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Dizion. 4° Ed. .
MANGIARE
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MANGIARE.
Definiz: | Pigliare il cibo, e mandarlo masticato allo stomaco. Lat. edere, vesci. Gr.
βρώσκειν,
ἐσθίειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 7. 5.Mentrechè egli sopra la terza roba mangiava ec. |
Esempio: | EBocc. num. 11. Or mangi del suo, se egli n'ha, che del nostro
non mangerà egli oggi. |
Esempio: | EBocc. nov. 19. 25. Al quale il Soldano avendo alcuna volta
dato mangiare ec. al Catalano il domandò. |
Esempio: | E Bocc. nov. 24. 12. Seco sempre recando e ben da mangiare, e
ben da bere. |
Esempio: | E Bocc. Test. 1. Ed oltre a ciò un desco piccolo da mangiare
d'assi di noce. |
Esempio: | Dant. Purg. 23. Di bere, e di mangiar n'accende cura. |
Esempio: | Genes. Lavossi le mani, e mangiò a gran quantità, perchè n'avea bisogno.
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Esempio: | Sen. ben. Varch. 6. 16. Le cose da mangiare non si stimano dall'uso, e
dall'effetto, ma dalla consuetudine. |
Esempio: | Cas. lett. 74. Perchè io ti priego di nuovo, che tu ti astenga di fare esercizio
violento, e di mangiare, come tu suoli, le fave a staia, e le ciriege a cesta. |
Definiz: | §. I. Mangiare, per metaf. |
Esempio: | G. V. 8. 32. 4. Gli domandarono grazia, che fossono alleggiati delle importabili
gravezze, che M. Giachè di Sampolo, e i suoi facevano loro, e oltre a ciò i gran Borghesi delle ville, che tutti gli
mangiavano (cioè: gli consumavano, togliendo loro le lor facultà) |
Esempio: | Red. esp. nat. 31. Qual poi esser possa la cagione di tale inalbamento, io per me
credo, che venga da quel sale, che suol fiorire su i vasi di cristallo, e che col tempo gli rode, gli spezza, e se gli
mangia. |
Esempio: | Fir. Luc. 1. 1. E questi schiocchi lodan più le cose dozzinali, perchè e' par loro
intenderle, che le cose de' valentuomini, che e' non ne mangiano (cioè: che e' non
intendono) |
Definiz: | §. II. Mangiarsi uno; il che si direbbe anche Inghiottire; vale Sopraffarlo con
parole, o bravate, Usargli angherie, o violenze. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 15. 209. Claudio Timarco Candiotto fu querelato di cose solite a'
potenti delle provincie, che si mangiano i minori (quì il T. Lat. ha: opibus nimiis ad
iniurias minorum elati) |
Definiz: | §. III. Mangiarsi uno cogli occhi; vale Guardarlo fiso, e con affetto sensuale, e disordinato.
Lat. oculis comedere, Marzial. Gr. ὀφθαλμοῖς
χαίνειν. |
Definiz: | §. IV. Mangiare in pugno, o simili; vale Mangiare poco, e in fretta. Lat. raptim comedere. Gr. ἐξ
ἐπιδρομῆς
φαγεῖν. |
Esempio: | Alleg. 129. E sul pugno mangiar come sparviere. |
Definiz: | §. V. Mangiar del pan pentito; vale Pentirsi. Lat. facti
poenitere. Gr. καταγιγνῶσκειν
τὸ πεπραγμένον .
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Esempio: | Malm. 2. 2. Essendo ormai con gli anni in là un pezzo, A mangiar cominciò del pan
pentito. |
Definiz: | §. VI. Mangiare a crepapelle, o a crepacorpo; vale quasi Mangiar tanto, che la pelle crepi; che è
quasi Mangiar più, che non si può. Lat. cibo se ingurgitare. Gr.
σίτου
γεμίζεσθαι. |
Definiz: | §. VII. Mangiar col capo nel sacco; vale Vivere senza prendersi alcuna briga al mondo. |
Esempio: | Gell. Sport. 3. 3. Noi fattori sebbene mangiamo, come il caval della carretta, col
capo nel sacco, questo nostro pane è accompagnato da tanti guai, ch'e' fare' meglio averselo a guadagnar colla zappa. .
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Definiz: | §. VIII. Mangiar noci. |
v. NOCE.
Definiz: | §. IX. Aver mangiato cicerchie. |
v. CICERCHIA §. I.
Definiz: | §. X. Canchero ti mangi, spezie d'imprecazione. |
Esempio: | Fir. Luc. 1. 2. Fiuta su, canchero ti mangi. |
Esempio: | Cecch. Stiav. 3. 7. Ancor non vuoi Comparir? tosto, che ti mangi il canchero.
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