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3° Edizione
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180) Dizion. 3° Ed. .
A PRUOVA, e A PROVA
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pag.128



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Definiz: Avverbialm. A gara, a concorrenza, a competenza. Lat. certatim.


3) id: c35ef871d588461dab6ef397bd0c470e)
Definiz: §. Torre a prova, e Volere a prova: cioè, per farne esperienza, e cimento. Lat.accipere ad experimentum.


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Esempio: Dan. Inf. 8. Che ciascun dentro a pruova si riscosse.


5) id: c4eb8ad1168f470090f6a52caf7b6a48)
Esempio: Petr. Son. 34. Ch'a Giove tolte son l'armi di mano, Temprate in Mongibello a tutte prove.


6) id: 7cd425d1751945d59c5f6b5bf58017d9)
Esempio: Boc. g. 3. p. 8. Udendo forse venti maniére di canti d'uccelli, quasi, a pruova l'un dell'altro, cantáre.


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Esempio: Petr. Huom. Ill. Cercavano nelle chiáviche a pruova, per truovare qualche vivanda.


8) id: 0b69fd048cd34aa3ab6451521bef53f8)
Esempio: Alleg. 44. E però chi sospetta di quelli (colpi) non ha altro rimedio, che 'l provvedersi d'un'anima a pruova.


9) id: 71140eff9e0c4959a878a5b24f2989f2)
Esempio: E Petr. Canz. 31. 1. E vive poi con la Feníce a pruova.


10) id: b8c33e3e77f54bc98a17af1d1440e8d0)
Esempio: Ar. Fur. 41. 92. Vantaggio ha ben'assai nell'armatúra, A tutta prova l'ha buona, e perfetta.


11) id: 6b81784fbf3145fe8daf8ab46650dba0)
Esempio: Petr. Son. 122. Le stelle, e 'l Cielo, e gli elementi a prova Tutte loro arti, e loro estrema cura, Poser, ec.


12) id: b9b4aa3e659343d4a8e41986ca24f055)
Esempio: Boc. Filoc. lib. 2. E appresso gli vestì un paio di leggierissime piastre coperte, ec. e fini ad ogni pruova.
181) Dizion. 3° Ed. .
INSTILLARE
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pag.899



1) id: ae2f55db16ad4875b375402398ae076b)
Definiz: Infondere a stilla a stilla.


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Esempio: Petr. Son. 112. Come Amor proprio a' suoi seguaci instilla.


3) id: 6941864aa4d84ca8a12ecb17aaabdcf8)
Esempio: Tass. Gerus. 13. 40. Un non so che confuso instilla al core, Di pietà, di spavento, e di dolore.


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Esempio: Sen. Ben. Varch. 6. 17. Oltra a quelle cose, che si dicono comunemente, da chi insegna agl'imparanti, egli m'instillò, e diede alcuni avvertimenti proprj.
182) Dizion. 3° Ed. .
A CONTRARIO, e A CONTRADIO.
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pag.25



2) id: ad6df1af80344390a1a976d49d492175)
Definiz: §. Vale ancora, a dispetto, mal grado, a contrario de' nimici. Lat. invitis hostibus.


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Definiz: Posto avverbialm. vale A noia, in odio. Recarsi uno a contrario. Lat. alicuius odium capere, concipere odium in aliquem.


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Esempio: G. V. 9. 91. 1. Fu fatto da que' d'entro, con sottili edificj di canapi certo ordigno, che venía dalla torre a una cocca del porto di Genova, per lo quale si fornía, e rinfrescava a contrario di tutta l'oste.


5) id: 114660855898407a9efc4a87adba5a84)
Esempio: E G. V. lib. 7. 23. 2. Si mosse d'Alemagna, a contrario della madre, ch'era figliuola del Duca d'Ostericch


6) id: 146bd43d219e46fb871e1c2599d6b02c)
Esempio: G. V. 6. 23. 1. Per la qual cosa lo 'mperadore il si recò a contrario.


7) id: 5fd84e5e09e442488d093a3a60e2be54)
Esempio: E G. V. lib. 12. 19. 3. Fu preso da' suo' vicini, e mandato a suo contradio fuori della Città.
183) Dizion. 3° Ed. .
COTONE
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pag.430



1) id: 628422f76ae44d05b7885a0e386c2a14)
Esempio: M. Aldobr. Prendete due drappi di cotone, ovvero di lino.


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Esempio: E M. Aldobr. altrove. E ancora potete prendere una tasta di cotone, cioè di bambagia, e mettere dentro agli orecchi.


3) id: dc8842244ea14ed68ae9ca2b6e6f0529)
Esempio: Ar. Sat. Sia per me un materasso, ch'alle coste Faccia vezzi, o di lana, o di cotone.


4) id: ceb98c34f8b1447595015a8828c3256c)
Esempio: G. V. 7. 144. 4. Perchè i Saracini rompessono le mura il dì, la notte erano riparate, e stoppate con tavole, o sacchi di lana, o di cotone.


5) id: 614b5b4435734bd68b195f8f12b085c7)
Esempio: Ar. Fur. 12. 80. Ne vesta piena di cotone, o tele, Che circondino il capo, ec.
184) Dizion. 3° Ed. .
MANIPOLO
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pag.999



1) id: 68ab919774634b9ab3557e8bb0798889)
Esempio: M. Aldobr. Di camamilla, anéto, ec. di catuna due manipoli.


2) id: 6bc8a5acf3554c51ac41174cff02929f)
Esempio: Boc. Test. Ancora lascio una immaginetta di Nostra Donna d'alabastro, Pianeta, con istola, e manipolo di zendado vermiglio.


3) id: 64c8284e60d74b74997996bc5343de10)
Definiz: §. Manipolo: Striscia di drappo, o altro, che tiene al braccio manco il Sacerdote nel celebrar la Messa. L. *manipulus.


4) id: 8f0237b997ab4a46ab021717bc1268c1)
Definiz: §. Di qui Baciare il manipolo: dicesi dell'Umiliarsi; tolta la figura dall'inchinarsi de' Fedeli nel baciare il manipolo al Sacerdote. Lat. se alicui submittere.
185) Dizion. 3° Ed. .
RICUCITURA
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pag.1358



1) id: f32d842388fa422e9acb59f4e3031c16)
Esempio: Fior. Vir. Così è ricucitúra gentile, come fanno alla verdúra della selva.
186) Dizion. 3° Ed. .
ZIESO, e ZISO
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pag.1826



1) id: cb71ae87f7ca464e822d46b3c5e0d382)
Esempio: Mir. M. M. Disse il ziso: al tutto e' ti converrà far questo.
187) Dizion. 3° Ed. .
PARZONIERE.
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pag.1163



1) id: 6ac582d5313a45adbf15db18e65c211e)
Definiz: V. A.


2) id: b34b0a337d1c477aabac473d90763057)
Esempio: Tratt. Pecc. Mort. Quelli, che i tavernieri sostengono, son parzonieri di tutti i peccati, che si fanno in loro taverna.
188) Dizion. 3° Ed. .
PIGHERTÀ.
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pag.1214



1) id: 9dd1cbb478424a899e88c23c3efcbb15)
Definiz: V. A.
189) Dizion. 3° Ed. .
A PIUOLO
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pag.116



2) id: eb7269cf15b84e5fbc3e630b9053767a)
Definiz: Posto avverbial. A bada.


3) id: 9ab937fbc79d42b9b52c241ea645ef77)
Esempio: Pataff. Tu m'hai posto a piuólo, e dai di naso.


4) id: 4051445676c647a6ac501fbbfebe97b9)
Definiz: §. Onde Porre altrui a piuólo, o Mettere altrui a piuólo , o Tenere altrui a piúolo, proverbialmente, vale, Fare aspettare uno più, che e' non vorrebbe, o ch'e' non conviene.


5) id: 7520d673110643a8b9025d3b5e57e136)
Esempio: Salv. Spin. Quel poltróne, ec. mi mette a piúolo per due ore.
190) Dizion. 3° Ed. .
A POCO
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pag.116



2) id: ecda11e7774a48e0b0e63e1b4745d1a1)
Definiz: Tenersi a poco di fare: è quello, che più comunemente diciamo, Star per fare, Esser tenuto da pochissimo rispetto di non fare.


3) id: 53026bb8551b4c08887f38765e875be8)
Esempio: E Bocc. 46. 6. A poco si tenne, che quivi, con un coltello non gli uccise.


4) id: 88bf79f6d0ca4e5291b399c459d2575a)
Esempio: Boc.Nov. 79. 26. Io fo boto, che io mi tengo a poco, che io non ti do tale in sulla testa, che 'l naso ti caschi nelle calcagna.
191) Dizion. 3° Ed. .
A POSTA
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pag.116



2) id: ab3a8887a5eb47b78ad5d2cbe8fc2a8b)
Definiz: §. E A sua posta, e A tua posta, e A mia posta è per Quando torna bene, o A suo comodo.


3) id: 107e3b2636b9412d9b6938a3b9a6e675)
Esempio: E Bocc. Nov. 85. 4. A sua posta tenendola in una casa a Camaldoli, prestava a vettúra.


4) id: 8712b73fd9844373a3e23a2ecaa7a8fa)
Esempio: E Dan. Inf. 29. Dentro a quella cava, Dove io teneva gli occhj sì a posta.


5) id: 08a0eb5345dc487789e9578e77cceb92)
Esempio: Sen. Ben. Varch. 6. 37. Oltre a questo tu puoi biasimare a tua posta tutti cotesti marcatanti.


6) id: 0eb4e05d29ee446db37e359a8cd8b8e3)
Definiz: §. E Tenere a posta d'alcuno, o Stare a posta d'alcuno: in sentimen. oscéno, vale Essere per i suoi piaceri.


7) id: 6516fdc3b75e435dbab2686c30b20c38)
Definiz: §. Vale ancóra, A requisizione, in grazia. Lat. in gratiam.


8) id: 95a6a9e9dfe14cd4a6cfe0421f42bb2b)
Definiz: Avverbialm. A bello studio, in pruova. Lat. consultò, dedita opera.


9) id: 34c27aacf7434cb4bf661cfca7bd1a14)
Definiz: §. Diciamo Lavorare a posta, cioè, Quando si fa un lavoro determinatamente per qualcheduno.


10) id: d596b29d49e143cba534a24104235264)
Definiz: §. E A posta, posto avverbialm. forse dal verbo Appostare, contrassegnare coll'occhio, vale Fissamente.


11) id: 2334808406df4f2fbf19cabd6c62b80d)
Esempio: G. V. 8. 59. 1. Fulciéri da Calvoli di Romagna, huomo feróce, e crudele, a posta de' caporali di Parte nera, ec. fece subitamente pigliare, ec.


12) id: 2850bbbbc3c24d7981b432d6c962ca8c)
Esempio: Boc. Nov. 46. 6. Io non posso far caldo, e freddo a mia posta.


13) id: a351154217314dd183d2f847eb4801d9)
Esempio: Tac. Dav. An. 13. 163. Tiberio del pesar le parole aveva l'arte, concetti vivi, oscuri a posta.


14) id: b83671da48e94f8da627d2cc468e071e)
Esempio: E G. V. lib. 8. 96. 3. E le masnáde de' Cataláni, col Maliscalco del Re, che erano a posta di que', che guidavano la terra.


15) id: 3222b3c9058e4d2390449e29d07513c0)
Esempio: E G. V. lib. 11. 136. 3. Che la detta richiesta fosse opera dissimulata, a posta de' Fiorentíni.


16) id: eb453edffcbd418da29b73b1c0594f5d)
Esempio: Boc. Nov. 76. 16. Mi disse, che tu avevi quinci su una giovinetta, che tu tenevi a tua posta.


17) id: 391290df3ad04a4791641e0494ace6c9)
Esempio: Passav. 148. E lasciando le chiavi in sull'altare, si partì (la Monaca) dal Monastero, e stette a posta d'un Cherico, il quale lasciandola, diventò comúne, e palese peccatrice.
192) Dizion. 3° Ed. .
ADDOMANDANZA.
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pag.32



1) id: 9014daedcaaf454b860d29534cec0153)
Definiz: V. A.
193) Dizion. 3° Ed. .
A DESTRA.
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pag.33



2) id: ca2e9f0942a14e7090e6d9f9ffa81736)
Esempio: Cr. 9. 6. 2. E si volga spesso a destra, e a sinistra.


3) id: 4dd7e97eced7424399de50170766ac76)
Esempio: Dan. Purg. 7. Anime sono a destra qua remote.


4) id: c725625770064cd78f6320b337286f9a)
Esempio: Nov. ant. 23. Stando lo 'mperadore un giorno tra questi due savj, l'uno gli stava a destra, l'altro a sinistra.
194) Dizion. 3° Ed. .
A DESTRO.
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pag.33



2) id: 243e3b95b8ca4effb9488bf9414f8796)
Esempio: M. V. 1. 2. A un segno dato, ec. corsono i cavalieri a' loro cavalli, che aveano a destro, dietro al carriaggio.


3) id: d0b0f88f1463482c89b6861ed476e98e)
Esempio: G. V. 12. 65. 5. E chi era a cavallo, scese a piè, co' cavalli a destro, per prender lena.
195) Dizion. 3° Ed. .
A DETTA.
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pag.33

196) Dizion. 3° Ed. .
A DÌ,
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pag.33



2) id: 6f1ae1eae4c84fb8baeb4c6e06c21319)
Esempio: M. V. 7. 44. E valicarono a Messina a dì 24. di Dicembre, la vilia di Natale.


3) id: b18e0e0ea3ef46e99cd96d8f111df157)
Esempio: G. V. 12. 35. 5. Il detto anno a dì 12. Marzo passò di questa vita il Santifico.
197) Dizion. 3° Ed. .
A DIAVOLO.
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pag.33



2) id: 93f8965d90974a5986372fb8b218adf9)
Esempio: Boc. Nov. 73. 21. Senza dire ne a dio, ne a diavolo. Forse corrispondente alla maniera de' Latini, in malam crucem.
198) Dizion. 3° Ed. .
A DICHINO.
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pag.33



2) id: 612ab1fce2bf40d49fde116d4f1be518)
Definiz: Posto avverbialm. vale A chino, abbasso. Lat. deorsum, in imo.


3) id: b362293445034ba79124ffa66d5b3e62)
Esempio: Franc. Sacch. Starà l'huomo con gran pompa, e superbia, e una piccola cosa il metterà a dichino.
199) Dizion. 3° Ed. .
A DIGIUNO.
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pag.33



2) id: e44fe41be7cd4791bda4c6149bca0afc)
Esempio: Bern. rim. Una mattina a buonora a digiuno.


3) id: 8b23e80dda0b40dd84395906ed777d26)
Esempio: E M. Aldobr. altrove. E chi vuole assai bere sanza inebriare, si può usare queste cose nell'acqua fredda a digiuno


4) id: 1165703c83724019b169d965683da43b)
Definiz: §. Dicesi anche A corpo digiuno, A stomaco digiuno, e vale lo stesso.


5) id: 9dce9acbc4e54a259197a61bb74a5645)
Esempio: Maest. Aldobr. Tutte queste maniere di latti si debbono usare a digiuno.


6) id: 49ba723ce68145ef8b86a9fdc2dba25e)
Esempio: Cr. 4. 36. 1. Ma per consuetudine, i Bolognesi, a stomaco digiuno, gli assaggiano.


7) id: e2a2e391cfd846ac83094d7fdcd81c47)
Esempio: Pietr. Span. Tes. Pov. Quando la luna scema, tolga lo 'nfermo nove dì continui a digiuno sugo d'agrimonia.


8) id: 9b098af4fed64b56be7c2edb2f2cb55f)
Definiz: Avverb. Avanti di mangiare. Lat. ieiunè, ieiuno stomaco.