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Volume 9 - Dizionario 5° Ed.
140) Dizion. 5° Ed. .
LARE.
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pag.79

LARE.
Definiz: Sost. masc. Nome dato dai Romani a Ciascuno degli Dei, o Genj adorati come Dei, che, secondo le credenze pagane, avevano in custodia e tutela la casa, la famiglia, le vie, e anche la città o la patria, e ai quali era sacrato il focolare. Usasi più comunemente nel plur., e anche in senso figurato.
Dal lat. Lar, Laris. –
Esempio: Mellin. Descr. Entr. 116: Sopra la porta appunto era questo epitaffio in nome della sicurtà, pace e concordia, ed altri quasi Lari famigliari di questo luogo.
Esempio: Fag. Pros. 239: Non è maraviglia se anticamente da' Romani, del mese di maggio, agli dei Lari, con un asino incoronato di pani, i sacrificj facevansi.
Esempio: Parin. Poes. 40: Tale il grand'avo tuo tra 'l fumo e 'l foco Orribile di Marte furiando Gittossi, allor che i palpitanti Lari Della patria difese, e ruppe e in fuga Mise l'oste feroce.
Esempio: Alf. Sallust. 79: Non obliassero, ch'essi, contro una vile ed imbelle genìa, per la patria, pe' figli, pe' Lari, pugnavano (il lat. ha: pro aris et focis suis).
Esempio: Fosc. Poes. C. 28: Testimonianza a' fasti eran le tombe, Ed are a' figli; e uscian quindi i responsi De' domestici Lari.
Definiz: § I. E per Immagini rappresentanti i Lari. –
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 170: Nella facciata sinistra, di verso Mercurio, nel corno verso la facciata da piè, si potriano fare i Lari dei, che sono suoi figliuoli.
Esempio: Targ. Viagg. 9, 179: Nei luoghi dove, a cagione dei bivj e trivj, era facile lo sbagliare, erano posti i Lari viali, cioè termini con figure di Mercurio compitalizio o viaco, d'Apollo, di Bacco.

141) Dizion. 5° Ed. .
LARDELLATO.
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pag.79

LARDELLATO .
Definiz: Partic. pass. di Lardellare.

142) Dizion. 5° Ed. .
LARDELLATURA.
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pag.79

LARDELLATURA.
Definiz: Sost. femm. L'azione del lardellare.

143) Dizion. 5° Ed. .
LARDELLINO
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pag.79

LARDELLINO.
Definiz: Diminut. di Lardello. Piccolo lardello. –
Esempio: Zibald. Andr.: Vogliono che i cuochi la lardellino di sottilissimi lardellini.

144) Dizion. 5° Ed. .
LARDELLO.
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pag.79

LARDELLO.
Definiz: Sost. masc. Pezzetto di lardo. –
Esempio: Fag. Rim. 5, 128: Eccomi tutto bello,... Cinto il crine d'alloro e fegatelli, Con nobile collana di salciccia, Contornata di siccioli e lardelli.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Franc. Son. 77: Prima che l'altrui tele curi, adocchia Le bozzime e i lardelli e le tuo' note.
Definiz: § II. Pur figuratam., per Citazione, o Sentenza, onde altri empia eccessivamente o con affettazione i proprj scritti o discorsi.

145) Dizion. 5° Ed. .
LARDELLO
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pag.79

LARDELLO.
Definiz: Add. Aggiunto di una varietà di fico; più comunemente Lardaiuolo. –
Esempio: Car. Comm. 16: Vi sarebbon campeggiati bene i fichi albi per diamanti,... i piattoli per zaffiri, e i lardegli per topazj.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. M. 196: Sono appresso.... i [fichi] lazzeri, ceseni, ribaldi, lardaiuoli o lardelli, delicatissimi e secchi e freschi.

146) Dizion. 5° Ed. .
LARDO.
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pag.79

LARDO.
Definiz: Sost. masc. Grasso strutto, comunemente di maiale. –
Esempio: Rim. Ant. P. Ang. Cecc. 2, 153: Dante Alighier,... S'io mordo il grasso, e tu ne succhi il lardo.
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 68: Tu farai una cisterna, che sia per lungo più che per largo, e sia ben murata in alto, e unta spesso di buon lardo cotto.
Esempio: Plut. Vit. 81: Trovò una fonte, e l'acqua di quella era grassa come lardo.
Esempio: Bocc. Lett. 20: Li romani eserciti.... niuno altro guernimento, per soddisfacimento della natura portavano, che un poco di farina per uno, con alquanto lardo.
Definiz: § I. Lardo, è anche Quella grossa falda di grasso, che cuopre tra la citte e la carne la parte superiore e laterale del maiale: più comunemente Lardone.
Definiz: § II. Lardo vergine, dicesi Il fiore del lardo, che si coglie dalla prima cottura.
Definiz: § III. Avere il suo lardo in alcun che, vale Avere, o Trovare, il proprio gusto, la propria sodisfazione, in quella cosa. –
Esempio: Fag. Rim. 7, 59: In somma, se a partirvi eri più tardo, Voi vi trovavi a tutte queste scene, Ch'in vederle io per me c'ebbi il mio lardo.
Definiz: § IV. Colare il lardo da tutte le parti ad uno, ovvero Cascare il lardo dalle calcagna o dai talloni, vale Trovarsi costui nell'abbondanza d'ogni cosa, in auge, in ricchezza. –
Esempio: Nell. Iac. Vilupp. 1, 1: Non ci è nessuno spiantatello nel mondo, che colle parole non procuri far credere che gli cola il lardo da tutte le parti, quando è più asciutto dell'esca.
Definiz: § V. Dare il suo lardo ad uno, denota Dargli il dover suo, quel che si merita. –
Esempio: Nell. Iac. Gelos. disinv. 2, 8: O dove l'han trovato Gelindo? V. Per istrada; e gli han dato il suo lardo, non dubitate, perchè si era partito dalla conversazione senza dir nulla.
Definiz: § VI. Essere una palla, una pallina, di lardo, dicesi vezzeggiativamente ai bambini piccoli, grassi e prosperosi; e si dice anche di uccellini molto grassi.
Definiz: § VII. Friggere nel suo lardo, vale lo stesso che Cuocere nel suo brodo, o Bollire, nel suo brodo; e Friggersi col proprio lardo, o nel proprio lardo, si trova per Essere a se stesso cagione di danno o pericolo. –
Esempio: Buonarr. Sat. 9, 277: Aver di pardo Gli occhi crediamo, e siam col piè sotterra, E spesso ci friggiam col nostro lardo.
Definiz: § VIII. Gettare il lardo a' cani, o Trarre, il lardo a' cani, vale Fare strazio della roba per troppa abbondanza che se ne abbia; e Non aver lardo da trarre a' cani, vale Non vivere in tanta abbondanza da poter gettar via. –
Esempio: Alam. L. Fior. 1, 3: Non se ne vada; e dove? forse che a Roma, e che a Napoli Si getta il lardo a' cani per loro, che tanti oggi ve ne sono, Che molti di loro di fame, o nello spedale, si muoiono?
Esempio: Varch. Suoc. 4, 5: M'hanno più tosto fatto insospettire, che altro; oggi non si getta il lardo a' cani.
Esempio: Borgh. V. Lett. IV, 4, 168: Sabato si vendè il grano ragionevole a lire 4 lo staio;... pur non ci si getta il lardo a' cani; chè ci è de' poveri.
Esempio: Cecch. Masch. 4, 5: Io disegno affrontar mona Adriana, Che so che non ha punto punto di Lardo da trarre ai cani; e le vo' dare Ottanta o cento scudi d'oro in mano.
Definiz: § IX. Nuotare nel lardo, Stare, o simili, nel lardo, si dice del Vivere in mezzo all'abbondanza d'ogni cosa bisognevole, d'ogni bene, e simili. –
Esempio: Bellinc. Rim. F. 2, 89: Se le vivande triste fussin buone, No' potremmo notar quassù nel lardo.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 27, 78: Il vizio... trionfa, e geme Virtude...; e la malizia e l'ignoranza Stanno nel lardo, e si grattan la panza (qui figuratam.).
Definiz: § X. Trovasi per Essere immerso nelle contentezze, nei piaceri, nelle soddisfazioni, e simili. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 24, 168: Or se qui Ganellon nel lardo nuota, E 'l zucchero trabocca alla caldaia, Per discrezion, lettore, intendi e nota.
Definiz: § XI. Andare alla gatta pel lardo. –
V. Gatta, § X.
Definiz: § XII. Tanto va la gatta al lardo Che ci lascia lo zampino. –
V. Gatta, § XXXIX.
147) Dizion. 5° Ed. .
LARDONE
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pag.79

LARDONE.
Definiz: Sost. masc. Carne di porco, grassa e salata. –
Esempio: Ricett. fior. 260: Unguento da occhi magistrale: recipe lardone di porco salato, ec.
Esempio: Buomm. Cical. 21: Si fece una grand'incetta di lardoni, di carnesecca, di salsicciotti, e altre tattere di simil sorta.
Esempio: E Buomm. Cical. 22: E facendole di nuovo instanza sin d'un lardone, ebbe la terza volta risposta come le prime.

148) Dizion. 5° Ed. .
LARDOSO.
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pag.79

LARDOSO.
Definiz: Add. Pieno di lardo.
Definiz: § Riferito a carni, vale Che ha molto lardo, Grassissimo. –
Esempio: Soder. Coltiv. 101: E prendendo un buon pezzo di carne salata grassa e lardosa, senza magro,... ed appiccandola con una corda dal cocchiume, e calandola giù nel vino, di mano in mano che egli s'attigne, s'anderà fino all'ultimo ben conservando, ec.

149) Dizion. 5° Ed. .
MANICOMIO
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pag.818

MANICOMIO.
Definiz: Sost. masc. Spedale dei maniaci, e più generalmente dei pazzi.
Dal grec. μανία, Furore, e κομέιον κομεῖον, Luogo di cura.
150) Dizion. 5° Ed. .
MANICONA
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pag.818

MANICONA.
Definiz: Accrescit. di Manica. Manica grande. –
Esempio: Buonarr. Pier. 4, Introd.: Le manicone agiate, Che mi pendon dall'una e l'altra spalla.

151) Dizion. 5° Ed. .
MANICONE
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pag.818

MANICONE.
Definiz: Sost. masc. Forma accrescitiva di Manica. Manica molto grande. –
Esempio: Sacch. Rim. G. 18: Maniche, e manicon tanti e diversi Veggio, ch'a pena io contar gli posso.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 110: Così fanno i giovani, e peggio che si fanno questi maniconi a' fanciulli che pappano. Le donne vanno in cappucci e mantelli.
Esempio: Ross. B. Appar. Est. 8 t.: Momo aveva capellatura canuta, e da vecchio.... Indosso un bellissimo e gran vestone,... con belli e gran maniconi, e tutto guarnito di frange d'oro.
Esempio: Magal. Notiz. Chin. 29: Questi vanno vestiti di giallo o di rosso, con toghe infino in terra, e maniconi larghi.
Esempio: Fag. Rim. 3, 259: Poi se avessero il lucco e i maniconi, O questo qui non l'ho già ritrovato.
Esempio: Targ. Viagg. 11, 386: Veste pavonazza con maniconi grandi, foderati di seta color ponsò.

152) Dizion. 5° Ed. .
MANICOTTO
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pag.818

MANICOTTO.
Definiz: Sost. masc. Specie di sacchetto cilindrico, aperto da ambedue le estremità, imbottito di ovatta o di piuma nel di dentro, ricoperto di pelle col pelo, di velluto, o simile, nel di fuori, che è usato dalle donne per tenervi le mani, a fine di ripararle dal freddo. –
Esempio: Buonarr. Tanc. 2, 1: E in cambio della falce e della marra, I guanti, il manicotto, e' manichini Portare, e agli orecchi i ciondolini.
Esempio: E Buonarr. Tanc. 4, 6: Dove taluna ha perso, oltre a' quattrini, Forse gli anelli, e forse il manicotto.
Esempio: Red. Lett. 1, 58: Guarda un po', come tu tieni sbadatamente le mani nel manicotto.
Esempio: Targ. Viagg. 7, 179: Per le povere martore è una gran disgrazia l'avere la pelle tanto buona e comoda per farne pellicce, manicotti ec.
Esempio: E Targ. Viagg. 7, 182: Delle più belle e bene scelte (delle pelli di martora), se ne fanno diverse pelliccierie, specialmente manicotti, i quali per il colore, lucentezza e finezza del pelo si scambiano da quelli di zibellino.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 2: Con quel bel pelliccione e il manicotto, Può cento inverni sfidar un cantante, E con quel pastranuccio tutto rotto, Sgambetta il poetino tremolante.
Definiz: § I. Per similit., chiamasi anche Quel lavoro di pietra, o di ferro, o di muratura, che è vuoto dentro, per cingere, rivestire, tenere stretta in sè, alcuna cosa, come condotti, tubi, e simili.
Definiz: § II. A Ognissanti manicotto e guanti, o Per Ognissanti, manicotto e guanti. Proverbio denotante che col Novembre comincia il bisogno di difendere il corpo dal freddo con le opportune coperture.

153) Dizion. 5° Ed. .
MANICOTTOLO.
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pag.818

MANICOTTOLO.
Definiz: Sost. masc. Nome che davasi a una Sorta di manica cascante, attaccata al vestito, per ordinamento. –
Esempio: Vill. G. 8, 16: I cavalieri vestiti d'uno sorcotto ovvero guarnacca stretta cintavi suso, e le punte de' manicottoli lunghe infino a terra, foderati di vaio e ermellino.
Esempio: Lanc. Riform. volg. F. 8: La quale fregiatura sia ed essere possa intorno al capezzale ed alli manicottoli della guarnacca.
Esempio: E Lanc. Riform. volg. F. 10: Neuna donna.... ardisca o presumisca portare nella cittade di Firenze, in casa o fuori di casa, frangia, o ermellino, o vaio, o coniglio, o endisia, o avertone, che sieno rimboccati alli manicottoli, o da lato, o alle finestrelle di quarnacca.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 20: E se non basterà, torrò anco i manicottoli, e con quello ti racconcerò i batoli de' vostri tabarri, e leveronne quei pelati che vi sono.

154) Dizion. 5° Ed. .
MANIERA.
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pag.818

MANIERA.
Definiz: Sost. femm. Modo di fare checchessia.
Anticamente manera; provenz. maneira, manieira, maniera; spagn. manera; portogh. maneira; franc. manière: e questi, sembra, dall'adiettivo latino manuarius, derivante da manus, e divenuto manarius. –
Esempio: S. Gir. Grad. 9: E san Gregorio disse che in una maniera puote uomo ben provare carità, se parimente ama uomo colui che è suo nemico.
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 156: Pur hammi il signor mio Commesso ch'io la faccia (la vesta) tutta nera: Or perchè dunque ricamata holl'io, Contra sua voglia, in sì strana maniera?
Esempio: E Ar. Sat. 1, 179: Pregò che gli mostrasse la maniera Che s'avesse a tener, perchè il marito Potesse star sicur della mogliera.
Esempio: Galil. Op. VI, 634: Ora, lo scarico dell'acque si fa in questa seconda maniera, cioè con esser perpetuamente le succedenti parti contigue alle precedenti, talmente che ec.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 8: Il quarto termometro.... si fabbrica nell'istessa maniera.
Esempio: Legg. Band. Leop. 8, 114, 6: Con facoltà di proporre, insieme col vicario predetto, la remozione di quelli che mancassero nell'attenzione e nella buona maniera d'insegnare ai giovani, ec.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 252: La maniera di mercanteggiare non era in quei tempi perfezionata ed agevolata, come ne i nostri.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 11: Qui spiegando i suoi concenti In dolcissima maniera, Ne arricchiva i molli venti Della bella primavera.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 50: Nella stessa stucchevole maniera Tutte quelle pettegole, ristrette In un sol loco, a un tempo discorrevano.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 130: D'accordo ebbero concertata la maniera di condurre a fine l'impresa.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 629: Cercando la maniera d'evitare quest'orribile sorte, sentiva i suoi pensieri confondersi e oscurarsi.
Definiz: § I. Vale anche Qualità, o Modo, di procedere proprio a ciascuno; spesso usato nel plur.; e. in più largo senso Contegno. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 30: E considerate le maniere ed i costumi di molti, tra gli altri un giovane valletto.... le piacque.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 77: In parlare e modi e tutta maniera mi pare uomo degno d'onore.
Esempio: Machiav. Comm. 326: Piacionmi i tuoi modi, La tua maniera, le parole grate, Quelli occhi rubacuori.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 296: Passerò a ragionare d'un'altra figura, la qual consiste in imitare l'altrui maniere; e perciò io imitazione la nominerò.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 45: Non è alcun fra tanti (Tranne Rinaldo) o feritor maggiore, O più bel di maniere e di sembianti, O più eccelso ed intrepido di core.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 1, 164: E nel vero molti, invitati solamente dall'aspetto e dalle maniere dell'uomo di Dio, rinunziavano al secolo.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 34: Usando la forza e 'l gastigo contra disubbidienti; maniera tutta contraria all'usata da lui nel principio, che s'era mostrato grazioso nel conversare, di fidarsi d'ognuno, e non voler dispiacere a persona vivente.
Esempio: Arrighett. N. Oraz. I, 4, 182: E nella medesima guisa disconverrebbe il muoversi a favellar di quell'altre (discipline) che, intente alla dispostezza delle maniere e degli abiti corporali, ammantano, per così dire, le virtù dell'animo.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 85: Non erano meno graziosi delle pitture i tratti e le maniere d'Apelle.
Definiz: § II. E per similit., detto di animali. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 76: Qui lascia el conto il parlare de gli uccelli di caccia, e vuol seguire la natura e la maniera de gli altri animali, cioè d'altri uccelli che non son da caccia.
Definiz: § III. Quindi le frasi Maniera di fare, Maniera di procedere, e simili. –
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 104: Gli uomini prudenti ebbero in abominazione la maniera di procedere nel governo di Alcibiade, troppo affettata e non netta da dissoluzione e vile lusinga.
Esempio: Bottar. Dion. Ambiz. 85: Perciò la sua maniera di fare non è monda e semplice, e nuda e sincera, ma infetta, doppia, pagliata, ippocrita.
Definiz: § IV. In questo significato riceve varj aggiunti, come Accorta, Bella, Buona, Brutta, Cattiva, Grande, Onesta, e simili, che si dichiarano ai loro luoghi. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 49: Alessandro.... era..., quanto alcuno altro esser potesse, costumato e piacevole, e di bella maniera.
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 68: Uomini di nuove maniere e costumi.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 250: È giovane che merita ogni bene, ed ha una buona maniera e graziosa.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 273: E non crediate ch'io dica per quello ingegno meraviglioso, per quella maniera grande ch'ella ha; perchè oggi non è mio intento parlare della bellezza dell'animo.
Esempio: Alam. L. Gir. 14, 22: Al suo primo apparir l'ha conosciuto Alle fattezze, alla maniera grave.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 92: Accomiatò lor poscia in dolci e grate Maniere, e gli onorò di doni eletti.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 59: Odiavano nella civile amministrazione questa sua veramente odiosa maniera senza grazia, che troppo teneva del signorile.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 3, 67: Mario adunò in Campidoglio il senato, e montò suso con la veste trionfale, o sia che non vi pensasse, o pure usasse in quella fortuna le usate sue rustiche maniere.
Esempio: Segner. Pred. 743: Contuttociò le negò tosto, con maniera crudissima, la prima grazia che fugli da lei richiesta.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 390: Fanno.... queste arti e queste lettere, dal nobile studiate ed esercitate, umiliare il fasto, temperare la naturale ferocia, la vanità e l'orgoglio...; gl'insegnano la gran maniera, il gran decoro, ec.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 125: Avendo con brutte maniere sforzato l'Oliver.... di andare all'albero della libertà tra mezzo la moltitudine, e là ec.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 22: L'ottimo padre mio, buona memoria, Con le più dolci e amabili maniere,... Figliuol, dissemi un giorno, ec.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 75: Insinuando poi soavemente, e con maniera ancor più destra, che, piacesse o non piacesse, la cosa doveva essere.
Esempio: Lambr. Elog. 4: Operosità di artigiani, e grandigia di principi; maniere schiette di popolo, e culta mente e gusto delicato.
Definiz: § V. E per similit. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 82: E con una maniera Dolce e benigna, da farsele schiave, Se le lega ne' ferri (la mula le pietre), e serra a chiave.
Definiz: § VI. Pure in questo significato, la voce Maniera si sottintende in alcune locuzioni, come Con le buone maniere, Con le brutte maniere, Con le cattive maniere, e simili, che pur si dichiarano sotto i rispettivi adiettivi.
Definiz: § VII. Maniera, assolutam., vale anche Accorgimento nel trattare, Garbo, Cortesia di modi, o simile; usato anche nel plur. –
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 124: Giunto di là (in Alemagna) ebbe tanta maniera con tutti quegli signori, ch'egli le conchiuse (le paci).
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 23: Se condurre intendi Gli uomini a tuo piacere, Più delle forze vaglion le maniere.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 27: Che grazie si riceve, che favori, Che festa, che dolcezza, che maniera!
Definiz: § VIII. E per Discrezione; onde il modo avverbiale Con maniera, che vale Con discrezione, Con misura. –
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 95: Tuttavia d'eccezion soffre la regola: Dee la donna ciarlar, ma con maniera.
Definiz: § IX. Vale anche Attitudine; onde la locuzione Aver maniera ad una cosa, per Esserci atto. –
Esempio: Saccent. Rim. 1, 11: Potrei farvi una lunga diceria Di complimenti; e appunto v'ho maniera, Come voi nel compor di poesia.
Definiz: § X. Maniera, vale anche Costume, Usanza. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 260: Giudicanti essere intendentissimo e aptissimo alle maniere di costà.
Esempio: Bemb. Lett. 3, 3: Non mi posso per niente conformare e racchetare a questa nostra o ambiziosa o mercantile vita; ed a prender, come si conviene a chi in questa comunanza dimora, i costumi della città e la maniera delle sue genti.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 54: Tardi vide la città e gustò le maniere civili, soggiornando per lo più al borgo Cirreatone del territorio d'Arpi, ove menò vita.... alquanto rustica ma temperante.
Definiz: § XI. E per Forma, Modo d'essere, o d'avvenire, di checchessia. –
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 77: Sommo difetto è de' pittori replicare li medesimi moti e medesimi volti e maniere di panni in una medesima istoria.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 382: Ritirando alquanto quella troppo lenta e troppo morbida maniera di governo popolare,... la ridusse a reggimento che tenesse più del nobile e del reale.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 34: Sentite.... cosa c'intravviene; E il peggio poi, sentite la maniera.
Definiz: § XII. E detto di persona, per Aspetto, Figura; ed anche per Foggia di vestire. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 238: Io saròe nella isola in tale maniera divisato, e terròe il cotal modo e la cotale condizione.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 157: Giove venne in questo luogo in maniera d'uomo.
Esempio: Alam. L. Nov. 103: Il conte s'era in maniera di gioielliere divisato, portando in braccio una di quelle canette che ec.
Esempio: Tass. Dial. 3, 544: E celando la mia divinità (parla la Virtù) mi vi dimostro in varie forme ed in varie maniere.
Esempio: Don. Music. Scen. 97: Per non essersi fin ora intesa la vera maniera delle musiche teatrali.
Definiz: § XIII. Maniera, vale anche Qualità, Sorta, Specie; detto di cose, ed anche, ma per lo più con un certo spregio o per ischerzo, di persone. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 102: E fece bandire ch'ogni maniera di gente per sua vittovaglia la prendesse, siccome moneta d'oro.
Esempio: Dant. Conv. 137: Convengono essere nove maniere di Spiriti contemplanti, a mirare nella luce, che sola se medesima vede compiutamente.
Esempio: E Dant. Conv. 130: Le spezie delle cose, cioè le maniere delle cose.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 71: Portando nelle mani chi fiori, chi erbe odorifere, e chi diverse maniere di spezierie, quelle ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 1, 78: Una maniera di beccamorti..., che chiamar si facevan becchini..., sottentravano alla bara.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 70: Alcune pestilenze corporali, venute in corpi di piccolo affare, da nuove maniere di medici sono state sanate.
Esempio: E Sacch. Op. div. 47: Furono alcuna maniera di filosofi, che diceano che in questa vita la natura producea a necessità ogni cosa.
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 39: E così se hai diciotto scodelle di tratte, e tu voglia fare tre maniere d'azzurro, fa' che tocchi sei scodelle, e mescolale insieme, e riducile in una scodella: e sarà una maniera. E per lo simile delle altre.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 13, 51: Ma qui non è da tacere che quella maniera di pittura.... si mantien viva dal serenissimo Senato di Venezia, cioè il musaico.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 130 t.: Avevano gran misericordia ch'un tale uomo avesse a patire appresso a' nimici ogni maniera di crudeli supplicj, per l'ira dell'impedita e rotta pace.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 402: L'altra maniera di persone, delle quali era composta l'unione di questa lega, di qualità pareva molto inferiore alla prima, ma non era inferiore di utilità e di frutto.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 61, 2: Tingono i pittori.... (alcune carte) di varie maniere di colori, cioè o bigi o verdi,... per potere ec.
Esempio: Magal. Lett. 33: Tesoro (i buccheri) risguardato da essa (dall'Italia) con disprezzo, intanto che la Spagna l'adora con una maniera di culto superstizioso.
Esempio: Vallisn. Op. 2, 147: La quale (sostanza delle tuniche) apparisce di nervi, di vene, di arterie e di ogni maniera di vasi abbondevolmente guernita.
Esempio: Lambr. Elog. 7: Nativamente propenso alle faccende dei traffici, e a questi condotto da quella maniera di mercatura che va congiunta alla rustica azienda.
Definiz: § XIV. E usato in locuzioni partitive, sia con l'ellissi della prep. Di, sia anteposto al nome da cui dipende. –
Esempio: Nov. ant. B. 23: E chi avea alcuna speziale bontà, a lui venieno; trovatori, sonatori e belli parlatori, uomini d'arti, giostratori, schermitori, d'ogni maniera genti.
Esempio: Bocc. Laber. 209: Or s'io ti dicessi di quante maniere ranni il suo auricome capo si lavava, e di quante ceneri fatto..., tu ti maraviglieresti.
Definiz: § XV. Vale anche Locuzione, Frase, che pur si dice compiutamente Maniera di dire. –
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 165: Tra quelle naturali, e non ancora affettate, ortografie, e in quelle maniere di dire, orridette talora anzi che no; oh! che sublimità di sentimenti, oh! che espressioni mirabili a chi vi si profonda, se ne ricavano.
Esempio: E Salvin. Annot. Cas. 252: Il Petrarca dopo aver detto: Nè del vulgo mi cal, nè di fortuna, dichiarò incontanente questa maniera.
Esempio: E Salvin. Annot. Cas. appr.: Parmi che in Stazio si trovi verso, che confermi e illustri questa maniera.
Definiz: § XVI. E Term. dei Grammatici, per Modo dei verbi. –
Esempio: Pallav. Tratt. Stil. 63: E nella prima e nella terza [persona] in tutti i preteriti e futuri della maniera indicativa.
Definiz: § XVII. Term. delle Arti del disegno. Quel modo particolare e tutto proprio che tiene un artista, o una scuola di artisti, nell'esprimere le forme del bello, e pel quale i lavori distinguonsi da quelli di ogni altro artefice e di ogni altra scuola; od anche Quel modo di lavorare che tiene un artefice nei varj periodi della sua vita. Di qui la frase Lavoro di maniera, e Lavorare, di maniera, cioè secondo un proprio concetto e secondo un proprio modo di inventare e di eseguire. –
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 16: Se ti muovi a ritrarre oggi di questo maestro, doman di quello, nè maniera dell'uno, nè maniera dell'altro non n'arai, e verrai per forza fantastichetto, per amor che ciascuna maniera ti straccerà la mente.
Esempio: E Cennin. Tratt. Pitt. 17: Poi a te interverrà che, se punto di fantasia la natura ti arà conceduto, verrai a pigliare una maniera propia per te, e non potrà essere altro che buona.
Esempio: Cellin. Pros. 222: Da poi che la fu smarrita dagli antichi quella vera e bellissima maniera fatta da quei maggiori scultori virtuosi, corse per il mondo una maniera di Todeschi, sì come si vede per tutta la Italia, non tanto la Francia, e la Spagna e la Germania.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 2, 34: Sebbene sono spesso le statue destrutte da' fuochi, dalle rovine e dal furor delle guerre, e sotterrate e trasportate in diversi luoghi, si riconosce nondimeno, da chi intende, la differenza della maniera di tutti i paesi: come, per esempio, la egizia è sottile e lunga nelle figure, la greca è artifiziosa e di molto studio negl'ignudi, e le teste hanno quasi un'aria medesima, e l'antichissima toscana difficile nei capelli ed alquanto rozza. De' Romani.... è tanto bella per l'arie, per l'attitudini, pe' moti e per gl'ignudi e per i panni, che si può dire che eglino abbiano cavato il bello da tutte l'altre provincie e raccoltolo in una sola maniera, perchè ella sia.... la migliore.... Le quali tutte belle maniere ed arti essendo spente al tempo d'Andrea, quella era solamente in uso, che dai Goti e da' Greci goffi era stata recata in Toscana.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 2, 111: Egli fu veramente imitator della maniera di Giotto, da lui avuta sempre in grandissima venerazione.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 4, 231: La imitazione della natura è ferma nella maniera di quello artefice che ha fatto la lunga pratica diventare maniera. Conciossiachè l'imitazione è una ferma arte di fare appunto quel che tu fai, come sta il più bello delle cose della natura, pigliandola schietta senza la maniera del tuo maestro o d'altri, i quali ancora eglino ridussero in maniera le cose che tolsero dalla natura.
Esempio: Dant. V. Proporz. 32: Molti si vanno aiutando con le figure fatte da altri, o antichi o moderni, facendosi da se stessi una maniera col continuo ritrarre questa e quella cosa.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 115: Faceva di mestieri conoscer le pitture e le sculture dalla maniera.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 88, 1: Rendesi assai difficile il trovare un'opra d'un maestro, tutto che diversa da altra dello stesso, che non dia alcun segno, nella maniera, di esser di sua mano, e non d'altri.
Esempio: E Baldin. Lett. Pitt. 11: Maniera, a mio giudizio, e secondo ciò ch'io mi ricordo avere scritto nel mio Vocabolario del Disegno, vuol dire guisa, forma d'operare. E da' pittori, scultori e architetti intendesi per quel modo che regolarmente tiene in particolare qualsivoglia artefice nell'operar suo.
Esempio: Zannon. Urn. Etr. 87: Si vede alla tavola 2 la pittura di un vaso della più antica maniera, cioè con le figure in nero e il campo in rossastro.
Definiz: § XVIII. Pure in questo significato riceve varj aggiunti, come Bella, Buona, Cruda, Gretta, Leccata, Secca, Tagliente, e simili, che si dichiarano ai loro luoghi: onde Opera di bella, di buona, maniera, o simili, vale Opera condotta nel modo che è indicato dall'adiettivo. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 5, 139: Nell'arte della scultura e pittura ebbe la maniera alquanto dura e crudetta, come quello che con infinito studio se la guadagnò, più che col benefizio o facilità della natura.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 9, 27: Costui imitò sempre la maniera del Bellini, la quale era crudetta, tagliente e secca tanto, che non potè mai addolcirla nè far morbida.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 9, 102: Fece il Francia nel suo [quadro], quando David vide Bersabe lavarsi in un bagno; dove lavorò alcune femmine con troppo leccata e saporita maniera.
Esempio: Borgh. R. Rip. 125: Chi è quello che non conosca la debol maniera di cotesta figura? E che non vegga, che ella ha le cosce corte e la testa grande?
Esempio: E Borgh. R. Rip. 227: Atenione.... fu giudicato non men valere, e forse più, di Nicia nella pittura, comecchè nel colorire avesse maniera più cruda.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 88, 2: Maniera gretta. Termine che si oppone a quello che noi diciamo manierona.
Esempio: Maff. Anfit. 308: Si è ritrovata altresì una testa di marmo pario di buona maniera,... finalmente una mezza gamba di cavallo di bronzo, e parte del muso; grandezza al naturale, e molto buona maniera.
Esempio: Targ. Viagg. 1, 285: È una lastra di marmo di mezzo braccio quadro, in cui a gran rilievo si vede scolpito di buona maniera il volto, fino al principio delle spalle, d'un giovinetto.
Definiz: § XIX. Pur riferito ad opere delle Arti del disegno, vale altresì Correttezza, Grazia, e simili. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 154: Considerò che tutte le figure che non posavano nè scortavano coi piedi in sul piano, ma stavano in punta di piedi, mancavano d'ogni bontà e maniera nelle cose essenziali.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 7, 3: Veramente grande augumento fecero alle arti della architettura, pittura e scultura, quelli eccellenti maestri..., aggiugnendo alle cose de' primi regola, ordine, misura, disegno e maniera.
Esempio: Borgh. R. Rip. 124: La testa (di una statua), comecchè universalmente sia tenuta e sia bella, par che quegli dell'arte la vorrebbono di più maniera.
Definiz: § XX. Pure nelle Arti del disegno, vale anche Affettazione, Artificio; che pur dicesi Fare ammanierato o manierato. Onde Artefice di maniera, dicesi Chi lavora secondo un particolar modo di una data scuola, sia originale, sia imitativo, piuttostochè secondo il vero naturale; e Lavoro, o Lavorare, di maniera, vale, in questo senso particolare, Lavoro artificioso, ricercato, o Lavorare con ricercatezza, artificiosamente. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 132: Ancorchè gli scultori in questa parte non possino così bene contraffare la natura, facendo così le ciocche dei capelli sode e ricciute, più di maniera che d'imitazione naturale.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 6, 46: Ed era talmente la dottrina dell'arte sua ridotta a maniera, ch'e' faceva a tutte le figure un'aria medesima.
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 185: Sono stati poi altri artefici, che noi diciamo di maniera o ammanierati, i quali avendo formate alcune idee di volti a lor capriccio, non solo non hanno scelto il più bello che può far la natura, ma non hanno imitato eziandio quello che ella è solita di fare; e questi son degni d'ogni biasimo.
Esempio: E Baldin. Lett. 14: In ogni altro scuopresi talora alquanto di quel difetto che dicesi maniera, o ammanierato.
Esempio: Bellor. Vit. Pitt. 20: Gli artefici, abbandonando lo studio della natura, viziarono l'arte con la maniera, o vogliamo dire fantastica idea, appoggiata alla pratica e non all'imitazione.
Definiz: § XXI. Per estensione, riferito all'Arte dello scrivere, vale Modo proprio e particolare di uno scrittore o di una scuola. –
Esempio: Giord. Op. 1, 559: Arrunzio, uomo di rara frugalità, che scrisse le storie della guerra cartaginese, fu sallustiano; e in quella maniera fu insigne.
Definiz: § XXII. Gran maniera e Maniera grande, parlandosi di Arti del disegno, vale Pratica, Franchezza nell'eseguire; ed anche Modo di operare grandioso e magnifico, contrario di Gretto, o Stentato; detto anche Manierona. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 13, 172: Altri quadri e ritratti ha condotto con grande studio e diligenza, per farsi pratico ed acquistare gran maniera.
Esempio: Adr. G. B. Lett. 27: Furono al medesimo tempo alcuni altri che, partendosi da quella maniera grande di questi detti di sopra, esercitarono l'ingegno e l'arte in cose molto più basse, ma che furono tenute in pregio assai, nè meno stimate delle altre.
Esempio: Salvin. Perf. Pitt. trad. 45: Per fare ammirar la freschezza e la vaghezza del colorito,... i colpi da maestro, la grande maniera, i muscoli ben risentiti, ec.
Definiz: § XXIII. Onde Fare di gran maniera o Dipingere di gran maniera, vale Condurre speditamente e grandiosamente, od anche in modo nobile e degno, opere di pittura di grande proporzione. –
Esempio: Baldin. Decenn. 2, 6: Nella chiesa di S. Pietro, tra finestra e finestra fece di gran maniera i quattro Evangelisti.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 139: Tutto ciò che di bello, di vago e di grande, e per natia grazia splendente, alla feconda e chiara sua mente di mano in mano si presentava..., egli (il Petrarca) di gran maniera e con apellea nobile semplicità venne a dipignere (qui per similit.).
Definiz: § XXIV. A maniera, In maniera, in costrutto con la prep. Di reggente un sostantivo, denota rassomiglianza di modo, di forma, e vale A modo, In guisa, di ciò che dal compimento è indicato. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. L. 22, 138: Le sue corna sono grandi a maniera di quelle del toro.
Esempio: Benciv. Aldobr. P. 85: E usare acqua di finocchio, fatta a maniera d'acqua rosata.
Esempio: E Benciv. Aldobr. P. 92: E la detta polvere sia mescolata ed incorporata apresso, sì che divenga a maniera d'unguento.
Esempio: E Benciv. Aldobr. P. 105: Sagina si è una maniera di biada, che crescie in Toscana ed in Proenza a maniera di canna.
Esempio: E Benciv. Aldobr. R. 176, 16: Si li faccia tortellette di pane e di zucchero, in maniera di datteri.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 228: La corteccia (del fico) è secca in maniera d'un cuoio, per la qual cosa è durissima a smaltire.
Esempio: Bart. D. Ital. 1, 36: Esente dall'ubbidire, e con ciò tornato a maniera di padron di sè stesso, col reggersi nelle missioni a suo talento, avrebbesi per avventura un uomo, ma non un religioso apostolico.
Definiz: § XXV. Alla maniera, in costrutto con un adiettivo o con un compimento, retto dalla prep. Di, vale Secondo la foggia, il costume, e simili, indicato dall'adiettivo o dal compimento. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 171: Veggendo alcune femine alla guisa di Maiolica ballare, essa alla maniera alessandrina ballò.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 54: Facendo celebrare spettacoli alla maniera greca.
Esempio: Salvin. Teocr. 40: Da che comune abbiamo ancora il giorno, Alla maniera pastoral cantiamo.
Definiz: § XXVI. Ed altresì per Conforme a ciò che altri faccia o costumi di fare, Secondo l'esempio di quello, e simili. –
Esempio: Speron. Op. 3, 19: Io sempremai, dal primo dì del mio regno, alla maniera di vera ancella ubbidente, con ogni brama ho cercato che ec.
Esempio: Red. Lett. 3. 3: A queste sere il signor Carlo Dati fece una lautissima cena, alla solita sua maniera.
Esempio: Mann. Lez. Ling. tosc. 51: Non sarebbe opra d'esagerazione il far vedere.... la lingua nostra, alla maniera di quella pietosa femmina da Valerio Massimo ricordata, dar latte.... a chi diede a lei stessa la vita.
Definiz: § XXVII. D'altra maniera, trovasi per Altrimenti, Diversamente. –
Esempio: Pallav. Tratt. div. 89: Mette a bene al medesimo effetto ch'elle (le cagioni) secondo il loro individuo l'avanzino nella probabilità e nella durevolezza dell'essere; d'altra maniera non arebbono forza di cagionarlo.
Esempio: E Pallav. Tratt. div. 93: Il che non si può negare: d'altra maniera converrebbe che ec.
Definiz: § XXVIII. Di maniera che, In maniera che, Per maniera che, sono forme congiuntive che valgono Di modo, In Modo, Per modo, che, Siffattamente che, e simili. –
Esempio: Dant. Parad. 13: Ed ambedue girarsi per maniera Che l'uno andasse al prima e l'altro al poi.
Esempio: Sannazz. Arcad. 34: Le quali cose tutte sì nobilmente sotto le tue ali fiorivano; per maniera che forse mai in nessun tempo il reverendo Termino segnò più egualmente li ambigui campi, che nel tuo.
Esempio: Varch. Stor. 1, 160: Moltissimi erano coloro i quali non volevano parere di fare emule e conguagliare insieme queste due case, di maniera che fosse quasi necessario che ogni volta che in Firenze non regnassero i Medici, governassero i Soderini.
Esempio: E Varch. Boez. 9: Ed alcuna fiata (quando voleva levarsi più alto) trapassava esso cielo, di maniera che coloro, i quali la volevano guardare, non potevano.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 6: Oprò di maniera che ebbe denari e gente.
Esempio: Dav. Oraz. 462: Di maniera che poi nel diciottesimo anno, essendo venuta.... la morte del duca Alessandro, tutti gli occhi si voltarono al signor Cosimo.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 527: Con grand'impeto si mossero i Fiamminghi al principio. Ma gli Spagnuoli seppero e sfuggirlo e sostenerlo in maniera che ec.
Esempio: Galian. B. Vitr. 95: Ha la natura composto il corpo dell'uomo in maniera che corrispondano le proporzioni delle membra al tutto.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 138: Si mise a ciarlare con Tonio, in maniera che Perpetua, venendo ad aprire, dovesse credere che si fosse abbattuta lì a caso.
Definiz: § XXIX. Di maniera, In maniera, disgiunti dal proprio compimento, valgono In modo tale, A tal segno, e simili. –
Esempio: Tass. Lett. 2, 554: La cortesia di Vostra Signoria m'ha di maniera avvezzo a le sue spesse e care visite, ch'io sono stato quasi tutt'oggi alla finestra, aspettando ch'ella venisse a vedermi ed a consolarmi, come suole.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 57: Fece maravigliare di maniera i Romani, che gli dierono il cognome di Celere.
Esempio: Strozz. Oraz. 49: È noto a ciascuno che la tenera età ne' santi esercizj impiegare, per lunga continuanza, si è abituato in maniera e fattosi proprio delle donne d'Austria, che intorno a ciò quel che maraviglia sarebbe nell'altre, da loro pare che oggi dì necessariamente si ricerchi e s'aspetti.
Esempio: Galil. Op. Cart. XIII, 236: Per la Dio grazia, mi sento in maniera di sanità, che posso impiegar qualche ora del giorno in questo servizio.
Definiz: § XXX. In che maniera, è locuzione interrogativa che vale In qual modo, Perchè, Come mai, e simili.
Definiz: § XXXI. In gran maniera, posto avverbialm., vale Molto, Assai, o simile. –
Esempio: Sassett. Lett. 283: È (l'erba betle), astringente e disseccativa in gran maniera con quel frutto che domandano areca, che anticamente chiamavasi avellana indica.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 4, 78: Assai tosto apparve com'egli era in gran maniera sufficiente per le confessioni.
Definiz: § XXXII. In maniera di, trovasi per In luogo, In vece, di. –
Esempio: Libr. Fiorett. Bibb. 1: Isaac per moglie la prese e in maniera di sua madre la mise, chè morta era Sara sua madre.
Definiz: § XXXIII. In niuna maniera, o Per, niuna maniera, e anche si disse In nulla maniera, o Per, nulla maniera, sono locuzioni negative usate ad escludere la possibilità di checchessia. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 7: Dicesi ancora d'una terra e d'una colla là oltremare, la quale è sì tenace e sì forte, che per nulla maniera di mondo si può partire, quando è appiccata, nè per ferro, nè per fuoco, nè per acqua, nè per neun altro argomento.
Esempio: Tav. Rit. 1, 196: In nulla maniera prendere poteva d'altra dama gioia.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 264: Volendo Perotto e Giachetto rivestire il Conte, per niuna maniera il sofferse.
Definiz: § XXXIV. In tutte le maniere, posto avverbialm., vale In ogni modo, Ad ogni costo; ed anche Affatto, Del tutto, e simili. –
Esempio: Crusc. Vocab. III: Onninamente. Del tutto, In tutto e per tutto, In tutte le maniere.
Esempio: Bottar. Dial. 323: Sapendo che i colori più nobili e di maggior prezzo erano l'azzurro e il carminio, voleva in tutte le maniere che per sua particolar devozione le facesse (a una imagine) un occhio di carminio e uno d'azzurro, costasse quel che mai potesse costare.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 14: Ah Luigia, miserere Di me in tutte le maniere!
Definiz: § XXXV. Tirar di maniera, nel linguaggio delle Arti del disegno, vale Condurre le opere con franchezza e alla brava. –
Esempio: Borgh. R. Rip. 125: Non è sempre obbligato un buon maestro a tirar di maniera, e può alcuna volta mostrare di saper far le cose finite e delicate.

155) Dizion. 5° Ed. .
MANIERACCIA
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MANIERACCIA.
Definiz: Peggiorat. di Maniera. Maniera cattiva; più particolarmente nel significato di Modo, o Qualità, di trattare, di procedere. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 16: Ma ognun con quelle brutte manieracce Mi si scarica contro.
Definiz: § Manieraccia di dire, vale Modo sciatto, inelegante, di scrivere; Stile vizioso. –
Esempio: Galil. Op. IX, 131: È pur gran cosa intollerabile che si abbiano a trovar al mondo orecchi di senso tanto ottuso, che non sentino offesa della manieraccia di dire, dello stile non pure snervato, ma scarnato e disossato, e della freddissima sentenza di questo autore!

156) Dizion. 5° Ed. .
MANIERARE
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MANIERARE.
Definiz: Att. Dar maniera, forma, a checchessia; Foggiare, Formare; ma non è di uso frequente. –
Esempio: Magal. Lett. At. Ded. 7: Nè pur tenni fermo il pensiero al primo vero personaggio..., formandomene un altro affatto ideale e manierandolo di un'aria assai equivoca..., per renderlo eziandio irreconoscibile a lui medesimo.

157) Dizion. 5° Ed. .
MANIERATO
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MANIERATO.
Definiz: Partic. pass. di Manierare.
Definiz: § E in forma d'Add., per Soverchiamente artifiziato, Lontano dal naturale, Affettato; che pur si dice Ammanierato.

158) Dizion. 5° Ed. .
MANIERE. –
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MANIERE. –
V. Maniero.
159) Dizion. 5° Ed. .
MANIERINA.
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MANIERINA.
Definiz: Diminut. e Vezzeggiat. di Maniera. Maniera dolce ed accorta. –
Esempio: Panant. Civett. 24: Ragazzina, Fammi un servizio, ponti la mantiglia, E mettiti con bella manierina Mio marito a guardar che strada piglia.