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560) Dizion. 4° Ed. .
IMPENSATO
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pag.740



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Esempio: Fir. disc. an. 68. Stette buono spazio di tempo senza fare parola, essendo all'improvviso assalito da tanta impensata malignità.
561) Dizion. 4° Ed. .
DIBÁTTITO
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pag.94



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Esempio: Fir. disc. an. 27. Mentre ec. stavano in questo dibattito, il Biondo tornò a mugliare una, o due volte.
562) Dizion. 4° Ed. .
CIUFFARE.
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pag.679



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Esempio: Fir. disc. an. 46. Veggendo, che l'aquila già la voleva ciuffare, la pregò, ch'ella gli dovesse perdonare la vita.


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Esempio: Pataff. 2. Non traligno, e stordito non la ciuffo.


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Esempio: Morg. 2. 46. Che per la gola il corrier tosto ciuffa.


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Esempio: Bern. Orl. 2. 3. 57. Per la gola con man ne ciuffa due.
563) Dizion. 4° Ed. .
COVA
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pag.852



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Esempio: Fir. disc. an. 7. È divenuta sede di arbori, e di viti, nidio di volpi, e cova di lupi.


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Esempio: E Fir. disc. anim. 51. Si ponesse sopra l'albero, ch'era accanto alla cova delle serpe.


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Esempio: Fir. As. 322. Già si preparava il matrimonial letto, il quale di cove di testuggine al modo antico maravigliosamente lavorato ec.
564) Dizion. 4° Ed. .
AMPLISSIMO.
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pag.167



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Esempio: Fir. disc. an. 17. Guadagnandosi per loro gli orrevoli gradi, e pe' loro figliuoli gran tesoro, e amplissimi stati.
565) Dizion. 4° Ed. .
CAPARBIETÀ, CAPARBIETADE, e CAPARBIETATE .
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pag.544



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Esempio: Fir. disc. an. Piuttosto vuoi rovinare colla caparbietà tua, che esaltarti col buon consiglio di chi ti vuol bene.
566) Dizion. 4° Ed. .
UNGUANNO
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pag.308



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Esempio: Fir. nov. 7. 265. Io non veggo modo da cavarne le mani di questo unguanno.


2) id: fa0efe700b5244f8b888678aadf1b38a)
Esempio: Cecch. Esalt. cr. 4. 12. Ti toccherò ben io con questo legno, S'io ti sento aprir bocca unguanno.
567) Dizion. 4° Ed. .
VERSIERA.
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pag.248



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Esempio: Fir. Trin. 1. 2. E che sì, che questa versiera vorrà pigliar due fave con una colomba?


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Esempio: Malm. 8. 1. Mille disgrazie possono accadere, Mille malanni, diavoli, e versiere.
568) Dizion. 4° Ed. .
SBIRBATO
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pag.341



1) id: 4da49d52588a4934b79b16ba351c2249)
Esempio: Fir. nov. 8. 305. Che tenendosi più sbirbato di Fallalbacchio, gli pareva mettervi più del suo.
569) Dizion. 4° Ed. .
DESIDERATISSIMO
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pag.78



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Esempio: Fir. Luc. 5. 7. Abbracciami, desideratissimo mio, che io son quel Folchetto, che rimasi in casa.


2) id: 28fba9b91b9e4c13a7f765081311f085)
Esempio: E As. 58. Ha con veneno ammazzato il misero giovinetto, di una mia sorella desideratissimo figliuolo.
570) Dizion. 4° Ed. .
SCAMBIEVOLMENTE.
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pag.356



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Esempio: Fir. dial. bell. donn. 372. Quivi è la fede degli amorosi baci atti a far passar le anime scambievolmente ne' corpi l'uno dell'altro.


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Esempio: Red. Oss. an. 38. Quei membri ciondolando fuor del corpo scambievolmente si divincolano, e si scontorcono ec.
571) Dizion. 4° Ed. .
GRAZIATO
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pag.669



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Esempio: Fir. dial. bell. donn. 423. Simili al primo son quelle donne, che hanno la gola lunga, e svelta, le spalle larghe, e graziate.


2) id: 0c9a0ef10e6047debb2cae6e389a07b5)
Esempio: Varch. Suoc. 1. 1. Mai non vidi nè la più bella fanciulla, nè la più graziata di questa.
572) Dizion. 4° Ed. .
PUDICAMENTE.
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pag.764



1) id: d342cd229eb546b1b259d543dba3fb6c)
Esempio: Fir. dial. bell. donn. 352. Finalmente sono tutte quelle, che veggiono volentieri la faccia dell'uomo, pudicamente però, e secondochè permettono le sante leggi.
573) Dizion. 4° Ed. .
LEZIO.
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pag.60



1) id: 55d66a4400aa401a80c9354873451306)
Esempio: Fir. dial. bell. donn. 414. Mordesi talora il labbro di sotto non affettatamente, ma quasi per inavvertenza, che non paressero attucci, o lezj.


2) id: e760c2e186bb49d09336044fbe6c8c4b)
Esempio: Segr. Fior. Mandr. 4. 8. Quanti lezj ha fatto questa mia pazza.


3) id: c820fe3730f5415aa29899b4de68d797)
Esempio: Red. Vip. 1. 61. Per levare una certa ubbía a quelle volgari donnicciuole ec. le quali come troppo casose ec. erano solite forse di fare grand'atti, e gran lezj.
574) Dizion. 4° Ed. .
DIGNITÀ, DIGNITADE, e DIGNITATE
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pag.112



1) id: def2f62171bb4b7ea9c9e991a2b38502)
Esempio: Fir. dial. bell. donn. 385. La dignità nell'uomo non è altro, che un aspetto pieno di vera nobiltà, pieno di riverenzia, e d'ammirazione.
575) Dizion. 4° Ed. .
SCARSETTO
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pag.368



1) id: e5810aa049ca4190bf39f013f65d051f)
Esempio: Fir. dial. bell. donn. 424. La gamba ci darà Selvaggia lunga, scarsetta, e schietta nelle parti da basso (cioè: non troppo grossa, scarza)
576) Dizion. 4° Ed. .
SOPRASSALTO
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pag.601



1) id: f4bddf8500e540d9b48898b78972d523)
Esempio: Fir. dial. bell. donn. 412. Desidera con un segno di rivoltura mostrarla distinta con un poco quasi di soprassalto colorito, ma non rosso.
577) Dizion. 4° Ed. .
AGGREGAMENTO.
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pag.91



1) id: ba97061ea75a4211a9924f117a40dc67)
Esempio: Fir. dial. bell. donn. 346. Quel vocabolo importa, un certo ordine dolce, e pieno di garbo, e quasi vuol dire un attillato aggregamento.
578) Dizion. 4° Ed. .
VERGHEGGIATO
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pag.240



1) id: de3fd06f6c4e4bab94c7517868a7bf45)
Esempio: Fir. dial. bell. donn. 404. Le palpebre quando son bianche, e vergheggiate con certe venuzze vermigliette, fanno grande aiuto alla universal bellezza dell'occhio.


2) id: 7b72a94e171442a2b52b5754c8fc6b85)
Esempio: Franc. Sacch. nov. 140. Andaronsene così vergheggiati, chi sciancato, e chi col viso enfiato, e chi col braccio guasto.
579) Dizion. 4° Ed. .
ALLA MANO.
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pag.119



1) id: 0f63382a67624431a2d1b0f1b5d1f35a)
Esempio: Fir. dial. bell. donn. 337. Uomo d'assai buone lettere, persona di qualche giudizio, molto alla mano, e molto accomodato alle voglie degli amici.