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Esempio: Bocc. Nov. 43. 7. Esso non ardiva a tornare addietro [cioè di tornare]


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Esempio: Bocc. Nov. 29. 15. In abito di peregrini ben forniti a danari, e care gioie.


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Definiz: in vece di DI.


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Esempio: Dan. Inf. 1. Sì ch'a bene sperar m'era cagione [cioè di bene sperare.]
61) Dizion. 3° Ed. .
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2) id: a46bca6d55d54ca3987a346907ba105f)
Esempio: G. V. 11. 129. 1. Avendo, ec. a mano il trattato, con M. Mastin della Scala, di comperar da lui la città di Lucca.


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Definiz: in vece di PER, TRA.
62) Dizion. 3° Ed. .
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2) id: f93273f997f84e09b6bfdd597d9b3227)
Definiz: §. Diciamo, OGGI A OTTO, DOMANE A OTTO. [cioè dopo domane, o oggi, otto dì] Lat. octavo ab isto die, octavo a crastino die, in octavum diem.


3) id: c75900f5cdf74f439e3f8d541b4ce33d)
Definiz: ivi a pochi dì. Lat. paucis post diebus.


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Esempio: Bocc. Nov. 43. 21. Poi ivi a pochi dì, si trovò con la Ninetta.


5) id: f68849dbadb54f64b511afa5d5c8b61c)
Esempio: Bocc. Nov. 43. 19. I pastori dissero, che ivi forsi a tre miglia era un Castello.


6) id: 3d1cb313889d4bb5854730cbf9ce2fbf)
Definiz: in vece di DOPO, con l'avverbio di tempo avanti, come


7) id: a815e723d7324ad5bf68676e19c555c0)
Definiz: E per dopo, di luogo.
63) Dizion. 3° Ed. .
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Esempio: Dan. Purg. 4. Volti a Levante, ove eravàm saliti.


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Esempio: Tes. Br. 2. 49. Per quella Tramontana, a cui quella faccia giace.


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Esempio: Bocc. Nov. 77. 32. La donna montata in sulla torre, e a tramontana rivolta.


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Esempio: Bocc. Nov. 69. 15. Credendo non altramente esser fatta la sua affezione a Nicòstrato.
64) Dizion. 3° Ed. .
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2) id: 96dbb1cf44cc4a81b657b91c9e70da75)
Esempio: Bocc. Nov. 87. 2. In tanto, che a senno di niuna persona voleva fare alcuna cosa, ne altri far la poteva a suo.


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Esempio: E Bocc. Nov. 85. 20. Lasciamiti prima vedere a mio senno.


4) id: e3d62edcb34b48849259063524a658c1)
Esempio: E Bocc. Nov. 19. 23. Racconciò il farsetto a suo dosso.


5) id: 519d060aa83442758954bb272b5a7aff)
Definiz: in vece di SECONDO. Lat. ex, iuxta.
65) Dizion. 3° Ed. .
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2) id: b4ebeb2da99d4c27a7495e9047eadee2)
Esempio: Nov. ant. 46. 1. Tolse per moglie una gentildonna della terra: menolla, e fece a due mesi una fanciulla. Lat. duobus exactis mensibus.
66) Dizion. 3° Ed. .
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2) id: 7f0ea52446e042d3956b151baf006f24)
Esempio: Bocc. Nov. 31. 12. Dolente a morte, alla sua camera si tornò.
67) Dizion. 3° Ed. .
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2) id: 51e304599cda427a8152f30a90ea5ea9)
Esempio: E Bocc. Nov. 71. 10. A coda ritta ci venisti, a coda ritta te n'andrai (cioè con la coda.)


3) id: 770cc3d362174e7eb958d034277d41d0)
Esempio: G. V. 4. 33. 3. Ricevuti tutti a grandissimo onore.


4) id: 29fdfe11b9d942069191ca0bc24d68a3)
Esempio: E Bocc. Nov. 98. 12. Se tu non fossi di conforto bisognoso, come tu se, io di te a te medesimo mi dorrei.


5) id: c9df33447ab640ed997bfc697524562f)
Esempio: Dan. Par. 11. E comandò, che l'amassero a fede (cioè con fede)


6) id: bae1b1cff8d14d0bb773101507f18ce4)
Esempio: E Dan. Inf. cant. 9. Batteansi a palme, e gridavan sì alto


7) id: 4ef1f71e3ac5470aa57367c4bddc005f)
Esempio: Bocc. Nov. 72. 5. In un suo orto, ch'egli lavorava a sue mani.


8) id: dd58ff18fc1742fcb76d9d3a44dd10d0)
Esempio: Bocc. Nov. 44. 12. Se egli si vorrà a buon concio da me partire.


9) id: 19b0e73c90594a2986c53cf7c677aa04)
Esempio: E Bocc. Nov. 79. 45. Vi dea tanti malanni, che voi siate morto a ghiado.


10) id: 3884d65ee14d4b1f8f38d84a04c103bb)
Definiz: §. Fare un'orto, o un podere a sua mano, è pagar chi lo lavora per aver per se tutti i frutti.


11) id: ca145ff0f5154b478f6202dd70dc8a8e)
Esempio: Nov. ant. 35. 3. Io andava per gran bisogno in servigio della mia donna: e il Re fu giunto, e disse: Cavaliere, a qual donna se tu? Ed egli rispuose: Sono alla Reina di Castella (cioè con qual donna stai tu?) Stò con la Reina; che è lo stesso, che diciamo oggi stare a padrone cioè con padrone.


12) id: bf209bc00ceb4652b7b6d5f71e48060e)
Definiz: Pigliasi ancora in vece di CON.
68) Dizion. 3° Ed. .
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2) id: 56666ec241d34ab4aa67b64aa275c9bd)
Esempio: Dan. Purg. can. 6. E disse al Duca, andiamo a maggior fretta (cioè in maggiore, o con maggior fretta.)
69) Dizion. 3° Ed. .
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2) id: bc25d69b85404f1b9d8841282a9c0883)
Esempio: Nov. ant. 74. 3. Allora gli restituì a speranza dell'altra maggiore accomandigia.


3) id: adb82a4fe1e9443ab3504fcf9dd927ad)
Esempio: Petr. canz. 4. 1. E mi fece obbliar me stesso a forza.


4) id: b4d0324c72f94521baea612510b4478f)
Esempio: E Bocc. Nov. 32. 1. Vivea molto ad agura, a guisa Spagnuola (cioè con agurio, per via d'agurj.)
70) Dizion. 3° Ed. .
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2) id: 752bad6ab98d418c84324ddcfbb28d63)
Esempio: Nov. ant. 2. 2. Cotanto dico, ch'el cavallo è nutricato a latte d'asina.


3) id: f757299d4e414ac99d13644b7d3610f0)
Definiz: per CON, o DI.
71) Dizion. 3° Ed. .
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2) id: 89238c4e03994c77bac39268fcc1ffe3)
Esempio: Tavol. dicer. Noi siamo tanti, che tutti li potemo tosto acchiudere, non ci converrà guari combattere a sì poca gente.
72) Dizion. 3° Ed. .
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2) id: b9b02f0462a242a19fc16dbe179ddd70)
Esempio: Bocc. Nov. 72. 5. A otta a otta la presentava (cioè di quando in quando.)


3) id: 21221efda2e247fc90fa70ddaeff0a23)
Definiz: per DI con la corrispondenza dell'IN.
73) Dizion. 3° Ed. .
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2) id: bafba2b25b7e4d2781d399b62435b5d8)
Esempio: Bocc. g. 7. p. 3. I pesci notar vedean per lo lago a grandissime schiere.
74) Dizion. 3° Ed. .
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2) id: f174825a8a06416394106e312e70d281)
Esempio: Dan. Purg. 7. Per quanto ir posso a guida, mi t'accosto.


3) id: ec305f0dafd647c9abce8426ad0010da)
Esempio: Nov. ant. 8. 2. Non vedèo ben la mattina, recolsi a mal'agura, e a noia (cioè in mal'agura, e per mala agura.)


4) id: 27647c300f4448c19be219613b484367)
Esempio: G. V. 5. 3. 3. Il fece eleggere a Re de' Romani.


5) id: bb83b94afda4444c87baf2f86b892a28)
Esempio: Nov. ant. 2. Non mi rispondere a grado, dimmi sicuramente la verità.


6) id: a084bef4f69347fa8f77afc0a6a83647)
Esempio: E G. V. cap. 32. 2. Ritegnendo a loro l'amministragione d'ogni altra cosa del Comune (cioè in loro, o per loro) Lat. pro se.
75) Dizion. 3° Ed. .
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2) id: a24925cff42e43d6abed73b6d886a588)
Esempio: Dan. Inf. 29. Vero è ch'io dissi a lui parlando a giuoco (cioè in giuoco, da giuoco, o per giuoco.) Lat. ioco.
76) Dizion. 3° Ed. .
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2) id: 461df740ce82414b8ff01f6bda411dda)
Esempio: Nov. ant. 75. 2. Il cavallo era duro, e il fante non potendolo tener neente, sí si dirizzò verso il padiglione del Soldano, a sua gran forza.
77) Dizion. 3° Ed. .
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2) id: 09b084d20b5845f4ab1fef554c0b49d3)
Esempio: Nov. ant. 65. 8. Or com'ebbe tutto affettato, e a fetta a fetta cercato (cioè una fetta dopo l'altra, e a fetta per fetta.) Lat. frustillatim.
78) Dizion. 3° Ed. .
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2) id: 198c33e9eb054408863ca17969be7404)
Definiz: aggiunta a' verbi, alcuna volta diversifica loro il significato, come COMANDARE, ACCOMANDARE: TENERE, ATTENERE: COSTARE, ACCOSTARE: METTERE, AMMETTERE. Alcuna volta lo diversifica, e lo mantiene, come BATTERE, ABBATTERE: OPERARE, ADOPERARE. Alcuna volta mantiene appunto lo stesso, come OMBRARE, ADOMBRARE: CUMULARE, ACCUMULARE. Alcun'altra accresce lor forza, come BARBICARE, ABBARBICARE.
79) Dizion. 3° Ed. .
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2) id: 4aca57f6443240b2a93dc482401d7100)
Definiz: aggiunta a' nomi, opera il medesimo, che ne' verbi, come BATTIMENTO, ABBATTIMENTO: CUMULAMENTO, ACCUMULAMENTO: BARBICAMENTO, ABBARBICAMENTO.