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4° Edizione
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260) Dizion. 4° Ed. .
BOCE
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pag.445



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Esempio: G. V. 7. 14. 5. I detti due Frati Godenti gridando dal palagio, e chiamando con gran boce ec.


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Esempio: G. V. 7. 79. 3. E qual più boci avea, era fatto Priore.


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Esempio: Ambr. Bern. 5. 7. Io m'accosto all'uscio, e chiamolo Così un poco sotto boce.


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Esempio: Nov. ant. 61. 7. Tutti gridino ad una boce mercè, e non sappiano a cui la si chiedere.


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Esempio: G. V. 9. 82. 1. Dando boce al detto Messer Pazzino, gli avesse fatti morire.


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Esempio: E G. V. 9. 315. 1. E promisegli di rinunziar sua lezione, e di dargli le sue boci.


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Esempio: Nov. ant. 92. 1. Allora venne uno de' Galli a mezzo il ponte, con grande burbanza ec. e gridò ad alta boce: vegna innanzi il più forte di tutti i Romani.
261) Dizion. 4° Ed. .
CHETO.
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pag.638



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Esempio: Amm. ant. 40. 7. 14. La montagna, che parte i grandi mari, è percossa dall'onde eziandío del mar cheto.


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Esempio: Nov. ant. 38. 1. Messer Polo ec. quasi tutta Romagna signoreggiava di cheto.


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Esempio: G. V. 7. 85. 2. Quale de' detti Re vincesse la detta battaglia, avesse di cheto la detta Isola di Cicilia.


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Esempio: G. V. 9. 93. 1. Quando avesse a cheto la signoría di Genova, si credea racquistar la Cicilia.


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Esempio: Malm. 1. 11. Sta cheto cheto, e con due man di piatto Batte la spada sopr'ad una cassa.
262) Dizion. 4° Ed. .
CROSCIARE
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pag.871



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Esempio: Ar. Fur. 14. 7. Che difende, che 'l verno, e la tempesta Di Giove irato sopra noi non crosce.
263) Dizion. 4° Ed. .
FUGGITO
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pag.543



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Esempio: Cas. son. 14. Signor fuggito più turbato aggiunge.
264) Dizion. 4° Ed. .
SPARSO
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pag.637



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Esempio: Dant. Purg. 14. Visto m'avresti di livore sparso.


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Esempio: Petr. son. 1. Voi, che ascoltate in rime sparse il suono Di quei sospiri, ond'io nudriva il core.
265) Dizion. 4° Ed. .
MISERAMENTE
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pag.255



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Esempio: Dant. Inf. 14. Che piangean tutte assai miseramente.


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Esempio: Red. Vip. 1. 9. Ond'io, che da un più acuto morso ferito sono, cioè da quello dell'amore della filosofia, il quale non men della vipera miseramente pugne ec. non mi vergognerò di palesarvi grandi smanie, ch'io ne meno (quì figuratam.)
266) Dizion. 4° Ed. .
ACUTO, e AGUTO.
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pag.50



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Esempio: Dant. Inf. 14. Crucciato prese la folgore acuta.


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Esempio: Buon. Fier. 1. 2. 2. A quell'infermo, che febbricitante Di male acuto sempre arde di sete.
267) Dizion. 4° Ed. .
ALLODOLETTA.
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pag.129



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Esempio: Morg. 14. 49. Quivi è l'allodoletta a volteggiare.
268) Dizion. 4° Ed. .
RACCOLTO.
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pag.33



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Esempio: Dant. Inf. 14. Alcuna si sedea tutta raccolta.


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Esempio: Stor. Eur. 1. 6. Il resto nientedimanco della persona tutto era bello, e ben fatto veramente, gli omeri larghi, le braccia grosse, i fianchi schietti, il ventre raccolto (cioè: piccolo, e in se ristretto, che da Ovidio fu detto venter castigatus)
269) Dizion. 4° Ed. .
SECONDOCHÈ
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pag.451



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Esempio: Dant. Par. 14. Secondoch'è percossa fuori, o dentro.
270) Dizion. 4° Ed. .
SCIAMITO
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pag.391



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Esempio: Bocc. nov. 69. 14. Vestita d'uno sciamito verde.


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Esempio: G. V. 1. 60. 2. In quello dì si corresse uno palio di sciamito velluto vermiglio.


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Esempio: E G. V. 11. 76. 1. Feciono correre un palio di sciamito dinanzi alla porta di Verona.


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Esempio: Nov. ant. 81. 1. Comandò, che quando sua anima fosse partita dal corpo, che fosse arredata una ricca navicella coperta d'un vermiglio sciamito, con un ricco letto ivi entro.
271) Dizion. 4° Ed. .
GALEAZZA.
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pag.564



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Esempio: Morg. 14. 71. Balnieri, grippi, e galeazze armate.
272) Dizion. 4° Ed. .
GOCCIARE
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pag.635



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Esempio: Dant. Inf. 14. D'una fessura, che lagrime goccia.
273) Dizion. 4° Ed. .
FALDA
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pag.333



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Esempio: Dant. Inf. 14. Pioven di fuoco dilatate falde.


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Esempio: G. V. 11. 26. 1. Una falda della montagna di Falterona ec. per tremuoto, e rovina scoscese più di quattro miglia.


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Esempio: Boez. Varch. 4. 1. E del fuoco, che 'l ciel di falda in falda Col movimento suo rapido scalda, La sommitate eccede.
274) Dizion. 4° Ed. .
PROCEDERE.
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pag.727



1) id: 2694e74ac87f4c63a19ab1a6ee0ac92b)
Esempio: Dant. Purg. 14. Poi fummo fatti soli, procedendo.


2) id: f35b5b5ae3fe4d348e9ad8b0c49e0e3a)
Esempio: E Bocc. nov. 65. 14. Se elle vi gioveranno, sì procederemo innanzi.


3) id: 318e2614b3014457b39406525ced9ce2)
Esempio: E Bocc. nov. 1. 26. E volendo egli già procedere all'assoluzione, disse ser Ciappelletto.


4) id: 76cb78d07cc240e4bda2f4711afe3641)
Esempio: E Bocc. nov. 26. 1. La Reina impose alla Fiammetta, che procedesse con una.


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Esempio: Bocc. introd. 14. Quasi l'ira di Dio a punire la iniquità degli uomini con quella pestilenza, non dove fossero procedesse, ma solamente a coloro opprimere, li quali dentro alle mura della lor città si trovassero, commossa intendesse.


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Esempio: E Tac. Dav. stor. 1. 243. Vuoi tu procedere bene, e non male? Guarda quello, che sotto altro Principe tu vorresti, o no.
275) Dizion. 4° Ed. .
SENTACCHIO.
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pag.476



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Esempio: Morg. 14. 78. Molto sentacchio pareva il cinghiale.
276) Dizion. 4° Ed. .
SEPAIUOLA.
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pag.480



1) id: 7ed0200a7db74e349f4eeb63993a6ff2)
Esempio: Morg. 14. 58. Avelia, e capitorza, e sepaiuola.
277) Dizion. 4° Ed. .
SCUDISCIARE, e SCURISCIARE
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pag.435



1) id: bb45109b62b64c8a92934e98098220df)
Esempio: Morg. 28. 14. Cominciano i fanciulli a scudisciargli.


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Esempio: Buon. Fier. 2. 1. 16. Si staffili, e scurisci, Si pettini, e si lisci.
278) Dizion. 4° Ed. .
ABUZZÁGO.
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pag.21



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Esempio: Morg. 14. 51. E gira l'avoltoio, e l'abuzzágo.
279) Dizion. 4° Ed. .
CANCRO.
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pag.529



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Esempio: Morg. 14. 65. Vedeasi il cancro l'ostrica ingannare.


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Esempio: G. V. 11. 67. 1. N'apparve un'altra nella regione del segno del cancro.