Lessicografia della Crusca in rete

Volume 4 - Dizionario 4° Ed.
220) Dizion. 4° Ed. .
ROSSO
Apri Voce completa

pag.268

ROSSO.
Definiz: Aggiunto di Colore simile a quello del sangue, o della porpora. Lat. ruber. Gr. ἐρυθρός.
Esempio: Fir. dial. bell. donn. 395. Il rosso è quel colore acceso, che dipigne la grana, e i coralli, i rubini, le foglie de' fiori di melagrana, e altri simili, e truovasene del più acceso, e meno acceso, e del più aperto, e meno aperto, come si vede nelle cose allegate.
Esempio: Petr. canz. 5. 7. E tinto in rosso il mar di Salamina.
Esempio: Bocc. nov. 60. 3. Era questo frate Cipolla di persona piccolo, di pelo rosso.
Esempio: E Bocc. nov. 73. 19. Calandrino tutto sudato, rosso, e affannato si fece alla finestra.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 57. Dove la notte passata colla sua bianchezza vinceva le tenebre, allora rossa divenuta, come rabbia, e tutta di sangue chiazzata, sarebbe paruta a chi veduta l'avesse la più brutta cosa del mondo.
Esempio: G. V. 10. 87. 8. Alla fine della guerra voi arete la signoría di Lucca per mano d'uno, che arà l'arme nera, e rossa.
Esempio: Dant. Inf. 24. Nè con ciò, che di sopra 'l mar rosso ée (quì nome proprio di mare così detto)
Esempio: E Dan. Par. 17. Ella, non tu, n'avrà rossa la tempia.
Esempio: Boez. Varch. 1. 2. Per quante, e quai ragioni La stella, che tuffar si dee nel mare Di Spagna, rossa in Oriente appare.
Esempio: Sagg. nat. esp. 104. In tale stato del vaso si messe del vin rosso.
Definiz: §. I. Diventar rosso, si diche di Chi per vergogna, o per altro arrossisce, o si mostra più rosso dell'usato nel volto. Lat. rubescere.
Esempio: Sen. ben. Varch. 5. 19. Se un mio figliuolo fosse in adulterio trovato, diventerei rosso io, ma non per questo sarei io l'adultero.
Definiz: §. II. Rosso d'uovo, si dice il Tuorlo dell'uovo. Lat. vitellum. Gr. λέκυθος.
Esempio: Ricett. Fior. 100. Del grano si cava (l'olio) spremendolo con due lame di lame di ferro affocate, e della senapa nella maniera dell'olio di rossi d'uovo.

221) Dizion. 4° Ed. .
ROSSORE
Apri Voce completa

pag.268

ROSSORE.
Definiz: Rossezza. Lat. rubor. Gr. ἐρυθρότης.
Esempio: Bocc. nov. 58. 1. La novella da Filostrato raccontata prima con un poco di vergogna punse li cuori delle donne ascoltanti, e con onesto rossore ne' lor visi apparito ne dieder segno.
Esempio: Dant. Inf. 14. Tacendo divenimmo la 've spiccia Fuor della selva un picciol fiumicello, Lo cui rossore ancor mi raccapriccia.
Esempio: Cron. Morell. 280. Dipoi nel cuore della moría apparivano a' più per le carni certi rossori, e lividori (cioè: macchie)
Esempio: Cr. 6. 25. 4. Rimuove (il gruogo) il rossor degli occhi per sangue, o per altra macula, se vi si pon pesto con rose, e con tuorlo d'uovo.
Definiz: §. Rossore, prendesi talora per Vergogna o per Indizio d'essa, spargendosi per lo volto di chi si vergogna, una certa rossezza. Lat. pudor, verecundia. Gr. αἰδώς.
Esempio: Bocc. nov. 10. 4. Quello rossore, che in altrui ha creduto gittare, sopra se l'ha sentito tornare.
Esempio: Franc. Sacch. rim. 46. Di che seguivan poi giusti rossori.
Esempio: Ar. Fur. 5. 12. E non ebbe rossore Chiedermi aiuto in questo nuovo amore.

222) Dizion. 4° Ed. .
ROSSORETTO
Apri Voce completa

pag.268

ROSSORETTO.
Definiz: Dim. di Rossore.
Esempio: Tratt. segr. cos. donn. Compariscono certi minuti rossoretti nelle guance (cioè: macchiette rosse)

223) Dizion. 4° Ed. .
ROSTA
Apri Voce completa

pag.268

ROSTA.
Definiz: Strumento noto da farsi vento, fatto in varie fogge, e di varie materie. Lat. flabellum. Gr. θρικανίδιον.
Esempio: Fav. Esop. Meriggiando un vecchio al meriggio d'un albero con una rosta in mano.
Esempio: Franc. Sacch. Op. div. 48. Abbiamo deliberato di riporre le guardie con le roste in mano, acciocchè ci guardino dalle mosche, e da' mosconi.
Esempio: Bern. rim. 1. 3. Sopra 'l desco una rosta impiccat'era Da parar mosche a tavola, e far vento.
Definiz: §. Per similit. si dice di Ramucelli con frasche, usandosi talora tali Ramucelli in vece di rosta.
Esempio: Dant. Inf. 13. Fuggendosi sì forte, Che della selva rompieno ogni rosta.
Esempio: Dav. Colt. 180. L'ulivo vuol esser piantato di Marzo, o d'Aprile, poichè mosso ha, a piantone senza rosta, non vecchio, nè giovane, ma grosso, rigoglioso ec.
Esempio: E Dav. Colt. appresso: Il piantone alto in quattro anni ha rifatto colle sue messe la rosta, ed è ulivo fatto.

224) Dizion. 4° Ed. .
ROSTIGIOSO
Apri Voce completa

pag.268

ROSTIGIOSO.
Definiz: V. A. Ruvido, Scaglioso. Lat. scaber, scabrosus. Gr. τραχύς.
Esempio: Tes. Br. 5. 11. Se elli (lo sparviere) ha li piedi rostigiosi, sì è simiglianza, sieno buoni.

225) Dizion. 4° Ed. .
ROSTRATO.
Apri Voce completa

pag.268

ROSTRATO.
Definiz: Add. Che ha il rostro. Lat. rostratus. Gr. ῥυγχωτής.
Esempio: Red. esp. nat. 28. Quindi serrato l'orinale col suo cappello rostrato ec.

226) Dizion. 4° Ed. .
ROSTRO.
Apri Voce completa

pag.268

ROSTRO.
Definiz: V. L. Becco degli uccelli. Lat. rostrum. Gr. ῥύγχος.
Esempio: Fiamm. 5. 65. Se a costui gli avvoltoi pizzicano il fegato, a me continuo squarciano il cuore centomila sollecitudini più forti, che alcun rostro d'uccello.
Esempio: Dant. Par. 20. E questo atto del ciel mi venne a mente, Come 'l segno del mondo, e de' suo' duci Nel benedetto rostro fu tacente.
Esempio: Vit. Plut. Quando l'elefante sentì, che per molti colpi, e per molte piaghe, che Pirro avea ricevute nella sua persona, era fatto debole, egli s'inginocchiò in terra, e col suo rostro pigliava ad una ad una le saette, e traevale fuora (quì per la proboscide dell'elefante)
Esempio: Ricett. Fior. 101. Sopra alle bocce si pone il suo cappello, che suggelli benissimo, come si è detto, al rostro del quale si attacca il recipiente (quì per similit.)

227) Dizion. 4° Ed. .
ROSUME
Apri Voce completa

pag.268

ROSUME.
Definiz: Rosura, nel signific. del §.
Esempio: Buon. Fier. 4. 2. 5. Va' raguna i rosumi, Corbellon da cucina.

228) Dizion. 4° Ed. .
ROSURA
Apri Voce completa

pag.268

ROSURA.
Definiz: Rodimento. Lat. rosio.
Esempio: Cr. 2. 22. 4. Considera molto bene, se il luogo, nel quale intendi a piantare, sia alle insidie, ovvero agli andamenti delle bestie disposto, o chiuso, e difeso dal nocimento della lor rosura.
Esempio: But. Purg. 1. Per la qual rosura passa di là dal centro di Cocito.
Esempio: Zibald. Andr. 121. Alla scorticazione, e rosura de' testicoli togli della terra, che sta sotto il truogolo della ruota del fabbro.
Definiz: §. Rosura, si dicono anche que' Rimasugli, o Reliquie, che restano della cosa rosa; alle quali diciamo anche Rosume; onde si dice, ma in modo basso, di gran mangiatore, e che mangi le cose affatto:
Esempio: Esempio del Compilatore E' non fa rosura.

229) Dizion. 4° Ed. .
ROTA
Apri Voce completa

pag.271

ROTA.
v. RUOTA.
230) Dizion. 4° Ed. .
ROTAIA.
Apri Voce completa

pag.271

ROTAIA.
Definiz: Il segno che fa in terra la ruota.

231) Dizion. 4° Ed. .
ROTAMENTO
Apri Voce completa

pag.271

ROTAMENTO.
Definiz: Il rotare. Lat. rotatio.
Esempio: But. Par. 1. 2. Del suono è stato detto, che era cagione lo rotamento de' cieli.
Esempio: E But. Par. appresso: La cagione del suono è lo rotamento de' cieli.
Esempio: Arrigh. 60. Tu non volvi col tuo totamento sempre Mario, nè sempre Apollonio.

232) Dizion. 4° Ed. .
ROTANTE
Apri Voce completa

pag.271

ROTANTE.
Definiz: Che ruota.
Esempio: Dant. Par. 31. Se i barbari venendo da tal plaga, Che ciascun giorno d'Elice si cuopra, Rotante col suo figlio, ond'ella è vaga ec.

233) Dizion. 4° Ed. .
ROTARE
Apri Voce completa

pag.271

ROTARE.
Definiz: Girare a guisa di ruota; e si usa in signific. att. neutr. e neutr. pass. Lat. rotare, circumagere. Gr. κατατροχάζειν.
Esempio: Dant. Inf. 16. Così rotando ciascuna, il visaggio Drizzava a me.
Esempio: E Dan. Par. 12. A rotar cominciò la santa mola.
Esempio: Petr. son. 26. Nel Settentrione Rotava i raggi suoi lucente, e bella.
Esempio: Boez. Varch. 1. 5. Quanto il più ampio giro abbraccia, e serra, Con veloce rotar volvi, e contempre.
Esempio: Red. Oss. an. 173. È di gran giovamento al nuoto di que' pesci, che ne sono corredati, e al loro reggersi a galla, ed al loro rotarsi a lor voglia.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Tes. Br. 7. 40. Una parte degli uomini si rallegrano de' vizj, però sì affermano il malfare; un'altra partita vanno rotando, che una volta fa bene, e l'altra male (cioè: sono incostanti)
Esempio: Amm. ant. 40. 7. 13. La ventura rota, e muta gli strabocchevoli casi de' Re.
Esempio: Petr. son. 119. In riso, e 'n pianto fra paura, e spene Mi rota sì, ch'ogni mio stato inforsa.

234) Dizion. 4° Ed. .
ROTATORE
Apri Voce completa

pag.271

ROTATORE.
Definiz: Che fa rotare, e girare altrui. Lat. rotator.
Esempio: Com. Par. 11. Il rotatore di quelle anime ristette, quando ciascuna fue tornata.

235) Dizion. 4° Ed. .
ROTAZIONE
Apri Voce completa

pag.271

ROTAZIONE.
Definiz: Il rotare, Roteamento. Lat. rotatio, rotatus. Gr. κατατρόχασις.
Esempio: But. Par. 8. 1. Lasciando 'l giro, cioè lasciando la revoluzione, e la rotazione.
Esempio: E But. Par. appresso: Quelli, che sono più di lungi, con minore rotazione, perchè sono più di lungi da Dio.

236) Dizion. 4° Ed. .
ROTEAMENTO
Apri Voce completa

pag.271

ROTEAMENTO.
Definiz: V. A. Rotamento. Lat. rotatus.
Esempio: Guitt. lett. R. Si fermano alla contemplazione del roteamento de' cieli.

237) Dizion. 4° Ed. .
ROTEARE
Apri Voce completa

pag.271

ROTEARE.
Definiz: V. A. Lo stesso, che Rotare. Lat. rotare, circumagere. Gr. κατατροχάζειν.
Esempio: Dant. Par. 21. E altre roteando fan soggiorno.
Esempio: G. V. 9. 305. 9. Ma per arroganza si misero a roteare con le schiere loro verso l'oste di Castruccio.
Esempio: But. Par. 18. 1. La letizia era cagione, perchè si roteavano splendendo.
Esempio: Fav. Esop. La cornacchia, non sappiendo levare la coda, e roteare, cominciò a cantare in sua maniera.
Esempio: Poliz. st. 1. 89. E spesso intorno al fonte, roteando, Guidan felice, e dilettoso ballo.

238) Dizion. 4° Ed. .
ROTEAZIONE
Apri Voce completa

pag.271

ROTEAZIONE.
Definiz: V. A. Il roteare. Lat. rotatio, rotatus. Gr. κατατρόχασις.
Esempio: But. Giravansi, e roteavansi sopra noi, quale, cioè circulazione, e roteazione ec.

239) Dizion. 4° Ed. .
ROTELLA
Apri Voce completa

pag.271

ROTELLA.
Definiz: Arme difensiva di forma rotonda, che si tiene al braccio manco. Lat. pelta, clypeus. Gr. πέλτη.
Esempio: Fav. Esop. Veggendosi la golpe così malamente villaneggiare ec. con grande sollecitudine toglie la lancia, e la rotella, e via se ne va al pecoraio.
Esempio: Varch. stor. 10. 309. Andò incontanente colla rotella in braccio, e la spada ignuda in mano.
Esempio: Ciriff. Calv. 1. 33. Bisognava far pan come rotelle, O come un fondo di botte, o di tino.
Definiz: §. I. Rotella, è anche dim. di Ruota. Lat. rotula. Gr. τροχίσκος.
Esempio: But. Par. 12. 1. In sul quale sta una rotella di carta leggieri, la quale gira in sul detto perno, e la detta rotella ha molti punti a modo d'una stella.
Definiz: §. II. Per similit.
Esempio: Dant. Inf. 17. Ed amenduo le coste Dipinte avea di nodi, e di rotelle (cioè: cerchietti)
Esempio: Ricett. Fior. 226. Unisci l'olio detto col zucchero, e così caldo getta sopra il marmo, e fa' rotelle.
Esempio: Ar. Fur. 19. 77. Entrò Marfisa s'un destrier leardo Tutto sparso di macchie, e di rotelle.
Definiz: §. III. Rotella, si dice anche quel Piccolo osso rotondo, che è soprapposto all'articolazione del ginocchio. Lat. rotula, mola, patella. Gr. μύλη.