Lessicografia della Crusca in rete

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3° Edizione
Diz Giu. totali
10391 293 10684 forme
5937 153 6090 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
180) Dizion. 3° Ed. .
DISTRUGGERE
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pag.559



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Esempio: Dan. Rim. 17. Il cuor di pianger tutto si distrugge, E l'anima ne duol sì che ne stride (qui forse quello, che noi diciamo Struggersi d'una cosa, averne desiderio grandissimo, o pure nel semplice sent. di liquefarsi)
181) Dizion. 3° Ed. .
DIBATTERE
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pag.499



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Definiz: Battere in qua, e 'n la prestamente con che che sia, dentro a vaso, materie viscose, per istemperarle, e incorporarle insieme. Lat. tundere, contundere. Si usa oltre alla signific. att. nel sent. neutr. e nel neutr. pass.
182) Dizion. 3° Ed. .
NOBILITARE
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pag.1087



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Definiz: Far nobile. Lat. nobilitare. E non che nel sent. attivo, e nel neut. si usa anche nel signif. neut. pass. per dinotare il Sollevarsi, che altri fa di se stesso con dignità cospicue, o con azioni nobili.
183) Dizion. 3° Ed. .
ARRICCIARE
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pag.142



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Definiz: Sollevare, rizzare: ed è proprio del pelo, che si solleva, e intirizzisce per subitáno spavento di che che sia, o per istizza. Lat. horrere, erigi. Ed oltre alla signif. att. si usa ancora nel sent. neut. e neut. pass.
184) Dizion. 3° Ed. .
GORGOGLIARE
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pag.787



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Definiz: Mandar fuora quel suono strepitoso, che si fa nella gorga, gargarizzandosi, o favellando in maniera, che si senta la voce, senza distinguersi le parole. L. crepitare, murmurare. Che talora nel sent. neut. e talora nel neut. pass. ugualmente s'adopera.


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Esempio: Dant. Inf. 7. Quest'inno si gorgoglian nella strozza.
185) Dizion. 3° Ed. .
CAMUFFARE
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pag.269



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Definiz: Travestíre; ed è anche quello che noi diremmo imbacuccáre, imbavagliáre, incapperucciáre; che è il Lat. caput obvolvere, obtegere. E si usa non che in significazione attiva, ma anche nel sent. neut. pass. benchè talora colle particelle MI, TI, ec. non espresse.
186) Dizion. 3° Ed. .
GRAFFIARE
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pag.790



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Definiz: Propriamente stracciar la pelle coll'unghie, e dicesi anche d'altra cosa, che straccia la pelle a simiglianza di graffio. Lat. unguibus lacerare, scarificare, lancinare, unguibus foedare, disse Vergilio E si adopera oltre al sent. att. e neutr. anche nel neut.pass.
187) Dizion. 3° Ed. .
RECARE.
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pag.1330



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Definiz: Condurre di luogo a luogo, ma si dice solamente di quelle cose, che da più lontano luogo si partono, e s'avvicinan dove noi siamo, o dove d'essere, facciam ragione. Lat. afferre. Usandosi oltre al sent. att. anche nel signif. neut. e neut. pass.


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Esempio: E Bocc. num. 7. Lo scaggiale da i dì delle feste, ch'io recai a marito.


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Esempio: G. V. 10. 7. 2. E tutti li gran Baroni, e la Reina, recaro a niente.
188) Dizion. 3° Ed. .
PROPORRE, e PROPONERE.
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pag.1270



1) id: 0e9aa0722cb4464a829fef0af8fe0738)
Definiz: Supplendosi l'un l'altro questi due verbi alla formazione d'un solo, che si usa anche nel sent. neut. pass. Porre avanti, o mettere in campo il soggetto, del quale, o sopra 'l quale, si vuol discorrere, e ragionare. Lat. proponere, in medium afferre. Gr. προβάλλειν.


2) id: e56742dc8af54534b8d4ea8b146af392)
Esempio: E Bocc. Nov. 10. 7. Si proposero di riceverlo, e di fargli onore.
189) Dizion. 3° Ed. .
RAGGRINZARE.
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pag.1312



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Definiz: il che anche, ma più genericamente diremmo Raggricchiare: che è il Ristrignersi di che che sia in se stesso, come dell'huomo, che raccoglie insieme le membra, o per freddo, o per simile accidente. E si usa così nel sent. att. e neut. come pur nel neut. pass.
190) Dizion. 3° Ed. .
DISCENDIMENTO, e DESCENDIMENTO
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pag.533



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Esempio: Arrigh. Eleggere discendimento al Ninferno.
191) Dizion. 3° Ed. .
PORRE
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pag.1233



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Definiz: Che si disse PONERE. E si supplisce l'uno all'altro, fattone un verbo colle lor voci, ed usandosi anche in tutte e due le forme per alcuni tempi, come mostran gli esempli: Mettere in luogo, collocare. Latin. ponere, collocare. Si adopera pure in particolari maniere, nel sent. neut. passiv.


2) id: 637c6e60d2224e1296efe647d87f2e4f)
Definiz: §. Porre: In sent. neut. pass. Impacciarsi, aver che trattare, pigliar commerzio. Latin. versari.


3) id: 74ba2366f6644bd2afb301cb24005888)
Esempio: Ar. Capit. 4. Porsi devrian tutte le lingue a freno.


4) id: 0a9d6b8315d8460e94bb6e4583dc17ec)
Esempio: Dittam. 5. 7. Ove la mente, a quel ch'io dico, poni.


5) id: fc0d50cb60074318933ccd46641b88b0)
Esempio: Dan. Infer. 7. Questa è colei, che tanto è posta in croce.


6) id: d775fc67951e4da9918ebff65e5c3b4c)
Esempio: Dant. Purgat. 7. Rispose: luogo certo non c'è posto, Lecito m'è andar su, e dintorno.


7) id: 017db62ed9b043d8b1a93e482b1c4096)
Esempio: M. V. 101. 7. I loro anziáni, e governatori, posto il senno dall'uno lato, osaron dire, ec.
192) Dizion. 3° Ed. .
IACINTO, eGIACINTO
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pag.823



1) id: 6e2cf0759ca242f4a3de8d92a65d254f)
Esempio: Ar. Fur. 7. 3. Verde smeraldo con flavo giacinto.
193) Dizion. 3° Ed. .
BONTADOSO, e BONTADIOSO
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pag.232



1) id: c324fe4be8ac404dba51dbf683eb5c4d)
Esempio: Arrigh. Lunga prosperità non fa l'huomo bontadióso.
194) Dizion. 3° Ed. .
VOLPINOe VOLPIGNO
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pag.1806



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Esempio: Arrigh. Le volpine parole partoriscono dubbiosa fede.


2) id: 610b3a5ba1764afd85c3a35737853b3c)
Esempio: Ar. Fur. 5. 73. Venuto è 'n sospizion, ch'io non riveli A lungo andar le fraudi sue volpine.
195) Dizion. 3° Ed. .
GARRITORE
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pag.748



1) id: b18e30103812428a852a03770d4dc9f2)
Esempio: Arrigh. Così suole lo ignorante garritóre sofistico.
196) Dizion. 3° Ed. .
FALDIGLIA
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pag.627



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Esempio: Ar. Fur. 7. 28. Benchè ne gonne, ne faldiglia avesse.
197) Dizion. 3° Ed. .
CINABRO
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pag.336



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Esempio: Ar. Fur. 7. 13. La bocca sparsa di natío cinábro.
198) Dizion. 3° Ed. .
TINTINNIRE
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pag.1692



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Esempio: Ar. Fur. 7. 19. Faceano intorno l'aria tintinnire D'armonia dolce.
199) Dizion. 3° Ed. .
LAVORATRICE
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pag.940



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Esempio: Arrigh. Penelope lavoratríce, per sostener la vedovità onestamente.