Lessicografia della Crusca in rete

Volume 5 - Dizionario 4° Ed.
240) Dizion. 4° Ed. .
VENTOSITÀ, VENTOSITADE, e VENTOSITATE .
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pag.232

VENTOSITÀ, VENTOSITADE, e VENTOSITATE .
Definiz: Indisposizione cagionata da materia indigesta, e si genera nel corpo degli animali. Lat. inflatio. Gr. ἔμπνευσις.
Esempio: Cr. 1. 4. 13. L'acqua tiepida ec. dissolve la colica, cioè il mal del fianco, e la ventosità della milza.
Esempio: E Cr. 3. 4. 2. Il cece è di molto nutrimento, e inumidisce il ventre, ma genera ventosità, ed efiamento.
Esempio: M. Aldobr. P. N. 143. Castagne ec. fanno di loro natura ventositade, e dolore di testa.
Definiz: §. Per Vento. Lat. ventus. Gr. ἄνεμος.
Esempio: But. Inf. 26. 2. Ponendo similitudine del nostro fuoco, quando è mosso da ventosità.

241) Dizion. 4° Ed. .
VENTOSO
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pag.232

VENTOSO.
Definiz: Add. Esposto al vento, Che ha vento. Lat. ventosus. Gr. ἀνεμώδης.
Esempio: Ovvid. Pist. Ora se' tu dunque venuto per li ventosi mari?
Esempio: Cr. 2. 6. 1. Cioè vapore umido acquoso, e vapor secco, e ventoso.
Esempio: Petr. son. 10. Ch'ancor non torse dal vero cammino L'ira di Giove per ventosa pioggia.
Esempio: Guid. G. La nave fendendo il mare con le ventose vele dirittamente navicando.
Esempio: Alam. Colt. 1. 26. O sott'ombra ventosa d'elce, o d'olmo Le tenga a ruminar.
Definiz: §. I. Ventoso, trattandosi di cibo, vale Che genera ventosità.
Esempio: Cr. 2. 6. 2. Ed imperò i frutti, secondo sua generazione, si giudica, che sien ventosi.
Esempio: Serm. S. Ag. D. Il legume non mi piace, che son cosa ventosa.
Esempio: Alam. Colt. 1. 7. Sian la fava pallente, il cece altero ec. La ventosa cicerchia in parte, dove Senza soverchio umor, felice, e lieto Trovin l'albergo lor.
Esempio: E Alam. Colt. 4. 81. Ch'ivi entro possa, Quando il tempo sarà, versare i semi Dei ventosi legumi, e d'altre assai Biade miglior, che il vomero hanno a schivo.
Esempio: E Alam. Colt. 5. 119. Or quei, ch'abbiam nelle feconde mense, Di ventosi vapor salubre schermo, E l'anicio, e 'l finocchio, e 'l coriandro ec.
Definiz: §. II. Ventoso, vale anche Che patisce di vento, o di flati, Incomodato da ventosità.
Esempio: Cavalc. Discipl. spir. Come lo stomaco ventoso perde l'appetito, così la tiepidezza, per la quale ci pare essere alcuna cosa, ci toglie l'appetito, e 'l desiderio di migliorare.
Definiz: §. III. Ventoso, per metaf. vale Gonfio, Altiero. Lat. inflatus, ventosus. Gr. κενός, ὀγκώδης.
Esempio: M. V. 1. 70. Il conte di Romagna ventoso di superbia, inconstante per poco senno ec.
Esempio: E M. V. 7. 24. Noi, come fanciulli, col tuo ventoso intronamento credi spaurire.

242) Dizion. 4° Ed. .
VENTOTTESIMO
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pag.234

VENTOTTESIMO.
Definiz: Nome numerale ordinativo di ventotto. Lat. vigesimus octavus. Gr. εἴκοστος ὄγδοος.
Esempio: Bocc. intr. 26. Delle quali niuna il ventottesimo anno passato avea, nè era minor di diciotto.

243) Dizion. 4° Ed. .
VENTOTTO
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pag.234

VENTOTTO.
Definiz: Nome numerale, che contiene Otto sopra venti. Lat. vigintiocto. Gr. εἰκοσιοκτώ.
Esempio: Bocc. nov. 24. 3. Giovane ancora di ventotto in trenta anni.
Esempio: Red. annot. Ditir. 116. Un mio testo a penna ne ha ventotto (sonetti) tutti sacri d'autore incerto.

244) Dizion. 4° Ed. .
VENTRACCIO.
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pag.234

VENTRACCIO.
Definiz: Peggiorat. di Ventre. Lat. abdomen, venter collativus, Plaut. Gr. ἐπιγάστριον.
Esempio: Fir. disc. an. 67. Nato solo per riempiere cotesto ventraccio.

245) Dizion. 4° Ed. .
VENTRAIA
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pag.234

VENTRAIA.
Definiz: Pancia, Luogo, dove sta il ventre, e gli altri intestini. Lat. venter. Gr. γαστήρ.
Esempio: Dant. Inf. 30. Che 'l viso non risponde alla ventraia.
Esempio: Lab. 258. Alle gote dalle bianche bende tirate risponde la ventraia, la quale di larghi, spessi solchi vergata, come sono le toricce, pare un sacco voto.
Esempio: Car. Matt. son. 4. O che ceffo, o che ventraia, Guate occhi, se non paion due fornelli!
Esempio: Menz. sat. 5. Che la ventraia Ne manda al naso abbominevol lezzo.

246) Dizion. 4° Ed. .
VENTRAIUOLA
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pag.234

VENTRAIUOLA.
Definiz: Donna, che lava, e vende i ventri.
Esempio: Bocc. nov. 75. 6. E se voi non mi credeste, io vi posso dare per testimonia la Trecca mia dallato, e la Grassa ventraiuola.

247) Dizion. 4° Ed. .
VENTRATA.
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pag.234

VENTRATA.
Definiz: Percossa del ventre.
Esempio: Zibald. Andr. Correndo precipitosamente cadde, e dette in terra una solenne ventrata.
Definiz: §. Per peso del ventre, Gravidanza.
Esempio: Fr. Iac. T. 1. 2. 8. Portar nove mesi ventrata sì forte Con molte bistorte, e gran dolorato.

248) Dizion. 4° Ed. .
VENTRE.
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pag.234

VENTRE.
Definiz: Si dicono le Principali cavità, che sono nel corpo dell'animale, e che contengono le viscere, come Ventre supremo, medio, e infimo; ma propriamente l'infimo, che racchiude lo stomaco, gl'intestini ec. Lat. venter, ventriculus. Gr. γαστήρ, γαστρίδιον.
Esempio: Amm. ant. 24. 4. 11. Il ventre, che bolle di vino, tosto schiuma in lussuria.
Esempio: Maestruzz. 2. 12. 4. La 'ngluvie del ventre provoca la lussuria.
Esempio: Lab. 293. Gli si vorrebbe dare d'un ventre pecorin per le gote, tanto quanto il ventre, o le gote bastassero.
Esempio: Ar. sat. 4. E se non basta M'empia la gola il ventre, e le budella.
Definiz: §. I. Per Utero. Lat. uterus. Gr. ὑστέρα.
Esempio: Dant. Par. 23. L'alta letizia, che spira del ventre, Che fu albergo del nostro desiro.
Definiz: §. II. Per Pancia, o Luogo, dove sta il ventre. Lat. venter. Gr. γαστήρ.
Esempio: Bocc. nov. 90. 8. E così fece alla schiena, e al ventre, e alle groppe.
Esempio: Dant. Inf. 6. Gli occhi ha vermigli, e la barba unta, e atra, E 'l ventre largo.
Definiz: §. III. Scaricare il ventre, vale Cacare, o Deporre il peso del ventre. Lat. alvum exonerare. Gr. ἀποπατεῖν, χέζειν.
Esempio: Bocc. nov. 15. 18. Richiedendo il naturale uso di dover deporre il superfluo peso del ventre, dove ciò si facesse, domandò quel fanciullo.
Esempio: Sagg. nat. esp. 115. Come se veleno avesse preso, scaricò il ventre.
Definiz: §. IV. Muovere il ventre, vale lo stesso, che Smuovere il corpo, Far cacare.
Esempio: Tes. Pov. P. S. Impiastrato caldo molto giova, e muove il ventre.

249) Dizion. 4° Ed. .
VENTRESCA.
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pag.234

VENTRESCA.
Definiz: Pancia. Lat. venter. Gr. γαστήρ.
Esempio: Com. Inf. 25. Un serpente di sei piedi si lancia dinanzi a un di questi spiriti, e colli piedi di mezzo gli prese la ventresca, con quelli più presso alla bocca gli prese le braccia.
Esempio: Burch. 1. 50. O Gaio Erennio, poichè la ventresca Ti svezzò dell'usar la cerbottana, Non pensar, che la zazzera ti cresca.
Esempio: Ciriff. Calv. 4. 130. E chi la zucca ha fessa, o la ventresca.
Definiz: §. Ventresca, diciamo anche il Ventre di porco ripieno di carne, uova, cacio, ed erbe battute insieme, e messo in soppressa.
Esempio: Bern. rim. 1. 11. E fansi le salsicce, Cervellate, ventresche, e salsiccioni.

250) Dizion. 4° Ed. .
VENTRICCHIO.
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pag.234

VENTRICCHIO.
Definiz: Ventriglio. Lat. ventriculus. Gr. γαστρίδιον.
Esempio: Red. Oss. an. 91. Ho osservato parimente, che le folaghe tengono sempre mai zeppo il ventricchio di bianche minutissime pietruzzoline.

251) Dizion. 4° Ed. .
VENTRICINO
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pag.234

VENTRICINO.
Definiz: Dim. di Ventre. Lat. ventriculus. Gr. γαστρίδιον.
Esempio: Cr. 9. 72. 2. Rappiglieremo il cacio di puro latte con presame dell'agnello, e del capretto di latte, colla pellicina, che suole essere accostata loro a' lor ventricini (il Ms. Ricci ha: co' ventrigli de' polli)

252) Dizion. 4° Ed. .
VENTRICOLO
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pag.234

VENTRICOLO.
Definiz: Ventre; ma più comunemente quella parte di esso, che comprende lo stomaco. Lat. stomachus, ventriculus. Gr. στόμαχος.
Esempio: Varch. Lez. 81. Viene ec. dalla bocca del ventricolo, ovvero stomaco, quando è offesa.
Definiz: §. I. Ventricolo, per similit.
Esempio: Cr. 9. 18. 5. Fatta tiepida, si metta in un ventricolo, che abbia un cannello convenevolmente lungo, e grosso a modo di cristéo, e per quello strumento si metta la detta decozione nel ventre del cavallo dalla parte di sotto.
Definiz: §. II. Ventricoli, si dicono ancora le Cavità d'alcune viscere, come del cuore, e del cervello.
Esempio: Volg. Ras. Per lo secondo osso, che è nel palato, colano alla bocca le superfluità del ventricolo di mezzo, e di quello di dietro.
Esempio: But. Il cuore ec. ha due ventricoli, l'uno dalla parte ritta, e l'altro dalla manca, e dal fegato a questi ventricoli son due vene, e mettono nel cuore per quelli ventricoli l'esalazioni, e spiriti, che escon del sangue, e entrano per que' buchi, che son nel cuore.
Esempio: Red. Vip. 1. 59. Sebbene in alcuni animali morti dalle vipere si trova quel congelamento di sangue ne' ventricoli del cuore, io però non l'ho sempre trovato in tutti.

253) Dizion. 4° Ed. .
VENTRIGLIO
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pag.235

VENTRIGLIO.
Definiz: Ventricolo carnoso degli uccelli. Lat. venter, ventriculus. Gr. γαστρίδιον.
Esempio: Pallad. Magg. 9. Colla pellicola, che suole essere appiccata a' ventrigli de' polli.
Esempio: Franc. Sacch. rim. 14. E chi ne porta il cuore, e chi i ventrigli.
Esempio: Malm. 6. 47. Pur si rallegra al giugner d'un cibreo Fatto d'interiora di magnano, E di ventrigli, e strigoli d'Ebreo (quì per similit. e in ischerzo)
Definiz: §. Diciamo in proverb. Aver l'asso nel ventriglio, di Chi ha voglia smoderatissima di giucare.
Esempio: Pataff. 9. E nel vetriglio ho l'asso, e la tregenda.
Esempio: Buon. Fier. 1. 2. 6. Chi nasce, ch'abbia l'asso nel ventriglio, Come s'usa di dir de' giucatori, Facciane gran rumori Un padre ec.

254) Dizion. 4° Ed. .
VENTUCCIO
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pag.235

VENTUCCIO.
Definiz: Dim. di Vento, Piccol vento. Lat. ventulus. Gr. ἀνεμίδιον.
Esempio: Omel. S. Greg. Noi siamo sospinti da ogni ventuccio d'ingiuria.

255) Dizion. 4° Ed. .
VENTUNO
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pag.235

VENTUNO.
Definiz: Nome numerale; Uno sopra venti. Lat. viginti et unus. Gr. εἰκοσιείς.
Esempio: Petr. son. 230. L'ardente nodo, ov'io fui d'ora in ora, Cantando anni ventuno interi, preso, Morte disciolse.

256) Dizion. 4° Ed. .
VENTURA.
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pag.235

VENTURA.
Definiz: Sorte, Fortuna; e pigliasi in buona, ed in mala parte. Lat. fortuna, sors. Gr. τύχη.
Esempio: Petr. son. 262. Sua ventura ha ciascun dal dì, che nasce.
Esempio: Bocc. proem. 4. Alli quali per avventura per lo lor senno, e per la loro buona ventura non abbisogna.
Esempio: E Bocc. nov. 69. 29. Sia con la mala ventura, se tu m'hai per sì poco sentita, che ec.
Esempio: E Bocc. nov. 80. 18. Questa è vostra ventura, che pur ieri mi vennero venduti i panni miei.
Esempio: E Bocc. nov. 86. 12. Questo tuo vizio del levarti in sogno, e di dire le favole, che tu sogni per vere, ti daranno una volta la mala ventura.
Esempio: Dant. Inf. 2. L'amico mio, e non della ventura, Nella diserta piaggia è impedito.
Esempio: Vit. Plut. Se essi si voleano mettere alla ventura di tornare, che essi facessero secondo la necessità.
Esempio: Pass. 126. Molti altri dicono, che sono allogagioni, compagníe, e socci, venture, comperare a novello, e più altri modi.
Esempio: Ar. Fur. 20. 140. La supplica, la prega, e la scongiura Per gli uomini, e per Dio, che non gli taccia Quanto ne sappia, o buona, o ria ventura.
Definiz: §. I. Ventura, figuratam. e in senso osceno, si prende per lo Membro virile. Lat. veretrum. Gr. κέρκος.
Esempio: Bocc. nov. 72. 10. Non mi fare ora andare infino a casa, che vedi, che ho così ritta la ventura testè.
Esempio: Franc. Sacch. Sopravvenne, che un asino ragghiando, colla ventura ritta, corre verso l'asina per dare nella chintana.
Esempio: E Franc. Sacch. nov. 206. Farinello avendo la ventura ritta, gli parve tempo di dare le mosse alla giumenta.
Esempio: Lor. Med. Nenc. 15. Or ch'i' mi sento la ventura ritta.
Definiz: §. II. Alla ventura, posto avverbialm. vale Fortuitamente, A caso, Senza determinazione, Per sorte. Lat. forte fortuna. Gr. ἐκ τύχης.
Esempio: Bocc. nov. 15. 39. Con quello anello in dito andando alla ventura, pervenne alla marina.
Esempio: Pass. 354. Come si fa degli uficiali delle città, che si eleggono per parecchi anni, e scritti in certe cedole si mettono in un sacco, o cassetta, e poi a certi tempi si traggono alla ventura.
Esempio: Ar. Fur. 20. 102. Dei quattro cavalier congedo prese Marfisa, e dalla donna del Selvaggio, E pigliò alla ventura il suo viaggio.
Definiz: §. III. A ventura, o Per ventura, pure posti avverbialm. vagliono Casualmente. Lat. forte, fortasse, sorte.
Esempio: Bocc. nov. 98. 44. Era Tito per ventura in quell'ora venuto al pretorio.
Esempio: Pass. 340. Nel torre cedole, o suggelli a rischio, e ventura.
Esempio: Ar. Fur. 23. 18. Stando quivi sospesa, per ventura Si vide innanzi giugnere un villano.
Definiz: §. IV. Schiera di ventura, o simili, vale Schiera composta di soldati venturieri.
Esempio: Tass. Ger. 3. 39. Quegli è Dudone, ed è da lui guidata Questa schiera, che schiera è di ventura.
Definiz: §. Far la ventura, vale Predire altrui l'avvenire.
Esempio: Salvin. disc. 1. 134. Artemidoro Daldiano ec. compose in quattro libri ec. le sposizioni de' sogni, alle quali aggiunse ancora ec. le interpretazioni del volo degli uccelli, e del far la ventura per le linee della mano, tutte vanissime vanità.

257) Dizion. 4° Ed. .
VENTURIERE.
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pag.235

VENTURIERE.
Definiz: Soldato, che va alla guerra, non obbligato, nè condotto a soldo, ma per cercar sua ventura, e a fine d'onore.
Esempio: Guicc. stor. Quattromila Franzesi di quella sorta, che da loro son chiamati venturieri.
Esempio: Varch. stor. 10. 271. Nel qual tempo si può dire, che sotto la città di Firenze, e nel suo dominio si trovassero, senza i venturieri ec. meglio, che quarantamila persone da guerra.
Esempio: E Varch. stor. 315. Non solo i vivandieri, e i venturieri ec. ma de' soldati medesimi fuggirono in diversi luoghi.
Definiz: §. Per similit.
Esempio: Buon. Fier. 4. 4. 2. E 'l beffeggiar, di che la sorte Suoi venturieri uccella.

258) Dizion. 4° Ed. .
VENTURO
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pag.235

VENTURO.
Definiz: Add. Che dee venire, Che è per venire. Lat. venturus. Gr. μέλλων ἔρχεσθαι.
Esempio: Dant. Par. 32. Da questa parte ec. sono assisi Quei, che credettero in Cristo venturo.
Esempio: Com. Purg. 1. Alcune figure, le quali hanno a significare cose venture, siccome appare.
Esempio: Cavalc. Frutt. ling. Vigilate d'ogni tempo, sicchè siate degni di fuggire l'ira ventura.
Esempio: Amet. 93. I lieti casi, spirando del petto De' sommi vati, ne disse venturi.

259) Dizion. 4° Ed. .
VENTUROSO
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pag.235

VENTUROSO.
Definiz: Add. Felice, Buono. Lat. felix, commodus, bonus. Gr. εὐτυχής, δέξιος, καλός.
Esempio: Cr. 6. 2. 3. La venturosa postura dell'orto è quella, alla quale lievemente il piano inchinato il corso dell'acqua discorrente per gli spazj spartiti fa discorrere.