Lessicografia della Crusca in rete

Volume 4 - Dizionario 4° Ed.
60) Dizion. 4° Ed. .
RATTENERE.
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pag.76

RATTENERE.
Definiz: Ritenere. Lat. retinere, cohibere, compescere. Gr. ἐπέχειν.
Esempio: G. V. 9. 70. 3. Quivi i detti feditori furo rattenuti, e quasi tutti tagliati, e morti.
Esempio: Petr. son. 89. Quì si rivolse, e qui rattenne il passo.
Esempio: Serm. S. Ag. 46. Però tu, che se' savio, studia, che 'l pianto tuo si rattenga colla ragione dell'animo.
Definiz: §. In signific. neutr. pass. vale Fermarsi. Lat. morari, cunctari. Gr. ἀναβολὴν ποιεῖσθαι, διτριβὴν ποιεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 33. 11. Dier de' remi in acqua, e andar via, e senza punto rattenersi in alcuno luogo, la seguente sera giunsero a Genova.
Esempio: Guid. G. Adunque, se e' vi piace, rattenetevi ec. non vada Pari vostro figliuolo a i termini di Grecia.

61) Dizion. 4° Ed. .
RATTENIMENTO.
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pag.76

RATTENIMENTO.
Definiz: Il rattenere. Lat. retentio. Gr. ἐπίσχεσις.
Esempio: Bocc. nov. 33. 3. Perciocchè più leggiermente in quelle s'accende, e ardevi con fiamma più chiara, e con meno rattenimento le sospigne.
Esempio: But. Inf. 9. 2. Senza alcun rattento, cioè rattenimento.
Esempio: E But. Inf. altrove: Innanzi a tutti questi rimedj è necessario rattenimento.

62) Dizion. 4° Ed. .
RATTENTO.
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pag.76

RATTENTO.
Definiz: V. A. Rattenimento. Lat. retentio, detentio. Gr. ἐπίσχεσις.
Esempio: Dant. Inf. 9. Non altrimenti fatto, che d'un vento Impetuoso per gli avversi ardori, Che fier la selva sanza alcun rattento.
Esempio: But. ivi: Rattento, cioè rattenimento.

63) Dizion. 4° Ed. .
RATTENUTA.
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pag.76

RATTENUTA.
Definiz: Sust. Verbal. Rattenimento, o Ritegno. Lat. retentio. Gr. ἐπίσχεσις.
Esempio: G. V. 1. 43. 8. Anticamente il fiume d'Arno aveva in più luogora rattenute, e paduli.

64) Dizion. 4° Ed. .
RATTENUTO.
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pag.76

RATTENUTO.
Definiz: Add. da Rattenere. Lat. retentus. Gr. ἐπεχόμενος.
Esempio: Bocc. nov. 83. 4. Appresso questo Nello rattenutosi un poco lo 'ncominciò a guardar nel viso.
Esempio: Tac. Dav. ann. 3. 68. Un rattenuto dispiacere di molti allora scoppiò.
Definiz: §. Per Cauto, Guardingo. Lat. cautus. Gr. εὐλαβής, φρόνιμος.
Esempio: Tac. Dav. ann. 1. 25. Aveca ec. perdonato a Segimero agevolmente; al giovane più rattenuto, per avere, come si diceva, schernito il corpo di Varo (quì in forza d'avverb. e vale: più difficilmente, con maggior ripugnanza; il T. Lat. ha: cunctantius)
Esempio: Varch. Lez. 681. Nel favellare di questi andrò peravventura alquanto più rattenuto, e rispettoso.

65) Dizion. 4° Ed. .
RATTESTARE.
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pag.78

RATTESTARE.
Definiz: Rimettere insieme; e si usa in signific. att. e neutr. pass.
Esempio: Tac. Dav. stor. 3. 327. I Vitelliani portati dalla disperazione fulminavano, e cacciati si rattestavano nella città (il T. Lat. ha rursus in urbe congregabantur)

66) Dizion. 4° Ed. .
RATTEZZA.
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pag.78

RATTEZZA.
Definiz: Velocità, Prestezza. Lat. celeritas, velocitas, rapiditas. Gr. ταχύτης, τάχος, ὀξύτης.
Esempio: Sen. Pist. Ragguarda la rattezza, e 'l corrimento del tempo, ragguarda la brevità dello spazio.
Esempio: E Sen. Pist. appresso: Per significare la loro snellità, e rattezza.
Esempio: E Sen. Pist. altrove: Questa leggerezza di parlare, e rattezza non ha in se balía.
Esempio: Amm. ant. G. 50. In giudicare pericolosa cosa è la rattezza.
Esempio: Varch. stor. 11. 345. Malatesta avendo veduto venir tanta gente con tanta rattezza ec.
Definiz: §. Per Erta, Ripidezza. Lat. acclivitas. Gr. ἀνωφέρεια.
Esempio: But. Purg. 25. 1. Ertezza è a dire rattezza.
Esempio: Dant. Par. 11. Di quella costa là, dov'ella frange Più sua rattezza, nacque al mondo un sole.
Esempio: But. ivi: Dov'ella frange più sua rattezza, cioè quine, dove ella è più piana, e meno erta.

67) Dizion. 4° Ed. .
RATTIEPIDARE.
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pag.78

RATTIEPIDARE.
Definiz: Intiepidire. Lat. tepefacere. Gr. θερμαίνειν.
Esempio: Filoc. 2. 23. Già il venereo fuoco gli avea sì accesi, che tardi la freddezza di Diana gli avrebbe potuti rattiepidare.
Esempio: Fr. Iac. T. 6. 18. 11. Per non cessar l'amor da te niente, E non rattiepidare il tuo calore.

68) Dizion. 4° Ed. .
RATTIEPIDATO.
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pag.78

RATTIEPIDATO.
Definiz: Add. da Rattiepidare. Lat. tepefactus. Gr. θερμανθείς.
Esempio: Fiamm. 1. 71. L'anima, che presa più pigliar non si poteva, alquanto, e certo assai poco rattiepidata ec. raccese in sì gran fiamma, che mai tal non me la pareva aver avuta.

69) Dizion. 4° Ed. .
RATTIEPIDIRE.
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pag.78

RATTIEPIDIRE.
Definiz: Lo stesso, che Intiepidare. Lat. tepefacere. Gr. θερμαίνειν.
Esempio: Filoc. 2. 152. Perciocchè alquanto l'amoroso caldo per lo spiacevole tempo era nel cuor rattiepidito, e ristretto.

70) Dizion. 4° Ed. .
RATTIEPIDITO.
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pag.78

RATTIEPIDITO.
Definiz: Add. da Rattiepidire, Intiepidito. Lat. tepefactus. Gr. θερμανθείς.
Esempio: Bocc. nov. 95. 14. Preporremo la quasi morta donna, e il già rattiepidito amore, per la spossata speranza a questa liberalità di messer Ansaldo ec.
Esempio: Coll. Ab. Isac. Spenti in me gl'incendj della lussuria, e rattiepidito il calor generativo ne' membri miei.

71) Dizion. 4° Ed. .
RATTISSIMAMENTE.
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pag.78

RATTISSIMAMENTE.
Definiz: Superl. di Rattamente, Ratto ratto. Lat. celerrime, citissime. Gr. τάχιστα.
Esempio: Dep. Decam. 32. Significando per lo più questo accoppiamento maggior forza, ed efficacia, e quasi quel che i gramatici chiamano superlativo, come ratto ratto, rattissimamente.

72) Dizion. 4° Ed. .
RATTISSIMO.
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pag.78

RATTISSIMO.
Definiz: Superl. di Ratto Lat. citissimus. Gr. τάχιστος.
Esempio: Sannaz. Arcad. pros. 5. Rattissimi verso quella parte del monte, onde il romore si sentiva, ne drizzammo.

73) Dizion. 4° Ed. .
RATTISSIMO.
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pag.78

RATTISSIMO.
Definiz: Superl. di Ratto avverb. Lat. celerrime, citissime. Gr. τάχιστα.

74) Dizion. 4° Ed. .
RATTIZZARE.
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pag.78

RATTIZZARE.
Definiz: Riordinare i tizzi, onde si nutrisce il fuoco.
Esempio: Cecch. Donz. 2. 3. Padrone, dhe stando in casa rattizzate Il fuoco, che il bue non sarà cotto.
Esempio: Buon. Fier. 3. 3. 2. E ritta poi la gobba, Volendo rattizzar di nuovo il fuoco, La fiamma s'avventò verso Galizio.
Definiz: §. Figuratam. per Raccendere, Infiammare, Accrescere.
Esempio: Tac. Dav. stor. 2. 296. Le male biette, e la città feconda madre di nimicizie, le rattizzò, e mise ambo in gara d'onori, di codazzi ec. (il T. Lat. ha auxerat)

75) Dizion. 4° Ed. .
RATTO.
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pag.78

RATTO.
Definiz: Sust. Rapina, Furto. Lat. raptum. Gr. ἅρπασμα.
Esempio: G. V. 11. 28. 3. S'erano ridotti alla Badía della Colomba in Lombardía, e nella contrada, vivendo di ratto, e senza soldo.
Esempio: Libr. Viagg. E altri uccelli di ratto, e da uccellare, che sono in quelli paesi.
Esempio: Franc. Sacch. rim. 55. Perchè ciascuno vuol viver di ratto.
Definiz: §. I. Ratto, per Rapimento, l'Atto del rapire. Lat. raptus. Gr. ἁρπαγμός.
Esempio: Maestruzz. 2. 30. 6. Il ratto non solamente si commette nella vergine, ma anche, largamente preso, nella vedova, e monaca.
Esempio: But. Inf. 1. 2. I Greci arsero la detta città per vendetta del ratto di Elena.
Definiz: §. II. Ratto, diciamo anche a quella Parte del letto del fiume, dov'è pochissima acqua, e molta corrente.
Esempio: Viv. disc. Arn. 64. Le cadute de' mulini, e gli spessi ratti, che vi si veggono, la dimostrano soverchia, ed anche assai inegualmente distribuita.
Definiz: §. III. Ratto, per Estasi. Lat. mentis alienatio, vel excessus. Gr. ἔκστασις.
Esempio: F. Iac. T. 4. 14. 9. D'operar segni son sì disiosi, Far miracoli, e render sanitati, Di ratti, e profezíe sono golosi.
Esempio: Fior. S. Franc. 184. Che 'l grado della contemplazione sia un fuoco divino ec. ed un ratto.
Definiz: §. IV. Ratto, per Topo. Lat. mus. Gr. μῦς.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 135. Isopo ci ammaestra nella sua favola, quando il leone ebbe bisogno del ratto.
Esempio: Bern. Orl. 3. 6. 13. Aveva sotto una giumenta sora, Di pel di ratto, colla testa nera.
Esempio: Bellinc. son. 166. Un monte, Che fe dubbiar ciascun d'affanno, e d'onte, Ed un ratto n'uscì dicendo: i' mordo.
Esempio: E Bellinc. 177. E quando i' mi credetti riposare, Mi corse su pel viso un grosso ratto.

76) Dizion. 4° Ed. .
RATTO.
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pag.78

RATTO.
Definiz: Add. Veloce, Presto. Lat. celer, velox. Gr. ταχύς, ὠκύς.
Esempio: Bocc. nov. 47. 5. Si misero in via per tornare a Trapani, e andavanne ratti quanto potevano.
Esempio: Dant. Purg. 15. Perch'a fuggir la mia vista fu ratta.
Esempio: Petr. son. 158. E se non fosse il suo fuggir sì ratto, Più non dimanderei.
Esempio: Vit. SS. Pad. E però v'ho detto, figliuoli miei, che non siate ratti a condannare li fatti altrui.
Definiz: §. I. Per Ripido. Lat. acclivis. Gr. ἀνωφερής
Esempio: Dant. Purg. 12. Così s'allenta la ripa, che cade Quivi ben ratta dall'altro girone.
Esempio: But. ivi: Ben ratta, cioè ritta.
Definiz: §. II. Per Rapito. Lat. raptus. Gr. ἡρπασμένος.
Esempio: But. Purg. 9. 1. Finge, che egli fosse ratto da un'aquila.
Esempio: E But. Purg. appresso: Prima pone come fu ratto.
Esempio: Fior. S. Franc. 184. Una dolce, e quieta, e soave dilezione della anima, che sta sospesa, e ratta con grande ammirazione.
Esempio: Petr. son. 160. Ratto per man d'Amor, nè so ben dove, Doppia dolcezza in un volto delibo.
Esempio: Tratt. gov. fam. Ratta in ispirito, non dormendo, vide sensibilmente l'anima sua.
Esempio: Morg. 18. 87. E tutto con lo spirito elevato, Tanto che Paol parea al ciel ratto.

77) Dizion. 4° Ed. .
RATTO.
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pag.79

RATTO.
Definiz: Avverb. Velocemente, Prestamente. Lat. velociter, celeriter. Gr. ταχύ, ταχέως.
Esempio: Dant. Par. 28. Distante intorno al punto un cerchio d'igne Si girava sì ratto, ch'avría vinto Quel moto, che più tosto il mondo cigne.
Definiz: §. I. Per Tostamente, Subitamente, In un tratto. Lat. statim, illico. Gr. εὐθύς, αὐτίκα.
Esempio: Petr. canz. 37. 4. Ratto, come imbrunir veggo la sera, Sospir del petto, e degli occhi escon onde.
Esempio: Sen. Pist. E sostenne l'assalto, e la forte battaglia, ratto che i Romani ebbero il ponte.
Esempio: Dant. Inf. 6. Elle gaicén per terra tutte quante, Fuorch'una, ch'a seder si levò, ratto Ch'ella ci vide passarsi davante.
Esempio: E Dan. Inf. 9. Ove in un punto vidi dritte ratto Tre Furie infernal di sangue tinte.
Esempio: But. ivi: Ratto, cioè tostamente.
Esempio: Pallad. Magg. 7. Ratto che castrano il giovenco, il mettono alla vacca.
Definiz: §. II. Chi va piano, va ratto; proverb. che si usa per mostrare la necessità di ben maturare le cose. Lat. festina lente. Gr. σπεῦδε βραδέως.
Esempio: Salvin. disc. 2. 421. S'aggiusta al nostro volgare, ed elegante proverbio: chi va piano, va ratto.
Definiz: §. III. Non potere andar nè pian, nè ratto, figuratam. vale Non potere operare nè con maturità, nè con velocità, nè mal, nè bene.
Definiz: §. IV. Ratto ratto, vale Presto presto, e ha quasi forza di superlativo, aggiugnendo tal forza la replica delle parole, particolar proprietà di questo idioma, come Terra terra, per Vicinissimo a terra, e sì fatti. Lat. celerrime, ocyus. Gr. τάχιστα.
Esempio: Dant. Purg. 18. Ratto ratto, che 'l tempo non si perda.
Esempio: Dep. Decam. 27. E d'una stretta straordinaria ratto ratto.
Esempio: E Dep. Decam. 32. Significando per lo più questo accoppiamento maggior forza, ed efficacia, e quasi quel, che i gramatici chiamano superlativo, come ratto ratto, rattissimamente.

78) Dizion. 4° Ed. .
RATTOPPARE.
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pag.79

RATTOPPARE.
Definiz: Mettere delle toppe. Lat. resarcire. Gr. ἀναῤῥάπτειν.
Esempio: Buon. Fier. 3. 2. 9. Quando sfondato per soverchia brama Non v'è chi più 'l rattoppi.
Esempio: Serd. lett. 3. 778. Ci parve una cosa più sicura rimettere il timone, e rattoppare la piccola vela, che sola vi restava.
Esempio: Bellinc. son. 270. Sapresti appunto la ragione, e 'l modo, S'e' si può rattoppar giulebbo rotto (quì figuratam. in ischerzo)

79) Dizion. 4° Ed. .
RATTOPPATO.
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pag.79

RATTOPPATO.
Definiz: Add. da Rattoppare. Lat. interpolatus, refectus. Gr. ἀναῤῥαφείς.
Esempio: Varch. Ercol. 144. E così andò, se non ignuda, stracciata, e rattoppata.
Esempio: Fir. As. 192. Ma egli aveva sua vesticciuola in dosso rattoppata con più di mille pezzi
Esempio: Libr. Son. 128. Or mi mandi sonetti rattoppati (quì per metaf.)