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Diz Giu. totali
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180) Dizion. 4° Ed. .
MALCONDOTTO
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pag.128



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Esempio: Dittam. 3. 9. Ed evvi Populonia, Che appena pare, tanto è malcondotta.
181) Dizion. 4° Ed. .
DI RIMPETTO, e DIRIMPETTO
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pag.145



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Esempio: Dittam. 3. 22. E quel, che vedi, che t'è dirimpetto È Citerone.
182) Dizion. 4° Ed. .
ABBICARE.
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pag.10



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Esempio: Dittam. Quando nell'uomo un buon voler s'abbíca (cioè: s'aduna. Quì neut. pass.)
183) Dizion. 4° Ed. .
ARCHIMIA
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pag.249



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Esempio: Dittam. 5. 18. Siccome il fuoco vuole temperato Colui, che fa l'archimia.
184) Dizion. 4° Ed. .
ANIMALE.
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pag.201



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Esempio: Dittam. 5. 16. Gli altri animai da lor son lesi, e morti.


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Esempio: E Dittam. 5. 17. Sopra quanti animai, che gli fan guerra, Sì è la mustella, che l'uccide.
185) Dizion. 4° Ed. .
TANGERE.
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pag.12



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Esempio: Dittam. 3. 22. Così come donzella, a cui l'uom tange Parole proverbiose.
186) Dizion. 4° Ed. .
RISTORARE
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pag.233



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Esempio: Dittam. 1. 1. Parea dir: non giacere, anzi sta' suso, E 'l tempo, ch'hai perduto, si ristori.


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Esempio: G. V. 2. 18. 4. La nostra città di Firenze fu rifatta, e ristorata al tempo del buono Re Carlo Magno.


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Esempio: E G. V. 8. 97. 1. E la detta chiesa fece ristorare, e rifare più bella, e ricca, che non era prima.
187) Dizion. 4° Ed. .
SAGACE
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pag.295



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Esempio: Dittam. 1. 20. A forza, e con sagaci tradimenti Sesto il figliuolo giacque con Lucrezia.
188) Dizion. 4° Ed. .
SESTA, e SESTE
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pag.494



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Esempio: Dittam. 1. 5. Un libro avea nella sinistra mano, E tenea nella diritta una sesta.


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Esempio: Buon. Fier. 1. 1. 7. Con le mollette andate, e con le seste Parole, e locuzioni organizzando.


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Esempio: Cas. rim. burl. 1. 22. Oh fortunata voi, che la natura Fe con le steste, e le bilance in mano.


4) id: c768d9609d004207a09dafececf8fc13)
Esempio: Tac. Dav. stor. 1. 265. A mali partiti erano in senato i padri, convenendo tacere, e parlar colle seste (il T. Lat. ha ne contumax silentium, ne suspecta libertas)
189) Dizion. 4° Ed. .
MICIDA
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pag.238



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Esempio: Dittam. 1. 15. Albula, che allor perdè suo nome, Di costui fu sepultura, e micida.
190) Dizion. 4° Ed. .
RIDIRIZZARE, e RIDRIZZARE
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pag.152



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Esempio: Dittam. 1. 12. Esso le ragunò da tutte le parti, E ridrizzolle nel vivere alquanto.
191) Dizion. 4° Ed. .
ORECCHIARE
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pag.423



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Esempio: Dittam. 3. 1. Come quegli, che va sempre, ed ascolta, Seguitando, orecchiando il mio desío.
192) Dizion. 4° Ed. .
PAPPA
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pag.483



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Esempio: Dittam. 1. 7. Talché la 'ntenderanno, non che tue, Coloro ancor, ch'appena san dir pappa.


2) id: 5f40f13e15d24cc984173a39305d4139)
Esempio: Pataff. 4. La gatta tanto alla pappa s'avvezza, Che l'è cotta la bocca, e la gorgozza.
193) Dizion. 4° Ed. .
CONTENTO
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pag.786



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Esempio: Dittam. 5. 1. La luna si veda Sì viva, che ciò m'era un gran contento.


2) id: 688b0483eac44edcb50f5a11899c430b)
Esempio: Fiamm. 4. 187. Le quali cose sono a te assai leggiere, e a me grandissimo contento daranno.
194) Dizion. 4° Ed. .
ERRATO.
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pag.298



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Esempio: Dittam. 4. 19. Lo quinto appresso, e s'io non sono errato, Superbo fu, maliziozo, e rio.
195) Dizion. 4° Ed. .
BITUMINOSO
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pag.440



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Esempio: Dittam. 4. 15. Vidi, che di bituminoso loto, E di sterco di bue si facea fuoco.
196) Dizion. 4° Ed. .
COTORNICE
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pag.851



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Esempio: Dittam. 4. 8. Ancor, perchè la cotornice apparse Imprima lì, che in greco ortigia è detta.
197) Dizion. 4° Ed. .
RESTAURARE.
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pag.113



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Esempio: Dittam. 1. 5. E per restaurar tanto difetto ec. Presi 'l cammin cotal, com'io ho detto.
198) Dizion. 4° Ed. .
MONDANO
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pag.274



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Esempio: Dittam. 1. 25. Non credea alcun, che questi mondan beni Si possano acquistare, e poi tenere.
199) Dizion. 4° Ed. .
PASSARE.
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pag.510



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Esempio: Dittam. 1. 8. Ad Antonia passò, la qual si crede Ch'Ercole fosse cagion del suo sito.


2) id: e034fc0fc0e342daa544fa5638ee594d)
Esempio: Red. Vip. 1. 12. Soggiugnendo, che oggimai questa era una cosa passata in giudicato.


3) id: 594778210e1e47a39cf4c89323a3eeb0)
Esempio: Bocc. nov. 23. 4. Tanto che qual dì nol vedeva, non poteva la seguente notte senza noia passare.


4) id: 94c4b4a23806440c9352c414f04ab7c4)
Esempio: E Bocc. nov. 72. 4. Dove, quando non la vi vedeva, si passava assai leggiermente (cioè: non si sforzava punto)


5) id: 73e570e2793e4d419df23da2e0e42000)
Esempio: Nov. ant. 2. 1. Era di tanta sapienzia, che lo 'ntelletto suo passava oltre le stelle.


6) id: e30eba36b60f409180091b6bff9439b9)
Esempio: Bern. rim. 1. 23. Se così fossin fatte le balene ec. So, che le cose passerebbon bene.


7) id: e6988db99aed45b1a715284519c12ee6)
Esempio: Nov. ant. 30. 1. Uno fiume, ch'avea passato, era molto cresciuto per una grande pioggia, ch'era stata.


8) id: ffd35b7d4a5f42c082fbd4f81a895327)
Esempio: Bern. Orl. 1. 5. 79. Ben cento volte l'arebbe passato Da banda a banda il mostro maladetto.


9) id: a8f369862d4047d3a89b525f76657265)
Esempio: G. V. 7. 7. 1. Misesi a passare il fiume di Voltorno presso a Taliverno, dove si può guadare.


10) id: 4fbb6f539d49499881ce0b1f7cf2f584)
Esempio: Tac. Dav. stor. 4. 338. Eravi carestía di viveri, guardie per tutta la riva per non lasciar passare a guazzo i Germani (il T. Lat. ha ut vado arcerent)


11) id: 8fb5a450bb86421e901cb73f6b5f41cc)
Esempio: Salvin. disc. 1. 263. Sembra, che a guisa de' buoni vini, che col serbarsi acquistano, e non passano, e non inforzano, sia fino a quì bastato.


12) id: b10020cc6adb460d847703eb8f39e89d)
Esempio: Bemb. Asol. 1. 29. Essendo così in libertà d'ogni uomo vivo il morire, come non è più il vivere in poter di quelli, che son già passati.


13) id: f88d929f0d594e06879ea4f990196a00)
Esempio: Bocc. nov. 35. 4. Diliberò di questa cosa, acciocchè nè a loro, nè alla sirocchia alcuna infamia ne seguisse, di passarsene tacitamente (cioè: non ne far motto, starsene cheto. Lat. silentio praeterire. Gr. σιωπῇ παρέρχεσθαι)


14) id: a63a67ae78f746a8b177f4e34a4a1ead)
Esempio: Tac. Dav. ann. 4. 94. Quando io il passi, credi tu, che stian forti quei, che hanno veduto il fratel di lei, e 'l padre, e i nostri passati ne' sommi imperj? (il T. Lat. ha: ergo ut sinam)