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DISONESTÀ, DISONESTADE, e DISONESTATE
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DISONESTÀ, DISONESTADE, e DISONESTATE .
Definiz: Vizio d'impudicizia, che consiste in fatti, o in parole: Sfacciatezza di costumi; ed all'eccesso di questo vizio diciamo Oscenità. Lat. impudicitia, impuritas. Tertull. dice inhonestas.
Esempio: Pass. 134. Imprima dee essere di matura etade, non troppo giovane, acciocchè sia riverito, e che non ci abbia sospetto di disonestà.
Esempio: E Passav. altrove. Quello, che rende indegno il Prete del santo uficio, è spezialmente la disonestà della carne.
Esempio: Boc. Nov. 23. 23. Come, ec. per la lunghezza del tempo avesse le sue tristizie, e disonestà dimenticate.
Esempio: Maestr. 2. 1. Il secondo modo perchè s'aggrava il peccato, per la persona, siccome è la disonestà nel Cherico, la quale dee essere più gravemente punita, che nel Laico.
Esempio: S. Agost. C. D. La puritade sta nascosta, e la disonestade si manifesta.