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680) Dizion. 4° Ed. .
ACCONCIO.
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pag.37



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Esempio: Ovid. Pist. Il vento era acconcio alli marinari, e non a me amante. (cioè, secondo il bisogno de' marinari.)
681) Dizion. 4° Ed. .
PANATTIERE
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pag.474



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Esempio: Sen. Pist. 95. Il panattier mio non avea fior di pane, ma e' n'aveva il castaldo, e 'l lavoratore.


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Esempio: E Sen. Pist. appresso: E tacerò de' panattieri, e degli altri, che ministrano, e de' siniscalchi.
682) Dizion. 4° Ed. .
SGRAVARE
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pag.518



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Esempio: Sen. Pist. Se n'andò tutto di grado in isbandimento, e sgravò la città di Roma (cioè: liberò dal sospetto)
683) Dizion. 4° Ed. .
FENICONTERO
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pag.429



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Esempio: Sen. Pist. 110. Sanza desiderare di mangiare lingue d'uccelli d'Affrica, chiamati feniconteri, e uccellagione recata di lontana contrada d'Asia.
684) Dizion. 4° Ed. .
SCHIFILTÀ, SCHIFILTADE, e SCHIFILTATE
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pag.386



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Esempio: Sen. Pist. 78. Egli è tanto grande la loro schifiltà, e segnoría, che si fanno portar dietro la cucina.


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Esempio: Sen. Pist. Che ha malo stomaco, e corrotto, e pieno di schifiltà.


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Esempio: Mor. S. Greg. Dispregiano quelli, che sono entro nella chiesa, per ischifiltà della lor vita.
685) Dizion. 4° Ed. .
FRATELLESCO
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pag.520



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Esempio: Pist. Cic. a Quint. Egli si forzi di mostrare verso noi amor fratellesco ec. con questi fratelleschi, parlo teco.
686) Dizion. 4° Ed. .
DIROMPERE
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pag.149



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Esempio: Sen. Pist. 75. Noi avremo gran guiderdone, se noi dirompiamo, e cacciamo le nostre occupazioni, e i nostri vizj.


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Esempio: Ovid. Pist. Imprima mi difesi da lui, e diruppigli gli orati capelli, e 'l lucente viso.


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Esempio: Red. Ditir. 15. Con alti picchi De' mazzapicchi Dirompetelo, Sgretolatelo, Infragnetelo, Stritolatelo.
687) Dizion. 4° Ed. .
GIUSTIZIERE, e GIUSTIZIERO
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pag.631



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Esempio: Sen. Pist. Perchè mi mostri tu queste spade, e questo fuoco, e questi giustizieri, che sono apparecchiati per me?


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Esempio: G. V. 12. 70. 2. Feciono più signori per giustizieri, ma poco furono ubbiditi.
688) Dizion. 4° Ed. .
LANGUISCENTE.
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pag.17



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Esempio: Sen. Pist. 92. La non razionale parte dell'animo ha due parti; l'una ec. l'altra umile, languiscente, data a' diletti.
689) Dizion. 4° Ed. .
MORSELLO
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pag.288



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Esempio: Sen. Pist. Hai tu veduto, diceva egli, alcuna volta il cane prendere a gola aperta i morsegli del pane?


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Esempio: E Sen. Pist. altrove: Manucano un morsello di pan grosso, e appresso si coricano in un povero letto.


3) id: ba9d79a646f345948240226d6d9b003b)
Esempio: Sen. Pist. Ma egli è oggimai tempo, ch'io faccia fine, e ch'io ti mandi alcun buon morsello, con questa pistola (il Lat. ha clausula utilis, et salutaris)
690) Dizion. 4° Ed. .
SPIGLIATEZZA.
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pag.667



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Esempio: Sen. Pist. E se l'uomo ha le giunte delle ginocchia tagliate, non solamente leggerezza, e spigliatezza perisce, ma ec.
691) Dizion. 4° Ed. .
SCESO
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pag.375



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Esempio: Ovid. Pist. 41. Si mise le tue belle armi guadagnate dalle tue prodezze sopra la gente iscesa di Dardano.
692) Dizion. 4° Ed. .
A SECCO
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pag.284



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Esempio: Stor. Pist. 55. Uguccione giunse alla postierla delle mura di San Fridiano, che era murata e secco, e smuraronla.


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Esempio: Malm. 9. 7. Dove, per aver meglio il suo dovere, Fece in principio un bel murare a secco, Quando fu pieno, al fin chiese da bere.
693) Dizion. 4° Ed. .
ASPETTANZA
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pag.287



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Esempio: Sen. Pist. Le cose, che sono a venire, e le passate ci dilettano per aspettanza, e quelle per rimembranza.
694) Dizion. 4° Ed. .
ABBRUNARE.
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pag.16



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Esempio: Sen. Pist. E così la terra è cibosa, e fruttuosa, imperciocchè 'l fuoco non abbruna, e non arde niente.
695) Dizion. 4° Ed. .
ACCASARE.
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pag.24



1) id: e9f80207027d4c0998fd1656cd485f1f)
Esempio: Sen. Pist. 89. Non rimarrà egli neuno lago, sopra 'l quale voi non accasiate, e facciate case, e ville?


2) id: b8e5077842a946e9a588ce5d8a63d2a0)
Esempio: E Sen. Pist. appresso: Quando voi avrete accasato per piano, e per montagne ec. si è ciascun di voi un piccolo corpo.


3) id: a30184fafa3645c68409cf8d2b555cca)
Esempio: Bern. Orl. 3. 7. 36. E tolse moglie, e s'accasò in Bibbiena.
696) Dizion. 4° Ed. .
ARRAPPARE
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pag.268



1) id: 24742c7d6fc74f18ac525dfaf91cb6ac)
Esempio: Ovid. Pist. 39. L'animo mi confortava d'andare in mezzo dell'ornata gente, e d'arrappare le grillande dell'oro delle composte trecce.


2) id: b91793ce2b6b4d05ad4caf061fe387d7)
Esempio: Bocc. lett. S. Ap. 289. Io non doveva così subito il partire, anzi la fuga dal tuo Mecenate, arrappare.
697) Dizion. 4° Ed. .
CANNONE.
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pag.535



1) id: f907c840b3b94c5d89ec1ffe604d79d3)
Esempio: Sen. Pist. 90. E come sono i bagni alti, e' cannoni, onde esce il caldo per iscaldare il bagno.


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Esempio: Mor. S. Greg. Nientedimeno non mi pare cosa ingiuriosa, che per un cannon di piombo uscisse abbondanza d'acqua, a uso de' fiumi.
698) Dizion. 4° Ed. .
LAMMIA
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pag.13



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Esempio: Ovvid. Pist. Tu eri allora servo, ed io era allora lammia, quando io soffersi di maritarmi a te servo.
699) Dizion. 4° Ed. .
LUMIERA
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pag.96



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Esempio: Sen. Pist. Ti preghiamo, ec. che tu mostri la lumiera di verità a coloro, che sono sbarattati, o disviati.


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Esempio: Segr. Fior. stor. 7. 191. Ai privati, non a lui, quelle lumiere appartenevano.


3) id: 9811a1fe92f34db0880be31d2d6fc8c4)
Esempio: Malm. 11. 15. Col battaglio di nuovo agile, e presto Tira il gigante, e dà nella lumiera.