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Volume 7 - Dizionario 5° Ed.
280) Dizion. 5° Ed. .
GIOGATICO.
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pag.230

GIOGATICO.
Definiz: Sost. masc. Quel tanto che si paga a' contadini che vanno co' proprj buoi ad arare la terra altrui, o a far lavori, pur coi bovi, per conto del padrone. –
Esempio: Bandin. Disc. econ. 115: Inoltre il moggio di grano che si semina, quell'altro che si dà pel terratico, l'altro che si computa pel giogatico de' bovi, in vece di formar tutti insieme la somma di trenta scudi,... non formerebbono che quella, ec.
Definiz: § Quindi A giogatico, e anche trovasi Al giogatico, vale A prezzo o mercede convenuta per ogni giornata di lavoro co' bovi. –
Esempio: Legg. Tosc. 6, 15: Di tutto quello avessi o potessi avere d'entrata o di rendita in su' detti beni, o di bestiame a giogatico, o altre simile ec.
Esempio: E Legg. Tosc. 6, 16: Excepto per l'entrata avessi di bestie a giogatico, o allogate infra' detti confini.
Esempio: Lastr. Agric. 3, 103: Nel darsi i bovi al giogatico, o sia colloia, come costumasi in Maremma, se ne suol percepire uno staio di grano il mese per bovi di frutto.

281) Dizion. 5° Ed. .
GIOGATO.
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pag.230

GIOGATO .
Definiz: Partic. pass. di Giogare.

282) Dizion. 5° Ed. .
GIOGATO.
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pag.230

GIOGATO.
Definiz: Add. Congiunto insieme, Ben commesso, Collegato, e simili: ma è voce da non usarsi se non talvolta in poesia.
Dal lat. jugatus. –
Esempio: Salvin. Odiss. 269: Quei dalla nave ben giogata, a terra Scesi, pria Ulisse dalla cava nave Levaro collo stesso lino e panno Delicato, ec.
Esempio: E Salvin. Odiss. 362: Per cui ancor le navi ben giogaie Armansi sovra l'indomabil mare.

283) Dizion. 5° Ed. .
GIOGHETTO.
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pag.230

GIOGHETTO .
Definiz: Propriamente è Diminut. di Giogo; ma in particolare chiamasi così Quel legno infilato nella macine del frantoio, che resta sopra il menatoio, e che si mette al collo dell'animale per fare girare la macine.

284) Dizion. 5° Ed. .
GUANACO.
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pag.658

GUANACO.
Definiz: Sost. masc. Quadrupede del genere de' cammelli, alto quanto un cervo, con pelame di color castagno, e che può portare assai peso. Vive nel Perù, ed è il camelus lacrua dei Naturalisti.
Dallo spagnuolo guanaco. –
Esempio: Red. Esp. nat. 73: Negli stomachi pur delle vigogne,... dei guanachi e de' pachi.

285) Dizion. 5° Ed. .
GUANCIA.
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pag.658

GUANCIA.
Definiz: Sost. femm. Ciascuna delle due parti laterali della faccia, fra le quali sono il naso e la bocca; Gota.
Dall'ant. tedesco wankja, moderno wange. –
Esempio: Dant. Inf. 23: Ma voi chi siete, a cui tanto distilla, Quant'io veggio dolor giù per le guance?
Esempio: E Dant. Inf. 31: Una medesma lingua pria mi morse, Sì che mi tinse l'una e l'altra guancia.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 26: Onde avea [san Piero] le guance tutte riarse per le molte lagrime.
Esempio: Petr. Rim. 2, 255: La guancia, che fu già piangendo stanca, Riposate.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 139: L'altro da lui con sì gran colpo è giunto Sovra i confin della sinistra guancia, Che ne stordisce, ec.
Esempio: Capor. Rim. 406: Benchè d'ogni candor, d'ogni lepore Sian referto le guancie, e tenga volto L'occhio mandritto ver le tredic'ore, Stass'il naso fecondo in sè raccolto, Che fe stupir, ec.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 22: Il barbiere gli menava addosso il rasoio di tal foggia, che pareva che volesse arruolarlo sulle guance di quel povero uomo, facendo seco crudelmente a tacca.
Definiz: § I. E detto delle parti laterali del muso di certi animali. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 68: Secondo il loro costume (de' porci) prima molto col grifo e poi co' denti presigli e scossiglisi alle guance, in piccola ora.... morti caddero in terra.
Esempio: Salvin. Opp. 52: Mugghianti (i tori soriani) orribili, gelosi, Di larghe guance; ma non mica grassi Hanno ampio, grave ed ingombrante corpo; Ned allo 'ncontro frali sono e magri.
Esempio: E Salvin. Opp. 75: Il colore di questo (dell'orige) è come latte Di primavera, colle guance sole Intorno della faccia nereggianti.
Definiz: § II. Per similit., applicasi anche a Ciascuna delle parti laterali di checchessia. –
Esempio: Beniv. Eglogh. 91: Poi che Lucina infra le nube ascose Suo chiaro volto, e l'infime e palustre Valli offuscar lor guance nebulose, ec.
Definiz: § III. Figuratam., e poeticam., prendesi per Faccia, Viso, Volto; ed altresì per Aspetto, Sembiante. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 16, 44: Re Pulïano sol non muta guancia, Che questo esser Rinaldo non conosce.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 28, 48: E quante ne vedean di bella guancia, Trovavan tutte ai prieghi lor cortesi.
Esempio: E Ar. Orl. fur.33, 46: Federico, ch'ancor non ha la guancia De' primi fiori sparsa, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 60: E sebben gli anni giovenetti sui Non gli vestian piume ancor la guancia, Pur dava ec.
Esempio: Guar. Past. fid. 1, 1: Che s'avess'io Cotesta tua sì bella E sì fiorita guancia, Addio, selve, direi, ec.
Esempio: Pindem. Poes. 267: La punisce assai Quel crescente ognor più sovra le guance Odiato di lucertola colore.
Definiz: § IV. E con l'aggiunto Bella guancia, trovasi figuratam., e poeticam., usata a designare Eva. –
Esempio: Dant. Parad. 13: Tu credi che nel petto, onde la costa Si trasse per formar la bella guancia, Il cui palato a tutto il mondo costa, ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 393: Per formar la bella guancia; cioè la bella gota; ed è qui figura che si chiama sinedoche, e colore intellezione, dove si pone la parte per lo tutto, cioè la guancia per la femina.
Definiz: § V. Pur figuratam., e poeticam., per Bocca. –
Esempio: Dant. Parad. 29: E quel tanto sonò nelle sue guance, Sì ch'a pugnar, per accender la Fede, Dell'Evangelio fero scudi e lance.
Definiz: § VI. Guancia, vale Quella parte dell'elmo che difendeva la guancia del soldato, Gota. –
Esempio: Vill. M. 2, 135: Vedendo un cavaliere di quelli di messer Gran Cane mosso messer Frignano colla lancia abbassata verso il suo signore, gli si addirizzò per traverso, e colla lancia il percosse nella guancia dell'elmo.
Definiz: § VII. Guancia chiamasi Quella parte, per lo più alquanto incavata, della cassa dell'archibuso, sulla quale, scaricandolo, si appoggia la guancia.
Definiz: § VIII. Term. d'Architettura militare. Ciascuna delle due parti laterali della cannoniera. –
Esempio: Magg. Fortif. 18 t.: In esso (nel baluardo) sono le guance. Guancia si chiama quella parte, ove si trova l'orecchio, che copre l'aperto delle cannoniere: e dall'orecchio è tratto il nome d'orecchione. Altri dicono, che la guancia è una parte, nella qual si trova la bocca, che fa l'aperto delle cannoniere, e della piazza da basso e d'alto, che son coperte dal musone.
Definiz: § IX. Trovasi, assolutam., per Parte, Regione, Plaga. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 615: Fa bello tempo, quando soffia tra aquilone e levante, ch'è la più lena guancia, che quella tra aquilone e ponente.
Esempio: E Ottim. Comm. Dant. 3, 621: L'aere quando quello vento, detto borea, trae, tutta si purga di nuvoli; e dice, ch'esso borea tragge dalla guancia sinistra, onde è meno forte vento, che in mezzo tra 'l vento diritto e tramontano ed a vulturno.
Definiz: § X. Battersi la guancia, è maniera figurata e poetica, che vale Pentirsi grandemente. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 1,6: Dove.... Re Carlo era attendato alla campagna Per far al re Marsilio e al re Agramante Battersi ancor del folle ardir la guancia, D'aver condotto, ec.
Esempio: Mont. Poes. 1, 233: Poi del suo ardire si battea la guancia Venir mirando la rival Brettagna A fulminarle dritta al cor la lancia.

286) Dizion. 5° Ed. .
GUANCIALAIO.
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pag.658

GUANCIALAIO .
Definiz: Sost. masc. Colui che in certi teatri agli spettatori, e nelle strade ferrate ai viaggiatori, dà a nolo i guanciali, perchè stieno più comodamente seduti.

287) Dizion. 5° Ed. .
GUANCIALATA.
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pag.658

GUANCIALATA.
Definiz: Sost. femm. Colpo di guanciale. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 5, 10: Oh che bel forbottar di guancialate!

288) Dizion. 5° Ed. .
GUANCIALE.
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pag.658

GUANCIALE.
Definiz: Sost. masc. Arnese di forma quadra, o quadrilunga, fatto di due gusci cuciti insieme e imbottiti per lo più di lana, sul quale si posa il capo, giacendo.
Da guancia. –
Esempio: Collaz. SS. PP.: Ponendo per guanciali al capo nostro cotali fastellini sottili e lunghi,... e talora gli tengono per guanciale, quando dormono.
Esempio: Fr. Bart. Anim. ant. volg. 517: Chi a coloro che mal fanno studia d'adulare, quasi pone 'l guanciale sotto 'l capo del giacente.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 355: Fecevi porre suso.... due guanciali, quali a così fatto letto si richiedeano.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 207: Gli spilletti saranno co' guanciali di Francesco.
Esempio: Bellinc. Rim. F. 1, 217: Gallettin, conigliuzzo, anzi frittella, Da darti sei recchion con un guanciale, Esser vo' ec.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 2, 139: La faretra le serve in quel che puote, E fa guanciale alle vermiglie gote.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 4, 216: L'Iliade corretta da Aristotele.... portava seco, stimandola e nominandola ancora provvisione pel viaggio della virtù guerriera, e la teneva sempre in compagnia del pugnale sotto 'l guanciale del letto.
Esempio: Lipp. Malm. 4, 51: Dal guanciale Per levarsi dal letto alza la testa.
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 29: Avendogli il medico proibito, come il più mal sano cibo quello de' libri, Fabio nascosamente da lui e dalla madre teneva sotto il guanciale le poesie di Francesco Petrarca, leggendole quando non era veduto.
Esempio: Pindem. Poes. 163: Che giova la dorata cuna E il guancial ricamato? il ricamato Guancial bagnano spesso lagrimette, Che non trovan pietade.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 453: Vorrem noi credere che egli alla caduta della sua reputazione, che da troppo alto precipizio rovina nel concetto degli uomini, vada mettendo sotto, per ritardar la percossa, guanciali di vane speranze, e di giustificazioni da paesi lontani aspettate?
Esempio: Menz. Poes. 2, 192: Io dissi ch'esser debbon rispettose Le satire alla fama, e non che deva Al vizio farsi un tal guancial di rose.
Definiz: § II. Per estensione dicesi Guanciale a Qualsivoglia cosa che o abbia tanto o quanto forma di guanciale, o serva all'uso stesso che il guanciale. –
Esempio: Magal. Notiz. Chin. 56: Galantissima è la foggia de' piumacci e de' guanciali parimente da state, essendo intrecciati di sottilissime sverze di canna marina o d'India.... dentro voti e solamente ripieni d'aria.... Sono lisci come un marmo e avvallano poco o punto, onde il capo regna sul suo guanciale, senza punto rimanerne inghiottito.
Definiz: § III. Guanciale dicesi anche Quello che foderato di ricca stoffa o velluto, o ricamato di lana, seta, oro, od anche di pelle, serve ad appoggiarvi le spalle, o per inginocchiarvisi, o posarvi su alcun oggetto di gran pregio, come scettro, diadema, ec. –
Esempio: Cap. Comp. Orsam. 1, 4: Al detto morto si debia mandare la coltra.... col guanciale.
Esempio: Invent. Pal. Signor. 216: Due guanciali, uno verde ed uno rosso, per l'altare.
Esempio: Buonarr. Descr. Nozz. 3: Inginocchiandosi il Legato sovra guanciale di tela d'oro apposto sovra distesi tappeti in terra, fu da Mons. Marzi, vescovo di Fiesole.... incontrato.
Esempio: Buomm. Verg. 31: Coperta di seta con due guanciali; perchè il prelato vi si possa inginocchiare.
Esempio: Bert. Eseq. 40: Vedevaseli sopra un guanciale di teletta d'oro, e sopra di esso lo scettro e il diadema regale.
Esempio: Rucell. L. Eseq. 31: Sopra un guanciale tessuto d'oro, e fiammeggiante di gemme risedeva maestosamente l'aureo diadema.
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 113: I paliotti e i guanciali erano di raso bianco, fiorito di cremisi.
Definiz: § IV. Guanciale, si disse per Qualsivoglia oggetto soffice, tanto o quanto somigliante a piccolo guanciale, usato o a impedire la troppa pressione di cose dure, o a servire di appoggio, o simili, che oggi comunemente dicesi Guancialetto. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 5, 40: Dentro [la macchina] erano facchini o villani che la portavano sopra le spalle.... nella quale erano confitti sotto, dove il peso posava sopra le spalle loro, guanciali di cuoio pieni o di piuma o di bambagia o d'altra cosa simile, che acconsentisse e fusse morbida.
Definiz: § V. Guancial d'oro. Specie di giuoco fanciullesco nel quale uno mette il capo in grembo ad un altro che gli tien chiusi gli occhi, affinchè non veda chi gli percuote la mano ch'ei tiene dietro alle spalle, dovendo indovinare chi sia. Quando è stato toccato, colui che gli tien chiusi gli occhi dice: Chi ti ha percosso? Ed egli risponde: Ficosecco; e l'altro replica: Menamelo qua per un orecchio. Allora quegli si alza, e va a pigliare quello dei fanciulli da cui s'immagina d'essere stato toccato; e se indovina, ha vinto, e il percussore va nel suo luogo; ma se mal si è apposto, bisogna che ci torni esso. –
Esempio: Lipp. Malm. 2, 45: Il suocero.... Faceva con gli sposi a scaldamane, Talora a mona luna e guancial d'oro.
Definiz: § VI. Guanciale, si disse Quella parte dell'elmo che difendeva la guancia; Guancia, Gota. –
Esempio: Bern. Orl. 18, 24: Dal lato manco il colse nel guanciale, Cioè gli dette un colpo nella guancia, Ch'assai minor fu il scontro della lancia.
Esempio: E Bern. Orl. 21, 22: Giunse Fusberta, e l'elmetto gli ha sciolto, La barbuta e 'l guancial tutto gli aperse.
Esempio: E Bern. Orl. 54, 11: Poi con un altro non gli fe' men male, Colpo, ch'a mezzo giunse del guanciale.
Definiz: § VII. Dormire fra due guanciali, o anche Posare il capo fra due guanciali, o in mezzo a due guanciali, Tenere, il capo fra due guanciali, o in mezzo a due guanciali, e simili, dicesi figuratam., per Star del tutto tranquilli circa una data cosa; e perciò non darsene cura alcuna. Vale altresì Vivere tranquilli e sicuri, e senza pensieri. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 118: Pur non mi piace ugnendo gli stivali Il fosso cavalcare, e far la canna, Tenendo 'l capo in mezz'a due guanciali.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 4, 2: Chi la fortuna ha amica, può le tempie Tenere in agio ognor fra due guanciali, Tremi e rovini il mondo.
Esempio: Fag. Rim. 5, 232: Vengan disgrazie e mali, Sempre son con prudenza assicurato, Ed il capo pos'io fra due guanciali.
Esempio: Nell. Iac. Astratt. 1, 4: Dorma pur fra due guanciali, a mio riguardo.
Esempio: E Amant. 3, 2: Dormite pur quieto fra due guanciali, e non dubitate.

289) Dizion. 5° Ed. .
GUANCIALETTO.
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pag.658

GUANCIALETTO.
Definiz: Diminut. di Guanciale. Guanciale piuttosto piccolo. –
Esempio: Bocc. Testam. 141: Ancora lascio.... un guancialetto da altare di quel medesimo drappo.
Esempio: Targ. Alimurg. 332: Ne' semi di cacaos non tostati le vescichette sono ovate schiacciate, ma non tutte ben contornate, perchè in alcuni luoghi si ammaccano l'una coll'altra a foggia di guancialetti.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 215: I mazzocchi sono que' guancialetti sopra l'un de' quali si posa la colonna e l'altro posa in sul dado.
Definiz: § II. Per estensione chiamasi Guancialetto Qualsivoglia oggetto soffice che tanto o quanto abbia forma di piccolo guanciale, e che serva di appoggio, di ripieno, o ad impedire la pressione di checchessia, o a varj altri usi. –
Esempio: Red. Lett. 1, 209: Come una mamma amorosa, che intenerita di quella sua figliuola gobba e sciancata, vorrebbe pure ch'ella comparisse con l'altre a una festa, e perciò s'affanna a farle raddoppiare i tacconi alle scarpe del piede zoppo e le rimpinza guancialetti e batuffoli di cenci intorno a' fianchi ed intorno alle spalle; così ho fatto io, ec.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 94: E posatala sopr'un guancialetto di cuoio messo a galleggiare in su l'argento d'una catinella, s'incomincia ad empiere il vaso.
Esempio: E Magal. Sagg. nat. esp. appr.: Levato il guancialetto di sotto alla bocca B, beva ec.
Definiz: § III. Guancialetto, è anche una Piccola scatola col coperchio imbottito a guisa di guanciale, nella quale le donne tengono gli arnesi per cucire, e a cui appuntano il lavoro; che più comunemente dicesi Guancialino. –
Esempio: Marcellin. Metam. 105: Le quali.... a sedere in torno all'erbose sponde si messero, chi col suo guancialetto in grembo, e chi con la conocchia a lato.
Esempio: E Marcellin. Metam. 205: Per il che un giorno che tutto solo se 'l vedde venire a casa, preso suo guancialetto per cucire, alquanto dentro l'uscio si messe [la vedovina] ad aspettarlo.
Definiz: § IV. Guancialetto, chiamasi pure Quella scatola di latta in cui è una specie di piccolo guancialino inzuppato d'inchiostro, sul quale si preme il bollo per poi farne l'impronta sopra la carta.

290) Dizion. 5° Ed. .
GUANCIALINO.
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pag.658

GUANCIALINO.
Definiz: Diminut. di Guanciale. Piccolo guanciale. –
Esempio: Buonarr. F. Vetr. ant. 251: Questa mappa si fece poi a guisa d'un guancialino lunghetto, e pieno di polvere, per imitare il gonfiamento della mappa ripiegata.
Definiz: § I. Per similit., Crostino di pane nel quale si mettono certe cose da mangiare, come uccellini, uova, e simili. –
Esempio: Rucell. L. Cical. III, 1, 257: Quanti per soddisfare ad una ingorda golosità, che mai non empie sue bramose voglie, si vaglion dell'ipocondria per iscusa, per far vita più scelta, e ritirarsi a mangiare in camera serrati, quando eglino hanno starnotti o beccafichi cotti a questa nuova usanza de' guancialini che succiano il grasso?
Definiz: § II. Guancialin d'oro, giuoco fanciullesco, ed è lo stesso di Guancial d'oro. –
Esempio: Not. Malm. 1, 187: Guancial d'oro si dice comunemente Guancialin d'oro.
Esempio: Fag. Rim. 3, 50: Siccome allora usava in cinque o sei Fare a guancialin d'oro, giuoco ameno, Più bel del beccalaglio anche direi.
Esempio: Ricc. A. M. Rim. Pros. 201: Dunque non avrà mai Giuocato a tummeglihai.... O a guancialin d'oro, Dov'è un brutto lavoro Quello star sempre sotto E a' colpi espor la mano Più di sei volte e d'otto.

291) Dizion. 5° Ed. .
GUANCIALONE.
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pag.659

GUANCIALONE.
Definiz: Accrescit. di Guanciale. Guanciale grande. –
Esempio: Targ. Viagg. 8, 472: I ricchi e benestanti facevano dei guancialoni ripieni di pattumi.... per sedervi sopra nel circo e nell'anfiteatro.
Definiz: § Guancialone, chiamasi Una specie di sottile strapunto scantonato dalla parte superiore, sul quale si tengono a giacere i bambini lattanti, e che ricuopresi con una fodera lunghissima, di cui ne sopravanza tanta, da potersi rimboccare sul corpicino della creatura.

292) Dizion. 5° Ed. .
GUANCIATA.
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pag.659

GUANCIATA.
Definiz: Sost. femm. Colpo dato altrui a mano aperta nella guancia; comunemente Schiaffo. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 10: Capigli daia e togliea guanciate.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 393: Toglieva la corona del suo capo, e ponevala a sè, e dava le guanciate al Re della sinistra mano.
Esempio: Bibb. N. 9, 570: E dicendo queste parole, uno delli famegli, ch'era quivi, diede a Iesù una guanciata, e disse: e tu rispondi così al pontefice?
Esempio: Stor. Nerbon. M. 9 t.: Diede della mano aperta nella faccia d'Amerigo una grande guanciata, per modo che gli ruppe il sangue per lo naso.
Esempio: E Stor. Nerbon. M. 11: Io ti comando che tu uccida colui che in su la mastra sala del palagio di Parigi dinanzi a Carlo Magno mi diè una guanciata, la quale si può vedere in sul mio viso al sangue.
Esempio: Savonar. Pred. ult. 7: Io ti darò una guanciata.
Esempio: Nard. Stor. 1, 28: Piero corrucciato aveva dato, o veramente accennato di voler dargli, una guanciata.
Esempio: Corsin. B. Torracch. 7, 56: Ha il gran Parrin nella bandiera rossa Dipinto il Tempo, il qual se ne sta in moto, Mentre l'Onor con furia sgangherata Sta in atto di girarli una guanciata.
Definiz: § Guanciata, vale anche Quel lieve colpo di mano che si dava per rito nella guancia a colui che veniva creato cavaliere. –
Esempio: Vill. M. 283: E quand'erano a lui nella via, lo levavano alto, e gli traevan loro il cappuccio usato; e, ricevuta la guanciata usata in segno di cavalleria, li mettevano un cappuccio accattato.

293) Dizion. 5° Ed. .
GUANCIATINA.
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pag.659

GUANCIATINA.
Definiz: Diminut. di Guanciata. Lieve colpo di mano dato nella guancia. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. R.: Siccome a' fanciulli si danno guanciatine per vezzo non per ingiuria.

294) Dizion. 5° Ed. .
GUANCIONE.
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pag.659

GUANCIONE.
Definiz: Sost. masc. Colpo gagliardo dato altrui nella guancia a mano aperta, Forte schiaffo; ma è voce oggi poco usata. –
Esempio: Cecch. Dot. 4, 2: Mentre ch'io domando Che avete voi? e io mi sento dare Un guancion, ch'i' balzai di qui colà.

295) Dizion. 5° Ed. .
GUANO.
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pag.659

GUANO.
Definiz: Sost. masc. Materia che si usa per concimare il terreno; ed è il deposito degli escrementi di certi uccelli di alcune isole del Perù e del Chilì, il quale ricuopre con alti strati la superficie dei luoghi, dove quegli uccelli, vanno ad albergo.
Dal peruviano huano. –
Esempio: Lambr. Elog. 48: Il nostro Presidente visitò nel 58 le tenute del Cavour a Leri, e in una Lezione accademica ci ragguagliò di quel che egli vi aveva osservato. Ogni utile novità vi era accettata o provata: la fognatura a cannelle, che con inutile strazio della nostra lingua chiamano drenaggio; l'abbondante concimatura col guano, il molto bestiame, ec.

296) Dizion. 5° Ed. .
GUANTAIO e talora anche GUANTARO.
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pag.659

GUANTAIO e talora anche GUANTARO.
Definiz: Sost. masc. Chi fabbrica o vende guanti. –
Esempio: Grazz. Comm.: E come si potrà egli comperare i guanti, se oggi i guantaj non istanno?
Esempio: Vai Rim. 23: Se ne servono i guantari Per dar credito a' lor guanti; Se ne servono gli amanti Per altrui farsi più cari.
Esempio: Nell. Iac. Vilupp. 1, 5: Quando ho messo nelle mani al guantaro dieci baiocchi per due ventagli di mezza doppia, mi ha avuto a mangiare.
Esempio: Magal. Lett. 118: Mandatemi.... un paro di guanti di quegli, che i guantari hanno messi fuora per la moda.

297) Dizion. 5° Ed. .
GUANTIERA.
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pag.659

GUANTIERA.
Definiz: Sost. femm. Vassoio d'argento o d'altro metallo, col quale in certe occasioni si portano e si dispensano dolci, rinfreschi, e simili, e col quale, un tempo, si portavano e dispensavano guanti o altre piccole cose di lusso o di pregio. –
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 4, 7: Compreresti un bacile? C. S. I. Sì ampie non usiam le bolge nostre Da poterlo capir.... A. Una guantiera? C. S. I. Va': è troppo misero Per le nostre manopole.
Esempio: E Buonarr. Fier. 4, 5, 22: Mentre a fuggir la spesa, D'un paio di starne, o 'l più 'l più di capponi Non conferii la scritta al mio avvocato, Che non è tanto innanzi, Ch'egli aspiri co' guanti alle guantiere, O a' bacin d'argento pien di pere.
Esempio: Baldin. Decenn. 4, 248: Gli mandò per un suo fante venticinque nuove piastre, sopra una bella guantiera d'argento.
Esempio: Red. Lett. 2, 80: La serenissima Granduchessa Vittoria.... mi ha dato una guantiera di argento, due ventagli, e sei para di guanti da donna.
Esempio: Fag. Comm. 2, 75: Il premio a proporzione del miglior colpo suole esser d'una guantiera d'argento.
Esempio: E Fag. Rim. 3, 242: E in guantiere d'argento m'è portato Anche il regalo: e quel, che mi par buono È poi, che quelle e questo m'è lasciato.

298) Dizion. 5° Ed. .
GUANTIERUZZA.
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pag.659

GUANTIERUZZA.
Definiz: Diminut. di Guantiera. Piccola guantiera. –
Esempio: Magal. Donn. immag. 246: Sporticine e canestruzze, Guantieruzze e panierine Empian altre a insalatine.

299) Dizion. 5° Ed. .
GUANTIFERO.
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GUANTIFERO.
Definiz: Add. Che produce guanti; voce scherzevole, usata come aggiunto d'una città spagnuola, in cui si fabbricavano guanti in grande quantità. –
Esempio: Bard. P. Avinav. 7, 34: Ei chiama a sè Pampinasso bestiale, Ch'è il maggior uom che mai vedesse Spagna. Nell'altiera Castiglia ebbe il natale, Nella città guantifera d'Occagna.