Lessicografia della Crusca in rete

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La ricerca è stata rilevata in 372 forme, per un totale di 196 occorrenze

4° Edizione
Diz Giu. totali
364 8 372 forme
192 4 196 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
80) Dizion. 4° Ed. .
PIAGGIA
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pag.598



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Esempio: Dep. Decam. 32. Importa marina marina andarsene lunghesso la marina, o non sene allontanare molto, che altrimenti si direbbe anche riva riva, o piaggia piaggia.
81) Dizion. 4° Ed. .
RIOTTOSO
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pag.204



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Esempio: Dep. Decam. 9. Riottoso poi gli parve più proprio, com'egli è in vero, dell'uomo, che di facile viene alla mischia, e al menar delle mani.
82) Dizion. 4° Ed. .
SCREZIATO, e SCRIZIATO
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pag.429



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Esempio: Dep. Decam. 107. E intese, come noi crediamo, Pampinea donne screziate, e panni screziati fatti con fregi, o di pezzi, e liste di più colori.
83) Dizion. 4° Ed. .
CANCELLARE.
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pag.528



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Esempio: Dep. Decam. 111. Cancellavano, ch'è pur Provenzale, e vale andare quasi che a onde, e come fanno gli ebbri; e traportato all'animo, titubare, ec. vacillare.
84) Dizion. 4° Ed. .
VOCABOLISTARIO
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pag.314



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Esempio: Dep. Decam. 139. Che direm noi d'alcuni nuovi chiosatori, e vocabolaristarj, che tanta, e sì larga libertà si hanno presa sopra tante delle nostre voci?
85) Dizion. 4° Ed. .
TENERE.
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pag.41



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86) Dizion. 4° Ed. .
LITE
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pag.78



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Esempio: Dep. Decam. 82. Dipoi ci sono i proverbj, che hanno quasi autorità di giudice, non che forza di testimonio: muovi lite, acconcio non ti falla ec.
87) Dizion. 4° Ed. .
ACCONCIO.
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pag.37



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Esempio: Dep. Decam. 82. Dipoi ci sono i proverbj, che hanno quasi autorità di giudice, non che forza di testimonio: Muovi la lite, acconcio non ti falla.
88) Dizion. 4° Ed. .
MAESTRO
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pag.117



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Esempio: Dep. Decam. 79. Che così al mare usarono spesso i nostri questa voce, preso il modo da loro, e dissero porta, e strada maestra per principale.
89) Dizion. 4° Ed. .
SOLLETICO.
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pag.574



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Esempio: Dep. Decam. 89. Noi oggi con un'altra assai vicina diciamo solletico, e solleticare, ancorchè in alcuna parte fino ad ora, come intendiamo, si sia mantenuta l'antica.
90) Dizion. 4° Ed. .
MACERO
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pag.110



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Esempio: Dep. Decam. 72. E si dice, tenere in macero, come del lino, della canapa, e de' lupini, e di altre cose tali si usa tutto giorno.
91) Dizion. 4° Ed. .
RIVA
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pag.246



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Esempio: Dep. Decam. 32. Importa marina marina, andarsene lunghesso la marina, o non se ne allontanare molto, che altrimenti si direbbe anche riva riva, o piaggia piaggia.
92) Dizion. 4° Ed. .
CESTO.
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pag.632



1) id: 05bb25ff2c314958a25f0e1111d38751)
Esempio: Dep. Decam. 77. Onde è il proverbio comune, gran pesto, fa buon cesto, come per lo più usavano i nostri vecchi pronunziare cota' proverbj in rima.


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Esempio: Dep. Decam. 77. Ma egli è ancor voce nostra cesto, non solamente per uno strumento, ed arnese da riporre, e portar cose, come quello, che con voce presa da' Latini diciamo paniere, ec. e l'uso comune dice più volentieri: cesta.
93) Dizion. 4° Ed. .
AZZIMATO
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pag.357



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Esempio: Dep. Decam. pr. 27. Franco di Benci Sacchetti ec. scrisse con uno stile più puro, e familiare, che affaticato, o ripulito, e come allor dicevano, azzimato.
94) Dizion. 4° Ed. .
TRIONFARE , e TRIUNFARE.
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pag.158



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Esempio: Dep. Decam. 132. Onde hanno peravventura cavata i nostri la voce trionfare, che importa, come da altri è stato avvertito, godere, e star bene a tavola.
95) Dizion. 4° Ed. .
TEMPO.
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pag.33



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Esempio: Dep. Decam. 85. E pare che accenni il proverbio comune: chi scampa di un punto, scampa di cento; o ver quell'altro: chi ha tempo, ha vita.
96) Dizion. 4° Ed. .
GIUDICIO, e GIUDIZIO.
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pag.621



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Esempio: Dep. Decam. 125. Tale è quella che noi abbiamo rimesso coll'autorità di tutti i miglior testi nel Giudice delle brache, messer lo giudicio per messer lo giudice.
97) Dizion. 4° Ed. .
MONNA
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pag.278



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Esempio: Dep. Decam. 80. Monna, che si dà ancor oggi a tutte le femmine, passata che è la giovanezza ec. non è altro, che donna, e padrona mia.
98) Dizion. 4° Ed. .
DANNAGGIO
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pag.9



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Esempio: Dep. Decam. 110. Nel secondo fu mutato Peri, che è voce propria d'una dignità in Francia, e dammaggio, che negli antichi è spesso, in danno, o dannaggio.
99) Dizion. 4° Ed. .
SOSTA
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pag.614



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Esempio: Dep. Decam. 126. La voce sosta, che scioperío importa, e quiete, e starsi, e non far nulla, o simil cosa, si vede pur assai usata in que' tempi.