a tutti i Fiorentini (cioè: costernazione)
Definiz: §. III. Fuggire in rotta, vale Fuggirsi vinto. Lat. se in fugam coniicere. Gr. φεύγειν.
Esempio: Dant. Purg. 12. Mostrava, come in rotta si fuggiro Gli Assirj, poichè fu morto Oloferne.
Definiz: §. IV. Mettere in rotta, vale Sconfiggere. Lat. profligare, cladem inferre. Gr. ἡττᾶν.
Esempio: G. V. 7. 81. 2. Percosse a que' di fuori, ch'erano rimasi all'albero, e miseli in rotta.
Definiz: §. V. Partire alla rotta, o in rotta, vale Partirsi adirato, o senza convenire.
Esempio: Pass. 140. Se non trovasse la persona ben disposta a portare la penitenza, che si conviene, non la lasci partire alla rotta sanza penitenza.
Esempio: Buon. Fier. 3. 1. 9. Noi ci partimmo in rotta Con l'oste, e noi medesimi spartì 'l buio.
Definiz: §. VI. Venire alle rotte, o Essere alle rotte, o simili, vagliono Adirarsi, Restar con alterazione.
Esempio: Segn. Mann. Ott. 22. 3. Que' figliuoli, che vogliono tutto dì ripugnare al padre, non hanno bene; tanto conviene, che con lui vengano del continuo alle rotte.

253) Dizion. 4° Ed. .
ROTTAME
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pag.272

ROTTAME.
Definiz: Quantità di rimasugli, e pezzuoli di cose rotte. Lat. fragmen. Gr. κλᾶσμα.
Esempio: Buon. Fier. 4. 2. 7. Ciascun si fe bramoso Di riportarne seco alcun rottame.
Definiz: §. Rottame, è anche aggiunto di una Spezie di zucchero d'inferior qualità.
Esempio: Red. Oss. an. 111. Reiterai queste esperienze col zucchero rottame, e tornarono tutte a cappello con pochissimo svario.

254) Dizion. 4° Ed. .
ROTTAMENTE.
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pag.272

ROTTAMENTE.
Definiz: Avverb. Precipitosamente, Strabocchevolmente, Smoderatamente. Lat. effuse, immodice. Gr. ὑπερμέτρως.
Esempio: Ninf. Fies. 387. Tanto forte piagnea, e rottamente, Sanza parlare, o risponder niente.
Esempio: Red. Ins. 39. Ne son queste bestiuole così rottamente golose, che talvolta per cibarsene ec.

255) Dizion. 4° Ed. .
ROTTEZZA
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pag.272

ROTTEZZA.
Definiz: V. A. Rottura. Lat. ruptio, fractura. Gr. κλᾶσμα.
Esempio: Sen. Pist. 115. Il parlare è paramento, e adornamento dell'animo; s'egli è pulito, e colorato studiosamente, significa, che l'animo non ha ancora netto, e che egli abbia in se alcuna rottezza (il T. Lat. ha aliquid fracti)

256) Dizion. 4° Ed. .
ROTTO.
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pag.272

ROTTO.
Definiz: Sust. Rottura. Lat. fractura. Gr. ῥῆξις.
Esempio: Bocc. nov. 75. 7. Preso tempo, mise la mano per lo rotto dell'asse.
Esempio: Cant. Carn. 267. Noi sappiam anche incedere al segreto Qualche fratura, o rotto.
Definiz: §. Uscirsene pel rotto della cuffia, o Passarsela pel rotto della cuffia, si dice in proverb. dell'Aver commesso qualche errore, o dell'Aver qualche obbligo, e liberarsene senza danno, o spesa. Lat. impune abire. Gr. ἀπιέναι.
Esempio: Pataff. 7. Pel rotto della cuffia (questo giuro) E' sen'uscì più chiaro, che la stella.
Definiz: §. II. Rotti, si dicono dagli Aritmetici quelle parti, o aliquote, che avanzano nel partire un numero per un altro. Lat. segmen. Gr. ἀποτομή.
Esempio: Libr. Astr. Esso sarà quegli, che passò del dì ore temporali, e di loro parti, ovvero rotti.

257) Dizion. 4° Ed. .
ROTTO
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pag.272

ROTTO.
Definiz: Add. da Rompere. Lat. ruptus. Gr. κεκλασμένος.
Esempio: Dant. Purg. 4. Noi salavam per entro 'l sasso rotto.
Esempio: Bocc. nov. 75. 4. E oltr'a ciò videro rotta l'asse.
Definiz: §. I. Per similit.
Esempio: Bocc. nov. 11. 10. E alle maggior fatiche del mondo rotta la calca, loro tutto rotto, e tutto pesto il trassero delle mani (cioè: aperta, rallargata)
Definiz: §. II. Rotto, per Infranto, e Malconcio. Lat. plagis male acceptus. Gr. πλεγαῖς ἐντετριμμένος.
Esempio: Bocc. nov. 11. 10. Loro tutto rotto, e tutto pesto il trassero delle mani.
Esempio: E Bocc. nov. 73. 20. Videro ec. nell'un de' canti, la donna scapigliata, e stracciata, tutta livida, e rotta nel viso dolorosamente piagnere.
Definiz: §. III. Rotto, per Interrotto, Non continuato. Lat. interruptus. Gr. διεῤῥηγμένος.
Esempio: Bocc. nov. 18. 6. Quasi piangendo, e tutta tremante, con parole rotte, così cominciò a dire.
Esempio: Petr. son. 41. E voi sì pronti a darmi angoscia, e duolo Sospiri allor traete lenti, e rotti.
Esempio: Fiamm. 2. 10. Ma poichè libero alquanto dell'empito si sentì, con voce spesso rotta dal pianto così mi rispose.
Esempio: Amet. 50. Con parlare rotto, sozzo, e non continovo disteso stava alle fresche ombre.
Definiz: §. IV. Rotto ad alcuna cosa, vale Dedito, Inclinato grandemente. Lat. proclivis, addictus. Gr. ἐπίφορος, ἐπιῤῥεπής.
Esempio: Dant. Inf. 5. A vizio di lussuria fu sì rotta, Che libito fe licito in sua legge.
Definiz: §. V. Rotto, per Precipitoso, e Subito nell'ira. Lat. iracundus. Gr. ὀργίλος.
Esempio: Tac. Dav. ann. 2. 43. E miservi G. Pisone uomo rotto, e soprastante, e feroce come il padre (il Lat. ha violentum et obsequii ignarum)
Esempio: Varch. stor. 7. 177. Rinaldo Corsini, il quale era de' Signori, e Proposto, uomo rotto, e amico della parte di Niccolò.
Esempio: Morg. 22. 20. Diceva Orlando: tu se' troppo rotto.
Definiz: §. VI. Rotto, per Allentato, Crepato.
Esempio: M. Aldobr. P. N. 163. Val molto a usare il vino della sua decozione a coloro, che son rotti.
Esempio: Libr. cur. malatt. Lo più utile impiastro a' rotti si è quello della pelle del becco cotta disfatta, e fa tornar le minuge.
Definiz: §. VII. Rotto, per Isconfitto. Lat. profligatus, clade affectus. Gr. ἠττηθείς.
Esempio: M. V. 10. 3. Valicarono Castello Franco, ove s'arrestarono per non parere rotti.
Definiz: §. VIII. Rotto, aggiunto di numero, nel signific. del §. II. di Rotto sust.
Esempio: Tes. Br. 1. 3. Arismetica, che c'insegna a contare, e annumerare, e aggiugnere l'uno numero sopra l'altro ec. e partire l'uno per l'altro, e numero sano, e numero rotto.
Definiz: §. IX. Strade rotte, vale Guaste, Impraticabili.
Esempio: Varch. stor. 10. 310. Le strade sì per la stagion del tempo, e sì per le grandi, e continuate piogge, erano rotte tutte, e fangosissime.
Definiz: §. X. In proverb. Ell'è tra 'l rotto, e lo stracciato Essere tra 'l rotto, e lo stracciato: cioè Tra simili, e senza vantaggio, che si dice anche Tra Baiante, e Ferrante, Tra barcaiuolo, e marinaro, ma pigliasi in mala parte. Lat. Bithus cum Bacchio, Cretensis cum Aegineta. Gr. ὀ κράς τόν κρᾶτα.

258) Dizion. 4° Ed. .
ROTTORIO.
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pag.273

ROTTORIO.
Definiz: Cauterio. Lat. cauterium. Gr. καυτήριον.
Esempio: Bellinc. son. 280. I' posso far del mondo masserizia, Però so di rottorio, e logorizia.
Esempio: Dav. Colt. 156. Perchè l'umor della vite è caldissimo, e seccherebbe lo intenebrato luogo dell'annestatura scorrendovi libero, faraivi quattro dita sotto un rottorio di tre, o quattro tacche, ond'egli sfoghi, e si temperi (quì per similit.)

259) Dizion. 4° Ed. .
ROTTURA
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pag.273

ROTTURA.
Definiz: Astratto di Rotto; e più precisamente significa Apertura, Fessura, o Parte, ov'è rotto. Lat. fractura. Gr. ῥῆξις.
Esempio: G. V. 10. 59. 4. Per forza gli ripinsero allo stretto, e rottura delle mura.
Esempio: Dant. Inf. 13. E menarmi al cespuglio, che piangea Per le rotture sanguinenti in vano.
Esempio: Cr. 9. 30. 3. Ancora si fanno rotture, o scorticamenti nel dosso del cavallo, per gravamenti di peso.
Esempio: Amet. 99. Gli stridenti grilli per le rotture della secca terra s'avevano fatto cominciare a sentire.
Esempio: Sagg. nat. esp. 139. Questa avendo retto a molti agghiacciamenti, senza dare alcun segno di manifesta rottura, fu da principio cagione di non piccola maraviglia.
Definiz: §. I. Per Nimistà, o Principio di nimistà, Disunione.
Esempio: M. V. 9. 44. Gli tenea sospesi di rottura per lo poco contentamento, che l'un comune, e l'altro dimostrava in parole, di quella (pace) ch'era fatta, come fu detto di sopra.
Definiz: §. II. Per Inosservanza.
Esempio: M. V. 9. 56. E con trovar rottura di pace, scrissono al comun di Firenze, che non si maravigliasse.
Definiz: §. III. Per lo stesso, che Crepatura, Allentatura.
Esempio: Tes. Pov. P. S. cap. 46. Sangue di testuggine, e orina aiutano mirabilmente alle rotture de' fanciulli.
Esempio: Libr. cur. malatt. Lo sangue del becco impiastrato giova alle rotture de' fanciulli, e proibisce lo scendere delle minuge.