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Dizion. 5° Ed. .
GIUSTO.
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GIUSTO. Definiz: | Add. Che non si diparte dai principj della ragione e del dovere, Che segue la norma di dare e riconoscere a ciascuno ciò che gli è dovuto; e in più largo significato, Che vuole e fa il bene, e rifugge e si astiene dal male; Diritto, Integro. |
Dal lat. justus. – Esempio: | Dant. Inf. 1: Poeta fui, e cantai di quel giusto Figliuol d'Anchise che venne da Troia. | Esempio: | E Dant. Inf. 17: La faccia sua era faccia d'uom giusto. | Esempio: | E Dant. Purg. 17: E il giusto Mardocheo, Che fu al dire ed al far così intero. | Esempio: | Comp. Din. Cron. DL. 59: Egli è giusto: mettianli inanzi le rie opere de' beccaj, che sono uomini malferaci e maldisposti. | Esempio: | Bocc. Decam. 3, 212: In ogni cosa era santissimo, fuor che nell'opere delle femine: e questo sapeva sì cautamente fare, che quasi niuno, non che il sapesse, ma nè suspicava, perchè santissimo e giusto era tenuto in ogni cosa. | Esempio: | Cant. Carn. 46: Noi siam tutti nomini giusti, Che abbiamo il torto a sdegno. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 14, 101: S'odon ramaricare i vecchi giusti, Che s'erano serbati in quelli affanni. | Esempio: | Varch. Sen. Benef. 139: Il benefizio fatto al figliuolo non si deve richiedere dal padre. Onde se il padre ne farà, per sua cortesia, dimostrazione alcuna, egli è giusto, non grato. | Esempio: | Tass. Gerus. 17, 83: Prendila (la spada),... e sia con lieta sorte: E solo in pro della cristiana fede L'adopra, giusto e pio, non men che forte. | Esempio: | Parut. Perfez. Vit. polit. 1, 221: Già non è alcuno temperante o forte, che non sia giusto insieme; perciocchè, mentre egli opera secondo queste particolari virtù, ubbidisce alle leggi: il che è proprio e vero ufficio della giustizia. | Esempio: | Bert. Eseq. 29: Uomini giusti e timorati, acconci sempre a sofferire la malizia di coloro, ch'essi vorrebbero veder buoni, ec. | Esempio: | Parin. Poes. 226: Chi sei tu che sostenti A me questo vetusto Pondo, e l'animo tenti Postrarmi a terra? Umano sei, non giusto. | Esempio: | Paolett. Append. 38: L'uomo, nelle sue operazioni, prima di tutto debbe esser giusto. |
Definiz: | § I. Per similit. – | Esempio: | Dant. Inf. 31: Natura certo, quando lasciò l'arte Di sì fatti animali (de' giganti), assai fe' bene, Per tor cotali esecutori a Marte: E s'ella d'elefanti e di balene Non si pente, chi guarda sottilmente, Più giusta e più discreta la ne tiene. |
Definiz: | § II. Figuratam. – | Esempio: | Ar. Orl. fur. 35, 21: De' lor signor, tratto che n'abbia i fili La giusta Parca, anzi Venere e Bacco,... Portano [i cortigiani] in bocca qualche giorno il nome, Poi ec. |
Definiz: | § III. E detto di Dio, denota uno dei divini attributi, secondo il quale egli retribuisce premio alle opere buone e pena alle cattive. – | Esempio: | Dant. Purg. 19: Così giustizia qui stretti ne tiene Ne' piedi e nelle man legati e presi; E quanto fia piacer del giusto Sire, Tanto staremo immobili e distesi. | Esempio: | E Dant. Purg. 29: Quando fu Giove arcanamente giusto. | Esempio: | Bibb. N. 2, 367: Le sue opere sono perfette, e le sue vie sono i giudicj suoi; egli è Iddio fedele e senza alcuna iniquità, giusto e diritto. | Esempio: | E Bibb. N. 5, 169: Iddio è giusto, e ha amato la giustizia; il suo volto ha veduto quello s'appartiene a ciascuno. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 17, 1: Il giusto Dio, quando i peccati nostri Hanno di remission passato il segno, Acciò che la giustizia sua dimostri Uguale alla pietà, spesso dà, ec. | Esempio: | Tass. Gerus. 9, 56: Gli occhi frattanto alla battaglia rea Dal suo gran Seggio il Re del ciel volgea. Sedea colà, dond'egli e buono e giusto Dà legge al tutto. | Esempio: | Mont. Poes. 1, 242: Il duol di Francia intanto e i gran litigi Mirava Iddio dall'alto, e giusto e buono Pesava il fato della rea Parigi. |
Definiz: | § IV. E per Scevro di colpa, Innocente. – | Esempio: | Dant. Inf. 13: L'animo mio per disdegnoso gusto, Credendo col morir fuggir disdegno, Ingiusto fece me contra me giusto. | Esempio: | But. Comm. Dant. 1, 358: Cioè fece me, ch'era giusto ed innocente, incrudelire contra me medesimo, ch'era giusto quanto al peccato che mi fu apposto, dandomi morte; e per questo diventai ingiusto, ec. |
Definiz: | § V. In particolare detto di principe, rettore, magistrato, tribunale, e simili, vale Che adempie fedelmente il proprio ufficio, Che rettamente governa, amministra, comanda, giudica, Che retribuisce ciascuno secondo le opere sue e conforme al dovere. – | Esempio: | Dant. Parad. 7: Non ti dee oramai parer più forte, Quando si dice che giusta vendetta Poscia vengiata fu da giusta corte (qui in locuz. figur.). | Esempio: | Ar. Orl. fur. 3, 18: Terran lo scettro i signor giusti, Che, come il savio Augusto e Numa fenno, Sotto il benigno e buon governo loro Ritorneran la prima età de l'oro. | Esempio: | E Ar. Orl. fur. 27, 103: Il re Agramante andò per porre accordo Di qua e di là più volte a questo e a quello; E a questo e a quel più volte diè ricordo Da signor giusto e da fedel fratello. | Esempio: | Giannott. Op. 1, 12: La qual cosa saria molto fruttuosa alla repubblica, perchè i magistrati sarebbono costretti ad essere più giusti. | Esempio: | Tass. Gerus. 7, 82: Principi giusti, e città caste e sante. |
Definiz: | § VI. Figuratam. e poeticam. detto di mano, di armi, e simili, in quanto si considerino come esecutrici o ministre di ciò che è giusto. – | Esempio: | Tass. Gerus. 11, 30: Deh spezza tu del predator francese L'asta, signor, con la man giusta e forte. | Esempio: | E Tass. Gerus. 17, 47: E la destra del ciel di giusta mano Drizza l'arme talor contra i nocenti. | Esempio: | Niccol. Poes. 1, 324: E s'io le schiere Opponessi alle giuste Armi d'Acasto, la vergogna, e l'ira Da quelle mani strapperebbe il brando Difensor della colpa. |
Definiz: | § VII. E detto di governo, reggimento, signoria, e simili, per Tenuto, Esercitato, rettamente; e detto di popolo, nazione, e simili, Che osserva le leggi, così la positiva come la morale. – | Esempio: | Dant. Parad. 16: Con queste genti, e con altre con esse, Vid'io Fiorenza in sì fatto riposo, Che non avea cagione onde piangesse. Con queste genti vid'io glorioso E giusto il popol suo. | Esempio: | E Dant. Parad. 31: Io, che al divino dall'umano, All'eterno dal tempo era venuto, E di Fiorenza in popol giusto e sano, ec. |
Definiz: | § VIII. Figuratam. detto di sentimenti, affetti, moti o disposizioni dell'animo, atti volitivi, e simili, vale Conforme alla ragione, al dovere; ovvero, Suscitato, Prodotto, Proveniente, e simili, da motivo ragionevole, adeguato, e simili. – | Esempio: | Dant. Purg. 2: Nessun m'è fatto oltraggio, Se quei, che leva e quando e cui gli piace, Più volte m'ha negato esto passaggio; Chè di giusto voler lo suo si face. | Esempio: | E Dant. Purg. 18: Tale per quel giron suo passo falca, l'er quel ch'io vidi di color, venendo, Cui buon volere e giusto amor cavalca. | Esempio: | E Dant. Parad. 3: La nostra cariti non serra porte A giusta voglia, se non come quella Che vuol simile a sè tutta sua corte. | Esempio: | E Dant. Parad. 16: La casa di che nacque il vostro fleto, Per lo giusto disdegno che v'ha morti, E posto fine al vostro viver lieto, Era ec. | Esempio: | Petr. Rim. 2, 19: Giusto duol certo a lamentar mi mena. | Esempio: | Bocc. Decam. 1, 214: Tornando a ciò che cominciato avea, da che giusto sdegno un poco m'ha trasviata più che io non credetti, ec. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 21, 27: Non piaccia a Dio che mi conduca a tale Il mio giusto furore e il tuo demerto,... che ec. | Esempio: | E Ar. Orl. fur. 26, 44: Passerà l'Alpe,... Da giusto spinto e generoso sdegno, Che vendicate ancor non sieno l'onte, ec. | Esempio: | Tass. Gerus. 5, 57: E se l'oltraggiatore a morte ei pose, Chi è che meta a giust'ira prescriva? | Esempio: | E Tass. Gerus. 13, 72: Tarde non furon già queste preghiere, Che derivar da giusto umil desio. | Esempio: | E Tass. Rinald. 10, 20: Se ti messer giammai devote menti A dar effetto a i lor giusti desiri, Fa' che ec. | Esempio: | Giord. Op. 2, 399: Dagli studj e dai costumi aveva giusta fiducia di farsi utile e glorioso cittadino. |
Definiz: | § IX. Pure per Conforme alla giustizia, alla ragione, al dovere, o anche semplicemente alla convenienza; detto genericamente di azione o di cosa da farsi. – | Esempio: | Bocc. Filoc. 623: Giusta cosa è, che delle sue cose ogni uomo si rallegri più che gli strani. | Esempio: | Imit. Crist. 47: Giudicherà [Dio] le cose giuste secondo la sua giustizia, e non riceverà alcuna escusazione. | Esempio: | Adr. M. Plut. Vit. 2, 115: Conviene che l'azione sia non solamente onorata e giusta in sè, ma che parimenti l'intenzione da cui procede sia stabile. | Esempio: | Fag. Comm. 5, 503: A noi, talvolta dominati dalla passione, paion giuste molte cose, che poi veramente non sono. |
Definiz: | § X. E nello stesso senso, detto di una data condizione di cose, ovvero di contegno, portamento, modo di trattare altrui, e simili. – | Esempio: | Tass. Gerus. 5, 36: Non dee chi regna Nel castigo con tutti esser eguale: Vario è l'istesso error ne' gradi vari; E sol l'egualità giusta è co' pari. |
Definiz: | § XI. E detto di pensiero, giudizio, e in generale di atti intellettuali, ed altresì di disposizioni dell'animo, e simili, vale Fondato sul vero, Rispondente alla verità, alla realtà, ovvero alla ragione, al dovere. – | Esempio: | Guadagn. Poes. 2, 362: Tutti i gusti son gusti; e, o falsi o giusti, A niuno è dato il disputar dei gusti. |
Definiz: | § XII. E per Fondato su buona ragione, Ragionevole, detto di dimanda, preghiera, e simili; e detto di lagnanza, lamento, e simili, Prodotto, Cagionato, da motivo ragionevole, adeguato. – | Esempio: | Dant. Parad. 15: Come saranno a' giusti prieghi sorde Quelle sustanzie che, per darmi voglia Ch'io le pregassi, a tacer fur concorde? | Esempio: | Petr. Rim. 2, 240: Ringrazio lui, ch'e' giusti preghi umani Benignamente, sua mercede, ascolta. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 8, 70: Il sommo Creator gli occhi rivolse Al giusto lamentar del vecchio Carlo; E con subita pioggia il foco tolse. | Esempio: | E Ar. Orl. fur. 10, 111: Ruggier, commosso.... al giusto grido, Slegò la donna e la levò dal lido. | Esempio: | E Ar. Orl. fur.14, 74: Egli mostraro il commun lor disio, Che la giusta orazion fosse esaudita Del popolo cristian che chiedea aita. | Esempio: | E Ar. Orl. fur. 44, 69: E prima che più espresso io le chieggia, Su la real sua fede mi prometta Farmene grazia; e vorrò poi che veggia Che sarà giusta la domanda e retta. |
Definiz: | § XIII. E per Fondato, Legittimo, detto di titolo, diritto, potestà, e simili: e detto d'impresa, causa, e simili, Fondato su buon diritto, sulla ragione. – | Esempio: | Barber. Docum. Am. 107: Ài poca gente In vèr la sua potente. Pigliar men reo Ti consigli'eo: Combatter seco, se giusto è lo 'mpiglio. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 15, 97: Avea in governo egli la terra, e in vece Di Carlo vi reggea l'imperio giusto. | Esempio: | E Ar. Orl. fur. 41, 64: In lor Signor fia eletto, E poi da Carlo.... Dominio giusto avrà del bel paese, E titolo onorato di Marchese. |
Definiz: | § XIV. E figuratam. detto di titolo, cagione o ragione, motivo, e simili, che alcuno abbia, a fare o a poter fare checchessia. – | Esempio: | Bocc. Decam. 2, 14: Molti,... che da lui si tenevano scherniti, avendo udito che per tagliaborse era stato preso, non parendo loro avere alcuno altro più giusto titolo a fargli dar la mala ventura, similmente cominciarono a dire ciascuno, da lui essergli stata tagliata la borsa. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 6, 31: Io farò, con parole e con effetto, Ch'avrai giusta cagion di me lodarte. | Esempio: | E Ar. Orl. fur. 25, 91: Intanto cercherò convenïenti Cagioni, e che sian giuste, di dar volta. | Esempio: | E Ar. Orl. fur. 44, 55: Ma quando Amon l'uccida, o faccia o trami Cosa al fratello o agli altri suoi dannosa; Non le do giusta causa che mi chiami Nimico, e più non voglia essermi sposa? | Esempio: | Tass. Gerus. 4, 81: Ah non sia ver, per Dio, che si ridica In Francia, o dove in pregio è cortesia, Che si fugga da noi rischio o fatica Per cagion così giusta e così pia. |
Definiz: | § XV. Detto di persona, e aggiunto ad una data sua condizione, qualità, funzione, e simili, vale Che n'è rivestito, la esercita, e simili, legittimamente; Legittimo. – | Esempio: | Dant. Parad. 11: Ai frati suoi, sì com'a giuste erede, Raccomandò la sua donna più cara. | Esempio: | Tass. Gerus. 5, 82: Me scelse Amor, te la Fortuna; or quale Da più giusto elettore eletto parti? | Esempio: | Capp. Longob. 162: A giusto papa venne eletto Stefano terzo di questo nome. |
Definiz: | § XVI. E per Che ha tutte le condizioni necessarie all'esser suo e al fine cui deve servire, Vero e proprio. – | Esempio: | Machiav. Princ. 37: Io giudico coloro potersi reggere per sè medesimi, che possono o per abbondanza d'uomini o di danari mettere insieme un esercito giusto, e fare una giornata con qualunque li viene ad assaltare. | Esempio: | Deput. Decam. 141: Saranno in oltre alcuni, che.... arebber avuto per bene che noi ci fussimo un po' più allargati ed avessimo alcuni altri luoghi dichiarati, e sopra certe altre voci più pienamente discorso. Ma questo è uficio di giusti comentatori, e da altra occasione e proposito di questo nostro. | Esempio: | Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 2, 83: Abbiamo noi forse con giusto esercito mai potuto uscire in campagna? o forse con giusto assedio sforzare alcuna piazza considerabile? |
Definiz: | § XVII. Detto di giudizio, sentenza, e simili, vale Dato, Pronunziato, secondo il diritto, conforme alla ragione e al dovere; e detto della retribuzione, qualunque siasi, data giudicando, od anche genericamente di premio, ricompensa, ovvero di pena, gastigo, e simili, vale Assegnato, Dato, secondo ragione, Adeguato. – | Esempio: | Dant. Purg. 6: Giusto giudicio dalle stelle caggia Sopra il tuo sangue, e sia nuovo ed aperto, Tal che il tuo successor temenza n'aggia. | Esempio: | E Dant. Parad. 7: Non ti dee oramai parer più forte, Quando si dice che giusta vendetta Poscia vengiata fu ec. | Esempio: | E Dant. Parad. appr.: In sua dignità mai non riviene [l'umana creatura], Se non riempie dove colpa vota, Contra mal dilettar con giuste pene. | Esempio: | E Dant. Parad. 14: Quell'uno e due e tre che sempre vive.... Tre volte era cantato da ciascuno Di quegli spirti con tal melodia, Ch'ad ogni merto saria giusto muno. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 18, 91: Messero a partito Di dare a quelli duo giusto martoro, Venuti in man degli avversarj loro. | Esempio: | Tass. Gerus. 9, 59: Torni alle notti d'Acheronte oscure, Suo degno albergo, alle sue giuste pene. |
Definiz: | § XVIII. E per Meritato, Che si addice, Adatto, Conveniente, e simili. – | Esempio: | Dant. Purg. 17: Se lento amore in lui veder (un bene nel qual si quieti l'animo) vi tira, O a lui acquistar, questa cornice, Dopo giusto penter, ve ne martira. | Esempio: | E Dant. Parad. 9: Io non posso dir, se non che pianto Giusto verrà dirietro a' vostri danni. | Esempio: | Bocc. Filoc. 310: Pervenne alle mura costrutte per addietro dall'antico Antenore, e in quelle vide il luogo, ove il vecchio corpo con giusto epitaffio si riposava. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 11, 73: Nè fin che ne lo stato la rimetta, E ch'abbia fatto giusta e memoranda Di quel periuro e traditor vendetta, Non cessarà ec. | Esempio: | Tass. Gerus. 4, 42: Testimone è quel Dio, ch'a tutti è Giove, Ch'altrui più giusta aita unqua non desti. | Esempio: | E Tass. Gerus. 17, 93: Qual ei giusta faria grave vendetta Sul gran tiranno e su l'iniqua setta! | Esempio: | Pindem. Poes. 376: Feo (Teseo) che defraudati ai prodi Sotto la cruda Tebe estinti Argivi Non fosser della pira i giusti onori. | Esempio: | Guadagn. Poes. 1, 31: Giusto o ingiusto Fosse l'elogio, so che c'ebbi gusto. |
Definiz: | § XIX. E poeticam., per Che merita, Che ha meritato, A cui si conviene appunto, s'addice, sta bene, checchessia. – | Esempio: | Petr. Rim. 1, 34: Lagrima.... che dagli occhi versi.... dal voler mio non mi svoglia: Chè 'n giusta parte la sentenzia cade: Per lei sospira l'alma; ed ella è degno Che le sue piaghe lave. |
Definiz: | § XX. Poeticam., detto di pugna, o simile, per Fatto, Che avviene, Che si compie, a parità di condizioni dal l'una parte e dall'altra. – | Esempio: | Tass. Gerus. 6, 21: Mille.... con te di nostra gente Prendi in sua securezza, e l'accompagna; Ma vada innanzi a giusta pugna ei solo: Tu lunge alquanto a lui ritien lo stuolo. |
Definiz: | § XXI. Per Acconcio, Opportuno, Conveniente, sia per propria intrinseca condizione, sia pel tempo in cui la cosa si fa, sia rispetto al fine al quale deve servire. – | Esempio: | Pallad. Agric. 249: Di questo mese è giusta semente dell'orzo canterino in terra secca e magra. | Esempio: | E Pallad. Agric. appr.: La giusta semente del grano è da calen di novembre infino ad VIII dì di dicembre. | Esempio: | Maff. Veron. illustr. 1, 33: Ciascheduno che dal publico fosse giudicato non inetto all'armi, arrivato a giusta età, le assumeva solennemente. | Esempio: | Guadagn. Poes. 1, 321: Il marito è un giovinotto Dell'età d'anni ventotto, Giusta età per prender moglie. |
Definiz: | § XXII. E per Che non è nè maggiore nè minore di quel che dev'essere; Esatto: detto di peso o misura. – | Esempio: | Legg. Band. C. 4, 255: Sieno tenuti [i beccaj].... dare il giusto peso a ciascheduno, e debbino tenere la stadera colla bilancia giusta, e appiccata colla staffetta ferma, e che il romano non ne possa uscire. | Esempio: | Varch. Stor. 2, 81: Ogni cento fiorini pesano una libbra giusta. | Esempio: | Targ. Tratt. Fior. 252: E volendo anco far grazia di supporre che i mercanti e banchieri tenessero un solo e medesimo peso giusto del fiorino, col quale ricevessero e pagassero, si consideri che ec. | Esempio: | E Targ. Tratt. Fior. 254: Il pesatore.... o saggiatore.... era obbligato a saggiare e pesare, senza veruna spesa o ricognizione, qualunque fiorino d'oro che gli fosse stato da chicchessia posto d'avanti, o doveva dire se era buono e di peso giusto, o no. | Esempio: | E Targ. Tratt. Fior. 260: È.... verisimile che in principio non fosse assegnato a i fiorini sigillati valore su periore al numerario, ma che solamente ne i pagamenti fossero più graditi, siccome al presente lo sono i ruspi di giusto peso. |
Definiz: | § XXIII. E detto di prezzo, pagamento, o simili, vale Corrispondente al valore della cosa, o al merito dell'opera prestata. – | Esempio: | Savonar. Tratt. Gov. Fir. 28: Toglie le possessioni, e campi, e case, a' poveri,... promettendo di pagarli il giusto prezzo, e poi non ne paga la metà. | Esempio: | Piccolom. Instit. mor. 345: Se tra 'l compratore e 'l venditore d'alcuna cosa correrà giusto prezzo, nessuno di loro potrà dire, per cotal compera o vendita, d'aver sopracquistato o perduto, essendo il giusto prezzo quello che pareggia le cose che si contrattano. | Esempio: | Targ. Tratt. Fior. 254: Affinchè i pagamenti si facessero giusti, ed i contraenti restassero assicurati. | Esempio: | Bott. Stor. Amer. 3, 11: Ogni sorta di viveri.... a contanti sarebbero stati a giusti prezzi pagati. | Esempio: | Capp. Econ. 339: Io so che in alcune manifatture in cui sian molti gli operanti, pochi gl'impresarj, possono questi per breve tempo legarsi insieme, e forzare il prezzo della man d'opera sotto al prezzo giusto. |
Definiz: | § XXIV. E per Che è quai si conviene, quale dev'essere, secondo certe norme o leggi; Conveniente, Debito. – | Esempio: | Dant. Purg. 24: Beati cui alluma Tanto di grazia, che l'amor del gusto Nel petto lor troppo disir non fuma, Esurïendo sempre quanto è giusto. | Esempio: | Martin. G. B. Stor. Music. 1, 139: I diminuiti [intervalli], detti ancora mancanti o falsi, quei sono che non giungono al giusto lor grado. Gli alterati, quei sono che eccedono il giusto, detti perciò ancora superflui. |
Definiz: | § XXV. E in particolare detto di colpo, vale Dato nel punto proprio dove uno vuole, o deve, colpire. – | Esempio: | Ar. Orl. fur. 42, 8: Orlando giunse, e messe il colpo giusto Ove il capo si termina col busto. |
Definiz: | § XXVI. Detto di passo, vale Che non è nè troppo lento nè troppo affrettato. |
Definiz: | § XXVII. Pure per Preciso, Esatto, detto di quegli strumenti che servono a pesare, misurare, determinare, riscontrare, osservare, e simili: e altresì delle loro parti, gradi e simili. – | Esempio: | Bocc. Sim. 145: Costei (Astrea) di spada armata, in man tenendo Giusta bilancia, graziosamente L'umile esalta, il superbo fremendo. | Esempio: | Car. Lett. Farn. 1, 327: Siate contento farmi un orologio da camera, il quale sia giusto, diligente e bello, come sapete far voi. | Esempio: | Vann. Biring. Mec. Arist. 36: Onde procede che le maggior libre (bilance) son più esatte e giuste delle minori? cioè dimostrano più esattamente il peso delle cose che si bilanciano, in modo che di alcune cose che, poste nelle libre minori, non si riconosce manifestamente il peso, poste nelle maggiori, maggiormente apparisce la gravità loro. | Esempio: | Dant. E. Rad. Lat. Comment. 7: Devesi fabbricare questo istrumento di metallo, sempre che si possa, o almeno di legno talmente duro, che sia il manco che si può sottoposto alle alterazioni, acciocchè si conservi uniforme e giusto. | Esempio: | Galil. Comm. ep. 1, 133: Ho fatti alcuni vetri assai grandi.... per potergli lavorare più giusti, essendo che una superficie spaziosa si mantiene meglio nella debita figura, che una piccola. | Esempio: | Legg. Abbond. 24: Non possino [i misuratori] misurare il grano o biade se non con misure giuste, sigillate e bollate secondo gli ordini. | Esempio: | Magal. Sagg. nat. esp. 4: È ancora da avvertire che i gradi sopra 'l cannello vengano segnati giusti, e però bisogna scompartirlo tutto con le seste diligentemente in dieci parti uguali, segnando le divisioni con un bottoncino di smalto bianco. | Esempio: | E Magal. Sagg. nat. esp. 18: Forza è.... ricorrere a uno strumento, il qual sia più sottile sminuzzatore del tempo, che non è il suono de' quarti battuti dall'oriuolo, e che non sono i minuti segnati dalla lancetta.... Noi abbiamo giudicato che questo più giusto strumento possa essere il pendolo, o dondolo che dir vogliamo. |
Definiz: | § XXVIII. In locuz. figur., e figuratam. – | Esempio: | Petr. Rim. 2, 111: Quant'era meglio alzar da terra l'ali; E le cose mortali, E queste dolci tue fallaci ciance Librar con giusta lance. | Esempio: | Bocc. Decam. 2, 87: La divina giustizia, la quale con giusta bilancia tutte le sue operazion mena ad effetto. | Esempio: | Tass. Gerus. 17, 92: Della matura età pregj men degni Non fiano stabilir pace e quïete,... Nutrire e fecondar l'arti e gl'ingegni,... Librar con giusta lance e pene e premi, ec. | Esempio: | Rucell. Or. Dial. R. 30: L'anima ragionevole ha da pesare le cose per quel che elle vagliono.... E innanzi a ogni cosa dee ponderare con giusta lance l'esorbitanze e gli eccessi, onde ella debba ritrarsi. |
Definiz: | § XXIX. E in senso generico, con relazione all'essere proprio, forma, immagine, di checchessia, pure per Esatto, Preciso, Tale appunto quale è o deve essere, Non alterato; ed anche Proporzionato, Corrispondente al vero, Commisurato. – | Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. 12, 265: Dato la pianta a Tiberio che la riducessi netta e disegnata giusta, gli ordinò i profili di fuori e di drento, e che ne facessi un modello di terra, insegnandogli il modo da condurlo che stessi in piedi. | Esempio: | Galil. Op. astronom. 3, 421: Rivoltando il foglio a rovescio, e facendo venire il di sopra di sotto, e guardando per la trasparenza della carta contro al chiaro, si vedono le macchie giuste, come se guardassimo direttamente nel sole. | Esempio: | Rucell. Or. Dial. R. 18: Essendo portati là dentro tutti gli oggetti da' sensi,... certo è che non arrivano così ben disegnati e così giusti nell'immaginativa, ned ella ne imprime in sè stessa sì per l'appunto le immagini, che lo intelletto medesimo, nel riconoscerle, non possa pigliar degli errori e delle dubbietà. |
Definiz: | § XXX. E in più stretto senso, per Effettivo, Reale, Quale è veramente. – | Esempio: | Borgh. V. Opusc. 109: E la prima cosa, io dubito grandemente che in questa informazione non si accusasse il punto giusto, e che tutto quel che v'è detto sia vero più che pieno. | Esempio: | Cecch. Esalt. Cr. 2, 8: Ma avendo visto che l'Imperadore, Se io v'ho ad accusar la ronfa giusta, Viene alla banca in persona, ec. | Esempio: | E Romanesc. 2, 3: Da' mano ad ammazzar, perchè 'l padrone Mena seco a mangiar mezza la corte.... Domanda Cornacchino se gli è vero. C. I' posi la mira alta, perch'i' so Che tu se' scarso; e sarem tre o quattro, A confessare il punto giusto. | Esempio: | Buomm. Pros. var. 216: Io rimasi uno stivale, a confessarvi la ronfa giusta, ed ebbi una battisoffiola ec. |
Definiz: | § XXXI. Con relazione a grandezza, a capacità, o a quantità, vale Adeguato, Ben proporzionato, Di conveniente misura. – | Esempio: | Firenz. Pros. 2, 191: Preso un sacco, e due barili un poco giusti, e postomegli addosso,... ne mettemmo in via. | Esempio: | Bart. C. Archit. Albert. 68: Delle pietre ancora alcune sono molto grandi,... alcune altre sono minute.... La terza sorte di pietre, infra queste che di grandezza e di peso saranno mezane, si chiamano giuste. | Esempio: | Falc. Istruz. 5: Perdendo il timone, senza quella (la maestra del timone) è difficile potere farne un altro che torni giusto, senza mettere il vassello in catena; perchè non si fanno poi tanto giusti, che ec. | Esempio: | Buonarr. Aion. Cod. 13: Ordinata una barella giusta E ben capace a sostenere il pondo, Dieci stanghe per manichi v'aggiusta. |
Definiz: | § XXXII. E in particolare detto di persona, o della sua statura, vale Di statura ordinaria, Nè troppo alto nè troppo basso. – | Esempio: | Anguill. Ovid. Metam. 7, 155: Contra il seme uman fu [Procuste] sì inumano, Che s'un uom troppo corto avea nel letto, Via più lungo il rendea con l'empia mano; E s'avea troppo smisurato il busto, La sega per lo letto il facea giusto. |
Definiz: | § XXXIII. Trovasi, detto pur di persona, per Ben proporzionato di membra, Ben complessionato, Vantaggiato, di statura. – | Esempio: | Pulc. L. Morg. 1, 29: Sai ch'e' giganti più di noi gagliardi Son per ragion, chè son anco più giusti. | Esempio: | E Pulc. L. Morg. 18, 9: Ed eran, perch'e' son di luogo caldo, Uomini neri e di statura giusti, E portan per ispade mazzafrusti. |
Definiz: | § XXXIV. E detto di misura, proporzione, quantità, grandezza, volume, e simili, vale Tale quale si conviene alla cosa, all'uso a cui questa deve servire, Quale fa al caso, e simili. – | Esempio: | Ar. Orl. fur. 7, 15: Mostran le braccia sua misura giusta, E la candida man spesso si vede Lunghetta alquanto, ec. | Esempio: | Pap. Nat. Umid. 118: Niuno vi à il quale non sappia, che, dissolvendosi in una debita porzione d'acqua una giusta quantità di sapone ordinario, ec. |
Definiz: | § XXXV. E figuratam. – | Esempio: | Salvin. Disc. 1, 56: Coll'amaro dà [la natura] grazia e condimento a quel dolce che per sè stesso troppo insipido sarebbe.... E questo il più delle volte con più che giusta e soprabbondante misura mesce e confonde. |
Definiz: | § XXXVI. Giusto, dicesi in generale per Che tiene il mezzo fra due estremi, Che non è nè troppo nè poco: e applicasi più specialmente a temperatura, cottura, ovvero a distanza, lunghezza, ec., e altresì alle cose rispetto a tali qualità. |
Definiz: | § XXXVII. Giusto di sale, di zucchero, d'olio, o di qualsiasi altro ingrediente con che si condisca o si aggrazj checchessia, denota la quantità o la dose sufficiente o conveniente di quello. |
Definiz: | § XXXVIII. Dirla, o Confessarla, giusta, ed anche giusta giusta, vale Parlare con verità, con sincerità, proprio conforme alla realtà delle cose; ed usasi specialmente nelle maniere A dirla, confessarla, giusta, o Per, dirla, confessarla, giusta, Se vogliamo confessarla giusta, e simili. – | Esempio: | Red. Lett. 1, 93: Ed il Borelli, se vogliamo confessarla giusta, non si è egli poi pentito di essersi, con tanto dispiacere del Granduca Ferdinando, licenziato da Pisa? e per confessarla altresì giusta, non istuzzicò egli i suoi ferruzzi per tornarvi? | Esempio: | E Red. Lett. 1, 209: Lo interrogò.... in qual paese fosse aperto lo spedale, dove si facevano così belle cure. Il buon gobbo, che non era più gobbo, glie la confessò giusta giusta, e gli disse che ec. | Esempio: | E Red. Lett.2, 216: Circa le note al mio ditirambo, a confessarla giusta giusta, non vi ho pensato, perchè non ho potuto pensarvi. | Esempio: | Menz. Lett. 84: A confessarla giusta, il secondo oratorio non è nè men cominciato, non che finito. | Esempio: | E Menz. Lett. 91: Io, a dirla giusta, mi ci compiaccio, e mi pare che sia una bella cosa, e forse io m'inganno. | Esempio: | Baldov. Am. scart. 251: Nè soffrirei, per dirla giusta poi, D'oltraggiar me per far servizio a voi. | Esempio: | Bertin. A. F. Risp. Gio. Paol. 53: L'autore scambia, ponendo Prendere in vece di Pigliare. B. No, voi non la dite giusta. Non è l'autore che scambia; son questi verbi Prendere e Pigliare che si scambian l'un l'altro. | Esempio: | Fag. Comm. 3, 280: Ma non le ha egli volute (le busse) veramente? confessatela giusta. A. Signor Orazio mio, son con voi; n'ha cercato, come si suol dire, col fuscellino. | Esempio: | Nell. Iac. Suoc. 1, 4: A dirvela giusta,... non so per ancora qual partito la vincerà. | Esempio: | E Nell. Iac. Suoc. 3, 7: A dirvela giusta, io, che non sapevo l'abboccamento mascherale, non avrei voluto, ec. |
Definiz: | § XXXIX. Siamo giusti, Bisogna esser giusti, e simili; sono maniere familiari, con le quali si riconosce, o s'invita altri a riconoscere, la verità, la convenienza, la ragionevolezza, e simili, di checchessia. – | Esempio: | Guadagn. Poes. 2, 94: Via, siamo giusti, la ragion non trovo D'esser così sofistici e sottili, E di voler cercare il pel nell'uovo. |
Definiz: | § XL. Quinta giusta. Term. musicale. – | V. Falso, § XXIX.
Definiz: | § XLI. Donato rompe il capo a Giusto; ovvero, San Donato, o Ser Donato, rompe il capo a San Giusto, o a Ser Giusto. – | V. Donato, § VI.
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