Lessicografia della Crusca in rete

Volume 1 - Dizionario 4° Ed.
180) Dizion. 4° Ed. .
COAGOLO, e COAGULO
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pag.684

COAGOLO, e COAGULO.
Definiz: V. L. Gaglio. Lat. coagulum. Gr. πητύα.
Esempio: Tes. Pov. P. S. Fendi per lo ventre la lepre pregna, ed il coagulo, che troverai nel ventre delli lepratti, dà alla femmina, e non diserterà.

181) Dizion. 4° Ed. .
COAGULAMENTO
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pag.684

COAGULAMENTO.
Definiz: Coagulazione. Lat. coagulatio. Gr. πῆξις.
Esempio: Red. cons.1. 28. Dopo il bollore ne succede sempre il coagulamento, e qualche precipitazione di quei corpicelli ec.

182) Dizion. 4° Ed. .
COAGULARE, e COAGOLARE
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pag.684

COAGULARE, e COAGOLARE.
Definiz: V. L. Rappigliare, e unire insieme. Lat. coagulare. Gr. πηγνύειν.
Esempio: Dant. Purg. 25. E giunto lui comincia ad operare Coagulando prima, e poi ravviva Ciò, che per sua materia fe gestare.
Esempio: But. Coagulando, cioè faccendo diventare carne lo sangue.
Esempio: Zibald. Andr. 122. Mescolando sempre, sicchè non si coaguli, nè si rappigli.
Definiz: §. I. E neutr. pass. vale lo stesso.
Esempio: Red. cons. 1. 8. Il qual umore si coagula poi, e si condensa nella superficie delle palpebre.
Definiz: §. II. Per metaf.
Esempio: Albert. 9. Sappie, che l'amore a modo di cristallo nasce; coagolasi, e prendesi con gelosia.

183) Dizion. 4° Ed. .
COAGULATIVO
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pag.684

COAGULATIVO.
Definiz: Add. Che coagula. Lat. vim habens coagulandi. Gr. πηκτικός.
Esempio: Red. cons. 1. 35. Talvolta accade, che nel sangue s'introduca qualche discrasia soverchiamente acetosa, e coagulativa.

184) Dizion. 4° Ed. .
COAGULATO, e COAGOLATO
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pag.684

COAGULATO, e COAGOLATO.
Definiz: Add. da' loro verbi. Rappreso. Lat. coagulatus. Gr. πηκτκός.

185) Dizion. 4° Ed. .
COAGULAZIONE
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COAGULAZIONE.
Definiz: Il coagulare. Lat. coagulatio. Gr. πῦξις.
Esempio: Cr. 4. 26. 2. Poni (l'uva) in vaso di rame a fuoco, e cuoci tanto, che alla coagulazione s'approssimi.

186) Dizion. 4° Ed. .
COAGULO.
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pag.684

COAGULO.
v. COAGOLO.
187) Dizion. 4° Ed. .
COARTARE
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COARTARE.
Definiz: V. L. Ristrignere. Lat. coarctare. Gr. στενοῦν.
Esempio: Dant. Par. 12. Laonde vegnon tali alla scrittura, Ch'uno la fugge, e altro la coarta.
Esempio: But. La coarta, cioè stringe la regola scritta, stringendola con l'esposizioni strettissime.

188) Dizion. 4° Ed. .
COBBOLA, e COBOLA
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pag.684

COBBOLA, e COBOLA.
Definiz: V. A. Componimento lirico.
Esempio: G. V. 6. 92. 1. E molte cobbole, e canzoni Provenzali fece di gran sentenza.
Esempio: Red. annot. Ditir. 97. Cobbola, cobola, e gobola sono voci antiche, e vagliono componimento lirico, ed ebbero origine dal Provenzale cobla, che in quella lingua avea lo stesso significato.

189) Dizion. 4° Ed. .
COCCA
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COCCA.
Definiz: Pronunziata coll'O stretto. È propriamente la Tacca della freccia, nella quale entra la corda dell'arco. Lat. crena. Gr. γλυφίς.
Esempio: Bocc. nov. 42. 14. Far fare tale saettamento, le cocche del quale non sien buone, se non a queste corde sottili.
Esempio: E Bocc. num. 15. Perciocchè la sottil corda riceverà ottimamente la saetta, ch'avrà larga cocca.
Esempio: Amet. 26. Larga via concedeva alla mano tenente una saetta, la cui cocca talvolta la bella bocca toccare, ed alcuna girarsi nell'aria movendola quella ec. discerne.
Esempio: Dant. Inf. 12. Chiron prese uno strale, e colla cocca Fece la barba indietro alle mascelle.
Definiz: §. I. Per lo Strale stesso. Lat. sagitta. Gr. βέλος, ἰός.
Esempio: Dant. Par. 8. Disposto cade a provveduto fine, Siccome cocca in suo segno diretta.
Definiz: §. II. Per Sorta, e Spezie di nave.
Esempio: G. V. 8. 77. 2. Armò ottanta navi, ovvero cocche, al modo di quel mare.
Esempio: Bocc. nov. 14. 6. Nel qual seno poco stante, due gran cocche di Genovesi ec. con fatica pervennero.
Esempio: Viagg. Sin. Montammo in sulla cocca di ser Niccolò Ricco Veneziano.
Esempio: Libr. Viagg. Ad uno porto, dove apportano, ovvero approdano le cocche, o navi grosse.
Esempio: Ar. cinq. cant. 4. 72. Sicchè apparir veggo lontan la cocca Col segno da me dato in sulla gaggia.
Definiz: §. III. Per Quel bottoncino, che è all'uno, e all'altro capo del fuso, che ritiene il filo; e anche per Quel poco d'annodamento, che vi si fa, perchè non iscatti, quando si gira il fuso, e si torce.
Esempio: Ar. sat. 6. Ch'ebbi desire, Che la cocca al mio fil fesse la parca.
Definiz: §. IV. Per le Cantonate; ed Angoli de' panni, o simili.

190) Dizion. 4° Ed. .
COCCARE
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COCCARE.
Definiz: Accoccare. Lat. crenae affigere.
Definiz: §. I. Coccare, è anche Quell'atto, che fa la bertuccia, quando ella spigne il muso innanzi per minacciare, e far paura a chi le dà noia.
Definiz: §. II. Per similit. Coccare uno, vale Beffeggiarlo, Uccellarlo. Lat. desannare. Gr. κλευάζειν χλευάζειν.
Esempio: Buon. Fier. 1. 5. 8. E come rivoltandosi Indietro ci facevan le castagne, Coccandoci, e le bocche.
Esempio: E Buon. Fier. 3. 2. 5. Ah ch'io lo 'ntendo; io vo' coccar costui.

191) Dizion. 4° Ed. .
COCCHETTA
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COCCHETTA.
Definiz: Dim. di Cocca, Caperozzolo a guisa di cocca.
Esempio: Cr. 4. 11. 13. E quivi si faccia una cocchetta, e quivi ancora il conio ben forte stia.

192) Dizion. 4° Ed. .
COCCHIATA
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COCCHIATA.
Definiz: Sorta di serenata, che i musici, e' suonatori vanno a fare in cocchio.
Definiz: §. I. Per la Poesìa stessa, che si canta nella cocchiata.
Esempio: Buon. Tanc. 1. 4. Quest'intermedj, e queste lor cocchiate, Che non s'intendon, mi paiono orsate.
Esempio: E Fier. 3. 1. 9. Di cui talora un canto, o una cocchiata, Balletto, o bufolata, Un intermedio, o qualche canzonetta Sentita ho su chitarra, o arpicordo.
Definiz: §. II. Per lo stesso, che Carrozzata.
Esempio: Cecch. Dot. 5. 8. Poi va a Messere Arniero Arnieri, e digli, che mi mandi Quì il cocchiere col suo cocchio, Io vo', che noi facciamo una cocchiata.

193) Dizion. 4° Ed. .
COCCHIERE
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COCCHIERE.
Definiz: Che guida il cocchio. Lat. auriga, currum ducens. Gr. ἡνίοχος.
Esempio: Tac. Dav. ann. 15. 216. Nerone a questo spettacolo prestò i suoi orti, e celebróvvi la festa circense vestito da cocchiere sul cocchio.
Esempio: E Tac. Dav. stor. 2. 297. Attendeva a murare stalle a' cocchieri.
Esempio: Serd. stor. 6. 225. E di vero i cocchieri non sono meno destri, e intendenti, che i marinari a governare il timone.

194) Dizion. 4° Ed. .
COCCHINA
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COCCHINA.
Definiz: Dim. di Cocca.
Esempio: Morg. 20. 34. Ed albera l'antenna di rispetto, Ed a mezz'asta una cocchina pone.
Esempio: E Morg. stanz. 35. Non si può più la cocchina tenere, Ch'un altro gruppo ogni cosa fracassa.
Esempio: Ar. Fur. 19. 50. Ma diede speme lor d'aria serena La disiata luce di sant'Ermo, Che in prua s'una cocchina a por si venne, Che più non v'erano arbori, nè antenne.
Definiz: §. Cocchina, Sorta di ballo praticato per lo più da' contadini.

195) Dizion. 4° Ed. .
COCCHIO
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COCCHIO.
Definiz: Sorta di carretta non molto dissimile dalla carrozza. Lat. carpentum, rheda, essedum. Gr. ὄχημα.
Esempio: Sen. ben. Varch. 3. 16. Se ella non va in cocchio a casa di quello, e a casa di quell'altro non desina, si tiene da niente.
Esempio: Cecch. Dot. 5. 7. E troverò un cocchio, acciocchè tutti Andiamo poi a' Servi.
Esempio: Tac. Dav. ann. 11. 139. Gli dimandò, ed ottenne d'entrare seco in cocchio.
Esempio: Serd. stor. 6. 225. Si aggiungono ancora cocchi, e carrette, parte tirate da' cavalli, parte ec.
Esempio: Iac. Sold. Sat. 5. Quando il cocchio primier fu visto in volta Ir per Firenze, ec.

196) Dizion. 4° Ed. .
COCCHIONE
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COCCHIONE.
Definiz: Accrescit. di Cocchio; Cocchio grande. Lat. ingens rheda. Gr. μέγα ὄχημα.
Esempio: Iac. Sold. Sat. 5. Gonfio farsi veder per quei cocchioni, Ove il gran semideo solo imbarcava.

197) Dizion. 4° Ed. .
COCCHIUME
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COCCHIUME.
Definiz: Quel turacciol di legno, o di sughero, che tura la buca, d'onde s'empie la botte, ed anco la Buca stessa. Lat. epistomium. Gr. ἐπιστόμιον.
Esempio: Bocc. nov. 80. 33. E primieramente tastate le botti, che si credeva, che piene d'olio fossero, trovò quelle esser piene d'acqua marina, avendo in ciascuna forse un baril d'olio di sopra vicino al cocchiume.
Esempio: Cr. 4. 35. 4. Si faccia cocchiume di salcio verde dalla corteccia mondato.
Esempio: E Cr. cap. 41. 10. Traendo di sotto per la spina fecciaia, e ponendo di sopra per lo cocchiume.
Esempio: Pallad. Ritura bene il vaso del vino, e imbiuta il cocchiume.
Esempio: Morg. 19. 127. Alcuna volta nella cella andava, E pel cocchiume le botti assaggiava.
Definiz: §. Per similit. Il Podice. Lat. podex. Gr. πρωκτός.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 54. E pignendo la mano verso il cocchiume, ec. tirò un peto sì grande, che parve una bombarda.

198) Dizion. 4° Ed. .
COCCIA
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COCCIA.
Definiz: Piccola enfiatura. Lat. glandula, struma. Gr. ϕλυκτίς.
Esempio: Cr. 9. 65. 1. Si tragga sangue della vena, la quale è sotto la lingua, cioè, che due quasi cocce, ovvero gangole, che son quivi, si segnino.
Definiz: §. I. Coccia della spada, dicesi la Guardia della mano posta sotto l'impugnatura della spada.
Definiz: §. II. Coccia, in modo basso, prendesi per la Testa. Lat. caput. Gr. κεϕαλή.
Definiz: §. III. Onde Aver la coccia dura, vale Aver la testa dura.

199) Dizion. 4° Ed. .
COCCINIGLIA
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COCCINIGLIA.
Definiz: Tinta di color rosso, che si cava da una spezie di vermi.