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Dizion. 4° Ed. .
TEMPERARE,
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TEMPERARE,
Definiz: | e per sincope TEMPRARE, per lo più presso i poeti. Dar la tempera; e si usa anche nel neutr. pass.
Lat. temperare. Gr. συγκρινᾶν. |
Esempio: | Pallad. Lugl. 5. Chi facesse bidenti ec. di ferro all'arare, e cignessegli di
sangue di becco, e quando fabbricano, gli vi temperasse entro ec. |
Definiz: | §. I. Temperare, figuratam. |
Esempio: | Dant. Inf. 27. Come 'l bue Cicilian, che mugghiò prima Col pianto di colui (e ciò
fu dritto) Che l'avea temperato con sua lima. |
Esempio: | But. ivi: Che l'avea temperato con sua lima, cioè, che l'avea fatto con suo
artifizio. |
Definiz: | §. II. Temperare, per Concordare. Lat. constituere, convenire, pacisci. Gr.
συμφωνεῖν,
διομολογεῖσθαι,
συμβάλλειν. |
Esempio: | G. V. 9. 80. 4. Come furono in Pisa, come era temperato, la detta spia scoperse al
Conte, e agli anziani del detto corriere. |
Definiz: | §. III. Temperare, per Correggere, o Adeguare il soverchio di checchessia colla forza del suo contrario. |
Esempio: | Coll. SS. Pad. In tal modo, che quello spiritual vino, che rallegra il cuor
dell'uomo, non siamo lasciati bere, senza temperarlo con essa. |
Esempio: | Dant. Purg. 28. Vago già di cercar dentro, e dintorno La divina foresta spessa,
e viva, Ch'agli occhi temperava il nuovo giorno. |
Esempio: | But. ivi: Temperava il nuovo giorno, cioè rendeva temperato lo splendore del nuovo
dì, ch'era venuto. |
Esempio: | Mor. S. Greg. Temperando la bilancia dall'una parte, e dall'altra, essa santa
Scrittura non paia grave a' lettori per troppa sottile esaminazione. |
Esempio: | Sen. ben. Varch. 6. 23. Quelle cose ec. che temperano egualmente il mondo,
s'accendano in un tratto, e si abbrucino. |
Definiz: | §. IV. Temperare, per Moderare, Raffrenare. Lat. temperare, moderari. |
Esempio: | Bocc. nov. 79. 15. A gran fatica si temperò di riservarsi di richiederlo, che
essere il vi facesse. |
Esempio: | E Bocc. nov. 94. 22. Temperò onestamente il suo
fuoco. |
Esempio: | E Bocc. nov. 98. 7. Raffrena il concupiscibile appetito,
tempera i disiderj non sani. |
Esempio: | G. V. 11. 23. 4. Fu giusto per temprare la soperchia ambizione del frate.
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Esempio: | Coll. SS. Pad. Quando con temoroso cuore contempliamo la sua potenza, colla quale
tutte le cose governa, tempera, e regge. |
Esempio: | Dant. Inf. 24. In quella parte del giovinetto anno, Che 'l sole i crin sotto
l'Aquario tempra. |
Esempio: | E Dan. Par. 22. Quindi m'apparve il temperar di Giove Tra 'l
Padre, e 'l Figlio. |
Esempio: | Petr. canz. 18. 2. Oh se questa temenza Non temprasse l'arsura, che m'incende.
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Definiz: | §. V. Temperare, per Unir le voci degli strumenti, accordargli anche col canto. |
Esempio: | F. V. 11. 101. Giovanni dell'Agnello, che con Giovanni dell'Aguto avea temperata
la cetera ec. (quì figuratam. e vale: col quale era segretamente d'accordo) |
Esempio: | Petr. canz. 38. 2. Temprar potess'io in sì soavi note I miei
sospiri, ch'addolcisson l'aura (quì per similit.) |
Esempio: | Boez. G. S. 91. Temperando le corde a suon aguto Dello strumento. |
Esempio: | Boez. Varch. 3. rim. 12. Ivi alle corde amate Temprando i dolci omei.
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Esempio: | Morg. 28. 47. E per Delo, e per Delfo, e pel tuo cinto, Ti prego, che tu temperi
la lira. |
Definiz: | §. VI. Temperar la penna, dicesi dell'Acconciarla all'uso di scrivere. |
Esempio: | Franc. Sacch. nov. 163. Comperò non una penna, ma un mazzo di penne, e penonne a
temperare una gran brigata bene un dì. |
Esempio: | Bern. rim. 1. 67. E mentre il ferro a temprarla s'arruota (la penna)
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Esempio: | Menz. sat. 3. Forse che nella curia il padre, o l'avo Fe un po' di roba in un
temprar di penne? |
Definiz: | §. VII. Temperare, per Preparare nel signific. del §. |
Esempio: | Fiamm. 2. 1. La nimica fortuna a me di nascoso temperava i suoi veleni.
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Definiz: | §. VIII. Per Mescolare, Rimestare. |
Esempio: | Pallad. Genn. 21. Togli ec. libbre di mele ottimo, e ogni cosa insieme tempera.
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Definiz: | §. IX. E per Regolare. |
Esempio: | Segr. Fior. stor. 3. 78. Temperava l'oriuolo di palagio in quel tempo, che Simone
si tormentava, e che i cittadini si ragunavano, uno Niccolò da san Friano. |
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