Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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1) Dizion. 5° Ed. .
MIGLIAIO
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pag.250

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Esempio:

Bart. D. Ghiacc. 10: Così a migliaia si contano gli anni.

2) Dizion. 5° Ed. .
CATINO
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pag.668

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Esempio:

Bart. D. Ghiacc. 77: Come a dire tazze, conche, catini, coppe ec.

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Esempio:

Bart. D. Op. mor. 31, 2, 111: Avvenne d'essergli versato da una finestra in capo un gran catino di acqua.

3) Dizion. 5° Ed. .
ACQUA FORTE e ACQUAFORTE.
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pag.169

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Esempio:

Bart. D. Ghiacc. 190: Come l'acqua forte dissolve l'argento, l'acqua regia l'oro.

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Esempio:

E Baldin. Art. Int. appr.: Intagliò d'una maniera sua propria in acqua forte e bulino.

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Esempio:

E Baldin. Art. Int. appr.: Belle invenzioni di Carlo Maratta, ed anche sue proprie, tutte all'acqua forte.

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Esempio:

Baldin. Art. Int. Pr.: Questa bell'arte dell'intaglio, prima a bulino, e poi ad acqua forte, nel corso di circa 220 anni, da che operò il Mantegna, ha fatti tali progressi ec.

4) Dizion. 5° Ed. .
D,
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pag.1

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Definiz:

§ III. D, Numero de' Romani, significa Cinquecento. –

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Esempio:

But. Comm. Dant. 2, 813: La lettera D rilieva 500, sicchè per questo intende uno D.

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Esempio:

Bart. D. Cin. 3, 4: Non ha.... l'alfabeto cinese nè l'R, nè la B, nè la D.

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Definiz:

§ I. E per il Segno o Carattere, che rappresenta la lettera D. –

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Esempio:

Buomm. Ling. tosc. 28: Battendo la lingua ne' denti [si forma] D, T, Z.

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Esempio:

Dat. L. Sfer. 4, 23: È vicina Famagosta a Baruth per due C, Insino ad Alessandria per un D.

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Esempio:

Ar. Orl. fur. 35, 4: Che venti anni principio prima avrebbe, Che col M e col D fosse notato.

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Esempio:

Dant. Parad. 18: Sì dentro a' lumi sante creature Volitando cantavano, e faciensi Or D, or I, or L, in sue figure.

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Esempio:

Salvin. Annot. Fier. 483: Lo sdegno, o dea, di', del Pelide Achille; verso criticatomi per li troppi d; onde fui costretto di mutarlo.

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Esempio:

Buomm. Ling. tosc. 81: Per fuggir quella cadenza e languidezza che nasce dall'incontro di due vocali, quelle [parole d'una sola lettera] si crescon d'una consonante, che per l'ordinario è il D, e dicesi ad usare, ed amare, od io.... Talora in luogo del D si mette un T.... Abbiamo Benched ella, ched è novello, sed egli è troppo;... ma oggi non s'usan molto.

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Definiz:

§ II. Il D affiggesi ad alcune voci per lo più monosillabiche, a fine di evitare l'incontro di due suoni vocali, facendosi per esempio Ad per A, Ed per E, Od per O, e anticamente Ched per Che, Ned per Nè, Sed per Se e Benched per Benchè, come notasi sotto le respettive voci. –

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Definiz:

lettera dentale, la quarta dell'alfabeto e la terza delle consonanti, che i grammatici dicono mute; ed è di genere tanto masc. quanto femm. Pronunziasi Di, ed ha suono molto affine al T; onde in non poche parole latine, divenendo volgari, si è sostituito il D al T, come ad esempio, Mater Madre, Pater Padre, Litus Lido, Latro Ladro, e via discorrendo. Permutasi pure in alcune parole col doppio G, come Chiedo e Chieggo, Siedo e Seggo, Vedo e Veggo, Adiettivo e Aggettivo, ed altre. Delle consonanti ammette dopo di sè la sola lettera R, così in principio come in mezzo della parola e nella stessa sillaba, con perdere per altro alquanto di suono, come Drago, Salamandra. Innanzi di sè e pur nella medesima sillaba non riceve che la S, e ciò più comunemente nel principio delle parole, come Sdegno, Sdentato, Disdire e simili. Nel mezzo della parola, ma in diversa sillaba, riceve la L, N, R; come Caldo, Bando, Verde. –

5) Dizion. 5° Ed. .
ACCONCIO.
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pag.129

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Esempio:

Bart. D. Ghiacc. 69: La stagione non poteva correr più acconcia al desiderio.

6) Dizion. 5° Ed. .
FILOSOFARE.
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pag.111

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Esempio:

Bart. D. Ghiacc. 5: Non de' parerci d'avere altamente filosofato intorno alla natura.

7) Dizion. 5° Ed. .
ALCALI.
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pag.344

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Esempio:

Bart. D. Ghiacc. 44: E facciamo che l'alcali che ne rimane, pesi una libbra.

8) Dizion. 5° Ed. .
ALTRONDE.
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pag.408

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Esempio:

Bart. D. Ghiacc. 197: Però che l'albero non esce altronde che del suo seme.

9) Dizion. 5° Ed. .
APRITURA.
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pag.635

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Esempio:

Bart. D. Ghiacc. 163: Il freddo.... nè ha mestieri d'apritura, per cui essere intromesso.

10) Dizion. 5° Ed. .
ECCESSIVO.
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pag.17

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Esempio:

Bart. D. Ghiacc. 24: Egli distingue il mezzo dall'estremo, e separa il naturale dall'eccessivo.

11) Dizion. 5° Ed. .
EGUALISSIMO e UGUALISSIMO.
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pag.72

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Esempio:

Bart. D. Ghiacc. 29: Corran giù [le onde] a spianarsi e distendersi nell'ugualissima superficie.

12) Dizion. 5° Ed. .
AGGHIACCIAMENTO, e talvolta ADDIACCIAMENTO.
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pag.289

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Esempio:

Bart. D. Ghiacc. 74: Ancor ci dà sopra che dubitare l'indubitabile agghiacciamento delle acque marine.

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Esempio:

E Bart. D. Ghiacc. 76: Ne gli agghiacciamenti artificiali ha gran forza il muovere della neve e del sale intorno al vaso dov'è l'acqua.

13) Dizion. 5° Ed. .
OTTANTAMILA.
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pag.762

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Esempio:

Bart. D. Ghiacc. 28: Una gocciolina di tintura.... dividersi in trecento ottantacinquemila e ducento particelle.

14) Dizion. 5° Ed. .
GHIACCIAIA.
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pag.179

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Esempio:

Bart. D. Ghiacc. 64: Conserve sì, ghiacciaie e neviere avean essi come noi le abbiamo.

15) Dizion. 5° Ed. .
MORTICCIO
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pag.565

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Esempio:

Bart. D. Ghiacc. 127: I sali stessi.... mostrano delle scintille morticce, che non ischizzan lontano.

16) Dizion. 5° Ed. .
DIBATTENTE.
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pag.261

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Esempio:

Bart. D. Ghiacc. 7: Aquile impacciate e dibattentesi coll'ali avvolte in una tela di ragno.

17) Dizion. 5° Ed. .
FILO.
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pag.99

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Esempio:

Bart. D. Ghiacc. 222: Il riuscimento fu secondo l'espettazione del non vi nascer filo d'erba.

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Esempio:

Bart. D. Cin. 2, 549: Egli.... andò di filo alla carcere dell'eunuco.

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Esempio:

E Bart. D. Vit. Kost$. 2, 103: E senza più, venne di filo alla chiesa.

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Esempio:

Bart. D. Op. mor. 25, 1, 9: Di quel meschin filo d'acqua che sono in me stesso, diverrò un mare in Dio.

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Esempio:

E Bart. D. Inghilt. 1, 123: Ne provò delle sotterranee.... (delle carceri), e senza uno spiraglio a prendervi un fil di luce.

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Esempio:

Bart. D. Op. mor. 24, 2, 3: Una falce d'inconsumabil diamante, che miete e atterra,... nè già mai le si rintuzza il filo.

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Esempio:

Bart. D. Vit. Borg. 3, 75: Fronte ampia, occhi grandi, bocca piccola, naso aquilino, e che traeva nel lungo, come ancor tutto il filo del volto.

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Esempio:

E Bart. D. Tens. 26: Che se (come altri vuole) v'entra quel filo d'aria, non veggo per qual cagione s'abbia a dire ch'egli non pesi tanto che basti a premere, ec.

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Esempio:

Bart. D. Ital. 1, 32: Mal si farebbe, se dallo speditamente correre che si può in piana terra, si argomentasse il potere altrettanto sul filo dell'orlo d'un altissimo dirupato, senza ec.

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Esempio:

Bart. D. Cin. 1, 20: Non va [la gran muraglia della Cina] tutta distesa a filo in su la piana, ma gran parte su e giù per balzi e creste di monti.

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Esempio:

Bart. D. Tens. 12: Ma qui ella [l'aria] accorrerebbe indarno, atteso la compressa e impenetrabil materia ch'è il vetro non bucherato di pori, non traforato con ispiragli, per cui possa entrar filo d'aria.

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Esempio:

Bart. D. Op. mor. 31, 1, 184: Ne truovin subitamente la vena, che da sè stessa aprendosi, sempre li conduca più inanzi; come suole avvenire ne' legni, che presi secondo il lor filo, si fendono in pochi colpi da un capo all'altro.

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Esempio:

Bart. D. Giapp. 5, 26: Era quivi apparecchiata una gran mestola di legno, alla quale.... aprivano un foro, fattole giù nel fondo, tal che ne scolava un grosso filo d'acqua, col quale andavano ricercando ogni parte della vita de' servi di Dio ignudi, ec.

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Esempio:

Bart. D. Grandezz. Crist. 505: Se in un solido masso di pietra viva si facesse uno screpolo, un sottil pelo, che ne uscirebbe, dove nel sasso fingiamo che fosse rinchiuso il mare o nascoso il sole? Di quello uno schizzo d'acqua, di questo un filo di luce.

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Esempio:

E Bart. D. Tens. 25: Prendasi uno strettissimo cannellin di cristallo da amendue i capi aperto, e immergasi coll'un d'essi nell'acqua; ella vi salirà dentro fino a cinque dita d'altezza,... anzi fino a diciotto, in un altro sì angustissimo, che a passare per esso un filo d'acqua, conveniva ch'egli si assottigliasse quanto un capello.

18) Dizion. 5° Ed. .
NEVIERA.
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pag.131

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Esempio:

Bart. D. Ghiacc. 64: Conserve.... ghiacciaie e neviere avean essi (gli antichi) come noi le abbiamo.

19) Dizion. 5° Ed. .
AVELLANA.
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pag.866

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Esempio:

Bart. D. Ghiacc. 225: Altre, come le noci, le avellane, le mandorle, i cocchi dell'India ec.

20) Dizion. 5° Ed. .
ADDOLCIRE.
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pag.201

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Esempio:

Bart. D. Ghiacc. 21: Providenza della natura essere stata il temperare e addolcir l'aria col caldo.

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