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4° Edizione
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220) Dizion. 4° Ed. .
STIMOLO
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pag.746



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Esempio: Alam. Colt. 4. 99. E più d'un vomer poi, più stive, e buri, Lo stimolo, il dental, sievi il timone.


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Esempio: Amm. ant. 25. 1. 2. Crudele stimolo tra gli altri peccati lussuria è, la quale mai non lascia l'affetto dimorare in pace, la notte bolle, lo dì angoscia.


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Esempio: G. V. 2. 6. 4. E così durò la signoría de' Gotti in Italia 125. anni con grande stimolo, e struggimento d'Italiani, e Romani, e dello Imperio di Roma.
221) Dizion. 4° Ed. .
DISCENDENTE
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pag.158



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Esempio: Alam. Colt. 5. 137. Perchè è tiepida l'aria, e perchè guarda Dal medesimo balcon, che nell'Aprile Il discende sol ec.


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Esempio: Bern. Orl. 2. 1. 49. Perocchè Caroggieri, Che del bisavol tuo fu discendente, In Italia menò molti guerrieri.


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Esempio: E Bocc. Test. 2. Infino a tanto che alcuno de' discendenti di Boccaccio Ghellini nostro padre per linea masculina si troverà.
222) Dizion. 4° Ed. .
CROCO
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pag.869



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Esempio: Alam. Colt. 5. 122. Or quei, che senza odor fan vago il manto Del dolcissimo April, ridente il croco ec.


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Esempio: Buon. Fier. 3. 1. 5. Quel, che par, ch'abbia d'occhi di civette Foderata la pelle, Ovver di zafferan tinta, e di croco.


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Esempio: Red. cons. 1. 4. Dello acciaio da prendersi la mattina a buon'ora in bocconcini, potrà servirsi del croco di Marte aperiente, ovvero di quell'altra preparazione, che chiamano spuma di Marte aperiente.
223) Dizion. 4° Ed. .
CORBEZZOLO
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pag.814



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Esempio: Alam. Colt. 5. 124. Il corbezzolo umil, che lui simiglia, Se non mostrasse il suo dorato, e d'ostro Diverso frutto.


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Esempio: Vett. Colt. Ponendole in luoghi prima salvatichi, e disfatti a questa fine, dove fossero stati lecci, o corbezzoli, cioè alberi, che i Latini chiamavano arbuti.
224) Dizion. 4° Ed. .
PALLIDETTO.
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pag.468



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Esempio: Alam. Gir. 12. 13. Poichè già in casa i lumi erano spenti, E che dal sonno era ciascuno involto, Fuggí tremando, e pallidetta in volto.


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Esempio: Alam. Colt. 5. 123. La pallidetta salvia, il vivo, e verde Fiorito rosmarin ec.


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Esempio: Poliz. st. 1. 79. In bianca vesta con purpureo lembo Si gira Clizia pallidetta al sole.


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Esempio: Bern. Orl. 2. 13. 22. Pur ancor per la tema il giovinetto In viso si mostrava pallidetto.
225) Dizion. 4° Ed. .
RIBECCARE.
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pag.126



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Esempio: Alam. stanz. beccaf. 3. 176. Or se chi becca, e ribeccato poi, Guardiam, ch'un altro non ribecchi noi.
226) Dizion. 4° Ed. .
PASSATOIO
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pag.513



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Esempio: Alam. son. 2. Poi vidi un, che da diece passatoi Fu da un canto all'altro un dì passato.


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Esempio: Ciriff. Calv. 3. 90. Colla balestra traean passatoi Con zolfi lavorati, ch'ardean poi (quì per similit.)
227) Dizion. 4° Ed. .
SENTORE
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pag.480



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Esempio: Alam. Colt. 3. 69. Il dorato color, che lunge splende, E 'l soave sentor, che largo sparge, La sua maturità palese fanno.


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Esempio: Fir. Trin. 3. 3. Se egli avviene, che Alessandro ne abbia sentore.


3) id: 8872c31749ae4c8b88f1a60c703dcde0)
Esempio: Ciriff. Calv. 3. 98. Avendo avuto sentore, e notizia, Che 'n Tunisi bandito è 'l torniamento.
228) Dizion. 4° Ed. .
RITTO
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pag.246



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Esempio: Ant. Alam. son. 1. Se ogni ritto suo rovescio avessi, Buon per quel fatto mio, ch'io tengo sotto.


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Esempio: Lor. Med. canz. 121. 3. Qualche volta vincerò, La fortuna seguirò, Ch'ogni ritto ha 'l suo rovescio.
229) Dizion. 4° Ed. .
RIPUGNERE
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pag.216



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Esempio: Alam. Colt. 2. 51. Si sta piangendo, e 'n un momento poi (Sì lo ripunge Amor) ancor ritorna Di nuovo in guerra.
230) Dizion. 4° Ed. .
SBRACATO
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pag.343



1) id: 6a58124e72e54b2795174ba1e8c95d89)
Esempio: Ant. Alam. son. 17. Ma mi pare un birrone scioperato, Cieco, sbracato, e senza panni in dosso.


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Esempio: Car. lett. 1. 74. Considerate per vostra fe, che sbracata vita saría la nostra, se non sapessimo ec. (cioè: felice, spensierata, senza brighe)
231) Dizion. 4° Ed. .
GUFACCIO
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pag.699



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Esempio: Ant. Alam. son. 27. E' ti convien girare, Taccuin, babbuin, gufaccio, allocco, Sarto, buffon, sensal, poeta sciocco.
232) Dizion. 4° Ed. .
BARBIERE
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pag.386



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Esempio: Ant. Alam. son. 18. Io porto in dosso un così stran mantello, Che mai barbier v'affilería rasoio.
233) Dizion. 4° Ed. .
COCOMERO
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pag.687



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Esempio: Alam. Colt. 5. 129. Il cocomer ritondo, immenso, e grave, Pien di gelato umor, conforto estremo Dell'interno calor di febbre ardente.


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Esempio: Lasc. Pinz. 5. 1. Oh che cocomero vogl'io cacciar loro in corpo!


3) id: 818efae407834e4a90e3f609b4d90129)
Esempio: Red. cons. 1. 176. Le frutte, che si potranno adoprare, sono le fragole, le ciliege, e cotte, e crude, gli sparagi, i fichi, i poponi, i cocomeri.
234) Dizion. 4° Ed. .
STIVA
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pag.748



1) id: 96237e5f635548bf8f9d568306677e65)
Esempio: Alam. Colt. 4. 99. Ivi in disparte sia l'aratro, e 'l giogo, E più d'un vomer, poi più stive, e buri.


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Esempio: Buon. Fier. 2. 3. 4. 'N una medesma barca, e in una stiva.


3) id: f6fbe9cb9227422d8a8b52534f6a4892)
Esempio: Matt. Franz. rim. burl. 2. 66. La vera stiva a chi piantar le vuole, È trovar buon terreno.


4) id: 003486d0e01349ffb50fe087c564f13c)
Esempio: Lasc. Gelos. 2. 4. Deh potessimo noi almen favellare a Ciullo, che per li consigli suoi non dubito punto, che noi non trovassimo qualche stiva.
235) Dizion. 4° Ed. .
DI COMPAGNÍA
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pag.99



1) id: beabcf6c857b4e02ada400b16b3f3e7e)
Esempio: Alam. Colt. 5. 128. E l'altre uscire Al ciel di compagnía per se ciascuna Del suo proprio sapor mischiando in essa.
236) Dizion. 4° Ed. .
CICOREA, e CICORIA.
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pag.660



1) id: 17e6014e30eb4f3d818b3510b1c21861)
Esempio: Alam. Colt. 5. 120. Ma pien di lode La cicorea sementi, onde si adorni Poscia al tempo miglior la mensa prima.


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Esempio: E Red. cons. 1. 40. Il sale di cicoria ha la stessa stessissima natura del sale di salvia.


3) id: fab6826f09fa4d58bc91088599ee14af)
Esempio: Red. Ditir. 36. Vadan pur, vadano a svellere La cicoria, e i raperonzoli Certi magri mediconzoli, Che coll'acqua ogni mal pensan d'espellere.
237) Dizion. 4° Ed. .
VINCIGLIO
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pag.278



1) id: 4768053a273e4ec0a9156cf70d31a745)
Esempio: Alam. Colt. 4. 84. Quest'è il tempo a tagliar la canna, e il palo, E i vincigli sottil dal lento salcio.
238) Dizion. 4° Ed. .
BURE
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pag.487



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Esempio: Alam. Colt. 4. 99. Ivi in disparte sia l'aratro, e 'l giogo, E più d'un vomer poi, più stive, e buri.
239) Dizion. 4° Ed. .
LUNETTA.
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pag.98



1) id: 25c5e97bd9524c91a30454a0d6d4cff9)
Esempio: Alam. son. 3. Getta una spada, una coppa, un bastone, E poi le dà nella quarta lunetta (quì figuratam.)


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Esempio: Car. lett. 2. 180. Le pareti poi son pur quattro, e da un peduccio all'altro fanno quattro lunette.