Lessicografia della Crusca in rete

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La ricerca è stata rilevata in 999 forme, per un totale di 553 occorrenze

4° Edizione
Diz Giu. totali
985 14 999 forme
546 7 553 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
180) Dizion. 4° Ed. .
TOCCO
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pag.90



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Esempio: Lasc. Mostr. 23. Ha per ispada un tocco grosso in mano Di quegli, ch'ammazzar già san Casciano.
181) Dizion. 4° Ed. .
GRATTARE
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pag.663



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Esempio: Pass. 310. Ma cercherà la gente maestri, e predicatori secondo l'appetito loro, e che grattin loro il pizzicore degli orecchi, cioè, che dicano loro cose, che desiderano d'udire, a diletto, non ad utilità (corrisponde al luogo di San Paolo: prurientes auribus. Gr. κνηθόμενοι τὴν ἀκοήν)
182) Dizion. 4° Ed. .
IMPASTOIARE
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pag.736



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Esempio: Libr. Op. div. Si prese la sua coreggia, cioè di Paolo, e legandosene, e impastoiandosene i piedi, e le mani, sì disse.
183) Dizion. 4° Ed. .
LICENZIATO
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pag.66



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Esempio: Pecor. g. 1. nov. 2. Bucciolo, che udiva il decreto, apparò più tosto, che non fe Pietro Paolo; perchè essendo licenziato, e' prese partito di ritornarsi a Roma, e disse a Pietro Paolo: fratel mio, poichè i' son licenziato, io ho fermo di volermi ritornare a casa.
184) Dizion. 4° Ed. .
ROSONE
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pag.268



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Esempio: Borgh. Rip. 495. Lavorò con Michelagnolo Buonarroti nella sagrestía di san Lorenzo intagliando alcuni rosoni, e altri lavori.
185) Dizion. 4° Ed. .
PORTICO
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pag.673



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Esempio: G. V. 5. 1. 2. Ed entrò nel portico di san Piero, e quello tutto arse, e disfece.
186) Dizion. 4° Ed. .
MAESTRO
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pag.117



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Esempio: M. V. 7. 45. Con due porte maestre, l'una verso Firenze ec. e l'altra verso castello san Giovanni.
187) Dizion. 4° Ed. .
REGGERE.
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pag.94



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Esempio: Dial. S. Greg. M. Rendimi lo figliuol mio; per le quali grida san Benedetto si resse, e disse.
188) Dizion. 4° Ed. .
FURFANTE
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pag.550



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Esempio: Bern. Orl. 1. 4. 36. Ed avean sotto lor tanti furfanti, Che san Francesco non ha tanti frati.
189) Dizion. 4° Ed. .
GRATICOLA
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pag.662



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. Anche san Lorenzo, il quale, stando sulla graticola, disse: Grazie ti rendo, messer Giesù Cristo.
190) Dizion. 4° Ed. .
CONTO
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pag.790



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Esempio: Bemb. lett. 2. Mi è debitore di cinque paghe, ponendo a conto questa di san Giovanni prossimamente passata.
191) Dizion. 4° Ed. .
CITTADINO.
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pag.678



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Esempio: G. V. 9. 135. 1. Questo Dante fu uno orrevole antico cittdino di Firenze di porta san Piero.
192) Dizion. 4° Ed. .
CERO.
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pag.625



1) id: f089e60593f84d96bef6be24728e0c92)
Esempio: G. V. 11. 41. 2. Dando li detti castelli un cero alla festa di san Giovanni ciascun anno.
193) Dizion. 4° Ed. .
CORONARE
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pag.823



1) id: da0414add11746348acd1c34f30feeab)
Esempio: Bocc. vit. Dant. 244. Nella quale sola (Firenze) sopra le fonti di san Giovanni s'era disposto di coronare.
194) Dizion. 4° Ed. .
CANONIZZARE.
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pag.537



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Esempio: E G. V. 8. 5. 6. Da Papa Giovanni ventiduesimo fu canonizzato, e chiamato San Pietro da Morrone.
195) Dizion. 4° Ed. .
CRESIMA
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pag.862



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Esempio: E G. V. 10. 56. 3. Il doveva tenere quando prende la cresima all'altar maggiore di san Piero.
196) Dizion. 4° Ed. .
FAVORITO
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pag.420



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Esempio: E Fir. nov. 5. 237. Essendo stata innamorata, ec. d'un giovane Perugino, nobile, e ricco molto, e favorito grandemente di Gio. Paolo Baglione.
197) Dizion. 4° Ed. .
COSTUI
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pag.847



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Esempio: G. V. 2. 16. 2. Al costui tempo Leone Papa Quarto fece rifare la chiesa di santo Piero, e di santo Paolo ec.
198) Dizion. 4° Ed. .
RENAIO.
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pag.102



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Esempio: M. V. 7. 52. Diliberò il comune di Firenze di far fare la gran pescaia in Arno sopra la città dalla torre del renaio alla porta di san Niccolò, e 'l canale, che pende sopra a san Niccolò.
199) Dizion. 4° Ed. .
SMURARE
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pag.553



1) id: c595fb98923a4b118d2ccecca50f6c28)
Esempio: Stor. Pist. 55. Uguiccione giunse alla postierla delle mura di san Fridiano, che era murata a secco, e smuraronla.