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CARMINATIVO
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pag.583



1) id: 98a65476895e4afbaa5ace1c0ff286c7)
Esempio: Targ. Relaz. Febbr. 228: Ci siamo serviti de' lavativi semplici, o carminativi, o lubricanti, o emollienti.


2) id: 2772cc0d21454faf926bb1264d0374d1)
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 118: Per la loro purgante ed emolliente e rilassante efficacia,.... sono atte [le acque di Pisa] a servire di forte ed innocente carminativo, che divida e dissipi i flati o altre cagioni dolorifiche.
2) Dizion. 5° Ed. .
O,
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pag.323



2) id: 8e2a9d26a0ed4af08fa59037185b7ad5)
Esempio: Bertin. A. F. Fals. scop. 18: Con questo parlare, Voi.... venite qui a mostrarvi o più tondo dell'O di Giotto, o più ec.


3) id: d23e6735e48646ecbff911326398ecb1)
Definiz: § III. Più tondo dell'O di Giotto, o Tondo come l'O di Giotto, sono maniere proverbiali denotanti tardità e grossezza d'ingegno. ‒


4) id: 9571d7430ce7462aac65d11f751d99eb)
Esempio: Salv. Avvert. 1, 173: L'o largo si sente in rocca, che significa la latina arcem..., l'o stretto in rocca, strumento da filare.... I quali due suoni distinguevano i Greci con queste due figure ω, ο, e o grande e o picciolo furono i nomi loro.


5) id: 70abc44d335a4d3ba679145e1012676c)
Esempio: Bemb. Pros. 66: Buono.... è il suono della O, allo spirito della quale mandar fuori le labbra alquanto in fuori si sporgono.


6) id: 73bd467c189b4d5fa87b262edd347ae8)
Esempio: Card. Poes. 540: Come lieta risonasti (o rima).... Quando il piè de' mietitori In tre cori Con tre note urtò il terreno!


7) id: c520707f62d1404db33051c38269931b)
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 28: Se.... andremo stringendo.... l'uscita alla voce, con ritirar la lingua verso il palato e metter le labbra in circolo, o largo sarà sentito. E se le labbra lasceranno la forma del circolo, allargandosi alquanto il fiato, uscirà più tardo e suonerà o stretto.


8) id: c883a78eaa57405e831103304934202f)
Esempio: Dant. Inf. 24: Nè O sì tosto mai, nè I si scrisse Com'ei s'accese e arse, e cener tutto Convenne che cascando divenisse.


9) id: c8fe37f2cb054517952eb252115beec6)
Definiz: § I. O, cambiasi in u, come in nui e vui, per noi e voi, forme rimaste oggi talvolta alla poesia in servigio della rima. ‒


10) id: 0937795469bb44c49b02962679356b40)
Esempio: E Dant. Inf. 31: E il duca mio vèr lui: Anima sciocca, Tienti col corno e con quel ti disfoga, Quand'ira o altra passïon ti tocca.


11) id: d72c40a7919c45358b56a4dc911e5353)
Esempio: Tass. Gerus. S. 1, 2: O Musa, tu che di caduchi allori Non circondi la fronte in Elicona.... Tu spira al petto mio celesti ardori ec.


12) id: 904a1cc159b148e197eca03674f69589)
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 26: Tra l'I e l'U ugualmente distanti abbiamo un'apertura di bocca che si segna con uno 'ntero circolo O, come proprio fanno le labbra nel profferirlo.


13) id: 74f732001dd74b3394f01fdd8edca82d)
Esempio: Speron. Op. 3, 365: Avviene che in tal carta lo scrittore fa uno I, che diventa O, ed un P diventa D, e talora non ritien forma di lettera.


14) id: f5057c2f6f3d45ec84115d2ae3011d23)
Esempio: Cellin. Vit. 396: A queste parole il duca levò un romore, faccendo uno O più grande che una bocca di pozzo, e disse: Or cred'io che tu non te ne intendi.
3) Dizion. 5° Ed. .
O.
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2) id: c8e5fb83b1804ec3a974fbaa8c8ab0d9)
Esempio: Dant. Inf. 2: O Muse, o alto ingegno, or m'aiutate: O mente che scrivesti ciò ch'io vidi, Qui si parrà la tua nobilitate.


3) id: fba00df5fd83469e885a99a38249dc01)
Esempio: Cas. Rim. 1, 36: O sonno, o della queta, umida ombrosa Notte placido figlio; o de' mortali Egri conforto,... Soccorri al core omai che langue ec.


4) id: 70b5c792678b4bf181b8c088624bbc69)
Esempio: Fag. Comm. 5, 332: O di casa?... Orsù, costoro se la son colta per non esser chiappati. O di casa? dico.


5) id: 7394e19c4c554b19890d1134140c431e)
Definiz: § E spesso la particella O, in tale ufficio vocativo, si omette. ‒


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Esempio: Filic. Poes. tosc. 320: Italia, Italia, o tu cui feo la sorte Dono infelice di bellezza,... Deh fossi tu men bella, o almen più forte.


7) id: 196ba391260e410f976a1832364aa569)
Esempio: E Dant. Purg. 19: O Virgilio, Virgilio, chi è questa? Fieramente dicea.


8) id: 0bfbd8ea81544769af5402d64a7496f3)
Esempio: Mont. Iliad. 1, 1: Cantami, o Diva, del Pelide Achille L'ira funesta che ec.


9) id: 9fecb7aabdf74304b233e4b25da10cb1)
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 172, 19: O malvagi cittadini, procuratori della distruzione della vostra città, dove l'avete condotta!


10) id: 3ea5ac1d28094f7092486ceccfb22cc2)
Esempio: E Dant. Inf. 15: E quegli: O figliuol mio, non ti dispiaccia Se Brunetto Latini, un poco teco Ritorna indietro.


11) id: 62305c922cf14768bf111af9d88140c6)
Esempio: Buonarr. Tanc. 1, 2: O Cecco, Cecco, i' ti vo' dar la mancia, S'un dì tu mi fai sposo della Tancia.


12) id: 0f2d07a4df9c4b06b9da1293958db5e1)
Esempio: Giord. Op. 2, 46: Non ci maravigliamo, o amici, se, essendo noi uomini e parecchi, si trovano opinioni diverse tra noi.


13) id: 8433e51944594892879df2234808d9d7)
Esempio: Bocc. Decam. 2, 84: Lagrimando gli basciò la fronte, e con voce alquanto rotta disse: O Andreuccio mio, tu sii il benvenuto.


14) id: 6ab67b381740430f85035a48d940b1e7)
Esempio: Petr. Rim. F. 26: O aspettata in ciel beata e bella Anima,... Ecco novellamente a la tua barca.... D'un vento occidental dolce conforto.


15) id: 3e53b918bf4b4790b4a5d3018d518c20)
Esempio: Card. Poes. 803: O tu che pasci i buoi presso Mevania Caliginosa, E tu che i proni colli ari a la sponda ec.


16) id: 873bc131312c4821837d0eee4b39fe86)
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 56: Deh, come, o prudentissima mia scorta,... Molti anni prima tu m'hai fatto accorta Di tanta mia viril progenie bella!


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Esempio: Rucell. G. Ap. 8: O spirto amico, che, dopo mill'anni E cinquecento, rinnovar ti piace E le nostre fatiche e i nostri studj, Fuggi le rime, ec.


18) id: 1b7fa5f5e166472ab546cae3d9a1ad4a)
Esempio: Tass. Gerus. S. 13, 39: O tu, che dentro a i chiostri de la morte Osasti por, guerriero audace, il piede,... Deh! non turbar questa secreta sede.


19) id: f8ecf8f54bc04bf2afeab8a6f65ee49d)
Definiz: Particella che serve, in ufficio vocativo, a chiamare le persone da cui vogliamo essere ascoltati; ma si usa comunemente nel linguaggio figurato, con una maggiore o minore enfasi, e specialmente nell'invocazione, nell'apostrofe, nell'interrogazione. ‒
4) Dizion. 5° Ed. .
O.
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2) id: b0523b0d7e164cb39e65785a394b9c94)
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 9: Ne' libri si hanno le materie più distinte in spezie, o nobile o plebea, o grave o burlesca, o tragica o civile, o storica o oratoria, o negoziativa o dottrinale.


3) id: 2db523f3f90c4d3e8970d3971a88c8b4)
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 724: Le sostanze sono, o spirituali, o materiali.... Le sostanze materiali sono, o semplici, o composte.


4) id: dad0d333af5d497395e710cce652a0a3)
Esempio: Galil. Op. VI, 264: Le cose del mondo o son grandi o son piccole.... Gli oggetti o son vicini o son lontani.


5) id: b4b7edb1d89f41a9a534ae0117852941)
Definiz: § XI. O, viene spesso rafforzata con altre parole, e se ne formano locuzioni di significato distintivo o dichiarativo, come O pure, O sia, O vero sia, O vero, O sì vero, che più spesso si scrivono congiuntamente e si registrano ai loro luoghi. E si usò anche O sì. ‒


6) id: a574962a99124fa89a7f7ae07a6f2c52)
Esempio: Cresc. Agric. volg. 493: Farà prò se di galla trita il sapor vi mischierai, o vero secche rose, o vero minuzzoli di carne arrostita, o vero uva passa, o vero timo o centaura, o vero radici d'erba.


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Esempio: Forteguerr. Ricciard. 2, 43: Sempre modesto o che parli o che rida.


8) id: e31bd966b07b4b52bd4f3c8804a9995d)
Esempio: E Car. Rim. 6: Fera o pia che mi sembri o mi si volga Madonna, o col pensiero o con l'aspetto.... Truovo, misero amante, onde mi dolga.


9) id: c65a805f4d6f4944913202d029f183d2)
Esempio: E Giust. Vers. 256: Quando accusar del canto o mesto o lieto In me la nota o la cagione udrai, Narra ec.


10) id: 7c04de6fb81e4af4ad35a484615fb770)
Definiz: § V. In segno di dichiarazione, spiegazione, di cosa già detta; anche nelle maniere O sia, O, O sì veramente, e simili. ‒


11) id: 3e3aaf5f03b54ddd94b70721fed5a754)
Esempio: E Bocc. Laber. 158: Senza dubbio o ella t'ama, o ella t'ha in odio, o egli non è nè l'uno nè l'altro.


12) id: 8d0424b9d80a4eb1b917134e08709ec7)
Esempio: Parin. Poes. 10: Ti attendea la mensa, Cui ricoprian pruriginosi cibi, E licor lieti di francesi colli O d'ispani, o di toschi, o l'ongarese Bottiglia.


13) id: f092452c07eb45adbdfddfcf0548e498)
Esempio: Car. Apol. 162: La sua forza naturale (della particella o) è questa, di porre una cosa in loco d'un'altra; o che si nieghi o che s'affermi.


14) id: 45eee0ec27c744c191c551552d127341)
Esempio: Giust. Vers. 94: Se poi m'è dato d'infilar la rima O male, o bene, Scrivo per me.


15) id: 34773363286841fa873a0b9446ac6255)
Esempio: Petr. Rim. F. 8: Lassare il velo o per sole o per ombra, Donna, non vi vid'io.


16) id: 3359ae3da6e6476496a0f6a3ab3c58fc)
Definiz: Particella disgiuntiva e alternativa, che dinanzi a parola incominciante per vocale prende talora un d, a fine d'evitare l'iato, e si scrive Od. Serve a coordinare due o più termini o membri o proposizioni, fra i quali si trovi equivalenza o contrarietà o gradazione o rettificazione, o simili, di significato. E ora si lascia sottintendere dinanzi al primo termine o membro; ora si premette anche ad esso per maggior distinzione ed efficacia.


17) id: 63895e7d65be462f97c30a43a30e3fd9)
Definiz: § VI. In segno di correzione, limitazione, e simili; rafforzato spesso con Almeno o almeno, Piuttosto o piuttosto, Per dir meglio o per dir meglio, e altre simili locuzioni. ‒


18) id: 7c9d4d45fb8747bfb2aa8e28947f4564)
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 196, 4: O noi morremo per niente; o forse mancherà loro il cuore, e nasconderannosi, e gitteransi in fuga o in altri vili rimedj.


19) id: 84f70102271f4e20bc36baf73bc95f28)
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 39: Misero te se l'orco ti ci coglie! Coglia (disse) o non coglia, o salvi o uccida, Che miserrimo i' sia non mi si toglie.


20) id: 3986b6b01dd04f6d855bb00a6e3a31a4)
Esempio: Dant. Inf. 6: Maestro, esti tormenti Cresceranno ei dopo la gran sentenza, O fien minori, o saran sì cocenti?


21) id: 6f3863852f154ba6bd051aebe96c6a07)
Esempio: Varch. Stor. 2, 160: Voglio ch'egli o scampi o muoia insieme con esso meco, per la libertà della patria.


22) id: ea181903e92e4e6c9702c5db67c03266)
Esempio: E Giust. Vers. 267: O la veda Se a tempo suo.... G. Chetiamoci! V. O dunque la mi creda.


23) id: fdc74c9b33364e91a0883af545cafe9e)
Definiz: § I. In segno di semplice distinzione fra più concetti o cose o fatti che siano posti fra loro in relazione. ‒


24) id: 9bbb06266d744fe1b34f60425dd1f601)
Esempio: Manz. Prom. Spos. 567: Tutti, o lo avessero già visto, o lo vedessero per la prima volta, lo guardavano estatici.


25) id: fc054bed3732418182277ba69a9ae101)
Esempio: Bocc. Decam. 1, 104: O voi a sollazzare ed a ridere.... con meco insieme vi disponete.... o voi mi licenziate.


26) id: ffa7821f555a41ba92101f0b70f2c1e9)
Esempio: Varch. Boez. 98: Non ciò che 'l Tago o l'Ermo o l'Indo danno D'oro e di gemme, puote Schiarar la vista.


27) id: 5fe60df1de84485cbba7d3d322aa777e)
Esempio: E Ar. Orl. fur. 17, 107: Oo no che 'l giovin gli credesse, Pur la scusa accettò, come discreto.


28) id: ee5301bb9772474384c317a49b358e53)
Esempio: Cecch. Masch. Prol.: Nè vi pensate Ch'e' l'abbia fatte venire o da Modana.... O sì ch'e' se ne sia fornito qua.


29) id: 6abd2de59825405dbcc964937ecd8f93)
Definiz: § XV. Si usò per anacoluto, non replicata la particella O nella seconda parte della proposizione composta, sostituendovisi altra locuzione o costrutto. ‒


30) id: a99ca99a1ff9438f97ce9835045d2889)
Esempio: Tasson. Sacch. rap. 8, 74: Mettiti giuso, o ch'io t'ammazzo.


31) id: 92d033f384724ae5a2a78e62415ad984)
Esempio: Leopard. Pros. 1, 342: Diceva che oggidì, qualora si è lodato alcuno, o vituperato, di probità o del contrario, da persona che abbia avuto a fare seco, o che di presente abbia; tu non ricevi di quel tale altra contezza, se non che questa persona che lo biasima o loda, è bene o male soddisfatta di lui.


32) id: 594e6e119b034e66a6661775fc43ce22)
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 79: Quando il fedele contrae collo infedele, o con giudeo o con pagano, nullo è allora matrimonio.


33) id: 3751315dcdd9421e862e7509b5f3bb02)
Esempio: Dant. Inf. 19: E mentre io gli cantava cotai note, O ira o coscïenza che il mordesse, Forte spingava con ambo le piote.


34) id: 8987d963fcce4fe6bf0079d5e0be2ee0)
Esempio: E Salv. Infarin. sec. 69: Se l'azione dee essere una, bisogna che le sue parti o necessariamente, o almeno verisimilmente, succedano l'una all'altra.


35) id: a1ad545fd92741cd933947b40116b0be)
Esempio: E Petr. Rim. F. 184: E qual sia più fa dubbio a l'intelletto La speranza o 'l temor: la fiamma o 'l gelo.


36) id: addb91d90e5f4ac9b96bda3b4ec2e289)
Esempio: Fiorett. S. Franc. 189: Che mi consigli tu ch'io faccia, o che io entri nella religione, o che io mi stia nel secolo.


37) id: edab9d34d3f743b58fe0c192b3587ce3)
Esempio: Dant. Purg. 31: Con men di resistenza si dibarba Robusto cerro, o vero a nostral vento, O vero a quel della terra d'Iarba.


38) id: 9cabf3a0bd0b4d879b3981ab1668871a)
Esempio: Bocc. Decam. 6, 169: Egli ci son de' ben leggiadri, che.... hannomi mandato proferendo di molti denari, o voglio io robe o gioie.


39) id: 66927d61ed1b4dabbd3ce50986dd7a21)
Esempio: Manz. Prom. Spos. 519: Lo difendeva o si proponeva di difenderlo.


40) id: aeb2cbbf63db4e8e905dc4aed927807c)
Esempio: Lipp. Malm. 1, 84: Nè si lamenti alcuno o si sconturbi.


41) id: 3456e78f73f04d708d0c15057ebc84e0)
Definiz: § X. O, ed O che, per Altrimenti, Se non, e simili, in contrapposto d'altra proposizione precedente, e per lo più in segno di minaccia. ‒


42) id: add8dd5617a44f499c0bfe9cb99cf3f9)
Esempio: Bocc. Decam. 1, 66: O che natura del malore nol patisse, o che la ignoranza de' medicanti.... non conoscesse da che si movesse.... pochi ne guarivano.


43) id: 239db6294443425a9a653d69f4b16885)
Esempio: E Dant. Inf. 32: Se voler fu, o destino, o fortuna, Non so: ma passeggiando tra le teste, Forte percossi il piè nel viso ad una.


44) id: a1f7ea76e0c54112918a3ff7d5a6cb1e)
Esempio: Leggend. SS. M. 35: O vuogli male, o vuogli bene, che in questo tempo della presente vita avremo operato, quel medesimo dopo la fine nostra ci ritroveremo.


45) id: 0f4cd484a85a4ea79391469c116df887)
Esempio: Petr. Rim. F. 208: Forse, o che spero! el mio tardar le dole.


46) id: ba9de9c1c3614fbdb9649f703cbad2f4)
Esempio: Petr. Rim. F. 211: Nuoto per mar che non ha fondo o riva.


47) id: 1d1d9fd50f1c45bd83e58fe37d281942)
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 56: Lucina, o fosse perch'ella non volle Ungersi come noi, che schivo n'ebbe; O ch'avesse l'andar più lento e molle, Che l'imitata bestia non avrebbe; O quando l'orco la groppa toccolle, Gridasse per la tema che le accrebbe; O che se le sciogliessero le chiome; Sentita fu, nè ben so dirvi come.


48) id: a8b65536af024e5da5df87fc7d3d0639)
Esempio: E Dant. Conv. 397: La statua di marmo o di legno o di metallo, rimasa per memoria d'alcuno valente uomo, si dissomiglia nello effetto molto dal malvagio discendente.


49) id: 7f535859e81e44d48b6f56db6f8e860f)
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 3, 236: Fatelo stare fuori della città, o legatelo con gravi catene, s'egli ne sarà degno; o voi finite la paura colla morte del fatato signore.


50) id: 6ad0a50855a54a8d952b8320ea045fa3)
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 66: E se i fati o le stelle o sien gli iddei Volessin ch'io potessi far la vita Secondo gli auspicj e voti miei ec.


51) id: bd47925fa51645a292920af361cc5384)
Definiz: § IX. O, spesso non ha altro ufficio che di rafforzare il discorso o di dargli maggior rilievo, posta innanzi a proposizione affermativa, negativa, interrogativa, esortativa, obiurgativa, conclusiva, e simili. ‒


52) id: 2ef804acc86d4520973dcb9694c5c9d0)
Esempio: Alf. Trag. 2, 272: Scostati, taci, Lasciami o ch'io.... C. Tu sì, svenami, Egisto.


53) id: c27c47fb304546b88ee3bfeba7622b8d)
Esempio: E Cecch. Masch. 1, 3: Comprami due paia Di galline, o sì qualche gallione.


54) id: a120e853c351439d95db69062a7c0971)
Esempio: E Pulc. L. Morg. 22, 5: E cominciam da sommo, o vuoi da imo.


55) id: 81a8e24a093346c7b2f85a3412b5d181)
Esempio: Cellin. Pros. 40: Questa detta cassa si domanda ordinariamente per ogni uno nell'arte un castone, o sia in pendente, o sia in anello, qual si direbbe il castone dello anello.


56) id: 8c9fc475c06c401abfb1a319a19ed1cd)
Esempio: Pop. Disc. Ragn. 613: E vorrei ancora che fusse messa in mezzo la detta ragna da due spallierette di mortella o di lentaggine, o sivvero da due moricciuoli coperti d'ellera.


57) id: f207cf1abb19461a82a3aee206fa7b7e)
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 651: Colui, o che avesse già avuta la peste, o che la temesse meno di quel che amava i mezzi ducatoni, accennò a Renzo che glielo buttasse.


58) id: 631014bd437847fda650fa0826787983)
Esempio: E Tass. Gerus. S. 20, 142: Guerreggio in Asia, e non vi cambio o merco.


59) id: 4a627f2fab704298b735bee92dd3b546)
Esempio: Tass. Gerus. S. 4, 45: D'amor paterno, E d'immensa pietade ottenne il vanto: O che 'l maligno suo pensiero interno Celasse allor sotto contrario manto; O che sincere avesse ancor le voglie.


60) id: 8cfddff906d14ff5bc5c8a8ce84a6b80)
Esempio: Tass. Gerus. S. 19, 116: Adunque resta Il valoroso Argante a i corvi in preda? Ah per Dio non si lasci, e non si frodi O de la sepoltura o de le lodi.


61) id: 289481fad3964db281e6d528fee4be9f)
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 196: O ti converrà fuggire e perder ciò che tu hai ed essere in bando, o converrà che ti sia tagliata la testa, sì come a micidial di me.


62) id: be15658513584bc79ca6e22582826e7b)
Esempio: Segner. Op. 4, 343: V. S. faccia appresso questo dilemma: O l'illustrissimo impugnatore ha vedute queste cose tutte, che sono così cospicue, o non le ha vedute. Se non le ha vedute, ec.


63) id: 82d7212ab5c64d27854317dc5b3c0b96)
Esempio: Salv. Infarin. sec. 67: Quantunque Aristotile.... non favelli degli episodj o digressioni, ma solamente dell'argomento ec.


64) id: 779c7259e9ac49c1acbf8518a0ce0fa9)
Esempio: Sacch. Nov. 1, 13: Io lascerò questo nella vostra discrizione. O che modo terrai? disse l'abate.


65) id: 01c47eef256f485caffcdeb201266b3d)
Esempio: Cavalc. Discipl. Spir. 49: L'appetito del magisterio, o vogliam dire di essere maestro, è da riprendere.


66) id: 21f0b71339ec4a498caef2f1bbe38e47)
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 96: O sia che questo male ha per istinto Ferir le membra ov'è il vital vigore.... O veramente la carne del cuore, Il fegato e 'l cervel gli de' piacere ec.


67) id: 11d7f3d010ef463d9eea84b8000c0bbc)
Esempio: Dant. Inf. 31: Tienti col corno e con quel ti disfoga Quand'ira o altra passïon ti tocca.


68) id: f8db1decbcc74c208b40750f0c820dce)
Esempio: Bocc. Decam. 3, 43: A cui la compagna disse: O se noi ingravidassimo, come andrebbe il fatto?


69) id: c424ac3accad43beb5f8744a1ecfdead)
Esempio: E Fag. Comm. appr.: O che siete voi la segretaria delle cose che non s'hanno a sapere?


70) id: 8d453da1197942aaab43cb68107611dc)
Esempio: Cellin. Vit. 361: Questo si era, come noi diremmo in Toscana, una loggia, o sì veramente uno androne.


71) id: 47ad0d38b4184f168bdf0d2592566d6f)
Esempio: Fag. Comm. 5, 79: O che occorreva che mi dicessero e mi raccomandassero con tanta premura questo segreto?


72) id: 608ab31dea734bffa26e911706a73309)
Esempio: Pulc. L. Morg. 13, 37: Che poco val qui contro al suo potere Allegar Trimegisto, o vuoi Platone.


73) id: 4a60833e729b485790a8a7076a8f9fac)
Esempio: Firenz. Pros. 2, 200: Questa matrigna, più di bellezze che di buon costumi ornata, alla beltà del figliastro aveva posto gli occhi; o che di natura fosse impudica, o che la fortuna a questo estremo male destinata l'avesse.


74) id: 8fb2ce1fb844410880e9d799d81cb884)
Esempio: Car. Apol. 79: Lo stile non s'intende d'ogni sorte di scrivere, e la lingua d'ogni sorte di ragionare? e così lo scrivere, e 'l ragionare di tutte le lor spezie? O perchè non d'un sonetto o d'una canzone?


75) id: 9d9eeeefc6a84fc6b49c3ac2498776b1)
Esempio: Dant. Inf. 6: Gran desio mi stringe di sapere Se il ciel gli addolcia o lo inferno gli attosca.


76) id: 328f7d1f96f94caf9ed019366f65af1f)
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 4, 21: Gli uomin fuggiro? E. Fuggiro, signor sì. C. Tutti fuggiro? O senti, che vigliacchi!


77) id: d8abb448a32f4f7cb97cef6935babf84)
Esempio: E Giust. Vers. 88: S'ha da star qui rattrappiti Sul terren che ci ha nutriti? O che siamo cavoli?


78) id: 5f0801d8b9ed4a18b9a2e5afae4f1d05)
Esempio: Vill. G. 2: Nembroth, il gigante, fu il primo re o vero rettore e ragunatore di congregazione di genti.


79) id: 09e1d0526e244135b408aab2c768e204)
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 38: Io non so da me medesima vedere che più in questo si pecchi, o la natura apparecchiando ad una nobile anima un vil corpo, o la fortuna apparecchiando ad un corpo dotato d'anima nobile, vil mestiero.


80) id: 42b718f50d3d428da4975113cb50628c)
Esempio: Lipp. Malm. 1, 84: Chi nuoce al compagno in fatti o in detti, Deve saper che chi la fa l'aspetti.


81) id: e6aadbb9ece246b6a691c66bf61a500d)
Definiz: § III. In segno di dubbio, dopo proposizioni rette dalla cong. Se, anche talora con rafforzamento dell'avverbio Piuttosto, o altro simile. ‒


82) id: e6b45fae355645ab9a1585232a1dccbd)
Esempio: Varch. Ercol. 428: Oggi in Sardigna o in Corsica che si sia, da alcuni si favella volgarmente il meglio che possono.


83) id: 2adc276712a94fd5a4423ff9dfb04858)
Esempio: Gell. Capr. Bott. 14: Or su, e tu chi sei? A. L'anima di Giusto. G. O chi sarà adunque questo Giusto?


84) id: 5ba2cab661134b96b247e476fc257305)
Esempio: Bern. Orl. 59, 1: Com'avvien che nè in prosa è detta o in rima Cosa che non sia stata detta prima.


85) id: dfa991e45ab74dc38ed3450798a5bf12)
Esempio: Bocc. Decam. 2, 73: Senza sapere ove si fosse o vedere altro che mare, dimorò tutto quel giorno e la notte vegnente.


86) id: 6765c7a9d5534061bb95cb29a142cae1)
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 463: Prestami, amica, qualche granellino, Ch'io te ne pagherò poi quest'agosto O il mese di luglio più vicino.


87) id: 673594c23919454db2cbab1e79382227)
Esempio: Giust. Vers. 50: O come domine, Se giorni sono, Vendevi zenzero Per pepe bono, Oggi ci reciti Col togo addosso Questa commedia ec.?


88) id: a7bfaa750d4e4f8bbc41d900e58d1d27)
Esempio: E Galil. Op. VII, 137: O vero, quando gli paresse di metter troppo della lor reputazione e di quella d'Aristotile nel confessar ec.


89) id: c70e02039c074d0c9bde20ab7e5b862a)
Esempio: Manz. Prom. Spos. 490: E quando vi siete presentato alla chiesa.... v'ha detto che i doveri annessi al ministero fossero liberi da ogni ostacolo, immuni da ogni pericolo? O v'ha detto forse che dove cominciasse il pericolo, ivi cesserebbe il dovere? O non v'ha espressamente detto il contrario?


90) id: dad574c7c90848e284fd7c2908b6c44f)
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 159: Diciamo adunque ch'ella (una camera) sia, com'è, divisa in volta, ed in pareti o facciate, che le vogliamo chiamare.


91) id: 354c3e94f3d7479aadc6ffc27e0256fd)
Esempio: Soder. Op. 1, 208: Consumate col tempo le asse, o sì vero dopo un certo [tempo] cavate, lasceranno il muro di getto tutto intero.


92) id: 943ed2644fbe4fef9404bdf9658de00c)
Definiz: § II. Si usa in locuzioni significanti diversità o alternativa di condizioni eventuali, risolventisi poi nel medesimo effetto; ovvero dubbio, incertezza, correlazione, possibilità, e simili, intorno a checchessia; espresse anche in due o più proposizioni rette da Che, Perchè, Che sia, Sia che, e simili, e costruite, per lo più, col Soggiuntivo. ‒


93) id: c0aa38d6add840e39e1ba98440c8441a)
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 366: Herpein, greco verbo, da cui due ne fecero i Latini, uno per metatesi o trasposizion di lettere, cioè Repere...; l'altro ec.


94) id: bb24ecc8d60746b794729bebdf87642d)
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 14: Il padre disse: figliuol mio, bassa gli occhi in terra, non le guatar.... Disse allora il figliuolo: O come si chiamano?


95) id: 62469a575af9427da76328fdcccf1a2c)
Esempio: Car. Apol. 164: La particella O non niega per se stessa, o ritorna per la negativa di sopra: ma scambiando solamente le cose negate, piglia come di balzo la negazione, e non come di colta.... Ora avendo quest'O forza di mutare la cosa davanti, così negando come affermando, convien maneggiarla con molta avvertenza, per non fare amfibologia.


96) id: 6f7adb196812461f9886337698d79cb7)
Esempio: Tass. Gerus. S. 20, 107: Giunge all'irresoluto il vincitore E in arrivando (o che gli pare) avanza E di velocitade e di furore E di grandezza ogni mortal sembianza.


97) id: 392d0825a89c4ec1b28df72cf47df44b)
Esempio: Petr. Rim. F. 3: Non ebbe (la mia virtute) tanto nè vigor, nè spazio Che potesse al bisogno prender l'arme; O vero al poggio faticoso ed alto Ritrarmi ec.


98) id: 1f8fe4cfab30411ca2a1ab1b3a52c706)
Esempio: Magal. Comm. Inf. 71: Ma dove urtino in muro od in legno, o sì, cadendo in terra, ribalzino incontanente, ne concepiscono un altro (moto), figlio di quel novello impeto.


99) id: 6e8f7f05658644cb8e71a2ac706a6754)
Esempio: Bocc. Decam. 3, 25: Iv'entro, non so se da natural vena o da artificiosa.... gittava tanta acqua e sì alta verso il cielo.... che di meno avria macinato un mulino.


100) id: ec0fbbc035b343d69316d769370ae725)
Esempio: Salv. Infarin. sec. 48: Platone imita ne' suoi dialoghi, o almeno in alcuno di essi, con locuzione artificiosa.... e non pertanto non è poeta nè di primo grado, nè d'altro.


101) id: 85a1f9b793bb498e92d2ac7983fec5a2)
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 15: E cominciò a dir seco:... dove vo io? O che so io, se i parenti di costei.... le fanno far questo, per uccidermi in quello avello?


102) id: 692cb9c84f9a4bb4ae883134c9f4b373)
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 268: Ella (la lega) fu costantemente mantenuta di 24 carati; cioè d'oro ridotto alla maggior finezza che si potesse.... senza mescolarvi alcuna, benchè menoma, quantità di argento o rame.


103) id: 8c0e501bd54c416bafb985277830c6ee)
Esempio: Sacch. Nov. 2, 247: Io mi credo che, quando la persona porta molta fede, che uno brieve o altra cosa gli abbia a giovare, che quella cosa non gli possa fare altro che utile.


104) id: b47054423c3e48e7938da58e5dd3a17d)
Esempio: Galil. Op. II, 228: Ad ogni mutazion di sito che facciamo in terra verso qualsivoglia parte, si varia l'orizzonte, ma il meridiano non si muta, se non muovendoci noi verso occidente o verso oriente.


105) id: b61e305fb1794ea093a52544cfe5243c)
Definiz: § VIII. E in costrutto con la cong. Che, reggente un verbo di modo Indicativo, serve ad attenuare il senso della cosa che siamo per significare, esprimendo il contrasto fra l'opinione o la speranza e la realtà. ‒


106) id: a46d3cb8ae5441ad8c3593d53ead8504)
Esempio: Galil. Op. VI, 263: Se noi torneremo a considerar meglio questo argomento, lo troveremo esser difettoso, ed esser preso come assoluto quello che non si può intendere senza relazione, o vero come terminato quello ch'è indeterminato.


107) id: 276f81c997b44b9285bf2cffaedba82b)
Esempio: Vill. G. 192: Altri, o per viltà di cuore, veggendo i loro avere il peggiore, e chi disse per tradimento, come gente infedele e vaghi di nuovo signore, sì fallirono a Manfredi abbandonandolo e fuggendo ec.


108) id: b73970e120cf4b3d9e2c8a3f342f121e)
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 5: Verificandosi ancora il fatto, resterebbe a decidersi se tale odore fosse da causa locale, o se piuttosto nascesse dalle emanazioni più sottili e della valle e della pianura marazzosa che li sta di fronte.


109) id: 460c033aaa9b4b1e8b22417313a34e52)
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 230: Disse Ferondo: non c'è egli più persona che noi due? Disse il monaco: sì, a migliaia; ma tu non gli puoi nè vedere nè udire.... Disse allora Ferondo: o quanto siam noi di lungi dalle nostre contrade?


110) id: 5f59762d5ca14b8bbef0b1954ebc8baf)
Esempio: Bertin. A. F. Fals. scop. 87: Nè anche posso negarvi.... che lo stesso signor Bertini dicesse ancora alla signora interrogatrice che di più aveva curiosità di sapere appuntino il tempo del cominciamento di quello scirro.... O questo poi Iddio solo il può sapere.
5) Dizion. 5° Ed. .
MALACCIO
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pag.691



1) id: 2cade354beb4497c8b05b1866a210ac2)
Definiz: § O male o malaccio. –
6) Dizion. 5° Ed. .
ENNE.
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pag.142



1) id: 4fc55e33071c4bbbb7f18bcb51300789)
Definiz: § II. O enne o esse. –
7) Dizion. 5° Ed. .
GANASCIA.
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pag.54



1) id: 81dcce5a9976429d90715e55b0e46ed2)
Definiz: § I. O dente o ganascia. –
8) Dizion. 5° Ed. .
O, interiezione. –
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pag.324

9) Dizion. 5° Ed. .
FLEBOTOMIA, coll'accento sull'i.
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pag.218



1) id: a45880b34b8044d48368bfbb73caf5af)
Esempio: Targ. Relaz. Febbr. 198: Rifacendoci adunque dalla flebotomia, o sia cavata di sangue, è notorio, ec.
10) Dizion. 5° Ed. .
ARROVENTITO.
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pag.719



1) id: 706ee997791b446f8db487e314a8bfcb)
Esempio: E Targ. Relaz. Febbr. 408: Profumare, o con zucchero gettato sopra la brace ardente, o con aceto versato sopra d'un ferro arroventito.
11) Dizion. 5° Ed. .
CORNACCHIONE.
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pag.753



1) id: d5e32fcb27874032b0b5419cff693924)
Definiz: § I. Figuratam., riferito ad Uomo o ciarliero, o vano, o fatuo, o simile. –
12) Dizion. 5° Ed. .
CORALLINA.
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pag.733



1) id: 8d7ac03d638c467d862bd7ca4d8b032b)
Esempio: Targ. Relaz. Febbr. 261: Se i vermi trattenuti nel ventricolo o negl'intestini, hanno dato gran tormento ai malati, si è addoprato il semesanto o la corallina o l'acqua mercuriata o lo zucchero antelmintico.
13) Dizion. 5° Ed. .
BROGIOTTO
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pag.284



1) id: c2b6ea3118d94d88a213f728157aecfe)
Esempio: Bellinc. Rim. 106: O albo, o castagnolo, o pur brogiotto.


2) id: 07f9b709a63d4fc5ad79da1518e71840)
Esempio: Tedald. Agric. 50: Piglia il ramo del fico che vuoi porre, o brogiotto o d'altra sorte, e mettilo con la punta disotto nel vaso.
14) Dizion. 5° Ed. .
CASTAGNUOLO e CASTAGNOLO
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pag.646



1) id: 3f56cb0302d146dfbb9324df2d13e347)
Esempio: Bellinc. Son. 106: O albo, o castagnuolo, o pur brogiotto.
15) Dizion. 5° Ed. .
CALENDOLA e CALENDULA.
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pag.397



1) id: 4b7917e8f73341cb8a255440280e9d3b)
Esempio: Targ. Relaz. Febbr. 394: Infuse.... le radici di genziana, la calendula o fior rancio, il dittamo, lo zafferano.
16) Dizion. 5° Ed. .
ACQUA MERCURIALE e ACQUA MERCURIATA.
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pag.170



1) id: 6073c902cf3a47a89df96af0a62690b5)
Esempio: Targ. Relaz. Febbr. 261: Se i vermi trattenuti nel ventricolo o negl'intestini hanno dato gran tormento ai malati, si è addoprato il semesanto, o la corallina, o l'acqua mercuriata.
17) Dizion. 5° Ed. .
CAO.
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pag.499



1) id: e767e863a95b47c2be4c6d9ddcfe357f)
Esempio: E Car. Eneid. 6, 390: O tacit'Ombre, o Flegetonte, o Cao.
18) Dizion. 5° Ed. .
FECONDANTE.
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pag.713



1) id: 8e8e973c8c4744ab82c6749745747e2a)
Esempio: Viv. Relaz. 262: Non isdegnar le fecondanti torbide di questo fiume.
19) Dizion. 5° Ed. .
DIGIUNO.
Apri Voce completa

pag.316



1) id: f518e36480a94f9997790897159e4fab)
Esempio: Rondin. F. Relaz. 33: Usavano non andar fuori la mattina digiuni.


2) id: d2f2bbcfafc840688bba28bac7a38f26)
Esempio: Rondin. F. Relaz. 164: Conforme al proverbio, il sazio non crede al digiuno.


3) id: cd984d7c94094cc494c59127f537d9cf)
Definiz: § III. Digiuno, col compimento di cibo o simile, vale Che non si è pasciuto o alimentato di esso, Vuoto o Scusso di quello. –


4) id: ba573d45d8ba4b548f280a8b78fd1055)
Definiz: § IX. Altresì figuratam., e in modo assoluto, riferiscesi ad argomenti, componimenti, stile e simili, e vale Sterile, Arido, o Incapace di suscitare idee o affetti; ed altresì Disadorno, Spoglio di grazia o di attrattiva, e simili, secondo che conviene alla natura del soggetto. –


5) id: 2fbce60338a1464dbe77fb618f158e1d)
Definiz: § XV. Voler esser digiuno di checchessia, o di far checchessia, si usò per Desiderare di non avervi, o non avervi avuto, parte, di non averlo fatto, commesso e simili. –


6) id: 20bc29e37a6e4be2bf4551eb34d662a0)
Definiz: § I. Poeticam. e in locuz. figur. per Mancante o Scarso di alimenti, Travagliato dalla fame, e simili. –


7) id: b1088a0cd23c4862b821eca6fc87e6c5)
Esempio: Dant. Parad. 24: Tu [o San Pietro] entrasti povero e digiuno In campo a seminar la buona pianta, Che fu già vite, ed ora è fatta pruno.


8) id: 64935f3434c04337a66544da237d59a1)
Definiz: § VIII. E in senso particolare, detto di persona, e riferito a cose intellettuali, o attenenti all'erudizione, alla scienza e simili, vale Ignaro di quelle, Mancante della cognizione di quelle. –


9) id: 939b041de7ac4292a5494dcce5c0d17d)
Esempio: E Dant. Parad. 2: Ancor, se raro fosse di quel bruno Cagion, che tu dimandi, od oltre in parte Fòra di sua materia sì digiuno Esto pianeta, o sì ec.


10) id: cb8db0d642cc408282ca9441c9406159)
Definiz: § XVI. Corpo satollo non crede al digiuno, o Il satollo non crede al digiuno, Il sazio e simili, non crede al digiuno. Proverbio che vale: Chi è in buono stato non crede a chi si rammarica di essere in miseria. –
20) Dizion. 5° Ed. .
CUNILA ed anche CUNILIA.
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pag.1063



1) id: 13a70a449d3d43e49c038b268d862ae5)
Dal lat. cunila o conila o cunelia. –


2) id: af75391b8c73431785927bb4d69b8144)
Esempio: Soder. Cult. Ort. 330: Se le zucche giovinette siano mangiate da lombrichi o altri nocenti animali, si pongano loro accanto rami d'origano o di cunila.