Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 1° Ed. .
MANGIARE
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MANGIARE.
Definiz: Sust. l'atto del mangiare. Lat. esus, us.
Esempio: Boc. n. 1. 17. Alcuna volta gli era paruto migliore il mangiare, che non parea a lui, che dovesse parere.
Esempio: E Bocc. n. 31. 13. Appresso mangiare, ec. nella camera andò della figliuola.
Esempio: E Bocc. num. 9. Il quale un giorno dietro mangiare, laggiù venutone.
Definiz: ¶ Per convito, desinare, cena. Lat. Prandium, convivium.
Esempio: Salust. Iug. R. A' quali quelle cose, più che li grandi mangiari son dilettevoli.
Esempio: N. ant. 12. 2. Lo Re Porro, il quale combattéo con Alessandro, a un mangiare, fece tagliar le corde della cetera a un ceteratore.
Definiz: ¶ Per cibo, vivanda. Lat. cibus, epulae, edulium.
Esempio: N. ant. 8. 1. In quella Alessandria sono le rughe, dove stanno i Saracini, i quali fanno i mangiari da vendere, e cerca l'huomo la ruga, per li più netti mangiari, e più dilicati, sì come huomo tra noi cerca de' drappi.
Esempio: Cr. 3. 4. 4. E perciò si fa mangiari della farina del cece, a modo di farinata.
Esempio: Coll. S. Pad. La terza, quando disidera troppo dilicati, e lavorati mangiari.
Esempio: Albert. Non esser disideroso in ogni mangiare, e non ti mettere in corpo ogni esca, perciocchè in molte esche ha infermità, ec. diversi mangiari son contrarj alla buona forza, e sono strani a' corpi nostri.
Definiz: ¶ Diciamo in proverbio. Il mangiare insegna bere, e vale Il fare insegna fare.