195)
Dizion. 4° Ed. .
TEMERE.
Apri Voce completa
pag.28
|
|
TEMERE.
Definiz: | Aver paura, Essere oppresso da timore. Lat. timere, metuere. Gr.
φοβεῖσθαι. |
Esempio: | Bocc. nov. 11. 13. Temetter forte, seco dicendo. |
Esempio: | E Bocc. nov. 92. 4. Messer, voi siete in parte venuto, dove,
dalla forza di Dio in fuori, di niente ci si teme per noi. |
Esempio: | Dant. Inf. 3. Alla riva malvagia, Ch'attende ciascun uom, che Dio non teme.
|
Esempio: | Petr. son. 31. Io temo sì de' begli occhi l'assalto ec. Ch'i' fuggo lor, come
fanciul la verga. |
Esempio: | E Petr. son. 207. Onde 'l cuor lasso ancor s'allegra, e teme.
|
Esempio: | Albert. cap. 51. Cotidianamente sta in tormento chi sempre teme. |
Definiz: | §. I. Temere, per Dubitare. Lat. dubitare, vereri. Gr. ἀπορεῖν. |
Esempio: | Bocc. nov. 21. 7. Temette di non dovervi essere ricevuto. |
Esempio: | E Bocc. nov. 43. 4. Temevano d'esser seguitati.
|
Esempio: | E Bocc. nov. 77. 12. Credi tu, ch'io, se quel ben gli
volessi, che tu temi, sofferissi, che egli stesse laggiuso ad agghiacciare? |
Esempio: | Petr. son. 84. Ch'io temo, lasso, no 'l soverchio affanno Distrugga il cor.
|
Definiz: | §. II. Per Patire. |
Esempio: | Cr. Quell'arbore ha temuto. |
Esempio: | Dav. Colt. 182. Trapiantalo alla luna d'Ottobre con gran pane di terra, acciocchè
egli (non se ne avveggendo quasi le barbe sue) non tema. |
Definiz: | §. III. Per Curare, nel signific. del §. IV. |
Esempio: | Cron. Morell. Nata di buon uomo, e così conversata, cioè col marito, che sia
stato, o sia uomo, che tema vergogna. |
Esempio: | Pass. 370. Potrebbe essere alcuna cagione dalla parte dentro, o grande letizia di
cuore, o ch'altri avesse, o aspettasse d'avere, o grande abbondanza di molto sangue, o che la persona temesse molto il
diletico. |
Esempio: | E Passav. 372. Qualunque di quello cagione sia, o 'l vermine, o
'l temere il diletico, o altro, si termina a quel sogno. |
Esempio: | Lor. Med. canz. 31. 4. Par che elle abbiano il parletico, Quando un teme il
solletico, Menan più, che Arrigo bello. |
Definiz: | §. IV. Non temer grattaticci, o Non esser uomo, che tema grattaticci, vale Non si
curare così d'ogni cosa, e star tosto, senza muoversi del suo proposito, per quanto altri si dica, o faccia. |
Esempio: | Fir. nov. 5. 240 Come quella, che molto bene lo conosceva, e sapeva, che egli non
era uomo, che temesse grattaticci. |
Esempio: | Alleg. 181. Ricordatevi nella vostra malora, che e' non temon grattaticci.
|
Esempio: | E Alleg. 258. Non temon più le Muse grattaticci. |
Esempio: | Malm. 6. 101. E perchè tu non temi grattaticcio, Mentre stima non fai delle
bravate, Quest'altra volta le saran pecciate. |
|