Lessicografia della Crusca in rete

Volume 9 - Dizionario 5° Ed.
220) Dizion. 5° Ed. .
LUOGOTENENZA
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pag.552

LUOGOTENENZA.
Definiz: Sost. femm. Grado, Dignità, Ufficio, di Luogotenente, nei suoi varj significati. –
Esempio: Salvin. Disc. 2, 13: La luogotenenza (dell'Accademia fiorentina), vacata per la morte di Carlo Dati, al medesimo Coltellini (il granduca Ferdinando) destinò.
Definiz: § I. Vale anche il Tempo che dura l'ufficio di Luogotenente. –
Esempio: Bellin. Cical. 14: Quel che verrà nella mia luogotenenza cicalatoria, non è arnese di casa mia (qui scherzevolmente).
Definiz: § II. Prendesi anche per Residenza e Giurisdizione del Luogotenente; e particolarmente dicesi di quella dei Carabinieri.

221) Dizion. 5° Ed. .
LUPA.
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pag.552

LUPA.
Definiz: Sost. femm. La femmina del lupo.
Dal lat. lupa. –
Esempio: Benviv. Esp. Patern. volg. 59: Appresso, l'uomo hae trovato che le lupe nutricano i fanciulli gittati, e difendonli dall' altre bestie.
Esempio: Dant. Inf. 1: Ed una lupa, che di tutte brame Sembiava carca nella sua magrezza, ec.
Esempio: Vill. G. 18: E quivi si dice furono lattati e nutriti da una lupa.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 1: L'orsa con l'orso al bosco sicura erra; La leonessa appresso il leon giace; Col lupo vive la lupa sicura, Nè la giuvenca ha del torel paura.
Esempio: Car. Long. 8: Era in quel contorno il covo di una lupa.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 20: Maledetta sie tu, antica lupa, Che più che tutte l'altre bestie hai preda, Per la tua fame senza fine cupa!
Esempio: Sacch. Op. div. 219: E questo è tutto per la maledetta cupidità che in loro tanto regna. E la scisma de' due papi onde procede, se non da questa lupa?
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 467: Maladetta sii tu, antica lupa; ecco che maladisce l'avarizia, la quale chiama lupa, per osservare la fizione posta da lui ne! primo canto de la prima cantica, quando disse: Et una lupa che di tutte brame Mostrava carca ec.
Definiz: § II. E per Figura della lupa, dipinta o scolpita, presa come Arme o Stemma di una città; e figuratam., per La città stessa. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 182, 13: E però parlò di loro una profezia, la quale, fra l'altre parole della guerra di Toscana, dicea: La lupa puttaneggia; chè per la lupa s'intende Siena.
Esempio: Not. Malm. 1, 348: Egli ha l'arme di Siena; e s'intende la lupa.
Definiz: § III. Figuratam., prendesi per Fame canina, insaziabile; e Mal della lupa, dicesi Una morbosa avidità di cibo. –
Esempio: Lipp. Malm. 5, 61: Perchè tutto il giorno quant'e' dura, Egli ha il mal della lupa, che lo scanna.
Esempio: Not. Malm. 1, 348: Allupare. Aver gran fame; perchè dicono che il lupo sempre abbia gran fame. Quindi il volgo chiama male della lupa quello di coloro, che sempre mangerebbono; perchè da loro vien prestissimo smaltito il cibo con pochissimo nutrimento: ed è quella infermità, che i medici chiamano fame canina.... E da questo male, chiamato della lupa, diciamo allupare d'uno che abbia gran fame.
Esempio: E Not. Malm. 2, 638: Il mal della lupa è inteso comunemente per un'infermità che fa stare il paziente in continova fame; onde quando vogliamo intendere: Il tale ha gran farne, diciamo: Egli ha il male della lupa: e più copertamente Egli ha l'arme di Siena; e s'intende la lupa, cioè la fame.
Esempio: Salvin. Annot. Bocc. Com. M. 1, 182: L'avarizia si può dir il mal della lupa: Che dopo 'l pasto ha più fame che pria.
Esempio: Casott. A. Celid. 1, 61: Era ornai ritornato il mezzo giorno, Tempo di dare alle scodelle il guasto, Tempo nel qual la lupa fa ritorno.
Definiz: § IV. Prendesi anche per Donna che si prostituisce, Meretrice. –
Esempio: S. Ag. C. D. 7, 156: Le meretrici si chiamarono lupe, onde eziandio ora li luoghi loro si chiamano lupanari.
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. R. 34: Una donna ebbe costui.... Tanto lussurïosa, che palese Coll'altre lupe stava nella tana.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 2 t.: Stimano questa Laurenzia essere stata chiamata lupa, per avere tra i pastori accomunata la sua persona: onde fu data cagione a sì fatta favola e maraviglia.
Esempio: Segner. Pred. 88: Come dunque scialacquar prima la vostra roba tra parasiti, tra buffoni,... tra lupe, che darla a Cristo?
Definiz: § V. Lupa, è nome dato alla Carie interna dei grossi tronchi di olivo, castagno, e simili, per la quale il legno è imputridito e guasto. –
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 326: Per conseguenza l'apertura dei grossi tronchi d'olivo, essendo il legno ormai imputridito e guasto, e ridotto in quello stato che si dice lupa, è utilissima E questo nome si è dato a quella alterazione del legno per la sua natura depascente; perchè come il lupo è vorace, così si è creduto esprimere con quel nome la voracità di questa malattia. Infatti essa è come un cancro; si dilata e porta a sfacelo le parti vicine, se le porzioni alterate del tronco non siano tolte. Dimodochè gli olivi stanno sempre bene, quando siano vecchi e grossi, aperti e puliti nell'interno da questa lupa o cancrena che quasi sempre vi esiste.
Esempio: E Ridolf. Lez. Agr. 2, 428: Nè il guasto si limita all'anima, a quel che si dice stuccio midollare, ma si estende poco a poco agli strati legnosi in contatto, e la vera lupa depascente adagio adagio si dichiara, e consuma il tronco del castagno e delle altre piante che come desso ci vanno soggette.
Definiz: § VI. Spada della lupa, o Lama, della lupa, si disse Quella spada dov'era figurata l'insegna della lupa, e che era di grandissimo pregio. –
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 3, 3: Arme 'n aste vi son, picche, corsesche, E partigiane assai,... E lame della lupa Da sfondar qualsisian sberghe e loriche.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 86: In primis è vietato Di non portar mai spada della lupa (qui figuratam. e in ischerzo).
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 2, 52: Con una spada della lupa antica, Che taglierebbe per traverso un bue, S'avventa a Giano invitto, e s'affatica, Quanto più può, far le vendette sue.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 388: Lame della lupa.... La lupa è un'insegna che si vede scolpita in alcune spade, le quali sono di grandissima stima.
Definiz: § VII. La lupa è nella favola; detto proverbialmente di donna che giunga improvvisa mentre se ne parla, nel modo stesso che, di uomo o anche di donna, dicesi comunemente Il lupo è nella favola. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 340: Bisogna ch'i' truovi la Purella, e ch'i' la 'mbecheri a mio modo; e poi ogni cosa è acconcia. Oh, la lupa è nella favola: eccola qua appunto per mia fe': affrontar la voglio.

222) Dizion. 5° Ed. .
LUPACCHINO
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pag.553

LUPACCHINO.
Definiz: Sost. masc. Forma diminut. di Lupo. Piccolo lupo, Lupicino. –
Esempio: Fr. Giord. Pred.: Vide una lupa, che lattava due lupacchini.
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: Sopra lo stomaco porti la pelle del lupacchino non nato.
Esempio: Car. Long. 8: Era in quel contorno il covo di una lupa, la quale allevando di molti lupacchini, aveva bisogno di far carne assai.
Esempio: Monigl. Cical. III, 1, 221: Mangiavano così di voglia, che parevano tanti lupacchini usciti dalle grotte dell'astinenza.

223) Dizion. 5° Ed. .
LUPACCHIOTTO
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pag.553

LUPACCHIOTTO.
Definiz: Sost. masc. Forma diminut. di Lupo. Lupo giovane e già alquanto cresciuto.

224) Dizion. 5° Ed. .
LUPACCIO
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pag.553

LUPACCIO.
Definiz: Peggiorat. di Lupo. Cattivissimo lupo.
Definiz: § Figuratam., per Uomo ghiottone, ingordissimo. –
Esempio: Ar. Comm. 2, 240: Temi, lupaccio, che ti manchi? C. Temone Pur troppo.

225) Dizion. 5° Ed. .
LUPAIO
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pag.553

LUPAIO.
Definiz: Sost. masc. Colui che suol tendere agguati ai lupi e dar loro la caccia. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 4, 58: Così al modo stesso Il lupaio formar suole l'agguatto O presso un orno o un abete o cipresso Al tristo lupo.
Esempio: Legg. Band. C. 25, 139: In avvenire, a tutti quelli i quali vorranno impiegarsi nell'esercizio di lupaj, siano.... conceduti ec.

226) Dizion. 5° Ed. .
LUPANARE, e talora anche LUPANARIO.
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LUPANARE, e talora anche LUPANARIO.
Definiz: Sost. masc. Bordello, Postribolo.
Dal lat. lupanar e lupanarium. –
Esempio: S. Ag. C. D. 7, 156: Però che le meretrici si chiamarono lupe, onde eziandio ora li luoghi loro si chiamano lupanari.
Esempio: Bocc. Laber. 190: Se l'uomo non sapesse già molte.... esserne ne' lupanari pubblici andate con vestimenti mutati.
Esempio: Belc. F. Pros. 4, 84: E poi che quello ebbe adempiuto la bruttissima opera e uscito dal lapanario, il compagno gli disse: ec.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 33: L'appio, mangiato e dopo ed avanti pasto, dà buon fiato; e per questo l'usavano anticamente nei lupanari le meretrici.
Esempio: Segner. Pred. 322: Perchè non puoi tu sovvenir di presto soccorso quella pudicizia vicina a pericolare, ed aprirle con chiave d'oro un chiostro onorevole, prima che inoltrisi tra' lupanari scostumati?
Esempio: Borgh. S. Tertull. 200: Se rinunziasti a' lupanari, non mascherare da lupanare la facciata della tua casa.
Esempio: Fag. Rim. 1, 210: E la tua lingua, con audacia avvezza, Sgridi ne' lupanari, e non qui, dove L'onor, la gloria il saggio oprar s'apprezza.
Esempio: Cocch. Op. 1, 448: Il giuoco precipitoso e il lupanare infame sono i loro favoriti trattenimenti.
Esempio: Mont. Poes. 2, 336: Io costor mando La mane al foro, e al lupanar la sera.

227) Dizion. 5° Ed. .
LUPARIA
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pag.553

LUPARIA.
Definiz: Sost. femm. Specie di Aconito, chiamata anche Erba luparia; ed è l'Aconitum lycoctonum dei Botanici. –
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 12: Conformasi.... co 'l platano il ricino, l'elleboro nero, lo spondilio e l'aconito cinottono, chiamato volgarmente luparia.
Esempio: E Mattiol. Disc. 2, 1139: Chiamano alcuni questo aconito, dall'effetto, luparia.

228) Dizion. 5° Ed. .
LUPASTRO
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pag.553

LUPASTRO.
Definiz: Sost. masc. Forma diminutiva di Lupo. Lupo alquanto più piccolo del comune. –
Esempio: Frescobald. Viagg. 70: Non v'è chi prenda nullo di questi animali, salvochè que' lupastri si pascono di ciò, e di pellegrini che muoiono nel diserto.

229) Dizion. 5° Ed. .
LUPATTELLO.
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pag.553

LUPATTELLO.
Definiz: Diminut. di Lupatto. Piccolo lupatto. –
Esempio: Cecch. Esalt. 3, 7: Un lupattello s'abbattè ch'un tratto Certi can, che guardavano le pecore, S'azzuffavan tra loro.

230) Dizion. 5° Ed. .
LUPATTINO
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pag.553

LUPATTINO.
Definiz: Diminut. e Vezzeggiat. di Lupatto. Lupicino. –
Esempio: Crusc. Vocab. III: Lupicino.... Diremmo anche lupatto e lupattino.

231) Dizion. 5° Ed. .
LUPATTO
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pag.553

LUPATTO.
Definiz: Diminut. di Lupo. Piccolo lupo, Lupicino. –
Esempio: Crusc. Vocab. III: Lupicino.... Diremmo anche lupatto e lupattino.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 121: L'altra metà si portò (la lupa) seco alla tana, per darla in cibo a i piccoli suoi lupatti, poc'anzi nati.

232) Dizion. 5° Ed. .
LUPERCALE.
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pag.553

LUPERCALE.
Definiz: Add. Term. di Archeologia. Aggiunto delle feste, dei giuochi, dei sacrifizj, che si celebravano in onore del dio Pane, detto Luperco.
Dal lat. lupercal. –
Esempio: Nard. Liv. Dec. 2 t.: Dicono ch'insino a quel tempo nel monte Palatino era questo giuoco detto lupercale.
Esempio: Ross. P. Sveton. 1, 149: Rimise (Cesare Augusto) ancora in uso.... il sacrifizio lupercale, che si faceva in onore del dio Pane.
Esempio: E Ross. P. Sveton. appr.: Nel celebrare le feste lupercali, dove correano uomini ignudi per la città, proibì lo intervenirvi e correre a' giovanetti sbarbati.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 12: L'aver egli proibito i giuochi lupercali, soliti farsi nel principio di febbraio, ec.
Esempio: Segner. Op. 4, 463: Ilario I, per estirpare i giuochi lupercali, che più di ogni drago avvelenavano tutto il mondo cristiano, instituì la festa della Purificazione di Colei, che ec.
Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. 317: In Senofonte si legge, che ne' giuochi lupercali, celebrati da Xenia capitano di Ciro Minore, furono messi fuora per premio degli strigili d'oro.
Definiz: § I. Quindi Lupercali, usato assolutam., in forza di Sost. plur., conforme al lat. lupercalia, si dissero Le feste che si celebravano presso i Romani a mezzo febbraio in onore del dio Pane, protettore del gregge dai lupi. –
Esempio: Val. Mass. volg. V. 124: L'usanza de' lupercali fu trovata da Romolo e da Remulo, allora ch'elli di letizia allegrando, che il loro avolo Numitore re d'Alba avea permesso di edificare la città in quello luogo, dove nutricati furono sotto il monte Palatino,... fatto il sacrificio..., con allegreza di vivande e con abondanza di vino..., andarono incontro a coloro che veniano, cinti colle pelli delle bestie del sacrificio, sollazzando.
Definiz: § II. E per similit. –
Esempio: Segner. Pred. 699: Nominatemi alcun Polieno,... il quale dopo avere sfogata la sensualità tra i saturnali più osceni, e tra i lupercali più liberi, se n'uscisse così ec.

233) Dizion. 5° Ed. .
LUPERCO
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pag.554

LUPERCO.
Definiz: Sost. masc. Term. di Archeologia. Sacerdote preposto al culto particolare del dio Pane, e che presedeva alla celebrazione delle feste lupercali.
Dal lat. lupercus. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 280: Anco aveva intagliato nello scudo i sacerdoti saltanti intorno agli altari, e i luperci nudi con capelli lanosi in capo e lo scudo rotundo mandato da cielo.
Esempio: Car. Eneid. 8, 1032: Quinci de' salii e de' luperci ignudi, E de' greggi de' flamini scolpito V'avea le tresche e i cantici e i tripudi.
Esempio: Ross. P. Sveton. 1, 84: La sua statua fusse posta tra quelle degli iddii, e di avere ancora i sacerdoti come Giove e come quegli di Marte, chiamati luperci.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 74: Veggiamo i luperci muover la corsa ove scrivono essere stato Romulo alla ventura esposto: ma gli atti che fanno non ci presentano agevol coniettura per rintracciarne la cagione.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 1, 75: Essendosi innanzi alla fondazione di Roma smarriti gli armenti di Romulo, l'uno e l'altro, fatta preghiera a Fauno, corsero in questa e 'n quella parte a cercarne, nudi per non essere dal sudore impediti, e però che i luperci corrono nudi.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 142: Sebbene Varrone Ludos a lusu gl'interpretò: come i luperchi, che scherzando scorrevano per la città, si chiamavano ludi.

234) Dizion. 5° Ed. .
LUPESCO
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pag.554

LUPESCO .
Definiz: Add. Di lupo, Proprio di lupo. –
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 469: In tedesco Volf significa lupo.... Il Volfio si grechizza col dirsi Λύκειος, lupesco.

235) Dizion. 5° Ed. .
LUPICINA
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pag.554

LUPICINA.
Definiz: Diminut. di Lupa. Piccola lupa; anche figuratam. –
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 489: Così lusinghiamo noi questa mortai lupicina (la gola), che in sembianza di una piacevol cagnuola alleviamo in seno.

236) Dizion. 5° Ed. .
LUPICINO.
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pag.554

LUPICINO.
Definiz: Diminut. di Lupo. Piccolo lupo. –
Esempio: Dant. Inf. 33: Cacciando il lupo e i lupicini al monte.
Esempio: Libr. Segr. Cos. Donn.: Lo stomaco lo tengono coperto con pelle di lupicino non nato.
Definiz: § E figuratam. –
Esempio: Fr. lac. Tod. 49: Mutata han veste i lupicini Ne li panni pecorini; Mutata han veste e non lo core.

237) Dizion. 5° Ed. .
LUPIGNO
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pag.554

LUPIGNO.
Definiz: Add. Di o Da lupo, Proprio di lupo o di lupi. –
Esempio: Libr. Stor. div. 46, 30: E fu di pelle bruna, ed ebbe gli occhi lupigni.
Esempio: Barber. Docum. Am. 255: Fanno cenni, o sogghigni, O lor guardi lupigni.
Esempio: Car. Long. 16: Appressati alla fonte (i catti), come quelli che erano di buon naso, sentendo quel sito lupigno, stettero all'erta.
Definiz: § Figuratam., per Malvagio come lupo, Che ritrae della natura malvagia del lupo. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 106: S'e' tiranni lupigni pensassino alla presente novella, più tosto porterebbono vestigio e natura di pecorella che di lupo.

238) Dizion. 5° Ed. .
LUPINAGGINE.
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LUPINAGGINE.
Definiz: Sost. femin. Lo stesso che Lupinella salvatica. È l'Hedysarum coronarium dei Botanici. –
Esempio: Targ. Pag. Agric. 62: Va continuato a seminarvi (nel mattaione) grano, colle opportune calorie e sovesci di capraggine e di lupinaggine.

239) Dizion. 5° Ed. .
LUPINAIO.
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pag.554

LUPINAIO.
Definiz: Sost. masc. Colui che vende i lupini indolciti. –
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 2, 10: E 'l sì noto Fatica lupinaio Veggo, e Biagio mugnaio.
Esempio: E Buonarr. Fier. 4, 3, 9: Dico i lupini di Più lupinaio.
Esempio: Not. Malm. 1, 218: Lupinaio.... vuol dire Colui che vendendo per Firenze i lupini, va gridando: Dolci dolci.
Definiz: § Figuratam., e in ischerzo, si disse di Persona alquanto sciocca, che comunemente dicesi Dolce di sale. –
Esempio: Not. Malm. 1, 218: Una vivanda poco salata si dice dolce di sale, cioè sciocca.... Diciamo Il tale è dolce; e senza l'aggiunta di sale, intendiamo È corrivo, credulo, minchione, e senza giudizio. E per coprire più questo detto, usano molti dire lupinaio..., per intendere Costui è dolce.