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1) Dizion. 5° Ed. .
FORZA.
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FORZA.
Definiz: Sost. femm. Potenza insita nell'organismo, per la quale l'uomo e l'animale compiono i loro atti e movimenti; Vigore, Robustezza, Gagliardia. E nel plurale ritiene lo stesso valore del singolare.
Dal latino barbaro fortia e forcia. –
Esempio: Dant. Conv. 196: Tutte volte che 'l gigante era stanco, ed elli ponea lo suo corpo sopra la terra disteso,... forza e vigore interamente della terra in lui risurgeva, nella quale e dalla quale era esso generato.
Esempio: Sentenz. Filos. volg. 36: La forza la quale fie senza senno, fie pericolosa da tenere.
Esempio: Petr. Rim. 2, 120: Dicemi spesso il mio fidato speglio, L'animo stanco, e la cangiata scorza, E la scemata mia destrezza e forza: Non ti nasconder più; tu se' pur veglio.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 159: Molti furono, che la forza corporale e la bellezza.... con appetito ardentissimo disiderarono.
Esempio: E Bocc. Com. Dant. M. 2, 394: Gli uomini vecchi il più hanno perduto le forze, per lo sangue il quale è in loro diminuito e raffreddato.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 14: Carlo si volse a quelle man robuste, Ch'ebbe altre volte a gran bisogni pronte.... Sono le forze vostre ora sì fruste, Che ec.?
Esempio: E Ar. Orl. fur. 29, 47: Orlando, che l'ingegno avea sommerso, Io non so dove, e sol la forza usava, L'estrema forza a cui per l'universo Nessuno o raro paragon si dava, ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 41, 70: E potea stare ugual questa bilancia, Se non era il vantaggio di Baiardo, Che fe' parer Gradasso più gagliardo. Percosse egli il destrier di minor forza, Ch'Orlando avea, d'un urto così strano, Che ec.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 32: Ma il Pagan, di più forza e di più nerbo, Non cade già, nè pur si torce in sella.
Esempio: E Tass. Gerus. 6, 46: E congiungendo a temerario ardire Estrema forza e infaticabil lena, Vien che sì impetuoso il ferro gire, ec.
Esempio: E Tass. Gerus. 12, 62: Oh fera pugna, U' l'arte in bando, u' già la forza è morta; Ove in vece d'entrambi il furor pugna!
Esempio: Parut. Perfez. Vit. polit. 1, 220: Persone belle d'aspetto, grandi di statura, gagliarde di forze.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 7: Pervenuto agli anni della giovinezza, e dimostrando forza di corpo e grandezza d'animo, ec.
Esempio: Bald. Pros. 317: Buona è, dunque, la ferocità e la forza, ma non a quel toro che è privato della luce.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 89: Ma perchè il cavallo.... manca del discorso,.. e solamente abbonda di forze, perciò ec.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 24: Ognor la forza m'abbandona, e tremulo Il piè mi manca.
Esempio: Capp. Econ. 404: L'uomo proprietario di due capitali, la forza naturale dei suoi muscoli, e quella ec.
Definiz: § I. E per estensione dicesi altresì delle piante, per la Potenza loro naturale di vegetare compiutamente e dar frutto.
Definiz: § II. E detto del suolo, per Facoltà di far vegetare le piante, in virtù degli elementi nutritivi che contiene. –
Esempio: Soder. Cult. Ort. 320: Se le radici sue (della veccia), tagliato il verde, si secchino, torranno tutto il succhio al terreno, e porteranno via tutta la forza.
Esempio: Capp. Econ. 375: La varietà delle forze produttive c'impone di coltivare le vaste pianure in grande, e i poggi a frazioni.
Definiz: § III. Pure per estensione, denota Grado del movimento o della impulsione, Grado del moto impresso; e riferiscesi all'effetto o all'atto prodotto dall'agente, sia questo agente razionale o animale o fisico. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 16, 62: Zerbin sì gran forza a un colpo mise, Che lui (il cavallo) col suo signor d'un taglio uccise.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 103: Quivi si ferma [lo strale], e sol la pelle incide; Chè 'l celeste guerrier soffrir non volse Ch'oltra passasse, e forza al colpo tolse.
Esempio: E Tass. Gerus. 18, 68: Ma con forza maggior colpi più feri Ne venian dalle macchine murali.
Esempio: Bald. Poes. 167: Aggiunse forza a l'opra, e con la destra A la sinistra man porgendo aita, Per lo fondo del vaso il legno intorno Fece volar con più veloci giri.
Definiz: § IV. Detto dell'uomo, in senso più largo e generico, riferiscesi alle facoltà e potenze sue, così fisiche od animali come razionali e morali, e denota la Condizione nella quale egli è, l'Attitudine che ha, per esercitarle con pienezza di effetti; ed altresì Facoltà, Modo, di produrre un effetto. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 384: L'ira e la virtude da ciascuno lato porgevano forze.
Esempio: Cat. Cost. volg. 159: Quando tu sarai nelle tue maggiori forze, fa' sì che tu sia savio, e allora sarai tenuto vero forte uomo.
Esempio: Petr. Rim. 1, 289: All'ultimo bisogno, o miser'alma, Accampa ogni tuo ingegno, ogni tua forza, Mentre fra noi di vita alberga l'aura.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 162: Ma pure, come valenti uomini, ogni arte ed ogni forza operando, essendo da infinito mare combattuti, due dì sostennero.
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 45: Da uno medesimo Creatore tutte l'anime con iguali forze, con iguali potenze, con iguali virtù, create.
Esempio: Segn. B. Polit. volg. 350: E' le fia di necessità d'aver forze proporzionate a simile elezione di vita, per poter fare l'azione.
Esempio: Grazz. Pros. 156: Fu da tanta e così fatta paura sopraggiunto, che tutte le forze li mancarono a un tratto.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 85: Quindi l'ardir, quindi la speme nasce, Non dalle frali nostre forze e stanche, Non dall'armata, ec.
Esempio: E Tass. Gerus. 9, 97: Fatto intanto ha il Soldan ciò ch'è concesso Far a terrena forza: or più non puote.
Esempio: E Tass. Gerus. 10, 20: Ciascun qua giù le forze e 'l senno impieghi Per avanzar fra le sciagure e i mali.
Esempio: Parut. Perfez. Vit. polit. 1, 281: Nè credo che l'uomo, il quale è posto in questa vita, quasi in certa arena, a far prova delle sue forze, debba ec.
Esempio: Magal. Lett. scient. 144: Cose che non sono da me, debolissimo di forze, esausto di mezzi, e necessitoso di quiete per tutti i conti.
Esempio: Martin. T. V. 10, 20: Abbi pietà di me, perchè io sono senza forze.
Esempio: Mont. Poes. 2, 178: Anch'io Trattai nel fiore delle forze il brando In crudeli battaglie.
Esempio: Capp. Econ. 341: Ogni coppia ha bisogno.... di condurre all'età della forza due figli.
Definiz: § V. Figuratam. e nel plur., usasi a significare Il grado del potere di alcuno, Quanto egli può, rispetto sia alle qualità o condizioni sue personali, sia alle sostanze o beni di fortuna. –
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 100: Mandava nientedimeno que' pochi soldati, che e' si trovava, a scaramucciare, ed a riparare, in quanto e' potevano, a le offese e danneggiamenti de gli Ungari, vietando però sempre mai, ed espressamente, lo intraprendere più che le forze.
Esempio: Grazz. Pros. 285: Tanto con prieghi e danari operò che quella un giorno li promesse fare in suo favore quanto si stendessero le sue forze.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 70: Desidera (una fanciulla) essere aiutata, e si averebbe allogare, ed averebbe avere cinquanta scudi. Ma so che le forze vostre non possono tanto: vi richieggo di quel tanto potete.
Definiz: § VI. Per Vigore, Gagliardia, riferiscesi figuratamente alle facoltà intellettuali o morali dell'uomo. –
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 115: Quindi si impari, che le menti umane, qualora non acquistaron fermezza e forza dalla ragione e dallo studio di filosofia, sono ec.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 12: Colla sola forza del suo mirabile intelletto, invogliò dopo di sè i più begl'ingegni italiani a darsi alle scienze.
Definiz: § VII. E per Principio d'operazioni; Potenza, Energia, operativa; detto così dell'uomo come degli animali. –
Esempio: Piccolom. Instit. mor. 64: L'anima umana, che è la forma dell'uomo, viene a inchiudere in sè la forza di tre quasi anime, cioè di quella che porge la vita, di quella che dona il senso, e di quella della ragione.
Esempio: Bellin. Disc. anat. 1, 221: Nell'antecedente ragionamento vi si contiene tutto il muoversi e tutto il sentire d'ogni animale, che, o per una eleggente libertà o per una necessitante forza, si muova e senta.
Definiz: § VIII. E figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 289: Ella si sta pur, com'aspr'alpe a l'aura Dolce; la qual ben move frondi e fiori, Ma nulla può, se 'ncontr'ha maggior forza.
Esempio: Parut. Soliloq. 1, 4: Non come io dovea m'avvezzai a soffrire le fatiche e gl'incomodi, a' pensieri umili e devoti, onde s'andasse facendo più debole la forza della carne, e si esaltasse lo spirito.
Definiz: § IX. E poeticam. detto di persona, in quanto serva ad altri per conseguire un dato effetto. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 29: O figliuolo, forza mia, solo mia grande potenzia,... io rifuggo a te, ed umile prego la tua maiestà.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 16: Itene, o miei Fidi consorti, o mia potenza, e forze, Ite veloci.
Definiz: § X. Pure nel senso di Principio d'operazioni, Potenza; detto sia di Dio sia della Natura, ed anche poeticam. del Mondo. –
Esempio: Dant. Purg. 16: A maggior forza ed a miglior natura Liberi soggiacete.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 163: Messere, voi siete in parte venuto dove, dalla forza di Dio in fuori, di niente ci si teme per noi.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 376: A la forza e natura di Dio, la cui forza ogni cosa vince e la sua natura avanza ogni altra natura, Liberi soggiacete; voi omini.
Esempio: Cas. Pros. 3, 352: Quantunque le forze della natura siano grandi, nondimeno ella pure è assai spesso vinta e corretta dall'usanza.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 146: Non può la natura (ancora che mettesse in ciò tutte le forze sue) tornare addietro mai.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 20: Il mondo Non ha gran forza che non sia mistero.
Definiz: § XI. E semplicemente per Fortezza, Vigore, d'animo. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 150: Magnanimità che è chiamata forza, s'ella intra in tuo coragio, tu viverai a grande speranza franco e sicuro e lieto.
Esempio: E Giamb. Lat. Tes. appr.: Ora è bene convenevole ch'el conto dica delle sei maniere di forza, e primamente di magnanimitade.
Esempio: Tass. Gerus. 17, 63: Ma perchè il tuo valore,... Più fero assalga gli avversarj esterni, E sian con maggior forza indi ripresse Le cupidigie, empj nemici interni, ec.
Definiz: § XII. E per Gagliardia, Vivezza; detto di affetti, sentimenti, e simili. –
Esempio: Salvin. Mus. 45: Ora le preci nostre esaudisci, Compatisci la forza del desio.
Definiz: § XIII. E in senso particolare, per Vigore, Potenza, nel combattere; Valore. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 368: E così presero li Greci lo re Miseres, e sforzavansi di menarlone preso; ed avrebbelne menato, se non fosse Troilo, che tantosto il soccorse; il quale colle sue forze e colla potenzia della sua schiera, vistamente impedío li Greci, acciocchè lo Re di Frigia non fosse menato prigione.
Esempio: E Colonn. Guid. N. 369: Li Greci presero Polidama e sforzavansi di trarrelo dalla battaglia; ma Ettore lo liberoe, il quale colle sue forze uccise quelli che 'l ne menavano.
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 178: Molte bandiere.... Spiegate accompagnavano il feretro, Le quai già tolte a mille schiere vinte.... Avean le forze (di Brandimarte) ch'or giaceano estinte.
Esempio: Car. Eneid. 2, 737: A dare a' vinti animo e forza Mi posi in core.
Esempio: Manz. Poes. 327: A quelle prove Solo trovarsi ove più forza è d'uopo Che accorgimento.
Definiz: § XIV. E per Atto di forza, di robustezza; ed altresì, di valentia, di valore. –
Esempio: Giron. Cort. volg. Framm. 136: Sappiate, disse lo prod'uomo, che anco farei una troppo grande forza, maggiore che non fareste voi.
Esempio: Mazz. Lett. 1, 376: E io dirò: Odi bella forza d'uomo! e chi non sarebbe da bene, non essendo ingiuriato?
Esempio: Vasar. Rag. M. 77: Nell'altra storia è quando e' tolse (Ercole) i tre pomi d'oro alle donzelle Esperidi, e che egli ammazzò il dragone focosissimo e velenoso, che gli guardava. P. Certo che sono belle forze.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 88: E per questa via potremo ancora avvantaggiarci nell'alzare acqua, o fare altre forze gagliarde, le quali da uomini senz'altri ordegni sariano eseguite.
Definiz: § XV. Vale anche Attitudine a resistere, Solidità; detto di cose materiali. –
Esempio: Nell. Disc. Archit. 46: Si comprende quanto s'ingannasse la mente degli artefici nel comprender la forza, la gagliardia, degli archi.
Definiz: § XVI. In senso scientifico, prendesi per la Potenza, o Virtù naturale, d'azione e d'impulsione, propria degli agenti fisici; e più genericamente, per Causa dei fenomeni naturali. E nel linguaggio dei Matematici, intendesi la Cagione del moto o che dispone al moto, ovvero che lo modifica o tende a modificarlo. –
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 86: Dal che appare, la velocità della forza essere stata tante volte superiore alla resistenza del peso, quanto esso peso è superiore alla forza; poichè in quel tempo, nel quale la forza movente ha molte volte misurato l'intervallo tra i termini del moto, esso mobile viene ad averlo passato una sola volta.
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. 1, 88: Valendosi di qualche forza inanimata, come del corso di un fiume, o pure di forza animata, ma di minore spesa assai di quella che saria necessaria per mantenere possanza umana.
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. 3, 314: Pare che.... ritrar si possa, la forza della percossa essere infinita, o vogliam dire indeterminata e indeterminabile, e farsi ora minore ed ora maggiore, secondo che ella viene applicata ad una maggiore o minore resistenza.
Esempio: Tratt. Resist. V. V. 3: Momento assoluto d'un grave e d'altra qualsivoglia forza, animata o no, s'intenda quel premere libero e non impedito che fa il grave o la forza all'ingiù per la perpendicolare all'orizzonte.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 74: Non potete comprendere la misura di quelle forze con le quali i muscoli muovonsi; tanto eccedentemente ell'è grande.
Esempio: E Bellin. Disc. Anat. 1, 205: S'accordano dunque cinque forze diseguali.... per sostenere in piedi questa torre d'uomini saltatori.
Esempio: E Bellin. Disc. Anat. 1, 211: Dava il movimento a loro la forza dell'acqua che batteva nelle lor molle e ne' lor contrappesi.
Esempio: Grand. Not. Galil. 128: Se un pendolo NB.... descrive l'arco circolare BDC, le forze in qualunque punto BD saranno come i seni BI DK.... Onde alzandosi perpendicolarmente sull'arco BDC qualunque seno BI, DK, la figura de' seni che quindi ne nasce sarà la scala delle forze del pendolo, che descrive il suddetto arco circolare BDC.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 17: Passiamo a parlare di quelle cagioni, che nello stato de' corpi producono cangiamento. Queste comunemente si appellan forze, come la gravità, la elasticità, la tenacità, ed altre simili; alcune delle quali son possenti a cangiare stato tanto coll'accrescere, quanto col diminuire il movimento, e queste il nome di forze più propriamente ritengono: altre son atte a cangiare stato col diminuir solamente la velocità, e queste più veramente si chiamano resistenze.
Esempio: E Riccat. V. Dial. Forz. 24: Il corpo in quiete si concepisce siccome d'ogni forza sprovveduto; quella azione, che dallo stato di quiete il porta allo stato di movimento, o da uno stato di minore ad altro di maggior movimento dicesi, comunicargli ed accrescergli forza, la quale sarà maggiore, maggior essendo la velocità, benchè per ora prescindo in qual proporzione: quella poi, che dallo stato di movimento maggiore ad altro di minore o di niun movimento lo trasferisce, si dice diminuirgli o levargli interamente la forza.
Esempio: E Riccat. V. Dial. Forz. 335: E che altro è la mutua attrazione e ripulsione, se non una forza constituita in mezzo ai corpi, anzi in mezzo ad ogni particella della materia? Le quali forze, se si potessero metter a computo facilmente, non vi sarebbe fenomeno che non ricevesse agevole spiegazione.
Esempio: Mascher. Equil. Volt. 2: Nascendo l'equilibrio dalla eguaglianza delle forze, noi verremo a considerare il rapporto che possono avere tra loro due forze contrarie.
Esempio: E Mascher. Equil. Volt. 11: Se.... si volessero considerare le forze contrarie come operanti in A e B,... ecco la soluzione per questa supposizione.
Esempio: E Mascher. Equil. Volt. 149: Non esercitando tra loro questi tre archi se non la spinta orizzontale per essere tutti e tre perpendicolari nel punto Q all'asse CQ, si avrà l'equazione per l'arco AQ, secondo le leggi della composizione delle forze.
Esempio: Pindem. Poes. 47: Verga Ferrea, cui torcer vuoi, più la costringi, Più sua forza natia desti, e più ardita, Sol che cedi un momento, ancor s'innalza.
Definiz: § XVII. E figuratam. –
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 16: Di queste tre cose pensò valersi nel tempo istesso così, ch'alla pace porgesse aiuto la guerra, ed alla guerra la riconciliazion de' Valloni. Nella qual maniera non s'indebolisce la forza con dividerla in molte cose, ma la forza di molte cose si congiunge opportunamente a dar calore a ciascuna.
Esempio: Giobert. Rinnov. 2, 357: L'ingegno è la prima forza del mondo in tutti i generi; e senza di esso, ogni altra efficienza è debole o nulla.
Definiz: § XVIII. Riceve diversi aggiunti, respettivamente al modo di operare di detta facoltà o virtù degli agenti; come Forza viva, Forza morta, Forza d'inerzia, Forza centripeta e centrifuga, attrattrice e repulsiva, ed altre locuzioni, ciascuna delle quali riceve spiegazione sotto il proprio adiettivo o compimento. –
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 32: Voglio che l'esempio di queste corde, e della forza del loro strappamento, spieghi insieme la forza della contrazione ed il moto di essa colle membrane; chè del resto la forza della contrazione è una materia vastissima, ed è l'istessa che la forza di molla, la forza elastica, la forza d'arco o di balestra da guerra, quali niuno v'è che non sappi quanto sian di spaventosa possanza.
Esempio: E Bellin. Disc. Anat. 1, 33: E perchè questa forza di moto di queste parti ell'è quella medesima che da esse si esercita nello scorrere al contatto e nello sforzarlo nello scorrervi, si comprende, ec.
Esempio: E Bellin. Disc. Anat. 1, 227: Di qui dunque ne nasce che ogni volta che qualche strumento sospenditore degli ossi muove e sospende l'ossa sua a qualche altezza, muti forza d'attaccatura nelle sue parti.
Esempio: E Bellin. Disc. Anat. 2, 241: Sono in secondo luogo le forze di due materie, forza morta e forza viva; e morta forza quella si nomina la quale nel suo esercitarsi non si muove o di luogo non mutasi; viva forza quell'altra la quale nel suo esercitarsi si muove, o si muta di luogo.
Esempio: Narducc. Fior. Geom. trad. 5: L'istessa forza che diventa acceleratrice nel discendere di esso punto, descrivendo l'altra metà della foglia dalla cima al centro, varia ec.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 381: Fatta abbronzare nel fuoco, perde [la calamita] l'attrattrice sua forza.
Esempio: Manfred. Inst. astron. 360: Quindi è, che ne' corpi che descrivano delle curve nel modo spiegato, le dette forze centrali espresse per le accennate rette si ponno indifferentemente chiamare centripete o centrifughe; cioè centripete, in quanto si suppongono spinger o tirare il corpo verso il centro S; e centrifughe, in quanto queste forze misurano la forza, che senza esse farebbe a ciascun istante il corpo in virtù dell'impeto impressogli, ec.
Esempio: Taglin. Lett. scient. 142: Il Musschenbroek, avendo con particolare attenzione e maestria calcolate le forze attrattive e repulsive della calamita, ha trovato che le repulsive sono minori dell'altre, ma che queste si stendono ad una maggior distanza di quelle, e che i già accennati pori si tirano e si rispingono scambievolmente indietro con forze disuguali. Ma perchè i corpi elettrici, che ancor essi tirano a loro i corpi, osservano leggi cotanto diverse e talora contrarie? Vedesi che la loro forza attrattrice è minore della repulsiva.
Esempio: Cocch. Disc. 2, 13: Come.... la forza vitale movente il cuore e l'arterie, la contrazione ed elasticità delle minime fibre, una certa forza di coesione e d'inclinazione al contatto nelle minime parti della materia, ec.
Esempio: E Cocch. Asclep. C. 3: Pare che Asclepiade avesse qualche idea anco della forza centrifuga, e di quella che chiamasi repulsiva.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 5: Parvemi.... d'aver conosciuto con chiarezza, altro non esser la forza viva, se non quella facoltà che nell'inerzia del corpo mosso si concepisce di reagire con una determinata reazione contro all'azion della forza morta, finchè egli alla quiete si riconduce.
Esempio: E Riccat. V. Dial. Forz. 15: Possiamo concepire in qualunque corpo una proprietà, la qual non permette che si faccia cangiamento nello stato del corpo, quando non v'abbia una cagione al cangiamento proporzionale. E questa proprietà, o facoltà che vogliamo dirla, si è quella, che dalla più parte vien chiamata, dopo il Keplero, forza d'inerzia, e da Newton forza insita e passiva.
Esempio: E Riccat. V. Dial. Forz. 18: Si può avere una forza applicata al corpo per tutta l'eternità, non accadendo una minima variazione siccome in caso d'impedimento.... E cotai forze son desse appunto cui il Leibnizio diede il nome di forze morte.
Esempio: E Riccat. V. Dial. Forz. 348: La forza viva è quella, per cui un corpo posto in movimento, opera qualche effetto, e che nell'operar l'effetto si consuma ed estingue.
Esempio: Targ. Viagg. 6, 29: Può ben essere che con meccanismo a noi ignoto si sviluppino le necessarie forze attrattrici, e si mettano in atto.
Esempio: Volt. Op. 3, 164: Cotesta pistola può servire.... a paragonare la forza d'esplosione delle arie infiammabili di diversa fatta.
Definiz: § XIX. E figuratam. e in locuz. figur. –
Esempio: Zanott. F. M. Forz. attratt. 9: A me basta che.... possa conchiudersi, aver le idee esse pure la loro forza attrattiva, e questa proporzionale alla pienezza dell'esser loro.
Esempio: E Zanott. F. M. Forz. attratt. 15: Tornando alla memoria in generale, egli par chiaro che essa non possa nascere che da una certa elettricità, o vogliam dire forza attrattiva, delle idee, per cui si traggono queste l'una dietro l'altra.
Definiz: § XX. E in senso particolare, per Sforzo, Spinta. –
Esempio: Manfred. Inst. astron. 360: Misurano la forza che.... farebbe a ciascun istante il corpo in virtù dell'impeto impressogli di fuggirne per la tangente della curva; il quale sforzo resta, ec.
Esempio: Nell. Disc. Archit. 70: Dove sono le catene di ferro, per opporsi alla forza che fa la cupola per ispignere in fuori?
Definiz: § XXI. E detto di corpi o sostanze, per Gagliardia, Vigore, Vivezza intrinseca. –
Esempio: Tass. Dial. 1, 357: Il vin vecchio, perdendo la dolcezza, acquista quella forza piena d'austerità, ch'egli (Catullo) chiama amaritudine.
Esempio: Galian. B. Vitr. 291: Se si adopra [il cinabro] per dipingere intonachi di stanze, mantiene senza difetto il suo colore, ma ne' luoghi aperti,... ove giunge il sole e la luna a far penetrare o il lume o i raggi, quel luogo ch'è toccato da questi patisce, e perduta la forza del suo colore si annerisce.
Esempio: Lastr. Agric. 3, 276: È un errore il pensare e credere che i frequenti travasamenti diminuiscano la forza del vino.
Definiz: § XXII. E detto di certi strumenti, ordigni, o simili, prendesi per Il grado della loro attitudine a servire all'effetto al quale sono destinati. –
Esempio: Piazz. Lez. astron. 1, 237: Più si aumenta la forza de' telescopj, il numero delle stelle sempre maggiormente cresce.
Esempio: E Piazz. Lez. astron. 1, 239: È oggigiorno opinione generale che essa (Via lattea) altro non sia che l'effetto della confusa mista luce di un immenso numero di stelle; opinione che diviene evidenza di fatto, quando si abbia la sorte di possedere un telescopio di gran forza e gran luce, siccome sono quelli di venti piedi di Herschel.
Definiz: § XXIII. Forza, vale anche Potenza a produrre un dato effetto, Virtù efficiente; ed altresì Azione che un agente, o fisico o morale, produce su checchessia o chicchessia. –
Esempio: Cic. Opusc. 72: Io lascio di parlare la forza di tutte le cose che si generano in terra.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 3, 139: Quale erba ha queste forze?
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 369: Si corrompe per non correre, e per la forza del sole deseccativo l'acqua, e attrattivo l'umore del pantano del palude.
Esempio: Petr. Rim. 1, 290: In rete accolgo l'aura e 'n ghiaccio i fiori, E 'n versi tento sorda e rigid'alma, Che nè forza d'Amor prezza nè note.
Esempio: Ug. Pac. Rim. Z. 467: Un forse tegno, Che la forza d'amor in te sensiva Non fosse giunta, allor quando ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 22, 67: De lo scudo vo' dir che fece Atlante, De le cui forze io v'ho già detto inante. Io v'ho già detto che con tanta forza L'incantato splendor negli occhi fere, Ch'al discoprirsi ogni veduta ammorza, E tramortito l'uom fa rimanere.
Esempio: Bemb. Rim. 28: Confusi, mentre l'un con l'altro male Contende, e scemal di sua forza in parte. Quel che v'anciderìa per sè v'aita.
Esempio: Segn. B. Polit. volg. 406: Per queste cose adunche sia manifesto, che la musica ha forza di preparare costume nell'anima.
Esempio: E Segn. B. Polit. volg. 413: Però non ci debbe esser nascosta la forza, che ha l'una e l'altra di queste cose, per fine d'erudizione.
Esempio: E Segn. B. Polit. volg. 415: Riprova infra gli instrumenti il flauto; il quale ha la medesima forza infra gli instrumenti, che ha l'armonia frigia infra le musiche.
Esempio: Varch. Stor. 1, 275: Superbamente aggiugnendo che contra sua voglia e per bella paura lo costringerebbe, mediante la forza dell'armi, a far quello, che egli per amore e di buon talento fare non volesse.
Esempio: Grazz. Pros. 113: Le forze e le leggi del matrimonio sono più forti e maggiori che per avventura molti non si danno ad intendere.
Esempio: Tass. Dial. 3, 298: Il moto diurno è cagione ancora di grandissimi effetti.... La luna ancora, come più vicina, ha grandissima forza ne le cose inferiori; ed ascendendo e discendendo, muove il mare, ec.
Esempio: Davil. Guerr. Civ. 1, 134: Essi armati e potenti non avrebbono tollerata un'ingiuria così grave e così manifesta, ma.... sarebbono per difendere la loro dignità ricorsi alla forza dell'armi.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 466: E se hanno forza [le azioni pubbliche] ad imprimere i sensi buoni, qualora sieno candide e costumate nelle finzioni, come non l'avran più ad imprimere i sensi rei, qualora sien empie?
Esempio: Salvin. Inn. Omer. 549: Quella lì (la Chimera uccisa da Apollo) putrefè l'amabil forza Del sole.
Esempio: Saccent. Rim. 1, 10: Non è ch'io non conosca e non distingua La forza del dover.
Definiz: § XXIV. E per Efficacia, Valore, Potenza, che una cosa abbia sopra checchessia o chicchessia. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 289: Se nostra ria fortuna è di più forza, ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 37, 17: Facondia, più ch'all'altre, a quella Di ch'io vi parlo e più dolcezza spira; E dà tal forza all'alte sue parole, Ch'orna a' dì nostri il ciel d'un altro Sole.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 247: Ed è [la bellezza] di tanta forza e di tanto valore, ch'ella è stata posta da' savj per la prima e più eccellente cosa che sia tra i subbietti amabili.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 4, 101: Ha tanta forza la nobiltà dell'arte della pittura, che molti nobili uomini si sono partiti dall'arti nelle quali sarebbono potuti ricchissimi divenire,... e datisi alla pittura.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 71: Nulla speme più resta: invan mi doglio; Non han più forza in uman petto i preghi.
Esempio: Parut. Perfez. Vit. polit. 1, 216: Niun'altra cosa è di maggior forza per farci riuscir grato alcun paese, che l'esserci quello patria.
Esempio: E Parut. Perfez. Vit. polit. 1, 362: L'origine dell'amicizia.... non è altro che il bene, il quale con mirabil forza trae a sè la nostra volontà.
Esempio: Bald. Vit. Guidob. 2, 238: Con le quali virtù giudiziosamente usate facevasi amare e temere, essendogli in ciò massimamente di gran forza la maestà dell'aspetto.
Esempio: Galil. Op. astronom. 4, 149: Contraddissero al mio parere, nè si avvidero (tanto ebbe forza la passione) che il contraddire alla geometria è un negare scopertamente la verità.
Esempio: E Galil. Op. astronom. 4, 320: Così vi chiarirete, quanta sia la forza dell'umane autorità sopra gli effetti della natura sorda ed inesorabile ai nostri vani desiderj.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 263: Io mi maraviglio come il pensiero di una donna abbia tanta forza, da rinnovarmi, per così dire, l'anima, e farmi dimenticare tante calamità.
Esempio: Manz. Poes. 366: Voce, sì cara e riverita in prima, Che forza avrebbe in lor, poscia che udita L'hanno in un tanto dì, che forza avrebbe, Se proferisse mai quella parola?
Definiz: § XXV. E in locuz. figur. –
Esempio: Dant. Parad. 20: Tempo aspettar tacendo non patìo [il mio dubbiare], Ma della bocca: Che cose son queste? Mi pinse con la forza del suo peso.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 571: Co la forza del suo peso; cioè co la forza de la sua gravezza, cioè sì m'erano gravi li miei dubbj che io non potei tacere ch'io non dicesse.
Definiz: § XXVI. Si disse per Gravità di checchessia. –
Esempio: Liv. Dec. 2, 191: Li Capuani.... furono sconfitti.... per li Sanniti ch'erano indurati e usati di guerra; e per loro disavventura tornarono sopra di loro tutta la forza e 'l fascio della guerra.
Definiz: § XXVII. Trovasi per Necessità. –
Esempio: Barber. Docum. Am. 106: Due son perigli, e forza Pigliar l'un pur ti sforza.
Definiz: § XXVIII. E nel medesimo significato, usato con un compimento. –
Esempio: Segn. B. Polit. volg. 92: E la ragione è che la legge non ha forza alcuna da farsi ubbidire, altra che la consuetudine, ec.
Esempio: Car. Arist. Rett. 29: La robustezza è una forza di muovere un'altra cosa, come l'uom vuole; e questo muovere si fa.... o tirando o pingendo, o alzando, o deprimendo, o stringendo.
Esempio: Dav. Oraz. 421: Convenendosi dare il magistrato, che dee le cure pubbliche sostenere, ad uomini che ne abbiano la possanza: la quale è detta virtù, cioè a dire, forza di fare ottime cose e grandi.
Definiz: § XXIX. E per Opera efficace d'alcuno, volta a far che altri consegua un dato effetto. –
Esempio: Dant. Inf. 6: Poi appresso convien che questa caggia Infra tre soli, e che l'altra sormonti Con la forza di tal che testè piaggia.
Esempio: Stef. March. Istor. 1, 8: Priamo.... tornò ove stata era Troia, e raccolse le reliquie delle case e degli abitatori, e con aiuto e forza de' parenti ed amici redificò la detta città.
Definiz: § XXX. Detto di Stati, governi, nazioni, e simili, vile Potenza di operare con grandi effetti, sia civilmente, sia militarmente; ed anche Le condizioni, Gli elementi, e simili, onde resulta la detta potenza. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 93: E' Sanesi vedendosi guasto loro contado, e la loro forza indebolita, sì richiesono di pace i Fiorentini, la quale fue esaudita e ferma con patti.
Esempio: Dant. Conv. 389: E non dite a voi dubitose le forze che ha questa isola, e tutto questo stato delle mie cose: forze non ci menomano, anzi ne sono a noi di soperchio.
Esempio: Vill. G. 148: Per la partita che lo 'mperadore fece di Toscana, e per la sconfitta che lo re Enzo ebbe da' Bolognesi, la forza dello 'mperio cominciò alquanto a calare in Toscana e in Lombardia.
Esempio: Savonar. Tratt. Gov. Fir. 34: Dove è unione, bisogna che sia forza; onde si è provato nelli tempi passati, che li regni piccoli per la unione si sono fatti grandi, e li grandi per la discordia si sono dissipati.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 84: Era la città in termine, che la non temeva più l'Imperio nè i suoi fuorusciti, ed a tutti gli Stati d'Italia avrebbe potuto con le sue forze rispondere.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 21: Tu questa destra invitta, a cui fia poco Scoter le forze del francese Impero.
Esempio: E Tass. Gerus. 17, 6: L'Imperio ha in sè gran forze, e più le rende Il re ch'or le governa.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 102: Licurgo allora, fronteggiando con questo senato l'uno e l'altro nimico del buongoverno, e bilanciando le forze, portò sicurissima ordinazione e fermezza allo stato.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 5: E ben alla celerità giovò la discordia nata in Fiandra tra' collegati, essendo i capi fra di loro sospetti ed a varie forze appoggiati.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 39: Questi discorsi toglievano forza al governo.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 19: Simile alla notte [il potere dei Dieci], Sta la sua forza nel mistero.
Esempio: Capp. Longob. 179: Si confidavano di prevalere con le armi e con la forza materiale.
Esempio: E Capp. Longob. 181: Questo dava Roma, niuna forza poteva dare, nè quel diritto che risiede nella forza.
Definiz: § XXXI. E in particolare, detto di milizie, di combattenti, di popolo o moltitudine, e simili. –
Esempio: Falc. Istruz. 106: La fortezza dunque non è altra che un recinto di muraglia o altro, posto in forma atta con poco numero di gente a difendersi dalla forza di molti lungo tempo.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 246: Il furore accrebbe le forze della moltitudine.
Definiz: § XXXII. E in senso concreto, per Potenza, Potentato. –
Esempio: Cavalcant. G. Istor. fior. 1, 9: Ed esaminando [il Legato] con qual forza, alla sicurtà della sua legazione, collegare si potesse, dopo molti suoi pareri, elesse, la lega della nostra città di Firenze, più che niun'altra, per conservamento di lui si farebbe.
Definiz: § XXXIII. Detto di parole, frasi o locuzioni, per Virtù significativa, Valore intrinseco, Espressione, ed anche Efficacia: ovvero Significato, Accezione. Ed anche Ufficio, Proprietà; detto altresì di lettere. –
Esempio: Bemb. Pros. 69: Conosciute ora queste forze tutte delle lettere, torno a dire, che secondamente che ciascuna voce le ha in sè, così ella è ora grave, ora leggiera; quando aspera, quando molle; quando d'una guisa, e quando d'altra.
Esempio: Car. Apol. 162: La sua forza naturale (della part. O) è questa, di porre una cosa in loco d'un'altra.
Esempio: Deput. Decam. 107: Panni screziati, fatti con fregj o di pezzi e liste di più colori.... Ed ancora n'è rimasa la forma nelle pitture.... E noi l'abbiamo veduta durare infino a tempi vicini:... e si dicea, che ha quasi la medesima forza, aver il farsetto, o le calze, alla divisa.
Esempio: Salv. Avvert. 1, 21: E l'opere del re, l'opere che son proprie del re, e che convengono al re, significa in questo luogo. Nella qual forza appunto, si prese lo stesso nome dal conte di Monforte, dove disse al re Carlo: È questa della giustizia del re?
Esempio: E Salv. Avvert. 2, 76: Nel qual parlare, la voce di sta sicuramente in forza d'avverbio.
Esempio: Baldin. Vegl. 11: Dice egli che Gorgia Leontino oratore alla spezie di rettorica precettiva.... diede la forza della frase e dell'arte, che si servì di figure, metafore ec.
Esempio: Red. Lett. 1, 90: Il primo e principal fine de' vocabolarj non è lo insegnar le lingue, ma lo spiegare i significati delle voci e la loro forza.
Esempio: E Red. Lett. 1, 118: Ma il pover uomo non intendeva la forza e la tenerezza di quel povera o di quel misera.
Esempio: Martin. T. V. 12, 158: Le parole ebree traslatate in altra lingua non han più la stessa forza.
Definiz: § XXXIV. E pure per Proprietà, detto di grammatica o sintassi. –
Esempio: Domin. Tratt. Car. 19: Orava el Salmista, e diceva: Conferma me nelle parole tue, ciò è con le parole tue, come dimostra la forza della grammatica, usando David l'ablativo e non l'accusativo.
Definiz: § XXXV. Pure per Virtù o Potenza significativa, espressiva, rappresentativa, detto così di lingua o di stile, come di disegno, colorito, composizione, e simili. –
Esempio: Car. Apol. 30: Intendente de la forza, osservator de' precetti, e conoscitor de la bellezza di questa favella spezialmente.
Esempio: Cellin. Pros. 201: Se gli avessi auto più forza di disegno, egli arebbe fatto figure grandi, maggior che il naturale.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 117: Misero [i Romani] l'opera composta in cima,... e la misero sopra tutte, come superiore di forza, grazia e bellezza.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 284: Oltre di ciò, considera quanta sia nelle scritture la forza dello stile; dalle cui virtù principalmente, e dalla cui perfezione, dipende la perpetuità delle opere.
Definiz: § XXXVI. Forza vale anche Violenza: e talora, Atto violento. Usato altresì figuratam. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 296: Forza è una ingiuria per forza commessa.
Esempio: Dant. Inf. 11: D'ogni malizia ch'odio in cielo acquista, Ingiuria è il fine, ed ogni fin cotale O con forza o con frode altrui contrista.
Esempio: E Dant. Purg. 5: Qual forza o qual ventura Ti traviò sì fuor di Campaldino, Che non si seppe mai tua sepoltura?
Esempio: E Dant. Conv. 275: La romana potenzia, non per ragione nè per decreto di convento universale, fu acquistata, ma per forza, che alla ragione pare essere contraria.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 251: Che delle forze e delle violenze e ruberie si ricercasse.
Esempio: Vill. G. 148: Tiranneggiavano il popolo di gravi torzioni e forze ed ingiurie.
Esempio: E Vill. G. 289: Molti micidj e edite e oltraggi faceano l'un cittadino all'altro,... così in contado come in città, faccendo forze e violenze nelle persone.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 113: La cosa non andrà così: che forza è questa?
Esempio: Scal. Claustr. 454: Il regno del Cielo patisce e comporta che gli sia fatta questa forza, per la misericordia di Iesù Cristo.
Esempio: Belc. F. Pros. 2, 110: Iddio il voleva ristorare e premiare di quelle forze che per suo amore s'era fatte, e di tante e strane fatiche.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 118: Il quale [amore di libertà] forza alcuna non doma, tempo alcuno non consuma, e merito alcuno non contrappesa.
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 33: Ogni lor laude ammorza L'avere usato alla lor patria forza.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 15: Tarquinio costretto oramai di venire all'ultima forza,... prese Servio nel mezo, e.... lo gettò giù per le scale.
Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 57: È dilettevole tutto quello che non è forzato, perchè la forza è contra natura.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 1, 31: Fér le ricchezze i già svegliati ingegni Darsi ai furti, alle forze ed agl'inganni.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 112: Ma così l'urta il popol denso e 'l preme, Ch'al fin lo svolge, e seco il porta insieme. Volge il tergo alla forza ed al furore Di quel diluvio che 'l rapisce e 'l tira.
Esempio: E Tass. Gerus. 8, 3: Sai quanto ciò rilevi, e se conviene Ai gran principj oppor forza ed inganno.
Esempio: Serdon. Esort. volg. 15: Ma s'ingegnavano d'indurre il Patriarca anche con forza, a consentir loro quel che sapevano dovere essergli negato.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 118: Presti eziandio a combattere contra chi volesse usar forza.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 2, 7: Nè volevano (gl'Inglesi) usar la forza, per non essere quelle [colonie] ancora chiarite ribelli.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 491: Chi pretende da voi che vinciate la forza con la forza?
Esempio: E Manz. Poes. 138: Una feroce Forza il mondo possiede, e fa nomarsi Dritto.
Esempio: E Manz. Poes. 943: Dio rigetta la forza straniera; Ogni gente sia libera.
Definiz: § XXXVII. Quindi Cortese forza, o anche Onesta, forza, usato più spesso col verbo Fare fare cortese o onesta forza, vale Atto o Modo che garbatamente obblighi altrui a fare una data cosa. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 241: E volendolo quelli monaci pur tenere a mangiare, e faccendogli una cortese forza, rispuose, ec.
Esempio: E Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 98: Non ne gli lasciò andare, ma faceva loro una cortese forza, che stessono.
Esempio: E Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 115: Ma quel santo monaco, non volendo perdere lo bene della suggezione all'umiltà, e faccendo loro una cortese forza, metteva dell'acqua nella conca per lavar loro i piedi.
Esempio: Belc. F. Pros. 2, 73: Lo prese, e con una cortese forza lo mise in ginocchione.
Esempio: E Belc. F. Pros. 2, 92: Il quale, sospinto da una cortese forza, andò.
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 148: Quivi non era Federico allora, Nè l'Issabetta, nè 'l buon Guido v'era,... Che con cortese forza e non altiera Avesse astretto a far seco dimora, Sì famoso guerrier più d'una sera.
Definiz: § XXXVIII. E in senso particolare, Violenza carnale; usato più che altro col verbo Fare forza. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 210: Pireneo chiuse le sue case, e apparecchiavasi di farci forza.
Esempio: E Simint. Ovid. Metam. Suppl. 3: Quegli fece forza a me non volontarosa.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 170: Pericone, più di giorno in giorno accendendosi,... e veggendo che le sue lusinghe non gli valevano, dispose lo 'ngegno e l'arti, riserbandosi alla fine le forze.
Esempio: Stef. March. Istor. 1, 18: Per la forza fatta a Lucrezia,... e per la morte di Lucrezia, la città si levò a romore,... considerato, che la più casta ed onesta donna del mondo, per la forza che avea ricevuta, innanzi al padre ed al marito, di coltello s'era uccisa.
Esempio: Ar. Orl. fur. 29, 9: E si mostrò sì costumato allora, Che non le fece alcun segno di forza.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 6, 362: E con più cenni misera si sforza Giustificar che le fu fatto forza.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 147: Essempigrazia, sarà stato uno, il quale m'arà difeso in giudizio, poi avrà fatto forza alla donna mia.
Esempio: Baldin. B. Masch. 47: Brittona ninfa,... fuggendo un giorno Minos re di Creti, che, preso dalla bellezza sua gli correva dietro per fargli forza, veggendo non potere scampare altrimenti, si gettò in mare.
Esempio: Ross. B. Appar. Est. 18 t.: Vedeavisi comparire il Satiro che le voleva far forza; ed ella, più non potendo, in atto che pareva raccomandarsi e chiamare aiuto.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 4, 4: Donne molte, Che duro parto o fe' veder la morte, O forza altrui fu presso a tòrre il fiore, Ch'illeso elle bramaro.
Definiz: § XXXIX. Pure per Violenza, Impeto, detto degli elementi, o simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 32: Legno dal bosco allora tratto, Che del foco venir sente la forza.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 123: Nè quivi ancor dell'orride procelle Ponno a pieno schivar la forza e l'ira.
Definiz: § XL. Per Quantità, Buon numero, Copia grande, di checchessia; con proprietà latina, comune anche ad altre lingue da quella derivate. Ma oggi è di uso solamente poetico. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 8: E ristorar nol può terra nè impero, Nè gemma orïental, nè forza d'auro.
Esempio: Dav. Tac. 2, 216: Provide forza di battelli, armamento per trenta o quaranta fuste.
Esempio: Pindem. Odiss. 1, 68: Forza Vi raccogliea di vettovaglia e d'oro.
Definiz: § XLI. Nello stesso senso trovasi riferito ad affetto naturale, a significare intensità o gravità di esso. –
Esempio: Belc. F. Pros. 4, 99: Aprendo la piaga, ne trasse la cannuccia con grande forza di puzza.
Definiz: § XLII. E si disse per Gran numero, Moltitudine ed anche Concorso; detto di persone. –
Esempio: Cic. Opusc. 363: Il detto Quinto Ligario si partì, e fu nella battaglia di Tessaglia con Pompeo contro a Cesare, siccome quasi tutti i nobili Romani e la forza del Senato.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 18: Entrarono dentro molte turbe e forze di demonj.
Definiz: § XLIII. E in particolare, detto di milizie, vale pure Gran numero, Moltitudine, o assolutamente Oste, Esercito; od anche semplicemente Un certo numero, Schiera, e simili. E talvolta prendesi per Potenza, Nervo, di esse milizie. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 149: Perocchè 'l Marchese Palavigino colla forza de' Chermonesi, e dell'altre terre Ghibelline di Lombardia, guardarono i passi; e veggendosi assai di presso le dette due osti nel borgo detto, i Franceschi passarono senza contasto.
Esempio: Vill. G. 23: Mandaro per loro lettere e messaggi a Quintus Metellus,... che simigliantemente fosse con la sua forza dall'altra parte dello assedio di Fiesole.
Esempio: E Vill. G. 60: Pregandogli, che.... loro piacesse di dare loro forza di gente d'arme a riparare contro a' Fiesolani.
Esempio: E Vill. G. 394: I Guelfi, trovandosi forti e ben forniti, combatteron vigorosamente, anzi che' Ghibellini avessero la forza dello 'mperadore, e sì gli vinsero.... Soggiornando poi più giorni lo 'mperadore in Viterbo, perchè non potea aver l'entrata della porta di S. Pietro di Roma, e Ponte Emulo sopra Tevero era fornito e guardato dalla forza delli Orsini, ec.
Esempio: E Vill. G. 422: La parte ghibellina di Lombardia con la forza di messer Cane, ebbono la città di Chermona per tradimento.
Esempio: Stor. Aiolf. 1, 242: Assalirono el palagio dov'erano radunati e' Maganzesi, e con grande forza di gente entrarono nel palagio.
Esempio: Segn. B. Stor. fior. 151: Alessandro Vitelli.... ricevè il Borgo a San Sepolcro ed Anghiari alla fede del Papa, essendosi il Borgo, per fazioni civili fra il popolo, dato alla fede sua; ed Anghiari avendo accordato, per non si potere difendere da sì gran forza.
Esempio: Tass. Gerus. 17, 3: Quando del Mezzogiorno in guerra mosse Le forze e i regi, e l'ultimo Orïente.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 389: Pericle ritenne questa scorsa,... rivolgendo il più di lor forze alla guardia e stabilità dell'acquistato.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit.appr.: Ma che egli con prudente avviso ritenesse dentro alla Grecia le forze degli Ateniesi, ne rendon testimonianza gli effetti.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 147: Ed unitisi improvvisamente con qualche forza di gente spagnuola od inglese scesa a terra, ec.
Esempio: E Bott. Stor. Ital. 4, 25: Keim incontrava Gardanne mandato da Victor a Pietrabuona, piccolo luogo posto tra Marengo e la Bormida, e con una forza prepotente lo prostrava.
Definiz: § XLIV. Nel numero plur. si usò anche per Sforzo guerresco, Atto gagliardo di assalto o di difesa. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 294: Il quale veggiendosi a piè affaticato contra tanti cavalieri in battaglia mortale, alle forze aggiunse forze, ed aspramente con la spada ignuda ritrova li Greci, uccidendo li loro cavalli, ec.
Esempio: E Colonn. Guid. N. 297: Ma Menesteo, il quale tutto ansava intorno alla presura di Troilo per averlo per suo prigione, aggiugnendo forze con forze, a ciò tutto lo suo studio puose con tutta sua gente, e tanto s'affaticoe, ch'elli ec.
Esempio: E Colonn. Guid. N. 369: Li Greci non s'avanzarono tanto per forze, che li Troiani non ne portassero Margariton morto nella cittade.
Definiz: § XLV. E usato nel plur., denota Tutte insieme le armi e le milizie, che uno Stato, un capitano, e simili, ha o può mettere in guerra. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 217, 14: Lo Imperadore con le sue forze vi farà prendere e rubare per mare e per terra.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 194: Lo 'mperadore, il quale.... aveva tenuto trattato con Basano re di Cappadocia, acciò che sopra Osbech dall'una parte con le sue forze discendesse, ed egli colle sue l'assalirebbe dall'altra, ec.
Esempio: Dat. Gor. Stor. 49: È cosa manifesta che' Viniziani arebbono voluto, che le forze bastassono di pari, perchè la guerra non avesse tosto fine.
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 413: Difficilmente è vinto colui che sa conoscere le forze sue e quelle del nimico.
Esempio: E Machiav. Leg. Comm. 2, 250: Quanto a le forze sua, egli ha quelle genti, che io mandai per listra ultimamente, e di più circa 30 Stradiotti Albanesi, soldati di nuovo.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 3: E tanto più si dispose a questo, quanto, considerando le forze sue, le trovava maggiori, o pari alle forze stesse di Arnolfo.
Esempio: Nard. Stor. 2, 105: E per dare effetto a tutte queste cose, ordinarono tra loro questi confederati di concorrere insieme col re con tanti cavalli e fanti italiani e svizzeri, che facessero così fatto esercito, che sopravanzasse le forze di Cesare, infino a tanto che egli fusse cacciato fuora d'Italia.
Esempio: Varch. Stor. 3, 40: Gl'Imperiali, veggendo di non poter resistere a quelle forze ch'egli aveva, si ritirarono a i luoghi forti, cercando di mandar la guerra in lungo.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 71: Dimmi: S'a' danni tuoi l'Egitto move,... Quai forze opporre a sì gran furia?
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 89: Essendo appresso adunate tosto e prontamente le forze tutte delle comunità de' Volsci, ec.
Esempio: Dav. Tac. 1, 158: Otto legioni (il nerbo delle forze) stavano in su 'l Reno a ridosso a' Germani e a' Galli.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 2, 74: Cominciavano gli oppugnatori a pigliar qualche speranza di buon successo, per trovarsi e tanto languide e tanto lontane le forze regie.
Esempio: Montecucc. Op. 1, 76: La vittoria si conseguisce per mezzo dell'apparecchio, della disposizione e dell'operazione.... La disposizione si ragguaglia alle forze, al paese, al disegno che si ha di offendere, di difendere, o di soccorrere.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 17: Nè riputarsi che sia per mai provocare chi non ha vantaggio di forze.
Esempio: Capp. Econ. 352: Incominciano [gli ambasciatori veneti] descrivendo.... la ricchezza del principe, le forze militari, e il modo di levarle, il numero e lo stato delle fortezze.
Definiz: § XLVI. Forza, vale anche figuratam. Signoria, Balía, Potestà: usato più che altro in costrutto con la prep. In. –
Esempio: Nov. ant. B. 23: Poi venne Beltramo del Bornio in sua forza.
Esempio: Rim. Ant. P. Dant. Maian. 1, 257: Per Dio, dolce mio sir, non dimostrate, Che in vostra forza aggiate Lo mio disire e 'l core.
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 82: Veggio infinita gente Parer angel di fuore, Ed han di lupi il core: Ch'in lor forza perven, ne sente il come.
Esempio: E Bonich. Bind. Rim. B. 88: E s'è provido e saggio, Non entra in forza di chi gli è nimico.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 89: Venissono nella forza del Comune.
Esempio: Vill. G. 379: Così con tutta la vittoria fu tenuta folle andata, perchè si misero in sì forte passo nella forza de' nimici.
Esempio: E Vill. G. 687: Sopra l'Arno non avea che un ponte, e quello era in forza di Grandi, e la città scompigliata e tutta schiusa, e le genti tutte sbigottite.
Esempio: Petr. Rim. 1, 288: Sì dolcemente i pensier dentro all'alma Mover mi sento a chi gli ha tutti in forza, Che ritornar convienmi alle mie note.
Esempio: Sacch. Batt. 30: O beato colui, cu' questa appella Venire in forza del signor possente.
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 97: Diegli Astolfo il gigante, e diegli appresso La rete, ch'in sua forza l'avea messo.
Esempio: Segn. B. Vit. Capp. 33: E l'altra [parte], che erano i più,... dolendosi che 'l Palazzo fosse in forza di pochi, ec.
Esempio: Car. Eneid. 1, 1079: Or la sidonia Dido L'ave (Enea) in sua forza, e con benigni e dolci Modi fin qui l'accoglie e lo trattiene.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 351: Capobianco loro capo, tratto per insidia e sotto colore d'amicizia nella forza, fu ucciso.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 365: Altera! In mia forza verrai, nè lungi è l'ora. Qui regnerò.
Esempio: E Niccol. Strozz. 4, 6: Sian posti In forza mia. V. Chi su Filippo ardisce Stender la mano? a me si rese. F. Io sono Il prigioniero suo.
Esempio: Manz. Poes. 829: È risorto:... Come è salvo un'altra volta Quei che giacque in forza altrui?
Definiz: § XLVII. E nello stesso senso, usato anche nel plur.; con la stessa proprietà che ha la parola Mano, pure in tal costrutto e significato. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 142: Quantunque egli ferventemente disiderasse quello che Currado gli offereva, e sè vedesse nelle sue forze, in niuna parte piegò, ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 96: Mi sarà lieve Differir questa pugna, fin che de le Forze di Carlo si traggia Agramante.
Esempio: Varch. Stor. 1, 234: Mostrò che forte dispiaciuto gli fosse così fatto avvenimento; soggiungendo che se il papa nelle sue forze venisse, farebbe sì, che tutto il mondo la sua buona mente verso la Chiesa di Dio e del suo Vicario conoscerebbe.
Esempio: Car. Eneid. 9, 1155: Ne le forze entrato Sei de' nimici, onde scampar non puoi.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 7, 154: Si levarono le parti contrarie a fra Girolamo, per pigliarlo e metterlo nelle forze della giustizia.
Esempio: Cecch. Malandr. 3, 5: Io son qui, e sono Nelle forze di voi.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 133: Nè il bruciar i libri eziandio di coloro che non si posson aver nelle forze o privar di seguaci, è nuovo appresso i grandissimi principi.
Esempio: Bart. D. As. 2, 109: Egli, non so per qual cagione, uccise un suo nimico; e per camparsi dalle forze della Ragione, si fuggì a franchigia in un monistero di Bonzi.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 107: Cleopatra, la quale, venuta nelle forze di lui, stando per l'afflizione in un lettuccio malata,... chiusasi in una camera, si diede colle proprie mani il veleno.
Definiz: § XLVIII. Si disse per Territorio d'uno Stato o d'un principe; Dominio, Giurisdizione: e in particolare dicevasi della Parte aggiunta per via di guerra o conquista. –
Esempio: Nov. ant. B. 23: Sotto pena del cuore e dell'avere partitevi di tutta mia forza.
Esempio: E Nov. ant. B. 32: Esci di mia corte, e sotto pena della vita non venire in mia forza.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 367: Dissesi che scampato era nelle forze del Dalfino.
Esempio: Cavalc. Pungil. 29: Molti signori, per debito di giustizia, caccino delle loro forze gli eretici, ed altri malfattori.
Esempio: Docum. Miliz. Ital. 66: Deono partire e sconbrare vostra forza per tutto dì domane.
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 12, 32 t.: E perchè cognosciamo la nostra forza essere difficile a cavalcare, e non più fertile che sappiate, non ci pare che sia altro che bene mostrare loro che per nostra forza è malagevole camminare.
Esempio: E Rep. Fir. Lett. Istr. 12, 35: Dirai a Filippo Malchiavelli che operi che la compagna per nostra forza non passi in niuno modo.
Esempio: E Rep. Fir. Lett. Istr. appr.: Che se a lui pare che tu vada al Conte di Lando a pregarlo che voglia inducere la compagna a osservare i patti, conciò sia cosa ch'ella non debbia passare per nostro contado nè forza, in forma d'essercito di compagna, sì v'andrai.
Esempio: E Rep. Fir. Lett. Istr. 12, 36 t.: Può liberamente a suo piacere in tutta nostra forza venire, usare e stare liberamente.
Definiz: § XLIX. Forza, con l'aggiunto di forza Legale, o simili, prendesi per l'Autorità dello Stato, in quanto cura la osservanza delle leggi e ne punisce la trasgressione: e con l'aggiunto di forza Pubblica, denota gli Esecutori degli ordini a ciò diretti; e in quest'ultimo senso dicesi anche assolutam. Forza. –
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 2, 265: Furono richiesti d'avere tentato la forza pubblica; e non comparendo, rimasero condannati.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 20: La forza legale non proteggeva in alcun conto l'uomo tranquillo, inoffensivo.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 210: Un giovine, scellerato di professione, uno dei tanti, che, in quei tempi e co' loro sgherri, e con l'alleanze d'altri scellerati, potevano.... ridersi della forza pubblica e delle leggi.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 376: Una lega con un uomo di quella sorte, con un aperto nemico della forza pubblica.
Definiz: § L. Forze, diconsi Certi esercizj ginnastici, più o meno faticosi o pericolosi, che si fanno da saltatori, e simili giocolieri, per spettacolo pubblico. E un tempo si dissero Forze d'Ercole. –
Esempio: Varch. Ercol. 352: I numeri che si truovano ne' movimenti soli senza l'armonia, sono quelli che nascono da' movimenti, ne' quali non intervenga nè suono, nè voce, come nel ballare, nel far la moresca, nel rappresentare le forze d'Ercole, e in altri cotali.
Definiz: § LI. Forza! Maniera esortativa, che rivolgesi a chi faccia qualche operazione od atto molto faticoso, per incitarlo a porre in esso tutte le sue forze, a fine di ottenere l'effetto voluto.
Definiz: § LII. Bella forza! o Belle forze! in modo esclamativo usasi a significare ironicamente l'agevolezza di cosa, nella quale altri mostri aver durata grande fatica, superato difficoltà, dato prove di valentia, di virtù, e simili. –
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 21: Ei fu dei discreti Perchè avea de' denari al suo comando: Che bella forza allora, eh? lo star cheti!
Definiz: § LIII. Camicia di forza. –
V. Camicia, § I.
Definiz: § LIV. Casa di forza. –
V. Casa, § XXI.
Definiz: § LV. Gioco forza, che meglio scrivesi congiuntamente Giocoforza. –
V. Giuoco.
Definiz: § LVI. Per forza o per amore, oppure Per amore o per forza. –
V. Amore, § XXVII.
Definiz: § LVII. Per ragione o per forza. –
V. Ragione.
Definiz: § LVIII. A forza, posto avverbialmente, vale Mediante forza o violenza, Adoperando più o men gravemente la forza, Violentemente. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 59 t.: La morte de gli uomini e de l'altri animali non avviene, se non perchè li suoi umori che tengono in vita sono corrotti in tal maniera, ch'elli non hanno più niente di potenza. Ed allora conviene che quella cosa vegna alla sua fine. Ma quando l'uomo l'uccide a forza, quel non è mutamento di natura.
Esempio: Dolcib. Avem. 13: Giuseppo e Nicodemo mi pigliava, E ciascuno con meco lagrimava; E delle braccia a forza mel cavaro, Ed a monte Sion me ne menaro.
Esempio: Bocc. Amet. 201: Prendi questa rosa, tra le spine della mia avversità nata, la quale a forza fuori de' rigidi pruni tirò la fiorentina bellezza.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 72: Questa è la spada, che 'n battaglia il franco Rubello di Sassonia oprar solea; Ch'io già gli tolsi a forza.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 132: Certo è scemo il tuo onor, se non s'addita Incatenata al tuo trionfo avanti Femmina or presa a forza, e pria tradita.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 377: Scorgendo le contribuzioni, fattegli fare a forza per la guerra, spendersi da noi.... nell'indorare ed abbellire la città, ec.
Esempio: Segner. Mann. marz. 10, 5: Non può questa corona esserti mai da veruno strappata a forza.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 27, 12: Ciò detto, a mensa Rinalduccio il chiama: Ed egli a forza lo stranier vi mena.
Esempio: Metast. Dramm. 4, 269: Su, Macedoni, a forza L'audace si disarmi.
Esempio: Alf. Trag. 4, 279: Abner, deh vola: Teco, anco a forza, s'è mestier, la traggi.
Definiz: § LIX. E figuratam. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 109: La stima meritata dal signor Conte esige a forza da me la venerazione.
Definiz: § LX. E con più stretta relazione a chi patisce la forza altrui, o qualsiasi forza superiore, vale Forzatamente, Contro voglia. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 26: Un pensier, che solo angoscia dàlle (alla memoria) Tal, ch'ad ogni altro fa voltar le spalle, E mi face obbliar me stesso a forza.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 56: Così disciolto dal mortal mio velo, Ch'a forza mi tien qui, ec.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 151: Io so bene, che oggimai, poscia che tu conosci chi io sono, che tu ciò che tu facessi faresti a forza.
Esempio: Ar. Orl. fur. 20, 125: S'io sono Vinto da te, m'abbia a restar costei; Ma s'io te vinco, a forza te la dono.
Esempio: Rot. Poes. 1, 202: Convien che porti il grave peso a forza.
Esempio: Tass. Gerus. 15, 26: S'altri vi fu da' venti a forza spinto, O non tornonne, o vi rimase estinto.
Definiz: § LXI. E A forza di alcuno, si disse per Contro la voglia, A malgrado di alcuno. –
Esempio: Lucan. volg. 94: Aveva seco li cavalieri che trassero di prigione, a forza del Senato, Milone che era indicato a morte.
Esempio: Ovid. Pist. 7: Telemaco fanciullo tuo figliuolo, il quale a questi dì mi fu presso che tolto, mentre che elli s'apparecchiava d'andare a Pilon quasi a nostra forza per spiare novelle del duro padre.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 257: Venne di poi Papa Paolo in Lucca, partitosi di Roma a mezza state, a forza de' medici e della Corte che lo sconfortavano a pigliar quel disagio, e mettersi in quel pericolo.
Esempio: E Segn. B. Vit. Capp. 22: Era da loro poi sparso infra ' giovani.... che 'l Gonfaloniere, a forza di loro, tenesse segretamente strette pratiche col Papa.
Definiz: § LXII. A forza, vale anche Di necessità, Necessariamente. –
Esempio: Salv. Infarin. sec. 271: Se però punto possiam fidarci di così strano e di così barbaro traslatamento,... e ciò con tanta confusione, che conviene a forza che 'l traslatore non abbia inteso il concetto.
Definiz: § LXIII. E riferito a cose materiali, per Forzatamente, Con contrasto, Con sforzo. –
Esempio: Tass. Gerus. 6, 38: Così pareva a forza ogni suo detto Tonando uscir dall'infiammato petto.
Esempio: E Tass. Gerus. 7, 108: Sì come a forza da rinchiuso loco Se n'esce, e move alte ruine il foco.
Definiz: § LXIV. A forza, vale anche Mediante la forza pubblica; e usato a modo d'aggiunto, Fatto, o Eseguito, dalla forza pubblica. –
Esempio: Legg. Band. Leop. 7, 88, 58: Per i gravamenti, che si dicono a forza, per non avere i debitori obbedito al precetto.
Esempio: E Legg. Band. Leop. appr.: Per gli sgomberi fatti a forza, in conseguenza del mandato espulsivo, lire sette.
Definiz: § LXV. A forza, in costrutto con la prep. Di, reggente un nome, vale Per mezzo, In virtù, di quella tal cosa, Mediante essa. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 63: Entràr nel porto remorchiando, e a forza Di remi più che per favor di vele.
Esempio: Dav. Tac. 1, 375: Passò l'Arsania sopra uno elefante; e la guardia, a forza di cavallo; dicendosi che il ponte era fatto a malizia da cadere, caricato. (Il lat. ha: vi equorum).
Esempio: Bellor. Vit. Pitt. 146: Portò il Fontana il suo modello di legno, entrovi una guglia di piombo alzata a forza di argani e di traglie, delle quali era tutta armata.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 169: Se le medesime pietre noi le vogliamo reggere o alzare a forza di puntelli di legno o di materie anche più dure di esso, tali materie facilmente si spezzano.
Esempio: E Bellin. Disc. Anat. 1, 198: Là vi è un coro di sonatori; ma veri, sapete, non sono a forza d'acqua, son fatti di carne e d'ossa.
Esempio: Magal. Lett. At. 309: Morta statua semovente a pura forza d'ingegni e di ruote materiali.
Esempio: Giust. Vers. 229: A forza di risparmio e di lavoro Conducean vita semplice e frugale.
Definiz: § LXVI. E pure in costrutto con la prep. Di, reggente un sostantivo o un verbo, vale Mediante quella tal cosa od azione, Per mezzo di essa, In virtù di quella; ma inchiusavi l'idea d'un intenso e perseverante uso o ripetizione delle medesime. –
Esempio: Car. Eneid. 5, 655: E per lo campo Tutto, a forza di colpi orrendi e spessi, Lo mise in volta.
Esempio: Segner. Mann. apr. 24, 2: La terra di promissione fu eredità; e pur bisognò che i figliuoli d'Israelle se la conseguissero a forza di mille pruove, che Dio prima fece di loro nella solitudine.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 11, 1: Da questa [forma] cavavo a forza di fuoco la cera.
Esempio: Red. Cons. 1, 78: Veggono giornalmente che l'acque salmastre, quanto più a forza di fuoco o di sole svaporano, tanto maggiormente diventano salmastre.
Esempio: E Red. Poes. 141: E mai non sana, Se non a forza de' più rei martorj.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 197: In quel solo fischietto e' vi è un vocabolario sì grande, e così bene a mente imparato da quei miseri a forza di digiuni, di fatiche e di battiture, ec.
Esempio: Magal. Lett. At. 7: A forza di osservare, di reflettere, di combinare, siete in oggi arrivato a questo segno di disinganno.
Esempio: E Magal. Lett. At. 309: L'istoria di Molière finisce che il suo malato, a forza di migliorare, si muore; il mio, a forza di peggiorare, guarisce.
Esempio: E Magal. Lett. At. 330: Una molla, a forza di piegarsi, acquista dolcezza e facilità.
Esempio: Monet. Poes. 336: Di ragliantino il dorso alfin premendo, Lo fa trottare a forza di spronate.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 43: Povero e piccolo cuore dimostra colui che, a forza di mirare in viso i gastighi, o dal sentire il fischio de' flagelli, si ritira dal male, e fa il bene.
Esempio: Vallisn. Op. 2, 133: A forza di finzioni tutto potremo strascinare a nostro capriccio.
Esempio: Forteguerr. Terenz. 243: A forza di parole L'irato vecchio egli confuse e vinse.
Esempio: Maff. Stor. diplom. 3: A forza di stampe e di prodigiosa moltiplicazion di libri, alcune bellissime facoltà nel lor sincero essere e depurato, di finalmente perdersi corron rischio.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 7: Avanti di compor, fece il copista; Ma a forza di copiar la roba altrui, S'è attaccata la scienza ancora a lui.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 131: A forza di stare attento e di domandare,... tanto fece che venne in chiaro ec.
Definiz: § LXVII. In costrutto pure con la prep. Di, reggente un nome, trovasi per A norma di, A stregua di, Secondo. –
Esempio: Segner. Mann. lugl. 4, 4: L'anima non si stima a forza di ciò che dettano i sensi esterni; perchè anzi questi ti diranno, sciaurati, che la disprezzi; si stima a forza di ciò che dettati l'intelletto.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 1, 69: Se però l'innocenza è sì rara tra' Cristiani, e se la vera penitenza non è nemmen sì frequente, converrà dunque.... a forza di ragione ancor confessare che tra' Cristiani già adulti la minor parte si salvi.
Definiz: § LXVIII. Di forza, posto avverbialmente, vale Col massimo vigore, Con tutto il potere: anche figuratam. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 281: Manicate e bevete di forza, e soprastatevi insino a vespero, e nelle opere di Dio non guardate.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 189: Figliuol mio, confortati, e pensa di guerire di forza.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 77: Maestri,... lavorate di forza.
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 66: E temprato che l'ha (lo strale), tira di forza Contra il garzon.
Esempio: Cas. Pros. 2, 77: Per fuggir questo e gli altri disordini, non ci è miglior via che studiare; il che ti priego che tu faccia di forza.
Esempio: Grazz. Pros. 215: E fra sè, camminando di forza, faceva mille pensieri.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 44: Sbarcò con pochi armati appressandosi alle mura senza strepito, mentre le altre navi vogavano di forza per entrare in porto.
Esempio: Red. Lett. 1, 135: Siamo al fine della stampa della lettera I, e fra pochi giorni si comincerà la lettera L. Sicchè Vostra Signoria vede che si lavora di forza.
Definiz: § LXIX. E usato col verbo Dormire di forza, vale Profondamente: ma è maniera non comune. –
Esempio: Giamb. Tull. Rettor. 106: A colui ch'è grande bevitore, di' che vada a dormire di forza.
Definiz: § LXX. E per lo stesso che A forza, ossia Mediante forza o violenza, Adoperando la forza; ovvero Gagliardamente, In modo violento, o Con modi violenti: Violentemente. –
Esempio: Giamb. Vegez. 28: Siccome riposati, assalissero più di forza i nemici.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 266: Sa tanto bene ciurmare, che, incorrendo in contumacia, in pene, turbando possessioni, e facendo di forza, la ragion gliene comporta, gli è creduto ogni cosa, e fa ciò che vuole.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 388: Non solo saccheggiò le città di marina,... ma da vantaggio, trascorso molt'oltre infra terra con la fanteria delle galee, fece ritirare i nimici ne' luoghi murati per paura della sua venuta, e a Nemea ruppe di forza i Sicioni.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 112: Il popolo in maggior rabbia di forza entrò nel pian terreno.
Definiz: § LXXI. E semplicemente per Con forza, Con fierezza. –
Esempio: Dant. Inf. 14: Allora il duca mio parlò di forza Tanto, ch'io non l'avea sì forte udito: O Capaneo, in ciò che non s'ammorza La tua superbia, se' tu più punito.... Poi si rivolse a me con miglior labbia, Dicendo ec.
Esempio: Giron. Cort. volg. Framm. 167: Elli disse: Chi se' tu che hai parlato di forza d'omo in tal maniera?
Definiz: § LXXII. Trovasi nel senso di Per forza, Per necessità. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 579: Avea suscitate sì gran procelle, che di forza gli s'era permessa libertà di coscienza sin al futuro Concilio.
Definiz: § LXXIII. In forza, reggente un compimento mediante la particella Di, vale A cagione, Per effetto, di ciò che è espresso in quello. –
Esempio: Mascher. Equil. Volt. 64: Si alzerà il punto B circolarmente intorno il centro C1 in forza dello sdrucciolamento del pezzo superiore, che discenderà con moto parallelo verticalmente.
Esempio: Piazz. Lez. astron. 1, 75: Non potrà esso deviare dalla sua prima direzione che in forza del solo strato di atmosfera che giace nel piano.
Definiz: § LXXIV. In forza, ed anche Per forza, reggente, pur mediante la Di, il compimento Legge, od altro che a questo si riferisca, vale Per conseguenza e in virtù di quanto essa prescrive, A tenore di essa. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 168: Lepido disse: il quarto agli accusatori per forza della legge, il resto a' figliuoli.
Definiz: § LXXV. Per forza, posto avverbialmente, vale Con violenza, Usando violenza, Violentemente. –
Esempio: Nov. ant. B. 22: Questa sarebbe ruberia e non furto; cioè a torre per forza.
Esempio: Liv. Dec. 1, 103: Sesto Tarquinio si prese dell'amore di Lucrezia sì ardentemente, ch'egli si pose in cuore di averla per forza: la bellezza e la castità ch'egli vedeva in lei, lo infiammava e accendea fortemente.
Esempio: Dant. Inf. 11: Morte per forza e ferute dogliose Nel prossimo si danno.
Esempio: E Dant. Purg. 5: Noi fummo già tutti per forza morti.
Esempio: E Dant. Parad. 11: E chi regnar per forza e per sofismi.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 89: E che, ragunandosi insieme, e fatta moltitudine di gente, venissono con spiedi e con lance, e per forza entrassono a lui liberare.
Esempio: Petr. Rim. 1, 289: Uomini e Dei solea vincer per forza Amor, come si legge in prosa e 'n versi.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 301: Dice: Morte e ferute dogliose si danno per forza, a ciò che s'intenda di colui che intende ad ingiuria, e non a giustizia come fa lo giudice, e a misericordia come fa il medico.
Esempio: Dat. Gor. Stor. 118: Si misono in ordine d'avere la città per forza, chè altra via nè modo vi sarebbe mai suto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 47: Se prima egli per forza o per inganno.... non procura, ec.
Esempio: Varch. Boez. 14: E me che gridava, e non voleva andarne, tirando per forza come lor preda, mi stracciarono la vesta.
Esempio: Giannott. Op. 1, 178: Se allora si trovasseno privati degli onori, si fariano forse dare per forza quello che non fusse loro stato per amore conceduto.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 70: Fummo rapite, da quelli che ora ci posseggono, per forza, e contro tutte le leggi.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 2, 119: Ben si mostrava loro impossibile il vincer per forza le galee de' Barbari.
Definiz: § LXXVI. E semplicemente per A forza; ed anche, con più grave significato, A tutta forza. –
Esempio: Vill. G. 186: Buono studio fa prod'uomo, e rompe rea fortuna. E ciò venne al detto Carlo bene a bisogno; che essendo con le sue navi sopra il mare di Pisa, per fortuna di mare si sciarrarono, e Carlo con tre delle sue galee per forza istraccando, arrivarono in Porto Pisano.
Esempio: Alam. L. Colt. 5, 165: Poi di sparto o di giunco in man ti reca Due corde antiche, in cui per forza immergi L'intricata sementa, indi l'appendi Sotto il tetto a posar nel verno intero.
Definiz: § LXXVII. Vale anche Forzatamente, Con violenza, ed anche Contro voglia. –
Esempio: Dant. Inf. 4: Io mi riscossi, Come persona che per forza è desta.
Esempio: E Dant. Purg. 32: Per forza mi fu volto il viso Vèr la sinistra mia da quelle Dee, Perch'io udia da loro un: Troppo fiso.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 241: E però in ciò parlò bene uno savio uomo guelfissimo, vedendo fare ghibellini per forza.... E' sono tanti gli uomini che sono ghibellini e che vogliono essere, che il farne più per forza non è bene.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 115: Chi è svegliato di subito per forza, si riscuote, perchè la virtù sensitiva viene subito ai suoi strumenti di fuori; ma quando l'uomo si sveglia da sè, viene riposatamente e non con impeto, e però non si scuote l'uomo.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 29: Quando fu' guarito, mi feciono mangiare per forza.
Esempio: Savonar. Pred. 18: Fa' che se non ti vorranno cognoscere per amore, che ti cognoschino per forza.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 86: Quasi sapesse che il più delle azioni umane si fanno con certo modo necessario e per forza.
Esempio: Dav. Tac. 1, 271: Vi furon di quelli che protestando, se Cesare la tentennasse, d'andare a fargliele far per forza, usciron di Senato con furia.
Definiz: § LXXVIII. E per Necessariamente, Di necessità. –
Esempio: Liv. Dec. 2, 191: Ma se voi avete ora pietà di noi e soccorreteci al bisogno, egli conviene per forza che noi vi riveriamo, e onoriamo il beneficio che ricevuto avremo, sì che, ec.
Esempio: S. Ag. C. D. 1, 78: Queste cose (le erbe), posto che non sentano, si dicono pure vivere: e per questo si dicono morire; certo quando perdono la verdura, allora per forza sono uccise.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 217: E la fece (la relazione).... con quella confusione, con quella dubbiezza e con quello sbalordimento, che dovevano per forza regnare insieme nelle sue idee.
Definiz: § LXXIX. Si usò per In virtù d'opera umana, Mediante quella; Artificialmente, A mano, A braccia, e simili. –
Esempio: Frescobald. Viagg. 27: Alessandria.... ha da un lato il mare, ed ivi presso vi corre ed è fatto per forza un canale, il quale esce del Nilo.
Esempio: E Frescobald. Viagg. 337: Trovasi una scala, su per la quale si va, fatta in prova e per forza, per salire al detto monte.
Esempio: Sigol. Viagg. Sin. 12: In Alessandria ha due monti fatti per forza d'ogni terraccia e d'ogni letame e spazzatura.
Esempio: E Sigol. Viagg. Sin. 53: Nel detto paese, innanzi ch'altri giunga in Belleemme, ha uno condotto di acqua delle buone del mondo: questo è bellissimo lavorìo, perchè messo per forza, e vanne intorno a moltissime montagne.
Definiz: § LXXX. Per forza, con un compimento retto dalla particella Di, vale Mediante ciò che è espresso da quello, Valendosi della cosa o del mezzo in esso indicati. –
Esempio: Dant. Inf. 7: Qui vid'io gente più che altrove troppa, E d'una parte e d'altra, con grand'urli Voltando pesi per forza di poppa.
Esempio: Vill. G. 1, 116: Alla fine per forza d'arme, e di sua gente, il detto Telofre fu vinto e sconfitto dal buono re Pipino.
Esempio: Buson. Gubb. Avvent. Cicil. 300: I Cristiani con le spade in mano per lo campo si mettono, che in poco tempo gran parte di Saracini uccisono; ma eglino non ripinti per forza d'arme, inver le mura nella terra gli campanti fuggono.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 205: Per forza di poppa.... vuol dire, che con la forza del petto voltavano gravissimi pesi.
Esempio: Morell. Cron.: E non punto per forza di danari, ma colla ragione.
Esempio: Ar. Orl. fur. 20, 77: Vo' uscir di giorno, e sol per forza d'arme; Che per ogn'altro modo obbrobrio parme.
Esempio: E Ar. Comm. 2, 7: Non vaglion le parole con questo asino, nè vuol, se non per forza di bastone, obbedir mai.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 126: Se ne venne subitamente nella Germania a vedere, se per forza d'arme il Re, che non aveva preso ancor piede, si potesse disporre in maniera alcuna a pagar l'antico tributo.
Esempio: Buonarr. M. V. Lett. Ric. 522: Io intendo scultura, quella che si fa per forza di levare; quella che si fa per via di porre, è simile alla pittura.
Esempio: Dav. Eron. 24: In Fiandra per forza di ferri tirano in fuore, e fanno trippa a' fondi della botte piena di vino.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 169: Noi vediamo nelle nostre fabbriche reggersi e sollevarsi pietre d'immenso peso per forza di sole funi.
Definiz: § LXXXI. Vale anche In conseguenza, A cagione, ed altresì Per effetto, Per opera, di ciò che pure è espresso dal compimento. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 21: Diceano che ciò aveano egli fatto per forza d'amore.
Esempio: Dant. Inf. 20: Forse per forza già di parlasia Si travolse così alcun del tutto.
Esempio: E Dant. Inf. 24: E qual è quei che cade e non sa como Per forza di demon ch'a terra il tira, O d'altra oppilazion che lega l'uomo, ec.
Esempio: E Dant. Conv. 103: Occupate dal principio della loro vita ad alcuno mestiere, dirizzano sì l'animo loro a quello per forza della necessità, che ad altro non intendono.
Esempio: E Dant. Conv. 196: Tutte volte che 'l gigante era stanco, ed elli ponea lo suo corpo sopra la terra disteso (o per sua volontà, o per forza d'Ercole), ec.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 120: Per forza di vento, il legno, che a Napoli andar dovea, fu trasportato all'Isola di Ponzo.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 167: O trabocchino [le ossa] per posare in falso o per non posar punto, o per essere inflesse cioè piegate e chinate verso la terra, egli è tutto cadere per forza di gravità che le spigne e porta all'ingiù.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 6: Non mai per forza di nemici esterni Cade uno Stato, dove in sè non chiuda, Come l'umano fral, quei semi ascosi Che preparan la morte.
Definiz: § LXXXII. A gran forza, Di grande o grandissima forza, Per gran forza, sono maniere avverbiali esprimenti il grado massimo od estremo della forza che alcuno pone in un dato atto, azione, operazione. –
Esempio: Nov. Ant. B. 80: Il cavallo era duro; il fante non potendolo tenere neente, sì si drizzò verso il padiglione del Soldano a sua gran forza.
Esempio: Senec. Pist. R. 151, 9: Egli fedì di sì gran forza e di sì gran niquità il capo alla parete, che si dicervellò.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 117: Di grandissima forza si combattea da ciascuna parte.
Esempio: Stor. Rin. Montalb. volg. R. 197, 12: E menò per sì grande forza, ch'egli avrebbe gittato Rinaldo in terra, perchè lo sopraggiudicava.
Esempio: Bern. Orl. 26, 51: Non potendo farsi danno, A gran forza piegar l'un l'altro fanno.
Definiz: § LXXXIII. A tutta forza, Con tutta forza, Di tutta forza, anche interposti i possessivi Mio, Tuo, ec., sono pur maniere avverbiali esprimenti il grado massimo ed estremo della forza che alcuno pone in un dato atto, azione, operazione; Fortissimamente, Gagliardamente. –
Esempio: Nov. ant. B. 67: Onde io ti disfido di tutta mia forza, sì come disleale cavaliere.
Esempio: Dant. Inf. 14: Se Giove.... me saetti di tutta sua forza.
Esempio: E Dant. Purg. 32: E ferìo il carro di tutta sua forza, Ond'ei piegò, come nave in fortuna.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 174: Ed a quella con tutta sua forza diede per mezzo il petto, e passolla dall'altra parte.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 381: E me saetti.... con tutta sua forza; cioè con quanto potere elli à.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 9, 99: Del re Cafro le vele fuggenti Vogliamo a tutta forza seguitare.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 469: Tese a tutta forza l'arco dell'intelletto, cercò, frugò, sentì di dentro un cozzo d'idee monche e di mezze parole (qui in locuz. figur.).
Definiz: § LXXXIV. A tutta forza, vale anche In tutti i modi, A qualunque costo; Anche adoperando la forza. –
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 36: O fu Tindaro stesso padre, che gliela mise in mano per tema di Enasforo d'Ippocoonte, che voleva a tutta forza ancor fanciulletta averla.
Definiz: § LXXXV. A viva forza, o Per viva forza, posto avverbialmente, vale In modo violento, Violentemente, Mediante violenza, Con la forza materiale. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 300: E dentro serratesi, fecer distender Nicostrato sopra un desco, e messegli le tanaglie in bocca, e preso uno de' denti suoi,... tenuto fermamente dall'una, fu dall'altra per viva forza un dente tirato fuori.
Esempio: Ar. Orl. fur. 20, 70: Vientene insieme Con noi, ch'a viva forza uscirèn quinci.
Esempio: Bern. Orl. 16, 13: Così i due cavalieri a viva forza L'armi s'han tolte.
Esempio: Alam. L. Colt. 2, 777: Queste cose infernali, accolte insieme Con arte estrema a viva forza inchiude Dentro al tenace bronzo.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 373: Fecero una sì furiosa [sortita],... ch'entrati a viva forza dentro alle loro fortificazioni (degli Alemanni) molti n'uccisero, e più ne ferirono.
Esempio: E Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 2, 96: Apertosi il passo a viva forza tra alcune compagnie alemanne del campo regio, penetrò con alquanti cavalli nella città.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 296: Non è egli [l'uomo] principe d'origine, investito già da Dio del dominio di tutte le creature inferiori, e poi dal peccato spogliatone a viva forza?
Definiz: § LXXXVI. E lo stesso vale A forza aperta. –
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 363: Non cessava l'Oranges di tener caldissime pratiche in tutti i paesi vicini, per conseguirne sì potente soccorso, ch'a forza aperta potesse levar gli Spagnuoli da quell'assedio.
Definiz: § LXXXVII. A viva forza, Per viva forza, A marcia forza, sono maniere avverbiali che valgono quanto A forza, Forzatamente, Contro voglia; ma con maggiore efficacia. –
Esempio: Firenz. Rim. 2, 131: Che quasi a marcia forza e lor dispetto In sul vergon gli fea balzar di netto.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 1 t.: Guastando ed ardendo quella provincia, costrinsero a viva forza i signori di quella a richiamare le genti de Italia.
Esempio: Segn. B. Etic. volg. 3: Non sarebbe possibile che gli uditori di scienza morale, e consideratori di costumi buoni, operassino continovamente cose contrarie alla ragione, ed a quella impressione che, a viva lor forza (se e' l'ascoltassino), ella avesse loro del bene stampato nell'animo.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 5: Chi sollecita di farne de gli altri, e seguita continovamente d'aggiugnere piacere a piacere, trae quasi a viva forza, ancora de' petti duri e non ricordevoli, la gratitudine.
Esempio: E Varch. Sen. Benef. 167: Io non voglio tenerti a viva forza, son contento di concederti, che a uno il quale sia ricco e felice, non manchi cosa nessuna ove tu possa ristorarlo.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 387: I capitani furon costretti a viva forza d'accettare la pace.
Esempio: Segner. Mann. dic. 14, 2: Mettono a conto di gran guadagno il potere per Cristo spontaneamente dar quella vita, che tanto un giorno ha da perdersi a marcia forza.
Esempio: E Segner. Pred. 14: Non si troveranno in casa a verun falsario stadere tali che possano già mai dire bugie sì grosse, se non si fa sì, che le dicano a viva forza.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 1, 390: A viva forza s'a ferir si muove, L'umane colpe arman la destra a Giove.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 4, 32: Egli mi è convenuto a viva forza abbandonare ogni altro mio passatempo.
Definiz: § LXXXVIII. Valgono anche Di necessità, Necessariamente. –
Esempio: Dant. Purg. 16: Soleva Roma.... Duo soli aver.... L'un l'altro ha spento; ed è giunta la spada Col pasturale; e l'uno e l'altro insieme Per viva forza mal convien che vada.
Esempio: Cavalc. Discipl. Spir. 153: Perciocchè il cuore umano non può stare che non pensi alcuna cosa; se egli non è occupato in bene, bisogna a marcia forza che pensi male.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 381: Per viva forza; cioè per ragione vera, che non si può infringere,... conviene che abbia mal fine.
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 1, 285: Se avesse conosciuto o posto il moto della larghezza, gli conveniva per viva forza, mediante le sue regole medesime, porre un altro cielo, come hanno fatto gli astrologi.
Definiz: § LXXXIX. A viva forza, trovasi anche per A tutti patti, In qualsiasi modo. –
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 51: Gli Ebrei superbi, invaghitisi di quel lustro che consisteva in avere un Messia regnante su trono di maestà, negarono a viva forza di riconoscerlo sotto portamento di re non solamente incognito ma dimesso.
Definiz: § XC. Si disse A fine forza, Per fine forza; e valeva lo stesso che A viva forza, nel senso sia di Violentemente, sia di Forzatamente. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 40: Coronando vostro leone (parla ai Fiorentini), poi (poichè) conquiso lo avete a fine forza.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R.: Rimase per lui quel paese desolato a fine forza.
Esempio: Liv. Dec. 1, 177: Il popolo fu sì smisuratamente corrucciato, che per fine forza conveniva a' Padri punire Coriolano.
Definiz: § XCI. Aver forza di fare checchessia, vale Poterlo fare, Essere in condizioni, o Esser da tanto, da poterlo fare. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 393: Tutti quelli ch'ebbero forza di portare arme furono apparecchiati.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 216: Subitamente il prese una vergogna tale, che ella ebbe forza di fargli mutare animo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 62: Essa non sol del ben che qua giù lice, Per quel che viverà, toccherà il punto; Ma avrà forza di far seco felice Fra tutti i ricchi duci il suo congiunto.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 104: Più vi paleserei Con le note del pianto e de' sospiri; Ma perchè gli occhi miei forza non ànno Di far noto l'affanno e chieder pace, Langue l'alma, arde 'l cor, la lingua tace.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 137: Quando tutti si mostraron pronti ad avviarsi senza esitazione, come a cosa stabilita, irrevocabile; Lucia non ebbe tempo nè forza di far difficoltà.
Definiz: § XCII. E figuratam. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 499: L'allegrezza Ha più forza d'uccider, che 'l dolore.
Esempio: Parut. Perfez. Vit. polit. 1, 354: La virtù ha forza di svegliare ne' nostri animi l'amore.
Definiz: § XCIII. Avere forza addosso, o contro, alcuno, o Prendere, forza addosso, o contro, alcuno, si disse in modo figurato per Acquistar predominio su lui, Farlo suo, Impossessarsene. –
Esempio: Cavalc. Pungil. 155: Per la quale parola il diavolo gli ebbe forza addosso, sicchè la mattina seguente al passare d'un fiume, sì lo annegò.
Esempio: E Cavalc. Pungil. appr.: Pregollo.... che mai per veruna ira si raccomandassono al demonio, perocchè egli incontenente ha forza contra loro.
Esempio: E Cavalc. Esp. Simb. 1, 285: Conciossiacosachè, secondo che la scrittura e la esperienza ci dimostra, lo peccato prenda altrui forza addosso.
Esempio: E Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 70: E incontanente lo demonio.... gli ebbe forza addosso per giusto giudicio di Dio, e affogollo, e portollo allo 'nferno.
Definiz: § XCIV. Aver forza, detto di legge, decreto, disposizione testamentaria, e simili, significa Valere, Obbligare, Avere il proprio effetto. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 143: I vescovi, in tutti i casi permessi dal diritto, fossero esegutori di tali disposizioni, o elle sian fatte sì che abbian forza in vita del dispositore, o per dopo sua morte.
Definiz: § XCV. E Aver forza di legge, detto di consuetudini, decreti, regolamenti, e simili, significa Valere, Tenere, Obbligare, come se fossero leggi.
Definiz: § XCVI. Dar forza ad alcuno, vale Fortificarlo, Afforzarlo, Invigorirlo: anche in senso figurato. –
Esempio: Dant. Purg. 15: Non dimandai, Che hai, per quel che face Chi guarda pur con l'occhio che non vede Quando disanimato il corpo giace; Ma dimandai per darti forza al piede.
Esempio: Petr. Rim. 2, 111: Io, giovene ancora, Vinsi 'l mondo, e me stessa: il lauro segna Trionfo, ond'io son degna Mercè di quel Signor che mi diè forza.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 359: Per darti forza al piede; cioè per farti più veloce e sollicito.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 200: E tu sola puoi dar forza e perdono Alla contadinesca musa mia.
Definiz: § XCVII. Estendesi anche ad animali. –
Esempio: Soder. Cult. Ort. 295: Ha [la sagginella] il seme più minuto, si semina sempre innanzi all'altra più folta e più fitta per pasto de' buoi, che dà loro forza e vigore per arare, siccome i sagginali triti dati loro in cibo.
Definiz: § XCVIII. E per similit., riferito a corpi o sostanze. –
Esempio: Soder. Cult. Ort. 18: Quanto più si lavora e rilavora la terra degli orti, tanto più si megliora e raffinisce, aggiugnendole sempre del grassume, che è quello che nutrica l'erbe e dà forza al terreno.
Esempio: E Soder. Coltiv. 86: A' vini di piano, che sien deboli, si dà lor forza, schiarandogli coll'allume di rocca.
Definiz: § XCIX. Esser forza, vale Esser necessario, Bisognare: in costrutto o con un infinito, o con una proposizione mediante la cong. Che. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 24: Ma quel che manda il Ciel, forza è che toglia.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 30, 61: Così dicendo, forza è ch'egli attasti Con quanta furia Durindana vegna.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 76: Pur fu forza il gran calice inghiottirsi.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 246: Ma una bella universalmente,... sarà forza che piaccia a ognuno.
Esempio: Bemb. Rim. 74: Forza è talor, ch'io scriva Com'ogni mio penser indi si miete.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 115: C'alle gran doglie usate Forz'è c'un debil cor subito ceda.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 91: Non potrèno scambiar più il Franciosino, E sarà forza che la lo conosca.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 47: Ma, poichè non s'allenta il fier Pagano, È forza alfin che trasportar si lassi: E cruccioso egli ancor, con quanta puote Violenza maggior, la spada rote.
Esempio: E Tass. Gerus. 10, 43: Quegli armenti e quelle biade.... ampia cittade Nutrir mal ponno, se l'assedio dura, E forza è pur che duri, ancor che vegna L'oste d'Egitto il dì ch'ella disegna.
Esempio: Giacomin. Nobilt. lett. 26: Ma qual sia questa verità avendo lungamente dubitato; che così è stato forza per proporre tutti i dubbj e tutte le difficultà principali,... sarebbe or tempo di determinare, ec.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 1, 29: Forza era o vituperosamente ritrarsene, o pericolosamente combattere.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 260: O figliuolo, tu non sara' mai picciola cosa, ma è forza che diventi un giorno o qualche gran bene, o qualche gran male.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 233: Se vuol l'uomo abbassar l'osso, egli è forza per le cose dette di sopra, che lo strumento segua l'osso che s'abbassa, cioè ec.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 446: Forz'è ch'io dica, o caro padre, è giunto Di nostra povertà l'estremo punto.
Esempio: Piazz. Lez. astron. 1, 220: Ove pertanto dir non si voglia, che o il sole si muova a un tempo verso tutt'i punti dello spazio, o i movimenti in questione dipendano da cause che noi pienamente ignoriamo, sarà forza confessare che, ec.
Esempio: Manz. Poes. 316: Un altro campo Correr degg'io, dove in periglio sono Di riportar, forza è pur dirlo, il brutto Nome d'ingrato.
Esempio: Capp. Longob. 120: Se una quale si fosse amministrazione comunale rimaneva pure nell'Italia dopo la caduta dell'Impero; è forza il conchiudere ch'ella non fosse, ec.
Definiz: § C. Esser forza ad alcuno il far checchessia, vale Esservi quegli astretto, Doverlo fare per necessità. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 5, 100: Fu a tutti forza, Per salvarsi da lui, cangiar la scorza.
Esempio: Grazz. Pros. 110: Gli occhi miei debolissimi non poterono soffrire tanta luce:... onde abbagliata, mi fu forza chinargli a terra.
Esempio: Alf. Trag. 4, 338: Tardo assai giungi; e il tempo stringe. L. Al padre L'indugio dona: mi fu forza or dianzi Fin nella reggia accompagnar la figlia.
Esempio: Mont. Iliad. 8, 567: Quanto a Giunon, m'è forza esser con ella Meno irato: gli è questo il suo costume Di sempre attraversarmi ogni disegno.
Esempio: Pindem. Poes. 210: Temer t'è forza allor, quindi esser crudo; Sparger sangue e poi sangue.
Esempio: Niccol. Strozz. 2, 4: L'armi vi han tolte, e forza V'è gli usciti aspettar.
Esempio: Manz. Poes. 33: Oh stato, del costor, di quello De' soggetti più rio! se anche il lor guardo Temer ci è forza, ed occultar la fronte Per la vergogna.
Definiz: § CI. Esser forza, vale anche Esser logicamente necessario, Doversi dire, credere, ammettere, conchiudere, e simili. –
Esempio: Cellin. Vit. 21: Già, Benvenuto mio, non mi ingannò il tuo buon aspetto, quanto mi afferma una lettera che m'è venuta alle mane di tuo padre; quale è forza che lui sia molto uomo buono e da bene.
Esempio: Piccolom. Instit. mor. 396: Trovandosi rarissimi coloro de' quali, nel discoprire loro, ci possiamo veramente fidare, sarà forza che quando accade che con alcuna persona possiamo avere confidenzia, sia cosa dolcissima il discoprire con la verità delle parole, ogni profondo secreto de' nostri petti.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 281: In ogni modo fu forza che il diavolo Trovasse (per far sua (suoi) con essa gli uomini) La moneta.
Definiz: § CII. Si usò in proposizione negativa per Non importare, Non montare, Non rilevare. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 313: Nudo ne vai sotterra: chè, perchè tu porti i panni, non è però forza; ch'egli infracidano con esso teco.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 619: Non è forza a che animo tu facci quello ch'è male ad essere fatto; perciocchè l'opere si veggono, e l'animo non si vede. (Il lat.: nil interest).
Definiz: § CIII. Far forza, vale Adoperare la forza muscolare, Sforzarsi; detto anche delle membra. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 5, 96: Si conosce in lui il gonfiare delle vene e de' muscoli, ed il ritenere del fiato per fare più forza.
Esempio: Dav. Tac. 1, 336: Volevano i rematori mandar la nave alla banda, e sommergerla: ma non furon d'accordo subito, e gli altri, col far forza in contrario, fur cagione che la caduta in mare fu più dolce.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 16: Così fa forza e scorre con i suoi ferri al contatto de' suoi lavori il tornitore nel contornarli.
Esempio: E Bellin. Disc. Anat. 1, 26: Sei e quattro e anco due sole once di carne di muscolo fanno forza nel muoversi, quanto crediamo o quanto v'immaginate ch'io sia per dire? una forza eguale alla forza del peso loro, una forza di due, di quattro o di sei once? Pensate voi! Fa il muscolo nel muoversi una forza sì portentosa,... che se dovesse esercitarla per sola gravità, bisognerebbe ch'ei, ec.
Esempio: E Bellin. Disc. Anat. 1, 33: Si comprende di qui che.... le nostre parti del corpo scorrono sempre al contatto, e sempre fanno forza in esso contatto mentre vi scorrono, e che la forza che esse vi fanno è grande.
Definiz: § CIV. E detto di cose materiali, per Premere sopra alcun'altra, Far pressione. –
Esempio: Red. Lett. 1, 104: Questi dolori non son mai mai cagionati da freddezza di stomaco, o da materie fredde stagnanti in esso, ma bensì da materie caldissime, pungenti,... e facenti forza per ogni luogo.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 16: La ruota.... stacca le parti del ferro, e staccandole consuma la sua grossezza; e perocchè tale staccamento la ruota il fa con iscorrere al contatto del ferro e far forza in esso contatto mentre ne scorre, egli è.... manifesto non esser altro, ec.
Definiz: § CV. Far forza su checchessia, vale figuratam., Insistervi sopra, Fondarvi sopra le proprie ragioni, e simili. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 252: E voler far forza in su questo, sarebbe più presto puntiglio e sottigliezza, che real disputa.
Definiz: § CVI. Far forza di far checchessia, vale Adoperarsi con tutte le forze, Studiarsi gagliardamente, Sforzarsi, di farlo. –
Esempio: Machiav. Stor. 1, 133: I signori popolani avendo fatto forza di quietare il popolo,... e non avendo potuto, per meno reo partito, alle case loro gli rimandarono.
Esempio: E Machiav. Stor. 2, 17: Aveva questo Duca, subito che egli intese la ribellione di Genova, mandato Niccolò Piccinino con tutte le sue genti d'arme, per far forza di ricuperarla, prima che i cittadini, ec.
Esempio: Nard. Stor. 1, 164: Risposero [i Veneziani], che mai non lascierebbero di fare ogni lor forza di rimetterlo in casa (Piero de' Medici).
Esempio: Buonarr. M. V. Lett. Ric. 47: Ancora quando vedessi che e' fussi fatto peggio a voi che agli altri, fate forza di non pagare.
Definiz: § CVII. Far forza ad alcuno, od anche in alcuno o nelle sue cose, vale Usargli violenza sia nella persona sia in ciò che gli appartiene; e altresì, semplicemente, Forzarlo. E per estensione, Recare ad alcuno violenta offesa. –
Esempio: Dant. Inf. 11: De' violenti il primo cerchio è tutto: Ma perchè si fa forza a tre persone, In tre gironi è distinto e costrutto. A Dio, a sè, al prossimo si puone Far forza, dico in loro ed in lor cose.
Esempio: E Dant. Inf. appr.: Puossi far forza nella deitade, Col cor negando e bestemmiando quella, E spregiando natura e sua bontade.
Esempio: Stor. Apol. volg. 55: Ma la cittade era sì comune, ch'a niuno era fatto forza.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 162: Sì era avaro, che di sua volontà non l'avrebbe mai fatto, e forza non gli voleva fare.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 303: Se l'uomo fa forza al prossimo, è di colpa grave lo peccato, e puniscesi nel primo girone; se l'uomo fa forza a sè medesimo, allora lo peccato è di più grave colpa, e puniscesi nel secondo girone; e se l'uomo fa forza a Dio, allora lo peccato è di colpa gravissima, e puniscesi nel terzo girone.
Esempio: E But. Comm. Dant. 1, 305: Chi nega Idio col cuore, annulla Idio, sì che, quanto in lui, e' fa forza a Dio.
Esempio: Cellin. Vit. 106: Disse loro che si accostassino al capitan Cisti, e che si facessin dare quelli sua danari, e che se la Corte faceva resistenza, loro a lei facessin forza, se a loro ne bastava la vista.
Definiz: § CVIII. E figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 157: Volga la vista desiosa e lieta Cercandomi: ed, o pietà! Già terra infra le pietre Vedendo, Amor l'inspiri In guisa, che sospiri Sì dolcemente, che mercè m'impetre, E faccia forza al cielo, Asciugandosi gli occhi col bel velo.
Esempio: E Petr. Rim. 1, 288: Temprar potess'io in sì soavi note I miei sospiri, ch'addolcissen Laura, Facendo a lei ragion, ch'a me fa forza.
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 121: Celar si studia Orlando il duolo; e pure Quel gli fa forza, e male asconder puollo.
Definiz: § CIX. E Far forza ad alcuno di checchessia, trovasi per Obbligarlo, Costringerlo, a farlo. –
Esempio: Buson. Gubb. Avvent. Cicil. 232: Or domando, se la patria tua parlasse queste cose teco, siccome io ho detto, non avrebbe da te suo intendimento, pogniamo che non te ne potesse fare forza?
Definiz: § CX. Far checchessia forza ad alcuno, vale Aver potenza sull'animo suo, Produrre in questo buoni o cattivi effetti. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 470: Troppa è la forza che ci fanno gli esempj, e massimamente i malvagi.
Definiz: § CXI. Fare forza, costruito impersonalmente, vale Importare, Rilevare. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 268: Ma a me pare che tu se' impazzato quando d'amore t'impacci. Ma non fa forza; chè a tale carne tal coltello; chè lo amore fa per te e per ogni disperato, ec.
Esempio: E Tav. Rit. 1, 367: Ahi sire Dinadan, e come parlate voi in tale manera contro alla reina, e nolla riguardate voi per amor di messer Tristano? Non fa forza, Brandina, no, ciò disse Dinadano; chè io sì ò imparato da voi.
Esempio: E Tav. Rit. 1, 399: Io sì l'amo, e anche sì lo amano tutti gli cavalieri arranti. Non fa forza se tu l'ami, ciò disse Dinadano a Tristano, chè tue l'ami a tuo vantaggio.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. Inf. 2: E non fa forza qui che trasponga e metta innanzi quello che è ultimo.
Esempio: Senec. Pist.: Se io sarò messo in prigione, non fa forza.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 189: Disse il Zeppa: egli non è ora di desinare di questa pezza. Spinnelloccio disse: non fa forza; io ho altresì a parlar seco d'un mio fatto.
Esempio: E Bocc. Fiamm. 141: Se per piacere a Iddio ci si viene l'anima ornata di virtù, basta; nè forza fa, se 'l corpo di ciliccio fosse vestito.
Esempio: Cell. G. Cas. fort. volg. 86: Che forza fa quante sieno le fedite, s'una sola de' essere la mortale?
Esempio: E Cell. G. Cas. fort. volg. 88: Non fa forza quanti anni io abbia, ma quanti n'abbia ricevuti; se non posso più vivere, questa è mia vecchiezza.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 62: La cioppa,... perchè ella sia più corta, non fa forza, chè parete mezzo uomo d'arme.
Definiz: § CXII. Si usò anche costruito personalmente, ed altresì nella maniera Far forza di checchessia, per Importare ad alcuno di checchessia, Darsene cura o pensiero, Premergli, Stargli a cuore, Farne conto. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 267: Sire Alcardo, sire Alcardo, voi v'avete perduto uno bello tacere, e parvi avere a voi parlato per filosofia. Ma al presente bene conosco io che in Irlanda à maestri savj di scienza: tanto avete bene sentenziato per senno. Ma non ne foe forza; imperò che la volontà passa e toglie la ragione.
Esempio: E Tav. Rit. 1, 383: E Tristano disse: Sire, voi non perdereste già la quistione per non sapere bene arguire e contare ben vostra ragione, e mangereste volentieri pane dell'altrui farina. E lo re, pur ridendo, disse: Non fate forza; chè chi àe del grano puote avere del pane.
Esempio: Liv. Dec. 1, 143: Quando Porsenna il seppe, egli ne fu fortemente corrucciato, e mandò suoi messi a Roma per addomandar Clelia, che dell'altre egli non facea forza.
Esempio: E Liv. Dec. 1, 393: Ma la città non si potea pigliare per forza, perchè troppo era alta e ben fornita; e dell'assedio non facea forza, però che dentro avea grande abbondanza di biada.
Esempio: E Liv. Dec. 2, 177: La plebe avea tanto che fare del suo pericolo e delle sue proprie bisogne, ch'ella non pensava, nè faceva forza de' due consoli patricj, nè de' comizj, nè dell'altre cose comuni.
Esempio: E Liv. Dec. 2, 382: Li patricj non vanno cercando se non riotte e contenzioni, e non fanno forza a che fine elle se ne vengano.
Esempio: Senec. Pist.: E non faceano forza, se l'acqua non era molto chiara.
Definiz: § CXIII. Far forza di vele, o Far forza di remi, vale Spiegare al vento tutte le vele, o Vogare gagliardamente, per dare il maggior possibile impulso al bastimento o alla nave. –
Esempio: Bart. D. As. 1, 59: Su l'entrar del marzo se ne partirono, non più su la nave Santiago, in cui eran venuti da Portogallo, ma su quella del traffico, detta Coulan, ch'era più scarica, e facea maggior forza di vela.
Definiz: § CXIV. E figuratam., Far forza di vele, o Far forza di remi, od anche Far forza di vele e di remi, vale Fare ogni sforzo, Sforzarsi quanto più gagliardamente uno possa, per venire a capo di checchessia. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 27, 3: Marsilio è tanto cattivo e ribaldo, Ch'e' farà forza di vela e di remo, Chè vincere o morir qui gli bisogna.
Definiz: § CXV. Farsi forza, o Far forza a sè medesimo, vale Moderare, Raffrenare, i movimenti dell'animo proprio, Contenersi; ed anche, Darsi animo, Farsi coraggio. –
Esempio: Mazz. Lett. 1, 376: E però è da sapersi far forza, per fare onore alla legge di Dio.
Esempio: S. Antonin. Lett. 164: Ma se [la mente] si fa forza, e vince sè medesimo (nè per altro modo si può avere il reame del cielo se non violentando i suoi appetiti),... indi sente grande consolazione.
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 384: Furono queste parole a Giovanni una ferita nel più vivo del cuore; onde, fatta gran forza a sè stesso, tutto collera contro il Volterrano, si fece portare a Palazzo, e con gran fatica montato in sul palco, colle proprie mani gettò a terra l'intonaco.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 501: Questa,... quantunque non le fosse diminuita quella gran ripugnanza a parlar del voto, pure era risoluta di farsi forza, e d'aprirsene con la madre in quell'abboccamento.
Definiz: § CXVI. Farsi forza di fare una cosa, si disse per Sforzarsi di farla. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 100: Fatevi forza di non dormire, quando di Dio si parla.
Definiz: § CXVII. Prendere forza, Pigliare forza, o Riprendere forza, Ripigliare, forza, vale Rafforzarsi, Invigorirsi, Farsi o Rifarsi forte, vigoroso, od anche semplicemente tale da poter fare checchessia. –
Esempio: Varch. Boez. 13: Vidi la luce, e ripigliai forza a poter conoscere chi quella fusse, che venuta era per medicarmi.
Definiz: § CXVIII. E figuratam. –
Esempio: Vill. G. 363: Parendo a' popolani di Firenze che i loro grandi e possenti avesser preso forza e baldanza per la guerra fatta,... sì vollon riformare il popolo di Firenze.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 13: E soffrirem che forza ognor maggiore Il suo popol fedele in Asia prenda?
Esempio: Lambr. Elog. 68: L'Austria ferita, ma non doma, poteva come orsa infuriare e pigliar forza dalla disperazione.
Definiz: § CXIX. Per similit., detto di corpi o sostanze. –
Esempio: Sentenz. Filos. volg. 26: La pianta che spesse volte si trapianta e rimuta da un luogo a un altro, non può prendere forza nè vigore.
Definiz: § CXX. Star sulla forza di checchessia, trovasi per Conformarsi strettamente alle regole di quello, Starvi rigorosamente attaccato. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 268: E quello star così continuamente In su la forza del cerimoniale, A me non piace o piacque mai nïente.
Definiz: § CXXI. Contro la forza la ragion non vale. Proverbio che significa: Contro chi ha maggior potenza non giova opporre le proprie ragioni o diritti. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 153: Ma ragion contra forza non ha loco.
Esempio: Capor. Rim. 119: Che ove è la forza, la ragion non si usa.
Definiz: § CXXII. Per forza si fa l'aceto. Maniera familiare e scherzevole, che si usa a denotare Che non si può forzare l'altrui volontà; e che anche facendolo, non se ne ritraggono utili effetti.
Definiz: § CXXIII. Per forza Siena, o Siena per forza. Modo proverbiale ironico, che dicesi a proposito di chi sia costretto a fare, suo malgrado e dopo qualche resistenza, ciò che altri vuole. Ed è derivato dalla violenta sottomissione della città di Siena per opera del duca Cosimo.