Lessicografia della Crusca in rete

Volume 1 - Dizionario 4° Ed.
240) Dizion. 4° Ed. .
CODICE,
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pag.688

CODICE,
Definiz: e presso gli antichi CODICO. Libro di leggi civili, contenente i rescritti degl'Imperadori. Lat. codex. Gr. σύνταγμα.
Esempio: Franc. Sacch. rim. Com'il dicesse il codice, o 'l digesto.
Esempio: Tes. Br. 2. 25. Egli abbreviò la legge del codico, e delle digesta, che prima era in tanta confusione.
Esempio: Amm. ant. 11. 6. 22. Nel codico libro primo: Molto è più utile poche cose, e buone dire, che di molte disutili gravare altrui.
Definiz: §. Per Libro manoscritto. Lat. codex manu exaratus. Gr. βιβλίον χειρόγραφον.
Esempio: Red. Vip. 1. 47. In quel codice, nel quale scritti sono i commentarj di Michele Efesio delle parti degli animali.
Esempio: E Red. Vip. appresso: Conservate nella suddetta librería nel sopra mentovato codice di Michele Efesio.

241) Dizion. 4° Ed. .
CODICILLO
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pag.688

CODICILLO.
Definiz: Lat. codicilli, orum. Gr. γραμμάτια.
Esempio: Libr. Mott. E perciò diceva Pier Manzuolo, quando di ciò s'accorgeva, non far codicillo. Ed era bello parlare; che codicillo è quello, che l'uomo ordina dopo il testamento, come cosa dimenticata, non ostante che di ragione vaglia il codicillo dinanzi al testamento, ed è addietro.
Esempio: Cron. Vell. Rimasemi masserizie, cose, e danari mi lasciò Filippo nel suo codicillo.
Esempio: Franc. Sacch. rim. 55. I giudici in tranquillo Con falso codicillo, Se ben distillo, oscuran chi me' scrisse Le leggi, e chi le disse.

242) Dizion. 4° Ed. .
CODICO.
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pag.690

CODICO.
v. CODICE.
243) Dizion. 4° Ed. .
CODILUNGO
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pag.690

CODILUNGO.
Definiz: Spezie d'uccelletto.
Esempio: Morg. 14. 59. Pispola, codirosso, e codilungo.

244) Dizion. 4° Ed. .
CODIMOZZO
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pag.690

CODIMOZZO.
Definiz: Che ha mozza la coda, Senza coda. Lat. caudâ mancus. Gr. μείουρος.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 196. Il villano nel menò a casa sua così codimozzo per lo migliore.
Esempio: Burch. 1. 92. La donna mia con bruchi codimozzi Canterà me', che non fe mai calandra.

245) Dizion. 4° Ed. .
CODIONE, e CODRIONE
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pag.690

CODIONE, e CODRIONE.
Definiz: L'estremità delle reni appunto sopra 'l sesso, più apparente negli uccelli, che negli uomini.
Esempio: Salv. Granch. 3. 11. I' mi son disertato il codrione.
Esempio: Bern. Orl. 2. 23. 56. Il codion passógli per la pancia.

246) Dizion. 4° Ed. .
CODIROSSO
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pag.690

CODIROSSO.
Definiz: Uccello di coda rossa, spezie di beccafico. Lat. ficedulae genus. Gr. συκαλίς.
Esempio: Morg. 14. 59. Pispola, codirosso, e codilungo.

247) Dizion. 4° Ed. .
CODRIONE.
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pag.690

CODRIONE.
v. CODIONE.
248) Dizion. 4° Ed. .
CODUTO
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pag.690

CODUTO.
Definiz: Add. Che ha coda. Lat. caudatus. Gr. κέρκωψ.
Esempio: G. V. 12. 83. 5. Piovvono grandissima quantità di vermini grandi un sommesso, con otto gambe, tutti neri, e coduti.
Esempio: Zibald. Andr. 91. Altre isole ci ha, che hanno genti codute, come montoni.

249) Dizion. 4° Ed. .
COEGUALE, e COEQUALE.
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pag.690

COEGUALE, e COEQUALE.
Definiz: Add. Insieme eguale. Lat. coaequalis. Gr. πάρισος.
Esempio: Libr. Astrol. La inclinazione del zenit, delli capi in lui, è coeguale alla inclinazion della sopraffaccia di quello orizzonte di tua villa.
Esempio: Albert. 2. 16. Se l'amico sta fermo, è quasi coequale a te.
Esempio: Franc. Sacch. Op. div. 139. Conviene di necessità, che questi tre siano uno, e uno sia tre coequali l'uno all'altro.

250) Dizion. 4° Ed. .
COEREDE
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pag.690

COEREDE.
Definiz: Compagno nell'eredità. Lat. cohaeres. Gr. συγκληρονόμος.
Esempio: Capr. Bott. Noi diventiamo coeredi seco del regno del cielo.

251) Dizion. 4° Ed. .
COERENTE
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pag.690

COERENTE.
Definiz: Che ha coerenza, Che ha congiunzione; ed è termine per lo più delle scuole. Lat. cohaerens. Gr. ἐφαρμόττων.

252) Dizion. 4° Ed. .
COERENZA
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pag.690

COERENZA.
Definiz: V. L. Astratto di Coerente. Lat. cohaesio, cohaerentia. Gr. συνάφεια.

253) Dizion. 4° Ed. .
COETANEO
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pag.690

COETANEO.
Definiz: Add. D'una medesima età. Lat. coaetaneus, aequalis. Gr. σύγχρονος.
Esempio: Fiamm. 1. 9. La mia bellezza ec. più miei coetanei giovanetti ec. accese di fuoco amoroso.
Esempio: Vit. Pitt. 4. Coetanei, e concorrenti furono Timante, Androcide, ec.

254) Dizion. 4° Ed. .
COETERNO
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pag.690

COETERNO.
Definiz: V. L. Add. Insieme eterno. Lat. coaeternus. Gr. συναίδιος.
Esempio: Mor. S. Greg. Non era sufficiente a ricompensare l'avvenimento di quella coeterna sapienza d'Iddio.
Esempio: S. Ag. C. D. Lo Spirito Santo sia insieme Spirito del Padre, e del Figliuolo, ed esso consustanziale, e coeterno.

255) Dizion. 4° Ed. .
COFACCIA
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pag.690

COFACCIA.
Definiz: Lo stesso, che Focaccia. Lat. panis subcinericius. Gr. σποδίτης ἄρτος.
Esempio: Fir. As. 174. Il cui furore affrenando con una di quelle cofacce, egli agevolmente ti lascerà passare.
Esempio: Burch. 1. 46. E l' erpice di Fiesole vi trasse All'inferigno odor d'una cofaccia
Esempio: Bern. Orl. 2. 28. 41. Poi diede in terra un grande stramazzone, E sfracellossi come una cofaccia, Cogliendo i veri frutti della caccia.
Definiz: §. In proverb. Render pan per cofaccia; che vale Render la pariglia, Vendicarsi. Lat. par pari referre. Gr. ἵσον ἵσῳ ἐπιφέρειν.
Esempio: Cron. Morell. Appresso e' non si trova nelle borse, e ne' luoghi, dove e' s'usa render pan per cofaccia.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 187. Per render loro, come vedesse il bello, pan per cofaccia.

256) Dizion. 4° Ed. .
COFACCINA
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pag.690

COFACCINA.
Definiz: Dim. di Cofaccia. Lat. panis subcinericius. Gr. σποδίτης ἄρτος.
Esempio: Vit. S. Gio. Bat. Alcuna volta ec. desiderava di quella cofaccina cotta sotto la cenere.

257) Dizion. 4° Ed. .
COFANAIO
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pag.690

COFANAIO.
Definiz: Facitor di cofani. Lat. cophinorum faber. Gr. κοφινοποιός.
Esempio: Stat. Merc. Susseguentemente si dica dell'altre dieci arti, cioè ec. chiavaiuoli, legnaiuoli, cofanaj, e fornaj.

258) Dizion. 4° Ed. .
COFANETTO
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pag.690

COFANETTO.
Definiz: Dim. di Cofano.
Esempio: Tav. Rit. E tantosto andóe dalla sua camera, e aperse un cofanetto, e trassene la punta.
Esempio: E Tav. Rit. altrove: La donzella aperse un suo cofanetto, e trassene fuora una cintola.
Esempio: Ciriff. Calv. 3. 90. Più cofanetti Di triboli di ferro par, che getti.

259) Dizion. 4° Ed. .
COFANO
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pag.690

COFANO.
Definiz: Vaso ritondo col fondo piano, nel quale si portano le cose da luogo a luogo, fatto di sottil schegge di castagno intessute insieme; Corbello. Lat. cophinus, corbis. Gr. κόφινος.
Esempio: Vegez. Hanno ancora cofani corpacciuti, co' quali la terra si porta.
Esempio: Cavalc. Frutt. ling. Or che ci sono io? sono un certo cofano di questo seminatore ec. Non attendete adunque alla viltà del cofano, ma alla degnità del seme, e alla benignità del seminatore.
Esempio: G. V. 7. 92. 4. Con quattro cofani pieni di fichi fiori.
Definiz: §. Per Cassa, o Forziere. Lat. arca, scrinium. Gr. κιβωτός.
Esempio: Sen. Pist. Per meno avreste voi comperati altrettanti cofani, per tenervi dentro i nostri libri.
Esempio: Tav. Rit. Trova sua donna con messer Calvano stare in gran drudería, ed egli dice da lungi: dama, gettatemi la chiave del vostro cofano.