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100) Dizion. 5° Ed. .
CIARLIERE e CIARLIERO.
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pag.10



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Esempio: Crudel. Rim. 107: La ciarliera di Lisetta, Che a voi m'ha sì ben dipinto.
101) Dizion. 5° Ed. .
BAGAGLIUME.
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pag.18



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Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 188: Porta a basso Quella valigia ed ogni bagagliume.
102) Dizion. 5° Ed. .
BRUNISSIMO
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pag.291



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Esempio: Chiabr. Rim. 2, 126: Ivi in puro candore Brunissima pupilla Spande a tutt'ore ardore.
103) Dizion. 5° Ed. .
CAPITOLINO
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pag.518



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Esempio: Allegr. Rim. Lett. 276: Mi son risoluto finalmente a mandarvi.... questo mio dilegin capitolino.
104) Dizion. 5° Ed. .
MADRIGALETTO e MADRIALETTO
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pag.620



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Esempio: Grazz. Rim. V. 267: Faccia a dispetto mio Capitoli o sonetti, Stanze o madrigaletti.
105) Dizion. 5° Ed. .
INARIDITO.
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pag.364



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Esempio: Fag. Rim. 1, 4: Ah veggansi gli allori inariditi Luogo dare a' cipressi ec.


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Esempio: Crudel. Rim. 2: Quindi in bronzi spiranti Corrono a nuova vita I Cesari sepolti; La corona di lauro inaridita Per lui di nuovo ombreggia Lor maestosi volti.


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Esempio: E Fag. Rim. 4, 14: Ma perch'egli (il fagiuolo) era tanto inaridito, Dell'aria e del terreno il nutrimento Non gli toglieva l'essere appassito.


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Esempio: E Fag. Rim. 1, 63: Un real fiume siete voi, che il lito Proprio non bagna sol; ma si diffonde 'N ogn'altro più remoto e inaridito.


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Esempio: Buonarr. Fier. 1, 2, 2: Chi fisso a distillar sempre de' libri Le più profonde e nobili sustanze Vi stillò 'nsieme i proprj spirti e 'l sangue, Inaridito e secco, Ricerca ad umettar, che scelta cura, Commestïone e pozïone e quiete Dalla vostra mercè gli si conceda Straordinaria ec.
106) Dizion. 5° Ed. .
DON DON, DON DON DON e DON DO.
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pag.843



1) id: a6d6131b1b7f4cc5994b9a70989637eb)
Esempio: Rim. Ant. F. Folg. Gemign. 2, 188: E campane a martello dicer don do.


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Esempio: Franc. Son. 55: Don don: che diavol fia? a parlamento.


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Esempio: Panant. Paret. 65: Appena don don don fean le campane Che chiamavano i frati a mattutino, Desto Filinto innanzi la dimane Sbalzava in piè.
107) Dizion. 5° Ed. .
ABBENCHÈ
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pag.30



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Esempio: Fr. Guitt. Rim.: Abbenchè strettamente le dispiaccia.


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Esempio: Targ. Prodr. Tosc. 42: Abbenchè possa in qualche maniera appartenere alla Toscana il mare adriatico, a cagione che vi si vanno a scaricare alcuni fiumi nati nelle di lei Alpi, tuttavia ec.
108) Dizion. 5° Ed. .
CIANCIATRICE.
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pag.7



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Esempio: Rim. Ant. R.: Femmina cianciatrice e berlinghiera.
109) Dizion. 5° Ed. .
GRAMMATICUCCIO e GRAMMATICUZZO.
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pag.479



1) id: d6d9e5a0e62b4d9e8b35d327d9b30a89)
Esempio: Grazz. Rim. V. 315: Grammaticuzzi, abbiate pacienza.


2) id: eeb78419a25e4764bef7f1eb6ed9b2b3)
Esempio: Capor. Rim. 267: Annibal per padrino ebbe il Ranuccio, E quel di Lodovico Castelvetro Fu un certo finto suo grammaticuccio.
110) Dizion. 5° Ed. .
INNAMORATAMENTE.
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pag.848



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Esempio: Rim. Ant. P. N.: Innamoratamente mi ritenne.


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Esempio: Rim. Ant. F. Mazz. Ricc. 1, 333: Sì 'nnamoratamente m'ha infiammato La vostra dilettanza, Ch'io ec.
111) Dizion. 5° Ed. .
MARRUBBIO, MARROBBIO, e anche talora, con forma oggi non comune, MARRUBIO e MARROBIO
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pag.962



1) id: 996d01fdc2f74600865bfcafa293dbda)
Esempio: Bocc. Rim. 57: Bettonica, marrobio o rosmarino.


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Esempio: Targ. Viagg. 8, 53: Marrubbio bianco, marrubbio nero: nascono poco lontano l'uno dall'altro, ne' fossi castellani a S. Lorenzo.


3) id: f53edeb4b9cb46d69ec364120e9796a6)
Esempio: Targ. Viagg. 8, 53: Marrubbio bianco, marrubbio nero: nascono poco lontano l'uno dall'altro, ne' fossi castellani a S. Lorenzo.


4) id: e2a53beff350499882321279938fed38)
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 876: Dassi la decozione del marrobio utilmente a i fegatosi, e però si conviene nelle idropisie e nel trabocco del fiele.


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Esempio: Montig. Dioscor. volg. 162: Il marrobbio è un sterpo con assai rami, usciti d'una barba sola, aspro, bianchiccio, co' gambi a quattro canti, con le foglie lunghe quanto il dito grosso della mano, poco meno che tonde, aspre, grinze ed amare.
112) Dizion. 5° Ed. .
FORZATORELLO.
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pag.410



1) id: 269abf5090e14573b53840de6198772c)
Esempio: Rim. Ant. R.: Amore tristerello, Crudel forzatorello.
113) Dizion. 5° Ed. .
A VANVERA, ed anche A FANFERA.
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pag.860



2) id: 15365fc56ea440e7904b70fb3d472b4f)
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 34: Non usavan i vecchi nostri far le cose a vanvera.


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Definiz: Modo avverbiale. Alla peggio, A casaccio. –


4) id: 0fb257a9cd2c46bcb43481baa8e6b727)
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 195: Sono un uomo tanto stimatore della parola, che anche quello che avessi promesso a sproposito e a fanfera,.... sono pronto a eseguirlo.


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Esempio: Dav. Tac. 2, 166: E secondo ch'eron caldi dal vino, corrono a combattere all'impazzata, tirando a vanvera nel buio.


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Esempio: Varch. Lez. accad. 108: Un saettatore, che non s'avesse proposto berzaglio nessuno, ma traesse a vanvera.


7) id: 851a85e611c143049db27e0ee6281010)
Esempio: Fag. Comm. 5, 330: So bene dove io vo' riuscire, e i' non parlo a fanfera, nè come i pazzi.
114) Dizion. 5° Ed. .
A, B, C, A, BI, CI. −
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pag.54

115) Dizion. 5° Ed. .
COMPRENSIVO.
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pag.285



1) id: 92f7997761c247af8e6f1737bccb3f84)
Definiz: Add. Atto a comprendere, a intendere. –


2) id: 9619b4378e82461282df208bb7d086fd)
Definiz: § Detto di nome comprensivo, vale Che designa col suo significato ciascuno degl'individui i quali appartengono a uno stesso genere. –
116) Dizion. 5° Ed. .
FRUITIVO.
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pag.555



1) id: 4e832568756c440da3abe24ef29720de)
Definiz: Add. Atto a fruire, a godere. –
117) Dizion. 5° Ed. .
FUNEREO.
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pag.608



1) id: 98c08ba0b8144295ac774ad30ace19f1)
Definiz: Add. Attenente a funere, a funerale; o con più largo senso, a tomba, a sepoltura, a morte.


2) id: e2fb8ba4c3e2440ab2bf0d5dd1652d20)
Esempio: Petr. Rim. 2, 170: Da costor non mi può tempo nè luogo Divider mai (siccome spero, e bramo), Infin al cener del funereo rogo.


3) id: e93939b812f746778969cdbace5aa673)
Esempio: Pulc. L. Morg. 27, 81: Come chi torna dal funereo lutto, Alla sua famigliuola a dar conforto.


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Esempio: Leopard. Poes. 115: Lamentai co' silenzj e con la notte Il fuggitivo spirto, ed a me stesso In sul languir cantai funereo canto.


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Esempio: Cocch. Disc. 2, 245: Nè altramente che Henricus de Mundavilla viene egli chiamato nel diligentissimo Indice funereo dei cerusici parigini aggiunto alle Ricerche sopra l'origine della chirurgia in Francia, libro.... stampato a Parigi nel 1744.
118) Dizion. 5° Ed. .
ESCA.
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pag.255



1) id: 167c710b95244a30ab4aecad5968c719)
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 198: Chi pesca a' pesci, e chi pesca a' denari; Ma diversa esca vuol ciascuna nassa.


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Esempio: Bemb. Rim. 27: Come s'ei fosse pur di solfo e d'esca.


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Esempio: Petr. Rim. 1, 206: I' non curo altro ben, nè bramo altr'esca.


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Esempio: Petr. Rim. 1, 47: Chi mi conduce all'esca, Onde 'l mio dolor cresca?


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Esempio: Ug. Pac. Rim. Z. 466: Come esca ad affamato ch'a sè il tira.


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Esempio: Petr. Rim. 1, 120: I', che l'esca amorosa al petto avea, Qual maraviglia, se di subit'arsi?


7) id: c941c66db4c34f19b397caa7e045622d)
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 204: E tant'è folle (leggera, la oscurità), Che l'esca col fucil la squarcia e fende.


8) id: 0adda0be885f43a7a91b33ef58821adb)
Esempio: Capp. Longob. 181: A quell'esca fu colta persino l'eccelsa mente dell'Alighieri.


9) id: ee1c7bda66f14cadaf8d34b080e334d0)
Esempio: Tass. Rim. 1, 8: Se questo è il cibo, ov'io son preso al laccio, Come son dolci l'esche e dolci gli ami!


10) id: bd37aeafad6b4a5dae0a89f168ac34b3)
Definiz: § VII. E riferito a passioni, e specialmente a quella dell'amore, intendesi di Tutto ciò che può dare alimento alla passione stessa, o fare che essa si accenda. ‒


11) id: 57e5c842b2ff4898b0b4a406cfdd850c)
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 1, 48: Lassa, pel tanto suo dolce parlare Io m'accostai, o sventurata, al fuoco: E' cominciò con meco a motteggiare, Pur d'amor sottraendo a poco a poco. Vero è il proverbio, e non si può negare, Non metter l'esca troppo presso al fuoco.


12) id: 0d940ff1d3bd434ab821b7ad0b86d04e)
Esempio: Gell. Capr. Bott. 24: Che vuole egli dire, che tu peni tanto a accendere cotesta esca?


13) id: 639aa5283c9342439dc391bb207ce632)
Esempio: Segner. Mann. ott. 23, 1: Tu prega Dio che ti dia lume ad intendere il tutto bene, affinchè quando chiedi a Dio questo pane, non l'abbi a chiedere come i giumenti gli chieggon la lor esca.


14) id: 6884cae60aa14d1b8b449859a30ef2c0)
Esempio: Cavalc. Pist. Eust. 374: Però dice il giusto Iddio: Distruggerò lo dio ventre, e l'esche a lui offerte.


15) id: 6c26c8c173394639b19f7f0de8c686ac)
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 5, 164: Preso a quest'esca Antonio, e fatto maneggiabile, Cicerone più arditamente s'oppose agl'introduttori di queste novità.


16) id: d4a70120945441efa0319e028a7da11d)
Definiz: § VIII. Esca, dicesi altresì Quella materia facilmente incendiabile, che si fa di diversi vegetali, e più comunemente con certi funghi, a ciò preparati, detti perciò Funghi da esca, la quale si pone sulla pietra focaia, e serve a raccogliere e dar alimento alla scintilla. ‒


17) id: 8702c9f85ac246bf897f3f03befe1aff)
Esempio: Esop. Fav. S. 88: Venendo poi meno l'esca alla donnola, e non abbiendo donde pascersi, cominciò a toccare de' polli del villano.


18) id: a3a69394d7574158b4232d14a1a931fa)
Esempio: Tass. Gerus. 13, 79: E disgombrando la cagion del male, A cui le membra sue fur cibo ed esca, La rinfranca e ristora.


19) id: abb2118540014ab3b3e12cae42df206a)
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 67: Non è la colpa vostra, Ma del cavallo, a cui riposo od esca Meglio si convenia, che nuova giostra.


20) id: 3b544bad7fcc4d2ba7b4cab0a893a26f)
Esempio: Bard. G. Disc. Calc. 33: E porge a i giovani, i cui sangui ribollono, l'esca e il focile del fare la rissa, e d'accender il fuoco dell'ira.


21) id: c9dafe19c0224d12befb6741d5538b87)
Esempio: Sacch. Nov. 2, 123: E sceso da cavallo, lo invitò a bere. Piero disse:.... Io ne vengo; e mostragli le castagne, e dice: e anco ho l'esca da me.
119) Dizion. 5° Ed. .
BURELLA
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pag.327



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Esempio: Capor. Rim. 64: Avanti a lui menate erano a mano Due leggiadre burelle della razza Del principe dicean di Bisignano.