Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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320) Dizion. 4° Ed. .
PENATO
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pag.542

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Esempio:

Fr. Iac. T. 4. 6. 3. Hammi fatta fallanza, E fammi gir penato.

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Esempio:

E Fr. Iac. T. 5. 2. 1. E fammi nel suo amor morir penato.

321) Dizion. 4° Ed. .
MACERONE
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pag.110

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Esempio:

Alam. Colt. 5. 138. Quell'altro è tale, Che dall'esser maggior gli diede il nome La dotta Atene, e dal colore oscuro Lo chiama atro il Latino, il sermon Tosco L'appella il maceron, la cui radice Vive al verno maggior felice, e dolce.

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Esempio:

Lasc. Spir. 2. 1. Per istasera comperare due cesti d'invidia, un mazzo di radici, e un di maceroni.

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Esempio:

Pataff. 2. E sempre n'ha pisciato maceroni.

322) Dizion. 4° Ed. .
DOVERE, e DEVERE
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pag.249

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Esempio:

Gr. S. Gir. 2. Isperare devemo, perocchè ec. noi aremo guiliardone da Dio.

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Esempio:

E Gr. S. Gir. 17. Lo nostro giudice e diritto, dinanzi da cui noi devemo tenere lo nostro piato.

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Esempio:

E Bocc. 16. 1. Giudico mai rincrescer non dover l'ascoltare.

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Esempio:

E Bocc. 40. E così di niuna cosa curar dobbiamo, la quale abbia forza d'offenderla?

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Esempio:

Tes. Br. 3. 5. Insomma dee l'uomo guardare, che la terra sia dolce, e generosa.

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Esempio:

E Bocc. introd. 2. Quasi sempre tra i sospiri, e tra le lagrime leggendo dobbiate trapassare.

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Esempio:

E Bocc. nov. 2. 12. Richiese i cherici di là entro, che ad Abbraam dovessero dare il battesimo.

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Esempio:

E Bocc. nov. 8. 1. M'induce a dover dire, come un valentuomo di corte ec. pugnesse d'un ricchissimo mercatante la cupidigia.

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Esempio:

E Bocc. 41. 1. Molte novelle, dilettose donne, a dover dar principio a questa lieta giornata, come questa sarà, per dover essere da me raccontate, mi si paran davanti.

323) Dizion. 4° Ed. .
NASCITO
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pag.319

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Esempio:

Pist. S. Gir. Li quali si dilettano di nasciti di fanciulli.

324) Dizion. 4° Ed. .
SEGARE
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pag.455

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Esempio:

Gr. S. Gir. Andate a segare, che le biade son mature.

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Esempio:

Alam. Gir. 24. 127. Come sovente Si vede il buon villano al lungo giorno Segando i prati all'alto Sole ardente, Dell'abbattuto fien ghirlande avere.

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Esempio:

Vit. SS. Pad. 1. 147. Andando al tempo, che si sega il grano, a segare a prezzo ec. tanto è lo grano, che danno ai poveri di questo lor guadagno ec.

325) Dizion. 4° Ed. .
DECIMOTTAVO, e DECIMO OTTAVO
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pag.62

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Esempio:

Gr. S. Gir. 18. tit. Decimo ottavo grado, capitolo decimo ottavo.

326) Dizion. 4° Ed. .
SCOLTARE.
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pag.404

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Esempio:

Gr. S. Gir. 30. Ora iscoltate quali sono le due pareti.

327) Dizion. 4° Ed. .
COSTRIGNIMENTO ec$.
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pag.847

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Esempio:

Vit. S. Gir. Pensarono, che per costrignimento di fame, l'avesse mangiato.

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Esempio:

Cr. 2. 16. 4. Gli arbori delle selve in molto gran profondo dirizzano le radici, dove è il caldo fumante, per costrignimento della crosta della terra.

328) Dizion. 4° Ed. .
AIRARE.
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pag.104

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Esempio:

Grad. S. Gir. 4. Fate bene a coloro, che voi aireranno.

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Esempio:

Albert. 2. 1. Vedendo queste cose, incominciò fortemente a piangere, e airarsi.

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Esempio:

E Albert. 2. 17. L'uomo savio, se con lo stolto contenderà, ovvero s'airerà, ovvero riderà, non troverrà riposo.

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Esempio:

E Albert. 2. 47. Prudenzia allora rispose: non m'airo contro di te senza cagione, ma per la tua salute.

329) Dizion. 4° Ed. .
PROVAMENTO.
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pag.756

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Esempio:

Gr. S. Gir. 3. Provamento dell'amistà di Dio è la perfezione della buona opera.

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Esempio:

Amm. ant. 11. 1. 9. Di molto adoperamento, di più provamenti, d'altissimo senno, di presentissimo consiglio, viene l'arte del dire.

330) Dizion. 4° Ed. .
DISPERAGIONE.
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pag.193

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Esempio:

Gr. S. Gir. 2. Sono altresì dannati per questa folle isperanza, come per disperagione.

331) Dizion. 4° Ed. .
AEMPIRE.
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pag.69

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Esempio:

Grad. S. Gir. 1. Ben è vero se la buona credenza aempie per opera.

332) Dizion. 4° Ed. .
NASCOSO
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pag.320

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Esempio:

Gr. S. Gir. 20. Sapienza nascosa, e tesoro nascoso non vale nulla.

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Esempio:

Bemb. Asol. 1. 37. La miseria ama sovente di star nascosa.

333) Dizion. 4° Ed. .
MILLANTATORE
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pag.244

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Esempio:

Pist. S. Gir. Alcuni altri sono molto grandi prelati, parlanti, e millantatori.

334) Dizion. 4° Ed. .
SIDRO.
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pag.526

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Esempio:

Red. Ditir. 12. Beva il sidro d'Inghilterra Chi vuol gir presto sotterra.

335) Dizion. 4° Ed. .
SALTELLARE
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pag.308

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Esempio:

Dant. Inf. 12. Che gir non sa, ma quà, e là saltella.

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Esempio:

Burch. 1. 41. E vedrai saltellar mille ranocchi.

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Esempio:

Morg. 2. 5. 34. Ma egli in quà, e 'n là tanto saltella, Che giunse dove stava la donzella.

336) Dizion. 4° Ed. .
DILIBERAMENTE
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pag.118

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Esempio:

Gr. S. Gir. 30. Perocchè noi possiamo montare diliberamente questi santi gradi.

337) Dizion. 4° Ed. .
AORARE
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pag.217

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Esempio:

Grad. S. Gir. 19. Ieremia Profeta per loro aorò al nostro Signore.

338) Dizion. 4° Ed. .
TORNIAMENTO, e TORNEAMENTO
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pag.105

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Esempio:

Dant. Inf. 22. E vidi gir gualdane, Ferir torneamenti, e correr giostra.

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Esempio:

E G. V. 9. 174. 1. Combatteano a riprese, a modo di torneamento.

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Esempio:

Bocc. nov. 39. 2. E in costume avean d'andare sempre a ogni torniamento, o giostra.

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Esempio:

Nov. ant. 57. 2. Pregandolo per amore, che accattasse parola dal Re, che un solo torneamento si facesse con sua licenzia.

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Esempio:

Albert. cap. 2. Siccome cittade aperta, e senza torneamento di mura, così l'uomo, lo quale non puote nel parlare costrignere lo spirito suo.

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Esempio:

Maestruzz. 2. 11. 6. Per questo l'uomo diventa inchinevole a' vizj delle lascivanze, ovvero di crudeltà, per quelle cose, che sono rappresentate, come s'è nel torniamento.

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Esempio:

E Maestruz. 2. 42. L'ottavo è in coloro, a' quali è negata la ecclesiastica sepoltura, come s'è a coloro, che muoiano nel torneamento, imperocchè non è seppellito nel cimiterio, eziandío che si penta, siccome si dirà nel capitolo del torneamento.

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Esempio:

Tes. Br. 2. 35. Questa è la ragione, perchè la terra, ch'è 'l più grande elemento, e la più salda sustanza, è assisa nel miluogo di tutti i cerchj, e di tutti i torniamenti, cioè il fondo de' cieli, e degli elementi.

339) Dizion. 4° Ed. .
TREDECIMO.
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pag.151

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Esempio:

Gr. S. Gir. 71. Lo tredecimo grado avere il timore di Dio.

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