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FORMA.
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FORMA.
Definiz: Sost. femm. Modo, Maniera, come una cosa è fatta esteriormente; Modo suo esteriore di essere: Figura con la quale le cose ci si offrono alla vista; e talora altresì L'immagine di esse percepita.
Dal lat. forma. –
Esempio: Dant. Parad. 31: La forma general di paradiso Già tutta il mio sguardo avea compresa, In nulla parte ancor fermato fiso.
Esempio: E Dant. Conv. 227: Queste cose visibili,... in quanto sono visibili, vengono dentro all'occhio: non dico le cose, ma la forma loro, per lo mezzo diafano, non realmente, ma intenzionalmente, siccome quasi in vetro trasparente. E nell'acqua ch'è nella pupilla dell'occhio questo discorso, che fa la forma visibile, per lo mezzo suo si compie.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 8: E acciò che gli strani possino meglio intendere le cose avvenute, dirò la forma della nobile città, ec.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 28: Se paradiso si potesse in terra fare, non sapevano conoscere che altra forma, che quella di quel giardino, gli si potesse dare.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 24: E in questi dì mi porrò con uno maestro che insegna iscrivere, che insino a ora sono istato a scrivere in casa, e veggo che non piglio buona forma di lettera.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 4: Questo è grande testimonio della sua antichità. E aggiugnesi, a provare questo medesimo, la forma del teatro che si vede, e il tempio di Marte ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 23: Così in duo brevi, ch'avean simigliante Ed ugual forma, i nomi lor notàrsi.
Esempio: Bern. Orl. 67, 18: In mano ha un breve, ch'era da due bande Scritto con tal parole in forma grande.
Esempio: Biring. Pirotecn. 49 t.: Vi dirò la forma d'essa (del forno chiamato Manica), e vi dirò de la comune.... Ancora v'è de' maestri che le costumano fare in varie forme; chi longa e stretta, e chi da' piei torta alquanto.... Or per concludere..., alle comuni si dà forma de una tremoggia di molino, ec.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 4: Si sforzarono di dimostrare con le dipinture le forme dell'erbe.
Esempio: E Mattiol. Disc. 1, 11: E cominciando prima dalla forma, e dalla somiglianza che l'una pianta si ritrova avere con l'altro, ec.
Esempio: Cellin. Pros. 51: Ora discorreremo un poco di particella del modo che quelli (i diamanti) si conciano, cioè che di rozza forma e' si riducono a quella bella forma che di poi e' dimostrano, cioè in tavola, a faccette, e in punta.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 63: Audace e fera plebe,... Che 'l ferro uso a far solchi, a franger glebe, In nove forme e in più degne opre ha volto.
Esempio: E Tass. Gerus. 18, 69: Gli toglie non pur l'alma e la vita, Ma la forma del corpo anco e del volto.
Esempio: Parin. Poes. 82: Oh lui beato, Che primo può di non più viste forme Tabacchiera mostrar!
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Dant. Rim. 34 t.: Canzone,... io ardisco a far.... La novità che per tua forma luce, Che mai non fu pensata in alcun tempo.
Esempio: Tass. Rinald. 11, 53: Mai non può rimirar lunge o d'appresso, Ch'il duol non veggia in vera forma espresso.
Esempio: Giulianell. Nav. turr. 18: Divisatolo poi (l'argomento), e sotto le leggi del raziocinio e del criterio richiamatolo, mi cambiò tra mano forma ed aspetto.
Definiz: § II. E riferito al corpo di persona o d'animale, per Fattezza di quello, Conformazione; ed anche Immagine, Figura. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 483: Ed essendo per tale modo menata Polissena al sacrificio, tutti li regi e tutto il popolo trasse a vedere distruggere la forma della sua bellezza.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 445: Colui che si diletta d'aver moltitudine di muli dee eleggere una cavalla.... che sia di bella forma.
Esempio: Dant. Purg. 29: Vennero.... quattro animali, Coronato ciascun di verde fronda. Ognuno era pennuto di sei ali, Le penne piene d'occhi; e gli occhi d'Argo, Se fosser vivi, sarebber cotali. A descriver lor forma più non spargo Rime, lettor.
Esempio: Leggend. SS. Z. 2, 132: Or fue la forma del beato Marco in questa maniera: col naso lungo, con le ciglia in giù, cogli occhi belli.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 63: Sotto turpissime forme d'uomini si truovano maravigliosi ingegni dalla natura essere stati riposti.
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 61: Non fu veduta mai più strana torma, Più mostruosi volti e peggio fatti; Alcun dal collo in giù d'uomini han forma, Col viso altri di simie, altri di gatti, ec.
Esempio: Caran. Erodian. Stor. 85 t.: Fece dipingere una grandissima imagine, la quale rendeva tutte le sue fattezze, e portamenti ch'egli usava in andando ed in sacrificando. Appresso egli fece aggiungere alla pittura la forma del suo Dio paesano, a cui egli faceva i sacrificj.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 162: A far l'unica forma Di Cecchin, di ch'i' parlo, in pietra viva Eterna, or ch'è già terra qui tra noi,... Convien che, ec.
Esempio: Flor. Agric. Met. volg. 526: E benchè non tutte le mustelle l'invernata si stiano nascoste nè abitino sotto terra, non di meno io ho voluto isprimer tutte le qualità e forme loro; il che giudico dover essere di profitto a gli studiosi de le cose naturali.
Definiz: § III. E figuratam., riferito al morale. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 253: Di Niccolò no me ne maraviglio punto, che sia in quella forma.
Esempio: Lambr. Elog. 3: Vorrei ritrarre di lui, come pittore con pochi segni, quella interior forma dell'anima e dell'ingegno, la quale il fece maggiore di quel che tristizia d'uomini e sventura di tempi avrebbero voluto che fosse.
Definiz: § IV. E per Figura, Immagine; in modo figurato e poetico. –
Esempio: Tass. Rim. 4, 1, 9: Tal dimostrar solevi agli occhi nostri Della Chiesa di Dio, che lieta or miro, La vera forma in men sublime tempio.
Definiz: § V. In più largo senso, e usato assolutam., prendesi per Aspetto, Sembianza, Faccia; e talvolta per la stessa Persona. Riferito anche ad animali. –
Esempio: Dant. Inf. 30: A peccar con esso.... venne (Mirra con Ciniro), Falsificando sè in altrui forma.
Esempio: E Dant. Purg. 17: Di lei che mutò forma Nell'uccel che a cantar più si diletta.
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 55: Perchè, o furiosa, tante volte pigli diverse forme?
Esempio: Ovid. Pist. 146: Sia più da essere eletto o pregiato di me, per etade o per bellezza di forma.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 87: Savia ciascuna, e di sangue nobile, e bella di forma, ed ornata di costumi.
Esempio: Rucell. G. Ap. 974: Prendi un bel specchio lucido e scavato, In cui la picciol forma d'un fanciullo, Ch'uscito sia pur or del matern'alvo, Ti sembri ne la vista un gran colosso.
Esempio: Ar. Orl. fur. 45, 32: Amor n'è causa, che nel cor m'ha impresso La forma tua così leggiadra e bella.
Esempio: Car. Eneid. 4, 414: E più non disse, Nè più risposta attese; anzi dicendo, Uscío d'umana forma, e dileguossi.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 63: Tentò ella mill'arti, e in mille forme, Quasi Proteo novel, gli apparve avanti.
Esempio: Bald. Vers. 85: Visto l'ho proprio con questi Occhi, a punto così ne la sua forma, Come guardando te, te stesso vedo.
Esempio: E Bald. Vers. 86: Veggio da quella grotta a l'improvviso Uscir il Dio, di forma assai maggiore D'ogni forma mortale.
Esempio: Salvin. Podagr. Luc. 27: La Lida Aracne gareggiò con Pallade, Perdè sua forma, e ancor le fila intreccia.
Esempio: Bentiv. C. Teb. 1, 347: Non ti rinfaccio (Giunone a Giove) le mentite forme, E gl'incogniti stupri.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 23: E si cangia secondo il gusto vario.... Voce, forma, carattere e vestiario.
Esempio: Giust. Vers. 73: O non ravvisi in lei l'Angelo vero Così velato di corporea forma.
Definiz: § VI. Figuratam. e in locuz. figur. –
Esempio: Cecch. Comm. 1, 394: Vedrete (in questa commedia) una pittura, parte Ritratta al naturale, e parte fatta Di fantasia, con quella miglior forma Che ha saputo chi l'ha fatta.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 25: Che spettacolo fu crudele e duro! In quante forme ivi la morte apparse!
Esempio: E Tass. Dial. 3, 544: E celando la mia divinità (parla la Virtù), mi vi dimostro in varie forme ed in varie maniere.
Definiz: § VII. Pure assolutam., e nel plur., prendesi per lo stesso che Fattezze. –
Esempio: Tass. Gerus. 4, 29: Argo non mai, non vide Cipro o Delo, D'abito o di beltà forme sì caro.
Esempio: Pindem. Poes. 156: Le fanciulle Vedevi lotteggiar nel circo ignude, E dalle belle forme il greco artista Sempre attingea nuovo saper.
Esempio: E Pindem. Poes. 253: Su gli aspetti smunti Cerca, e, trova ciascun le note forme.
Esempio: Zannon. Vas. Lic. 16: Gli antichi artisti han dato loro (alle Furie) sempre forme belle e giovanili.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 14: Costei, Bellissima di forme e di costumi, È negli anni più verdi.
Esempio: E Niccol. Poes. 2, 18: Tu potresti Sulle donne dell'Adria erger la fronte, Delle tue forme e de' miei doni altera.
Definiz: § VIII. Trovasi per Mole del corpo, Corporatura. –
Esempio: Bocc. Amet. 62 t.: Da gli anni in poca forma era tirato, e la testa con pochi capelli e bianchi ne danno certissimo indizio.
Definiz: § IX. Vale anche Immagine reale o fantastica, Figura sensibile, d'uomo o di animale: e in più largo senso, Immagine di cosa qualsiasi. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 39, 58: Come chi da noioso e grave sonno Ove o vedere abominevol forme Di mostri che non son, nè ch'esser ponno, O gli par cosa far strana ed enorme, ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 42, 47: Vide.... uscir fuor d'una caverna oscura Un strano mostro in feminil figura.... Fuor de le dïaboliche tenebre Nel mondo uscì la spaventevol forma.
Esempio: Bemb. Rim. 129: Che mi giova mirar donne e donzelle, E prati e selve e rivi,... Spenta colei...? Forme d'orror mi sembra quant'io scerno: Esser cieco vorrei per non vedelle.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 4: Tosto gli Dei d'abisso in varie torme Concorron d'ogn'intorno all'alte porte. Oh come strane, oh come orribil forme!
Esempio: E Tass. Gerus. 7, 4: Nè però cessa Amor con varie forme La sua pace turbar mentre ella dorme.
Esempio: E Tass. Gerus. 13, 44: Qual l'infermo talor che 'n sogno scorge Drago, o cinta di fiamme alta chimera, Sebben sospetta, o in parte anco s'accorge, Che 'l simulacro sia non forma vera, ec.
Esempio: E Tass. Gerus. 17, 66: Con sottil magistero in campo angusto Forme infinite espresse il fabbro dotto.
Definiz: § X. Parlandosi d'opera d'arte, e con gli aggiunti Grande, Piccolo, e simili, vale Proporzione, Dimensione. –
Esempio: Cellin. Pros. Oref. 45: Se quest'opera piccola.... fusse condotta in forma grande di marmo o di bronzo, egli si vedrebbe una maravigliosa opera.
Definiz: § XI. Prendesi anche per Figura nel senso geometrico, ed è Quello spazio contenuto o circoscritto da uno o più termini. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 217: Erodoto, di greca istoria padre, Vidi; e dipinto il nobil Geometra Di triangoli, e tondi, e forme quadre.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 101: Di questa pietra si fanno ancora, segandola, tavole, tondi, ovati, ed altre cose simili, che in pavimenti e altre forme piane fanno con l'altre pietre bellissima accompagnatura.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 1: Dee 'l giardino, oltre all'avere.... il salvatico, contenere in sè tre partimenti: il verziere, per i fruttiferi arbori....; un quadro grande, o in altra forma, per gli erbaggj da orto; ed un altro un po' minore per l'erbette da insalata, al quale ne sia aggiunto un altro più piccolo d'erbette da fiori.
Esempio: Pap. Nat. Umid. 104: Il quale vuole, le particelle dell'acqua esser tanti piccolissimi corpi ottaedrici, o di qualche altra somigliante volubil forma, ma aventi però nelle loro superficie attaccate e connesse molte sottilissime fila incurvate, e variamente ritorte, le quali in esse superficie, ec.
Definiz: § XII. E per similit. –
Esempio: Med. L. Op. 2, 100: Stridendo in ciel le gru veggonsi a lunge L'aere stampar di varie e belle forme.
Definiz: § XIII. E come Term. dei Grammatici, vale lo stesso che Accidente. –
Esempio: Bemb. Pros. 60: Consideri.... quella voce.... per che via ella essere possa più vaga, o nel numero del più o in quello del meno, nella forma del maschio o della femina, nel diritto o ne gli obbliqui casi.
Esempio: E Bemb. Pros. 179: E questo tanto potrà forse bastare ad essersi detto del verbo in quanto con attiva forma si ragiona di lui.
Esempio: E Bemb. Pros. 180: Nelle voci senza termine suole la lingua bene spesso pigliar quelle, che attivamente si dicono, e dar loro il sentimento della passiva forma.
Esempio: Segn. A. Lett. IV, 3, 310: Ancora non hanno gli scrittori franzesi formata la unità dello scrivere, e se ne mutano ad ogni momento, non che le forme dagli autori, ma le regole da' grammatici.
Definiz: § XIV. Forma vale pure Maniera, Modo, Guisa; riferito, sia al fare una data azione od operazione, sia a una data condizione o stato, o qualità speciale, di cose. –
Esempio: Dant. Inf. 26: In questa forma lui parlare audivi.
Esempio: E Dant. Purg. 6: Ma il fatto è d'altra forma che non stanzi.
Esempio: E Dant. Purg. 10: Non attender la forma del martire: Pensa la succession; pensa che, a peggio, Oltre la gran sentenzia non può ire.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 243: Ora è questa della giustizia del Re, che coloro che nelle lor braccia ricorrono in cotal forma, chi che essi si sieno, in così fatta guisa si trattino?
Esempio: Sacch. Nov. 1, 54: Basso della Penna, nell'estremo della morte, lascia, con nuova forma, ogni anno alle mosche un paniere di pere mezze.
Esempio: E Sacch. Nov. 1, 295: Poi tagliò il capo [del cappone], e per simile forma lo diede al padre, dicendo, ec.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 192: E dicendoli la donna in che forma lo recasse (un pesce in mano), sì che ciascuno il vedesse bene, ec.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 227: E a cui dicea in una forma, e a chi in un'altra, solo per aguzzar più gli appetiti di quelli che erano dattorno.
Esempio: Cas. Pros. 2, 37: E quando sia tempo, V. S. reverendissima sia supplicata di ricordarlo a S. Beatitudine in quella ottima forma che, ec.
Esempio: Lett. Uom. ill. 257: Un commessario.... ha esaminato con mala forma molti testimoni contro il Vescovo di Chioggia.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 71: Pensa ond'abbia le travi, ed in quai forme Le macchine componga.
Esempio: E Tass. Gerus. 11, 61: Non è questa La notte amica alle cristiane frodi. Vedete il chiaro sol, la gente desta, Altra forma di guerra ed altri modi.
Esempio: E Tass. Gerus. 12, 69: In questa forma Passa la bella donna, e par che dorma.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 141: Alla fine, per non tenere a disagio il Gran Duca, un di loro parlò in questa forma.
Esempio: Segner. Mann. magg. 11, 1: Considera.... qual sia la forma che tiene lo Spirito Santo allor che ci aiuta ad orare.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 1, 23: Non è già cotesta la forma di allevar bene i figliuoli:... la forma vera è, ec.
Esempio: Vallisn. Op. 2, 481: In questi e simili casi loderò sempreppiù le copiosissime beviture d'acqua dolce tiepida o calda, che tanti preziosi antiapopletici, in moltissime forme, ma tutte sovente inutili o dannose, gloriosamente prescritte.
Esempio: Giord. Op. 1, 483: Ottenendo che l'Italia avesse Omero non d'altra forma fatto italiano da voi, che Virgilio dal Caro.
Definiz: § XV. E in particolare riferito a ordinamenti civili, governo, stato, reggimento, e simili; talvolta anche nel senso di Assetto, Disposizione. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 26: E tenendo questa forma, era grande utilità del popolo; ma tosto si mutò, però che i cittadini che entravono in quello uficio, non attendevano a osservare le legge, ec.
Esempio: Vill. G. 278: E fu quasi un cominciamento di popolo, onde poi si prese la forma del popolo, che si cominciò nel 1292.
Esempio: Varch. Stor. 1, 62: Alla quale [Firenze] quella forma di governo desse, e quel modo di reggersi che più le piacessero.
Esempio: Nard. Stor. 1, 77: Di questa forma di reggimento non essendo ben contenti molti de' principali cittadini...., oppugnavano astutamente fra Girolamo, come colui che n'era stato confortatore.
Esempio: Giannott. Op. 1, 60: Morto che fu Cesare, non fu difficultà nel restituire la pristina forma della repubblica.
Esempio: Parut. Disc. polit. 2, 5: La dritta forma del governo, per cui vivendo i cittadini in pace ed unione, ponno virtuosamente operare.
Esempio: Serdon. Stor. Genov. volg. 185: Questa fu la terza forma di governo, e 'l terzo stato, poichè la città nostra sottratta dal dominio de gli Imperadori, si liberò dalla soggezione de' Conti.
Esempio: Bald. Vit. Guidob. 2, 231: Dar qualche buona forma alle cose del governo, che non pativano lunghezza nè dilazione.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 3, 56: Sino che i Principi della Lega deliberassero della forma del futuro governo.
Esempio: Bentiv. G. Relaz. 6: Era il governo di ciascuna composto di tre forme congiunte insieme; cioè di monarchia, d'aristocrazia e di democrazia.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 10, 276: Nissuna forma di governo buono sarà più possibile.
Esempio: E Bott. Stor. Ital. 4, 5: Passò per Ginevra; mostrovvisi tanto mansueto e disposto a voler ridur le cose a forme buone e consentanee alle antiche, che gli aristocrati ginevrini.... pigliarono animo a favellar.... della restituzione dell'antico stato, essendo a quel tempo Ginevra unita a Francia.
Esempio: Niccol. Strozz. 2, 2: In questa Forma credete ch'ordinar si possa Da noi Firenze?
Esempio: E Niccol. Strozz. 2, 10: E fra le forme dei governi affermo Peggior di tutte il principato.
Esempio: Capp. Longob. 103: Ma è da credere che nelle campagne ed all'ombra dei castelli, le istituzioni feudali soverchiassero ben tosto le antiche forme romane.
Esempio: E Capp. Pens. Educ. 301: A' dì nostri tutti i governi, di qualsivoglia forma e natura, sentono il freno dell'opinione.
Definiz: § XVI. Pure in particolare, riferito a lingua, stile, dicitura, e simili, prendesi per Modo come questi sono adoperati a significare i pensieri; e talvolta anche per Locuzione, Frase. –
Esempio: Bemb. Rim. 15: Ella,.... di stil fosco e frale, Potrà per grazia far chiaro immortale, Dandogli forma da sì bel suggetto.
Esempio: Segn. B. Poet. volg. 334: Perchè quel parlare arà forma egnigmatica, che sarà composto di cose impossibili.
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. Proleg.: La materia che egli tratta, non debbe misurarsi coll'angustie della sua forma.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 43: Sapeva egli riscerre.... quelle forme di dire proprie, evidenti, nobili, chiare, che trasformano le parole nell'essere medesimo delle cose.
Esempio: Parin. Poes. 19: E non vergogna Di mischiar cotai fole a peregrini Subbietti, a nuove del dir forme, a sciolti Da vulgar fren concetti.
Esempio: Giord. Op. 1, 544: Ho procurato di esprimere diligentemente (quanto seppi) i pensieri e le particolari forme, e gl'incerti o doppi sensi, e le spezzature e le durezze e gonfiezze e le acutezze.
Esempio: E Giord. Op. 2, 380: La Ginestra; ineffabile poesia, tanto superiore di materia e di forme a tutte le moderne, a tutte le antiche.
Esempio: Giust. Vers. 42: E piccato di fare un ditirambo, Senza legge di forme o di materie, Le sacre mescolò colle profane, E le cose ridicole alle serie.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 515: Piglia la penna, mette come può in forma letteraria i pensieri dell'altro.
Definiz: § XVII. E per estensione, Forma, così nell'arte dello scrivere come nelle altre arti imitative, usasi a denotare tutto quanto attiene alla rappresentazione de' concetti e delle immagini, secondo le leggi del bello.
Definiz: § XVIII. E per Qualità caratteristica di checchessia, Ciò che lo fa essere in un dato modo, ovvero lo differenzia e distingue da altre cose. –
Esempio: Dant. Conv. 305: Poi dico similemente lui errare, chè pose della nobiltà falso suggetto, cioè antica ricchezza; e poi procedere a difettiva forma, ovvero differenza, cioè belli costumi, che non comprendono ogni formalità di nobiltà, ma molto piccola parte.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 163: Ma quel che poi finalmente ne forza, è la natura o, se questo nome non ci cade, la forma di queste entrate, che i Romani dicevano vestibuli e aditi,... che aveano, in questi publici e magnifici edifizj, una loro maniera ricca ed ornata, ec.
Esempio: Capp. Lez. 236: Quel dialetto, dal quale deve uscir poi la lingua scritta, vuol essere.... incontaminato di vocaboli, di foggie, di suoni stranieri alla forma universale e caratteristica della lingua.
Definiz: § XIX. Ed anche si usò semplicemente per Qualità, Dote. –
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 330: Pigliando.... la divisione di Ermogene, dico che sette sono le forme generali del dire.... Queste.... sono le forme: chiarezza, grandezza, bellezza, velocità, verità, gravità. Di queste forme alcune ve ne sono le quali si compongono d'altre forme, meno generali, come nel luogo suo dichiarerò. Ora ciascuna delle dette forme, così generale come manco generale, si compone d'otto cose, ec.
Esempio: E Cavalcant. B. Retor. 346: E ponendo qui fine al trattare della grandezza, passerò a parlare della forma generale, proposta nel terzo luogo, e nominata bellezza.
Esempio: E Cavalcant. B. Retor. 552: A queste forme sono vicine alcune altre forme viziose; nelle quali ci dobbiamo guardare di non cadere mentre che noi vogliamo quelle buone e lodevoli seguitare: perchè alla forma umile è vicina la secca e vile; alla mediocre, la debile e languida; alla sublime, la gonfiata. Nè sarà difficil cosa, a chi vorrà, il considerare come a queste universalissime forme che sono lodate, si possino accomodare quelle meno universali e più particolari, le quali, seguitando principalmente Ermogene, ho dichiarate.
Definiz: § XX. E per Sorta, Fatta. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 7: È talor di necessità, che si truovino uomini di questa forma.
Definiz: § XXI. E per Condizione, Stato; ed altresì Modo di diportarsi, Contegno, Tenor di vita, anche con tale compimento espresso. –
Esempio: Dant. Conv. 72: Sono vile apparito agli occhi a molti, che forse, per alcuna fama, in altra forma mi aveano immaginato.
Esempio: Comp. Din. Rim. 386: Su' opra (del legista) e soa forma sia onesta.
Esempio: E Comp. Din. Rim. 388: Medico che vuol pregio aver bono Disponga la soa forma ad onestate.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 170: Nel qual luogo viveano in forma di povertà con grande pena.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 226: Molto ha preso oggi la gentilezza romitana forma, perocchè con grande astinenza vivono quelli che sono chiamati gentiluomini.
Esempio: Giacomin. Nobilt. Lett. 13: Sì come diceva Anchise appresso Vergilio:... ma tu, o Romano, ricordati di reggere con lo imperio i popoli; queste saranno le tue arti: porre forma di pace, usare clemenza ai suggetti e debellare i superbi.
Esempio: Bart. D. As. 2, 37: Poscia, come donna che la conobbe di gran cuore, d'altissimo ingegno, e capevole d'ogni più eccellente forma di spirito, proseguì ad ammaestrarla con istudio particolare.
Esempio: E Bart. D. As. 2, 87: Il condusse a qualche conoscimento di Dio,... indi.... a prender forma di vivere cristiano.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 268: Quanto tempo ha che tu sei ridotto a cotesta forma di vita?
Definiz: § XXII. Ed altresì per Condizione ed abito assunti per qualche secondo fine. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 247: Le disse chi egli era,... dove e come di lei s'era innamorato, e perchè per servidor del marito di lei postosi: ed appresso.... la pregò che le dovesse piacere d'aver pietà di lui,... e che, dove questo far non volesse, che ella, lasciandolo star nella forma nella qual si stava, fosse contenta che egli l'amasse.
Definiz: § XXIII. Forma è anche Term. delle Scuole, e vale Ciò che dà l'essere intrinseco ad una cosa, che la fa essere quel ch'ella è, Ciò che determina la materia ad essere la tale o tal altra cosa, Ciò che determina la materia e con essa costituisce il composto; Natura intrinseca, e talvolta anche Atto naturale, essenziale, intrinseco, di checchessia. –
Esempio: Ristor. Comp. Mond. 134: E troviamo in questo mondo gli animali nascere e morire, e avere generazione e corruzione, e avere corpo, e materia, e forma.
Esempio: Dant. Purg. 18: Poi come il fuoco movesi in altura, Per la sua forma ch'è nata a salire Là dove più in sua materia dura; Così, ec.
Esempio: E Dant. Parad. 1: Forma non s'accorda Molte fïate alla intenzion dell'arte, Perch'a risponder la materia è sorda.
Esempio: E Dant. Conv. 167: Della naturale scienza, la sua considerazione principalissima è considerare li principj delle cose naturali, li quali son tre, cioè materia, privazione e forma.
Esempio: E Dant. Conv. 236: E siccome la vera amistà, astratta dell'animo solo, in sè considerata, ha per suggetto la conoscenza della buona operazione, e per forma l'appetito di quella; così la Filosofia, fuor d'anima in sè considerata, ha per suggetto lo intendere, e per forma un quasi divino amore allo 'ntelletto.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 420: Per la sua forma; cioè per la sua forma specifica, cioè per lo suo esser distinto dall'altre cose create, secondo natura a lui dato, ch'è nata a salire; cioè la forma del fuoco naturalmente monta: imperò che di natura de le cose leggieri è montare. (Così i codici: male la stampa, nato.)
Esempio: E But. Comm. Dant. 3, 32: Ogni cosa che à essere, à forma: imperò che la forma è quella che dà essere alla cosa, ed ogni forma è seguitata da qualche inclinazione; e perchè la forma è in due maniere, cioè o naturale o appresa, così è anco la inclinazione, cioè o naturale o animale. La inclinazione naturale seguita la forma naturale, o la inclinazione animale seguita la forma appresa, ec.
Esempio: Panzier. Tratt. 2: La carità è virtù universale, ed è virtù particolare: onde, in quanto è universale, è d'ogni virtù forma.
Esempio: Med. L. Op. 4, 26: Essendo la forma e spezie, secondo i filosofi, immortale, di necessità conviene sempre si muova sopra la materia.
Esempio: Savonar. Pred. 13: Da ogni forma seguita la sua inclinazione. Dalla forma della gravità seguita la inclinazione di andare al centro; dalla forma della levità seguita la inclinazione dello andare in su.
Esempio: Castigl. Corteg. V. 182: L'uomo s'assimiglia alla forma, la donna alla materia; e però, così come la forma è più perfetta che la materia, anzi le dà l'essere, così l'uomo è più perfetto assai che la donna.
Esempio: Segn. B. Tratt. Anim. 199: L'uomo genera simile a sè in ispezie; in quanto la virtù del seme suo opera dispositivamente, per conseguir l'ultima forma, onde l'uomo ha la sua spezie.
Esempio: Gell. Lez. 393: Conciosia cosa che ciò che opera, operi mediante la sua forma: e però tutte queste cose sublunari, essendo composte di materia e di forma, sono atte a patire ed a operare.
Esempio: E Gell. Porz. Disput. Fanc. volg. 22: La lor forma (delle cose), ciò è quella che dà lor quello essere e quella natura che elle hanno.
Esempio: Piccolom. Filos. nat. I, 1: Il discorso della ragione, come propria forma e natura fu dato all'uomo, acciò che, tra tutte l'altre specie del mondo, solo egli filosofasse.
Esempio: E Piccolom. Filos. nat. I, 25: La causa formale è poi quella figura, che voglian dire che dona in modo l'essere intrinseco a quel composto di cui egli è forma, che tale lo fa esser veramente qual si domanda: come nella nave quella figura e perfezione si dirà forma, per la cui presenzia si domanda nave.
Esempio: Salv. Avvert. 1, 176: Come addunque potrà egli esser vero che nella sillaba iuo di paiuolo e d'aiuola tutte le lettere sien vocali, senzadio v'abbia niuna consonante, se, in cosa sensata, forma senza materia ritrovar non si puote?
Esempio: Tass. Dial. 3, 543: La sapienza è quasi forma di ciascuna [virtù].
Esempio: E Tass. Lett. 2, 54: Oltrechè la grazia, essendo contraria a la pena, non può congiungersi con la pena in un medesimo tempo, e in un medesimo soggetto, s'ella molto non perde de la natura e de la forma sua, e s'ella non è così rotta e rintuzzata, come sono le forme de gli elementi, quando nel misto si congiungono.
Esempio: Bald. Pros. 298: Questa differenza di dignità consiste principalmente nelle forme, nelle quali o più o meno traluce la divinità del Creatore, nè altre sono queste forme, che le nature medesime di questa o quella spezie.
Definiz: § XXIV. Per similit. –
Esempio: Mars. Lett. 22: Di queste opere giuste; che sono quasi la materia, e la grazia di Dio è come la scolpitura del re, che dà forma alla moneta, di che io parlo; priego Iddio, vi dia ad arricchire per sì fatto modo, che ec.
Esempio: Bart. C. Opusc. Albert. 102: Colui che da principio volesse far qualche cosa, andrebbe primieramente discorrendo con la mente e con il discorso quel che egli volesse fare. Questo pensamento e disegno.... si chiama forma. Sarebbesi dipoi procacciato, questo tale, un certo che.... mediante il quale egli avessi dato perfezione alla forma e messola in atto. E questo ultimo si è chiamato la materia. Ma non era stato possibile condur tal opera a fine senza applicarvi la arte, ec.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 94: Potrem concludere che siccome la disposizion delle sillabe è la materia, così la significazione, cioè quell'attitudine, che ch'hanno di significare alcuna spezie dell'animo, sia la forma.
Definiz: § XXV. E nello stesso senso dicevasi Forma sostanziale o Forma generale; il cui contrario era Forma accidentale, cioè non essenziale, non intrinseca al soggetto. –
Esempio: Dant. Purg. 18: Ogni forma sustanzïal, che setta È da materia, ed è con lei unita, Specifica virtude ha in sè colletta, La qual senza operar non è sentita.
Esempio: E Dant. Conv. 209: Massimamente conoscono quella (la forma umana, cioè l'anima) le Intelligenze motrici; perocchè sono spezialissime cagioni di quella, e d'ogni forma generale.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 136: Dividono i filosofi la forma in sustanziale ed accidentale: sustanziale dicono essere quella che dona l'essere alla cosa, come l'anima all'uomo: accidentale quella senza la quale la cosa arebbe ancora l'essere suo, come la pallidezza nell'uomo o altre simili cose.
Esempio: Piccolom. Filos. nat. I, 12 t.: La forma dunque sostanziale con la presenzia sua porta il vero essere e la vera generazione di quel composto, in cui si fa ella parte, ec.
Esempio: E Piccolom. Filos. nat. appr.: La forma accidentale con la presenzia sua altra cosa seco non porta, che nuova denominazione e generazione limitata, trovando ella il soggetto già nel vero esser suo per la forma sostanziale che lo possiede.
Definiz: § XXVI. E riferito a Sacramento, usasi nel linguaggio de' Teologi a denotare le Parole che si pronunziano nell'atto dell'adoperare la materia del Sacramento, con l'intenzione di conferirlo, e che insieme con la detta materia ne costituiscono l'essere. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 101: In quanto egli è ministro de' sacramenti, dee sapere quale è la debita materia di ciascuno sacramento, e quale è la debita forma.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 74: La materia di questo sagramento (del battesimo) è l'acqua comune.... La forma sono queste parole: Io ti battezzo in nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo.
Definiz: § XXVII. E in particolare detto dell'anima, in quanto informa il corpo e determina l'essere umano. –
Esempio: Dant. Inf. 25: Chè duo nature mai a fronte a fronte Non trasmutò, sì ch'ambedue le forme A cambiar lor materie fosser pronte.
Esempio: E Dant. Inf. 27: Mentre ch'io forma fui d'ossa e di polpe Che la madre mi diè, ec.
Esempio: E Dant. Parad. 4: Dice che l'alma alla sua stella riede, Credendo quella quindi esser decisa, Quando natura per forma la diede.
Esempio: E Dant. Conv. 208: Tutte le Intelligenzie conoscono la forma umana, in quanto ella è per intenzione regolata nella divina Mente.
Esempio: E Dant. Conv. 211: Onde conciossiacosachè in costei si veggiano, quanto è dalla parte del corpo, maravigliose cose, tanto che fanno ogni guardatore disioso di quelle vedere, manifesto è che la sua forma, cioè la sua anima, che lo conduce siccome cagione propia, riceva miracolosamente la graziosa bontà di Dio.
Esempio: E Dant. Conv. 217: Intra gli effetti della divina sapienzia, l'uomo è mirabilissimo; considerando come in una forma la divina virtù tre nature congiunse; e come sottilmente armonizzato conviene essere lo corpo suo a cotal forma, essendo organizzato per tutte quasi sue virtù.
Esempio: Petr. Rim. 2, 127: Forma par non fu mai dal dì ch'Adamo Aperse gli occhi.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 423: Dice che l'anima umana è pura forma: imperò ch'ella è divisa da materia; ed adiunge: et è con lei; cioè co la materia, unita; cioè coniunta, sì come è mentre che sta nel corpo.
Esempio: Savonar. Pred. 13: El sacerdote consecrato, mentre che dura la forma sua, idest l'anima sua, la quale è la forma dell'uomo, dove è impresso el carattere del sacerdozio, durerà sempre consecrato.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 136: Così l'anima si dice esser forma del corpo, e l'imagine scolpita nel marmo forma del lavorato marmo.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 17: Come l'alma al corpo è forma e vita.
Esempio: E Buonarr. M. V. Rim. G. 218: Per ritornar là donde venne fora, L'immortal forma al tuo carcer terreno, Venne, ec.
Esempio: Piccolom. Filos. nat. II, 40: Cornelio o Fabrizio, o qualunque altro uomo, in ogni luogo ch'egli si truovi, per esser il variar del luogo cosa all'uomo accidentale, ha in sè l'anima discorsiva che è la forma sua.
Definiz: § XXVIII. E poeticam., per l'Anima stessa disciolta dalle membra, Spirito: ed anche Spirito celeste, Angelo. –
Esempio: Dant. Purg. 9: Sordel rimase e l'altre gentil forme.
Esempio: Petr. Rim. 2, 5: Terra è fatto il suo bel viso... L'invisibil sua forma è in Paradiso, Disciolta di quel velo Che qui fece ombra al fior degli anni suoi.
Esempio: Tass. Gerus. 14, 7: Non già, come credi,... son cinto di terrena veste: Semplice forma e nudo spirto vedi Qui cittadin della città celeste.
Esempio: E Tass. Gerus. 18, 93: Vedrai gl'ignudi spirti in volto; E sostener per breve spazio i rai Dell'angeliche forme anco potrai.
Definiz: § XXIX. E con qualche aggiunto o qualificazione, riferito a Dio, all'Essere supremo, alla Divinità. –
Esempio: Dant. Parad. 33: Sustanzia ed accidente, e lor costume, Tutti conflati insieme per tal modo, Che ciò ch'io dico è un semplice lume. La forma universal di questo nodo Credo ch'io vidi.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 865: La forma universal di questo nodo; cioè la forma d'ogni cosa, che è nodo fermo che tiene ogni cosa nel suo essere, e questo è Iddio.
Esempio: Benc. Pimandr. Mercur. 3: Tu hai veduto nella mente la prima forma signoreggiante con infinito imperio.
Esempio: Gell. Lettur. 1, 170: Egli (il nostro intelletto) può in uno punto quasi indivisibile di tempo ascendere con il discorso e con la cognizione, da il più basso e più imperfetto ente che si ritiuovi in questo universo, il quale è, secondo i filosofi, la prima materia, il più alto e più perfetto, il quale è la prima forma.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 214: E se creata a Dio non fusse eguale, Altro che 'l bel di fuor, ch'agli occhi piace, Più non vorria; ma perch'è sì fallace, Trascende nella forma universale.
Esempio: Varch. Boez. 91: Ma la forma del primo e sommo bene, Ch'in te fu sempre senza invidia alcuna, Tu, la cui mente il bel mondo contiene, Dove 'l tutto s'aduna, ec.
Esempio: Giacomin. Nobilt. lett. 83: Nelle cose naturali l'intelletto considera pure Iddio come forma e principio universalissimo di esse.
Definiz: § XXX. Pure nel linguaggio scolastico, come equivalente a Idea. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 160: Tutti i demonj e gli angeli non potrebbono imbiancare questo legno per loro virtù sanza l'aiuto della natura, e con opere naturali, come faremmo noi, o con calcina o con biacca o con cotali cose; ma farebbonlo eglino meglio e più prestamente di noi. Ma dell'anima nulla forma può essere tolta; cioè a dire nullo pensiero, so non se per inganno.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 6, 2, 110: Claudiano Mamerto forme principali le nominò (le idee), e Afonio date forme, le quali da taluno per avventura a tutti i generi si assegnerebbero, e a tutte le specie astratte delle cose individuali.
Esempio: E Rucell. Or. Dial. 6, 2, 111: Tanto le idee, quanto le forme, nel significato proprio del vocabolo, possonsi confondere insieme, se non che quello è vocabolo greco, e questo è latino; e però in sustanza, l'une e le altre, forme appellar si ponno, come più volte udito avete anche quelle superne chiamare.
Definiz: § XXXI. E per Sostanza formale, Essenza: detto di atto dell'intelletto, di sentimento, o simili. –
Esempio: Dant. Parad. 24: Tu vuoi ch'io manifesti La forma qui del pronto creder mio, Ed anche la cagion di lui chiedesti. Ed io rispondo: Io credo in uno Dio Solo ed eterno, che tutto il ciel muove, ec.
Esempio: But. Comm. Dant. M. 417 t.: La forma del pronto creder mio; cioè la mia essenzia del mio manifesto credere.
Definiz: § XXXII. E detto di persona, per L'esser suo, rispetto a ciò ch'ella pensa, vuole, opera, ec. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 35: Carissimi, del mondo miragli siete voi tutti nel mondo magni, a cui s'affaitan tutti e' minori vostri, e della forma vostra informan loro; perchè, secondo la vostra nobilitate, e secondo che forma di tanti siete, in fare e in dire e in sembiante, vertute apparere dee e resonare in voi di tutte parte.
Definiz: § XXXIII. E riferito a città, stato, o simili, per Modo suo di essere, rispetto agli ordinamenti civili, alle leggi, e simili. –
Esempio: Segn. B. Polit. 348: Nè la forma della provincia è difficile a sapersi come ella debba essere.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 41 t.: Parvi questa la forma d'una città savia e prudente?
Esempio: Giannott. Op. 1, 69: Siccome il corpo prende vita dall'anima, così la città dalla forma della repubblica.
Esempio: Parut. Disc. polit. 2, 8: Però, determinar volendo la forma di una città, bisogna aver risguardo a tutto ciò che in essa giova per conseguirne i magistrati, per abbracciare tutte le parti che hanno luogo nel maneggio della repubblica: onde, perchè in Roma erano uomini d'ogni condizione ammessi al governo, secondo i varj rispetti, o della libertà o della nobiltà o delle ricchezze o della virtù, queste tali comunicazioni diverse fanno che alcuna propria o particolar forma non possa esserle ascritta.
Definiz: § XXXIV. E pure per Condizione propria, Natura, si disse di cosa materiale. –
Esempio: Ricett. fior. 125: Vengono a una certa forma [gli unguenti], che agevolmente si possono usare per ugnere il corpo.
Esempio: E Ricett. fior. 133: Mescola insieme e, a lento fuoco, dàgli forma di cotognato.
Esempio: E Ricett. fior. 135: Cuoci continuamente, stumiando tanto, che non imbratti le mani; che è la forma del cotognato.
Definiz: § XXXV. E per Ciò che costituisce il fine, l'intendimento, i veri termini, e simili, di un atto. –
Esempio: Nov. ant. B. 2: La forma e la intenzione di quella ambasceria fu solo in due cose.
Esempio: E Nov. ant. B. 59: E la forma della loro ambasciata si fu per difendere da' Romani lo tributo per via di ragione.
Esempio: Buson. Gubb. Avvent. Cicil. 110: Mandò noi, come messaggi e adoratori, ai piedi della vostra Altezza, per ricievere la forma della vostra benedizione, in volontà della plenitudine della santissima grazia, ec.
Definiz: § XXXVI. E in particolare riferito a scrittura, atto pubblico, e simili, per Il contenuto e la dicitura di essa, tale quale si vuole che sia, nei precisi suoi termini. E talvolta anche, La copia testuale di essa scrittura, od anche L'originale. –
Esempio: Mazz. Lett. 1, 395: Veggiendo questa, mi dolgo che le lettere ho date al fondaco non avete aute già fa uno mese, sopra questa materia di scrivere agli amici: e già due volte v'ho mandate le copie e la forma; e al mio parere, con quanta fede ho, stanno bene.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 231: Era venuto il mandato agli imbasciadori del duca di Milano, di che ancora noi qui avamo notizie e della forma d'esso mandato.
Esempio: E Rinucc. F. Ricord. appr.: Con questa sarà una forma d'una supplicazione per riformare il convento degli Angioli nostro di Firenze.... Ècci molto al cuore quello dignissimo munistero;... ed abbiamo addiretto l'animo alla riformazione di quello, e molto la desideriamo, secondo quello si contiene in quella forma della supplicazione.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 309: Non veggo che si possa fare per Roano alcuna declarazione, secondo la forma che vostre Signorie mi ordinorno, avanti che lui esca di conclavi; perchè questa creazione del Papa lo tiene tanto occupato, che è da averlo per scusato.
Esempio: E Machiav. Leg. Comm. 2, 312: E questi che sono qui agenti per Gian Paulo, vedranno di trarre da lui quella lettera nella forma dissi ieri, per la quale vi sia commesso, che dei diecimila ducati dovete ad el Re in questa fiera, voi ne diate seimila ducati a Gian Paulo per il resto di sua prestanza, ec.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 91: Portò.... il medesimo Errera la risposta alla minuta del Capitolo stato disteso dal Papa in favore di Francesco Sforza, il quale Cesare.... non aveva voluto approvare, anzi indirizzò per lui al duca di Sessa la forma dell'accordo, al quale per ultimo si risolveva, con autorità di stipularlo in caso che da lui fosse accettato.
Esempio: Cas. Pros. 2, 21: E così s'è spedito il Breve, giusto la forma di essa minuta.
Esempio: Segner. Lett. 12: La bontà di V. A. S. si abbassa troppo in domandarmi la forma di quella lettera, che tanto meglio può concepir da sè sola. Tuttavia per ubbidirla, ne do qui una: ma con patto espresso, che V. A. alteri tutto ciò che non sia secondo il suo gusto.
Definiz: § XXXVII. E per Espressa disposizione, Tenore, ed anche Formula: riferito specialmente a statuti, leggi, contratti, giuramento, e simili. –
Esempio: Brev. Mar. Pis. 456: A ciò e sopra ciò eletti.... per la balía.... a loro data, e quinde conceduta per forma del capitulo di questo Breve di sotto scritto.
Esempio: Cap. Comp. Discipl. F. 19: Lo dinunzino al detto frate visitatore, acciò che lo corregga e punisca secondo che dee, servata la forma del capitolo che di ciò parla.
Esempio: Stat. Cap. Fir. 1, 2: Possa cognoscere e cognosca d'ogni e ciascune questioni civili e criminali, de le quali può cognoscere messere lo Capitano per la forma de li Statuti.
Esempio: Lanc. Riform. volg. F. 30: Si debba condannare nella metade della pena ordinata, performa de' soprascritti ordinamenti.
Esempio: Morell. Cron.: A rispondere alla detta petizione, e sodare sopra essa secondo la forma dello statuto.
Esempio: E Morell. Cron. altrove: Volendo sodare secondo la forma degli statuti.
Esempio: Bald. Vit. Feder. 3, 280: Portato il libro, ove era la forma del giuramento,.... fu letto da lui solennemente.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 5, 3, 12: Pio V fece una bolla, con la quale prescrisse la forma di questo contratto; cioè, che non si possa fare senza il denaro contante, in quell'atto, ec.
Definiz: § XXXVIII. E per Modo prescritto, o consueto, e solenne, col quale si compie un qualche atto, e specialmente pubblico o importante. –
Esempio: Stat. Part. Guelf. Prol.: Li segnori Capitani.... Priori e Consiglio generale de la detta Parte, con debita forma approvati.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 75: Approvarono e confirmarono Arrigo, Re de' Germani, publicandolo solennemente, e giurandoli fedeltà ed ubbidienza, come in quei tempi si usava, non essendo trovata ancora la forma della elezione, che si osserva ne' tempi nostri.
Esempio: Car. Lett. Farn. 2, 112: Volendo che gli faccia consegnare il possesso, ogni volta che ne sarà ricercata, secondo la forma consueta.
Esempio: E Car. Lett. Farn. 2, 113: Darete il possesso della Chiesa.... a Sua Signoria, o a chi sarà suo legittimo procuratore, con tutte le solennità solite, e secondo la forma consueta.
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 1, 27: E qui si è giudicato che questa mia prima udienza, nella forma con che l'ho avuta, sia stata così onorevole, che abbia ecceduto più che altrimenti le forme passate.
Definiz: § XXXIX. Si usò per Ciò che porge la vera idea di checchessia, che lo presenta ne' suoi veri caratteri ed essenza; Esemplare, Modello, ed anche Norma, Esempio. –
Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 8: Lo amore di Cristo a noi, è forma ed esempio dell'amore che noi dobbiamo avere a lui.
Esempio: E Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 195: E sì perfettamente vivette da indi innanzi, che, abitando in lui la divina grazia, era a tutti esempro e forma d'ogni perfezione.
Esempio: Vill. G. 311: Per dar memoria ed essemplo a quelli che sono a venire, presi lo stile e forma da loro.
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 2, 134: Il mio vangelo, se nol sapete, dee recare il mondo tutto (quanto più voi) ad una nuova altissima perfezione: io ne diedi e ne darò la forma in me stesso, che già non credeste, esser io venuto ad annullare la legge e i Profeti; anzi ad adempierla, e darle l'ultima perfezione.
Definiz: § XL. Ed anche per Precetto, Istruzione, Insegnamento. –
Esempio: Onest. Vit. volg. 16: Il titolo di questo libello è Breve forma di onesta vita.
Esempio: S. Bern. Lett. F. 53: Secondo la forma di santo Paolo, che dice ch'egli (il novizio) faccia del corpo suo ostia vivente.
Definiz: § XLI. E Term. di Logica, dicesi la Giusta disposizione così de' termini d'un'argomentazione, rispetto al predicato e al soggetto, come delle proposizioni, rispetto alla qualità e quantità: e si disse anche per Le proposizioni stesse. Ed altresì vale Relazione, Nesso logico, tra le varie parti dell'argomentazione. –
Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 15: Dividiamo... i luoghi communi ed i propj dello entimema, come nella topica ancor facemmo, e domandiamo forme le proposizioni che son proprie di ciascun genere, e chiamiamo luoghi quegli che sono a ogni cosa communi: ed in prima diciamo delle forme.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 103: Ora parendomi d'avere trattato ampiamente…. della forma de gli argomenti, seguirò di dire che mi pare da considerare che, risguardando molti.... al comune e naturale modo di parlare e di scrivere, parrà loro che si trovino sì rari argomenti i quali abbino la forma che io ho descritto, che pieni di maraviglia e di confusione stimeranno, o che quegli argomenti non siano dirittamente formati, o che la forma mostrata da me sia una vana e superstiziosa osservazione.
Esempio: E Cavalcant. B. Retor. appr.: Sì come la forma che io ho dichiarata è la naturale e, per dir così, pura forma de gli argomenti; così e' si può alterarla e variarla, senza mutare la sostanza e la virtù di quella.
Esempio: E Cavalcant. B. Retor. 110: Nell'induzione e nell'esempio la naturale forma è, che i particolari ed i simili precedano a quello che vogliamo conchiudere.
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 227: Se alcun logico volesse ridur questo argomento in forma sillogistica, dubito che non pur incontrerebbe il quarto termine, ma anco il quinto.
Esempio: Pallav. Tratt. Ben. 218: Tanto sarebbe far ciò, quanto negar la verità di cotali principj, in cui la forma del sillogismo tutta s'appoggia.
Esempio: E Pallav. Tratt. Ben. 226: Nè.... abbiamo necessità d'affermare, che almeno il discorso evidente richieda, se non per universale propietà di tutti i discorsi, almeno per sua special natura, la forma del sillogismo, potendo questa evidenza esser dote non della forma ma della materia particolare.
Esempio: Not. Malm. 2, 860: Viene (una frase) dalla forma degli argomenti che s'usano nello scuole; che quando, v. gr., un sillogismo non è fatto con tutte le regole, si dice: Non è in forma.
Definiz: § XLII. E Forma della cognizione, dicesi dai filosofi L'atto della mente che apprende l'entità delle cose; Forma del giudizio, dicesi L'atto con cui si afferma o si nega la relazione fra il soggetto e il predicato.
Definiz: § XLIII. E Term. di Mascalcia, si usò a denotare Una malattia nel piede del cavallo. –
Esempio: Ross. G. Masc. 17: Avviene ancora un'altra infermità, la quale si dice forma, intra la giuntura del piede e l'unghia sopra la corona del piede,.... facendo nel suo principio una enfiatura e callosità di carne sopra lo piede.
Definiz: § XLIV. Forma, poeticam. e con maniera latina, prendesi talvolta per Bellezza. –
Esempio: Machiav. Stor. 1, 129: Il figliuolo non aveva ancora diciotto anni. Nondimeno l'età, l'innocenza, la forma sua, nol poterono dalla furia della moltitudine salvare.
Esempio: Ar. Sat. 1, 175: Non ir dove tu inciampi In troppo bella moglie.... Non la tòr brutta:... mediocre forma Sempre lodai, sempre dannai le estreme.
Esempio: Guicc. Op. ined. 10, 37: Non solo ebbe compiutamente tutte quelle parti si aspettano a una donna, e di forma che fu più che mediocre, e di governo di casa in che fu eccellente.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 2, 277: Giunto, per comparir non si trasforma: Tal è la fede c'ha nella sua forma. Sebbene il suo divin sembiante è tale, Che mirabile appar parte per parte.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 336: Vorresti che si trovasse in lei (nella fanciulla) una convenevole forma.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 27: La bella Armida, di sua forma altera, E de' doni del sesso e dell'etate, ec.
Esempio: E Tass. Gerus. 16, 64: O mia sprezzata forma, a te s'aspetta (Chè tua l'ingiuria fu) l'alta vendetta.
Definiz: § XLV. Forma dicesi Un arnese, o pezzo di legno, foggiato esattamente a somiglianza di una parte del corpo che si vuol rivestire, e sul quale l'artefice adatta la materia ed eseguisce il lavoro. E riferiscesi specialmente a scarpe e a cappelli o a berrette. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. ined. 50: Vedete il calzolaio, che ha le forme dei calzari non tutte a uno modo o a uno piede, ma ha diverse forme e diversi calzamenti per servire a ogni persona.
Esempio: E Fr. Giord. Pred. S. 3: Forma non è pur quella del calzaio, o della berretta.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 226: Andando dove questo calzolaio stava con la sua stazzone, e messer Ridolfo si ferma e dice: Perchè fa' tu quest'arte? Non è tuo mestiero, e non la sai fare; e toglie le forme, e falle portar via. Il calzolaio potè assai dire, che non si trovasse senza le forme; e non sapendo che si fare, e non potendo pensare quello che questo volesse dire, se ne va più volte a messer Ridolfo a richiedere le sue forme.
Esempio: E Sacch. Nov. appr.: Ed io voglio tener quelle forme, per imprender di cucire e di fare le scarpe e' calzari, se mi bisognasse.
Esempio: Bern. Orl. 4, 57: Attende a tagliar di quei meschini, E fa forme da sarti e moncherini (qui scherzevolmente).
Esempio: E Bern. Rim. Burl. V. 15: Tornava al pugno (uno sparviere) ch'era una bellezza, Aspettava il cappel, com'una forma: In fine, egli era tutto gentilezza.
Esempio: Corsin. B. Torracch. 8, 8: Una scarpa informata ha nell'insegna, Che fra il cuoio e la forma ha nel calcagno Fitta una stecca.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 28: Ma voi, risposi, caro ciabattino, Non sapete domar que' capi secchi? Non ci avete sul vostro tavolino Le ciabatte, le forme, il piantastecchi?
Definiz: § XLVI. Onde scherzevolmente si disse Forma del cappello, o della berretta, per Capo, Testa; e Forma del farsetto, per Vita; anche in doppio senso. –
Esempio: Bern. Rim. V. 32: Date luogo alla fè di Macometto, Che vi gastighi de' vostri peccati, E lievivi la forma del cappello, Al qual senza ragion foste chiamati.
Esempio: E Bern. Orl. 21, 68: Questo vecchio canuto maladetto.... Ci lascerà la forma del farsetto.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 180: Quest'aria grossa m'ha fatto il cervello Come broda di succiole scipito; M'ha, come dir, ripien di pan bollito, Pur lo dirò, la forma del cappello.
Esempio: Bard. P. Avinav. 11, 58: Onde ei la schiena ha tutta fracassata, Ed ha rotto la forma alla berretta.
Esempio: Lipp. Malm. 6, 28: Chè la Regina poi sarebbe donna Da farci, per la stizza e pel rovello, Buttare a' piè la forma del cappello.
Esempio: Not. Malm. 2, 464: Buttare a' piè la forma del cappello. Cioè, buttare la testa a' piedi, Troncare il capo, che è la forma del cappello.
Definiz: § XLVII. Dicesi anche Quel composto di gesso, di terra, di cera, o d'altra materia, nella cui cavità si gettano metalli od altra materia liquefatta o sciolta, per ottenerne statue o altre opere d'arte, e in generale qualsivoglia lavoro di rilievo. E nel linguaggio delle Arti del Disegno dicesi anche Cavo. –
Esempio: Burch. Son. 2, 24: Poi sia fonduto come argento od oro, Gittato in forma, e torni in sua sembianza, E poi ritorni a simile martoro.
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 24: Alcuno il bronzo in cave forme spande, Che liquefatto ha la fornace accesa.
Esempio: Cellin. Vit. 322: Quando il nostro metallo fu benissimo fonduto, con grandissimo piacere demmo la via al ditto metallo, e benissimo s'empiè la forma del Giove; nel medesimo tempo s'empiè la forma delle mie due teste.
Esempio: E Cellin. Vit. 424: Cavatone tutta la cera, e dappoi s'era benissimo cotta la detta forma, subito cominciai a votar la fossa per sotterrarvi la mia forma.
Esempio: E Cellin. Pros. 105: Farai una forma di cera della grandezza a punto che ha da essere il tuo suggello, in forma di mandorla; e farai che la sia vota.
Esempio: E Cellin. Pros. 136: Perchè farebbe ribollire la cera drento nella forma, causa che la forma si guastarebbe.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 140: Così di pezzo in pezzo la figura si forma:.... di maniera che il cavo di quella statua, cioè la forma incavata viene improntata nel cavo, con tutte le parti ed ogni minima cosa che è nel modello.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 1, 142: L'artefice sotterra questa forma (della statua) vicino alla fucina dove il bronzo si fonde, e puntella sì che il bronzo non la sforzi, e gli fa le vie che possa buttarsi.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 12, 101: Ai medesimi lasciò tutte le sue cose appartenenti all'arte, forme di gesso, modelli, disegni, e tutte altre masserizie e cose da lavorare.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 12, 132: Francesco Primaticcio pittore bolognese.... si servì molto del Vignola in formare una gran parte dell'antichità di Roma, per portare le forme in Francia, e gettarne poi statue di bronzo simili all'antiche.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 18: Fonditore Di qualsisia materia, forme e getti Fassi a sua mano.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 62, 2: Forma, ovvero cavo, dicono i nostri artefici a quella cosa, o sia di gesso o di terra o di cera o d'altra materia, nella quale si gettano o metalli o gesso o cera o altra cosa, per fare statue o altro lavoro di rilievo.
Esempio: E Baldin. Vocab. Dis. 63, 1: Fassi [le forme] pigliando gesso da far presa, e ponendolo sopra alcuna cosa d'intero o non intero rilievo, acciocchè rimanga impressa la cosa formata nel medesimo gesso: e questo poi chiamano forma o cavo;... onde ponendo in esso cavo altro gesso,... fannosi poi altre cose simili.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 278: Come sarebbe d'un sottil vento, continuo, indefesso, che dentro al concavo d'una data forma spingesse gli atomi della polvere.
Definiz: § XLVIII. E in locuz. figur. –
Esempio: Capp. Lez. 262: Fece forza alla lingua, gettandola nelle forme del latino.
Definiz: § XLIX. E figuratam. –
Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 269: Una simil cosa si dice aver risposto una gran donna de' tempi nostri a chi la minacciava d'ammazzare i figliuoli, s'ella non dava la fortezza dove ell'era; cioè, ch'e' non eran guaste le forme da farne degli altri.
Definiz: § L. Ed altresì per Il medesimo composto disteso sul viso della persona, per ricavarne l'impronta; che anche si disse Cavo, ed oggi Maschera. –
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 138: Fallo levare a sedere o in piè, e tenendosi tralle mani la confezione, che ha al viso, adattandosi col viso gentilmente a trarlo fuori di questa maschera o ver forma. Ripolla, e conservala diligentemente. Fatta tale opera, abbi una fascia da putti, e circonda intorno intorno questa tale forma, in modo che la fascia duo dita avanzi l'orlo della forma. Abbi un pennello di vaio grosso; e con quell'olio tu vuoi ugni il vacuo della forma, ec.
Definiz: § LI. E genericamente, parlandosi di cosa che riceva l'impressione d'un'altra, per Impronta, Traccia. –
Esempio: Collaz. Ab. Isaac volg. 60: Quando li vizj si dipartono e rimuovonsi per pugna del luogo loro, sì lasciano nella mente le margini e le forme (qui figuratam.).
Definiz: § LII. Dicesi anche Qualsivoglia arnese, per lo più di legno, col quale si facciano lavori di terra, di gesso, di stucco, e simili. –
Esempio: Pallad. Agric. 199: Fannosi [i mattoni] in questo modo. Nettando prima la terra creta d'ogni cosa aspra, mischiata con paglia si maceri assai; e poi si metta in una forma di legno, fatta come vuogli fatto il mattone; e poi la rivescia fuori della forma, e fallo seccare al sole.
Esempio: Domen. Plin. 1114: In Africa e in Ispagna fanno muri di terra, i quali chiamano formacei, perchè, come nelle forme, fanno mettendo le tavole da ogni lato, e nel mezo calcando la terra.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 123: Se [la volta] si vuol fare pulita o intagliata, medesimamente è necessario aver forme di legno che formino di terra le cose intagliate in cavo.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 1, 146: Volendo fare [di stucco] cornici o fogliami intagliati, bisogna avere forme di legno intagliato nel cavo di quegli stessi intagli che tu vuoi fare.
Esempio: Soder. Agric. 139: Se bisognasse formargli (i mattoni) nel verno o l'estate, si ricopriranno il verno di secca arena e l'estate di paglia; e formati con la forma di legno che si vuole, si deono lasciare a seccare ed asciugare più all'uggia che al sole per molto tempo.
Esempio: E Soder. Cult. Ort. 3: Fan grossi mattoni con le forme e gli murano.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 25, 2, 63: I tegoli, i mattoni, i quadrucci.... avete assai delle volte veduto come si formano:... s'empie di molle creta la forma, vi si spiana dentro, si riquadra, si stampa. Così formato il mattone, portasi a distenderlo su la terra; e la forma, vuota di lui, torna a ricevere nuova creta e farne nuovo lavoro.
Definiz: § LIII. E per Arnese da far palle di metallo da archibuso, ovvero di terra da balestra, riempiendo della materia liquefatta o intrisa le sue cavità. –
Esempio: Assed. Montalc. 362: Aveva ordinato levare i chiodi della toppa dello sportello con due forme d'archibuso a sua posta.
Esempio: Lorin. Fortif. 150: Archibugj ordinarj e non molto corti, e che portino buona munizione, con le sue forme da fare le palle, e mazzi di caricature, essendo più sicure che le fiasche.
Esempio: Magal. Lett. scient. 150: Una perfetta uguaglianza, per dir così, mattematica, non che tra orivoli o animali, non può pretendersi nè anche tra le palle da balestra che si fanno nella forma.
Definiz: § LIV. E usato nel plur. dicesi Quell'arnese di ferro, da far brigidini, cialdoni, ostie, e simili, composto di due tondi con lungo manico, insieme congegnati e da stringersi, fra i quali si schiaccia e si cuoce la pasta. –
Esempio: Med. L. Cant. carn. 3, 172: Fatto l'intriso, poi col dito assaggia Se ti par buon, le forme al fuoco poni. Scaldale bene, e se la forma è nuova, ec.
Esempio: E Med. L. Cant. carn. appr.: Quando lo 'ntriso nelle forme metti E senti frigger, tieni i ferri stretti; Mena le forme e scuoti... Quando e' ti par che sia fatto abbastanza, Apri le forme, e cavane i cialdoni.
Esempio: Buomm. Pros. var. 207: Ho pensato ch'io potrei chiamarmi il Ripieno; e per Impresa figurare un paio di quelle forme con che si fanno le cialde.
Esempio: E Buomm. Pros. var. 209: E sì come la cialda par che si adorni da certi segni o caratteri, che in essa imprimon le forme, chi sa che non poss'anch'io, ec.
Definiz: § LV. Forma, dicesi Quella specie di cazzaruola di rame o di latta, con incavi nel fondo ed attorno, a modo di fregio o disegno, adoperata per fare pasticci, piatti dolci, gelatine, e simili vivande, le quali, cotte che siano, ricevono e conservano in rilievo que' medesimi fregi o disegni.
Definiz: § LVI. Forma dicesi Quell'assicella, per lo più di faggio, ben piallata, dentro la quale, ripiegata in cerchio e fasciata con una funicella, si mette la parte caciosa del latte, affinchè si prosciughi e prenda la consistenza di formaggio. –
Esempio: Targ. Rag. Agric. 178: Questo pastone così pressato, e spremuto quanto si può dal siero, si pone dentro alle forme, dalle quali prende il cacio la denominazione, non solo appresso di noi, ma anche appresso i Latini.
Definiz: § LVII. E così pure dicesi La parte caciosa del latte, dopo che si è rasciugata stando nella forma e che ne ha prese le dimensioni; Pezzo di cacio fatto in figura circolare. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 460: E dopo alquanti giorni assodate le forme [del cacio], si pongano su pe' graticci, per modo, che l'una non tocchi l'altra.
Esempio: Pulc. L. Morg. 18, 156: Una forma di cacio trovoe Ch'era sei libbre, o poco più o meno.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 34: Si tenghino tutti i caci in una stanza asciutta e fresca,... i marzolini, rivoltandoli spesso, e le forme in su l'asse, rivoltandole e fregandole con le mani unte di buon olio.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 3, 4: Quelle Forme sardesche in mare Ebber gettate, a 'ngrassar le sardelle.
Esempio: Red. Lett. 1, 237: Vassi bucinando, che in essa, tra l'altre cose, sia stata noverata quella badial forma di cacio parmigiano.
Esempio: E Red. Lett. 1, 238: I quali ànno grandissima parte e non poca autorità, nel regalare quella benedetta forma di cacio.
Esempio: Targ. Viagg. 3, 425: Il Comune o territorio di Castelnuovo è tutto montuoso, con buonissime pasture, che fruttano ai paesani gran guadagno su i bestiami, particolarmente per il cacio forte, cioè salato, in piccole forme, che ne ricavano.
Definiz: § LVIII. E per similit. –
Esempio: Car. Eneid. 7, 171: Avean poche vivande, e quelle poche Gran forme di focacce e di farrate In vece avean di tavole e di quadre.
Definiz: § LIX. Forma dicesi dagli Stampatori, per denotare Tutte insieme le pagine di caratteri composti, che serrate nel telaio di ferro si mettono in torchio o in macchina per la tiratura. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 62: S'io non v'ho prima detto che il P. D. Orazio Morandi m'ha mandato una dozzina delle vostre canzonette, e ch'io l'ho già nelle forme delle stampe, non l'ho fatto perchè da voi non mi fosse con qualche scusa vietato il pubblicarle.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 29, 59: E tanti glie ne vengon fatti (de' mondi, al Caso di Democrito), che più non si potrebbe: se non che quel medesimo caso che li compose, gli scompone or l'uno or l'altro e li ritorna in atomi; come gli stampatori i caratteri delle lor forme.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 156, 2: Di queste lettere.... se ne formano pagine, telaretti e forme, della grandezza che si vuole sia il foglio da imprimere.
Esempio: E Baldin. Vocab. Dis. 162, 2: Telaio. Strumento quadro di ferro degli stampatori di libri, nel quale serrano con alcune viti le forme, per metterle in torcolo, e poter imprimere.
Definiz: § LX. E nei primi tempi della stampa, prendevasi per La stampa stessa; più specialmente nelle maniere Libro in forma per Libro stampato, e Gettare in forma per Stampare. –
Esempio: Franc. Son. 54: Riscriverotti or sepe Per far volume, e non parer ch'i' dorma, Di tuo' processi, e gitterassi in forma.
Esempio: Poliz. Pros. 78: Tra li quali [libri] trovai un M. Manlio, astronomo e poeta antiquo, el qual ho recato meco a Vinegia, e riscontrolo con uno in forma che io ho comprato.
Definiz: § LXI. E detto di libro, per la Dimensione di esso; Sesto. –
Esempio: Segn. A. Lett. IV, 3, 309: La forma del libro apparirà forse piccola, ma non poteva alterarsi.
Esempio: Lett. Pros. fior. IV, 1, 19: Volevo che Giunti vi mettessino le mani loro; ma vanno molto adagio, e non mi hanno lasciato soddisfare al Grifio, che me ne ricercava instantemente, e or n'avrebbe cavato le mani. Se costoro stanno troppo a vedere, lo contenterò, chè desidero maravigliosamente si stampino in forma piccola quest'opere.
Esempio: E Lett. Pros. fior. IV, 1, 131: L'Eneide del Caro le rilega. Sono della grandezza del Petrarca, o poco più.... Per in forma piccola, certo, che non ci sia la più bella edizione.
Definiz: § LXII. Si disse anche per Assicella di legno, o Piastra di rame o d'altro metallo, intagliata di figure a bulino o in altro modo, con la quale si stampano poi in carta esse figure. –
Esempio: Savonar. Pred. 2: Da poi ch'ella (la Dottrina) è cessata, si sono rifatte le forme delle carte, giuocasi in publico.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 264: Cercò Alberto [Duro] di fare, della medesima grandezza, XV forme intagliate in legno, della terribile visione che san Giovanni Evangelista scrisse nell'Isola di Patmos nel suo Apocalisse.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 9, 281: Il medesimo Parmigiano, avendo mostrato questo modo di fare le stampe con tre forme ad Antonio da Trento, gli fece condurre in una carta grande la decollazione di san Pietro e san Paulo, di chiaroscuro.
Definiz: § LXIII. E per estensione, si disse altresì di Assicella intagliata per istampare tessuti. –
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 126: Il modo di lavorare colla forma dipinti in panno.
Esempio: E Cennin. Tratt. Pitt. 127: E con una mestoletta togli di questo negro,... e così ne va' imbrattando l'asse dove è intagliata, bellamente, che l'intaglio non si riempiesse:... togli in mano destra una scudella o scudellino di legno, e col dosso frega fortemente per quello spazio quanto l'asse intagliata tiene; e quando hai tanto fregato, che credi bene che 'l colore sia bene incarnato colla tela o ver panno lino, leva la tua forma su, rimettivi colore da capo, e per grande ordine rimetti al detto modo tanto che compiutamente fornisca tutta la pezza.
Definiz: § LXIV. È anche Term. dei lavoratori di commesso. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 101: Di questa pietra (del cipollaccio) si fanno ancora, segandola, tavole, tondi, ovati, ed altre cose simili, che in pavimenti e altre forme piane fanno con l'altre pietre bellissima accompagnatura e molto vago componimento.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 63, 1: Forma e forme.... Quelle pietre di diverse fazioni, o tonde o angolari, che essi (i commettitori di pietre dure) incastrano per ornamento ne' sodi de' marmi bianchi e d'altre pietre; il che dicono essi lavoro di forme.
Esempio: E Baldin. Vocab. Dis. 44, 2: Diaspro di Boemia avvinato,... serve per lavori di commesso, e forme.
Esempio: E Baldin. Vocab. Dis. 45, 1: Diaspro di Boemia, detto verde di Boemia,... serve per lavori di forme, di commesso e d'altro.
Definiz: § LXV. E nelle Arti del disegno, vale Quello spartimento incorniciato che dicesi comunemente Formella. –
Esempio: Baldin. Vit. Bern. 97: Il musaico di che è coperta la cupola per di dentro, composto, come è noto, di minuti pezzetti, nella parte vicina all'apertura, sarebbe caduto; ciò che pure avrebber fatto le cornici di stucco, che sono attorno alle forme de' musaici.
Definiz: § LXVI. Trovasi per Scompartimento, Stallo. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 159: Quando detto il salmo.... si prosternavano in orazione sopra le forme del coro, questi Etiopi ad alcuni si paravano innanzi, ec.
Definiz: § LXVII. A forma, costruito con la particella Di in locuzione prepositiva, vale A modo, A similitudine, In guisa, In maniera, Come. –
Esempio: Vill. G. 384: La detta corona si dà in Milano, ed è di fino acciaio forbito a spada, fatta a forma d'una ghirlanda d'alloro.
Esempio: Ricett. fior. G. 141: Fa' decotto con zucchero, secondo l'arte, a forma di sciroppo.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 314: I quali [dodici popoli], quasi a forma di republica in un medesimo reggimento ristretti, di ciascuno creassero i magistrati.
Esempio: Ricett. fior. 134: Cuoci a fuoco lento, tanto che gittatone una gocciola sopra al marmo si rappigli a forma di gielo.
Definiz: § LXVIII. Ed anche vale Conforme a, A tenore di, come comunemente si dice. –
Esempio: Not. Malm. 2, 562: Il quarto esempio, preso dal Convito di Dante.... fu da me corretto a forma di tutt'i Mss. in essa [edizione] citati.
Definiz: § LXIX. A una forma, posto avverbialmente, trovasi per Nella stessa maniera, A un modo. –
Esempio: Segner. Incred. 288: Quando Dio è quegli che opera da sè solo, la maraviglia non può nascere dalle sue operazioni, mentre a lui tutte son facili ad una forma.
Definiz: § LXX. In forma, ed anche In buona forma, detto di argomento, sillogismo, prova, e simili, vale, nel linguaggio delle scuole, Secondo le regole, Come prescrive l'arte logica. Onde le maniere Essere in forma, Andare in forma, per Esser cosa ben chiara, dimostrata. –
Esempio: Allor. A. Cap. 391: La povertà farà che non si dorma, E mill'altri rimedj ci saranno Contro allo starsi: questa cosa è in forma.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 155: A me [l'argomento d'Aristotile e di Tolomeo] si dimostra silogismo in buona forma, e non una petizion di principio.
Esempio: E Galil. Op. astronom. 3, 205: Di grazia ridirizzisi il sillogismo in buona forma; il che sarà, se noi l'ordineremo così, ec.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 218: Quindi avviene ch'egli (l'intelletto) non può, concedendo le premesse, negare la conseguenza d'un argomento in forma.
Esempio: Lipp. Malm. 12, 48: Voi parlate bene. Già so; questo va in forma e per la piana.
Esempio: Not. Malm. 2, 860: Va in forma e per la piana. Il fatto è ragionevole e chiaro. Va in forma, viene dalla forma degli argomenti, che s'usano nelle scuole; che quando v. gr. un silogismo non è fatto con tutte le regole, si dice: Non è in forma.
Esempio: Fag. Rim. 3, 90: E se quest'argomento non va in forma, Facciamovel andare in ogni modo.
Definiz: § LXXI. In forma, o Nelle forme, posto avverbialmente o aggiuntivamente, vale Come, o Quale, si deve secondo una data prescrizione o consuetudine, o semplicemente per ottenere di sicuro e con pienezza un dato effetto. E talvolta usasi anche familiarmente e con un certo scherzo. –
Esempio: Instr. Cancell. 2, 16: Dopo aver dato a' medesimi il giuramento in forma,... avverta e dichiari loro il Cancelliere a che si estenda l'obligo di quell'ufizio.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 13, 69: E, fattogli il comando nelle forme, Ecco che tutta quanta si riscuote L'isola.
Definiz: § LXXII. In forma, costruito con la particella Di in locuzione prepositiva, vale A modo, A similitudine, In guisa, In maniera, Come. –
Esempio: Dant. Purg. 5: E duo di loro in forma di messaggi Corsero incontra noi.
Esempio: E Dant. Parad. 31: In forma dunque di candida rosa Mi si mostrava la milizia santa.
Esempio: Pucc. A. Canz. 7: E 'n forma d'arco ha le sue belle ciglia.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 161: Que' pastori che ne conducevano, in forma di battaglia s'erano armati.
Esempio: Flor. Agric. Met. volg. 524: Quasi che nel mezzo de la caverna fa un nido di foglie d'alberi in forma d'una berretta.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 73: L'aria par di faville intorno avvampi, E quasi d'alto incendio in forma splende.
Esempio: E Tass. Gerus. 12, 95: E le sue arme a un nudo pin sospese Vi spiegò sopra in forma di trofeo.
Esempio: E Tass. Gerus. 13, 38: Un largo spazio in forma scorge D'anfiteatro.
Esempio: Adim. A. Pind. 95: Ove era un tempio sopra un'altissima cima, che per esser in forma di rostro di nave si chiamava embolo.
Definiz: § LXXIII. E detto di persona con relazione ad un'altra, vale In figura, In sembianza, di questa, Con somiglianza a questa. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 24: Or in forma di ninfa o d'altra diva,... Or l'ho veduta su per l'erba fresca Calcar i fior com'una donna viva.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 15: Uscir fa un spirto in forma di valletto, E gli comanda quanto vuol che 'l faccia.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 99: Questi di cava nube ombra leggiera (Mirabil mostro) in forma d'uom compose; E la sembianza di Clorinda altera Gli finse, e l'armi ricche e luminose.
Esempio: E Tass. Gerus. 11, 27: E quinci, in forma d'orrido gigante, Dalla cintola in su sorge il Soldano.
Definiz: § LXXIV. Pure detto di persona con relazione ad un'altra, vale In persona di questa, Come se fosse questa; riferito specialmente a travestimento, a finzione, e simili. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 188: E questo seppono da uno che fu preso una notte, il quale, in forma di uno venditore di spezie, andava invitando le case potenti, ec.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 288: Ed i capelli tondutosi, e trasformatasi tutta in forma d'un marinaro, verso il mare se ne venne.
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 125: Prese [lo Zima] nuovo consiglio, e cominciò in forma della donna, udendolo ella, a rispondere a sè medesimo in cotal guisa: Zima mio, ec.
Definiz: § LXXV. E usato poeticam. a modo d'aggiunto, e come equivalente a Tale, in relazione con l'adiettivo Quale. –
Esempio: Dant. Rim. 5: Color di perla quasi in forma, quale Convene a donna aver, non fuor misura.
Definiz: § LXXVI. E usato in correlazione della cong. Che, per In tale stato, In tali termini, In tal condizione. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 1, 77: Non l'uccise, ma lasciollo in forma, Che non sa dove sia, e par che dorma.
Definiz: § LXXVII. In forma, o Per forma, in costrutto e correlazione con la cong. in forma Che per forma che, formano una locuzione congiuntiva, equivalente a Di modo che, Di maniera che, Talmente che, Cosicchè. –
Esempio: Zibald. Andr. 138: Questo Androgeo imparò in brieve tempo, per forma che egli avanzò i maestri e ognuno.
Esempio: E Zibald. Andr. appr.: Minosso gli assediò potentemente, per forma che gli Ateniesi non poteano resistere.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 5: Rispose loro per forma che s'accorsero che, se amava prendere, amava anche serbare.
Definiz: § LXXVIII. Per forma, In forma, od anche In una forma, posti avverbialmente, valgono In tal maniera, Talmente; e si usano pure in correlazione della cong. Che. –
Esempio: Sannazz. Arcad. 98: Ma credendosi forse che in ciò solo le forze bastare gli dovessero, benchè molto vi si sforzasse, il trasse (il palo) per forma che fe' tutti ridere i pastori.
Esempio: E Sannazz. Arcad. 110: La paura e 'l sospetto del veduto sogno mi rimase nel cuore per forma, che tutto bagnato di lacrime.... fui costretto.... a levarmi.
Esempio: Nell. Iac. Serv. padr. 2, 2: Questa impertinente ci metterà in una forma il piè sul collo, che non potremo mai più alzar la testa.
Definiz: § LXXIX. In buona forma, o anche In forma pulita, o simili, riferito a scrittura, vale Correttamente e pulitamente. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 31: Avendo condotto a buon termine il libro delle vite degli Artefici del disegno, non mi restava quasi altro a fare che farlo trascrivere in buona forma.
Esempio: Legg. Band. Leop. 7, 92, 38: Per copia di dimostrazioni in forma pulita e distinta.
Definiz: § LXXX. E per estensione, riferito a disegni. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 154: Da questi [schizzi] dunque vengono poi rilevati in buona forma i disegni; nel far dei quali, con tutta quella diligenza che si può, si cerca vedere dal vivo, se già l'artefice non si sentisse gagliardo in modo che da sè li potesse condurre.
Definiz: § LXXXI. In buona forma, pur riferito a scrittura, intendesi del suo contenuto, e vale In modo compiuto e diligente, Con le debite cure. –
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 112: Luciano.... viaggiò.... col suo cervello.... fin nella luna, e riconosciutone con attenzione il paese, ne prese le sue memorie, e risceso quaggiù fra noi, ne distese poi con tutto suo agio in buona forma.
Definiz: § LXXXII. E genericamente, riferito a qualsiasi operazione o lavorazione, vale Come si deve, Bene. –
Esempio: Ricett. fior. 135: Aggiugni.... mastice, legno aloè, mace. Soppesta ogni cosa, eccetto il zafferano, e lega in pezza lina rada, e mentre che bolle va' fregando la pezza tanto che sia cotto in buona forma, e lieva da fuoco.
Definiz: § LXXXIII. In buona forma, riferito a negozj o trattati, alla conclusione di essi, o simili, vale Con sodisfazione e utilità delle parti, In modo conforme agl'intendimenti o ai fini che alcuno si propone. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 184: Dopo qualche disputa si è concluso ogni cosa in buona forma, e appunto secondo el desiderio e ordine della Signoria vostra.
Esempio: E Machiav. Leg. Comm. 2, 308: E quanto alla condotta, che saremo co' el Cardinale di Volterra, e tutto si assetterebbe in buona forma. Riferii al Cardinale quanto Roano aveva risposto all'una parte e all'altra.
Esempio: E Machiav. Leg. Comm. 3, 188: Io credo questa sua partita (del Papa), perchè avendo acconce queste cose in buona forma, non ci ha più che fare.
Definiz: § LXXXIV. E riferito a pratiche, ufficj, e simili, vale In maniera da conseguire l'intento, Efficacemente. –
Esempio: Lett. Uom. ill. 274: E perchè mi ha richiesto che io lo raccomandi a V. S. illustrissima con una mia lettera, ho voluto accompagnarlo con queste poche parole, supplicandola che li mostri che io ho fatto questo offizio in buona forma, come io gli ho promesso di fare.
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 3, 2: Supplico.... V. S. illustrissima.... a volersi degnare di nuovo di scrivere in buona forma al suddetto Generale, che, per essere passato qualche tempo da che diede la detta obbedienza sino a quest'ora, voglia mandarne un'altra, a fine che il predetto Vicario non possa esser rimosso di qua.
Definiz: § LXXXV. In buona forma, In pubblica forma, In forma autentica, riferito ad atti, istrumenti, e simili, vale Nei modi, e Del tenore, che la legge prescrive, Secondo che si deve perchè sia valido. –
Esempio: Stat. Cap. Fir. 1, 226: Debbano essa condannagione in forma publica scritta mandare.... ne la Camera del Comune.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 1, 146: La esamina era autenticata e fatta per strumento pubblico ed in buona forma.
Esempio: E Machiav. Leg. Comm. 2, 184: E ha ratificato detto signor Paulo e Pandolfo in buona forma; e messer Antonio da Venafro ha ratificato per il cardinale Orsino che ne aveva pieno mandato.
Esempio: Guicc. Op. ined. 1, 218: Quando sono fatti instrumenti di cose vostre che importano, abbiate per usanza di farveli levare subito, e avergli in casa in forma autentica.
Esempio: Sassett. Fr. Notiz. 34: Il qual testamento è in casa Francesco di Gio. Batista.... in publica forma.
Esempio: Bald. Pros. 633: Supplico l'Eccellenza Vostra a rimediarvi col mandare a Roma il suo consenso,... ovvero mandarlo a me in forma autentica.
Esempio: Instr. Cancell. 7, 338: Son tenuti [i Camarlinghi del Distretto] a far le ricevute in buona forma.
Esempio: Fag. Comm. 6, 52: Fategli (gl'inventarj) in tanto così; se poi sarà necessario, si ridurranno in pubblica forma, con farne il riscontro in tal atto.
Definiz: § LXXXVI. In propria forma, vale Così com'è, Tal e quale. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 88: Li nomi delle quali io in propia forma racconterei, se giusta cagione da dirlo non mi togliesse.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 59: Ardirò.... dirvene una novella, la quale, se io dalla verità del fatto mi fossi scostare voluta, o volessi, avrei ben saputo e saprei sotto altri nomi comporla e raccontarla; ma, perciò che il partirsi dalla verità delle cose stato nel novellare è gran diminuire di diletto negli 'ntendenti, in propia forma, dalla ragion di sopra detta aiutata, la vi dirò.
Definiz: § LXXXVII. E parlandosi di figure o disegni, vale Con dimensioni eguali, o proporzionali, al vero. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 17: E questo diede loro ardimento di metter regola alle prospettive, e farle scortar appunto come facevano di rilievo, naturali e in propria forma.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 8, 47: Venne volontà al Papa di far panni d'arazzi ricchissimi d'oro e di seta in filaticci; perchè Raffaello fece in propria forma e grandezza, tutti di sua mano, i cartoni coloriti.
Definiz: § LXXXVIII. In forma d'uficio, si disse per Uficialmente, Pubblicamente. –
Esempio: Stef. March. Istor. 10, 62: E di questo conferirono con uno gonfalonieri, che si chiamava Piero di Giovanni di Firenze; questi pare ne ragionasse con alcuni de' suoi compagni, ma non in forma d'uficio. Di che la cosa scoperta, ec.
Definiz: § LXXXIX. Per tutte le forme, trovasi usato per In tutti i modi, A ogni costo. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 12, 67: Il quale, vista cosa sì deforme, Volea ammazzarla per tutte le forme.
Definiz: § XC. Aver forma di checchessia, si disse per Averne preso abito o modo di vivere, di sentire, e simili, Averne informato sè medesimo: secondo il significato scolastico della parola. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 2, 68: Messer santo Francesco si partì assai giovane dal secolo;... sicchè non aveva ancora forma di mondo, e se fiore ne prese, tosto la lasciò.
Definiz: § XCI. Aver nelle forme checchessia, vale Stare facendolo, Starvi lavorando sopra; e Uscire dalle forme, vale Essere quello finito di fare. Maniere ambedue proprie dello stil familiare, e prese dal linguaggio dei fonditori. –
Esempio: Red. Lett. 1, 284: Ho nelle forme un'oda, che mi avvedo voler riuscire de comuni omnium Sanctorum.
Esempio: E Red. Lett. 2, 237: Le mando a leggere l'annesso sonetto, che oggi appunto è escito delle forme.
Definiz: § XCII. Dar forma, vale Formare, Foggiare, Far essere, ed anche Creare. –
Esempio: Bibb. N. 6, 551: Questo dice lo Signore, tuo ricompratore, e che ti diede forma nel ventre della tua madre.
Esempio: Varch. Boez. 91: Te [o Dio] nulla, fuor di te, dar forma spinse Al gran caòs ch'ornò 'l mondo e 'l distinse.
Definiz: § XCIII. E figuratam. –
Esempio: Bocc. Amet. 59: Il quale, lieto di tanto uficio,... a quella che al suo destro lato sedea.... la prima narrazione impone sorridendo. La quale ubbidendo.... così cominciò a dire: Ameto, non come la più savia ma come la più antica,... prima darò per lo tuo effetto forma nel ragionare al grazioso coro, al quale te abbiamo eletto antiste.
Definiz: § XCIV. E semplicemente per Fare; e propriamente, Fare come dev'esser fatto, ne' debiti modi: riferito a lavoro, scrittura, e simili. –
Esempio: Bocc. Amet. 76 t.: Cessino gli Iddii che questo sia,... che più per me Calliope dia forma a nuovi versi.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 90: Chiamò messer Alessandro Spannocchi, e gli disse: E' si vuol esser qui con il segretario, e vedere di dar forma a questo salvocondotto.
Definiz: § XCV. E poeticam. riferito ad azione materiale. –
Esempio: Car. Eneid. 2, 446: Ancisero le guardie; aprir le porte; Miser le schiere congiurate insieme; E dier forma a l'assalto.
Definiz: § XCVI. E per Dare assetto, ordinamento, disposizione, secondo una certa regola o norma, a checchessia. –
Esempio: Machiav. Stor. 1, 128: I cittadini, per dar forma allo Stato, in santa Reparata si ridussero.
Esempio: Dav. Scism. 399: Alli 4 di novembre 1547, in Londra, cominciarono a tenersi gli Stati per dar forma alla nuova religione.
Definiz: § XCVII. E in costrutto con la cong. Come, si usò per Dar modo e norma, Indicare, Mostrare, come si possa far checchessia. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 253: S'accostarono a pregarlo teneramente, che desse loro forma come elle ingravidassono.
Definiz: § XCVIII. E secondo il senso scolastico della parola, per Informare di sè, o di ciò che è espresso da compimento, mediante la prep. Di. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 199: La carità dà forma a le virtuti.
Esempio: Fr. Giord. Pred. 2, 68: Ma la mente di quelli che già han presa la forma del mondo in sè, troppo è duro a darli la forma di Dio: e questa era la ragione, perchè i monaci soleano prendere i fanciulli e menarli alla religione eziandio di 6 anni e di meno, acciocchè s'informassero bene e divenissero perfetti.
Definiz: § XCIX. Prendere forma di checchessia, vale Trasformarsi in esso. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 19: Conciosiacosachè grande segno di vostra impotenza sia, ch'avete preso forma di varie bestie.
Esempio: E Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 26: E prendendo ora forma di belle femmine, ora di diverse e crudeli bestie, ed altre forme orribili, proccurano di spaventarci ed uccidere l'anime.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 97: Prese forma di toro, e mescolato tra' giuvenchi.... vae tralle tenere erbe.
Definiz: § C. E figuratam. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 573: Non dee essere posto per maestro chi prima non prese forma di discepolo, nè è da fare signore chi non sa essere soggetto.
Definiz: § CI. E in costrutto con un adiettivo, per Farsi, Divenire, quale è da questo indicato. –
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 3: Erano inasperite le membra e difformate per l'aspro vestimento del sacco, e la mia pelle aveva presa forma nera, come di saracino.
Definiz: § CII. E nel senso speciale scolastico, Prendere forma o Pigliar forma vale Informarsi, Divenir tale quale indica il compimento retto dalla prep. Di. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 2, 68: Ma la mente di quelli che già han presa la forma del mondo in sè, troppo è duro a darli la forma di Dio: e questa era la ragione perchè i monaci soleano prendere i fanciulli e menarli alla religione eziandio di 6 anni e di meno, acciocchè s'informassero bene e divenissero perfetti, pigliando tutta la forma di Dio anzi che piglino nulla forma di mondo, che poi malagevolemente pigliano o ricevono mai bene quella di Dio.
Definiz: § CIII. Prendere forma a checchessia, o di checchessia, o Pigliare, forma a checchessia, o di checchessia, si usò per Prendere consiglio o partito sul da farsi, o sul modo di far checchessia, Provvedere opportunamente. –
Esempio: Albizz. R. Commiss. 1, 346: Fummo più volte co' detti: nè possendo pigliare alcuna forma, perchè a noi non stava addomandare per lo Papa o per lo re Luigi; deliberarono, ec.
Esempio: E Albizz. R. Commiss. 1, 371: Vi piaccia sollicitare che presto venghino;... e noi avisare quanto di ciò seguita, acciò che forma si possa prendere al fatto.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 4, 86: Li dissi.... che se questa guerra infra Papa e Francia giva innanzi, che bisognava questa Maestà avesse uno grande respetto per il bene suo e vostro, nel pigliare forma di valersi di vostre Signorie.
Definiz: § CIV. E detto di faccende, difficoltà, o simili, valeva Acconciarsi, Aggiustarsi. –
Esempio: Guicc. Stor. 4, 92: Avrebbero facilmente preso forma tutte le altre difficoltà, purchè del Ducato di Milano fosse stato disposto in modo che, ec.
Definiz: § CV. Ritrarre in forma, detto di componimento poetico, si usò per Dargli quella forma che è richiesta dalla sua natura, Formare. –
Esempio: Frescobald. M. Rim. 91: Ballata nova, i Fiorentin novelli, Per cui onore t'ho ritratta in forma, Priega che guardin quel che tu favelli.
Definiz: § CVI. Tener forma di alcuno o di checchessia, vale poeticam. Esser trasformato in quello, Averne le sembianze. –
Esempio: Tass. Gerus. 13, 4: Qui le streghe s'adunano, e 'l suo vago Con ciascuna di lor notturno viene; Vien sovra i nembi, e chi d'un fero drago, E chi forma d'un irco informe tiene.
Definiz: § CVII. E per Rappresentare, Simboleggiare. –
Esempio: S. Bern. Serm. 166: Dico di questo Lazaro, el quale essendo morto di quattro dì e già puzzolente, la voce della virtù lo risucita da morte, sì che assai convenevolmente paia tenere forma di penitente.
Definiz: § CVIII. Trarre le forme degli usatti. –
V. Usatto.