Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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160) Dizion. 5° Ed. .
FOLGORANTE.
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pag.258

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Esempio:

Dav. Oraz. 461: La famiglia de' Medici,... chiara nel mondo come stella folgorante nel cielo.

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Esempio:

E Segner. Mann. apr. 28, 3: Non ti fermare a vagheggiar quei bei cocchj che condannano l'oro, di cui van tutte folgoranti le ruote, a star sotto il fango, più tosto che su gli altari.

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Esempio:

Niccol. Strozz. 2, 5: E sulle mense, Maraviglia a vedersi, i nappi aurati, Folgoranti di gemme e vini eletti.

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Esempio:

Segner. Incred. 43: È gran prodigio che la luce di una verità così folgorante non ferisse a forza le pupille di Democrito.

161) Dizion. 5° Ed. .
INGRASSATIVO.
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pag.821

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Definiz:

Add. Atto a ingrassare, a far divenir grasso. –

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Esempio:

S. Cater. Lett. 4, 279: E però sappiate che questa pena vuole essere ordinata come detto è; cioè, fondata in cognoscimento di sè per umiltà, e nel cognoscimento della bontà di Dio, il quale vi conserva la volontà. E a questo modo sarà pena ingrassativa, che ingrasserà l'anima nella virtù; e non consumativa per disperazione.

162) Dizion. 5° Ed. .
MANCABILE.
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pag.751

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Definiz:

Add. Soggetto a mancare, a perire; comunemente Manchevole. –

163) Dizion. 5° Ed. .
APPASSIONATAMENTE.
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pag.584

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Definiz:

§ E per A seconda della passione, A passione. –

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Esempio:

Borgh. V. Disc. 1, 171: Favoriscono appassionatamente questa contra quell'altra, e quella contro a questa.

164) Dizion. 5° Ed. .
AVVISAGLIA.
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pag.899

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Esempio:

Vill. G. 400: A un'avvisaglia a Cerbaia in Val di Pesa furono i nostri rotti dai Tedeschi, e morivvi uno degli Spini.

165) Dizion. 5° Ed. .
EQUIPARARE.
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pag.188

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Definiz:

Att. Mettere a confronto, a paragone; Confrontare, Paragonare.

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Esempio:

Vinc. Tratt. Pitt. 27: Dice il musico, che la sua scienza è da essere equiparata a quella del pittore.

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Esempio:

Bott. Stor. Ital. cont. 4, 37: Ma Paolo, stampandosi in fronte la qualità di padre comune, ed affermando di non voler legare la sua volontà con equipararsi a ciascuno degli altri collegati, si mostrò ec.

166) Dizion. 5° Ed. .
AGGROTTESCARE.
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pag.307

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Definiz:

Att. Fare un'opera d'arte a grottesche, a capriccio.

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Esempio:

Magal. Operett. var. 453: Le Turche se n'aggrottescano [de' nei] quel povero musetto a una foggia, che di molto è più il nero che il bianco.

167) Dizion. 5° Ed. .
CONVITARE.
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pag.700

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Definiz:

Att. Chiamare a convito, Trattenere a lauta mensa. –

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Esempio:

Pitt. B. Cron. 47: Tornati che fummo a Parigi, io convitai a cena a casa mia il Duca ec.

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Definiz:

§ IV. Neutr. Far conviti, Trattenersi a convito; Banchettare. –

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Definiz:

§ II. Usato col compimento di desinare, cena, mensa e simili, retto dalla particella A, vale Invitare, Trattenere, con una certa solennità, a desinare, a cena ec.; ma è maniera oggi non comune. –

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Esempio:

Vespas. Vit. Uom. ill. 373: Spesso convitava otto o dieci per volta a desinare e a cena, tutti i principali giovani della città, letterati e dati alle virtù.

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Esempio:

Malisp. Stor. fior. 89: Uno grande signore romano.... convitò a mangiare i detti ambasciadori di Fiorenza.

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Esempio:

Segner. Crist. instr. 3, 125: Qual tempo più opportuno a goder di Dio, di questo in cui ci convita, anzi ci nutrisce?

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Esempio:

Dant. Conv. 66: L'una ragione e l'altra darà sapore a coloro che a questa cena sono convitati, li quali priego tutti che se il convito non fosse tanto splendido quanto conviene alla sua grida, che, non al mio volere, ma alla mia facultate imputino ogni difetto.

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Esempio:

Car. Eneid. 5, 93: Voi d'Aceste e di Troia i patrii numi Ne convitate; ed io.... A' solenni spettacoli v'invito Di navi, di pedoni e di cavalli.

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Esempio:

Ross. P. Sveton. 2, 73: Una sera a tavola non volle [Agrippina] gustare certi pomi che da lui gli furono dati, e d'allora in poi non la convitò mai più.

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Esempio:

Strat. Mor. S. Greg. 1, 17: I suoi figliuoli faceano conviti nelle case loro ciascuno il suo giorno, e convitavano le tre sorelle loro a mangiare e bere con essi.

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Esempio:

Morell. Cron. 261: Con uno che giuochi, attenda a lussuriare, o che vesta di soperchio, o conviti, o abbia il capo forato, non t'impacciare con esso in affidarli il tuo, o commetterli tue faccende.

168) Dizion. 5° Ed. .
CANTERELLARE.
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pag.489

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Definiz:

Neutr. Cantare a voce sommessa e a riprese. –

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Esempio:

Magal. Lett. scient. 83: Vedete a Pratolino quanti lacchè, a Venezia quanti barcaiuoli portano via di peso dall'Opera arie difficilissime, e le vanno canterellando per le strade e pe' canali senza scattare una nota.

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Esempio:

Ricc. A. M. Rim. Pros. 206: Mi deggio ancor guardare.... Di non gonfiar le gote, O altero passeggiare, Ovver canterellare.

169) Dizion. 5° Ed. .
BENEFATTIVO
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pag.140

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Definiz:

Add. Atto a far bene o a beneficare. –

170) Dizion. 5° Ed. .
INTERSECATORIO.
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pag.1070

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Definiz:

Add. Che serve a intersecare, a dividere; Divisorio. –

171) Dizion. 5° Ed. .
MOVITIVO
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pag.627

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Definiz:

Add. Ch'è atto a muovere o a muoversi.

172) Dizion. 5° Ed. .
FERMENTATIVO.
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pag.778

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Definiz:

Add. Atto a fermentare, o a produrre fermentazione. –

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Esempio:

E Red. Lett. 2, 93: E sebbene qualche volta si vede qualche sgretolio di bollor fermentativo di febbre, nelle febbri autunnali e iemali questi risalti si hanno a vedere, ec.

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Esempio:

Targ. Relaz. Febbr. 213: La natura, col suo ovvio e facile meccanismo del moto febbrile, analogo al fermentativo, altro non fa sennonchè metter a leva.... quelle particelle d'umori, che non sono proporzionate, convenienti, e adattabili al corpo nostro.

173) Dizion. 5° Ed. .
DEGRADATAMENTE.
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pag.108

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Definiz:

Avverb. Scendendo o Diminuendo a grado a grado. –

174) Dizion. 5° Ed. .
IGROSCOPICO.
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pag.40

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Definiz:

Add. Che attiene a igroscopia, o a igroscopio.

175) Dizion. 5° Ed. .
FALCOLA
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pag.486

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Esempio:

Ross. B. Appar. Est. 4: Tenevano queste arpie in mano una falcola, e una ne tenevano in capo.

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Esempio:

Salvin. Eglog. 8, 60: Mopso, taglia le falcole novelle, Menata è a te la tua sposa novella.

176) Dizion. 5° Ed. .
CALUNNIOSO
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pag.410

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Definiz:

§ E riferito a persona, vale Che è facile a calunniare, Abituato a calunniare. –

177) Dizion. 5° Ed. .
DA
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pag.7

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Definiz:

serve a denotare la prossimità, ed equivale a Presso, Vicino a, e simili. –

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Esempio:

Stor. Pistol. 106: Castruccio... cavalcò a cavallo e a piedi, e Carlino allato a lui, e furono alla porta dal Prato.

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Esempio:

Vasar. Vit. Pitt. 3, 214: Così messo mano [a un modello], lo fece [Filippo] lavorare a un Bartolommeo legnaiuolo che stava dallo Studio.

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Esempio:

Dant. Inf. 11: Se tu ti rechi a mente Lo Genesi dal principio.

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Definiz:

§ VI. E denotante altresì l'ultimo termine del moto; e comunemente riferiscesi a persona. –

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Definiz:

§ III. Denota pure spazio determinato di tempo, durata di qualsivoglia azione, ed equivale a Per. –

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Esempio:

Forteguerr. Ricciard. 4, 15: E camminato da due giorni interi, A sorte s'incontraro una mattina.

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Esempio:

Car. Lett. fam. 1, 69: Io non l'ho visto molti giorni.... Oggi andrò a trovarlo.

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Esempio:

Cecch. Comm. ined. 51: Egli era Un'ora fa dalla Piazza del grano, Fermo a parlar con un cavalleggiero.

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Esempio:

E Bocc. Decam. 4, 66: Una giovane donna.... s'andò con altre donne a confessar da questo santo frate.

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Esempio:

Cecch. Ass. 2, 5: Gli dirà che stasera alle tre ore venga a lei, e venga dall'uscio del mio cortile di dietro.

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Definiz:

§ I. Denota altresì quantità approssimativa, riferito anche allo spazio ed al tempo, ed equivale a Circa, Incirca, Poco più poco meno, e simili. –

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Esempio:

Borgh. V. Opusc. 11: Poi, doppo il Capitolo, tornamo, io da Firenze, lui da Cesena, e fui in Arezzo a dì 27 di maggio.

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Esempio:

Mart. N. Lett. 6: E' quali [componimenti poetici] tremerieno a venire nel cospetto vostro; ma sapendo che.... saranno caramente accolti, con tale sicurtà da quella se ne vengano.

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Definiz:

§ V. Usasi anche a designare il luogo, la parte o l'apertura, l'accesso, per cui o presso cui altri va dovecchessia; e adoperasi comunemente in dipendenza dei verbi Passare, Prendere, Entrare, e simili. –

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Definiz:

§ VII. Usasi anche in alcune locuzioni dinanzi a nome di persona al cui ufficio, ministero, opera, traffico o simili, ricorriamo per lo più abitualmente, come Confessarsi da Tizio, Servirsi da Sempronio, e simili. –

178) Dizion. 5° Ed. .
COLLERA.
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pag.144

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Esempio:

Giacomin. Oraz. 59: Aristotele.... dimostra, il temperamento melancolico, per l'arsione de la collera, essere attissimo a la perfezione de gli atti de la mente.

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Esempio:

E Salvin. Disc. 2, 36: S'aggiunga a questo.... l'essere beffardo o malalingua, livoroso e maligno, presto a levarsi in collera e a dir male di chicchessia.

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Esempio:

Cellin. Vit. 224: Subito si rimissono a sedere assai bene in collera.

179) Dizion. 5° Ed. .
BRAMATISSIMO.
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pag.261

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Esempio:

Arrighett. N. Oraz. I, 4, 128: Vedea.... bellezza e virtude in reali donzelle a principati e regni stranieri preparar bramatissimi avvenimenti e gloriose felicità.

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