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Volume 5 - Dizionario 5° Ed.
220) Dizion. 5° Ed. .
FENOMENALE.
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pag.755

FENOMENALE .
Definiz: Add. Di fenomeno: ed è voce più che altro del linguaggio scientifico.

221) Dizion. 5° Ed. .
FENOMENALITÀ.
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pag.755

FENOMENALITÀ .
Definiz: Sost. femm. Astratto di Fenomenale. L'esser fenomenale, Apparenza soggettiva, per contrapposizione alla Realtà. Voce del linguaggio filosofico. –
Esempio: Giobert. Introd. 2, 269: Alcuni fra i principi del panteismo tedesco immedesimano all'incontro il pensiero coll'assoluto, e considerano l'estensione come una semplice fenomenalità di esso.

222) Dizion. 5° Ed. .
FENOMENICO.
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pag.755

FENOMENICO.
Definiz: Add. Di fenomeno, Fenomenale; ed altresì Che è manifestazione dell'essere. Voce del linguaggio filosofico. –
Esempio: Giobert. Introd. 3, 14: La prima proposizione è indubitata; giacchè l'esistente è il predicato dell'Ente, cioè un predicato sostanziale, distinto, estrinseco, sintetico, effetto di libera creazione, e non intrinseco, analitico, necessario, fenomenico ed emanativo, secondo l'avviso dei panteisti.
Esempio: E Giobert. Ges. mod. 3, 282: Ma il corpo in effetto non muore, se non come composto fenomenico; giacchè durano le singole sostanze di cui è intessuto, dura la sua forma tipica, ec.
Esempio: E Giobert. Ges. mod.appr.: Perchè l'essenza fenomenica risiede nella trasformazione, nel passaggio, nell'esplicamento, nel flusso continuo e successivo delle forme.

223) Dizion. 5° Ed. .
FENOMENO.
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pag.755

FENOMENO.
Definiz: Sost. masc. Qualsivoglia effetto osservato nei corpi. Voce propria del linguaggio scientifico.
Dal grec. φαινόμενον, Ciò che apparisce. –
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 404: Il qual fenomeno non ha luogo in verun altro movimento, che nel circolare, contiguo all'istesso Sole.
Esempio: E Galil. Op. astronom. 3,414: Convinta ch'è di falsità l'introduzione di tale sfera tra il Sole e noi, che sola, ma con poco guadagno di chi volesse rimuovere le macchie dal Sole, poteva soddisfare a buona parte dei fenomeni, non occorre che, ec.
Esempio: E Galil. Op. astronom. appr. Tuttavolta che sia ben restato capace di tutti i fenomeni che di sopra ho raccontati.
Esempio: Vallisn. Op. 1, 105: Nulladimeno pare, se non m'inganna l'amore de' miei pensieri, che possano meglio spiegarsi i fenomeni antecedenti alla scoperta della materia o alla morte dell'animale.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 335: Le quali forze (dell'attrazione e della repulsione) se si potessero metter a computo facilmente, non vi sarebbe fenomeno, che non ricevesse agevole spiegazione.
Esempio: E Riccat. V. Dial. Forz. 336: Gli sperimenti.... così numerosi, ed in ogni genere di corpi riusciti, fanno chiaramente vedere, esservi questa legge universale nella natura, la quale è l'origine e la fonte d'ogni movimento, e la cagione feconda d'ogni fenomeno.
Esempio: Targ. Viagg. 5, 322: Io però non ho incontrato simile fenomeno, e non so da che qualità di pietre scaturiscano l'acque, le quali producono questo cattivo effetto.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 17: Un fenomeno, che di comune danno tutte queste sorgenti, è di aumentar di calore negli abbassamenti del barometro.
Esempio: E Bicchier. Bagn. Montecat. 174: Se fosse costume di ripetere frequentemente l'analisi di esse, si troverebbe qualche volta come spiegare il fenomeno o dalla variata proporzione e natura degli elementi, o ec.
Definiz: § I. E per Qualsivoglia effetto osservato nel mondo spirituale. –
Esempio: Lambr. Elog. 11: A propugnare la quale [dottrina].... fu ammirato come il Ricci avesse facilità, sicurezza, prontezza, che parevano, non argomentazione, ma intuizione di note verità. Fenomeno psicologico che ha sua ragione.
Definiz: § II. E in senso particolare, Tutto ciò che apparisce straordinariamente nell'aria, come meteora, cometa, stella, e simili. –
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 340: Tuttavolta che la stella nuova, o altro fenomeno sia vicino a terra.
Definiz: § III. E per Modo o Apparenza delle cose. –
Esempio: Giobert. Introd. 2, 190: Il che tanto è vero, che la stessa oscurità si trova nel capire la sola efficienza dei fenomeni; giacchè la produzion dei fenomeni, o sia modi delle cose, è pure una vera creazione.

224) Dizion. 5° Ed. .
FERA. –
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pag.755

FERA . –
V. Fiera.
225) Dizion. 5° Ed. .
FERACE.
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pag.755

FERACE.
Definiz: Add. Che ha molta virtù produttiva, Fertile: detto di terreno, regione, paese, e simili.
Dal lat. ferax. –
Esempio: Car. Eneid. 3, 182: È.... Creta.... Isola chiara, e regno ampio e ferace, Che cento gran città nodrisce e regge.
Esempio: Tass. Gerus. 15, 17: Rodi e Creta lontane inverso 'l polo Non scerne e pur lungo Africa sen viene, Sul mar culta e ferace, a dentro solo Fertil di mostri e d'infeconde arene.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Cas. Rim. 1, 12: Nè quale ingegno è 'n voi colto e ferace.
Esempio: Bottar. Dial. 158: Ho osservato che da una cosa passando a un'altra, come segue a chi è ferace di molte belle notizie, come siete voi, uscimmo dal primo tema del nostro ragionamento, più per colpa della mia curiosità che delle vostre digressioni nel rispondere.
Definiz: § II. E con un compimento determinativo. –
Esempio: Tass. Gerus. 1, 43: Ove la Mosa, ed ove il Reno inonda, Terra di biade e d'animai ferace.
Esempio: Marchett. Lucrez. 93: Se ben tu vedi esser più rari Certi animali, e men feconda in essi La natura ti par, ben puote un'altra O terra o luogo o regïon lontana Esserne più ferace.
Definiz: § III. E detto anche delle piante, per Fruttifero. –
Esempio: Pallad. Agric. 87: Nel campo.... magro porrai le viti feraci, forti e sode (male la stampa feroci).
Esempio: Lastr. Agric. 3, 181: I fagioli coloriti sono assai più feraci de' bianchi.
Esempio: E Lastr. Agric. 4, 164: Ma queste ultime (le patate bianche) sono più grosse e più feraci delle gialle.
Definiz: § IV. E detto anche di animali, per Assai fecondo, Prolifico. –
Esempio: Bemb. Asol. 45 t.: Niente hanno essi più di vero in sè di quello che de' seminati denti dell'errante Cadmo, o delle feraci formiche del vecchio Eaco,... si ragioni.

226) Dizion. 5° Ed. .
FERACISSIMO.
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pag.756

FERACISSIMO.
Definiz: Superlat. di Ferace.
Lat. feracissimus. –
Esempio: Rucell. Or. Dial. 6, 4, 264: Osservarono per quali occulte vie d'indefinite messe d'erbe tenere, ed odorose, e delle biade più sustanziali senza novero divenisse feracissima mai sempre la terra.
Esempio: Magal. Relaz. 75: È feracissima, menandone i bei trenta (pomi) e quaranta per grappolo.

227) Dizion. 5° Ed. .
FERACITÀ.
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pag.756

FERACITÀ.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Ferace. L'esser ferace, Fertilità.
Lat. feracitas. –
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 181: Ad alcuni [arbori] la troppa feracità è a nocimento, come agli ulivi.
Esempio: Capp. Econ. 344: Nè questo è paese.... che per la feracità del suolo o per l'industria delle fabbricazioni imponga leggi ai bisogni o alle mode degli stranieri.
Esempio: E Capp. Econ. 384: Non è che la terra dia scarso prodotto a proporzione della sua feracità.
Definiz: § Figuratam. –
Esempio: Magal. Lett. 79: Chi lodasse me di qualche feracità nel produrre, e chi lodasse voi d'un genio, d'una delicatezza che ha pochi esempj, averemo tutti e due a ristrignerci nelle spalle.

228) Dizion. 5° Ed. .
FERALE.
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pag.756

FERALE.
Definiz: Add. Di morte o Della morte; Appartenente a morte: ed è voce più propria del linguaggio poetico.
Dal lat. feralis. –
Esempio: Niccol. Poes. 2, 453: E al chiaror di faci meste Morte spiegava il suo feral vessillo.
Esempio: E Niccol. Strozz. 5, 1: Osa il crudel, siccome base al trono, Alzar palco ferale.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Bentiv. C. Teb. 1, 857: Sorge un vapor maligno, e i campi adugge: Una nebbia ferale in cieca notte Tutt'Argo involve.
Definiz: § II. Pur figuratam. per Funesto, Mortifero. –
Esempio: Segner. Pred. 46: Ti rendo la spada, per non privarti di sì ferale diletto.
Definiz: § III. E per Di sinistro augurio. –
Esempio: Segner. Mann. apr. 18, 2: Se, invitati a banchetto, veggono quivi per disgrazia apprestato un numero di posate, secondo loro, ferale, non sosterranno di sedervi in eterno, benchè affamati.
Esempio: Mann. Princ. Rel. Cr. 86: Nel modo che nomi umili e di vilipendio e ferali furono adusati gli antichi nostri fedeli di adoprare,... così nomi di buono augurio furono eglino soliti non di rado di assumere.
Definiz: § IV. Ferale, aggiunto di cena ferale, si disse appresso i Romani di Quella cena o banchetto, che si faceva nei sacrifizj offerti alle ombre de' morti. –
Esempio: Maff. Stor. diplom. 43: Si esprimono.... i diritti, quali acquistava Timoteo in virtù del possesso e dominio del monumento, che in lui si trasfondea con la donazione; e tra questi era di potervi celebrar dentro le ferali cene, e onorare con corone di fiori i defonti, secondo l'uso.

229) Dizion. 5° Ed. .
FERALMENTE.
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pag.756

FERALMENTE .
Definiz: Avverb. In modo ferale. –
Esempio: Spolv. Colt. Ris. 1, 1242: Esse prime l'orrendo infausto carme Feralmente intonaro.

230) Dizion. 5° Ed. .
FERCOLO e FERCULO.
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pag.756

FERCOLO e FERCULO.
Definiz: Sost. masc. Term. di Archeologia romana. Specie di barella, od anche di grande vassoio, su cui portavansi le vivande, che s'imbandivano sulla mensa.
Dal lat. ferculum. –
Esempio: Aver. G. Lez. tosc. 3, 24: Il ferculo era come una barella ripiena di piatti di diverse vivande.
Definiz: § I. E per Quella specie di piano portatile, sul quale recavansi nei trionfi le spoglie nemiche, e nella processione circense le immagini degli Dei. –
Esempio: Ross. P. Sveton. 1, 84: Permise.... d'avere nella curia.... una sedia d'oro, e davanti al tribunale, e nella pompa solenne dei giuochi Circensi, la tensa ed il ferculo, e che in suo onore fussero edificati tempj.
Definiz: § II. E in locuz. figur. –
Esempio: Salvin. Disc. 1, 120: Questa è la gloria, e questo è il suo trionfo. I ferculi, che sono in questo trionfo portati dagli uomini gloriosi, sono le fatiche e l'angosce per lei sofferte, ec.

231) Dizion. 5° Ed. .
FERENTARIO.
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pag.756

FERENTARIO.
Definiz: Sost. masc. Term. d'Archeologia romana. Ciascuno di quei soldati armati alla leggiera, i quali attaccavano il combattimento con armi missili, ed erano, nell'ordine di battaglia, collocati nelle due ali dell'esercito.
Dal lat. ferentarius. –
Esempio: Giamb. Vegez. 28: Erano appo gli antichi tra' pedoni certi che si chiamavano ferentarj, cioè genti scariche di ferro, i quali ne' corni spezialmente della schiera s'allogavano, e da' quali si cominciava la battaglia.
Esempio: E Giamb. Vegez. 41: La legione è quella che piena delle proprie schiere, cioè de' principi,... de' leggiermente armati, cioè di ferentarj e balestrieri.
Esempio: E Giamb. Vegez. 115: Il terzo ordine si dispone d'armadure tostane, cioè di giovani balestrieri e di buoni lanciadori, i quali erano ferentarj dagli antichi appellati.
Esempio: Caran. Elian. 13: Di quelli poi che non sono armati, altri portano la lancia, altri usano i dardi: e perciò questi si chiamano ferentarj, e quelli astati.
Definiz: § E per similit. –
Esempio: Caran. Polien. Strat. 57: E quantunque i Lacedemoni non si potessero prevalere de' ferentarj, e di que' dagli scudi, pure egli parve ottimamente fatto ad Agesilao di menar tutto l'esercito.

232) Dizion. 5° Ed. .
FERENTE.
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pag.756

FERENTE.
Definiz: Partic. pres. di Ferire.
Definiz: § In forma d'Add. –
Esempio: Rim. Ant. P. Urbic. Buonag. 1, 326: Feruto sono, e chi è di me ferente Guardi che non m'ancida al disferrare.
Esempio: Salvin. Iliad. 407: E a te stesso a cuore sia O da lungi ferente, il chiaro Ettorre.
Esempio: E Salvin. Inn. Omer. 543: Quindi varcando l'Euripo, o lungi Ferente Apollo, andasti per lo monte.

233) Dizion. 5° Ed. .
FERETRO, con l'accento sulla prima, e poeticam$. anche sulla seconda.
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pag.756

FERETRO, con l'accento sulla prima, e poeticam. anche sulla seconda.
Definiz: Sost. masc. Propriam., Ricca bara, coperta di coltre e fregiata di altri ornamenti, contenente il cadavere; ma talora prendesi semplicemente per Bara.
Dal lat. feretrum. –
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 309: Toccò la dalmatica sua, cioè il vestimento che porta lo diacono all'altare, lo quale era sopra lo feretro, nel quale era portato a seppellire.
Esempio: Giunt. Eseq. Buonarr. 24: Una grande coperta di velluto, fornita e trapuntata d'oro, che copriva la cassa e tutto il feretro.
Esempio: Car. Eneid. 6, 325: Altri.... Il gran feretro a gli omeri addossarsi.
Esempio: Baldell. F. Diod. 2, 123: Fu fatto primieramente un feretro dorato da portare, quale al corpo si conveniva.
Esempio: Rucell. L. Eseq. 32: Quivi di lapislazzali tutto da fogliami d'argento e gigli d'oro arricchito.... giaceva il feretro.
Esempio: Baldin. Art. Int. 109: Altri in atto di portare divotamente sulle spalle due feretri.
Definiz: § I. Figuratam. e poeticam.
Esempio: Tass. Rim. 1, 42: Muoio sovente, e 'l modo è viepiù fero, Perchè al martir rinasco: e 'n sì bel grembo, Non però trovo mai tomba o feretro.
Esempio: Guar. Past. fid. 4, 9: E coteste tue braccia, che pietose Mi fur già culla, or mi saran feretro.
Definiz: § II. E pur figuratam. e poeticam., per Morte. –
Esempio: Marchett. Lucrez. 184: Dissipata è nel feretro L'unïon de' principj, e mai nessuno Svegliossi, doppo che seguìo la fredda Pausa della sua vita, una sol volta.
Definiz: § III. Prendesi anche per Catafalco, Tumulo, e simili. –
Esempio: Car. Eneid. 11, 101: D'arbuto, e di tali altri agresti rami Fatto un feretro di virgulti intesto E di frondi coperto, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 67: Di nobil pompe i fidi amici ornaro Il gran feretro, ove sublime ei giace.
Esempio: Niccol. Arnal. 2, 17: Questo feretro Celi il corpo di Guido, e sia locato Presso l'ara maggior.

234) Dizion. 5° Ed. .
FERIA.
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pag.757

FERIA.
Definiz: Sost. femm. Il giorno, o Il tempo, nel quale i tribunali rimangono chiusi, nè si possono fare esecuzioni civili contro a' debitori; ed altresì Quel tempo in cui straordinariamente non si tenga ragione: nel qual senso usasi sempre nel plurale.
Dal lat. feria. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 67: In quegli tempi di state, che le ferie si celebran per le corti.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 27: Ferie son dette, quasi festive, perchè danno riposo da quelle cose che in foro giudiciale si sogliono fare. Delle ferie, alquante sono temporali, alquante repentine e subite, e alquante sono solenni. Temporali sono quelle che si danno per ricogliere i frutti, e bastano due mesi per far la ricolta e la vendemmia.... Le repentine ferie, e subite, sono quelle quando lo 'mperadore comanda o per vettoria ch'egli ebbe, o quando menasse moglie, ovvero quando gli nascesse un figliuolo. Ma le ferie solenni ovvero festive sono alquante precipue feste, cioè il Natale del Signore, di santo Stefano, di san Giovanni, degl'Innocenti, ec.
Esempio: Dav. Tac. 1, 39: Poco lontano erano i Germani tutti allegri, vedendoci prima nelle ferie d'Agusto, poi nelle discordie, impaniati.
Esempio: Legg. Band. C. 24, 60: E perchè possa ciascheduno concorrere a tal devota funzione, saranno per tutto detto dì 25 ferie pienissime con ampia sicurtà delle persone e beni.
Esempio: Legg. Band. Leop. 8, 129: Resteranno sospesi, nè decorreranno i predetti termini per tutto il tempo delle ferie autunnali indotte dalla legge de' 23 ottobre 1749.
Esempio: E Legg. Band. Leop. appr.: Concediamo a tutti i tribunali e giudici della città di Siena, oltre le predette, le seguenti ferie interpolate fra l'anno, cioè ec.
Definiz: § I. Si disse per Giorno festivo. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 315: Essendo a lui il calendario caduto da cintola, e ogni festa o feria uscita di mente, la cominciò a confortare con fatti (qui in locuz. figur.).
Definiz: § II. Feria, Nome che nel calendario ecclesiastico vien dato a ciascun giorno della settimana, eccetto che alla Domenica ed al Sabato, dicendosi Feria seconda il Lunedì, Feria terza il Martedì ec., Feria sesta il Venerdì. –
Esempio: Leggend. B. Umil. 64. Quattro dì digiunava della settimana, cioè la seconda e quarta e sesta feria, e 'l sabato, se già non fosse inferma.
Esempio: Serdon. Gal. Marz. 444: Alcuni cristiani, volendo schifare i nomi de' pianeti, spartirono la settimana, e dissero il primo della feria, il secondo della feria, e così di mano in mano, chiamando feria la festa della domenica, dalla quale dipende l'ordine de gli altri giorni.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 615: Fermossi.... d'intimar la futura [sessione del Concilio] per la feria quinta dopo la quarta domenica di quaresima.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 165, 2: S. Silvestro Papa.... fu quelli che ordinò si domandassero i giorni della settimana col nome di ferie.
Esempio: Manfred. Elem. Cronol. 24: I cristiani.... dividono il loro anno per settimane, o spazj di 7 giorni, che volgarmente si enunciano coi nomi di Domenica, Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì e Sabbato; ma nel linguaggio ecclesiastico si denominano ferie, dicendosi feria seconda al Lunedì, terza al Martedì, quarta al Mercoledì, quinta al Giovedì, sesta al Venerdì.
Definiz: § III. Trovasi usato genericam. per Giorno. –
Esempio: Abbac. P. Regol. 15: Se vuoli ritrovare in che feria entra calen di gennaio, agiugni agli anni Domini la quarta parte, e la somma parti in 7; e 'l rimanente sarà la feria.
Definiz: § IV. Offiziali delle ferie, si dissero in Toscana Alcuni ufficiali straordinarj, i quali avevano facoltà di concedere ai debitori, durante il feriato, la sicurtà o il salvocondotto. –
Esempio: Legg. Band. C. 4, 415: Che e' si deputino quattro cittadini,... e' quali.... s'intendino essere e sieno.... offiziali delle ferie.
Definiz: § V. Feria maggiore, dicesi nel linguaggio liturgico Ciascuno dei giorni della Quaresima, dell'Avvento, delle Quattro Tempora e delle Rogazioni. –
Esempio: Cerracch. Dubb. Rubr. 1, 26: Se una feria maggiore occorra in un giorno, in cui sia un doppio di prima e di seconda classe, un doppio maggiore o minore per annum,... l'ufizio sarà del secondo, cioè delle feste qui di sopra testè nominate.
Esempio: E Cerracch. Dubb. Rubr. 1, 41: Ferie maggiori sono tutte le ferie dell'avvento e della quaresima, le ferie delle quattro tempora, e la seconda delle rogazioni, delle quali tutte indispensabilmente se ne debbe sempre fare la commemorazione.
Definiz: § VI. Si usò anche per Agio, Ozio, Tempo libero, e simili; onde le maniere Avere feria o Far feria, che valgono Aver riposo, Ristare per alcun tempo da ciò che si fa: anche figuratam. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 312: Avvisandosi forse, che così feria far si convenisse colle donne nel letto, come egli faceva talvolta piatendo alle civili.
Esempio: Vill. F. 154: Sempre il verno facieno feria, dando alla guerra riposo.
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 1, 122: E s'io ho tanto mai di spazio o feria, Che 'l mio figliuol, ch'io porto, nato sia, Io farò poi come già fece Egeria.
Esempio: Cellin. Vit. 291: Per essere il Venerdì santo, mi pensavo che la pazzia de' pazzi dovessi pure avere qualche poco di feria.
Definiz: § VII. Far ferie, detto di magistrati, vale Sospendere l'esercizio del loro ufficio. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 342: Hanno fatto ferie tutto questo mese: non so a che fine; che credo sia buono per chi ha debito.
Definiz: § VIII. Far della feria, dicesi dai sacerdoti per Celebrare gli ufficj de' giorni correnti, non festivi.
Definiz: § IX. La necessità non ha ferie. –
V. Necessità.
235) Dizion. 5° Ed. .
FERIALE.
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pag.757

FERIALE.
Definiz: Add. Aggiunto di giorno feriale, e vale Non festivo, Di lavoro; chiamandosi nel Calendario ecclesiastico col nome di Feria ciascuno dei giorni della settimana, eccetto il Sabato e la Domenica.
Lat. barbaro ferialis. –
Esempio: Cavalc. Pist. Eust. 424: Alle quali cose eziandio gli altri dì feriali, compiuto il lavoro loro, attendono.
Esempio: Cap. Comp. Orsam. 1, 7: Il detto notaio debia stare al detto officio dì solenni, festivi e feriali.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 12, 42: Que' frati, per i beni che lascerebbe loro, fussero obligati dire messa alcuni giorni di festa e feriali, in detto Capitolo.
Esempio: Bart. D. As. 1, 77: Ne' dì feriali visitava le prigioni.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 150: Io non lavoro nè pure i giorni feriali, pensate voi se le feste.
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 2, 7: Opere,... le quali egli fa così ne' giorni feriali come ne' sabbati.
Definiz: § I. Detto di messa feriale, vale Che si celebra in giorno feriale. –
Esempio: Volg. Pist. Vang. 1, 1: Incominciano i santi Vangeli, i quali si leggono in tutto l'anno nelle sante messe, cioè domenicali, feriali e festive.
Definiz: § II. Detto di canto feriale, lo stesso che Fermo o Gregoriano. –
Esempio: Martin. G. B. Stor. Music. 1, 421: Qual maraviglia pertanto che a sì empia dissolutezza, il grave e moderato canto, cioè il feriale, nella sua Chiesa cattolica il santo zelantissimo vescovo contrapponesse?
Definiz: § III. Feriale, si disse per Da giorno feriale, Ordinario, Non solenne. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. S. 18: Il Papa quando consacra, sì vi sono molti vescovi, e nullo dee tenere corona di gemme, ma feriali; solo il Papa tiene corona dignitosa.
Esempio: Bocc. Fiamm. 139: Colle quali io semplicemente, e di feriali vestimenti vestita, v'andai.
Definiz: § IV. E figuratam., si disse per Dozzinale, Comunale. –
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 119: Gli ornamenti della camera sua erano feriali.
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 3, 135: La Ilarotragedia di Rintone, alla quale ricorrono come a franchigia questi Tersiti campioni della fantasima tragicomica, fu invenzione di un poeta feriale e dozinale.

236) Dizion. 5° Ed. .
FERIALMENTE.
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pag.758

FERIALMENTE.
Definiz: Avverb. In modo feriale, vale a dire ordinario, Senza alcuna pompa od onore: ma è voce poco usata. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 124: Ed essendo assai ferialmente dalla donna ricevuto, le disse, che ec.
Esempio: Ross. P. Sveton. 3, 52: Finalmente lo fece seppellire molto ferialmente.
Esempio: Deput. Decam. 131: Che farlo (come si dice) ferialmente, sarebbe segno o di grandissima familiarità, o di poca riverenzia.
Esempio: Borgh. V. Opusc. 19: Se qualcun altro non invitato ci si abbattesse, gli parrebbe per avventura esser trattato troppo ferialmente.

237) Dizion. 5° Ed. .
FERIATO.
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pag.758

FERIATO.
Definiz: Add. Aggiunto di giorno feriato, tempo feriato, e simili, e vale In cui son chiusi i tribunali.
Dal lat. feriatus. –
Esempio: Senec. Declam. 112: Occorsonci certi dì feriati, che non si potè fare giustizia.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 87: È da sapere che nel tempo feriato.... si può contraere lo sposalizio.
Esempio: Grazz. Rim. V. 181: Questi non escon fuor, se non di notte, Od i giorni feriati.
Esempio: Legg. Band. C. 7, 151: Ne i giorni festivi, feriati, e non giuridichi.... stiano di continovo, almeno doppo desinare,... al servizio dell'Archivio il cancelliere, ec.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 363: Propose che, da quel tempo innanzi, quel giorno fusse solenne, sacrato e feriato.
Esempio: Fag. Pros. 67: Poichè se va attento studiando nel calendario tutti quei giorni feriati, ne' quali l'esecuzioni d'ogni sorta son proibite, questi son ridotti a tal numero, che ec.
Definiz: § I. E pur detto di giorno, si usò alla latina per Festivo, nel quale si sospendono gli affari. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 2, 254: Per questa cagione nella Legge vecchia si comanda, che il dì settimo sia feriato, per significare la eterna quiete per esso.
Esempio: Baldell. F. Polid. Virg. 332: Da questo ferie, i giorni delle feste son detti feriati, perchè in essi le ferie si celebravano.
Esempio: Casott. Mem. Impr. 126: Bando, nel quale si ordinava, che quel dì fosse feriato, e stessero serrate le botteghe.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 111: Quel dì, senz'altro bando o decreto, andò feriato.
Definiz: § II. E detto egualmente di giorno, per Di lavoro, Lavorativo; che oggi dicesi Feriale. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 6, 34: Il qual coro era molto commodo, per l'ore della notte, ai frati di quel convento; e per fare loro particolare orazioni, e similmente per i giorni feriati.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 152: Il peggio è che dove mancano queste, sottentran l'opere dette più che servili, cioè i peccati, commessi dal comune de' cristiani più francamente ancora ne' giorni santi, che ne' feriati.
Esempio: Fag. Comm. 6, 416: Come voi pretendete, ch'io sia di quei mariti solamente per i giorni feriati, io male l'intendo.
Definiz: § III. Detto di persona, trovasi usato alla latina per Sfaccendato, Ozioso. –
Esempio: S. Ag. C. D. 3, 38: 'L guardatore del tempio d'Ercole, stando ozioso e feriato, giucò a dadi con lui or con l'una mano or con l'altra.
Definiz: § IV. Feriato, in forza di Sost. Il tempo, durante il quale i tribunali sono chiusi; ed altresì Quello nel quale si sospendono gli affari. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 666: E d'ogni tempo vogliono ragione, E nullo feriato voglion fare.
Esempio: Poliz. Pros. 553: Per essere ora feriato, non ho potuto pigliare determinazione, ec.
Esempio: Dav. Tac. 1, 108: L'avviso della morte riscaldò sì queste voci del popolo, che senza decreto nè bando fu feriato, serrato porte, botteghe, finestre.
Esempio: E Dav. Tac. 1, 115: Allora finì il feriato. Allegr. Rim. Lett. 88: Ma contr'Amor non è mai ferïato.
Esempio: Fag. Comm. 8, 234: Ma, benchè sia feriato, come intendesti, io non manco di studiare i processi.
Esempio: Ricc. A. M. Rim. Pros. 84: In questi quattro mesi, come voi sapete, corrono le feste sacre, e già ho mandato il bando che sia feriato.
Esempio: Legg. Band. Leop. 7, 108: In ciaschedun anno a tutto il susseguente feriato autunnale.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 26: Che c'è il feriato in questi dì non sai?

238) Dizion. 5° Ed. .
FERIBILE.
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FERIBILE .
Definiz: Add. Che può esser ferito, Da potersi ferire, Vulnerabile. –
Esempio: S. Ag. C. D. 3, 174: La carne è ferita per lo corpo, però che per sè medesima non è feribile.

239) Dizion. 5° Ed. .
FERICIDA.
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FERICIDA.
Definiz: Sost. di ambedue i generi. Chi uccide fiere.
Voce foggiata a somiglianza di Omicida. –
Esempio: Salvin. Opp. 43: Così il cane sen vien, colle ganasce Il carico recando; ed il veloce Cacciatore gioioso incontro vagli, Ed ambi alzando dalla madre terra, Ponsi in seno la fera e 'l fericida.