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1) Dizion. 4° Ed. .
MANGIARE
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MANGIARE.
Definiz: Sust. L'Atto del mangiare. Lat. esus, us.
Esempio: Bocc. nov. 1. 17. Alcuna volta gli era paruto migliore il mangiare, che non pareva a lui, che dovesse parere a chi digiuna per devozione.
Definiz: §. I. Mangiare, per Convito, Desinare, Cena. Lat. prandium, convivium. Gr. ἄριστον, εὐωχία.
Esempio: Nov. ant. 12. 2. Lo Re Porro, il quale combatteo con Alessandro, a un mangiare fece tagliare le corde della cetera a un ceteratore.
Esempio: Bocc. nov. 31. 9. Il quale un giorno dietro mangiare laggiù venutone ec.
Esempio: E Bocc. num. 12. Appresso mangiare ec. nella camera n'andò della figliuola.
Esempio: Sen. Pist. E non dico delle feste, ch'oggi si fanno a' nostri mangiari, alle quali ha più cantatori, che non vi ha ragguardatori.
Esempio: Salust. Iug. R. A' quali quelle cose più che li grandi mangiari son dilettevoli.
Definiz: §. II. Mangiare, per Cibo, Vivanda. Lat. cibus, epulae, edulium. Gr.ἐδωδὴ, φαγήματα, ἔδεσμα .
Esempio: Nov. ant. 8. 1. In quella Alessandria sono le rughe, ove stanno i Saracini, i quali fanno i mangiari da vendere, e cerca l'uomo la ruga per li piúe netti mangiari, e più dilicati, siccome uomo tra noi cerca de' drappi.
Esempio: Cr. 3. 4. 4. E perciò si fa mangiari della farina del cece a modo di farinata.
Esempio: Coll. SS. Pad. La terza, quando disidera troppo dilicati, e lavorati mangiari.
Esempio: Albert. cap. 54. Non esser disideroso in ogni mangiare, e non ti mettere in corpo ogni esca, perciocchè in molte esche hae infermitade; e perciò dice Seneca: variati mangiari son contrarj alla buona forza, e sono strani de' corpi nostri.
Definiz: §. III. Il mangiare insegna bere; proverb. che vale, che Il bisogno insegna altrui operare.
Esempio: Libr. Son. 118. Io sento, che 'l mangiare, insegna bere.
Esempio: E Libr. Son. 124. Percch'a molti insegna il mangiar bere.
Esempio: Varch. Suoc. 2. 1. Cerca pure; il mangiare t'insegna bere.