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4° Edizione
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260) Dizion. 4° Ed. .
FIAMMEGGIARE
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pag.444



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Esempio: Dant. Purg. 29. Di sopra fiammeggiava il bello arnese.


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Esempio: Dant. Inf. 19. Qual suole il fiammeggiar delle cose unte Muoversi pur su per l'estrema buccia.


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Esempio: E Dan. Par. 10. Quell'altro fiammeggiare esce del riso.


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Esempio: E Dan. Par. appresso: Vedi oltre fiammeggiar l'ardente spiro.


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Esempio: E Dan. Par. 21. Siccome il fiammeggiar ti manifesta.


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Esempio: E Dan. Par. appresso: Quinci vien l'allegrezza, ond'io fiammeggio.


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Esempio: E Dan. Par. 12. Poichè 'l tripudio, e l'altra festa grande, Sì del cantare, e sì del fiammeggiarsi ec.


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Esempio: E Dan. Par. 5. S'i' ti fiammeggio nel caldo d'amore, Di là dal modo, che 'n terra si vede ec. Non ti maravigliar.


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Esempio: Petr. son. 26. Già fiammeggiava l'amorosa stella.


10) id: c7aa4d10981c4a4aaa83554c6d937c4a)
Esempio: E Petr. canz. 28. 5. Non vidi mai dopo notturna pioggia Gir per l'aere sereno stelle erranti, E fiammeggiar tra la rugiada, e 'l gielo.
261) Dizion. 4° Ed. .
PROMETTERE
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pag.740



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Esempio: Dant. Purg. 6. E promettendo mi sciogliea da essa.


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Esempio: Dant. Par. 8. Rivolsersi alla luce, che promessa Tanto s'avea.


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Esempio: E Dan. Par. 25. Ed emmi a grato, che tu diche Quello, che la speranza ti promette.


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Esempio: E Vit. S. Pad. 3. Promettestici, Signore, di pascerci.


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Esempio: E Petr. canz. 24. 4. E regna altro Signore, Che promette una vita più tranquilla.


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Esempio: Vit. SS. Pad. 2. 2. Il nostro Re celestiale darà a noi suoi cavalieri lo suo soccorso, e quello, che ci promise.


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Esempio: Cas. lett. 23. La somma bontà del Re Cristianissimo, della quale io ho sempre promesso a nostro Signore ogni cosa.


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Esempio: Lasc. nov. 8. Però non restava di sollecitarla, promettendole Roma, e toma, come se egli fosse il primo Principe del mondo.


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Esempio: Malm. 1. 68. E credon, promettendo Roma, e toma, Di spacciar l'oro della bionda chioma.


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Esempio: G. V. 5. 38. 1. Biasimandolo della donna, ch'egli avea promessa, come ella non era bella, nè sofficiente a lui ec. incontanente per sussidio diabolico, preso di lei, la promise, e isposò a moglie; per la qual cosa i parenti della prima donna promessa raunati insieme, e dogliendosi di ciò ec.
262) Dizion. 4° Ed. .
MANTACO
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pag.160



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Esempio: Dant. Purg. 15. Invidia muove il mantaco a' sospiri.
263) Dizion. 4° Ed. .
MAREGGIARE
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pag.165



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Esempio: Dant. Purg. 28. Per mareggiare intra Sesto, e Abído.
264) Dizion. 4° Ed. .
SEPOLCRALE, e SEPULCRALE.
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pag.481



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Esempio: Dant. Purg. 21. Già surto fuor della sepulcral buca.
265) Dizion. 4° Ed. .
PARVOLO.
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pag.507



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Esempio: Dant. Purg. 7. Quivi sto io co' parvoli innocenti.


2) id: 3562468da93946b785b2ff7ed7d992eb)
Esempio: E Dan. Par. 22. Oppresso di stupore alla mia guida Mi volsi, come parvol, che ricorre Sempre colà, dove più si confida.


3) id: ec5795bca83e4bb4a89b9c37efc9438c)
Esempio: Mor. S. Greg. 1. 5. Non siate parvuli d'intendimento.
266) Dizion. 4° Ed. .
PASSAGGIO
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pag.509



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Esempio: Dant. Purg. 2. Più volte m'ha negato esto passaggio.


2) id: 157be003dac34d5b881ddbc99738f371)
Esempio: Salvin. pros. Tosc. 1. 391. La caligine del duolo, che ne opprime per la perdita, viene dalla considerazione del suo bel passaggio disgombra, e rotta, e racconsolata.


3) id: 5af3271baa304b0997c74d169a601c27)
Esempio: Nov. ant. 50. 1. Lo 'mperadore donò una grazia a uno suo barone, che qualunque uomo passasse per sua terra, che gli togliesse d'ogni magagna evidente un danaio di passaggio. Il barone mise alla porta un suo passeggiere a ricogliere il passaggio.
267) Dizion. 4° Ed. .
PERÒ
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pag.574



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Esempio: Dant. Purg. 2. Però m'arresto; ma tu perchè vai?


2) id: 9f1eddcc01384f99b6a676f6d66b7380)
Esempio: Petr. canz. 18. 5. Però forse è rimota Dal vigor natural, che v'apre, e gira.
268) Dizion. 4° Ed. .
ROCCA.
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pag.256



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Esempio: Dant. Purg. 32. Sicura quasi rocca in alto monte.


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Esempio: Dant. Inf. 17. Così ne pose al fondo Gerione A piede a piè della stagliata rocca.


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Esempio: E But. Par. 6. 1. Rocca tanto è a dire, quanto luogo alto, che per la sua altezza è sicura da' nemici.


4) id: ce7d4154803c414492d8c575dfd00051)
Esempio: Vit. SS. Pad. 2. 318. Riportando ciascuno lo frutto della sua buona fatica, e vittoria nella rocca della buona coscienza.


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Esempio: G. V. 9. 159. 1. Essendo messer Ramondo di Cardona ec. all'assedio della rocca di Basignano.


6) id: 2c176c70ac104ff0873af44b2182937d)
Esempio: Boez. Varch. 1. 14. Allora io fatto rocca del cuore, hai tu bisogno, risposi, che ec.
269) Dizion. 4° Ed. .
SPOSA
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pag.683



1) id: f98fd4e45ce5400b961d657079e54530)
Esempio: Dant. Purg. 29. Che foran vinte da novelle spose.


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Esempio: Petr. canz. 49. 4. Tre dolci, e cari nomi ha' in te raccolti, Madre, figliuola, e sposa.
270) Dizion. 4° Ed. .
SPUGNA
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pag.689



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Esempio: Dant. Purg. 20. Trassi dell'acqua non sazia la spugna.
271) Dizion. 4° Ed. .
OSTELLO
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pag.441



1) id: 0326af523c9b496b900792ba9e446369)
Esempio: Dant. Purg. 6. Ahi serva Italia di dolore ostello.


2) id: 67b64ae48f624d84a5763b4d2da9ab03)
Esempio: E Dan. Par. 8. Ma non distingue l'un dall'altro ostello.


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Esempio: E Dan. rim. 1. E poi immaginate, S'io son d'ogni dolore ostello, e chiave.


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Esempio: E Dan. Par. 15. A così fida Cittadinanza, a così dolce ostello.


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Esempio: Com. Purg. 6. Quì esclama contra li abitatori in Italia, e toglie lo luogo per lo locato, e dice, come ello è ostello, cioè casa di dolore.
272) Dizion. 4° Ed. .
A
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pag.2



1) id: 55bd80ff8b9a41f49a0f4689885bc41d)
Esempio: Dant. Purg. 4. Volti a Levante, ove eravam saliti.
273) Dizion. 4° Ed. .
ACCARNARE.
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pag.24



1) id: d1eb9b7453f243e4a35d69e9d2240a50)
Esempio: Dant. Purg. 14. Se ben lo 'ntendimento tuo accarno.
274) Dizion. 4° Ed. .
AUSTRO
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pag.343



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Esempio: Dant. Purg. 32. Che son sicuri d'aquilone, e d'austro.
275) Dizion. 4° Ed. .
ANNUNZIO
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pag.208



1) id: 327322c86db54ecfab14b31e690a869b)
Esempio: Dant. Purg. 12. A questo annunzio vegnon molto radi.


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Esempio: Dant. Inf. 13. Con tristo annunzio di futuro danno.


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Esempio: E Fiamm. 6. 24. O misera, quali annunzj, quali empiti, non bisognando, venturi t'infigni?
276) Dizion. 4° Ed. .
ARCIONE
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pag.250



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Esempio: Dant. Purg. 6. E dovresti inforcar li suoi arcioni.
277) Dizion. 4° Ed. .
ARTEZZA
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pag.278



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Esempio: Dant. Purg. 25. Che per artezza i salitor dispaia.
278) Dizion. 4° Ed. .
ASCENDERE
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pag.280



1) id: 0e141f33ce344e2a88a1138170033e4c)
Esempio: Dant. Purg. 11. Laggiù dimora, e quassù non ascende.


2) id: 8a6f80f161a3474f84163f1bf0ea5b15)
Esempio: Buon. rim. 10. Dal mortale al divin non vanno gli occhi, Che sono infermi, e non ascendon, dove Ascender senza grazia è pensier vano.


3) id: b954baae20554929b4fa5d6b99ac93ca)
Esempio: Petr. cap. 1. E così n'ascendemmo in loco aprico.


4) id: 6b4083a1f7da441ab002064783725a0f)
Esempio: Ambr. Bern. 3. 1. I danar, che 'n guardia Ho dato all'oste, che oggi ascendono A duemila ducati.


5) id: 94bb0130e2384b70be808363fa1f277a)
Esempio: Segn. stor. 8. 216. Egli aveva acquistato un palazzo ec. e successivamente la villa sua, delle quali ritrasse masserizie di gran valuta, che ascesono alla somma di diecimila scudi.
279) Dizion. 4° Ed. .
CILICCIO, e CILICIO.
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pag.663



1) id: 337cd02994594d0f80ebbc71608c90aa)
Esempio: Dant. Purg. 13. Di vil ciliccio mi parean coperti.