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Volume 5 - Dizionario 5° Ed.
260) Dizion. 5° Ed. .
FERMARE.
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FERMARE.
Definiz: Att. Propriamente, Render ferma, immobile, la cosa che è in moto, Impedire la continuazione del suo moto: e con senso più particolare, riferito a persona o animale, Arrestarne il cammino o la fuga, Fare che cessi dall'andare o dal fuggire.
Dal lat. firmare. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 155: Li sergenti, che il menavano, per reverenza del valente uomo il fermarono.
Esempio: E Bocc. Decam. 5, 170: I cani, presa forte la giovane ne' fianchi, la fermarono.
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 5: Che dirai tu se subito ti fermo? Se contra questo augel non avrai schermo?
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 14: Ma Vittorio che gli stava dall'occhio cattivo, quasi cozzando in esso, lo fermò.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 47: Ver lui si drizza, e i suoi sgrida e minaccia; E fermando chi fugge, assai chi caccia.
Esempio: Giust. Vers. 77: Vuole,.... Sguaiato Giosuè di casa d'Este, Fermare il Sole (qui in locuz. figur.).
Definiz: § I. E per similit. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 186: E tutto 'l viso gli bagnò d'amaro Pianto (che n'avea un rio sotto ogni ciglio), In sì dolci atti, in sì dolci lamenti, Che potea ad ascoltar fermare i venti.
Definiz: § II. E riferito al moto stesso, vale Fare che cessi, detto anche di cosa. –
Esempio: Med. L. Op. 2, 54: Non ramo o scoglio ferma il suo volato.
Definiz: § III. E riferito a persona, vale anche Farlesi incontro e arrestarla per parlarle.
Definiz: § IV. E detto di malfattori, Assalire alcuno nel cammino per derubarlo.
Definiz: § V. E riferito a malfattori, o debitori, Arrestare. –
Esempio: Instr. Cancell. 4, 163: Faccia fermare e ritenere alla larga i medesimi debitori.
Definiz: § VI. E riferito ad animo, appetito, e simili, vale Contenerlo, Frenarlo. –
Esempio: Machiav. Stor. 1, 163: Io e questi signori vi comandiamo, e se l'onestà lo consente, vi preghiamo, che voi fermiate una volta l'animo, e siate contenti stare quieti a quelle cose che per noi si sono ordinate.
Esempio: Parut. Soliloq. 1, 12: Quanto è difficile fermar questo nostro sì lubrico appetito, che dall'uso non trascorra allo abuso di quelle cose, alle quali il fomite del peccato, suo perpetuo compagno, lo tiene del continuo eccitato!
Definiz: § VII. Fermare, riferito a persona, vale anche Farla cessare dal continuar nella propria azione; e figuratam. Trattenerla dal compiere quegli atti, ai quali si è risoluta od accinta. –
Esempio: Car. Arist. Rett. 267: Bisognando, come dice Gorgia, quando l'avversario si reca in su 'l saldo, smaccarlo col farsene beffe, e quando egli beffeggia, col saldo e col vero fermarlo.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 50: Ma egli, inteso il caso, mandò subito Per me, e fece ch'io parlai alla donna;... e l'abbiam ferma.
Esempio: Lipp. Malm. 12, 1: Stanco già di vangar tutta mattina, Il contadino, alfin la va a risolvere In fermar l'opre.
Definiz: § VIII. E figuratam. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 2, 60: L'allume scagliuolo fa i vini stitichi, e quegli che inacetiscono, o inagriscono, ferma.
Definiz: § IX. E riferito a qualsivoglia azione od operazione, vale Porre termine ad essa, Cessare dalla medesima. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 429: Fermai qui il parlare per vedere dov'egli usciva.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 2, 413: E fatto tentare i Fiorentini di tregua, facilmente li trovò disposti per essere ancora quelli stracchi e desiderosi di fermare la spesa.
Definiz: § X. E riferito in particolare a faccende o traffici, si usò nel linguaggio dei mercanti per Sospendere la mercatura, il traffico. –
Esempio: Cecch. Dot. 3, 3: Filippo già mi contò di cotesto credito, e lo metteva per perduto, e fu quella cosa che gli fece fermare le faccende.
Definiz: § XI. Figuratam. e poeticam., detto di cosa. –
Esempio: Tass. Gerus. 16, 13: Tacquero gli altri ad ascoltarlo intenti, E fermaro i susurri in aria i venti.
Definiz: § XII. Riferito a canto, suono, o strumenti musicali, vale Far tacere, Far che cessi il suono, il canto. –
Esempio: Domen. Plin. 1106: Del modo di fermare il canto de gli uccelli.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 5, 1: Udite 'l suono Di quei tanti strumenti. E. Fate cenno, Provveditor, ch'e' fermin gli strumenti.
Definiz: § XIII. Riferito a disegno, dicono gli Artisti per Ricercare con inchiostro o altra materia i contorni del disegno stesso, affinchè non si stingano nè si cancellino: e in questo senso usasi anche assolutam. –
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 8: Se vuoi, poichè hai collo stile disegnato, chiarire meglio il disegno, ferma con inchiostro ne' luoghi stremi e necessarj.
Esempio: E Cennin. Tratt. Pitt. 19: Quando hai fatto così, togli da capo la penna pelosa, e spazza bene il detto carbone, e rimarrà il tuo disegno fermato collo stile.
Definiz: § XIV. E riferito al colore o alla tinta di una stoffa, vale Fare in modo che esso colore o tinta non si stinga, il che si ottiene col mezzo di qualche sostanza.
Definiz: § XV. Riferito a ventre, vale Arrestarne lo scioglimento, Costiparlo. –
Esempio: Domen. Plin. 444: Ha l'Egitto l'uva tasia molto dolce, la quale muove il corpo; al contrario un'altra sorte n'è in Licia, che lo ferma.
Definiz: § XVI. Riferito a carne, o a pesce e più spesso ad uccelli, vale Dar loro un principio di cottura, affinchè non vadano a male.
Definiz: § XVII. Fermare, vale anche Sostenere, Reggere, riferito a passo o simile. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 101: Uno pino troncato regge la sua mano e ferma li passi suoi.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 9: Desto il Soldano, alza lo sguardo e vede Uom, che d'età gravissima ai sembianti, Col ritorto baston del vecchio piede Ferma e dirizza le vestigia erranti.
Definiz: § XVIII. Fermare, vale altresì Porre, Collocare, Piantare, e simili, in modo stabile. –
Esempio: Tass. Gerus. 18, 90: S'avvicina così, che può ben porre, E fermare il suo ponte in su le mura.
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 27: Dagli artefici [i coluri] sono posti nelle sfere materiali per armatura e sostegno degli altri cerchj, i quali, essendo tra di loro separati, si fermano sopra detti coluri.
Esempio: Bart. D. Giapp. 4, 211: Nè v'ebbe come altramenti riparare al pericolo e al bisogno, che fermando da ciascun de' due lati della poppa un troncone d'antenna.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 155, 2: Il ferro, col tempo facendo ruggine, dilata i fori dove esse spranghe si fermano.
Definiz: § XIX. Per similit. e in locuz. figur. –
Esempio: Dant. Conv. 255: Quando Dio apparecchiava li cieli, io era presente; quando con certa legge e con certo giro vallava gli abissi; quando suso fermava l'etere, e sospendea le fonti dell'acque.
Definiz: § XX. E figuratam. –
Esempio: Machiav. Pros. var. 5, 6: I Toscani fermano tutte le loro parole in sulle vocali; ma i Lombardi ed i Romagnuoli quasi tutte le sospendono su le consonanti.
Definiz: § XXI. E semplicemente per Collocare, Porre, ed anche Inalzare. –
Esempio: Buson. Gubb. Avvent. Cicil. 78: Quivi fermarono gli loro padiglioni e tende.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 41: Ove Marsilio avea fermato Il fior di Spagna intorno al suo stendardo.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 38, 76: E questi in ciascun capo Degli steccati i padiglion tiraro, Appresso ai quali ambi un altar fermaro.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 356: Le fermavano (le sacre immagini) al bersaglio de gli archibugj loro e moschetti, e con le spade ec.
Definiz: § XXII. Riferito a campo od accampamento, assedio e simile, vale Stabilire, Porre. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 375: Fermò l'assedio: mandò per maestri: ordinò edifizj, ec.
Esempio: Tav. Rit. 1, 531: E quivi s'assetta a oste, e ferma suo assedio.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 9: Tullo,... passato il fiume Aniene, fermò il campo.
Esempio: Parut. Stor. ven. 1, 321: Il Duca maturamente tutti i siti considerati, deliberò di formare il campo oltre il fiume dell'Oglio.
Definiz: § XXIII. Vale anche Tener fermo, Appoggiare. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 22, 65: Veniansi incontra i cavallieri arditi, Fermando in su le reste i gran lancioni.
Definiz: § XXIV. E per Assicurare, Fare che stia fermo, stabile, checchessia per qualsivoglia mezzo. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 209: Possonsi ancora con esso uncino tirare a sè i rami, e, poichè saran tirati, si possono in alcuna parte fermare, con l'uncino, dall'altro capo.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 80: Le [spranghe] di rame e di ferro si fermano con piombo.
Esempio: E Bart. C. Archit. Albert. 93: Io vorrei, acciò che i furiosi venti non portino via i tegoli, che e' si fermassino tutti con calcina, e massimo negli edifizj publici; perciò che nelli edifizj privati basterà fermare contro la furia de' venti le gronde.
Esempio: E Bart. C. Archit. Albert. 120: È conveniente che il fondo [del porto] sia purgato, e che non vi sieno erbe in alcun luogo: ancor che talvolta le spesse ed intricate radici delle erbe arrechino grandissima utilità a fermar le ancore.
Esempio: Cellin. Pros. 94: E così io feci alla sopradetta mia opera, e di poi le fermai le gioie ai suoi luoghi, e con vite e con nottoline e con altre appartenenze fortissime.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 180: I moderni.... hanno fatto le finestre di vetro, di occhi e di piastre,... e con i piombi accanalati da ogni banda le hanno insieme serrate e ferme.
Esempio: Soder. Coltiv. 124: Si stiano [i grappoli dell'uva] sospesi al mezzo della fossa, avendo ferma la vetta del sermento alla testa della fossa, e dipoi coprendo sopra con legni fitti a traverso, che si tocchino l'un l'altro.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 111: L'uno de' capi si fermi alla taglia superiore.
Esempio: Trinc. Agric. 1, 62: Si potino [le viti] più anticipatamente che sia possibile, lasciandole il capo da frutto a quella lunghezza che bravamente può sostenere la forza della vite; fermandolo subito con semplice legatura provvisionale a' cornicelli della bronca.... E passati a' mesi di febbraio e marzo, si fermino quei giovani pedali con più legature a' pali che lor servono di sostegno e di appoggio, affinchè vengano dritti, fermandosi in oltre i capi da frutto colla prima legatura al fusto della bronca.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 457: Rimetteva e fermava le trecce allentate e arruffate.
Definiz: § XXV. E detto della cosa stessa che assicura. –
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 110, 1: Sono loro (agli occhiali) aggiunte certe strisce di quoio, che serrandogli alle tempie e alla testa, fermangli agli orecchi.
Definiz: § XXVI. E per Impedire che una cosa cada, rovini, precipiti, Darle saldezza, stabilità: anche figuratam. –
Esempio: Varch. Sen. Benef. 231: Quanto gran benefizio ne fa uno, il quale ci puntella la casa, quando sta per rovinare? Quanto colui, il quale con incredibile arte ferma un palagio, che smossosi da' fondamenti, s'era aperto?
Esempio: E Varch. Sen. Benef. 250: Oltra le cose dette, tu non potrai.... trovarti ne gli empiti primi,... puntellare le cose dubbie, e fermare quelle che caggiono.
Esempio: Segner. Incred. 129: Andate prima a fabbricarvi un altro mondo anche voi,... fermatelo senza aiuti, fermatelo senza appoggi, movetelo sempre in giro senza fatica, e poi venite a disputare con quel Signore di cui vi tenete più dotti.
Definiz: § XXVII. E per Risarcire, Rassettare. –
Esempio: Rot. Poes. 2, 88: Il mio navigio già sdrucito e scosso Ricuci e ferma sì, che la battaglia Possa schernir delle terrene tempre (qui in locuz. figur.).
Definiz: § XXVIII. Riferito a radice, vale Porre, Gittare, fermamente, bene a dentro. –
Esempio: Parut. Soliloq. 1, 4: Tanto più mi si fece difficile lo svellere dall'animo tali pensieri, poichè col tempo v'avevano fermata così alta radice (qui in locuz. figur.).
Definiz: § XXIX. E per Render sicuro, stabile, Assicurare da pericoli. –
Esempio: Dant. Conv. 187: Che quello ch'è dissimile per sè si faccia simile per lo mostramento della buona volontà, la quale manifesta l'amistà, e ferma e conserva.
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 246: Al Duca gli parve con questo parentado fermare lo Stato suo.
Esempio: Dav. Scism. 339: E dispensasse Maria, figliuola sua e di Caterina, maritarsi al Duca di Richemond, pur suo figliuol naturale, per fermare la successione al reame.
Esempio: Maff. Merop. 3, 1: Che più? Son giunto Dov'altro ornai non fa mestier, che tempo. Anche da sè ferma i dominj il tempo (qui in locuz. figur.).
Esempio: Niccol. Strozz. 2, 10: Udir vi piaccia, Pria di fermar lo stato, il lor consiglio.
Definiz: § XXX. Figuratam. per Porre in chiaro, Accertare, Rendere evidente. –
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 214: Per le quali cose si può conchiudere e fermare la innocenza sua.
Definiz: § XXXI. E per Stabilire, Conchiudere, per via di argomenti, dimostrazione, ragionamento, e simili. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 153: Per ora fermiamo, che intorno al millesimo anno, e se prima o poi, non gran tempo corse al principio della moneta nostra.
Esempio: Dat. Vegl. 3, 100: Bisogna fermar per vero, che noi siamo venuti in questo mondo, non per sapere, ma per dubitare.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 17: Convien dunque fermar per vera e per indubitabil sentenza, che ec.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 132: Non s'è egli fermato di sopra, che non ogni cibo è per l'uomo, e che quelli che son per lui non son tali, ec.?
Esempio: Capp. Econ. 394: Può fermarsi il numero dei proprietarj a circa 160 mila, numero invero non piccolo di fronte ad una popolazione che non aggiugne a un milione e mezzo.
Definiz: § XXXII. E pure per Stabilire, Determinare, trovasi detto poeticam. e riferito a peso. –
Esempio: Dant. Purg. 21: Dell'Eneida dico, la qual mamma Fummi, e fummi nutrice poetando; Senz'essa non fermai peso di dramma.
Definiz: § XXXIII. E per Stabilire di comune consenso, accordo, e simili, Concludere, Fissare, Concordare, Pattuire: riferito a deliberazione, lega, amicizia, patti; ed altresì a conti, ragioni, e simili. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 184: Fermarono la legge (E chi starebbe in dubbio di fermarla?): e 'l padre e la madre lo ne pregano, ec.
Esempio: Vill. G. 387: Fecero parlamento, e fermaron taglia.
Esempio: Vill. M. 60: Essendo gli altri ambasciadori per fermare la lega e la taglia sanza loro, come a Dio piacque, sopravenne la novella della morte di M. Mastino, per la quale cosa si ruppe il parlamento sanza fermare lega.
Esempio: Mazz. Lett. 2, 9: Non piace la fatica io duro.... di far prolungare il sindicato nel modo altra volta si fermoe di concordia.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 3, 9: Era bene avere Gianpaulo soldato; ma bisognava fermare la condotta.
Esempio: E Machiav. Leg. Comm. 3, 334: Se mi fusse detto bene da uomini degni di fede, che nella dieta fatta ad Olma si fussi ferma conclusione di fare l'impresa con centomila persone, non sono per crederlo, se non veggo gli effetti.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 35: Teseo non solo l'assolvè dalla pena, ma gli offerse di più l'amicizia e compagnia sua, e con giuramento la fermarono.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 2, 18: In questa guisa esclusi i Lacedemoni, Alcibiade eletto generale fermò incontanente la lega con gli Argivi, Mantinei ed Elei.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 3, 30: Il nocchiero mi accorda la licenza Di salir sopra, e il nolito fermai.
Esempio: Fag. Comm. 5, 94: Or ora manderò qua il vetturino per la caparra, e fermerò l'ora e il prezzo.
Esempio: Maff. Stor. diplom. 36: Invece di multa si fermano i patti col giuramento.
Esempio: Martin. T. V. 3, 273: Il Signore Dio nostro ha fermato un patto con noi in Horeb. Non co' padri nostri fermò egli questo patto, ma con noi, che or siamo e viviamo.
Esempio: Niccol. Strozz. 2, 7: E delle nozze i patti Fermi non ha.
Definiz: § XXXIV. E per Fare, Comporre, tra due parti, riferito a pace, amistà, e simili. –
Esempio: Dant. Parad. 5: Chè, nel fermar tra Dio e l'uomo il patto, Vittima fassi di questo tesoro.
Esempio: Dav. Scism. 317: E papa Giulio secondo, per lo ben pubblico di fermar tra Cotali regni la pace, li dispensò dalla legge positiva di Santa Chiesa.
Definiz: § XXXV. E per Stabilire, Fissare, usato tanto in costrutto con un Infinito retto dalla particella Di, quanto assolutam. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 61: Ora, avendo Governale e Tristano fermato di loro partenza, sie prendono commiato dallo re Fieramonte.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 92: Risposono che molto volentieri, e che parea loro mill'anni essere alle mani; e così fermarono, che dopo mangiare furono al fondaco di buon'ora.
Esempio: Salv. Spin. 1, 1: I Ghibellini fermarono di venire una notte determinata alla sprovvista qui nella terra, e ammazzar Belcurrado.
Esempio: Fag. Comm. 5, 253: Oggi dunque si dee concluder questo parentado?... O. Così si è fermato di fare.
Esempio: E Fag. Comm. 5, 433: Quando gli ho io a dar questa mano? A. Quando noi fermeremo. S. O fermiamo dunque mai più.
Definiz: § XXXVI. E per Risolvere, Determinare. –
Esempio: Barber. Docum. Am. 127: Che di non meritare à già fermato.
Esempio: Borgh. V. Stud. Div. Comm. 315: Bisogna fermare delle voci antiche, s'elle si hanno a usare o no, e se tutte o parte, e quali.
Esempio: Bald. Quint. Cal. 1, 9: Posersi insieme Gli eroi, benchè poc'anzi avesser fermo Di non star contro Achille, perchè il fero Tutti loro avea vinto.
Definiz: § XXXVII. E per Determinare, Mettere in sodo; ovvero Stabilire, Porre con certezza, riferito a questione o punto di questione, sentenza e simili, sia parlando, sia scrivendo. –
Esempio: Dant. Purg. 6: E là dov'io fermai cotesto punto, Non si ammendava, per pregar, difetto.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 128: E là dov'io fermai cotesto punto; cioè, come sentenzia vera puosi senza niuna determinazione.
Esempio: Girald. Oraz. I, 1, 290: Fermisi questo vero, che la liberalità e magnificenza di lui, non solo a me, ma a qualunque finissimo dicitore, sarebbe degna materia e sofficiente di ragionare.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 161: Fa di mestieri che stabiliamo e fermiamo con quali misure siamo per proporzionare e misurare ciascuna parte della nostra fortezza.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 194: Intanto fermiamo che gli strumenti sospenditori dell'ossa devono essere arrendevoli.
Definiz: § XXXVIII. Riferito a opinione, vale Stabilirla in modo certo, Confermarsi nella medesima. –
Esempio: Dant. Purg. 26: E così ferman sua opinïone, Prima ch'arte o ragion per lor s'ascolti.
Definiz: § XXXIX. Riferito a legge, ordinamento, e simile, vale Fare, Sancire. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 62: Quelli della congiura fermavano una falsa legge, che tutti non la intendevano.
Esempio: Vill. G. 600: Questo ordine si fermò prima per gli opportuni Consigli, e poi in pieno parlamento nella Piaza de' Priori.
Esempio: Giannott. Op. 1, 146: Tosto ch'elle (le leggi) erano ferme ne' detti due magistrati, bisognava che fusseno approvate nel Consiglio degli Ottanta.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 118: Ma perchè Cristo, con la sua infinita sapienza avea fermate le leggi, secondo cui dovevano su' mortali discendere le sue grazie, non le potea, presupposto ciò, compartire a chi se ne rendeva immeritevole.
Definiz: § XL. E per Approvare, Ratificare, Render valido. –
Esempio: Stor. Pistol. 189: Gli cittadini furono eletti,... e con loro andò uno Sindico del Comune a fermare gli patti della lega.
Esempio: Vill. G. 804: Questo accordo si fermò per vallate carte, per più notaj dell'una parte e dell'altra.
Esempio: Car. Eneid. 12, 532: Io, non temete, io solo Il patto vi ratifico e vi fermo Con questa sola destra.
Definiz: § XLI. E Fermare, riferito a legge o provvisione, si disse nella Repubblica fiorentina, per Studiare e rivedere la legge o provvisione, già vinta nel collegio dei Signori, prima che fosse presentata a' Consigli: ufficio proprio di quel magistrato, che appunto per ciò dicevasi dei Fermatori magistrato dei fermatori. –
Esempio: Varch. Stor. 1, 358: La provvisione.... si fece fermare secondo gli ordini, e.... ragunato il Consiglio grande,... si mandò a partito e si vinse. (Male le stampe citate formare).
Definiz: § XLII. Riferito a petizione, si disse per Esaudirla con apposita provvisione o decreto. –
Esempio: Vill. G. 129: E' Sanesi... sì richiesero di pace i Fiorentini, la quale fu ferma ed esaudita per loro con patti che i Sanesi, ec.
Definiz: § XLIII. Riferito poeticam. a fede, o a speranza, vale Credere o Sperare fermamente. –
Esempio: Dant. Purg. 3: Andiamo in là, ch'ei vegnon piano; E tu ferma la speme, dolce figlio.
Esempio: E Dant. Parad. 17: Che l'animo di quel ch'ode, non posa, Nè ferma fede, per esemplo ch'haia La sua radice incognita e nascosa.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 509: Nè ferma fede; cioè non vi dà ferma credenzia.
Definiz: § XLIV. Fermare, riferito a persona, vale Condurre a soldo, al proprio servigio; e in passato riferivasi più spesso a soldati, capitani, milizie, e simili. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 3, 6: Nè fermare e' Baglioni, nè disobbligare noi da ogn'altra cosa, basta in tanti pericoli.
Esempio: E Machiav. Leg. Comm. 4, 189: Dopo molte dispute abbiamo fermi delle compagnie loro vecchie qualche 80 fanti.
Esempio: E Machiav. Leg. Comm. 4, 192: Ho fermi 50 uomini in questo Vicariato di Sa' Miniato, e 50 in quello di Pescia.
Esempio: Cellin. Vit. 326: Io non ho mai auto uomo di questa professione, che più mi piaccia, nè che meriti più d'esser premiato di questo; però bisogna pensare di fermarlo.
Definiz: § XLV. E Fermare alcuno, vale Convenir seco per alcun servigio, che a lui si richieda; ed altresì Dargli la posta in alcun luogo. –
Esempio: Cecch. Dichiar. Proverb. 40: Dicesi.... quando uno ferma uno, che l'aspetti in un luogo e indugia a irvi, egli m'ha piantato a pinolo.
Esempio: Leopard. G. Cap. piac. 95: Chi torrem noi per compare? Sarà me' ch'io fermi il Conte: La marchesa di Bramonte, Chiamerai tu per comare.
Definiz: § XLVI. E riferito a cosa, od animale, di cui vogliamo servirci, vale Farne contratto per poterne a suo tempo usare; Fissarlo. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 3, 22: L'oratore di Genova questa mattina ci ha fatto intendere, come per ordine di questa Maestà, e del governo, fanno fermare tutti i loro legni che si trovano nel porto loro, perchè gli vuole armare ne' servizj suoi.
Esempio: E Machiav. Leg. Comm. 238: Messer Francesco Pepi mi scrisse che sarebbe qui infino ieri, e che io gli facessi trovare alloggiamento. Èssi durato molta fatica a trovarlo; pure con l'autorità del Papa, e con dare disagio ad altri, infino venerdì se ne fermò uno comodo e ragionevole, e sta a stanzia sua.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 2, 14: I cavalli fermati avean dal Bessi.
Esempio: Fag. Comm. 5, 94: Ora vo alla posta a fermare i cavalli per domattina a buon'ora.
Definiz: § XLVII. Vale altresì, Fissare l'acquisto di checchessia, sì che altri non lo possa comprare. –
Esempio: Buonarr. M. V. Lett. Ric. 94: Io ti scrissi come voi fermassi quel pezzo di terra di Nicolò della Buca.
Esempio: Mellin. Ricord. 14: Voleva egli il grano, e pagarlo quel prezzo medesimo di che fossero convenuti con coloro a chi lo portavano; e così lo fermò, e l'ebbe.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 229: Fermi per me quel tomo scompagnato del Baronio.
Definiz: § XLVIII. Riferito a bandiere o a compagnie di soldati, si usò nel linguaggio militare, per Dare ad esse il pieno numero dei soldati, senza che altri potessero esservi aggiunti. –
Esempio: Docum. Miliz. Ital. 400: In su dette mostre noterete chi delli scritti vi parrà da cassare, e chi de' non scritti vi parrà da mettere; e di tutto porterete qui nota con voi, acciò possiamo fare ricordo di tutto, e fermare le bandiere secondo la legge.
Definiz: § XLIX. Fermare, si usò per Affermare. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 232: E ciascuno fermava e diceva, che questo era il maggior profeta.
Definiz: § L. Si usò altresì per Firmare, Sottoscrivere; e detto di notaro, Rogare. –
Esempio: Casalb. Mel. Ricord. 54: Al notaro de l'assessore, che fermoe lo comandamento a Conte, che non isgomberoe la casa, l. 0, s. 0, d. 8.
Esempio: Bart. D. Giapp. 1, 126: Innanzi a tutta la Corte giurò per gl'iddii, e di sua mano fermò la seguente domanda, che gli porsero in iscritto.
Esempio: Segner. Op. 4, 614: Quella regola sopra addotta.... non milita in tutte le operazioni. Milita in quelle su cui l'operante ha libera padronanza, come sono fermare una scrittura, fare uno sborso, ec.
Esempio: Cesar. Vit. Crist. Ind. 74: Fermava le sue lettere con queste cifre.
Definiz: § LI. Fermare, con proprietà rimasta oggi alla lingua francese, si usò anche per Chiudere. –
Esempio: Nov. ant. B. 26: Fatelmi venire dinanzi, e non li fermate porta (qui figuratam.).
Esempio: Bandell. Novell. 4, 131: Con la vecchia entrò in casa, e l'uscio fermò.
Esempio: E Bandell. Novell. 4, 342: L'uscio del luogo fermò: poi si mise ad ordinar le cose per il desinare.
Definiz: § LII. E poeticam., per Stringere, Serrare. –
Esempio: Guar. Past. fid. 4, 2: Come irato leon che 'l fiero corno De l'indomito tauro Ora incontri, ora fugga Una sola fiata, Che nel tergo l'afferri Con le robuste branche Il ferma sì, ch'ogni poter n'emunge.
Definiz: § LIII. E per Confermare, Corroborare. –
Esempio: Cavalc. Esp. Pat. 96: Perocchè le parole di Dio, e i suoi comandamenti sì fermano e fortificano sì l'uomo, che innanzi si lascerebbe uccidere, che da essa iustizia si voglia partire.
Definiz: § LIV. Riferito a colpo, percossa, e simili, vale poeticam., Aggiustare, per modo da cogliere in pieno, Menare in pieno prendendo di mira. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 73: Dirizza l'uno e l'altro, e segna dove Crede meglio fermar l'aspra percossa.
Definiz: § LV. E riferito a mira, vale Dirigerla in modo certo a ciò che si vuol colpire.
Definiz: § LVI. Fermare, riferito a liquidi, vale Rappigliare, Assodare. –
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 127: Ond'ella (la natura) rimuovendo l'acqua dalla sua fluidità, la lega e ferma insieme.
Definiz: § LVII. Fermar la starna, e simili, dicesi del fermarsi il cane dopo che, tracciando e fiutando, ha trovata e vede la starna o simili. –
Crusc. Vocab. III.
Definiz: § LVIII. Neutr. pass. fermarsi Cessare il proprio moto o corso. –
Esempio: S. Bonav. Med. Vit. G. Cr. 236: Andava [la stella] loro innanzi infino che giunsono infino là dove era nato lo fanciullo, e qui si fermò la stella nell'aria.
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 1, 466: Che al dolce sguardo, el modo, e le parole, Si sare' per dolcezza fermo il sole.
Esempio: Poliz. Rim. C. 225: Tanto potrebbe far ch'io non t'amassi, Quanto potrebbe far fermare il sole.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 250: Ma l'impedimento è ben poco; di che è argomento il numero grande delle vibrazioni che si fanno avanti che il mobile si fermi del tutto.
Esempio: Tratt. Resist. V. V. 8: Qualunque solido posato sopra un sostegno, allora fermarsi, quando la linea retta.... sarà perpendicolare all'orizzonte.
Esempio: Martin. T. V. 2, 99: E al soffio del tuo furore [o Dio] si ammontarono le acque; l'onda corrente fermossi.
Esempio: E Martin. T. V. 4, 63: E si fermarono il Sole e la Luna, fintanto che il popolo facesse vendetta de' suoi nemici.
Definiz: § LIX. Detto di macchina, ordigno, e simili, vale Cessar di agire, di andare. E detto di polso, vale Cessar di battere. –
Esempio: Red. Cons. 1, 219: Dopo alcune battute ben regolate, esso polso si fermava per una sola battuta.
Esempio: E Red. Cons. 1, 220: Talvolta si ferma dopo la quarta battuta, talvolta dopo la quinta.
Definiz: § LX. Detto di persona o di animale, vale Cessar d'andare, Sostare dal cammino, dal volo, e via discorrendo. –
Esempio: Dant. Inf. 9: Attento si fermò, com'uom che ascolta.
Esempio: Firenz. Rim. 2, 422: Fea tutti intorno a sè gli augei fermare.
Esempio: Car. Eneid. 10, 1134: A le reti aggiunto, Si ferma, arruffa gli omeri e fremisce, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 45: Freme in sè stesso Argante, e pur talvolta Si ferma e volge, e poi cede pur anco.
Esempio: E Tass. Gerus. 6, 98: Onde si ferma, e da miglior pensiero Fatta più cauta, parla al suo scudiero.
Esempio: E Tass. Gerus. 13, 22: Nè disciplina tanto o ragion puote, Ch'osin di gire innanzi, o di fermarse.
Esempio: E Tass. Gerus. 14, 59: Ma pur quel loco è così lieto, e in tante Guise l'alletta, ch'ei si ferma e siede.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 12, 35: E mentre così tacito cammina, Pargli udire una voce assai vicina. Si ferma, e vede, che ec.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 29: A quel duro rincalzo attoniti sulle prime si fermarono gli Ungari: poi, ripreso nuovo animo, qual mole grossa ed insuperabile, marciavano.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 215: Ogni tanto si fermava, tendeva l'orecchio, guardava dalle fessure dell'imposte intarlate.
Definiz: § LXI. E figuratam. –
Esempio: Med. L. Op. 2, 39: Deh, fermatevi, o stanchi pensier miei.
Esempio: Ar. Sat. 1, 197: E se, come d'onor mi truovo sazia La mente, avessi facilità a bastanza, Il mio desir si fermeria, ch'or spazia.
Definiz: § LXII. E detto particolarmente di esercito in cammino, vale Fare alto. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 38: Giunsono.... a uno luogo si chiama Campaldino, dove erano i nimici: e quivi si fermorono, e feciono una schiera.
Definiz: § LXIII. E detto di persona, e costruito con un Infinito retto dalla particella A, vale Arrestarsi per compiere l'azione espressa dall'Infinito stesso, e più, spesso per osservare, ascoltare, e simili. –
Esempio: Bern. Orl. 46, 33: Queste parole diceva Agramante, Che s'era fermo Ruggiero a mirare.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 42: I duo legati insieme Ella (Clorinda) si ferma a riguardar da presso.
Esempio: E Tass. Gerus. 15, 59: Mosser le natatrici ignude e belle De' duo guerrieri alquanto i duri petti, Sì che fermarsi a riguardarle.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 230: Renzo.... vide quella gran macchina del Duomo sola sul piano,... e si fermò su due piedi,... a contemplare anche da lontano quell'ottava maraviglia.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 274: Egli batteva con la mazza chi si fermava a pensare (qui in locuz. figur.).
Definiz: § LXIV. E in locuz. figur. e figuratam. –
Esempio: Riccat. I. Op. 2, 422: La cosa è per sè stessa manifesta, nè io mi fermerò di vantaggio a dedurne i computi.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 145: In mezzo a questo serra serra, non possiam lasciar di fermarci un momento a fare una riflessione.
Definiz: § LXV. Fermarsi, con un compimento di luogo, vale Porre ivi la propria dimora per un tempo più o meno lungo; ed anche Starvi a dimora: ed usasi pure nella maniera Fermarsi in un luogo con la dimora. –
Esempio: Guidicc. Op. 317: Quello che mi avete scritto, di voler fermarvi l'anno che viene a Mantova, non si accorda bene con quello, ec.
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 179: Mi dica quanto si fermerà in Piacenza Monsignore reverendissimo, chè mi dispererei se partisse avanti il mio ritorno.
Esempio: Tass. Lett. 3, 6: Sono in Mantova per favor ricevuto dal serenissimo signor Principe; e mi ci potrei fermare con la sua grazia.
Esempio: E Tass. Lett. 9: Potrei fermarmi in Mantova molti giorni e mesi.
Esempio: E Tass. Lett. 16: Le fo saper di nuovo, ch'io sono per fermarmi in Mantova molti mesi.
Esempio: Red. Lett. 3, 1: Mi ha dato permissione, che io possa fermarmici con la dimora un mese intero.
Esempio: Memor. Bell. Art. 2, 297: Il Sacchini cedè alla domanda di fare qualche opera per la Francia, e si fermò a Parigi.
Definiz: § LXVI. E semplicemente per Far sosta in un luogo, Sostare, Trattenervisi. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 306: None si fermò, che disse aveva fretta di trovare Lodovico.
Esempio: Machiav. Pros. var. 5, 45: Nondimeno fermandosi poco, anzi appena salutato l'altar maggiore,... si partì.
Esempio: Guidicc. Op. 260: Alcuni mercanti Imolesi, quali, con certe barche di frumento condotto dal Friuli, s'erano fermati in su quel di Ravenna.
Esempio: Lorin. Fortif. 84: Alcuna volta necessita il nimico, nell'avvicinarsi e fermarsi in quella parte, allo starvi più coperto.
Esempio: Martin. T. V. 4, 21: Quando sarete entrati in parte nell'acqua del Giordano, fermatevi lì.
Esempio: E Martin. T. V. 6, 203: Or Elia disse ad Eliseo: Fermati qui, perocchè il Signore mi manda a Gerico.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 644: Arrivò vicino alla casetta, dove aveva pensato di fermarsi.
Definiz: § LXVII. E figuratam. –
Esempio: Manz. Prom. Spos. 216: Ma il pensiero sul quale si fermava di più, perchè in esso trovava insieme un acquietamento de' dubbj, e un pascolo alla passion principale, era il pensiero delle lusinghe, delle promesse che adoprerebbe per abbonire Lucia.
Definiz: § LXVIII. Vale altresì Porsi, Collocarsi, fermo in alcun luogo. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 37: Io la feci fermar qua dentro all'uscio Con gran fatica.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 35: S'era egli fermo, e si vedea davanti Passar distinti i cavalieri e i fanti.
Definiz: § LXIX. Fermarsi, usasi figuratam., per Cessar di fare quello che uno fa, Non continuare in quell'azione, operazione od impresa od anche proposito, che si determina dal contesto del discorso. –
Esempio: Machiav. Pros. var. 8, 191: Se [i denari] bastassero, io direi fermiamoci qui, e non pensiamo ad altro; ma e' non basteranno.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 43: Dissemi ch'io dicessi a quel maestro che non lo facessi, chè saria scomunicato. E questo fu da me subito eseguito. E lui si fermò.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 449: Se uno legge diviato senza fermarsi e a un fiato,... farà riuscire un verso disarmonichissimo.
Definiz: § LXX. E in senso particolare, Cessar di parlare, Terminare o Interrompere il proprio discorso. –
Esempio: Tass. Gerus. 8, 9: Di te gli disse, e poi narrò d'alquanti, Sin ch'a Rinaldo giunse, e qui fermosse.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 395: Ebbene? disse, fermandosi lì. Tutto a un puntino, rispose, inchinandosi, il Nibbio, ec.
Definiz: § LXXI. E per Aver fine, Finire, Cessare: detto anche di cosa morale. –
Esempio: Grazz. Pros. 5: Intanto la pioggia doverrà fermarse.
Esempio: Galil. Op. astronom. 2, 61: Cessando la conversione del Sole, si fermerebbono tutti gli altri movimenti, e le conversioni di tutti i pianeti.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 213: Nè qui si fermarono le sciagure.
Definiz: § LXXII. Fermarsi, vale anche Stabilirsi, Addivenire stabile, fermo: e detto di cosa morale, Formarsi stabilmente. –
Esempio: Fior. Virt. 8: Fondasi e fermasi [l'amistade] in su uno congiungimento di vita, che diletta alle persone di volere stare insieme.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 312: Avendo trovato la sua perfezione così buona, tanto amore s'è fermato tra l'uno e l'altro, quanto, ec.
Definiz: § LXXIII. Figuratam., per Confermarsi, Fortificarsi. –
Esempio: Senec. Pist. 6: Dunque confortati, e fermati contro a tutte le cose che possono avvenire eziandio a coloro che son possenti.
Esempio: Ros. Vit. 62: Pare che debba seguire una [virtù] che ha nome Fortitudo; e questo è per fermarsi bene in sè, ec.
Definiz: § LXXIV. Si usò per Stabilire dentro di sè, Risolvere, Determinare; costruito con un Infinito retto dalla particella Di: detto anche di animo o pensiero. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 354: Fermossi l'animo dello Imperadore di osservare sua promessa, come signore che molto stimava la fede.
Esempio: Tav. Rit. 1, 100: Allora lo re si ferma pur d'andarvi egli medesimo.
Esempio: E Tav. Rit. 1, 314: Non pensò altro se none come.... egli lo potesse sapere, e fermasi d'andare con lui per fino alla torre.
Esempio: E Tav. Rit. 1, 413: Di che Tristano e Lancialotto sì si fermano d'andare in avventura lì presso per quelle contrade.
Esempio: Buson. Gubb. Avvent. Cicil. 57: Li quali congiurati insieme si fermarono di partire dall'isola Ciciliana.
Esempio: Vill. G. 388: Si fermò di non partirsi, ch'elli arebbe la terra.
Esempio: E Vill. G. 551: Il detto Bavaro molto s'aontò, e fermossi di non passar più innanzi, se prima non avesse Pisa a suo comandamento.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 278: Ma pur immaginando che maestro Alberto gli l'avea accattato, e che valentre artista di ciò dovea essere, si fermò di sofferire la sua fantasia, e dare alla sua opera effetto.
Definiz: § LXXV. E per Acquetar l'animo, Appagarsi. –
Esempio: Dant. Purg. 6: A così alto sospetto Non ti fermar, se quella nol ti dice, Che ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 129: Ammonisce ora Virgilio Dante, dicendo che in sì alti dubbj non si fermi, se non a quella parte che determina la Santa Scrittura, e però dice: a così alto sospetto; cioè dubbio, non ti fermar; tu, Dante, ad alcuna de le suoe parte, se ec.
Definiz: § LXXVI E per Confermar l'animo, il proposito, in ciò che uno sta per fare. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 53: Ti parrà duro assai, ben lo conosco, Uccider un che sembri il tuo Ruggiero: Pur non dar fede all'occhio tuo, che losco Farà l'incanto, e celeragli il vero. Fermati, pria ch'io ti conduca al bosco, Sì che poi non si cangi il tuo pensiero.
Definiz: § LXXVII. Si usò anche per Ostinarsi. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 309: La donna si fermò a volere che Salvestro con lei andassono al bagno.
Definiz: § LXXVIII. E per Fermare il pensiero sopra alcuna donna, a fine di sposarla, Farne la scelta. –
Esempio: Sassett. Lett. 144: Si verrà a termine di dargli compagnia. Conforto V. S. a procurare che, avanti di fermarsi, egli esca un poco fuori.
Definiz: § LXXIX. E per Aggirarsi intorno a checchessia, Restringersi a quello, detto di atti. –
Esempio: Tass. Dial. 1, 379: De le azioni alcune si fermano ne la cura famigliare e ne' bisogni de la casa, alcune escono fuori, e si distendono a' negozj civili.
Definiz: § LXXX. Fermarsi, detto di liquido, vale Addivenir solido, Congelarsi. –
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 168: Benchè non si fermino [i ghiacci] con tanta velocità, cominciando da un sottilissimo velo, ec.
Definiz: § LXXXI. Fermarsi, detto di persona, si usò per Chiudersi, Serrarsi. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 21: E, così dicendo, di nuovo messo il chiavistello, si fermò dentro.
Definiz: § LXXXII. In forma di Neutr. e Neutr. Addivenir fermo, Fermarsi, ed anche Arrestarsi. –
Esempio: Dant. Inf. 13: Quando il Maestro fu sovr'esso fermo, Disse: Chi fusti, ec.?
Esempio: Tass. Gerus. 19, 104: A riguardar sovra il guerrier feroce La male avventurata era fermata, Quando, ec.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, Introd.: La ruota Della Fortuna, che non ferma mai.
Definiz: § LXXXIII. E figuratam., per Aver termine, Finire. –
Esempio: Baldin. Art. Int. 97: Non fermò qui la virtuosa curiosità di Nantevil, perchè.... deliberò d'intagliarlo della stessa grandezza.
Definiz: § LXXXIV. E per Ristringere la propria considerazione a checchessia. –
Esempio: Dant. Conv. 328: E pur se volesse alla favola fermare l'avversario, di certo quello che la favola cuopre, disfà tutte le sue ragioni.
Definiz: § LXXXV. Aver fermato o fermo il pensiero intorno a checchessia, vale Esser fermamente risoluto intorno ad esso. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 36: Avea il pensier ben fermo Di quanto volea far.
Definiz: § LXXXVI. Fermare alcuno in letto o nel letto, detto di malattia, febbre, e simili, vale Costringerlo a stare a letto per alcuni giorni. –
Esempio: Carlett. Viagg. 1, 21: Questa febbre mi fermò nel letto.
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 35: Il male, che mi cominciò la notte avanti la partita di Pratolino,... mi assalì e fermò in letto con una terzana.
Definiz: § LXXXVII. Fermare il chiodo. –
V. Chiodo, §§ VIII e IX.
Definiz: § LXXXVIII. Fermare il passo, il piede, i piedi, le piante, le orme, e simili, vale poeticam. Arrestarsi, Fermarsi: detto anche di animale. –
Esempio: Dant. Inf. 3: Quando noi fermerem li nostri passi Sulla trista riviera d'Acheronte.
Esempio: E Dant. Inf. 14: Quivi fermammo i piedi a randa a randa.
Esempio: Petr. Rim. 1, 15: Fermo le piante sbigottito e smorto.
Esempio: Med. L. Op. 2, 111: Così lo dio ferma la veloce orma.
Esempio: Poliz. Rim. C. 109: Più non venire avanti; anzi el piè ferma.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 32: Ferma, Baiardo mio, deh ferma il piede!
Esempio: Tass. Gerus. 7, 25: Quivi egli ferma addolorato il passo, E chiama; e solo ai gridi Eco risponde.
Esempio: E Tass. Gerus. 15, 55: Onde ne gìan per quella via fiorita Lenti, or movendo ed or fermando i passi.
Esempio: Alf. Trag. 2, 295: Deh! ferma il piede; e dimmi, ec.
Esempio: Pindem. Poes. 397: Alfin gli stanchi e curïosi piedi Sulla nuda fermai cima sovrana.
Definiz: § LXXXIX. Fermare il piede o il passo in terra, e, detto di animale, l'unghia o la zampa fermare l'unghia o la zampa, vale Posare fermamente il piede o l'unghia sul terreno, per modo da non cadere. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 118: Si lastricheranno [i ponti] con pietre nè piccole nè frombole atte a voltarsi,... nè anche con pietre tanto grandi, che le bestie abbino,... prima che le truovino fessure dove possino fermare l'unghia, a cadervi.
Esempio: Lipp. Malm. 4, 67: Con quegli uncini poi mi diedi A costeggiar il monte brancoloni: E convenne talor farsi da piedi, Battendo giù di grandi stramazzoni, Perchè non v'è dove fermare il passo.
Definiz: § XC. E Fermare le piante a terra, vale Puntarle contro il suolo per ispiccare un salto. –
Esempio: Dant. Inf. 22: Lo Navarrese ben suo tempo colse, Fermò le piante a terra, e in un punto Saltò.
Definiz: § XCI. E Fermare il piede sovra checchessia, detto di statua, simulacro e simili, vale Posare. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 42, 81: Fermava il piè ciascun di questi segni Sopra due belle imagini più basse.
Definiz: § XCII. Fermare i piedi in terra, detto di fanciullo, vale Muovere sicuramente i primi passi, Andar ritto. –
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 345: Così tosto, come la fantina possette fermare li piedi in terra, così tosto le pose lo padre in mano uno lanciotto, ed al collo le pose l'arco, e le saette, ed insegnavale lanciare e saettare.
Definiz: § XCIII. Fermar il pensiero, vale Confermarsi nel proposito fatto. –
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 115: L'om che vive in errore Po' c'à diliberato, E suo pensier fermato, Del van pensier risulta vanitate.
Definiz: § XCIV. Fermar l'animo di far checchessia, trovasi per Risolversi fermamente di farlo. –
Esempio: Giamb. Oros. 283: I cavalieri di Roma erano avviliti, che non ardieno di metter fuori il piede, ovvero fermare l'animo di venire a battaglia.
Definiz: § XCV. Fermare il viso, si disse per Far faccia tosta, Non si commuovere. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 40: Ma pur questa viltà vincendo il suo animo altiero, il viso suo con maravigliosa forza fermò.
Definiz: § XCVI. Fermare in checchessia, o a chicchessia l'occhio, lo sguardo, e simili; e figuratam. l'attenzione, la considerazione Fermare in checchessia, o a chicchessia l'attenzione, la considerazione, e simili, vale Guardare, Osservare, fissamente, ovvero Volgere intensamente la propria attenzione, Considerare attentamente. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 102: Tosto che fermi v'ebbe gli occhi e fitti, Fu certo esser di man de la sua Diva.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 24, 28: Zerbino ascolta Almonio, e non favella, Fermando gli occhi in Odorico assai.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 2: Formar nelle figure il guardo intento; Chè vinta la materia è dal lavoro.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 332: Ma anche la consolazione che provava nel fermare sopra di esse [immagini] il pensiero, era tutt'altro che pretta e tranquilla.
Definiz: § XCVII. Fermare in checchessia il pensiero, l'animo, il cuore e simili, vale Porre in esso i proprj pensieri o disegni, ovvero i proprj affetti; e Fermare il desiderio a una cosa, vale Desiderarla fermamente, unicamente, sopra ogni altra. –
Esempio: Dant. Parad. 18: Ben puoi tu dire: Io ho fermo il disiro Sì a colui che volle viver solo,... Ch'io non conosco il Pescator nè Polo (qui figuratam. la persona del Santo per la moneta in cui era effigiato).
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 532: Io; cioè prelato, ò fermo 'l disiro; cioè lo mio desiderio io l'one fermato, Sì; cioè per sì fatto modo, a colui, che volle viver solo; cioè a san Ioanni Battista, che visse solo nel diserto tanti anni, andatovi fanciullo.
Esempio: Fior. Vir. 6: O tu, che domandi pace, vuo' tu ch'io la t'insegni avere? Ferma il tuo cuore nell'amore di Dio, e non nel vitupero di questo mondo.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 2 t.: Tutta volta egli era naturalmente feroce, e di ingegno tanto gagliardo, che dove e' fermava l'animo un tratto, non ci aveva luogo il consiglio.
Definiz: § XCVIII. E Fermare il cuore in un'opinione, risoluzione, e simili, vale Ostinarsi in quella. –
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 2, 170: Non si convien fermar sì duro il core In una opinïon, pensando seco Del tutto vane poi l'altrui credenze.
Definiz: § XCIX. Fermare nell'animo, nella mente, nel cuore o in cuor suo, in testa, in sè o dentro di sè o Fermarsi nell'animo, nella mente, nel cuore o in cuor suo, in testa, in sè o dentro di sè, vale Stabilire, Risolvere fermamente, seco medesimo. –
Esempio: S. Bern. Pist. 22: Sanamente nota e fermati nel cuore di fuggire la elazione, la giattanzia, l'arroganzia.
Esempio: Fior. Virt. 27: Per amore ch'egli avea in Dio, si fermò nello animo suo d'andare oltre a mare a vedere il sepolcro di Cristo, e così fece.
Esempio: Pucc. A. Centil. 6, 88: Subitamente si fermò nel core Di metter suo poder.... Contra gli amici del sovran Pastore.
Esempio: Car. Eneid. 4, 23: Se non fusse Che fermo e stabilito ho nel cor mio, Che nodo marital più non mi stringa,... solamente a lui Forse m'inchinerei.
Esempio: Cellin. Pros. 290: Avendo quella in sè fermo che egli facesse l'opere, che ha fatto per l'Eccellenza Vostra illustrissima.
Esempio: Tass. Lett. 3, 33: Quello che prima s'era fermato ne la mente, quasi ricoperto od ascoso da l'altre cose che poi ho considerate, è stato l'ultimo ne l'uscir in luce.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 5, 89: Le donne quando hanno fermo in testa Di far gli accorti lor mariti becchi, Se.... le chiudessi ancor con un lucchetto, Avrà il disegno lor sempre l'effetto.
Esempio: Niccol. Strozz. 1, 7: Quello che in core ho fermo Consulterò?
Definiz: § C. Fermare una cosa nella mente o nella memoria, vale Imprimervela profondamente. –
Esempio: Dant. Parad. 5: Apri la mente a quel ch'io ti paleso, E fermalvi entro; chè non fa scïenza, Senza lo ritenere, avere inteso.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 280: Le dipinture, ed ogni altra cosa.... cominciò a ragguardare, ed a fermare nella sua memoria.
Definiz: § CI. Fermare con una persona e Fermarsi con una persona, vale Conchiudere, Stabilire, con essa un contratto, un trattato, e simili. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 138: Le Signorie vostre avevono auto tempo a fermarsi con el Duca.
Esempio: E Machiav. Leg. Comm. 3, 298: Costui non la ha intesa bene a non fermare con el suo Re; perchè quello Re era contento solo di assicurarsi del governo di Castiglia.
Esempio: Cecch. Servig. 2, 4: Fermate seco, e andate sicuro sopra di me.
Definiz: § CII. Fermarsi al detto di alcuno, vale Convenire in ciò che uno ha detto, Venire nella sua sentenza, Acquetarvisi. –
Esempio: Fior. Virt. 93: Fatto il consiglio, si fermarono gli Romani al suo detto.
Definiz: § CIII. Fermarsi alla prima osteria, al primo uscio. –
V. Osteria e Uscio.
Definiz: § CIV. Fermarsi con alcuno, vale Mettersi a provvisione, o servizio, con esso. –
Esempio: Cellin. Vit. 381: Andai al detto Poggio solo per fargli riverenza, e non mai con nessuna intenzione di fermarmi seco.
Esempio: E Cellin. Vit. 461: Se io avessi mai pensato di venire a questi meriti, io non mi ci sarei mai fermo.
Esempio: Tass. Lett. 1, 268: Io disegno risolutissimamente di volerlo appresso, o fermandomi con la casa d'Este, o con quella de' Medici.
Definiz: § CV. Fermarsi di tutta sua forza o possa, si disse per Piantarsi fermo, facendo forza coi piedi contro il suolo, per menar colpi, avventarsi, o fare qualche sforzo. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 110: Allora Tristano si ferma di tutta sua forza, e fiere, ec.
Esempio: E Tav. Rit. 164: E fermasi di tutta sua possa e forza, e dàe sì grande la tratta, che egli ruppe tutti gli legami con ch'egli era legato.
Esempio: E Tav. Rit. 540: A quel punto messer Lancialotto si ferma di tutta sua forza, e fiere messer Calvano.
Definiz: § CVI. Fermarsi in quattro. –
V. Quattro.
Definiz: § CVII. Fermarsi in un pensiero, detto di più persone, vale Formare concordemente un pensiero, un disegno, e simili. –
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 127: Devins e Precy interposero grandissima diligenza per persuadere il loro desiderio al Re; ma, non avendo potuto vincere la sua ostinazione, si fermarono in questo pensiero, che ec.
Definiz: § CVIII. Fermarsi in una risoluzione, proposito, e simili, vale Persistere in esso, Non rimoversene. –
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 364: Solo dirò, che questo non fermarsi in una risoluzione, non mi piace.
Definiz: § CIX. Fermarsi in barbe, detto di piante o biade, vale Abbarbicare bene. –
Esempio: Pallad. Agric. 237: Alcun tempo pervegnon ben le biade, e fermansi in barbe.
Definiz: § CX. Fermarsi nel letto, detto di malato, vale Allettarsi; ma è maniera oggi di uso non comune. Esser costretto dalla malattia a non moversi dal letto. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 147: Ella s'è ferma di subito Malata e giudicatasi nel letto, Che tu diresti, ella muore.
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 508: Facendosi un dì più che l'altro debole ed estenuato, si fermò nel letto, finchè perduta già ogni naturale virtù, giunse all'ultimo de' suoi giorni.
Definiz: § CXI. Non fermarsi mai, Non fermarsi un momento, e simili, detto così di persona come delle sue mani, vale Non istar punto in ozio, Darsi da fare continuamente, Lavorare o Provvedere del continuo. –
Esempio: Giunt. Eseq. Buonarr. 43: Dalla prima fanciullezza di quindici, insino in novanta anni, mai quelle benedette mani di Michelagnolo si fermavano, o stetteno, come si dice, penzoloni.
Definiz: § CXII. E Non fermarsi mai, Non fermarsi un momento, dicesi specialmente di ragazzi vivaci ed irrequieti.
Definiz: § CXIII. Ferma, Fermate, Fermati, Fermatevi, e simili, dicesi per atto d'intimare ad altri che cessi dall'azione che fa; e più spesso dall'andare o dal menar le mani o dal toccarci, e simili. –
Esempio: Tass. Gerus. 3, 26: Recata s'era in atto di battaglia Già la guerriera, e già l'avea ferito, Quand'egli: Or ferma, disse, e siano fatti, Anzi la pugna, della pugna i patti.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 105: Ferma; con quale incanto, Bella maga, d'amor le tue pupille Vibraro, ec.
Esempio: Mont. Poes. App. 120: Ferma, Trimuglio mio! qui l'ire appaga, Barbaro inglese, e questo seno impiaga.
Definiz: § CXIV. E figuratam., usasi per intimare ad altri che non prosiegua nel suo discorso. –
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 284: Fermate un poco, e trovatemi questo luogo nel libro: mostrate.
Definiz: § CXV. Ferma, si usò nel linguaggio militare, come parola di comando, perchè la squadra arrestasse la marcia: oggi, Alto. –
Esempio: Eserciz. milit. 178: E li quarti di conversione con comandare ad alta voce le sole parole, Marcia, per mettere una truppa in moto; e Ferma, per farla fermare; usitate solo però quando sono in isquadrone.

261) Dizion. 5° Ed. .
FAMELICO
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pag.519

FAMELICO.
Definiz: Add. Molto affamato: dicesi di animale, ed altresì di moltitudine d'uomini, e talora anche di una sola persona.
Dal lat. famelicus. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 125: Non altramenti che un leon famelico, nell'armento di giovenchi venuto, or questo or quello svenando, prima co' denti e con l'unghie la sua ira sazia, che la fame.
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 28: Che più sempre cupido e villano A me venia, come famelico orso.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 34, 1: Oh famelice, inique e fiere arpie.
Esempio: Car. Eneid. 2, 588: Usciam di lupi in guisa, Che rapaci, famelici e rabbiosi, Col ventre voto e con le canne asciutte Sentan ec.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 359: Ogni confettura di Genova, ed ogni claretto di Provenza, toltone il condimento della fame e della sete, riesce meno soave di quel pane bruno, che parve tanto saporito al famelico re Tolomeo, smarritosi in caccia, e di quell'acqua ec.
Esempio: Dat. Oraz. I, 2, 199: E forse che tali inaspettati alimenti, i quali dalla terra non si speravano, giunsero più soavi alla turba famelica, perchè vennero dalla destra d'un Re.
Esempio: Lam. Ant. tosc. 2, 518: La mula famelica lasciò il cibo tanto aspettato.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 38: E già il pesce famelico le prede Fatte dall'onda a divorare attende.
Esempio: Fosc. Poes. C. 27: Senti raspar fra le macerie e i bronchi La derelitta cagna ramingando Sulle fosse, e famelica ululando.
Definiz: § I. E poeticam. detto di vita, per Oppresso dalla fame. –
Esempio: Tass. Gerus. 17, 19: La vita famelica nell'erme Piagge gran tempo sostentò di prede.
Definiz: § II. Figuratam. e poeticam. per Poverissimo, Che patisce continuamente la fame. –
Esempio: Giust. Vers. 109: Errò famelico Strappato ed egro; Si sogna il boia, Ma dorme allegro.
Definiz: § III. Pur figuratam. per Assai avido, bramoso; detto di persona, ovvero di anima, mente, spirito, desiderio, e simili. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 251: Io qui, di foco e lume Queto i frali e famelici miei spirti.
Esempio: Tass. Gerus. 12, 2: Pur non accheta la guerriera ardita L'alma d'onor famelica e digiuna.
Esempio: E Tass. Gerus.19, 68: Tanto in lei fiso Pasceva i suoi famelici desiri.
Esempio: E Tass. Lett. 2, 266: Bench'io desiderassi più tosto che Vostra Paternità pascesse la mente mia di quel cibo prezioso, del quale è famelica, nondimeno ec.
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 291: Quanto prima.... mi porrò in viaggio, e me ne verrò da V. E., famelico di rivederla.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 198: Famelici di cose nuove.
Definiz: § IV. E poeticam. detto di sguardo famelico. –
Esempio: Tass. Gerus. 16, 19: I famelici sguardi avidamente In lei pascendo, si consuma e strugge.

262) Dizion. 5° Ed. .
FAMIGERATO
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pag.519

FAMIGERATO.
Definiz: Add. Lo stesso che Famoso; ma oggi dicesi per lo più con un senso d'ironia.
Dal basso lat. famigeratus. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 302: Non vi par egli che questa nostra dipintura sia riuscita nella mente vostra più bella con quattro di voi, che la famigerata Elena di Zeusi con cinque Crotoniate?

263) Dizion. 5° Ed. .
FAMIGLIA
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pag.519

FAMIGLIA.
Definiz: Sost. femm. Coloro che sono del medesimo sangue e convivono insieme, con uno che faccia da capo: e più determinatamente Figliuoli che vivono e stanno sotto la potestà e cura del padre, comprendendosi anche moglie, sorelle, nipoti, e altri parenti di esso, se gli tiene in casa.
Dal lat. familia. –
Esempio: Dant. Parad. 15: Non avea case di famiglia vote.
Esempio: E Dant. Parad. appr.: Favoleggiava con la sua famiglia De' Troiani e di Fiesole e di Roma.
Esempio: E Dant. Conv. 273: Siccome un uomo a sua sufficienza richiede compagnia domestica di famiglia, così una casa ec.
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 78: Darebbono più denari del detto terreno o casolari che non valessero, per potervi mettere e ridurre le loro famiglie e masserizie.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 83: I lavoratori miseri e poveri, e le loro famiglie,... non come uomini, ma quasi come bestie morieno.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 295: Poi tagliò il capo [del cappone], e.... lo diede al padre, dicendo: e voi siete il capo della famiglia, e però vi do il capo.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 455: Favoleggiava; cioè parlava, co la sua famiglia; cioè coi figliuoli e colle figliuole e co le nuore.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 55: La necessità della cura della famiglia non posporre alla soperchia orazione.
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 1: Sono i vecchi come mente e anima di tutto il corpo della famiglia; e niuna letizia può essere agli vecchi maggiore, che vedere la loro gioventù accostumata, reverente, e virtuosa.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 148: Gli antichi volevano che la famiglia del lavoratore fusse di quindici persone.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 8: D'ogni oltraggio e scorno La mia famiglia e la mia greggia illese Sempre qui fur.
Esempio: Legg. Sal. 108: Non potranno i suddetti esser privilegiati, o esenti dall'obbligo di levare quella somma di sale, che ordinariamente vien loro assegnata per tassa; nè meno quella che fosse repartita sopra di loro, e loro famiglie, come comode e benestanti.
Esempio: Legg. Band. Leop. 7, 140: Nel Consiglio popolare di Portoferraio, legittimamente convocato.... con l'invito di tutti i capi di famiglia di quella piazza, è stato deliberato, ec.
Esempio: Capp. Econ. 420: Quando [i ricchi] hanno famiglie senza armonia, pranzi senza gioia, conversazioni a cuore chiuso.
Definiz: § I. E per estensione, parlandosi di animali. –
Esempio: Rucell. G. Ap. 214: Ne l'aprir de l'anno Son tutte di dolcezza e d'amor piene: Allor son vaghe di veder gli adulti, E la dolce famiglia e i lor figliuoli.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 150: I topi.... v'avean lor famiglie e lor nidi.
Definiz: § II. Per similit. e poeticam.
Esempio: Dant. Parad. 10: Tal era quivi la quarta famiglia Dell'alto padre, che sempre la sazia, Mostrando come spira, e come figlia.
Esempio: E Dant. Parad. 11: Indi sen va quel padre e quel maestro Con la sua donna e con quella famiglia, Che già legava l'umile capestro.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 316: La quarta famiglia; cioè lo quarto ordine dei beati di vita eterna, e però dice De l'alto Padre; cioè d'Iddio, che è vero padre per creazione di tutte le cose e per conservazione e governazione. Li beati sono la famiglia d'Iddio, ed elli è loro padre.
Esempio: E But. Comm. Dant. 3, 346: E con quella famiglia; cioè dei frati che erano intrati a la sua vita, che furno in numero dodici.
Definiz: § III. E figuratam. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 15 t.: Bene segue poi: Ed avea sette figliuoli e tre figliuole. Allora ci nascono sette figliuoli e tre figliuole, quando pe' nostri buoni proponimenti dentro da noi nascono sette virtù del santo Spirito. Questa famiglia di virtù dentro da noi ben vide el Profeta parlando dell'uomo iusto di Dio.
Esempio: Petr. Rim. 2, 53: Zefiro torna e 'l bel tempo rimena, E i fiori e l'erbe, sua dolce famiglia.
Definiz: § IV. Pur figuratam., dicesi di più vocaboli aventi la medesima origine, o derivanti da una parola che ne sia come la radice. –
Esempio: Borgh. V. Scritt. 615: Di una famiglia, dirò così, di voci, dove erano insieme padre, madre, figliuoli,... oggi è rimasto qualch'una di loro.
Definiz: § V. Vale pure Prole, Figliolanza, Figliuoli; detto poeticam. anche di un figliuolo solo: ma sempre con relazione ai genitori. –
Esempio: Nov. ant. B. 46: Messere, io tolsi vostra nepote per moglie, credendomi della mia ricchezza poter fornire e pascere mia famiglia, e fu mia intenzione d'avere di lei un figliuolo l'anno, e non più.
Esempio: Petr. Rim. 1, 56: E 'l pastor ch'a Golia ruppe la fronte, Pianse la ribellante sua famiglia (cioè Assalonne morto).
Esempio: Morell. Cron. 239: Se a Dio fosse pure piaciuto prestargli dieci anni o più di vita,... venia grande di famiglia, perocchè egli aveva ogni anno, il meno, un figliuolo.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 292: Hanno gran famiglia, e poca roba, e debbangli allevare grossolanamente.
Esempio: E Macingh. Strozz. Lett. 529: È di pelo ulivigno, e un bel capo biondo: e pare fanciulla da bene, e da fare bella famiglia.
Esempio: E Macingh. Strozz. Lett. 559: Ha la famiglia grande, che sono otto bocche.
Definiz: § VI. E figuratam. –
Esempio: Pass. G. Cr. 275: O dolce madre santa, ora consiglia La sconsolata vedova famiglia.
Definiz: § VII. E per Ischiatta, Stirpe, Prosapia, e simili. –
Esempio: Dant. Purg. 14: O Brettinoro, chè non fuggi via, Poichè gita se n'è la tua famiglia, E molta gente, per non esser ria?
Esempio: Bocc. Decam. 5, 68: Pietro Boccamazza, di famiglia tra le romane assai onorevole.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 175: In Siena fu già un giovane assai leggiadro e d'orrevole famiglia.
Esempio: Ar. Orl. fur. 3, 24: Capo in Italia fia di tua famiglia, Del seme di Ruggiero in te concetto.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 17, 84: Gioveni, in arme pratichi ed industri, Tutti o signori o di famiglie illustri.
Esempio: Gell. Vit. Alfons. volg. 10: La famiglia di Monferrato.... è oggi estinta ed interamente spenta.
Esempio: Borgh. V. Alb. fam. 21: A pena mi si lascierà mai credere, che si accozzino per caso il medesimo nome con l'arme in una famiglia, dove non sia mescolanza di sangue e di consorteria.
Esempio: E Borgh. V. Opusc. 93: E comminciandosi da questi nomi Rustichelli, Orlandi, Valori e Torrigiani, che e' possano concorrer tutti in una sola famiglia, assai credo per le cose sopradette esser manifesto; e simile ancora, che ciascuno di loro possa essere comune a più famiglie.
Esempio: Speron. Op. 5, 583: La memoria della famiglia già quasi estinta, Dio permettente, risuscitò.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 5, 28: Archidamo.... dell'altra famiglia reale di Sparta.
Esempio: Sassett. Fr. Notiz. 20: Descrivere alcuna cosa della nostra famiglia e consorteria de' Sassetti.
Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. 129: Riprende quello scrittore, quasichè egli avesse messo nell'Attica la famiglia de' Nebridi, che non si sa che ella vi fosse, per equivoco della famiglia Asclepiade di questo cognome allignata in Coo.
Definiz: § VIII. E nel plur., Rami di una stessa casata, o ceppo. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 66: Più ch'altro fosser mai, le tue famiglie Saran ne le lor donne avventurose.
Definiz: § IX. Pure nel plur., denotava nelle nostre Repubbliche I varj rami di uno stesso nobil ceppo o lignaggio, e altresì semplicemente Case di grandi, e anche Case di grandi unite in consorteria, e perciò dette Famiglie di consorteria. Talvolta però si designarono così anche le Case dei popolani grassi. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 107: I Mozzi e Cavalcanti,... e più altre famiglie e popolani, tennono con loro.
Esempio: Stef. March. Istor. 1, 78: La città era assai divisa, e spezialmente tra i nobili e tra famiglie l'una coll'altra.
Esempio: E Stef. March. Istor. 7, 50: Perocchè li grandi, a cui egli avea promesso di levare il reggimento del popolo,... egli non l'avea loro osservato;... e li popolani delle famiglie poco avea a capitale, ma sempre si tenea con gli artefici e con gli minuti.
Esempio: E Stef. March. Istor. 9, 82: Il Capitano lo mandò a pigliare, a cui posta non si sa; ma la setta di coloro dissero, a petizione delle famiglie.
Esempio: Morell. Cron. 325: Questi squittinj furono.... contro alla volontà delle famiglie; e questo per sospetto di molti popolani, i quai e' reputano non essere loro amici.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 35: Ammunirono, tra famiglie e fuori di famiglie, in tutto 87 capi.
Esempio: Cavalcant. G. Istor. fior. 1, 383: Non sai tu, che mai dimostramento d'amore senza aguati di pericoli tra i patrizj spicciolati e le famiglie grosse fu?
Esempio: Nard. Stor. 1, 1: Alcuni troppo diligentemente partivano la nobiltà in tre membri, chiamando il primo de' nobili, il secondo de' grandi, e il terzo delle famiglie.
Esempio: Nerl. Comment. 17: Fecero per forza cacciare i Priori de' grandi, al soccorso de' quali corsero le famiglie.
Esempio: Ammir. Stor. 2, 680: Gente spicciolata, che per questo entra più negli uficj per rispetto del divieto, che non fanno le famiglie di consorteria.
Definiz: § X. Quindi Di famiglia, Di famiglie, e anche Delle famiglie, usato a modo di aggiunto, valeva Di casa di grandi, Di nobile stirpe o lignaggio; Nobile, Grande. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 52: Gli uomini delle famiglie non accusavano loro consorti per non cadere nelle pene.
Esempio: E Comp. Din. Cron. DL. 264: In tutti, tra di famiglie e popolani, furno XXXII i giurati.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 68: L'uno.... era possente uomo di famiglia, e l'altro era un omicciuolo di piccolo affare.
Esempio: Nard. Stor. 1, 1: Tutti questi (membri ne' quali distinguevasi la nobiltà) insieme erano indifferentemente chiamati.... nobili, grandi e di famiglia,... contrarj e oppositi.... a quella parte che si diceva il popolo grasso.
Esempio: Nerl. Comment. Proem. 1: Vedrassi.... come quelle case grandi, che allora si dicevano di famiglia, per contendere e combattere insieme, s'indebolissero di tal sorte, che ec.
Esempio: Buonarr. M. V. Lett. Ric. 249: Ò paura delle pompe e delle pazzie che vogliano queste case di famiglia.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 591: Non molto si curava [la città] in que' tempi, che uomini di famiglia, che si dicono altramente de' grandi, sedessero in questo seggio.
Definiz: § XI. Famiglia prendesi anche in senso assai lato, a denotare, oltre ai congiunti, i familiari ed i servi, e talora anche gli amici, in quanto convivano con quelli. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 121: L'avarizia.... Ha sospetta la famiglia Che non vada il suo furando.
Esempio: Leggend. B. Umil. 10: Per varie faccende della casa, e per la frequenzia della famiglia, e lo discorso degli uomini e delle donne, i predetti cibi non potendo apparecchiare di dì, sì lo apparecchiava in silenzio la notte.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 152: È cosa manifesta che nelle case alcune cose s'aspettano alla famiglia, ed alcune a quelle cose che son grate alla famiglia. La famiglia sarà questa; il marito, la moglie, i figliuoli, ed i parenti, e que' che per bisogno di costoro vi stanno insieme, que' che aranno cura delle cose, i ministri, i famigli; oltre a che i forestieri ancora sono nel numero della famiglia.
Definiz: § XII. E per similit. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 107: Costituisco Parmeno famigliar di Dioneo, mio siniscalco, ed a lui la cura e la sollecitudine di tutta la nostra famiglia commetto.
Definiz: § XIII. E per Tutti insieme gli aderenti e i dipendenti di gran personaggio; Comitiva, Seguito, Corte, secondo che richiede il senso del discorso. –
Esempio: Vill. G. 7, 251: La regina Giovanna si partì del castello con sua privata famiglia.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 41: Chiamata la famiglia, ch'egli avea grande e onorevole, disse loro ec.
Esempio: Poliz. Pros. 50: Par che il signor Ruberto s'armassi colla sua famiglia e facessi novità.... Di poi vedutosi la mala parata, si fuggì.
Esempio: Ar. Orl. fur. 34, 22: Là dentro (in un castello) il Re si serra Con la famiglia che più gli era accetta, E col tesor che trar vi puote in fretta.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 35, 68: Il re African, ch'era con gran famiglia Sopra le mura alla giostra vicino, Del cortese atto assai si maraviglia.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 36, 5: Quel dì, Signor, che la famiglia inanti Vostra mandaste là dove ritratti Dai legni lor con importuni auspicj S'erano in luogo forte gl'inimici.
Esempio: Cas. Pros. 3, 296: Egli si dimorò più giorni col Vescovo, e con la famiglia di lui, la quale era per lo più di costumati uomini e scienziati.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 142: Egli e le mogli e i figliuoli,... e dietro gran famiglia a cavallo, prese la via di terra.
Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. 129: Onde Arnobio parlando di Cerere: Oras ut venit ad Atticas, triticeas attulit fruges Nebridarum familiam pellicula cohonestavit hinnulae; dove piglia il nome di famiglia per comitiva, non già in quanto significa una parte della discendenza, come e' si può credere.
Definiz: § XIV. E parlandosi di cittadini e magistrati romani, trovasi usata nel plur., a denotare I clienti. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 178: Assaggiarono [i Padri] in prima, se per loro famiglie potessero il popolo a uno a uno spaventare, e distornare delle ragunate e de' consiglj che tra loro facevano.
Esempio: E Liv. Dec. 1, 263: Egli vennero apparecchiati e guarniti con grande compagnia di loro famiglie.
Esempio: E Liv. Dec. 1, 266: I patricj avevano fatto occupare il Campidoglio per loro osti e per loro famiglie, per disturbare la legge e per dilungarne gli animi della plebe.
Definiz: § XV. E per Tutte insieme le persone, addette al servigio di alcuno, Moltitudine dei servi. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 90: Le guardie furono intorno a Turno, il quale s'era svegliato; e legaro la sua famiglia, che per amore di lor signore lo volevano difendere per forza.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 64: Il Re, levato la mattina, comandò che avanti che le porte del palagio s'aprissono, tutta la sua famiglia gli venisse davanti.
Esempio: Stor. Barl. 54: La famiglia del ricco uomo s'avvidero della capriuola, ch'era andata a pascere con li altri capriuoli.
Esempio: Varch. Boez. 14: Gli uomini,... giudicandogli di mia famiglia, ne fecero alcuni.... mal capitare.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 63: Aveva consentito ch'in casa sua, non solamente essa, ma diverse altre persone ancora, sotto titolo della famiglia di lei, vivessero nel rito luterano.
Esempio: Legg. Tosc. 10, 182: In tutti li diversi gradi di bruno proibischiamo ad ogni persona di qualunque grado o condizione si sia, sotto qualsivoglia pretesto e titolo, d'abbrunare la famiglia, o sia a livrea, o senza.
Definiz: § XVI. Famiglia dicevasi il Corpo degli ufficiali, e dei fanti o guardie, che stavano ai servigj del capo dello Stato, o di altra suprema magistratura, nel suo proprio palazzo. –
Esempio: Stef. March. Istor. 10, 79: Coll'arme che tolsero alla famiglia di Palagio andarono e chiesero lo gonfalone della Parte.
Esempio: Legg. Band. Leop. 7, 92, 45: Per il decreto che ogni due anni si spedisce a favore del mercante che dà il panno e fa le spese per il nuovo vestiario della famiglia del pubblico Palazzo, lire otto.
Esempio: E Legg. Band. Leop. 8, 114, 3: Vogliamo.... che restino.... interamente abolite le seguenti magistrature, impieghi ed ufizj sinora esistenti nella città di Pistoia.... Il magistrato di Sanità,... la magistratura del Monte pio,... il maestro di casa, e tutta la famiglia di Palazzo.
Definiz: § XVII. E parlandosi di ambasciatore, denotava Tutti insieme i gentiluomini e i serventi che lo accompagnavano. –
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 374: Aggiungevasi l'essere [Piero de' Pazzi] sì bene a ordine, che mutava ogni dì una veste o dua tutte ricchissime, e il simile la famiglia sua e i giovani che erano con lui.
Esempio: E Vespas. Vit. Uom. ill. 375: Entrò [in Firenze] con la famiglia sua tutta vestita di nuovo ornatissimamente in cappe di seta, con perle alle maniche e al cappello, di grandissima valuta.
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 1, 17: Io uscii privatamente da Parigi con la mia famiglia, e mi condussi qua vicino una lega, ad un certo villaggio, dove poi venne per levarmene il signor di Bonuille, introduttore degli ambasciatori.
Definiz: § XVIII. E parlandosi di alcun Rettore, come Podestà, Capitano, e simili, dicevasi Quella brigata di giudici, notaj, cavalieri, donzelli, berrovieri a piè e a cavallo, e famigli, che esso conduceva seco, quando andava in signoria. E con senso più determinato, Famiglia chiamavansi i Bassi ministri di alcun magistrato, e in ispecie sopra cose criminali; e più particolarmente dicevasi di Brigata di birri dipendente da un capo, Squadra. –
Esempio: Nov. ant. B. 89: La sua famiglia avevano un dì preso un pentolaio per malleveria.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 69: Fuggissi il podestà in una casa vicina; la famiglia sua fu presa; gli atti furono stracciati.
Esempio: Ordinam. Giust. G. 124: Giuri il detto Esecutore, e la detta sua famiglia, quello die nel quale verrae a la città di Firenze,... osservare ec.
Esempio: E Ordinam. Giust. G. 135: Il detto Esecutore.... faccia scrivere negli atti de la sua corte i nomi e soprannomi de' detti suoi iudici e di tutta sua famiglia.
Esempio: Vill. G. 5, 158: Convenia vi stesse a guardia degli uficiali le famiglie delle signorie armate col ceppo e mannaia per fare giustizia.
Esempio: E Vill. G. 7, 141: Fece pigliare a tre messi cittadini e alla famiglia del Podestà messer Salvestro Baroncelli.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 104: Per ventura davanti si vide due che verso di lui con una lanterna in mano venieno, li quali temendo non fusser della famiglia della corte, ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 221: Ruggieri.... preso, dierono nelle mani della famiglia del rettore della terra.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 220: Dicono i messi alla famiglia: Menatelo oltre a Firenze.
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 12, 34 t.: Al Borgo a San Lorenzo è un bargello: richiedete lui e sua famiglia per esecuzione di quello, che gl'imporrete.
Esempio: Legg. Band. C. 1, 278: Al servizio di esso Commissario.... si deputi.... un Bargello con otto birri, il quale con tutta la detta famiglia stia stanziale in Castrocaro.
Esempio: Serdon. Stor. Genov. volg. 264: Adunata una schiera di loro seguaci, tolsero il prigione di mano alla famiglia.
Definiz: § XIX. Famiglia dicesi anche, ma più che altro poeticam., a Schiera, Brigata, Drappello, di persone del medesimo ceto, della medesima condizione, partecipi della medesima sorte, e simili, le quali sieno raccolte insieme: detto anche di esseri mitologici. –
Esempio: Dant. Inf. 4: Vidi il maestro di color che sanno, Seder tra filosofica famiglia.
Esempio: E Dant. Inf. 15: Così adocchiato da cotal famiglia, Fui conosciuto da un, che mi prese Per lo lembo, e gridò: qual maraviglia!
Esempio: E Dant. Inf. 30: Io son per lor tra sì fatta famiglia: Ei m'indussero a battere i fiorini, ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 772: Io son per lor tra sì fatta famiglia; cioè tra questi dannati nella X bolgia.
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 37: Ne la spelonca una gran mensa siede Grossa duo palmi, e spazïosa in quadro, Che sopra un mal pulito e grosso piede, Cape con tutta la famiglia il ladro.
Esempio: Red. Ditir. 26: Ci accompagni Tutt'allegra e festosa Questa, che Pan somiglia, Capribarbicornipede famiglia.
Definiz: § XX. E figuratam. –
Esempio: Capp. Longob. 91: Nè mai seppe con intero animo entrare nella famiglia delle nazioni cattoliche.
Definiz: § XXI. E con qualche aggiunto, o compimento, usasi, e più che altro poeticam., a denotare l'Università, il Genere, il Ceto, la Classe, degli esseri determinati dall'aggiunto o compimento stesso. Così Umana famiglia, vale Il genere umano, Gli uomini; Famiglia rustica, I contadini; Famiglia del cielo, Gli angeli e i beati; Famiglia empia, I demonj. E figuratam. applicato a cose, Famiglia frondosa, Le piante; Famiglia odorosa, o odorifera, I fiori; e va' discorrendo. –
Esempio: Dant. Purg. 15: Non ti maravigliar, se ancor t'abbaglia La famiglia del cielo, a me rispose: Messo è, che viene ad invitar ch'uom saglia.
Esempio: E Dant. Parad. 27: Tu, perchè non ti facci maraviglia, Pensa che in terra non è chi governi, Onde si svia l'umana famiglia.
Esempio: Ar. Orl. fur. 46, 78: Melissa.... di lui, come a lei par, dispone, E de la a Dio nimica empia famiglia.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 16: Par che la dura quercia, e 'l casto alloro, E tutta la frondosa ampia famiglia, Par che la terra e l'acqua, e formi e spiri Dolcissimi d'amor sensi e sospiri.
Esempio: Vai Rim. 23: Non vuol seco (col Gelsomino) la giunchiglia Nè l'anemone battaglia; Ond'ei sol tutta sbaraglia L'odorifera famiglia.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 6, 109: Ma sapete perchè son vaghi e belli I prati? perchè varia è l'odorosa Famiglia, che li adorna.
Esempio: Parin. Poes. 167: Qual porteranno invidia A me che di fior cinto Tra la famiglia rustica, A nessun giogo avvinto,... vivrò.
Esempio: Fosc. Poes. C. 25: Ove più il sole Per me alla terra non fecondi questa Bella d'erbe famiglia e d'animali,... Qual fia ristoro ec.?
Esempio: Giobert. Buon. 317: Si vuol avvertire che ogni nazione, essendo un individuo della gran famiglia umana, soggiace alle condizioni essenziali di tutta la specie.
Definiz: § XXII. E detto poeticam. di città, vale L'università dei cittadini, La cittadinanza. –
Esempio: Dant. Parad. 16: Dal voi, che prima Roma sofferie, In che la sua famiglia men persevra, Ricominciaron le parole mie.
Definiz: § XXIII. Famiglia, pure con qualche compimento, dicesi a Ordine religioso; e in senso più, ristretto, ai Religiosi di un dato Ordine conviventi nello stesso convento. –
Esempio: Dant. Parad. 12: La sua famiglia (di san Francesco) che si mosse dritta Co' piedi alle su' orme, è tanto volta, Che quel dinanzi a quel dirietro gitta.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 375: La sua famiglia; cioè di santo Francesco, che; cioè la qual famiglia, cioè li frati suoi.
Esempio: Ciaper. Lett. 11: Si fa in questa casa quattro volte l'anno uficio solenne con tutte le messe de' morti per le anime di tutt'i parenti della famiglia di questa casa.
Esempio: Bart. D. As. 1, 29: Egli col p. Paolo da Camerino, aggiuntosi non molto innanzi alla famiglia di S. Ignazio, s'erano imbarcati.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 697: Altra dunque essere la ragione per cui lo studio della Scrittura più che della scolastica fosse dicevole alle famiglie monacali.
Definiz: § XXIV. Term. delle Scienze. Tutti insieme quei generi o specie, sia di animali, sia di piante, sia di altre cose, che hanno comune qualche essenziale carattere, o proprietà. –
Esempio: Salvin. Opp. 2: Il mar sereno e queto Alleva gloriose alme famiglie.
Esempio: E Salvin. Opp. 359: E i pesci cani e le famiglie De' negri i quali portan pungiglione.
Esempio: Targ. Prodr. Tosc. 72: Le più antiche famiglie di esse piante sono le alpine e montane.
Definiz: § XXV. Famiglia di loggia, e Famiglia di torre; Famiglia di antico e nobil lignaggio, che nelle Repubbliche del medio evo godeva il privilegio di avere, sia la loggia, sia la torre. –
Esempio: Sassett. Fr. Notiz. 16: Venendo a trattare delle famiglie nobili, le hanno distinte, fra l'altre distinzioni, in famiglie di torri ed in famiglie di loggie, perchè ec.
Definiz: § XXVI. Figlio di famiglia, o Figliuolo, di famiglia, dicesi Colui che essendo tuttavia nell'età minore, non può vendere nè comprare, nè in qualsivoglia modo obbligarsi; e per estensione dicesi anche di Giovane che non avendo guadagni proprj, ma essendo mantenuto dal padre, non ha modi di spendere. –
Esempio: Ambr. Cofan. 1, 2: Non possibile Senza mallevador trovare, un simile A voi, che siete figliuol di famiglia, Chi gli prestassi, non che altro, dodici Quattrini.
Esempio: Legg. Band. C. 17, 358: Si proibisce ai sarti e sartori.... ed ai garzoni d'ogni bottega, come ancora a' figlioli di famiglia, l'andare in Ghetto a comprare o vendere cos'alcuna.
Esempio: Segner. Op. 4, 686: Comprano da' figliuoli di famiglia o da altri tali, a cui non sia lecito il vendere.
Esempio: E Segner. Op. appr.: Giuocano con figliuoli di famiglia, e tengono mano a i loro rubamenti.
Esempio: Legg. Band. Leop. 8, 58, 4: Ma poichè le truffe, gli scrocchj e simili contratti illeciti hanno regolarmente origine dal disordine e dal mal costume, in specie dei figli di famiglia,... espressamente comandiamo, ec.
Esempio: E Legg. Band. Leop. 63: Il Magistrato supremo avrà facoltà di ricevere.... le emancipazioni dei figli di famiglia.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 6: Ma come io son figliuolo di famiglia, E a poco si riduce tutto il mio, Bisogna ec.
Definiz: § XXVII. Madre di famiglia, e talvolta Madre della famiglia, vale Colei che governa la casa, e ha cura dell'educazione dei figliuoli. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 155: La madre della famiglia starà meglio in quella stanza, onde ella possa facilmente intendere quel che ciascuno faccia per casa.
Esempio: Legg. Band. Leop. 8, 58, 4: Ai commissarj dei respettivi quartieri potranno, indirizzarsi i parochi, capi di casa,... madri di famiglia, ed altri.
Definiz: § XXVIII. Padre di famiglia, e talvolta Padre della famiglia, dicesi Colui che ha moglie e figliuoli, o anche semplicemente figliuoli, ed è capo di casa. –
Esempio: Nov. ant. B. 47: Piaccia al comunale di Bologna, poi ch'io sono tornato, che io sia signore e padre, sì come comanda la legge che parla del padre della famiglia.
Esempio: S. Bern. Lett. F. 95: Sì come il prudente padre della famiglia fa in casa sua, così ec.
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 51: Ci par molto bene intendere che volere essere buoni padri di famiglia.... sia opera molto virtuosa e molto faticosa.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 156: Il padre di famiglia, essendo molto vecchio, per avere bisogno di riposo e di quiete, abbia una camera calda, ec.
Esempio: Cecch. Diss. 5, 8: Voi siate oggimai uomini fatti, e tu sei padre di famiglia.
Esempio: Segner. Op. 4, 686: Mancano all'obbligazioni del loro stato.... quei padri di famiglia che infamano di bruttissime parole le loro mogli.
Esempio: Parin. Poes. 19: In tra i severi di famiglia padri Relegato ti giacci.
Esempio: Lambr. Dial. Istr. 25: Quel sapere antico fondamentale che forma l'uomo, che dà ragione dei doveri e dei diritti, che prepara i cittadini pel governo della cosa pubblica, i padri di famiglia pel governo della casa, ec.
Definiz: § XXIX. Quindi Il maggior padre di famiglia, fu detto poeticam. Adamo. –
Esempio: Dant. Parad. 32: Contro al maggior padre di famiglia Siede Lucia.
Definiz: § XXX. Sacra famiglia, e anche Santa, famiglia, dicesi un Quadro rappresentante la Vergine col bambino Gesù e con S. Giuseppe. –
Esempio: Zanott. G. P. Stor. Accad. 2, 64: Due quadri ha fatto;... uno si è la sacra Famiglia, e l'altro il Presepio.
Esempio: E Zanott. G. P. Stor. Accad. 2, 78: Due pitture in rame gli fece fare; una fu il riposo della santa Famiglia nel viaggio d'Egitto, e l'altra una Carità con i tre fanciulli.
Definiz: § XXXI. Da famiglia, usato a modo di aggiunto, e detto di cose che servono al vitto, e più specialmente di pane, vino, pietanze, vale Comune, Ordinario, e perciò di mediocre spesa; Tale da far comparsa e non costar troppo. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 49: Parendomi che vi fosse uscito di mente ciò che io a questi dì co' miei piccioli orcioletti v'ho dimostrato, cioè che questo non sia vin da famiglia, vel volli stamane raccordare.
Esempio: Franz. M. Lett. IV, 1, 58: Insomma da famiglia Tu non sei; onde stai, nettar soave, Sotto mille catene e mille chiave.
Definiz: § XXXII. Di famiglia, usato a modo di aggiunto, vale Attenente alla famiglia, Concernente la famiglia, Proprio di antenati, e simili; e dicesi più che altro di cose d'arte, gioie, carte o documenti. –
Esempio: Manz. Prom. Spos. 125: Don Rodrigo.... misurava innanzi e indietro a passi lunghi quella sala, dalle pareti della quale pendevano ritratti di famiglia, di varie generazioni.
Definiz: § XXXIII. E per Proprio della famiglia, applicasi a mali o difetti fisici, cattivi abiti, vizj, che si riscontrino così nei genitori o negli avi, come nei lor discendenti, o in alcuni di essi. –
Esempio: Giust. Vers. 64: O il mestare è di famiglia Vizio ereditario.
Definiz: § XXXIV. Esser famiglia di alcuno, si disse per Essere uno della famiglia di esso; Essere cioè del numero de' familiari, cortigiani, e simili, ovvero de' servi, di quello. –
Esempio: Dant. Inf. 22: Mia madre a servo d'un signor mi pose,... Poi fai famiglia del buon re Tebaldo: Quivi mi misi a far baratteria.
Esempio: Ambr. Furt. 1, 1: Mi rallegrerrò per certo, perchè essendo vostra famiglia, ogni mio bene e mal depende da voi.
Definiz: § XXXV. Esser famiglia di una data schiatta, vale poeticam. Appartenere ad essa, Discendere da essa; ma è maniera non comune. –
Esempio: Chiabr. Firenz. 1, 15: Egli in terra trae a giorni innocenti, Quasi angelo infra lor sceso dal polo, D'ogni guardo mortal gran meraviglia; E de' Capponi illustri era famiglia.
Definiz: § XXXVI. Essere di famiglia in un dato luogo, Dimorare di famiglia in un dato luogo, Stare, di famiglia in un dato luogo, detto di frati, vale Abitare, Convivere, nel convento di quel dato luogo. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 69: Dimorando una volta in un luogo insieme di famiglia S. Francesco e frate Elia, ec.
Esempio: E Fiorett. S. Franc. 77: Essendo insieme di famiglia nel luogo di Forano, nella custodia d'Ancona.
Esempio: E Fiorett. S. Franc. 85: Frate Umile stava in nel luogo di Soffiano,... e l'altro stava di famiglia in uno altro luogo assai dilungi da lui.
Definiz: § XXXVII. Farsi di famiglia di alcuno, si disse per Entrare nel numero de' servi di quello. –
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 41: Per servire intrarono. Ora se dopo la scomunicazione sua intrarono, distingue. Imperò che s'eglino nol seppono, e poi il seppono, non sono tenuti di partirsi con danno suo. Ma se da principio il seppono, sono tenuti di partirsi, se già necessità non gli avesse costretti che si facessono di sua famiglia.
Definiz: § XXXVIII. Venire alcuno in famiglia, vale Nascergli figliuoli, Venire ad aver figliuoli. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 45: Essi tutti e tre,... avendo dimenticato a qual partito gli avesse lo sconcio spendere altra volta recati, non ostante che in famiglia tutti venuti fossero, più che mai strabocchevolmente spendevano.
Esempio: Ambr. Furt. 1, 1: Feci tanto che in pochi anni ragunai tanto avere, ch'io poteva, venendo in famiglia, acconciamente nutrirla.

264) Dizion. 5° Ed. .
FAMIGLIACCIO
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pag.520

FAMIGLIACCIO.
Definiz: Peggiorat. di Famiglio. Famiglio, ossia Servo, cattivo, tristo. –
Esempio: Gell. Sport. 5, 3: Sempremai questi famigliacci commetton qualche male delle serve.

265) Dizion. 5° Ed. .
FAMIGLIARE, e suoi derivati. –
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pag.520

FAMIGLIARE, e suoi derivati. –
V. Familiare, e suoi derivati.
266) Dizion. 5° Ed. .
FAMIGLIARESCO, e suo derivato. –
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pag.520

FAMIGLIARESCO, e suo derivato. –
V. Familiaresco, e suo derivato.
267) Dizion. 5° Ed. .
FAMIGLIARITÀ. –
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pag.520

FAMIGLIARITÀ. –
V. Familiarità.
268) Dizion. 5° Ed. .
FAMIGLIARIZZARE. –
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pag.520

FAMIGLIARIZZARE. –
V. Familiarizzare.
269) Dizion. 5° Ed. .
FAMIGLIETTA
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pag.520

FAMIGLIETTA.
Definiz: Diminut. di Famiglia. Famiglia piuttosto piccola. –
Esempio: Stef. March. Istor. 7, 56: Dell'altra [parte] era capo messer Manno e Corso Donati, e qui tiravano molte famiglie. Dell'altra era capo Antonio di Baldinaccio degli Adimari, collo quale tiravano molte altre famigliette,... ed uomini tutti mezzani (qui per Famiglie di grandi, o di popolani grassi, non però delle maggiori).

270) Dizion. 5° Ed. .
FAMIGLIO
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pag.520

FAMIGLIO.
Definiz: Sost. masc. Colui che appartiene alla famiglia, cioè ai servi, di alcuno; Servo, Servitore: ma è voce che oggi non si userebbe se non in poesia o in nobile scrittura.
Dal lat. famulus, probabilmente alterato nella desinenza per influsso del sost. famiglia. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 177: Per che, segnato il luogo, a' suoi famigli se ne tornò.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 244: Tu se' dirittamente famiglio da dovere esser caro ad un gentile uomo di questa terra.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 53: Cominciando a mangiare, gli bicchieri si stavano, che nessun famiglio metteva vino.
Esempio: E Sacch. Nov. 54: Quando quelli che erano a mensa furono stati quanto poteano, dicono a' famigli: Metteteci del vino. Gli famigli, come aombrati, guardano qua e là, e rispondono: E' non c'è vino.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 183: Non saranno costretti.... di mendicare o tor quel d'altri, porsi per famigli, o fare quel che non si conviene.
Esempio: Savonar. Pred. 19: Chi gode il tuo? li tuoi servi, li tuoi famigli e fanti.... Tu se' il servo, tu se' il famiglio, e loro sono li messeri e li padroni.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 373: Ricolselo messer Piero in casa, dove lo teneva onoratissimamente servito con uno famiglio e con salario di cento fiorini l'anno.
Esempio: Ar. Orl. fur. 28, 94: Famigli e carriaggi e il suo destriero Seco alloggiar fe' nel medesmo ostello.
Esempio: Segner. Mann. febbr. 13, 2: Che confusione è la tua, quando comandando al tuo famiglio domestico qualche cosa, egli non tema in pubblico di risponderti che non la vuol eseguire.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 45: Egli è altro maestro che fa esse ombre e lumi, al quale tu (scultore) famiglio però pari (prepari, apparecchi) la materia, dov'egli imprime essi accidenti.
Definiz: § II. E trovasi detto così Quel servo o garzone, che il soldato di cavalleria gravemente armato conduceva seco, per foraggiare, custodire il cavallo, e fare le altre fatiche del campo. –
Esempio: Cavalcant. G. Istor. fior. 1, 181: Mandarono cinquecento uomini d'arme, senza famigli e senza ragazzi, con gli elmetti tutti in testa.
Definiz: § III. Usavasi anche con un compimento, denotante l'ufficio particolare al quale il famiglio attendeva; onde Famiglio da cavallo, per Palafreniere, Famiglio di stalla, per Mozzo, e simili. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 141: Chiamò [il Signore] uno dei suoi famigli da cavallo, e disse: Va' metti in prigione questo guardiano.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 130: Era ammalato il famiglio del famiglio della stalla, ch'era il più vile uomo di casa.
Esempio: Tass. Dial. 1, 377: Quando lo spenditore avrà compro da mangiare,... e 'l famiglio di stalla stregghiati i cavalli,... dee il sollecito mastro di casa, ec.
Definiz: § IV. Dicevasi il Servo o Basso ministro di alcun magistrato, o pubblico ufficiale, e più specialmente sopra le cose criminali: e con questa ultima relazione, anche assolutam. per Birro. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 26: Furono dati loro (a' Priori dell'Arti) VI famigli e VI beruvieri.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 70: Li quali [ministri ed esecutori delle leggi].... erano tutti o morti o infermi, o sì di famigli rimasi stremi, che uficio alcuno non potean fare.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 65: Disse a' famigli suoi che 'l pigliassono a furore.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 61: Messer lo collaterale.... chiama famigli che serrino la porta del palagio, sì che si truovi, ec.
Esempio: Salv. I. Cron. 195: Dee tenere il Vicario (di Valdinievole) un cavaliere compagno, un notaio alle guardie, un trombetto, 6 famigli vestiti, 25 fanti, 7 cavalli.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 363: Troppo vi sarei suto (a Firenze), se col salvocondotto degli Otto e con uno loro famiglio vi fossi volsuto andare.
Esempio: Varch. Stor. 1, 359: Cominciò a corrergli dietro, e con alta voce incitare i famigli d'Otto a pigliarlo.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 305: Conoscetemi Voi? G. Non io. Z. Io m'addomando il Zingano, Famiglio d'Otto.
Esempio: Lipp. Malm. 3, 4: Onde un famiglio nel serrar la porta Sentì romoreggiar tanta genia.
Esempio: E Lipp. Malm. 10, 45: E poi comanda a un branco di famigli, Che quivi fatti avea venir di corte, Che di lor mano l'animal si pigli.
Esempio: Not. Malm. 2, 772: Famigli. Qui s'intende famigli di giustizia, cioè birri.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 28: So essere a un bisogno Potestà, messo, spia, famiglio e boia.
Esempio: Forteguerr. Cap. 170: Ripiena di bisbigli È tutta la cittade, ed è mostrato A dito, come uom preso da' famigli.
Esempio: Legg. Band. C. 29, 157: I tenenti, caporali e famigli si nomineranno in avvenire privativamente dal nostro Auditor fiscale.
Esempio: Legg. Band. Leop. 8, 58, 4: Questi saranno affatto separati e distinti dal ruolo dei famigli del bargello.
Esempio: E Legg. Band. Leop. 8, 58, 133: Darà [l'Auditor fiscale] le patenti di guardia de' beni, destinerà i famigli a i respettivi tribunali, magistrati e deputati della città.
Definiz: § V. Si usò anche per Seguace, Partigiano, Aderente, di gran Signore. –
Esempio: Stat. Cap. Fir. 4, 43: Tutti e ciascuni Grandi de la città e distretto di Firenze, che tengono alcuni masinadieri, donzelli o vero famigli armati, sieno tenuti per gli detti masinadieri, donzelli e famigli.
Esempio: Vill. M. 383: Furono morti in sul campo.... più di mille dugento altri cavalieri a sproni d'oro e banderesi, e cavalieri di scudo, e borghesi, tutta nobile cavalleria; però che non v'erano quasi soldati; tutti erano famigli di grandi signori, e uomini ch'erano venuti al servigio del loro re.
Esempio: Stef. March. Istor. 7, 36: Fece lo Duca cavalieri messer Ciritieri Bisdomini, cittadino fiorentino, e per adietro suo famiglio, e Rinieri di Giotto, che capitano era stato del palagio de' Priori.
Definiz: § VI. Esser più tristo, o più furbo, di un famiglio d'Otto, si disse proverbialmente per Essere sagacissimo e accortissimo. –
Esempio: Lipp. Malm. 6, 80: Nel bazzicar taverne e chiassi S'è fatto ognun di voi sì bravo e dotto, Che in oggi è più cattivo di tre assi, E viepiù tristo d'un famiglio d'Otto.
Esempio: Not. Malm. 2, 513: Famiglio d'Otto è Uno de' birri del magistrato degli Otto di Balìa di Firenze, che è il magistrato criminale. E perchè si suppone che costoro sappiano tutte le furberie, però si dice: Il tale è più tristo d'un famiglio d'Otto, per esprimere è uomo sagacissimo.
Esempio: Fag. Rim. 1, 201: Io son più tristo d'un famiglio d'Otto.

271) Dizion. 5° Ed. .
FAMIGLIOLA, con l'accento sull'antepenultima sillaba
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pag.524

FAMIGLIOLA, con l'accento sull'antepenultima sillaba.
Definiz: Sost. femm. Sorta di funghi mangerecci, detti così perchè da una medesima barba ne nascono molti insieme, componendo in certo modo una famiglia. È l'agaricus mutabilis de' Botanici. –
Esempio: Soder. Cult. Ort. 116: E così ancora sono ottimi cotti quella sorta di loro (de' funghi) che famigliole s'addomandano.

272) Dizion. 5° Ed. .
FAMIGLIOLA, con l'accento sulla penultima sillaba. –
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pag.524

FAMIGLIOLA, con l'accento sulla penultima sillaba. –
V. Famigliuola.
273) Dizion. 5° Ed. .
FAMIGLIONA
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pag.524

FAMIGLIONA.
Definiz: Accrescit. di Famiglia. Famiglia molto numerosa, o molto agiata, o di cospicua nobiltà. –
Esempio: Targ. Viagg. 9, 285: Nè facciano specie questi casati di famiglione romane.

274) Dizion. 5° Ed. .
FAMIGLIUOLA, e talora anche FAMIGLIOLA
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pag.524

FAMIGLIUOLA, e talora anche FAMIGLIOLA.
Definiz: Diminut. e Vezzeggiat. di Famiglia. Famiglia poco numerosa, e per lo più povera, o di tenera età: ma usasi anche, con un certo affetto, o per un certo vezzo, semplicemente per Famiglia.
Dal basso lat. familiola. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 16: Movesi 'l vecchierel canuto e bianco Del dolce loco ov'ha sua età fornita, E dalla famigliuola sbigottita, Che vede il caro padre venir manco.
Esempio: S. Bonav. Med. Vit. G. Or. 67: Considera dunque quella famigliola benedetta sopra tutte l'altre, picciola, ma molto eccellente, la quale vive poveramente ed umilimente.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 110: Più contento s'asside al foco intorno Con la sua famigliuola.
Esempio: Cellin. Pros. 304: Acciocchè io mi possa rallegrare con la mia povera famigliuola questa nostra santissima festa di san Giovanni.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 25: L'immagine ad alcuno in mente desta, Glie la figura quasi e glie l'addita, Della pregante patria, e della mesta Supplice famigliuola sbigottita.
Esempio: Segner. Op. 4, 601: È avvenuto più d'una volta, che si differisse per qualche giorno di dare sepoltura al cadavero di un meschino, perchè la sua famigliuola non avea tanto, quanto chiedeasi dal sacerdote a quel povero funerale.
Esempio: Riccat. I. Op. 4, 364: Ben dee colei (la moglie) comprarsi il vostro affetto, Che vosco della famigliuola ha cura.
Esempio: Pindem. Poes. 496: In su la cara Famigliuola urla il pallido bifolco.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 458: Si sente uno scalpiccio, e un chiasso di voci allegre. Era la famigliola che tornava di chiesa.
Definiz: § Trovasi figuratam. detto di cose. –
Esempio: Segner. Pred.: Ci fecondi le piante con famigliuola di pomi più numerosa.

275) Dizion. 5° Ed. .
FAMILIARE e anche FAMIGLIARE
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pag.524

FAMILIARE e anche FAMIGLIARE.
Definiz: Add. Della famiglia, Concernente la famiglia, Che in qualsivoglia modo ha relazione con la famiglia, o con la casa; Domestico.
Dal lat. familiaris. –
Esempio: Dant. Conv. 62: La prima [cagione] è la cura famigliare e civile, la quale convenevolmente a sè tiene degli uomini il maggior numero, sicchè in ozio di speculazione essere non possono.
Esempio: S. Bern. Pist. 9: Ammaestrato domandi essere da noi della cura e del governo della cosa familiare.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 41: Imperò che tali persone innanzi alla sentenzia erano legati al servigio famigliare.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 1, 60: E gli Dei suoi famigliari, essendo Degni di maggior pena, accesi ed arsi.
Esempio: Gell. Lettur. 2, 47: Lia per il contrario si occupava molto nella cura della casa e nelle facende familiari.
Esempio: Borgh. V. Opusc. 23: Libro di conti.... nel quale.... scrivevano come una breve storietta delle cose loro familiari, e loro accidenti.
Esempio: Capp. Longob. 103: Le quali [tradizioni latine] digià notammo essere da molti di quei re personalmente favoreggiate, a ciò inclinandoli certa politica famigliare, e quell'ossequio ognora crescente ch'essi prestarono alla Chiesa.
Definiz: § I. E per Appartenente alla respettiva famiglia, Di famiglia; ma in tal senso è di raro uso. –
Esempio: Legg. Tosc. 10, 181 t.: S'espongono in chiesa.... i nobili con dodici lumi al più attorno,... i cittadini con sei lumi pur di cera bianca, e quattro all'altar maggiore, e due a quelli delle cappelle familiari, qualora ve le abbiano.
Definiz: § II. Detto di persona, vale Che fa parte della famiglia, Che convive con noi, Che è di casa. –
Esempio: Vill. M. 4, 237: Niuna pestilenza è al nocimento più efficace, che il dimestico e famigliare nemico.
Definiz: § III. Più comunemente vale Amico, Confidente, Intrinseco. –
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 75: Gli diventò amico e tanto familiare, che nessuno altro gli entrava innanzi.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 79: Da qui innanzi scrivetemi come si suole agli amici familiari.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 87: Poco danno recar poteano così fatte censure a lui (Apelle), oramai divenuto tanto favorito e familiare di quel Monarca.
Definiz: § IV. E figuratam., detto di animali. –
Esempio: Bocc. Laber. 12: Le fiere del luogo, sì come a lui familiari, a vendicar la sua ingiuria sopra me incitasse.
Definiz: § V. Trovasi in costrutto con un compimento retto dalla particella A, per Molto pratico o esperto, Assueto, e simili. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 86 t.: Dicono che hanno udito la voce sua come d'uno suave vento, per mostrare bene d'essere familiari a conoscere li segreti suoi. Onde già non predicano quello che Idio dice palesemente, ma solo quello che essi dicono che sia loro spirato secretamente.
Definiz: § VI. Detto figuratam. di cose morali o fisiche, per Consueto, Solito, Abituale, Comune, e simili. –
Esempio: Domen. Plin. 1035: Io credo che questo metallo (cioè l'oro) sia stato in riputazione non per rispetto del coloro, il quale nell'argento è più chiaro, e più simile al giorno, e per questo più familiare all'insegne di guerra.
Esempio: E Domen. Plin. 1060: Che l'arte del fare le statue sia stata antica, e molto famigliare alla Italia, lo dimostra ec.
Esempio: Red. Lett. 2, 108: Se la mia età avanzata in molti anni, aggravata da familiari indisposizioni, e allacciata da' legami della Corte, mi permetterà ec.
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 54: Così mostrando esser le maraviglie effetti familiari del gran potere, concedutole dal suo celeste amante, confondeva l'empio calognatore della sua virtù.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 183: Maniera alla lingua di gergo famigliare.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 499: L'uso suo (dell'oppio) appresso i Turchi o gli Asiatici è così famigliare che nulla più, avendolo così addimesticato alla loro natura che, assuefatti, ne prendono insino due dramme senza alcun nocumento.
Definiz: § VII. E per Da famiglia o casa, Ordinario, Usuale. –
Esempio: Val. Mass. volg. V. 451: Ella, preso uno vestimento familiare, con due ancille ed altretanti servi, con fuga occulta e tostana pervenne a lui.
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 2, 31: E non che le ghiande, e' salvatichi pomi e l'erbe, o le fontane e' rivi, fossero in dispregio avute; ma e' furono ancora poco prezzati i familiari irritamenti della gola; e per tutto si mandava per gli uccelli, per le cacciagioni, per i pesci strani.
Definiz: § VIII. Detto di discipline, scrittori, libri, e simili, vale Ben noto per lungo studio, In cui altri ha molta pratica, Che si possiede, o si conosce, a fondo. –
Esempio: Salvin. Disc. 1, 102: L'Enchiridio, aureo libretto d'Epitteto, era famigliare ad un santo prelato.
Definiz: § IX. Detto di scrittura, e più spesso di lettera familiare, ovvero di discorso familiare, ragionamento familiare, e simili, vale Che è diretto a congiunti, amici, o altre persone di confidenza, Che si tiene con essi, intorno a cose per lo più private, in una forma semplice e schietta, e usando il linguaggio comune della gente civile. E detto di stile familiare, significa Piano e naturale, e con modi proprj del conversare domestico. –
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 2, 31: Se i familiari ragionamenti venisser meno, si ragiona, come Iddio vuole, in che guisa il cielo si gira, delle macchie del corpo della luna, della varietà degli elementi, ec.
Esempio: Collaz. SS. PP.: D'una cotal privata e familiar disputazione del Vangelo.
Esempio: Belc. F. Pros. 5, 58: Venne [Leonzio] nei dì d'Eulogio santo patriarca d'Alessandria. E essendo noi in familiare colloquio, ci narrò dicendo ec.
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 2, 336: Le quali (le lettere di Cicerone ad Attico), senza alcun dubbio, sono molto più familiari che quelle che familiari si chiamano.
Esempio: E Varch. Lez. Pros. var. 2, 363: Io ho finalmente.... ritrovato la traduzione del sedicesimo e ultimo libro delle Pistole chiamate famigliari di M. Tullio Cicerone.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 38: Nel resto vi sopplirà il corso ordinario de la lingua, e spezialmente ne lo scriver familiare; il quale ha da esser quasi tutt'uno col parlare.
Esempio: Borgh. V. Opusc. 18: Le dispute così lunghe e tanto sottili hanno bisogno della presenza e della voce viva, e non si possono, nè forse debbono, rimettere a una lettera famigliare.
Esempio: Red. Lett. 1, 22: Ancor oggi si costuma dire ne' discorsi famigliari, ec.
Esempio: Capp. Lez. 263: Persino le lettere famigliari nel secolo quindicesimo.... si leggono malamente tempestate di frasi latine.
Definiz: § X. E detto di atto, contegno, costume, linguaggio, e simili, vale Qual si usa, si tiene, si pratica, fra persone di confidenza, fra amici. –
Esempio: Giord. Op. 2, 24: Ognuno di voi, o signori, vedrebbe volentieri dalle nostre congregazioni rimuoversi quel poco di confusione, e quasi un piccolo tumulto, che v'introduce la famigliare licenza di parlar molti a un tratto, e più con domestica baldanza, che precision di concetti.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 362: Parlando di cose grandi con termini famigliari.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 467: Agnese, animata dal contegno così famigliare e amorevole di Federigo.
Definiz: § XI. Si usò, secondo proprietà latina, per Di servo, Proprio del servo. –
Esempio: Val. Mass. volg. V. 453: Il quale collo avendo il servo tagliato, la spada discorrente del sangue del suo signore mise per le sue interiora. Altri stimano che questi fosse chiamato Euporo: io punto non disputo del nome, ma solamente mi maraviglio della forza della fede famigliare.
Definiz: § XII. Erede familiare, dicesi dai Giuristi Quell'erede che appartiene alla famiglia del testatore, e più specialmente alla sua agnazione. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 1, 38: Questa seconda qualità d'erede, come li giuristi dicono, familiare, si richiede per ragion comune, secondo la più vera opinione, a rispetto del primo acquirente solamente.
Definiz: § XIII. Alla familiare, posto avverbialm., vale In modo familiare, Familiarmente. –
Esempio: Red. Lett. 1, 287: E se io fo seco troppo alla familiare, ne incolpi la sua gentilezza, la sua bontà, che me ne dà campo.
Definiz: § XIV. Avere familiare un autore, un libro, una disciplina, Farsi familiare un autore, un libro, una disciplina, Rendersi, familiare un autore, un libro, una disciplina, e simili, vale Conoscerlo a pieno per continuato studio, o per lunga pratica, Averne, Acquistarne, intera conoscenza, in modo da potersene al bisogno valere con sicurezza. –
Esempio: Cas. Pros. 2, 69: Abbi Terenzio e Virgilio in mano, e leggi l'uno e l'altro per ricreazione, che tu gl'intendi a bastanza. Bisogna farseli familiari, e allegarli a proposito e fuori di proposito, cantarli, recitarli, tradurli, impararli a mente, e non li lasciar mai.
Definiz: § XV. Familiare, trovasi usato in forza di Avverb., per Familiarmente. –
Esempio: Allegr. Lett. ser Poi 7: Fatene fede voi, il qual, familiare usando con tanti nobili e letterati, nella città nostra nati e cresciuti, aveste l'occhio a come ci si parlava.

276) Dizion. 5° Ed. .
FAMILIARE e anche FAMIGLIARE
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pag.525

FAMILIARE e anche FAMIGLIARE.
Definiz: Sost. masc. Chi fa parte della famiglia, cioè dei dipendenti, di persona d'alta condizione; Ministro, Servo: ma oggi è voce di nobile scrittura.
Dal lat. familiaris. –
Esempio: Nov. ant. B. 70: Or questo nostro compagno.... non ebbe egli un pane dal famigliare del Re, altresì come noi?
Esempio: Lanc. Riform. volg. F. 16: Salvo che li familiari propj di coloro che andranno alle predette invitate e ragunanze non si debbano compitare (computare) nel detto novero.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 126: Il quale, per passare malinconia, insieme colla sua donna e con alcuni suoi famigliari, e con suoi cani, un dì ad andare fra l'isola si mise.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 132: Pervenne in Lunigiana, e quivi per ventura con Currado Malespina si mise per famigliare, lui assai acconciamente ed a grado servendo.
Esempio: E Bocc. Decam. 5, 153: Mise veleno in un nappo con vino, e quello diede ad un suo famigliare.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 35: Coloro, che non permettono che le decime si paghino alle chiese, degli animali de' suoi famigliari e pastori suoi, ec.
Esempio: Tass. Dial. 1, 351: Mentre queste cose dicevamo, i famigliari avevan recata l'acqua a le mani.
Definiz: § I. E per similit. –
Esempio: Dant. Parad. 12: Ben parve messo e famigliar di Cristo, Che il primo amor, che in lui fu manifesto, Fu al primo consiglio che diè Cristo.
Esempio: E Dant. Conv. 156: E così si può questo intendere maggiormente e conoscere la sua vittoria, quando dice già: Anima nostra, facendosi familiare di quella.
Definiz: § II. Si usò per Aderente, Seguace, di alcun Grande, o di famiglia di Grandi: ed altresì per Persona addetta alla corte, Cortigiano. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 128: Per la quale cosa il popolo coll'arme a furore corsano a casa degli Uberti, e uccisono Schiattuzzo degli Uberti, e più loro masnadieri e famigliari.
Esempio: Vill. G. 295: Per cagione che 'l detto m. Corso dovea aver morto un popolare famigliare di m. Simone Galastrone suo consorto ad una mischia, e fedite, le quali aveano avute insieme, e quello famigliare v'era stato morto.
Esempio: Cas. Pros. 3, 296: Il Vescovo, chiamato un suo discreto famigliare, gl'impose, che montato a cavallo col Conte, per modo di accompagnarlo, se ne andasse con esso lui alquanto di via, e quando tempo gli paresse, per dolce modo gli venisse dicendo quello che essi aveano proposto tra loro.
Definiz: § III. E per Chi è di una famiglia, ossia ceto di persone, Discepolo, Seguace; ma non userebbesi se non talvolta in poesia. –
Esempio: Dant. Purg. 29: L'un si mostrava alcun de' famigliari Di quel sommo Ippocrate, che natura Agli animali fe' ch'ell'ha più cari.
Definiz: § IV. Vale pure Chi è intrinseco o confidente, Amico; anche per similit. –
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 101: Benigno, giusto e vero Sia a ciascun, familïar di pochi.
Esempio: Petr. Rim. 2, 209: Poi quel ch'a Dio familiar fu tanto In grazia, a parlar seco a faccia a faccia, Che nessun altro se ne può dar vanto.
Esempio: Leggend. SS. Z. 2, 51: Una volta avendo egli invitati a desinare alcuni suoi famigliari, uno di loro.... entroe in cucina, ec.
Definiz: § V. Si disse Chi era della famiglia o corte di alcuna Signoria, Magistrato, Collegio di persone; Famiglio, Donzello, Fante, Birro. –
Esempio: Ordinam. Giust. G. 33: Il detto messer la Podestà mandi.... uno overo più de' giudici overo cavalieri con quelli de' suoi famigliari li quali vorrae.
Esempio: Vill. G. 865: Onde si levò il romore,... e per gli altri famigliari de' Priori, e per quelli del Capitano del popolo.... fu riscosso il detto messer Salvestro.
Esempio: Lanc. Riform. volg. F. 29: Il detto oficiale o suoi familiari, per fare suo oficio, non possa entrare in alcuna chiesa.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 153: Pietro condennato, essendo da' famigliari menato alle forche frustando, passò.... davanti ad uno albergo.
Esempio: Stef. March. Istor. 7, 37: Dove solevano [li Priori] avere cento sergenti, e famigliari, e fanti, li recò a venti.
Esempio: Legg. Band. Leop. 7, 92, 43: Per la patente del canovaro, quoco, comandatori di donzelli, ed altri familiari del Concistoro, lire quattro per ciascheduno.
Definiz: § VI. Parlandosi di cittadini romani, trovasi usato per lo stesso che Cliente. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 211: La cosa.... fu più pesante che l'uomo non credette; però ch'ella tolse a' Patricj tutto il potere di fare tribuni a loro volontà per l'aiuto de' loro famigliari.
Esempio: E Liv. Dec. 1, 306: Commise la bisogna a M. Claudio suo famigliare, ch'egli facesse citare la pulcella a corte.

277) Dizion. 5° Ed. .
FAMILIARESCAMENTE e anche FAMIGLIARESCAMENTE
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pag.526

FAMILIARESCAMENTE e anche FAMIGLIARESCAMENTE.
Definiz: Avverb. In modo familiaresco o famigliaresco, Con familiarità; che oggi diciamo Familiarmente. –
Esempio: S. Bonav. Med. Vit. G. Cr.: Vedi come affettuosamente e familiarescamente parla a loro, e confortagli all'orazione.

278) Dizion. 5° Ed. .
FAMILIARESCO e anche FAMIGLIARESCO
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pag.526

FAMILIARESCO e anche FAMIGLIARESCO.
Definiz: Add. Di famiglia, Proprio della famiglia. –
Esempio: Liv. Dec. 2, 411: Questo famigliaresco destinato è dato al nostro lignaggio.
Esempio: Palm. Vit. civ. 36: Se fuori d'alcun atto o solennità publica in luogo privato si siede, va, convita; o ancora si facesse ragunate private per loro famigliaresche feste o costumi, sia allora rimosso il publico onore del figliuolo, ed il naturale onore del padre rimanga primo e più degno.
Definiz: § Vale pure Che dimostra intrinsechezza, Che si usa, si pratica, tra persone di confidenza; comunemente Familiare.

279) Dizion. 5° Ed. .
FAMILIARISSIMAMENTE e anche FAMIGLIARISSIMAMENTE
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FAMILIARISSIMAMENTE e anche FAMIGLIARISSIMAMENTE.
Definiz: Superlat. di Familiarmente e Famigliarmente. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. Genes. 69: Si visitano tutti insieme continuamente, e visitandosi si cognoscono familiarissimamente.
Esempio: Collaz. SS. PP. G. 18: La mente rimossa e risoluta nell'amore di Dio, familiarissimamente si ragiona con Dio, siccome con su' padre, per ispeziale pietade.
Esempio: Cas. Pros. 3, 219: Per tale l'ho auto sempre, come dimostra lo aver io conversato seco qui familiarissimamente.
Esempio: Gell. Lez. 456: Ho deliberato discorrere alquanto con voi familiarissimamente, e per modo di ragionamento.