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4° Edizione
Diz Giu. totali
42920 712 43632 forme
34381 538 34919 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
120) Dizion. 4° Ed. .
D
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pag.2



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Esempio: Ar. Fur. 35. 4. Che vent'anni principio prima avrebbe, Che coll'M, e col D fosse notato.


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Esempio: But. Purg. 33 Nel quale un cinquecento diece, e cinque Messo di Dio anciderà la suia, E quel gigante, che con lei delinque. La lettera D rileva cinquecento, sicchè per questo intende uno D.


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Definiz: Lettera, che ha gran parentela colla T, e perciò molte voci latine nel farsi nostrali hanno mutato il T in D, come più dolce di suono, siccome Latro, LADRO: Potestas, PODESTÀ: Litus, LIDO. Ammette dopo di se solamente la R (oltre alle vocali) tanto in principio, quanto in mezzo della dizione, e nella stessa sillaba, con perdere alquanto di suono, come DRAGO, SALAMANDRA. Riceve avanti di se , nel mezzo della parola, ma in diversa sillaba, la L, N, R, S, come GELDRA, BANDO, VERDE, DISDICEVOLE. Ma la S avanti la D si trova di rado in mezzo di parola, e quasi sempre ne' verbi composti dalla particella DIS, come DISDIRE. Nel principio si trova più spesso, come SDEGNO, SDENTATO; e deesi sempre profferire la S, avanti nel secondo suono, e più rimesso, come nella voce ACCUSA, siccome si dice nella lettera S. Raddoppiasi nel mezzo, quando egli occorre, come FREDDO, ADDURRE.
121) Dizion. 4° Ed. .
DISONESTAMENTE.
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pag.185



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Esempio: Ovid. Pist. Ella disonestamente avolterata ti cognobbe, marito; ma l'onestà diede te a me, e me a te.
122) Dizion. 4° Ed. .
AVOLTERATO
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pag.342



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Esempio: Ovid. Pist. Ella disonestamente avolterata ti cognobbe marito, ma l'onestà diede te a me, e me a te.
123) Dizion. 4° Ed. .
ARRICCIATO
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pag.269



1) id: 79f267fc6152456eb69f7b04b6bd2ab4)
Esempio: Ovid. Pist. Il quale è coperto dell'aspro velluto quoio, spogliato, per le tue forze dalle coste dell'arricciato lione.
124) Dizion. 4° Ed. .
CORPO
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pag.824



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Esempio: Ovid. Pist. Le dette tre Iddee sottomisono le loro corpora al mio giudicio nella valle della selvaggia Ida.


2) id: e3357b6572c0483baae1af5d13cb24a8)
Esempio: G. V. 7. 85. 1. Di ciò era apparecchiato di combattere a corpo a corpo.


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Esempio: G. V. 1. 25. 4. Questa Laurenza era bella, e di suo corpo guadagnava come meretrice.


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Esempio: E G. V. 9. 94. 3. Messer Marco ebbe tanta audacia in se, che fece richiedere il Re Ruberto di combattere con lui a corpo a corpo, e quale vincesse rimanesse signore.
125) Dizion. 4° Ed. .
BIANCHEGGIARE
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pag.426



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Esempio: Ovid. Pist. Innanzi mi tranghiotta la terra, o ardami il vermiglio fuoco, che sanza me biancheggi il mare.


2) id: 86d474dcfc7243238e8c9cb423582e3d)
Esempio: Guid. G. La faccia de' muri ec. non biancheggiava di bianchezza di calcina lattata.
126) Dizion. 4° Ed. .
VAGHEGGIATORE
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pag.185



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Esempio: Ovid. Pist. 2. Gl'innamorati vagheggiatori dell'isola di Dulichio, e di Samo ec. m'assaliscono, siccome disonesta, e lussuriosa schiera.
127) Dizion. 4° Ed. .
SUGARE.
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pag.806



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Esempio: Ovvid. Metam. Strad. Se il caldo del sole non sugasse la soperchia umidità, l'aire si corromperebbe.
128) Dizion. 4° Ed. .
SENTIRE
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pag.478



1) id: b814c5a99657467bb6b686dd18f23b31)
Esempio: Ovvid. Metam. E sentiesi arder le 'nteriora dalle cieche fiamme.


2) id: 3223022443b247508a2c21e342e9b73e)
Esempio: E G. V.9. 219. 13. Confessarono, che sentirono il trattato.


3) id: 1e68d8ed523a4ca7840c6a73e297b982)
Esempio: E Bocc. g. 6. f. 7. Senza farne alcuna cosa sentire a' giovani, si misero in via.


4) id: ac4d5f3003de4cf39f2514aa35182290)
Esempio: G. V. 4. 26. 4. Il detto Arrigo non sentì la sua lezione, nè vi fu presente.


5) id: 824bc806b4e44adf9d514ab58741ad40)
Esempio: Bocc. g. 6. f. 11. Nè da altra ripa era chiuso, che dal suolo del prato, tanto dintorno a quel più bello, quanto più dell'umido sentiva di quello.


6) id: 01bcf62f9a434e8f9496037422c28305)
Esempio: G. V. 10. 230. 3. Ciascuno studiasse sopra la quistione della visione de' Santi, e facessene a lui relazione, secondo che ciascuno sentisse, o del pro, o del contro.
129) Dizion. 4° Ed. .
DOMANDARE
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pag.235



1) id: 8c73b1f84fdb45c98ccf07e136d5098f)
Esempio: Ovid. Pist. Imperciocchè tu, la qual se' Dea, scendesti del cielo, e domandasti l'uomo mortale (cioè: richiedesti uomo mortale)
130) Dizion. 4° Ed. .
ACCONCIO.
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pag.37



1) id: c04872db86b24b6ea222458ff7abc06c)
Esempio: Ovid. Pist. Il vento era acconcio alli marinari, e non a me amante. (cioè, secondo il bisogno de' marinari.)
131) Dizion. 4° Ed. .
SCESO
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pag.375



1) id: b37350d2347f473ab9e5ed6487af58ea)
Esempio: Ovid. Pist. 41. Si mise le tue belle armi guadagnate dalle tue prodezze sopra la gente iscesa di Dardano.
132) Dizion. 4° Ed. .
ARRAPPARE
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pag.268



1) id: 24742c7d6fc74f18ac525dfaf91cb6ac)
Esempio: Ovid. Pist. 39. L'animo mi confortava d'andare in mezzo dell'ornata gente, e d'arrappare le grillande dell'oro delle composte trecce.
133) Dizion. 4° Ed. .
AGGAVIGNARE.
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pag.85



1) id: a5bc11b253b1451fb6057f33eef6fa0d)
Esempio: Ovid. Pist. Certo se l'altrui braccia aggavignassono il tuo collo candido, il nuovo amore del nostro amore sarebbe fine.
134) Dizion. 4° Ed. .
TIMIDO
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pag.77



1) id: e5bc5845f96e427db26e981383318d13)
Esempio: Ovid. Pist. 9. La qual cosa poichè pervenne a' miei timidi orecchi, il mio petto è stato sanza anima.
135) Dizion. 4° Ed. .
UMILIATO.
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pag.305



1) id: 42541d82168e4e87a98f4e28eddce979)
Esempio: Ovid. Pist. 44. Abbia buono, e dolce vento navicando per gli umiliati mari (il T. Lat. ha: pacata aequora)
136) Dizion. 4° Ed. .
ANSATA
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pag.210



1) id: a24b1f98cb144794938e6c658bb6f8df)
Esempio: Metam. Strad. E grande ansata di bocca soffiava nella benda de' capelli.
137) Dizion. 4° Ed. .
CORNUCOPIA
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pag.821



1) id: 27784dd6b28945c19f0f64dd1f68c906)
Definiz: V. L. che significa Abbondanza di tutte le cose, ed anche la figura stessa del corno pieno di molte cose. v. Ovid. Metam. libr. 9. Lat. cornucopiae. Gr. κέρας Αἰμαλθείας.
138) Dizion. 4° Ed. .
ACCOMANDARE.
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pag.34



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Esempio: Ovid. Pist. Perchè si dice, che tu donna voglia andartene, e accomandi le vele alli rabbiosi venti (quì per similit.)
139) Dizion. 4° Ed. .
ARGENTATO
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pag.255



1) id: b4bf27b25d6c4e448d6344d9de61702b)
Esempio: Ovid. Pist. 59. Siccome tutte l'altre stelle ti fanno luogo, quando tu argentata risplendi colli chiari splendori (parla colla Luna)