Lessicografia della Crusca in rete

Volume 5 - Dizionario 5° Ed.
240) Dizion. 5° Ed. .
FERIDORE. –
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FERIDORE . –
V. Feritore.
241) Dizion. 5° Ed. .
FERIMENTO.
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FERIMENTO .
Definiz: Sost. masc. Il ferire e L'esser ferito. –
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 374: Eran già passate ventiquattr'ore in circa dopo il suo ferimento, quando.... diede fine al suo vivere.

242) Dizion. 5° Ed. .
FERINAMENTE.
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FERINAMENTE .
Definiz: Avverb. In modo ferino, bestiale; Bestialmente. –
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 388: Forse abbiamo un Signore.... che goda di teatri simiglianti a quelli che già furono sì esecrati da' suoi fedeli in Roma ferinamente idolatra?

243) Dizion. 5° Ed. .
FERINO.
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FERINO.
Definiz: Add. Di fiera o Di fiere; ovvero Appartenente a fiera, Proprio di fiera.
Dal lat. ferinus. –
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 262: Li Numidi li più usavano latte e ferina carne.
Esempio: Bocc. Filoc. 650: Il cuore ove tu [pietà] non regni, più tosto ferino è che umano.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 2, 244: Non può manco pregar Giove che torre Voglia le membra a lei ferine e nove.
Esempio: Car. Eneid. 11, 913: Con la fanciulla, a cui fu cibo un tempo Ferino latte, e balia una d'armento Ancor non doma e pavida giumenta.
Esempio: Car. Eneid. 4, 4: Stampano alcuni [dei d'abisso] il suol di ferine orme, E 'n fronte umana han chiome d'angui attorte.
Esempio: E Car. Eneid. 12, 79: Ma s'egli avvien che i vaghi membri suoi Stati sian cibo di ferine voglie, Vuo' che la bocca stessa anco me ingoi.
Esempio: Corsin. B. Torracch. 1, 33: Ivi s'era posato; ed ivi volto In caccia a seguitar ferini armenti, ec.
Esempio: Marchett. Lucrez. 355: In questa guisa appoco appoco i letti Stesi d'erbe e di frondi, abbandonati Furo, e 'l suo primo onor perdè la pelle E la veste ferina.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 65: Commettere uomo con cavallo, e formare di doppia natura umana e ferina un tal mostro, che ec.
Definiz: § I. Detto di odore ferino o sapore ferino, vale Quale suole essere quello della carne delle fiere; comunemente Salvatico. –
Esempio: Domen. Plin. 410: Esso frutto è grande, duro, aspro, e differente dall'altre sorti, di sapore ferino, quasi come è quello de' cinghiali.
Esempio: Red. Osserv. Anim. viv. 137: Sotto la radice della coda de' tassi, tanto maschi quanto femmine, sta aperta una larga caverna,... dove stagna copiosamente una certa poltiglia viscosa e bianca, di odore ferino, grave, noiosissimo.
Definiz: § II. E per Da fiera, Conveniente a fiera, Come di fiera. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 77: Tutto strambellato da' morsi (Trasilione, camuffato da orso), sforacchiato dalle ferite, con infinite mugghia e ferino fremito, ec.
Esempio: E Firenz. Pros. 2, 130: Andatisene in casa, con ferina fame s'inghiottirono quella cena che la infelice vecchierella con estrema diligenza avea lor preparata.
Esempio: Tass. Gerus. 12, 82: E voi, leggiadre membra, or non son questi Del mio ferino e scellerato sdegno Vestigi miserabili e funesti?
Esempio: Leopard. Paralip. 4, 9: Resta che il viver zotico e ferino Corruzïon si creda e non natura.

244) Dizion. 5° Ed. .
FERIRE e talora in alcuni tempi e persone, ma oggi solo in poesia, FIEDERE, forma varia dell'antiquato Fedire
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FERIRE e talora in alcuni tempi e persone, ma oggi solo in poesia, FIEDERE, forma varia dell'antiquato Fedire.
Definiz: Att. Percuotere, Colpire, con ferro o altro, in modo da rompere la continuità della carne e produrre effusione di sangue.
Dal lat. ferere. –
Esempio: Giamb. Vegez. 188: In tutte le navi liburne, bertesche e torri si fanno, acciocchè, siccome d'uno muro, delle più alte torri di legname più agevolmente feggano ed uccidano i nemici.
Esempio: Cont. Ant. Cav. 48: E quasi tutta l'oste di Pompeo li lanciavano e balestravano, e li gettavano petre, e lo feriano e de lancie e de spade.
Esempio: Dant. Inf. 11: Omicidi, e ciascun che mal fiere, Guastatori e predon ec.
Esempio: E Dant. Inf. 22: E il gran proposto volto a Farfarello, Che stralunava gli occhi per ferire, Disse, ec.
Esempio: Stor. Pistol. 8: La gente che v'erano dentro, cominciarono a fuggire, e costoro a seguirli ferendogli e uccidendogli, e la casa rubarono.
Esempio: Petr. Rim. 1, 196: Non fur mai Giove, e Cesare sì mossi A fulminar colui, questo a ferire, Che pietà non avesse spente l'ire.
Esempio: Pass. G. Cr. 62: Iesù parlò a Pietro in cotal forma: Mette nella guaina il tuo coltello; Chi di coltel fier, perirà di quello.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 91: Messer Niccolò fu morto, e Simone in modo ferito, che la seguente notte morì.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 116: Che qualunche s'adagia, il re d'Algiere, Rodomonte crudele, uccide o fere.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 19, 13: Un cavallier villano.... Ferì con una lancia sopra mano Al supplicante il delicato petto.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 96: Il vostro Figliuolo è stato.... Ferito a morte d'una pugnalata Nel petto.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 28: Ecco io inchino le braccia, e t'appresenta Senza difesa il petto: or che nol fiedi?
Esempio: E Tass. Gerus. 5, 30: Or al petto, or al capo, or alla destra Tenta ferirlo, ora alla manca parte.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 11: Essere il primo ad assaltare le fiere, e ferirle.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 550: Morì nell'espugnazione di questo forte lo Sterpinio,... e 'l Marchese di Renti fu ferito assai gravemente d'un'archibugiata in un braccio.
Esempio: Alf. Trag. 2, 208: Ferir; centuplicare i colpi Dobbiam nell'empio: e nulla dirgli.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Salvin. Opp. 156: Garzone omai scherzava (Dioniso) co' fanciulli Compagni, e, avendo ferula tagliata, Fería le salde pietre, e queste al Dio Dolce vin dalle piaghe scaturiano.
Definiz: § II. In locuz. figur. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 68: Se tu sai sì schirmire, Che mi sacci ferire, Tengoti bene esperto Se mi fieri a scoperto.
Definiz: § III. E figuratam. –
Esempio: Cont. Ant. Cav. 59: In battallia le corpora co spade se ferono, e in ozio da' vizj.
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 291: Cristo sì lo mirò, e in quello sguardo li feritte il cuore.
Esempio: Senec. Pist. 115: Tutto il contradio (che nelle infermità fisiche) diviene nelle 'nfermitadi che feggiono e tormentano l'animo: tanto quanto l'uomo n'è più caricato e gravato, meno le sente.
Esempio: Belc. F. Pros. 1, 98: Tal frate andò per farsi beffe di loro, che fu ferito da Cristo innanzi che da loro si partisse.
Esempio: Ar. Orl. fur. 42, 6: È ben dritto per sì caro amico, Che subit'ira il cor d'Orlando feggia.
Esempio: Dav. Tac. 1, 207: Attignere dal perenne fonte della città le più efficaci e vive proprietà naturali, che con impeto scoccano, e fiedono l'animo per diritta via e brevissima.
Definiz: § IV. Poeticam., detto di Amore o Cupido, rispetto alle armi attribuitegli dalla Mitologia, od anche con altra correlazione: e se ne formano altresì locuzioni figurate, attinenti agli effetti della passione amorosa. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 71 t.: Dicono le storie, che le [sirene] aveano ale ed unghie, a similitudine de lo Amore che vola e fiede.
Esempio: Rim. Ant. F. Pann. Bagn. 1, 388: Peggiore stimo che morso di capra, Ov'Amor fier d'artiglio e dà di becco.
Esempio: E Rim. ant. F. Abbr. M. 2, 21: Ma vedi ben che l'ha voluto Quella da cui son nato e per cui fero (parla Amore).
Esempio: Cin. Rim. 50: Amor è uno spirito ch'ancide, Che nasce di piacer, e vien per guardo, E fiere il cor sì come face dardo.
Esempio: E Cin. Rim. 95: Signor, io son colui, che vidi Amore Che mi ferì sì, ch'io non camperòe.
Esempio: Petr. Rim. 1, 237: L'aura celeste, che in quel verde lauro Spira, ov'Amor ferì nel fianco Apollo.
Esempio: Bocc. Amet. 49 t.: Cupido,... venuto in perfetta età, ed avendo l'ali grandissime, cominciato a volare, colle sue saette minacciando e ferendo, come li parve, il mondo discorse.
Esempio: E Bocc. Ninf. fiesol. 3, 24: O Vener bella, col tuo figlio Amore, Che fere i cori e gli animi molesta.
Esempio: Frez. Quadrir. 1, 7: Sì che suoi dardi (d'Amore) e sua vile faretra Nïente curo; e bench'egli mi fera, Il colpo suo mia carne non penetra.
Esempio: Ar. Orl. fur. 20, 135: Costei da la spelonca, ne veniva Dove Issabella, che d'amor ferito Zerbino avea, fu molti dì captiva.
Esempio: Bemb. Rim. 19: Amore, io non mi pento D'esser ferito della tua saetta.
Esempio: Caran. Eustaz. 55: Amore non ha lasciato saetta alcuna nella sua faretra, con cui non mi abbia ferito l'animo.
Definiz: § V. Poeticam. e secondo proprietà latina, riferito alla vittima che si uccideva nel sacrifizio; ed altresì riferito a Patto, Trattato, o simili, in quanto questo si concordava e sanciva mediante l'uccisione di quella. –
Esempio: Ar. Rim. 1, 145: Poichè tra lor feriti ebbeno i patti Che i re fèr prima e i cavalieri poi, E giuramenti o cerimonie ed atti Ciascun secondo i modi e riti suoi; Fu dato il segno, ec.
Esempio: Car. Eneid. 8, 996: Di Giove anzi a l'altare un tener tazze In vece d'armi in mano, un ferir d'ambe Le parti un porco, e far connubj e pace.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 3, 2: E feria è detta dal ferire, Che facevan gli antichi delle vittime Ne i dì de' sacrificj.
Definiz: § VI. E detto dell'arme adoperata a ferire, o del colpo che con essa si mena: anche figuratam. o in locuz. figur. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 2, 137: Vano isguardo è colpo di balestro, perchè fiere più dalla lunga; ma toccamento di mano è colpo di coltello, che più da presso fiere.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 247: I dardi che sono proveduti, meno feggiono.
Esempio: Barber. Docum. Am. 119: Guarda ver l'innocente tender l'arco, Che la saetta fiere te, che credi Lui danneggiar, ma talor non la vedi.
Esempio: Poliz. Rim. C. 218: E quando ha da ferir la sua saetta Il tuo siccome ogn'altro gentil core, Assai più bella e più gentil sarai.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 30: Ma Tancredi gridò.... E con la spada a quel gran colpo occorse. Pur non gì tutto in vano, e ne' confini Del bianco collo il bel capo ferille.
Esempio: Red. Osserv. Vip. 29: Si è parimente esperimentato che le spaventose, orribili e micidiali frecce del Bantan, ferendo, conducono in brev'ora a morte.
Definiz: § VII. E semplicemente per Colpire, Percuotere, con spada od altra simile arma; e usato assolutam., per Menar colpi con essa contro ad alcuno. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 24: E Lancilotto feriva el castellano, che niente il danneggiava; e 'l castellano feriva lui, che quanto arme prendeva, tanta ne mandava alla terra. E Lancilotto feriva lui, e truovalo più forte che diamante; e 'l castellano ferì lui nello scudo, e partillo per mezzo.
Esempio: E Tav. Rit. 1, 432: Sì ci armiamo e síe facciamo alcuno torneamento, nel quale non si fiera d'altra arme che di lancia.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 113: E veggendo la giovane già fuori dell'uscio tirare, tratte le spade fuori, gridaron tutti: ahi traditori, voi siete morti.... E questo detto, gl'incominciarono a ferire.... Per che dopo lunga contesa, ec.
Esempio: Pulc. L. Morg. 22, 173: Abbassaron le lance, e furon rotte, E colle spade a ferirsi tornaro, Dandosi insieme di villane botte.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 93: E portò nel ferire estrema angoscia Al baron di Sidonia, ch'andò giuso.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 18, 46: Non è tra gli affricani un cavalliero Che di lancia ferir sappia o di stocco?
Esempio: E Ar. Orl. fur. 40, 81: Mai di punta non gli trasse, E di taglio rarissimo feria:... Nè mai, qualunque volta si scoperse Ferir, se non di piatto, lo sofferse.
Esempio: Alam. L. Gir. 1, 68: E 'n mezzo il fianco con tal forza il fiede, Che 'n terra l'asta più che mezza resta.
Esempio: E Alam. L. Gir. 3, 67: E di tal possa sopra l'elmo il fere. Che quando arriva la robusta spada Il fe' fuor d'ogni senso rimanere, E l'alma abbandonar l'usata strada.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 21: Clorinda intanto ad incontrar l'assalto Va di Tancredi, e pon la lancia in resta. Ferirsi alle visiere, e i tronchi in alto Volaro.
Esempio: E Tass. Gerus. 19, 43: Primo ei ferì; ma invano ebbe ferito: Non ferì invano il feritor secondo.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 103: Così lo sfida; e di percosse orrende Pria sulla tempia il fere, indi nel collo. L'elmo fatal (chè non si può) non fende, Ma lo scote in arcion con più d'un crollo.
Esempio: Corsin. B. Torracch. 3, 17: Onde assettato Il ferro, Or, dissi, è tempo ch'io lo fieda; Così sprono il cavallo, e con tempesta Giungo a colpirlo in mezzo della testa.
Definiz: § VIII. E per Offendere, Battere, con armi da fuoco, e particolarmente con artiglierie. Detto talvolta delle artiglierie stesse, e usato anche assolutam. –
Esempio: Davil. Guerr. civ. 4, 297: E l'artiglierie, essendo più basse de' forti, ferivano più leggiermente, e facevano molto minor impressione.
Esempio: E Davil. Guerr. civ. 5, 16: Piantati sette cannoni dietro ad una trincera, ridotta a perfezione in pochissime ore, cominciò a ferire i nemici per fianco di tal maniera, che ec.
Definiz: § IX. In locuz. figur. –
Esempio: Savonar. Pred. 14: Quando vi dicono, voi siate escomunicate, e che vi feriscono, date anche voi loro la spadacciata.
Esempio: Car. Arist. Rett. 112: Come sono certi altri, che ne' ragionamenti sanno ferire, e parar con destrezza.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 449: Così bisogna fare a noi, che quanto più siamo incontrati da travagli che feriscono la parte sensitiva, come ora avviene a voi, tanto più vi dovete armare, e di arme gagliarde della ragione; e con quella schermire contro il senso, e tenerlo soggiogato, che non possa vincere la parte superiore delle potenzie nostre, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 85: Pur ch'ella (la mano di Dio) mai non ci abbandoni e lasce, Poco debbiam curar ch'altri ci manche. Chi sa come difende e come fere, Soccorso ai suoi perigli altro non chere.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 2, 5: Conosceva ben io l'uomo bizzarro, E sperai 'n lui vendetta. Ei v'ha ferito; Andianne ch'io vi medichi.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 44: Ferir chi non ha colpa nè peccato, Lo fan solo le birbe e la canaglia; Così s'egli mi punse qualche poco, Sarà stato por ridere e per giuoco.
Definiz: § X. E figuratam. –
Esempio: Cin. Rim. 130: Cominciò apparere In me, sì come fere Lo splendor bel, che de' vostr'occhi raggia.
Esempio: Cic. Opusc. 439: E coloro che già dovrebbero esser morti per ferro, non feggio ancora pur colla voce.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. G. 605: Sie fiere, che tu non t'acconci ad essere ferito d'altrui.
Esempio: Petr. Rim. 1, 217: Dolce m'è sol senz'arme esser stato ivi, Dove armato fier Marte, e non accenna.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 824: Quando.... i rei sieno contra il giudice contumaci, possa ferirli con la scomunica.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 26: Chi caccia il letterato, non ferisce addirittura le lettere, ma il costume di chi di quelle s'abusa, abborrir puote.
Definiz: § XI. Pur figuratam. e poeticam. per Dividere. –
Esempio: Dant. Parad. 32: E sappi che dal grado in giù, che fiede A mezzo il tratto le due discrezioni Per nullo proprio merito si siede, Ma per l'altrui con certe condizioni.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 838: Che dal grado; cioè che da quella sedia.... in verso 'l fondo de la rosa,... lo quale grado, fiede; cioè divide, a mezzo 'l tratto; cioè a mezza la lunghezza de la detta rosa, le due discrezioni; cioè le due differenzie e divisioni, ec.
Definiz: § XII. E altresì figuratam., e parlandosi di cose morali, per Prender di mira, Avere in mira, Risguardare. –
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 227: Le opposizioni predette feriscono solo l'indagazione di que' beni che sono mezzi.
Definiz: § XIII. Talora vale Assalire, Assaltare; detto di capitano o d'esercito. –
Esempio: Machiav. Scritt. ined. 42: Il duca Valentino ne è ito alla volta di Roma; Giampagolo e Pandolfo si truovono con Luca; ed altronde intendiamo Bartolomeo d'Alviano essere venuto a Ravenna con 600 cavalli, e molti hanno opinione che sia per ferire il duca da quella parte, per divertirlo da le imprese di Roma contro li Orsini.
Definiz: § XIV. E figuratam., detto di malattia. –
Esempio: Sassett. Lett. 141: Un gioielliere fiammingo.... aveva più figliuoli, due de' quali in un medesimo tempo furono feriti di questo male.
Definiz: § XV. Poeticam. e detto di cosa, per Lacerare, Produrre lacerazione. –
Esempio: Med. L. Op. 2, 107: Vede da pruni e da taglienti sassi I bianchi piè ferir con gran dolore.
Definiz: § XVI. Per Percuotere, Battere, Colpire; ed anche Urtare. –
Esempio: Giamb. Oros. 421: Spesse volte per grande duolo feggendo il capo alla parete, gridava ec.
Esempio: Dant. Purg. 32: Io vidi calar l'uccel di Giove Per l'arbor giù,... E ferío il carro di tutta sua forza.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 128: In questa melma, e acqua puzzolente e nera, si percuotono, e dibattono, e fierono sè stessi, o mordonsi, e dilaceransi.
Esempio: S. Gir. Grad. 22: Ciò che ella (la colomba) fiere col becco, significa ciò che disse San Girolamo, che 'l predicatore dee gastigare lo suo frate per amore, come s'egli si lamentasse a lui.
Esempio: Ugurg. Eneid. 131: Così disse Enea; e trae della vagina la spada fulgoreggiante, e fiere i retinaculi delle navi col ferro nudo.
Esempio: Tratt. Falcon. 6: Ed abbia un guanto in mano, col quale si fegga la coscia, isgridandolo con grande boce.
Esempio: Bocc. Com. Dant. 2, 329: E da piè si rattrappa, cioè dalle parti del corpo inferiori, le quali si raccolgono in su, e raccolte fierono la spessezza dell'acqua, e quella gli presta aiuto a sospignerlo in alto.
Esempio: Poliz. Rim. C. 50: Provon lor punga e' daini paurosi, E per l'amata druda arditi fansi: Ma con pelle vergata aspri e rabbiosi E' tigri infurïati a ferir vansi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 51: Sopra Gradasso il Mago l'asta roppe; Ferì Gradasso il vento e l'aria vana.
Esempio: Caran. Eustaz. 58: Onde se, dopo che fia la cena finita, nell'uscir di camera, abandonata dalla madre, mi ferirà il piè quello premendo, lo piglierò così percosso, e bacierò la ferita ec.
Esempio: Tass. Gerus. 12, 101: Ma i bianchi crini suoi d'immonda polve Si sparge e brutta, e fiede il volto e 'l petto.
Esempio: Serdon. Esort. volg. 45: Ma chi negherà essere pazzia degna di riso il volere con animo ostinato far forza di ferire con la fronte una pietra durissima, e credere di spezzarla?
Esempio: Bart. D. Suon. 155: La corda,... tirata con violenza fuor della sua natural dirittura,... e quinci rilasciata,... ferisce l'aria e la sospigne con impeto.
Esempio: E Bart. D. Suon. 156: Continuando dunque la corda.... a vibrarsi e a batter l'aria, e sempre a ferir la corda a lui unisona, ne siegue che ec.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 65: Commettere uomo con cavallo e formare di doppia natura umana e ferina un tal mostro, che dal ferire vanamente l'aure, essi poeti addimandarono Centauro.
Definiz: § XVII. E figuratam. –
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 279: Ricostituita una costa dello strumento sopra la linea BA, l'altra costa ferisca il punto D, come apparisce per la linea BD.
Definiz: § XVIII. E per Percuotere, Battere, con sferza e simili. –
Esempio: Senec. Pist. R. 148, 28: Coloro che tardi entrano in cammino, che feggono degli sproni, e studiansi tanto, quanto possono.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 5, 127: Plutone.... al suo infernal impero Gl'infiammati cavalli instiga e fiede.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 15: Le briglie allenta, e con maestra mano Ambo i corsieri alternamente fiede.
Definiz: § XIX. E figuratam. –
Esempio: Tass. Gerus. 5, 18: Tal che 'l maligno spirito d'Averno.... Tacito in sen gli serpe, ed al governo De' suoi pensieri lusingando siede: E qui più sempre l'ira e l'odio interno Inacerbisce, e 'l cor stimola e fiede.
Definiz: § XX. Vale pure Percuotere, Battere, Colpire, e propriamente con violenza; detto figuratam. di onde, vento, fuoco, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 9: Un vento Impetuoso per gli avversi ardori, Che fier la selva, e senza alcun rattento Li rami schianta, abbatte, e porta fori.
Esempio: E Dant. Inf. 15: O figliuol, disse, qual di questa greggia S'arresta punto, giace poi cent'anni Senza arrostarsi, quando il fuoco il feggia.
Esempio: E Dant. Purg. 28: Un'aura dolce, senza mutamento Avere in sè, mi feria per la fronte Non di più colpo che soave vento.
Esempio: E Dant. Purg. appr.: I' dicerò come procede Per sua cagion, ciò ch'ammirar ti face, E purgherò la nebbia che ti fiede (qui in locuz. figur.).
Esempio: Petr. Rim. 1, 127: Dove l'aere freddo suona Ne' brevi giorni, quando Borea 'l fiede.
Esempio: Bocc. Filoc. 1, 120: Sentia alcuno soave e piccolo venticello venire da quella parte, e ferivala per mezzo della fronte.
Esempio: Mart. L. Op. 13 t.: Quando Borea fiede Il nostro clima, e che 'l ghiaccio e la neve Cuopron la terra.
Esempio: Bemb. Rim. 32: Come si spegne poco accesa face, Se gran vento la fiede, Similemente ec.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 138: Lascia oggi il mare A suo grado ferir cruccioso il lito.
Esempio: Car. Eneid. 2, 1151: Avea già 'l foco appresa La città tutta; e già le fiamme e i vampi Ne ferian da vicino.
Esempio: Mont. Poes. 1, 236: Traversa Normandia, traversa il tardo Sbocco di Senna, e il lido che si fiede Dal mar britanno infino al mar piccardo.
Esempio: Leopard. Poes. 67: Quando le rupi e le deserte valli Precipite l'alpina onda feria D'inudito fragor.
Definiz: § XXI. E detto del sole, di luce, raggi, e simili, rispetto alle cose o alle persone che ne sono investite. –
Esempio: Dant. Purg. 4: Gli occhi prima drizzai a' bassi liti; Poscia gli alzai al sole, ed ammirava Che da sinistra n'eravam feriti.
Esempio: E Dant. Purg. 15: E i raggi ne ferian per mezzo il naso.
Esempio: E Dant. Parad. 2: Quasi adamante che lo sol ferisse.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 147: Ancora eran vermigli certi nuvoletti nell'occidente, essendo già quegli dell'oriente nelle loro estremità simili ad oro lucentissimi divenuti per li solari raggi, che molto loro avvicinandosi li ferieno.
Esempio: E Bocc. Filoc. 747: Tu, dolce amico, non eri di quelli che così con l'amico vanno, come l'ombra con colui, cui lo sole fiede, tra' quali se alcuna nebbia si oppone, che privi la luce, con quella insieme fugge.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 3: Ma quando il sol gli aridi campi fiede Con raggi assai ferventi, e in alto sorge, ec.
Esempio: E Tass. Gerus. 6, 106: Ella era in parte ove per dritto fiede L'armi sue terse il bel raggio celeste, Sì che da lunge il campo lor si vede.
Definiz: § XXII. E nel medesimo senso, detto di suoni, e riferito ad aria, cielo, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 41, 11: La voce [del Capitano] senza udirsi in aria sale, In aria che feria con maggior botte De' naviganti il grido universale.
Esempio: Car. Eneid. 2, 374: E d'orribili strida il ciel feriva.
Esempio: E Car. Eneid. 2, 562: De le genti il fremito e le strida Che feriscono il cielo, ec.
Esempio: E Car. Eneid. 2, 793: E di confusïone e di miseria Tale un suon che feria l'aura e le stelle, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 48: L'irreparabil turbo e la tempesta, Che di fremiti orrendi il ciel ferìa.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 17: Alzando per misurati spazj le voci, di maniera che ferivano l'aria.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 7, 407: Confuse ed alte grida ferivano l'aria: Viva l'imperatore, viva il re Carlo!
Definiz: § XXIII. Pure per Percuotere, Colpire, Fare impressione; riferito figuratam. ai sensi o loro organi, ed anche alla persona che mediante quelli riceve l'impressione. –
Esempio: Dant. Inf. 10: Non viv'egli ancora? Non fiere gli occhi suoi lo dolce lome?
Esempio: E Dant. Rim. 98: Degli occhi suoi, come ch'ella gli muova, Escono spirti d'amore infiammati, Che fieron gli occhi a qual, che allor gli guati (qui in locuz. figur.).
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 83: Un lungo grido, Un alto duol l'orecchie gli feria.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 16, 79: Or che l'orecchie la novella rea Del gran periglio di Zerbin gli fere.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 2, 192: Ahi lasso me, l'orecchie.... mi fere La voce del mio figlio.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 58: Nè odore alcuno d'origano vi si sente, nè che per l'acuità sua ferisca il naso.
Esempio: Tass. Gerus. 12, 46: Fere il gran lume con terror le viste De' Franchi, e tutti son presti ad armarsi.
Esempio: Giacomin. Oraz. 46: Massimamente quando oggetti presenti feriscon la vista, e crean ne la fantasia fantasmi possenti ad alterarla.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 3, 106: Onde avvenga che di essi suoni, differenti di tuono, alcune coppie siano con gran diletto ricevute dal nostro sensorio, altre con minore, ed altre ci feriscano con grandissima molestia.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 369: Eccessiva sarebbe quella luce, che arrivasse a ferire in qualche maniera le pupille ancora alle talpe.
Esempio: Marchett. Lucrez. 242: Tenui e rare Son viepiù dell'immagini che gli occhi Fiedono.
Esempio: Parin. Poes. 15: Sì che men aspro a' delicati spirti, E men barbaro suon fieda gli orecchi!
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 23: Alla montagna disse la neve: Beato il monte che me riceve.... Ma allor che il cingo di bianchi fiocchi, Di ben lontano ferisce gli occhi.
Esempio: Leopard. Poes. 78: Intanto il guardo Steso nell'aria aprica Mi fere il sol, che ec.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 333: E la prima volta che gli ferì gli orecchi quello scocco, così inaspettato,... gli fece un senso misterioso e solenne.
Definiz: § XXIV. E riferito ad animo, cuore, ovvero a mente, fantasia, e simili, ed altresì alla persona medesima, pure per Percuotere, Colpire, Fare impressione; o con più grave senso, Colpire dolorosamente, Fare impression dolorosa, Travagliare, Affliggere. –
Esempio: Senec. Pist. 290: Queste cose ci feggono il cuore udendole, e da neuno l'udiamo dubitare, nè domandarne, tanto è grande la forza della verità, benchè ragione non se ne renda.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 2, 192: Ahi lasso me,... 'l cor mi fere La voce del mio figlio.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 220: Quel che mi ferisce fino all'anima, è un'altra libertà che quasi in ogni casa vien loro (a' figliuoli) conceduta contra il dovere.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 1, 248: Benchè tali verità feriscano tutti, hanno contuttociò molto più di forza sopra di noi cristiani.
Esempio: Pindem. Poes. 342: Concetto.... Rancio e vulgar nella favella nostra, Se di galliche voci esca vestito, Fere le menti d'improvvisa luce (qui in locuz. figur.).
Esempio: Giord. Op. 1, 234: Separarsi dal marito:... perdere le figliuole:... finalmente (e questo più feriva il cuore), finalmente abbandonare (e chi sa a quanti casi?) il figliuolo testè nato.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 71: Par che ciò ne' suoi viaggi sia Quel, che più gli ferì la fantasia.
Definiz: § XXV. E riferito a cose astratte o morali, pure per Offendere, Pregiudicare. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 697: Cominciarono essi a dolersi o a condolersi co' Legati, che si volesse ferire un decreto stabilito da tutto il Sinodo con somma unione.
Esempio: E Pallav. Stor. Conc. 3, 803: Gli articoli proposti già da' Legati esser così pregiudiciali universalmente a' principi, e ferire sì specificamente i diritti della sua corona, che ec.
Definiz: § XXVI. Neutr. pass. ferirsi Offendere se medesimo con ferro od altro, in modo da spargerne sangue; sia volontariamente, sia per accidente. –
Esempio: Niccol. Poes. 2, 38: A che mi manca il piede Sulla lubrica via? B. Signor, nol sai? Foscaren si ferì. L. Ben su nemico Sangue si cade.
Definiz: § XXVII. Si usò per Gettarsi con impeto, Precipitarsi, Scagliarsi, fra più persone; parlandosi di combattenti. –
Esempio: Cont. Ant. Cav. 48: S'abandonò a la morte, e feriose fra quelli de Pompeio, e tanto fe' per la forza e franchezza sua ch'esso solo, ec.
Esempio: Liv. Dec. 2, 236: Decio armato, e acconcio al modo Gabino, montò a cavallo, e urtollo delli speroni, e ferissi nel mezzo della pressa de' nemici.
Definiz: § XXVIII. E Ferirsi sulla spada, trovasi poeticam. per Trafiggersi gettandovisi sopra. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 52: Il pome de la spada in terra pone, Chè su la punta si volea ferire.
Definiz: § XXIX. Neutr. Recare, Dare, Infliggere, ferita ad alcuno o in alcuno: ma in tal senso non si userebbe se non talvolta in poesia. –
Esempio: Stor. Pistol. 294: Gli arcieri d'Inghilterra, che erano sotto le carrette per difesa del campo loro, ferivano crudelmente alla gente di Francia.
Esempio: Frez. Quadrir. 1, 1: Nella faretra al fianco avea [Cupido] gli strali D'oro, e di piombo, e di doppia potenza, Co' quali e' fere a i dei ed a i mortali.
Esempio: Poliz. Rim. 1, 94: Or vedrò, figli (parla Venere agli Amori), qual di voi, più vale: Gite tutti a ferir nel toscan coro: Ch'i' serbo a chi fier prima un arco d'oro.
Definiz: § XXX. Per Venire contro, Dare addosso, e simili, ad alcuno; e usato assolutam., Menar colpi, Combattere, od anche Dar l'assalto. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 29: E Lancilotto allora rimonta a cavallo, ed impugna sua lancia, e ripassa il fiume, e comincia a ferire contr'alle genti del re Artù; e quanti ne scontra, tutti gli veniva abbattendo per terra. Ed al ferire che lui faceva ben lo seguiva lo re Meliadus e l'alto prencipe Galeotto e loro cavalieri.
Esempio: E Tav. Rit. 1, 193: E se voi vedete che io abbia vittoria, sì mi seguitate arditamente, e siate prodi e sicuri allo bene ferire.
Esempio: E Tav. Rit. 1, 532: Imperò che Lancialotto, con sua cavalleria, spesse volte, di dì e di notte, feria nell'oste.
Esempio: Lucan. volg. 169: A me sarebbe ontia, quando li corni e le trombe sonassero, e la battallia dovesse ferire, se io mi levasse da lato di mia mogliera.
Esempio: Liv. Dec. 1, 401: A queste parole si mossero li Volsci, e.... mettono mano alle spade, e fanno un aspro assalimento; e ricominciaro a ferire per sì grande izza, ch'egli dipartiro la pressa, e fecero rinculare li Romani, ec.
Esempio: E Liv. Dec. 2, 349: L'altra moltitudine, sì lassa e sì affannata come ella era, ferì appresso, e alla fine passò gli ordini de' nemici.
Esempio: E Liv. Dec. 2, 431: Li cavalieri punsero li cavalli delli speroni, e con le redine abbandonate corsero sopra li nemici, e dirompono gli ordini, e forano le schiere in qualunque parte elli feggono.
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 75: Astolfo, che Grifone ed Aquilante Ed all'insegne e più al ferir gagliardo, Riconosciuto avea gran pezzo inante, ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 17, 16: E ferir tutti sopra a Rodomonte E nel petto e nei fianchi e ne la fronte.
Definiz: § XXXI. In locuz. figur. –
Esempio: Dant. Vit. Nuov. 27: Ch'Amor quando sì presso a voi mi trova, Prende baldanza, e tanta sicurtate, Che fiere tra' miei spirti paurosi, E quale ancide, e qual caccia di fuora.
Esempio: E Dant. Conv. 303: Per che omai con tutta licenzia, con tutta franchezza d'animo, è da ferire nel petto alle visate opinioni, quelle per terra versando, acciocchè la verace per questa mia vittoria tenga lo campo della mente di coloro ec.
Esempio: Cavalc. Tratt. Stolt. 255: De i capitani di Dio, che non sono arditi di ferire a i grossi, ma percuotono pure alla gente minuta.
Definiz: § XXXII. E per Muover contro al nemico, Andare ad assalire: detto di Stato, esercito, e simili. Ma non è oggi di uso comune. –
Esempio: Machiav. 2, 273: E se questa cosa comincia ad venire in dibattito, vostre Signorie saranno ad ogni modo richieste di aiuto da questo Signore, e ricerche che feriate dal canto loro.
Definiz: § XXXIII. E per Battere, Picchiare, sopra checchessia. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 122: Uno sul collo, un altro su la groppa Percuote, e chi nel petto e chi ne l'ala; Ma come fera in s'un sacco di stoppa, Poi langue il colpo, e senza effetto cala.
Definiz: § XXXIV. E per Venire in un dato luogo, Far capo ad esso; ma con violenza e rapidità, difilato o diritto, inaspettatamente, e simili: detto di esercito o di capitano. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 259: Appresso, che io ricercassi e pregassi vostre Signorie da sua parte, che fussino contente.... mostrare ad tutto el mondo essere sua amiche, e mandare verso el Borgo e' loro cavalli, e farvi ragunata di fanti, per potere insieme con seco ferire verso Castello o verso Perugia, come fussi a proposito.
Definiz: § XXXV. Per similit., detto di animale di rapina, per Piombare, Avventarsi; ed altresì Avventarsi sulla preda. –
Esempio: Dant. Purg. 9: Fra me pensava: Forse questa [aquila] fiede Pur qui per uso, e forse d'altro loco Disdegna di portarne suso in piede.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 201: L'uccello si dice ferire, perchè ingremisce la preda colli artilli dei piedi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 38: Tosto che 'l ladro (Atlante sull'Ippogrifo).... Vede la bella e cara donna mia; Come falcon che per ferir discende, Cala e poggia in uno atimo, e tra via Getta le mani, e lei smarrita prende.
Esempio: Mart. V. Lett. 42: Per far poi come l'aquila, che dall'altezza sua, con l'acutezza del suo vedere, si risolve dove vuol andare a ferire, e in quale schiera d'uccelli vuole essercitar l'ugna e adoperare il becco.
Definiz: § XXXVI. Per Terminare, Far capo a un dato luogo, e propriamente in dirittura; Riuscire, Battere: detto di linea, via, e simili; e con maggiore efficacia, Andare a ferire. –
Esempio: Dant. Inf. 10: Lasciammo il muro, e gimmo in ver lo mezzo Per un sentier ch'ad una valle fiede.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 293: E gimmo in ver lo mezzo; del cerchio, Per un sentiere che a una valle fiede; cioè che capita alla valle ove si discende nel VII cerchio, come la saetta che termina lo suo corso ove ella ferisce.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 188: Dove appunto le suddette estremità sarebbero andate a ferire, se si fossero prolungate.
Definiz: § XXXVII. E talora usato in frase, o maniera particolare. Come parlandosi di chi ambiguamente discorra, si suol dire:
Esempio: Esempio del Compilatore Io non so dove e' si voglia andare a ferire; che altrimente si dice, Non so dove e' si vada a parare, a battere. –
Crusc. Vocab. III.
Definiz: § XXXVIII. E riferito a cose morali, vale Esser rivolto, inteso, diretto, Tendere: detto così di persona, come delle facoltà od atti dell'anima. –
Esempio: Dant. Purg. 16: La gente, che sua guida vede Pure a quel ben ferire, ond'ell'è ghiotta, Di quel si pasce, e più oltre non chiede.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 380: Sua guida vede; cioè lo suo pastore, che de' essere sua guida, Pur a quel ben ferir; cioè pur dirissare lo desiderio e la intenzione al ben temporale.
Esempio: Segner. Pred. 348: Non procurò Cristo sempre con tutte l'arti di farsi da' mortali tener per Dio? Cert'è, che qui comunemente feriva la sua intenzione, qui battevano i suoi discorsi.
Definiz: § XXXIX. Per similit. –
Esempio: Dant. Conv. 248: Siccome il divino Amore è tutto eterno, così conviene che sia eterno lo suo oggetto di necessità, sicchè eterne cose siano quelle ch'egli ama. E così face questo Amore amare, chè la sapienzia, nella quale questo amore fere, eterna è.
Definiz: § XL. Pure per Terminare, Far capo, Battere; detto di raggio visivo, sguardo, o simili. –
Esempio: Dant. Inf. 18: Attendi, e fa' che feggia. Lo viso in te di questi altri mal nati, A' quali ancor non vedesti la faccia, Perocchè son con noi insieme andati.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 482: Attendi, e fa' che feggia; cioè si dirizzi, Lo viso in te di questi altri mal nati; che non li ài ancor veduti.
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 267: Metterà poi l'occhio nel piedi del filo o triangolo, cioè nell'angolo inferiore che forma il filo co 'l piano dell'oriuolo, e mandando il raggio visuale, come per una mira sopra il lato od angolo superiore del filo o triangolo, egli andarà dritto a ferire nel proprio punto del polo.
Definiz: § XLI. E per Battere, Venire a percuotere, Cadere; detto di luce o lume, sia naturale sia artificiale, ed altresì detto del sole o de' raggi solari. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 444: E vanno ivi presso là dove feriva il lume della luna, e affiguraronsi insieme.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 168: Il sole, il quale era ferventissimo, essendo già al mezzo giorno salito, feriva alla scoperta ed al diritto sopra il tenero e dilicato corpo di costei e sopra la sua testa, da niuna cosa coperta, con tanta forza, che non solamente le cosse le carni, ec.
Esempio: Bart. C. Tratt. Albert. 75: Debbono [i pittori] considerare che in quella superficie sopra la quale feriscono i razzi de' lumi, esso colore sia quanto più si può chiaro e luminoso.
Esempio: Pindem. Poes. 21: Quando la rosata Luce ne' suoi bicchier fere e risplende.
Definiz: § XLII. Pur detto di lume o luce qualsiasi, e riferito all'organo della vista, per Fare impressione su quello. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 11: Fece l'effetto mille volte esperto Il lume, ove a ferir negli occhi venne.
Esempio: Bemb. Rim. 79: E già ne gli occhi miei feriva il giorno.
Definiz: § XLIII. E per Battere, Percuotere, con violenza, contro checchessia; detto di tempesta, vento, mare, e simili. –
Esempio: S. Gir. Grad. 66: Viene le piove, e l'acqua, e 'l vento, e fiere nella magione, ed ella cade, e dà grande percossa.
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 55: Eran tavole e travi pel ferire Del mar sdrucite, macere e sbattute.
Definiz: § XLIV. E in particolare, detto di vento, per Battere, Percuotere, con maggiore o minor forza, in alcuna cosa, parte, o simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 22, 9: Un ventolin che leggiermente all'orza Ferendo, avea adescato il legno all'onda.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 27, 17: Potean veder gli alloggiamenti.... E le bandiere in che feriano i venti.
Esempio: Molz. Ninf. tib. 73: Tesseva un cerchio leggiadretto e lento, Che legge prescrivesse al vago crine, Quand'ei, fra l'onde d'or ferendo il vento, Ondeggia ed erra sulle fresche brine, La vaga Ninfa.
Esempio: Car. Eneid. 3, 226: Con un vento Che ne feria senza ritegno in poppa, Quasi a volo andavamo.
Esempio: E Car. Eneid. 3, 746: Fu di remi e d'armi Ciascun legno provvisto, e perchè 'l vento Che secondo feria, non punto indarno Spirasse, ordine avea di scior le vele.
Definiz: § XLV. E per Cadere, Piombare, Precipitare, addosso a chicchessia: detto di cosa. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 46, 136: Come talvolta, ove si cava l'oro Là tra' Pannoni o nelle mine ibere, Se improvisa ruina su coloro Che vi condusse empia avarizia, fere, Ne restano sì oppressi, che ec.
Definiz: § XLVI. Per Colpire, Percuotere, Dare in un determinato luogo, segno, punto, o simili: detto anche, figuratam., di arma od arnese. –
Esempio: Giamb. Vegez. 168: Alquanti centoni e coltrici.... si calcano, ed in quegli luoghi si pongono ove fiede il bolcione.
Esempio: Plut. Vit. 194: Non è certo giusta cosa che quelli, che non lancia, fiera al segnale sanza lanciare.
Esempio: Bocc. Laber. 74: Come arme portassono, o sapessono nella chintana ferire (qui in locuz. figur.).
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 293: La saetta.... termina lo suo corso ove ella ferisce.
Esempio: Bemb. Stor. 11: Ordinarono che i detti giovani una volta l'anno alla loro città o castello, a certo dì ordinato, si riducessero, e quivi a ferire tutti in un segno con la detta arme si essercitassero.
Definiz: § XLVII. E figuratam. –
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 230: Non v'ha uomo tanto ignorante, che nella maggior parte de' suoi interni giudicj non ferisca nel vero.
Definiz: § XLVIII. E per Urtare, Cozzare, in checchessia, detto di cose. –
Esempio: Cont. Ant. Cav. 48: Esso era sì pieno de lancie e de dardi, de quadrelli,... che quando li era lanciato o saetato le lancie e li quadrelli, l'uno en l'altro feriva.
Esempio: Plut. Vit. 141: La galea di Filisto ferì in terra.
Esempio: Vill. G. 767: E rupponvi quattro galee, ferendo a terra, cariche di prigioni.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 52: Era allora per avventura, quando la barca ferì sopra il lito, una povera feminetta alla marina;... la quale, vedendo la barca, si maravigliò come colla vela piena fosse lasciata percuotere in terra.
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 1, 82: Si levò un vento.... che menò la nave mia a piombo a ferire in uno scoglio ch'era presso a terra.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 76: Giù diroccando, a ferir venne Prima nel fondo il ramo saldo e forte. Ben si spezzò; ma tanto la sostenne, Che 'l suo favor la liberò da morte.
Esempio: Bart. D. Suon. 155: E questa (l'aria), continuando l'agitazione impressale, va a ferir con essa nell'altra corda unisona,... la quale, al ricevere di quel primo urto, vien piegata, ec.
Definiz: § XLIX. Ferir colpo, o colpi, o simili, ed anche una ferita; maniere derivate dal francese, e proprie specialmente de' romanzi cavallereschi, le quali si usarono per Menare un colpo, o Menar colpi, con spada, o simile, Colpire, Ferire; in costrutto anche con un doppio oggetto, indicante la persona che lì riceve. Ed anche trovasi Ferire le spade, per Colpire, Ferire, con quelle. –
Esempio: Giamb. Vegez. 19: Ed ancora colui che fiede taglione, il braccio diritto, e tutto quel lato disarma, ma la fedita puntone si fiede stando il corpo coperto, e l'avversario percuote prima che 'l vegga.
Esempio: Cont. Ant. Cav. 53: Quando Tolomeo li fecea per lo petto le spade ferire e drieto passare, esso stava sì fermo senza mutare colore, come elli non fosse toccato.
Esempio: Lucan. volg. 104: Vergenteo.... ferì Ridulfo sì gran colpo sopra le spalle, che 'l mise ginocchioni mal suo grado. E poi ricoverò l'altro colpo, quando lo vidde ginocchioni, e ferillo sopra l'elmo sì gran colpo, che l'elmo scassò tutto.... Allora si trasse avanti uno conostabile,... e ferillo ne la gamba uno gran colpo, ec.
Esempio: E Lucan. volg. 130: Venne là dove li colpi si ferivano, e fecesi tenere lo scudo davanti, e prese una accia a due mani, ec.
Esempio: Tav. Rit. 1, 193: E però allora.... trae [lo conte] a ferire Tristano uno grande colpo sopra l'elmo, sicchè per alquanto a Tristano innaverò; ma in su quella Tristano ferì lui uno sì grande colpo sopra dello suo elmo, ch'egli gliele partì per dritto mezzo, e la cuffia del ferro e lo buono brando gli cacciò fino a' denti.
Esempio: E Tav. Rit. 1, 279: E messer Oris.... mette mano a sua spada, e fiere addosso a messer Tristano grande colpo sopra de l'elmo, e fierelo una volta e due e ancor più.
Esempio: E Tav. Rit. 1, 365: E lo Re ferì Tristano grandissimo colpo sopra lo scudo; e Tristano fiere lui, e portollo alla terra tutto delibero.
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 81: Feria maggior percosse il re Gradasso; Ma quasi tutte al vento erano sparte.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 9, 53: E un asinello uscì, che due stivali Per orecchie avea Con l'orecchie.... ferìa colpi mortali (qui per similit.).
Definiz: § L. Quindi la locuzione avverbiale Senza colpo ferire, o Senza ferir colpo, rimasta così nella lingua nostra come nella francese, a significare Senza combattere, o Senza fare, o trovare, resistenza. –
Esempio: Liv. Dec. 2, 52: Quelli ch'erano nel poggio fecero un poca di difesa; ma l'altra battaglia, incontenente ch'udirono il grido, non pur solamente non ardiro d'attestarsi, ma fuggiro senza colpo ferire.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 3, 350: Cominciarono i gentiluomini a pregare il Duca di Lungavilla che gli conducesse a combattere, parendo loro grande affronto che sopra la faccia propria, senza ferir colpo, s'avesse da perdere quella terra.
Definiz: § LI. Ferir torneamento, e Ferire lo stormo; maniere, pur proprie del linguaggio romanzesco, le quali si usarono per Far torneamento, o torneo, Torneare, e Fare stormo, o combattimento, Combattere, Assalire; detto di schiera, esercito, o simili. –
Esempio: Nov. ant. B. 58: Piacciavi di donarmi una grazia, cioè che un torneamento feggia, là dove io porti arme con li nobili cavalieri.
Esempio: Lucan. volg. 198: Se tu non ne pigli guardia, tua cavallaria pigliaranno le 'nsegne e ferirà lo stormo, se tu non t'avacci (il lat. ha: prosilient acies).
Esempio: Dant. Inf. 22: Corridor vidi per la terra vostra, O Aretini, e vidi gir gualdane, Ferir torneamenti e correr giostra.
Esempio: Tass. Rim. 3, 28: Non ferì torneamento, o corse giostra Altri così, nè maggior pregio attende.
Definiz: § LII. Ferire il punto, vale Dar nel segno. –
Crusc. Vocab. III.
Definiz: § LIII. Ferire la vena. –
V. Vena.
Definiz: § LIV. Ferire nel molle. –
V. Molle.
245) Dizion. 5° Ed. .
FERITA.
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FERITA.
Definiz: Sost. femm. L'effetto del ferire; Laceramento, Taglio, Squarcio, fatto in corpo vivente, mediante arme o altro, con effusione di sangue. –
Esempio: Benciv. Mes. 55: Fassene medicina nobile, che sana le fistole e le ferite.
Esempio: Liv. Dec. 1, 105: Bruto trasse fuori il coltello della ferita tutto sanguinoso, ec.
Esempio: Dant. Inf. 22: A lui, che ancor mirava sua ferita.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 15: Dissono voleano fusse morto: chè così fia grande l'odio della morte come delle ferite.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 3, 63: E sopra a questo gli aveva dato, ch'egli non potesse essere ferito di ferite di ferro.
Esempio: Machiav. Stor. 2, 215: Sopra il quale [Giuliano] Francesco de' Pazzi gittatosi, lo empiè di ferite.... Messer Antonio e Stefano dall'altra parte assalirono Lorenzo, e menatogli più colpi, d'una leggier ferita nella gola lo percossero.
Esempio: Ar. Orl. fur. 40, 33: D'uomini morti pieno era per tutto; E de le innumerabili ferite Fatto era un stagno, ec.
Esempio: Alam. L. Gir. 15, 119: E ricever e dar ferite e botte.
Esempio: Car. Eneid. 12, 695: Il sangue d'ogni parte De la ferita in fondo si raccolse.
Esempio: Cellin. Vit. 107: Anguillotto nel medesimo tempo toccò una ferita nel braccio dritto.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 498: E le fasce, con che era fasciata La piaga, cadder lì da lor da loro, Negre per il velen che v'era sopra. I. E la ferita? A. Risaldata affatto, Mostrava sol la cicatrice fresca.
Esempio: Tass. Gerus. 12, 83: E come il move Suo disperato di morir desìo, Squarcia le fasce e le ferite, e piove Dalle sue piaghe esacerbate un rio.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 67: Pregavan Marzio, stanco ormai per la gran fatica durata e per le ferite ricevute, che si ritirasse.
Esempio: Lipp. Malm. 1, 60: Con fasce, pezze e taste, accomodate Per farsi alle ferite le chiarate.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 85: Colpivano a dirittura negl'inimici, ed ancor essi seminavano largamente tra quelli ferite e morti, e rendevano strage a strage.
Esempio: Vallisn. Op. 1, 358: Disse un altro di aver veduto morsicato [da una vipera] un pastorello dietro agli armenti, a cui accorso subito un altro, fece varj tagli con un coltelletto sulla ferita; poi ec.
Esempio: Mont. Poes. 2, 179: Molte, nè però mortali Gli solcavano tutta la persona, E a poco a poco gli rapian la vita, Le ferite.
Definiz: § I. In locuz. figur., e altresì figuratam. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 68: Questa mia ferita Non può esser guarita, Per altra condizione Senza assoluzione.
Esempio: Cic. Tusc. 32: Sia adunque uno, il quale niente abbia di male, e non abbia dalla fortuna ricevuto ferita alcuna.
Esempio: Med. L. Op. 2, 33: Non sana mai la sua (della Gelosia) immortal ferita.
Esempio: Machiav. Princ. 97: Aspetta [l'Italia] qual possa esser quello che sani le sue ferite.
Esempio: Serdon. Esort. volg. 39: M'appello a quella sentenza de' sacri proverbj: Migliori sono le ferite dell'amico, che i fraudolenti baci del nimico.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 445: Quando la persona non è di fama perduta, ogni ferita che sopravvengale nella riputazione lascia il suo segno.
Esempio: Martin. T. V. 10, 307: Le ferite ch'essi (i maligni) fanno, son ferite di frecce lanciate da fanciullini.
Esempio: Leopard. Poes. 33: Oimè quante ferite, Che lividor, che sangue!
Esempio: Niccol. Poes. 1, 361: La mia ferita Ei credea mitigar.
Esempio: E Niccol. Poes. 1, 369: Oh brevi Giorni d'amor! I. Le tue ferite ancora Stillan di sangue: se la forza è poca D'ogni umano argomento, un Dio le chiuda.
Definiz: § II. Pur figuratam. e poeticam., detto di passione amorosa. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 100: Ma le ferite impresse Volgon per forza il cor piagato altrove.
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 18: La bella donna che cotanto amava, Novellamente gli è dal cor partita; Chè per incanto Alcina gli lo lava D'ogni antica amorosa sua ferita.
Esempio: Chiabr. Rim. 2, 143: Occhi, che alla mia vita Deste un tempo ferita Piena di tal diletto, Che io vi offeriva il petto; Qual novella vaghezza Cangia vostra bellezza Per via, che alla mia vita Or non date ferita?
Definiz: § III. E per Il colpo stesso, o Percossa, che cagiona la ferita. –
Esempio: Tass. Gerus. 8, 18: Molti d'essi piagati, e molti spenti Son da cieche ferite all'aer bruno.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 482: Quindi era uguale l'ardir ne' vili e ne' forti; perchè ugualmente eran lanciate in incerto e le palle, e le pietre, e i fuochi artificiali, e le ferite cieche d'ambe le parti.
Definiz: § IV. E in particolare, per Taglio fatto da chirurgo o da veterinario. –
Esempio: Pallad. Agric. 195: Le ferite della castratura [del giovenco] s'ungan con cenere di sermenti, e con schiuma d'argento.
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 111: Gli fu (al Papa) inviato il Girò litotomo regio, che.... è famoso per chirurgia, ma più merita d'esser famoso per aver data con una sua ferita sì gran salute alla Chiesa.
Esempio: Algh. Litot. 79: Ed ivi fattolo posare colle gambe alquanto larghe, metta una pezza morbida sopra la ferita, e fattolo coprire ec.
Definiz: § V. Per similit., Taglio, o Squarcio, fatto nelle piante. –
Esempio: Soder. Coltiv. 38: Se per sorte in lavorando le viti con zappa, o marra, o vomere, elle s'offendessero, mettasi sopra alla ferita terra sottilissima mescolata con lo sterco di capra, o pecora, e si leghi attorno coprendosi bene con terra smossa; ma se la ferita sarà alle radici, pongasele sopra, ec.
Esempio: E Soder. Coltiv. 47: Imperciò quelle [viti] volte a tramontana si taglin poco, nè si faccia al tempo freddo, che abbrucia le ferite.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 332: Perchè s'ha egli da supporre così dannosa la potatura fatta per una necessità nel mese di maggio o di giugno, quando più facilmente e più presto può assodarsi la ferita?
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 8: Volle mutar con fortunato innesto In dolce frutto il frutto aspro di pria.... Quindi adeguato e fesso il tronco, intruse Di bietta in guisa alla ferita in seno I giovani germogli, ec.
Definiz: § VI. E per Apertura, Squarcio, Spacco, riferito genericamente a cosa materiale. –
Esempio: Salvin. Opp. Annot. 422: Il.... cuneo battuto per di sopra nel suo largo, fa una ferita e squarcio grande, perciocchè mette a leva di qua e di là, ficcandosi e discontinuando le parti violentemente.
Definiz: § VII. Medico di ferite, si disse per Medico cerusico. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 132: Melibeo convocò una gran moltitudine d'uomini, intra i quali furono medici di ferite e di fisica.

246) Dizion. 5° Ed. .
FERITÀ, FERITADE e FERITATE.
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pag.765

FERITÀ, FERITADE e FERITATE.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Fero. L'esser fero, ossia fiero, feroce; Ferocia, Crudeltà, e anche Bestialità. Ma è voce propria, più che altro, del linguaggio poetico.
Dal lat. feritas. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 161: Or mira il fero Erode,... Vedi com'arde prima e poi si rode, Tardi pentito di sua feritate.
Esempio: Varch. Stor. 1, 137: Gli Otto di Pratica, dubitando della non credibile ostinazione e inumana ferità di quelle parti, scrissero subito, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 85: Questo pensier la ferità nativa, Che dagli anni sopita e fredda langue, Irritando inasprisce e la ravviva Sì, che assetata è più che mai di sangue.
Esempio: E Tass. Lett. 2, 46: Coloro che nel mio caso son giudici, non la ferità barbara, o la greca a la barbara somigliante, debbono proporsi per esempio, ma la giustizia di coloro, secondo le leggi de' quali il mondo ancora è governato.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 90: Pare a me che l'errore di Teseo fusse di bontà e d'umanità, e quel di Romulo d'arroganza e ferità.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 187: Ma non furono preservate le chiese, che dalle mani de' soldati Ugonotti non fossero con brutti esempj di barbara ferità spogliate e desolate.
Esempio: Maff. Scienz. cavall. 93: Alcuni antichi scrittori.... nominarono [costoro] Longobardi; ed oltre a quelli anche Patercolo, che gli narra in tempo di Nerone sconfitti, asserendo che superavano in ferità le altre genti della Germania.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 1, 129: Risuonava tutta Italia di querele contro la ferità di un Fiorentino innalzato al sommo seggio delle perdonanze.
Definiz: § I. Detto di animali. –
Esempio: Tass. Gerus. 8, 83: Così leon, ch'anzi l'orribil coma Con muggito scotea superbo e fero, Se poi vede il maestro, onde fu doma La natia ferità del core altero, Può del giogo soffrir l'ignobil soma, ec.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 114: Quale il leon si sferza e si percote Per isvegliar la ferità nativa; Tale ei suoi sdegni desta.
Definiz: § II. Per Durezza, Asprezza, Crudeltà; parlandosi specialmente di cose d'amore. –
Esempio: Tass. Gerus. 16, 63: Già 'l giungo e 'l prendo; e 'l cor gli svello, e sparte Le membra appendo, a i dispietati esempio. Mastro è di ferità: vuo' superarlo Nell'arti sue.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 133: Per me stessa, crudel, spero sottrarmi Alla tua feritate in alcun modo.
Esempio: Guarin. Past. fid. 3, 3: Tu mi chiami crudele, immaginando Che da la ferità rimproverata Agevolo ti sia forse il ritrarmi Al suo contrario affetto.
Esempio: E Guarin. Past. fid. appr.: È vera onestate Quella che 'n bella donna Chiami tu feritate.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 3, 8: Altro mai non s'ascolta, Che dir mal delle donne Che crude, che spietate, Ch'elle son tutte orgoglio, E tutta feritate.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 1, 33: È troppa feritade (Non chiude alma gentil tanto rigore) Vibrar dardi di sdegno A chi ti porge incatenato il core.
Definiz: § III. Per Asprezza di natura, Rozzezza, Salvatichezza, Barbarie. –
Esempio: Car. Eneid. 1, 484: A far sì ch'a' Troiani Fosse Cartago e il suo paese amico, Perchè.... la regina.... Non fosse lor, per ferità de' suoi O per sua tema, inospitale e cruda.
Esempio: Tass. Lett. 1, 37: Ne' luoghi totalmente alpestri e malagevoli, e separati dal commercio del piano, si trova la gagliardia e la ferità, scompagnata da ogni umanità e industria civile.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 3, 369: Roma antica, ai tempi di Nerone e di Eliogabalo, era per un certo verso tanto barbara e depravata, quanto alcuni popoli disumani e nefandi,... che sono avuti da tutti in conto di barbari, perchè la loro ferità non era orpellata da alcuna eleganza.
Definiz: § IV. E per Atto feroce, crudele. –
Esempio: Guicc. Stor. 1, 109: Dopo avervi usata ogn'altra specie di barbara ferità, incrudelirono contro agli edificj col fuoco.

247) Dizion. 5° Ed. .
FERITO.
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FERITO.
Definiz: Partic. pass. di Ferire. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 130 t.: Mostrano d'avere in loro medesimi le membra delle loro operazioni sane, avendo nella verità della fede el capo ferito dal morso del serpente.
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 2, 543: In ultimo la virtù del Biffolo si dimostrò innanzi a ogni altra, e ferito il Brettone colla lancia lo pose in terra.
Esempio: Med. L. Op. 2, 46: La terra,... Non da vomere o marra ancor ferita, Produceva i frumenti e i varj frutti.
Esempio: Car. Eneid. 12, 13: Qual massila fera Ch'allor d'insanguinar gli artigli e il ceffo Disponsi, allor s'adira, allor si scaglia Ver chi la caccia, che da lui si sente Gravemente ferita.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 108: L'istesse montagne appunto della luna ce ne fanno testimonianza; le quali ferite da una parte dal sole, gettano dall'opposta ombre negrissime.
Esempio: Vallisn. Op. 1, 358: Morendo tutti, o quasi tutti, gli animali feriti dal dente non ripulito, ec.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 3, 22: L'ammiraglio Brueys.... ferito prima nel capo e nella mano, fu finalmente da una palla diviso in due a mezzo il corpo.
Esempio: E Bott. Stor. Ital. 4, 25: Secondava potentemente l'urto di Lannes contro Keim Champeaux co' suoi cavalli; nella quale mischia gravemente ferito, passò di questa vita alcuni giorni dopo.
Esempio: Giust. Vers. 109: Ferito a Rimini, Quest'infelice Scappò di carcere.
Definiz: § I. In forma d'Add. –
Esempio: Comp. Mantell. 8: Oimè lasso! i' son ferito a morte.
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 56: Calcata serpe mai tanto non ebbe, Nè ferito leon, sdegno e furore, Quanto il Tartaro, ec.
Esempio: Nard. Stor. 1, 423: Dalla banda de' vincitori.... vi restaron morti monsignor di Fois,... monsignor della Grotta, monsignor di Altrech ferito a morte, ec.
Esempio: Alam. L. Gir. 5, 28: Poichè sono i miglior già morti in terra, Molti feriti ancor, molti altri a piede, Quei che furo i peggior lassan la guerra.
Esempio: Varch. Stor. 2, 225: Morirono di quegli di dentro in questa zuffa quasi campale dintorno a cento, e quaranzei a numero ne furono portati feriti a santa Maria Nuova; il numero di quegli di fuora non si seppe appunto, ma tra morti e feriti.... passarono ottanta.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 12: Farò là monti ov'ora è piano, Monti d'uomini estinti e di feriti.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 80: Fu eguale in questo la perdita, che restando i capitani dell'una e dell'altra parte mortalmente feriti, morirono nell'istesso giorno il Chuento, nel seguente il Trancoso.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 120: Raccor vi piace in atri vasi il sangue Di chi ferito langue.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 73: L'uccisore ferito fu quivi condotto o portato dalla folla, quasi fuor di sentimento.
Definiz: § II. E in locuz. figur. –
Esempio: Tass. Gerus. 18, 29: Giungi aspettato a dar salute all'egra, D'amoroso pensiero arsa e ferita.
Definiz: § III. Figuratam., riferito a cose morali, per Offeso, Pregiudicato. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 127: Rimanendo per tanto allora più che mai la ragion della legge, convenir che durasse altresì la legge; e ch'ella durasse intatta, e non ferita con la contraria dispensazione.
Esempio: E Pallav. Stor. Conc. 340: Purchè l'autorità della Sede apostolica non rimanesse ferita, facessero i Legati ciò che giudicassero servigio di Dio.
Definiz: § IV. In forza di Sost. Persona ferita. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 85: Pazzia sarebbe il perder tempo in questo; Che nuoce al feritor più ch'al ferito.
Esempio: Speron. Op. 1, 13: Consolatevi, signor Tasso, chè 'l dolor della piaga è buon segno, che 'l ferito comincie a guarire.
Esempio: Tass. Gerus. 12, 1: E de' feriti era comun la cura.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 37: E de' vincitori narrò, che gli uccisi non furono più di otto, e quaranta in tutto i feriti.
Esempio: E Segner. Guerr. Fiandr. volg. 438: Dalla parte di quei del Tassis, tolto il capitan Martinengo, ferito assai gravemente, fu leggierissimo il danno de' feriti e de' morti.

248) Dizion. 5° Ed. .
FERITOIA.
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pag.766

FERITOIA.
Definiz: Sost. masc. Piccola apertura verticale, ordinariamente larga di dentro e stretta di fuori, che si fa nelle mura di città, fortezze, e simili, per uso di osservare il nemico stando in sicuro, e trarre al bisogno contro di esso con l'archibuso e un tempo con la balestra; onde anche chiamavasi Archibusiera e Balestriera.
Da ferire. –
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 512: Nel mezo e da basso, lasciate le feritoie secondo l'arte, ponevano moschettoni a posta.
Esempio: Lorin. Fortif. 84: Desidero che mi dichiariate il modo più particolare da essequir due cose, cioè, come si formino le feritoie in detta trinciera,... e in ultimo mi replichiate ancora con qual maggior facilità e sicurezza si possano tagliare le cannoniere e feritoie nella grossezza di detti parapetti, per operarvi l'artiglierie ed arcobusi.... A. V. Il modo da fare queste feritoie può esser diverso, poi che vanno fatte nella semplice terra, in grossezza di tre o di quattro piedi, e ciò si farà in tre modi principali. E prima, ec.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 11, 149: Sono alcune picciole stanze, le quali s'accomodano dentro la cortina giù al piano della fossa, facendovi delle feritoie, per le quali si possa con gli archibugj offender il nemico.
Esempio: Montecucc. Op. 1, 209: Coprire le porte con opere esterne; farle in più faccie, e in angoli; intagliarvi per entro le feritoie, ec.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 97, 1: Questi merli usavano gli antichi fare sopra le mura della città,... non tanto per ornamento, quanto per fortificazione, onde a taluno de' detti merli solevano farvi la feritoia.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 74: Era questo luogo fortificato d'una certa spezie di muraglia, che quasi per tutta l'India costumano, di forti tronchi d'alberi fitti in terra, sull'andare delle nostre palizzate, e in tanta distanza tra di loro, che le commessure servivano di feritoie per lo sparo delle frecce.
Definiz: § I. Dicesi, per estensione, di Qualsivoglia piccola apertura verticale, che si lasci di tratto in tratto nelle muraglie di edifizj o di terrapieni, per dare libera circolazione all'aria o sfogo all'umidità. –
Esempio: Viv. Disc. Arn. 31: Si andassero.... disponendo e fabbricando, in aggiustate distanze fra loro, più serre, o chiuse, o leghe o traverse, che dir si vogliano, di buon muro a calcina, traforate da spesse feritoie, su larga pianta stabilmente fondate, e con grandissima scarpa al di fuori, con lor banchine, o platee, o batoli a' piedi, e con più riseghe, o pur gradi, dove fosse necessario ridurle di tempo in tempo a maggior altezza, dopochè per di dietro si fossero rincalzate dalla materia che l'acque naturalmente vi condurrebbero, ec.
Esempio: Nell. Disc. Archit. 65: Murati gli scaglioni, e dato lume per di fuori con feritoia, si seguiterà la fabbrica divisa in due corpi.
Definiz: § II. Dicesi pure a Quelle aperture che si lasciano nella parte inferiore di muri di cinta o simili, nei luoghi sottoposti ad inondazione, affinchè l'acqua passando per esse possa livellarsi, e così non danneggiarli premendo da un lato solo.
Definiz: § III. Per similit. –
Esempio: Targ. Viagg. 10, 324: Lo Stretto di Giaredo adunque è un'angustissima foce, o feritoia, per la quale, ad angolo quasi retto, si fa strada il Fiume Verde. Ella è aperta a traverso di un vastissimo e saldissimo filone di pietra, situato quasi perpendicolarmente, e che si distende per lunghissimo tratto di qua e di là dalla feritoia suddetta.
Esempio: E Targ. Viagg. 10, 325: Giunte poi che furono [le acque] al descritto muraglione, fatto di una sola saldissima pietra, furono costrette a.... contentarsi di solamente spaccare, ed in certa maniera limare, con gran stento ed in lungo tratto di secoli, una feritoia, o foce angustissima, per la quale potessero passar oltre; e forse in ciò servì loro d'aiuto qualche naturale fessura, o crepatura, del muraglione medesimo.

249) Dizion. 5° Ed. .
FERITOIO.
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FERITOIO .
Definiz: Add. Col quale si ferisce, Atto a ferire: detto di arnese feritoio o strumento feritoio. Ma non è voce d'uso comune. –
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 483: Plettro, πλῆκτρον, lat. plectrum, vale strumento feritoio, percotitoio, che imprime ferite canore.

250) Dizion. 5° Ed. .
FERITORE e, come anche trovasi, FERIDORE.
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FERITORE e, come anche trovasi, FERIDORE.
Definiz: Verbal. masc. da Ferire. Chi o Che ferisce, ne' varj significati del verbo. –
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 299: Omicidi, feritori, guastatori, scherani,... sono puniti nel primo cerchietto del VII cerchio.
Esempio: E But. Comm. Dant. 1, 629: Nè ancora vive [questo uccello] di preda come li uccelli feridori.
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 69: Ciascun si tenea tal feritore, Che fornir l'uno e l'altro avea speranza.
Esempio: Alam. L. Gir. 2, 105: Ei son molti anni Che 'l più bel feritor di lancia ancora Non ho mai visto.
Esempio: E Alam. L. Gir. 3, 76: Mai non fu visto paragone Di feritor di spada al gran Girone.
Esempio: Car. Eneid. 5, 768: Ancor ch'ei solo Fosse de la colomba il feritore.
Esempio: E Car. Eneid. 9, 261: Gran feritor di dardo e di saette.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 45: Vien poi Tancredi, e non è alcun fra tanti (Tranne Rinaldo) o feritor maggiore, O più bel di maniere e di sembianti.
Esempio: E Tass. Gerus. 19, 2: Ma sovra ogn'altro feritore infesto Sovraggiunge Tancredi, e lui percote.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 4, 327: Bravamente combattendo nel mezzo de' nemici, fu fatto prigione da Cicot buffone del Re, ma bravo e coraggioso feritore.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 310: L'elefante ferito lasciandosi cadere a terra, col suo peso medesimo schiaccia il capo al serpente suo feritore, e l'ammazza senza rimedio.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 580: Ond'io non men de i feritor son reo.
Esempio: Alf. Trag. 2, 278: Null'uomo Di voi si attenti or trucidarmi Egisto: Brando non v'ha qui feritor, che il mio.
Esempio: E Alf. Trag. 4, 72: Inopportuno un moto, un cenno, un guardo, Anco un pensier, può torre al sir fidanza, Tempo all'impresa, e al feritor coraggio.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 72: A quella vista, Lodovico.... cacciò la sua [spada] nel ventre del feritore.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Fag. Rim. 2, 187: Un occhio sol che vibrin [le donne] feritore Val più ch'asta e quadrella a centinaia, D'ogn'uom più forte a trapassare il cuore.
Definiz: § II. Prendesi per Soldato armato alla leggiera, e che si adoperi nelle fazioni dove si richieda di assalir prontamente, molestare il nemico, stancheggiarlo, e simili: Bersagliere. –
Esempio: Bott. Stor. Ital. 2, 93: Al tempo medesimo i feritori tirolesi, postisi qua e là sui vicini gioghi, si apparecchiavano a bersagliare l'inimico.
Esempio: E Bott. Stor. Ital. 4, 16: I cannoni tedeschi fulminarono sì furiosamente a scaglia, e dai fianchi i feritori leggieri tempestarono con sì fitta grandine, che i Francesi tornarono indietro laceri e sanguinosi.
Definiz: § III. Feritori, o Primi feritori, dicevansi, negli eserciti di alcuni nostri Comuni, Quei combattenti, e propriamente a cavallo, che formavano la prima schiera ed avevano il carico di appiccar la battaglia. E più comunemente dicevansi Feditori. –
Esempio: Stor. Pistol. 120: Si raunò tutta la gente de' campi insieme, e fecero le schiere de' feritori.
Esempio: E Stor. Pistol. 215: Una brigata di quelle di M. Azzo, che erano alle spalle di quelli sconfitti, percossono a' feridori della compagnia, e rupperli.
Esempio: Plut. Vit. 193: Ma li giovani primi feritori sempre andavano innanzi, e pregavano Emilio che non tardasse.
Esempio: Esop. Fav. M. 134: Ed ordinati i primi feritori si cominciò la battaglia, e durò gran parte del dì; nella quale battaglia vinsero gli uccelli, e misero in rotta le bestie (qui per similit.).
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 2, 271: I Pisani.... fecero tre schiere di tutto lo esercito. La prima fu de' primi feritori, i quali avevano intorno tremila balestrieri, ec.
Esempio: E Acc. D. Stor. Ar. appr.: I Fiorentini fecero due schiere. La prima di circa mille dugento cavalli, e gente eletta de' primi feritori, i quali avevano d'intorno tremila balestrieri. Dopo costoro, seguivano le bandiere e la seconda schiera.... Il primo riscontro, come le trombette cominciarono a suonare, de' primi feritori innanzi alle bandiere fu molto terribile.
Definiz: § IV. E in senso generico, Primo feritore vale Quegli che è primo ad assalire il nemico, Colui che precede gli altri all'assalto. Ma oggi non si userebbe che in poesia. –
Esempio: Albanz. Petr. Uom. fam. R. 1, 403: E già, secondo usanza, i Romani avevano ordinate le legioni, ed erano eletti quegli i quali dovevano essere i primi feritori, e quegli che stessono dalla destra, e quegli che stessono dalla sinistra schiera, e quegli che stessono in mezzo, e quegli che reggessono l'ultima schiera, e quegli che stessono alla riscossa (il testo lat. ha: qui primi primo impetu ferirent).
Esempio: S. Cater. Lett. 3, 391: Parmi che la inestimabile bontà di Dio ci abbia eletti, come cavalieri, a combattere realmente contra i vizj e' peccati, per acquistare la ricchezza e 'l tesoro della virtù. Ora mi pare che egli v'inviti a crescere e mandare in effetto la vostra perfezione, ponendovi innanzi la fame della salute degl'infedeli. E pare voglia che voi siate e' primi feridori sopra di loro; però che ora si fa il principio del santo passaggio (qui in locuz. figur.).
Esempio: Pulc. Ciriff. Calv. 5, 22: D'ogni parte sonando assai trombetti, Mosse Guiscardo il primo feritore.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 34: Il feroce Circasso uscì di stuolo, Ch'esser vols'egli il feritor primiero: E quegli in cui ferì fu steso al suolo, ec.
Esempio: E Tass. Gerus. 17, 74: Enrico v'era, e Berengario; e dove Spiega il gran Carlo la sua augusta insegna, Par ch'egli il primo feritor si trove, Ministro o capitan d'impresa degna.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 32: Or chi fu il primo feritor cristiano, Che facesse d'onor lodati acquisti? Fosti, Gildippe, tu, che 'l grande Ircano, Che regnava in Ormus, prima feristi.

251) Dizion. 5° Ed. .
FERITRICE.
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pag.767

FERITRICE.
Definiz: Femm. di Feritore; anche figuratam. –
Esempio: Bracciol. Schern. 9, 59: Rapida, più che fuor degli archi tesi La saetta volante e feritrice, ec.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 318: Quanto più vivace è la cognizione, tanto è ella più perfetta, più dilettevole e più feritrice dell'appetito.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 72: Vedrei la feritrice Asia ferita, Vile ancella schernita, Mostrarsi a dito.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 162: Nella stessa guisa che Bacco co' suoi pampinosi e ederacei tirsi (le punte feritrici dell'aste fasciando col verde della mansuetudine) la natura d'Iddio dimostra, ec.
Esempio: E Salvin. Inn. Omer. 608: Dïana io canto d'aurea conocchia, Rumorosa, fanciulla vereconda, Feritrice di cervi, frecciatrice.
Esempio: E Salvin. Annot. Tanc. 555: Arme da fuoco succeduta all'arco degli antichi, arme anch'essa feritrice da lungi.
Esempio: Vallisn. Op. 1, 358: Portate.... alcune vipere, si proccurò di farne una mordere, che quieta, e in sè stessa ritorta posava, irritando solamente la feritrice vipera, la quale con tal rabbia l'addentò, che ec.

252) Dizion. 5° Ed. .
FERITUCCIA e FERITUZZA.
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pag.767

FERITUCCIA e FERITUZZA .
Definiz: Diminut. e Dispregiat. di Ferita. Ferita leggiera, di poco conto. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 230: Rilevò il Cremasco Un po' di ferituzza in una mano.

253) Dizion. 5° Ed. .
FERLINANTE.
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FERLINANTE.
Definiz: Sost. masc. Colui che lavorava a mercede, valutata per via di ferlini ossia gettoni. –
Esempio: Lorin. Fortif. 120: Dovendo tal opera esser fatta da buoni maestri, e pagati a giornata, co 'l farli servire a' detti ferlinanti, acciò ec.
Esempio: E Lorin. Fortif. 121: E per li ferlinanti, si deve usare monete fatte di piombo, stampate almanco da una parte, ec.

254) Dizion. 5° Ed. .
FERLINO.
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FERLINO.
Definiz: Sost. masc. Sorta di piccola moneta, usata nel medio evo, equivalente a una quarta parte di denaro: e altresì Nome generico e indeterminato di piccola moneta, con l'accezione medesima che Quattrino.
Latino barbaro ferlingus; francese ferlin, frelin: dal germanico feorthling, feording, formato su feord, Quarto. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. R. 20: Ancor non me deste per l'alma un ferlino, De tanta moneta quant'io guadagnai.
Esempio: Vell. Cron. 13: Lasciò a mio padre libbre 5000 a fiorini, ovvero di tornesi;... ma poco ci valse, perocch'e' suoi eredi.... non ce ne vollono mai dare un ferlino.
Definiz: § Si usò anche per Moneta fittizia da servire di contrassegno; oggi Gettone. –
Esempio: Lorin. Fortif. 120: Ci sono anco due altri modi di far lavorare, cioè co' ferlini, ed in ultimo a giornata. E l'opera che si darà a fare a un tanto il passo, doverà esser la cavazione della fossa, come s'è detto, e co' ferlini si potrà far portare le pietre, ed altre materie non così facili a misurarle.
Esempio: E Lorin. Fortif. 121: E per li ferlinanti, si deve usare monete fatte di piombo, stampate almanco da una parte: de' quali se ne farà quel numero che bisognerà; e differenti, sì di grandezza come di stampa, per potere far portare diverse materie in più luoghi, e a far diversi prezzi. Per ciò è necessario trovar uomini fidati, che li distribuiscano a' lavoranti: cioè il dispensatore, overo pagatore, deve tener sempre una sorte di essi ferlini, fermandosi dove ha da essere portato la materia; ed in parte che passano gli operanti carichi, gli darà il suo ferlino, ec.
Esempio: E Lorin. Fortif. appr.: Quanto al prezzo del pagamento, si doverà vedere quanti viaggi si può fare un'ora, e quante ore del giorno si lavora, e quanto merita per la sua mercede il dì lavorando a giornata, valutando i detti ferlini, overo viaggi, a tanti al soldo, quanti, con la detta isperienza fatta più volte, si vedrà che meriti.... Quanto a' pagamenti, sì di essi ferlini, come ancora nel ridurli in buona moneta per la mercede de' poveri operanti, ec.

255) Dizion. 5° Ed. .
FERMA.
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FERMA.
Definiz: Sost. femm. Specie di contratto, mediante il quale un capitano di milizie, o una compagnia di soldati, si metteva ai servigj di uno Stato, per un tempo e una mercede convenuta. Ed altresì La durata di esso contratto. Dicevasi anche Condotta.
Da fermare. –
Esempio: Vill. M. 101: Essendo mancata la ferma de' loro soldati,... rifermarono i loro cavalieri.
Esempio: E Vill. M.205: Molti soldati che aveano compiute le loro ferme,... traevano a Fra Moriale.
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 22, 59 t.: Non ostante che la ferma vostra finisca, non abbiate questo riguardo, però che provederemo per modo starà bene.
Esempio: Morell. Cron. 326: Compiuta la ferma di Malatesta, il cassarono per sospetto, e feciono capitano Paolo Savelli.
Esempio: Capp. N. Comment. 69: Niccolò Piccinino, venuto il tempo della sua ferma, sollecitò la sua ricondotta.
Esempio: Cavalcant. G. Istor. fior. 1, 153: Avendo Niccolò Piccinino compiuta la sua ferma, e dal Comune non essendo ricondotto, ec.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 75: Il duca d'Urbino aveva finita la ferma col re Ferdinando, ed era in sua libertà di potersi acconciare con chi gli pareva.
Definiz: § I. Oggi dicesi Il volontario arrolamento, o La continuazione del servizio nell'esercito, o in corpi militarmente ordinati, per un tempo e con condizioni determinate dalla legge: usato più spesso nelle maniere Prendere la ferma, o Riprendere la ferma. E dicesi altresì La durata della medesima.
Definiz: § II. Si usò per Confermazione, Approvazione, di cosa convenuta; e riferivasi propriamente a cose di Stato. –
Esempio: Vill. M. 5, 302: Cercò trattato in Lucca, e quello menando sollecitamente, e con sollecitudine, avendo la ferma, la notte de' dodici d'aprile.... si mosse da Fucecchio.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 205: La donna pianamente gli disse, che.... li convenia fare il suo piacere; e che quella sera lo recasse, e venisse a lei: e così fu data la ferma.
Definiz: § III. Si usò altresì per Conferma, Prova: onde Dar la ferma a checchessia, per Confermarlo, Provarlo. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 411: Siamo noi venuti qui, sì come vicarj dello alto re Artus; e di ciò ferma, ecco il brieve suggellato.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 578 var.: Per dare la ferma al fatto, mentisce.
Definiz: § IV. Ferma si disse al Fermarsi che fanno certa sorta di cani, quando trovan le quaglie, o simili. Onde Bracco da ferma. –
Crusc. Vocab. I.
256) Dizion. 5° Ed. .
FERMACORDE.
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FERMACORDE .
Definiz: Sost. masc. indecl. Term. degli Orologiaj. Quel pezzetto d'acciaio che ferma la catena quando è stata tutta avvoltata intorno alla piramide; e dicesi così, perchè in passato, invece della catena d'acciaio, ponevano una sottilissima corda da violino.

257) Dizion. 5° Ed. .
FERMAGLIO.
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FERMAGLIO.
Definiz: Sost. masc. Piccolo arnese, per lo più di prezioso metallo, e di varia forma, che serve a fermare o agganciare vestimenti, o a tener congiunte le parti di alcuni oggetti, come libri, astucci, e simili. –
Esempio: Libr. Astrol.: E ferma li due capi con gangheri o con fermagli di legno, e con colla di cuoio.
Esempio: Vill. M. 422: E in sul petto li si trovò il fermaglio papale.
Esempio: Bocc. Filostr.: Ch'osso gli vide un fermaglio nel petto, Posto ivi forse per fibbiarsi il petto.
Esempio: Bern. Orl. 62, 34: Di sotto a lui pur d'oro era il torchione, Con ventisei fermagli d'una stampa.
Esempio: Car. Eneid. 5, 453: Un turcasso,... un arco d'osso Ed un bel cinto, a cui sono ambi appesi, Ch'han di gemme il fermaglio e d'or la fibbia.
Esempio: Alf. Trag. 3, 220: Ah! questo Pur troppo è questo di Cresfonte il cinto! Questo è il fermaglio suo.
Definiz: § E per una Specie di gioiello, che serve ad appuntare le vesti, o per semplice ornamento. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 156: Nell'uno di questi forzieri è la mia corona, la verga reale, e 'l pomo, e molte mie belle cinture, fermagli, anella, ed ogni altra cara gioia che io ho.
Esempio: E Bocc. Decam. 360: Ed, oltre a questo, un fermaglio gli fe' davanti appiccare, nel qual erano perle mai simili non vedute.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 20: Uno fermaglio d'oro, entrovi due zafiri e tre perle, da portare in ispalla.

258) Dizion. 5° Ed. .
FERMAMENTE.
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FERMAMENTE.
Definiz: Avverb. In modo fermo, saldo; Con fermezza, Saldamente. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. L. 19, 20: Che nulla cosa puote essere sì fermamente serrata in sè medesima, siccome quella ch'è ritonda.
Esempio: Leggend. B. Umil. 69: Guardando l'uscio della camera fermamente dentro serrato, pensò e credette che fusse quel ch'era.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 193: Le quali [parole] esso nella memoria fermamente ritenne.
Esempio: Parut. Soliloq. 1, 4: Questi concetti più fermamente mi si fissero poi nell'animo.
Definiz: § II. E per In modo certo, indubitabile, Certamente: usato coi verbi Credere fermamente, Tenere fermamente, e simili. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 190: Colla quale [fede] fermamente crediamo quello che noi non vediamo.
Esempio: E Giamb. Tratt. mor. 309: E perchè la verità si crede molte volte fermamente, ma non puotesi mostrare e provare per ragioni naturali, però si disse, ec.
Esempio: Dant. Conv. 215: Così è da porre e da credere fermamente, che sia alcuno tanto nobile,... che ec.
Esempio: Tratt. Dottr. Crist. 27: Quando tu fai alcuna orazione, tu die' sperare fermamente che Dio ti esaudirà.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 85: Sì come nuovo, fermamente credette lei dovere essere non men che gran donna.
Esempio: Tass. Lett. 3, 10: Creda fermamente, che non mancherò di quel che debbo in cosa alcuna.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 1, 141: Secondo l'opinione.... comunemente e fermamente ricevuta.
Definiz: § III. E per Indubitabilmente, Sicuramente, Senza fallo. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 118: Tu troverai fermamente che ella è tua figliuola.
Definiz: § IV. E per Con tutta asseveranza, usato col verbo Giurare fermamente o simile. –
Esempio: Leggend. B. Umil. 133: La detta femmina giurò fermamente, che quello che avea detto era vero, in presenza di più spirituali persone.
Esempio: Panzier. Tratt. 66 t.: Giuro fermamente che io sarò sempre e sarò stato fidele cristiano, di Dio temente.
Definiz: § V. E per In modo stabile, Stabilmente, coi verbi Abitare, Stare, e simili. –
Esempio: Legg. Band. C. 1, 82: Ogni volta che di poi questi tali tornassino ad abitare fermamente e familiarmente in contado, ec.
Esempio: Sassett. Lett. 114: Imperò che, stando in alcuno de' predetti luoghi fermamente, e quivi con casa aperta negoziando, farebbero l'incette a profitto e commodità loro.
Definiz: § VI. E per Senza interruzione. –
Esempio: Cas. Pros. 2, 74: Dio sa quando voi arete ozio, e commodo di studiar fermamente sei mesi.
Definiz: § VII. E usato col verbo Dormire fermamente, trovasi per Profondamente. –
Esempio: Bocc. Filoc. 1, 174: Così parlava il Re, ora vegghiando, e ora non fermamente dormendo.

259) Dizion. 5° Ed. .
FERMAMENTO.
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FERMAMENTO.
Definiz: Sost. masc. L'atto del fermare e del fermarsi, nei varj sensi del verbo: ma è voce oggi di uso non comune.
Lat. firmamentum. –
Esempio: Cap. Comp. S. Cr. 11: Per accendimento di somma caritade, e per fermamento speciale d'unitade, di fraternitade e di compagnia.
Esempio: Colonn. Guid. N. 51: Acciocchè in queste cose la mia mente s'affermi di rilucente fermamento di più sicura esecuzione, addomando ec.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 14: Quello, onde eglino la credevano fare tornare a tanto male, l'era ritornato a fermamente di cotanto bene.
Esempio: Albizz. R. Commiss. 1, 377: Sentiamo che 'l Santo Padre darà risposta recisa alli ambasciadori del re Luigi, che speriamo fia conclusione e fermamento di tutto.
Esempio: Red. Cons. 1, 194: Quanto a quel fermamente di urina, questo credo, che possa essere venuto, ec.
Esempio: Aver. G. Lez. tosc. 1, 286: Le sacre carte ci danno contezza del fermamento del Sole e della Luna all'autorevol comando di Giosuè.
Definiz: § I. E per Ciò che serve a sostenere, fermare, collegare, stringere, chiudere, e simili; Sostegno, Serrame, e simili. –
Esempio: Colonn. Guid. 193: Avvegnendo la notte, le porte della cittade furono serrate con sicuri fermamenti.
Esempio: Vinc. Nat. Pes. acq. 1, 96 t.: Quella parte della cosa, ne' suoi estremi sostenuta, è tanto più debole, quant'essa è più distante dal suo fermamento.
Esempio: E Vinc. Nat. Pes. acq. 1, 111: I pendenti delle pescaie debbono essere lastricati di grosse lastre, delle quali alcune per piano, e alcune per taglio s'incatenino, e siano fermamente delle altre.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 401: In questo modo adunque con aver fatto queste fosse, metterai tu sotto un fermamento al muro.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 190: Fede si è confessione d'amore, sodo fermamento di tutta la religione.
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 10: Fermamento della stabilitade e della costanza è la fede, la quale noi portiamo nell'animo.
Esempio: S. Bern. Lett. F. 128: Da tutti i vizj truova riposo, fermamento di stabilità, e magione di sicurtà.
Esempio: S. Tomm. Reg. Ream. 11: Lo timore ene debole fermamento; chè coloro che per paura sono sottoposti, se vene la cagione per la quale ec.
Esempio: Cic. Tusc. 107: Questo coloro stimano essere il fermamento della disciplina.
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 27: O Iddio fortezza mia, io t'amerò, o fermamento, ed, o Signore, refrigerio mio.
Esempio: Segner. Incred. 238: Per questa prerogativa si mostra ella degna del titolo sì sublime, di cui l'ornò l'Apostolo, ove chiamolla colonna e fermamento di verità.
Esempio: Salvin. Orf. 394: Oh de' beati Iddii E de' mortali fermamento forte.