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160) Dizion. 5° Ed. .
DURISSIMAMENTE.
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pag.953



1) id: aa79761cab3d4e48ab7c4357e019647d)
Esempio: Morell. Cron.: Durissimamente mi cominciò a combattere e a molestare.
161) Dizion. 5° Ed. .
CONFUTATIVO.
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pag.453



1) id: a0e1ec9dde6e44a98d391ca00ac2b692)
Definiz: Add. Atto o Diretto a confutare, Che vale a confutare. –
162) Dizion. 5° Ed. .
NAVATO.
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pag.55



1) id: e5c534c38aad4d72892c5aa3f7836b1d)
Definiz: Add. Term. di Architettura. Fatto a navi, cioè a navate. –
163) Dizion. 5° Ed. .
CONVERTIBILE.
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pag.691



1) id: 682337ff2a8b4b1e8e9ba7d43c685e7c)
Definiz: Add. Atto, Disposto a mutarsi, a trasformarsi, Che può convertirsi. –


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Esempio: Borgh. R. Rip. 187: Il bianco, essendo più convertibile in altri [colori], viene ad essere più facile a tramutarsi, a corrompersi, ed a macchiarsi.


3) id: 87256436c605497db4c8ef326e655382)
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 478: Sia il mezzo cerchio A C D B, convertibile intorno al suo diametro A B.


4) id: a419e06620444b83a4280b3d00ad20f8)
Esempio: Agn. Inst. anal. 2, 671: Tale equazione si moltiplichi per x x + f x + a a; il prodotto sarà un'altra equazione convertibile.


5) id: a3d001624fe043d68dfb41f188b2c4c4)
Definiz: § I. E detto di persona, Disposto a convertirsi, Che può essere rivolto, indotto al bene. –


6) id: d081ec910c784dc69db207a88ea58fc2)
Esempio: Cresc. Agric. volg. 37: Usano le piante il nudrimento, o vero il sùgano a sè, spezialmente, puro e convenevole e simigliante a loro, il quale è tutto convertibile in sustanzia de' membri.


7) id: b6bd2be4d2884f6893ac894a82e73635)
Definiz: § IV. Term. de' Matematici. Aggiunto di quelle equazioni algebriche equazione convertibile nelle quali ogni radice è reciprocamente proporzionale a un'altra radice. –


8) id: 1b18b06c7004439584a9b18bf936bf54)
Esempio: E Galil. Op. astronom. 4, 307: Contro a tutte l'esperienze del Sarsi potrà VS. illustrissima fare accomodare il catino convertibile sopra il suo asse.


9) id: b81815131f6b4014a80ad2601c1be124)
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. 4, 287: La quale annichilazione non può essere, se non quando essa retta convertibile non segasse più la curva A C B.
164) Dizion. 5° Ed. .
CENSUARE.
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pag.751



1) id: fcf7047181b546b697ec7d071b0a733c)
Definiz: Att. Sottoporre a censo, ossia a tributo; più comunemente Accatastare. –
165) Dizion. 5° Ed. .
CAPACITÀ, CAPACITADE e CAPACITATE.
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pag.501



1) id: 87643a1cf3864a3d9c803d82497d3117)
Definiz: Sost. femm. Astratto di Capace; Attitudine a capire, a contenere. –


2) id: c13a20d3db704d0eaed098016ff183d6)
Definiz: § III. Capacità vale anche Idoneità, Sufficienza a checchessia. –


3) id: 00910e5b7b1c4cc3a3398b44b8722cdc)
Esempio: Guicc. Stor. 4, 27: Io sarò scusato.... se confesserò che in me non sia giudizio,.... nè capacità d'aggiugnere con l'intelletto a quello a che gl'intelletti degli altri uomini non arrivano.


4) id: 642e3213bd084e00b80cadff4afb0fa7)
Definiz: § V. E termine di Fisica, dicesi la varia Attitudine dei corpi a ricevere sia il calorico, sia l'elettrico.


5) id: df9e0622978b43deb4ac165902fbb475)
Esempio: Not. Malm. 1, 103: Questa medesima plebe [fiorentina] ha pure alcuni verbi molto affini, che sono Acciannare.... e Acciacciare,... che significano Intraprendere a fare checchessia senza considerazione, capacità e sperienza.
166) Dizion. 5° Ed. .
BOCCALE
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pag.212



1) id: e34a492f723d4465b824d9c226e9e3ea)
Definiz: § IV. A boccali, posto avverbialmente, vale A misura di boccale. –


2) id: f52365a369e94d61a294329d422a946c)
Definiz: § V. E co' verbi Sgorgare a boccali, Versare a boccali e simili, vale Abbondantemente, In gran copia. –


3) id: e3b8650e3efd40b69589391be874cce8)
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 2, 12: E giù la marcia piovene a boccali, Onde si ammollan le lenzuola asciutte.


4) id: 3c421ccd16124ca0a742c7e001f15576)
Esempio: Targ. Alimurg. 89: Fu pubblicato un bando del non si poter condurre nè vendere in Firenze li vini vermigli di piano infiascati, e fu ordinato si vendessero a boccali alla botte, affinchè valessero meno.


5) id: 5897d93b29de4357bd72b781d7d1491e)
Esempio: Not. Malm. 2, 660: Aviamo un proverbio, usato da noi per significare una cosa notissima a chicchessia, il quale dice: È scritto ne' boccali di Monte Lupo, che i Latini dissero notum lippis atque tonsoribus.... Fu antichissmo antichissimo costume de' vasai lo scrivere o dipignere alcuna cosa ne' lor vasi.
167) Dizion. 5° Ed. .
CHIUDIMENTO
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pag.869



1) id: 1efcd6ed9e3444d882b73b02b3cc9948)
Definiz: § Per Fine e conclusione, riferito a discorsi o a scritti. –


2) id: e71c9fdf273245d18d30a74d457f6e25)
Esempio: Bertin. A. F. Risp. apol. 137: E qui per chiudimento di mia difesa, contentatevi, o mio censore, che quattro sole cose vi dica.
168) Dizion. 5° Ed. .
LUMACATO.
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pag.493



1) id: cd6b8f0c2ad847759d585856c1d1ac1d)
Definiz: Add. Fatto, Costruito, a foggia di lumaca, cioè a spira. –
169) Dizion. 5° Ed. .
MATTONATO
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pag.1044



1) id: bc3826f60fdd42beb760e2012be46958)
Esempio: Targ. Viagg. 4, 214: Stanze a tetto, mattonate a spina.


2) id: 8005c337595948c5981e8ceacfba5356)
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 118: Cominciò l'olio a uscire fuori, e a traboccare per lo mattonato di quel luogo, dove stavano in orazione.


3) id: bad36e7d57fa4a46aaa6a419f03c5b49)
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 98: Spianata intorno la terra a modo di un mattonato.


4) id: 8392a7edb80446edac7fa6ed5fa1d589)
Esempio: Bard. P. Avinav. 8, 43: E vien sì furïoso e così ratto, Che men corre di lui sul mattonato Dietro a topo terragno astuto gatto.


5) id: 946a911bf85044e69113c1026df03567)
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 135: La tavola.... è.... tutta coperta, sino all'orlo, d'una stoia, pare a me, di sparto, come quelle che usano alla spagnuola sopra i mattonati l'inverno.


6) id: f017928cadf5458c918b83c9d4601d80)
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 244: La qual opera per lo più, quando facevo il tessitore anch'io, la chiamavo spiga o a spina, perchè ella fa una certa figura simile alle spighe de' mattonati.
170) Dizion. 5° Ed. .
LUNEGGIARE
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pag.516



1) id: 3ac7df698ac949ddab9998827ecf21d4)
Definiz: Att. Formare, Foggiare, a modo di luna: riferito a fortificazioni. –
171) Dizion. 5° Ed. .
INCLINEVOLE.
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pag.467



1) id: 2a438aef7a174585a47081dc563c56c3)
Definiz: Add. Facile, Disposto, ad inclinarsi, a piegarsi, a volgersi; Inchinevole. –


2) id: e0c1e08d93f44be7a0a54e488813fb97)
Esempio: Imit. Crist. 42: Oh quanta è grande la fragilità umana, la quale è sempre inclinevole a' vizj!


3) id: 074c4f882cb14106892f71f894456096)
Esempio: Senec. Pist. 284: O l'animo è occupato da malizia, che viene da perverse oppinioni, o egli è inclinevole a cose false, e tosto si corrompe per l'apparenza delle cose, che 'l tirano là ove non si conviene.
172) Dizion. 5° Ed. .
MISEREVOLE.
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pag.346



1) id: 86f96d4b1dd94964bce153f9b49f496d)
Definiz: Add. Che muove a pietà, a compassione; detto di cosa. –
173) Dizion. 5° Ed. .
INVOCATIVO.
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pag.1203



1) id: 8034c59848734a1dab82db4a5ed4c49a)
Definiz: Add. Atto, o Diretto, a invocare, Che serve a invocare.
174) Dizion. 5° Ed. .
IMPINZARE.
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pag.248



1) id: 1041170e4dca46f598ef0b49c3de9c29)
Definiz: Att. Cacciare a forza, riferito a cibo, boccone, e simili.


2) id: 36ac50a2ba704c33a22dcc6aa3cfd3db)
Definiz: § I. Vale anche Empire soverchiamente di cibo, riferito più spesso a fanciulli; Rimpinzare.
175) Dizion. 5° Ed. .
DISFIDANTE.
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pag.562



1) id: 8e45d8f7d75248d28f137641088eab01)
Definiz: § I. In forma d'Add. Che provoca a duello, a combattimento.
176) Dizion. 5° Ed. .
DISPERABILE.
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pag.612



1) id: 4913a747a0134d8191b8aead22a8e584)
Definiz: Add. Atto a muovere a disperazione, Tale da far disperare. ‒


2) id: 6f946058c0db4dd484d86a11fedb10ce)
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 314: Fu chiamato brigante, fu chiamato assassino. Certo, se le lodi sono stimolo a virtù, lagrimevole e disperabil cosa è il pensare al destino di Hofer.
177) Dizion. 5° Ed. .
INTENTO.
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pag.1013



1) id: 7c1af6fe73784b71b36caeb804c4621e)
Definiz: Sost. masc. Ciò a cui s'intende, a cui si mira, come a oggetto, fine, scopo, dell'operazione.


2) id: 584cdb7d81f14f3fa1cb9a9f001a73e0)
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 60: La mente mia.... rallargò sè a lo intento, cioè a la materia intesa: cioè ritornò alla materia presa a trattare.


3) id: 2688746667d448e2a1db5264d2cc0880)
Esempio: Leopard. Poes. 102: A che prodotta, A che d'affanni e di miserie carca, L'umana stirpe; a quale ultimo intento Lei spinga il fato e la natura.


4) id: 648a1f30a1f24f13afa562df4fb59454)
Definiz: § IV. Pure poeticam., per L'atto e La facoltà dell'intendere o attendere a checchessia; Intendimento, Attenzione. –


5) id: b3ba68efe9034266878228e58a969e6a)
Esempio: Capp. Pens. Educ. 279: Le quali [modificazioni] alterano o distruggono, e alcuna volta conducono a effetto contrario, l'intento dello educatore.


6) id: ba05ac921c2247cbbd3b345abda9af83)
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 5, 36: Egli aveva applicato tutto lo intento suo a cercare di sapere le difficultà degli ingegni.


7) id: 1627d00fac2745a1a9236875071c5c0a)
Esempio: E Dant. Purg. 19: Poi ch'ell'avea il parlar così disciolto, Cominciava a cantar sì, che con pena Da lei avrei mio intento rivolto.


8) id: 7477f1d8dbab49ea88e32eef22be86b8)
Esempio: E Leopard. Pros. 2, 23: E non si affaticano [le creature umane] se non per giungere a questo solo intento della natura, che è la morte.


9) id: 68c0b7022d7640989f86e71d92d0954c)
Definiz: § II. Usasi, specialmente nel linguaggio didattico, a significare La cosa di cui s'intende dimostrare checchessia, La cosa intesa o proposta nella dimostrazione o trattazione, L'assunto del proprio discorso. –


10) id: db00e1522b1443fb89459665f3b2e897)
Esempio: Dant. Conv. 220: E perocchè nella faccia, massimamente in due luoghi adopera l'anima..., cioè negli occhi e nella bocca, quelli massimamente adorna, e quivi pone lo 'ntento tutto a far bello, se puote.


11) id: 800f2bdfe9494bc9aa22cb9fbc2a6a7e)
Esempio: E Galil. Op. VIII, 141: Esempio che dichiara 'l mio intento non meno acconciamente di quel che questa mia premessa si accomodi a render la ragione del maraviglioso problema della corda della cetera o del cimbalo, che ec.


12) id: f9522dd8de9e4af18ca224da2c6bfc0e)
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 584: E però dice che li occhi suoi, cioè la ragione e lo intelletto suo, s'erano fermati al volto: cioè a la voluntà di Beatrice innanti che volesse andare più oltra: e non solamente li occhi; ma ancora la intenzione che io aveva della materia, e però dice: e l'animo; cioè mio di me Dante, con essi; cioè insieme coi miei occhi, Da ogni altro intento; cioè da ogni altra intenzione, s'era tolto; cioè s'era levato e dato a la materia che dovea seguitare.


13) id: fe238f2edc9647008c7684d462e1987c)
Esempio: Dant. Conv. 270: E però è da sapere che tuttochè all'uno e all'altro s'intenda, al trattare lo vero s'intende principalmente; e a riprovare lo falso s'intende in tanto, in quanto la verità meglio si fa apparire. E qui prima si promette di trattare del vero, siccome principale intento, il quale agli animi degli uditori porta desiderio d'udire.
178) Dizion. 5° Ed. .
CAPPONESSA
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pag.545



1) id: 928484ec696945fd895a5eeb37a12758)
Definiz: Sost. femm. Pollastra a cui è stata tolta l'ovaia a fine d'ingrassarla a modo dei capponi.
179) Dizion. 5° Ed. .
MISERERE
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pag.435



1) id: 4a730a1a3da246178b9d2f39a3e59673)
Esempio: Dant. Purg. 5: Venivan genti innanzi a noi un poco Cantando Miserere a verso a verso.


2) id: f704abd8f3374b04b120f7015e4f29db)
Definiz: § I. Figuratam., usato scherzevolmente a denotare il Tempo che si mette a recitare un Miserere; Poco, Breve, tempo. –


3) id: 04901da0eb7e4bbf8da13682231c0364)
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 12, 4: Godere Dori vegg'io, che or ora a pollo pesto Era ridotto, e quasi al miserere.


4) id: 5d61c5d9939040d388532fb3e10098f1)
Esempio: Fag. Rim. 2, 6: E sapeano il futuro assai più a mente, Che un cieco non sa il salmo Miserere.


5) id: 0f408c4ed4fc4b22ae861de7b3ee9288)
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 10, 66: Stassene in terra carpone e non fiata, A guisa d'un che ha il mal del miserere.


6) id: f3e196d6414c4e6a883e270faca9a464)
Esempio: Ar. Comm. 2, 478: In vero che dev'essere Pover di facultadi, ovver ch'è misero. A. L'avete indovinato: gli è questo ultimo; Ei canta il miserere.


7) id: 51f68cb5367642b88d8a6c86a164132c)
Definiz: § II. Cantare un miserere addosso a uno, vale, figuratam. e scherzevolmente, Caricarlo di colpi, Percuoterlo. Tolta l'immagine dall'uso che era nelle Confraternite, di darsi in certi tempi la disciplina, cantando il Miserere. –


8) id: 630209d5015541299f412a5f68a66952)
Esempio: Cocch. Disc. 2, 268: In autori del XIV secolo lo trovo [questo male] chiamato miserere: ed ho indizio.... che il primo a chiamarlo così fosse Rasis o il suo latino interprete...: ma supponendo esser vero, tal denominazione verrebbe ad essere molto antica, cioè dell'XI secolo, ec.


9) id: 67d68eb34dd546be95749174ab1c0e58)
Esempio: E Cocch. Disc. 2, 269: Varie ragioni volgarmente si adducono di tal nome: come l'essere questo male acutissimo, cioè cortissimo, quasi uccida in quanto si durerebbe a recitare quel salmo che comincia Miserere mei Deus; e l'esser mal mortale, cantandosi quel salmo ne' funerali; e altre simili, le quali non soddisfanno. Onde m'è venuto sospetto, tal nome di miserere essere stato dato a questo male da Rasis o da altri, non miglior grecista di lui, per aver male intesa la greca voce εἰλεὸς, e cambiatala con ἔλεος, che vuol dire misericordia, o credendola derivata da ἐλεῶν, latino misereri.