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100) Dizion. 5° Ed. .
A STACCIABURATTA.
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pag.798



2) id: eb51c75d3c1f47639cb06998b9e367cc)
Definiz: Modo avverb., che posto col verbo Fare a stacciaburatta, dicesi di un giuoco fanciullesco, quando due, sedendosi a rincontro, si tengono per le mani, e si tirano innanzi e indietro vicendevolmente, quasi con quel moto che fa lo staccio nell'abburattar la farina. –


3) id: 2ed0d9d17a9249418903a0a412b279f5)
Esempio: Lipp. Malm. 2, 48: Chi fa le merenducce in sul bavaglio, Chi coll'amico fa a stacciaburatta, Chi all'altalena, e chi al beccalaglio.
101) Dizion. 5° Ed. .
A STRACCIASACCO.
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pag.801



2) id: 5fa60474d5174efda7c44b0370f38062)
Esempio: Ben. B. Rim. 9: Ognun mi crede, e la Tina ostinata A stracciasacco in cagnesco mi guata.


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Esempio: Sacch. Nov. 1, 92: Gli pacificò, e non sì, che 'l calonaco non guardasse a stracciasacco Ferrantino un buon pezzo.


4) id: e19d10d0c30e411cb106fe1372559c11)
Esempio: Fag. Rim. 4, 145: Son il garzon del fondaco; ecco il conto. Ed io lo piglio, e a stracciasacco leggo.


5) id: 23e2335621b94b74af5df7ffd881e461)
Esempio: Salvin. Disc. 1, 329: Tanto spesso si legge appresso Omero, che l'adirate persone guardano prima, come da noi si dice, a stracciasacco, e poi parlano.
102) Dizion. 5° Ed. .
A STRAPPACAVEZZA.
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pag.802



2) id: 53c2783cba2c46d8ae244e725eab4663)
Definiz: Modo avverbiale, che si usa coi verbi Comprare a strappacavezza o Vendere a strappacavezza, parlandosi di cavalli o somieri, che si contrattano sul mercato senza patti o garanzia di sorta.
103) Dizion. 5° Ed. .
A ZONZO.
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pag.907



2) id: 112b04f420004d968e41e15b1785290e)
Esempio: Menz. Sat. 6: Non van la notte a spieggiare a zonzo.


3) id: 158862682e3f4b13b53963915f9ecdfd)
Definiz: § Andare il cervello a zonzo o Mandare il cervello a zonzo, figuratam. vale Impazzare o Fare impazzare. –


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Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 29: L'è fiaba Ch'io fussi questa notte Con certi musichieri qui vicino A strimpellar a zonzo il citarrino.


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Esempio: Varch. Ercol. 68: Andare a zonzo, ovvero aione, ovvero aiato, cioè Andare qua e là senza saper dove andarsi, come fanno gli scioperati e a chi avanza tempo.


6) id: 84afcb73b5b24b9283e24df6d5475ce1)
Esempio: Baldov. Comp. dramm. 21: Disperata, o altro, Non ti vuo' fuor di casa A zonzo tutto il dì.


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Definiz: Posto avverbialm., coi verbi Andare a zonzo, Mandare a zonzo, e simili, vale Andare o Mandare vagando in qua e in là; tolta la similit. dalle vespe, api, zanzare, e simili insetti, che vanno ronzando in qua e in là. –


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Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 2, 225: Ciriffo non intende questa pratica, E quasi che il cervel gli andava a zonzo.


9) id: a5682570dbbb4d76b455b43969451db0)
Esempio: Burch. Son. 2, 53: Se 'l tuo gattuccio vede Bartolino, Quando va a zonzo senza vangaiuole, Ei crederà che sia un topolino.


10) id: b2baae2746494797909b4f63290f58f1)
Esempio: Firenz. Comm. 1, 377: Oh, questo dir ch'i' gli ho dato le chiavi, e vedergliene in mano, mi manda il cervello a zonzo.


11) id: dec0a90021d545ff837f0a784bd2b4e4)
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 286: L'andar a zonzo par che vi utriachi; Chè per tutto v'arriva fino al mento L'assenzio, e non v'è cosa da far bachi.
104) Dizion. 5° Ed. .
A FORZIORI.
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pag.283



2) id: c90de1e47fe940a38b7c68ee650c325d)
Definiz: Term. de' Dialettici, preso dal lat. a fortiori, che vale A più forte ragione. −


3) id: 92fffc304d9b4c51ad6abd07ebdb0a65)
Esempio: Grazz. Pros. 366: Un argomento a forziori per più ampliarla e magnificarla.
105) Dizion. 5° Ed. .
A GARGANELLA,
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pag.284



2) id: 5ec48521425243dda2b2f0de66039e39)
Esempio: E Fag. Comm. 5, 43: Strippando ciambelle e berlingozzi, e cioncando a garganella vin bianco e vin rosso senza misericordia.


3) id: 53a3e35866af4dd3ab2f272ede532d18)
Definiz: posto avverbialmente col verbo Bere a garganella, vale Bere tenendo il vaso discosto dalle labbra, e tracannando il liquore senza ripigliar fiato.


4) id: 890d040f3f814db4887faa2e03a7c663)
Esempio: Fag. Rim. 4, 152: Ma vostra Reverenza, la qual ebbe Scïenza quasi infusa e gratis data, E l'eloquenza a garganella bebbe (qui figuratam.).
106) Dizion. 5° Ed. .
A RICORSOIO.
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pag.680



2) id: df5e2c24898149ae8bea58b0df369e51)
Esempio: Grazz. Comm. 125: Io ho l'acqua a scaldarsi, che debbe bollire ora a ricorsoio.


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Definiz: Modo avverb. Si unisce al verbo Bollire a ricorsoio, e vale Colla maggior forza, o come più comunemente dicesi A scroscio.


4) id: a27d041ddfe541258d6e81a3723e444a)
Esempio: Pap. Nat. Cald. 15: Il moto dell'acqua nel bollire a ricorsoio, col quale l'acqua ha forza di agitare e far salire a galla alcuni corpi.


5) id: 19e3b8b085e84080b510fb895439b584)
Definiz: § II. Trovasi anche detto del Bere a ricorsoio, per Bere alla dirotta. –


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Esempio: Soder. Cult. Ort. 95: Alcuni beono prima due bicchieri d'olio, poi beono a ricorsoio.


7) id: 683fc442ec4e4f6f990fd77df84ed2e0)
Esempio: Salvin. Iliad. 587: Bollian le bell'acque Come paiuol ribolle a ricorsoio, Da molto fuoco incalzato e premuto.


8) id: 588259670c314ca08703131693db2b76)
Esempio: Grazz. Rim. 2, 257: Che per gran voglia bollo a ricorsoio Di veder oggi il tuo sacro scrittoio.


9) id: e52f44a98ba74a0f8b24d771e7ca8cbb)
Esempio: E Salvin. Opp. Annot. 414: Noi diciam d'un gran bollore, quale è quello del mare agitato e in tempesta (che però dicesi in latino aestus maris), che l'acqua bolle a ricorsoio, cioè che corre e ricorre.
107) Dizion. 5° Ed. .
A RITTOCHINA.
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pag.684



2) id: a97bea6249324af680fe19afe4b6a371)
Definiz: Posto avverbialm. coi Verbi Arare a rittochina, Assolcare a rittochina, Coltivare a rittochina ec., dicesi dell'Arare, Assolcare ec. i campi di poggio dall'alto in basso, e non per traverso, come più comunemente si costuma.
108) Dizion. 5° Ed. .
A UFO.
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pag.846



2) id: bfc000ea165649fd8f3fee8ad7d392aa)
Esempio: Red. Lett. 1, 115: Non pensi V. S. illustrissima di averselo a tracannare a ufo e a isonne.


3) id: 7a952bb7ae9143f18c9f96e43d0733dc)
Esempio: Fag. Rim. 1, 18: Se n'andava a spasso, Pascendo a ufo per un colle aprico.


4) id: 594da2e7d57f4f8b8a06210aa1f5c4d4)
Esempio: Fag. Comm. 4, 62: Qui non s'arebbe a perdere il tempo a ufo; farò la parte mia.


5) id: 0191bfc4148e4e1fb7b57f38e5969349)
Esempio: Lipp. Malm. 7, 5: E difilato a cena se la batte A casa, o dove più gli viene il taglio; Chi dal compagno a ufo il dente sbatte.


6) id: c407d8153f12413fa4edaff4b878148c)
Definiz: Modo avverbiale del parlar familiare, e vale Senza alcuna spesa propria, A spese altrui. –


7) id: e87e1f31a42a42b3af5962b9ae189ff1)
Esempio: Bottar. Dial. 39: Se ne sbrigò più con la buona coscienza, e con l'avere servito e servire la fabbrica a ufo.


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Esempio: Not. Malm. 2, 540: Affinchè tali lettere, le quali non si pagano, si possano distinguere da quelle che si pagano, scrivono nella soprascritta ex ufficio, ma l'abbreviano scrivendo ex uffo, ed i tavolaccini o donzelli che le consegnano non leggono se non ex ufo.... Di qui è nato questo detto a ufo che vuol dire senza spesa.
109) Dizion. 5° Ed. .
A PRIORI.
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pag.634



2) id: e1ee7b72389c47eba227db02c3f7dd87)
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 55: Nell'altro [argomento] si provò la minore a priori, e ora ve la voglio provare a posteriori.


3) id: da49eb520e3d4c8e948952c99156076c)
Definiz: Modo avverbiale, tolto di pianta dal latino. È termine delle scuole, e si usa relativamente a quelle dimostrazioni che si fondano su principj anteriori all'esperienza. –


4) id: 494858b12f034c72b7065c88c696a156)
Esempio: Grand. Relaz. Fucecch. 169: La ragione a priori si è perchè sul medesimo declive posti due mobili, l'uno affetto da maggiore velocità, l'altro da minore, certamente lo scorreranno in tempi diversi.


5) id: 6f491b722f114aef9b3faae29335c4e6)
Esempio: Leopard. Paralip. 4, 10: Questa conclusïon, che ancor che bella Parravvi alquanto inusitata e strana, Non d'altronde provien se non da quella Forma di ragionar diritta e sana, Che a priori in iscuola ancor s'appella.
110) Dizion. 5° Ed. .
A SPINAPESCE.
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pag.754



2) id: 2e9fe7bbca3044c889e6e903a5605bd6)
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 442: [Armi] a spine, dette armi a spinapesce, cioè a spina di pesce, lisca.


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Esempio: Med. L. Beon. 3, 129: Quel che tu vedi che a costor vien dietro, A onde, balenando, a spinapesce, S'ei ti par ebbro ec.


4) id: 36c8e8664bbc434f829e1a9dd7325cd2)
Esempio: E Borgh. V. Disc. 2, 58: Il che ancora s'intenda dell'arme a onde, e a spinapesce.


5) id: 689b0e4bc0b6464d9350901e28d8119d)
Definiz: Posto avverbialm. vale Fatto a forma di spina di pesce. –


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Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 56: Gran parte ce ne sono a onde [delle sbarre d'armi gentilizie],.... e di quelle che si chiamano a spinapesce.


7) id: 79075e3217db4857b4a60dc72de1c202)
Esempio: Lastr. Agric. 4, 58: Bisognò rimediarvi con un doppio lastrico a spinapesce.


8) id: 10f739c6b5a045e888bc28e5d14ed480)
Definiz: § Andare a spinapesce, vale Andare ora da un lato ora da un altro, quasi serpeggiando. –


9) id: 45ec3e5f3e854d018a85beee9f437976)
Esempio: Fr. Gid. Espos. Vang. volg.: Credendo andare per la via ritta, fa la via a spinapesce.
111) Dizion. 5° Ed. .
A SPIZZICO.
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pag.754



2) id: a572798aec7b41a29b48c96498eb8c92)
Definiz: Posto avverbialm., vale A stento, A spilluzzico, A poco per volta. –


3) id: 23b0f5df981e4ac0bb20374bc393f4a2)
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 102: Se 'l poetare a spizzico, ovvero il componicchiar a folate, fa circondar la fronte in Elicona ec.


4) id: e7cfa1ebc99f445281490fc8cc646fb6)
Esempio: Dav. Tac. 1, 175: Tiberio stesso, favellatore a spizzico, quando giovava era largo e pronto.
112) Dizion. 5° Ed. .
A GHIADO.
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pag.312



2) id: f96115386f9948c3bb3122e4b629b513)
Esempio: Colonn. Guid.: Più di ventimila uomini uccisero a ghiado.


3) id: d9dec07451ff4760a543adaeb4f4f031)
Definiz: Posto avverbialm., vale Di coltello; e trovasi usato co' verbi Esser morto, ucciso a ghiado, Uccidere a ghiado, e simili.


4) id: 9f33b9362f9a4a4f99db32d95a306d56)
gladius, spada o coltello; e la prep. a, indicante qui strumento o mezzo, equivale a con. −

5) id: c534a18d365c40b2b4282d33c9c48d95)
Esempio: Vill. M. 3, 13: Rimasa vedova di due mariti tagliati a ghiado.


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Esempio: Sacch. Nov. 1, 82: Deh morto sia egli a ghiado, che dee essere uno ciurmadore.


7) id: fbbb0bdf6a7e448faf11202b955826db)
Esempio: Bocc. Decam. 7, 247: Anzi preghiamo Iddio che vi dea tanti malanni, che voi siate morto a ghiado.


8) id: 315c7797ddac4be891d03fa3845033a6)
Esempio: Vill. G. 165: Questo fanciullo l'era rimaso in ventre dopo la morte del padre, ch'era stato morto a ghiado.
113) Dizion. 5° Ed. .
A RANDA.
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pag.643

114) Dizion. 5° Ed. .
LARGHEGGIATO.
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pag.82



1) id: e86c628714504d7aabdb33177a0938f2)
Esempio: Vill. F. 149: Il detto messer Giovanni..., che stadico era a Calese, villanamente, essendo largheggiato d'andare a cacciare ed uccellare a sua volontà, si fuggì.
115) Dizion. 5° Ed. .
DISCONSIGLIATO.
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pag.506



1) id: 1b64ccbcf786496994aa4f9c154944e1)
Esempio: Apol. Stor. Apol. volg. 49: Ti priego, per Dio, gientile uomo, che tu abbia piatade e misericordia di questa isventurata e disconsigliata vergine, figliuola di re e di reina.
116) Dizion. 5° Ed. .
NERVOSAMENTE.
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pag.114



1) id: a7de14868b484d04b209815b605a6164)
Esempio: Bertin. A. F. Specch. 21: Andate a studiare i nominati autori, là dove nervosamente discorrono dell'isteriche affezioni, che volgarmente appellansi uterine.
117) Dizion. 5° Ed. .
ISTERICO.
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pag.1273



1) id: 8b41f5e509ad4776b2cd64cd636bf6c0)
Esempio: Bertin. A. F. Specch. 21: Andate a studiare i nominati autori là dove nervosamente discorrono dell'isteriche affezioni, che volgarmente appellansi uterine.


2) id: df0ca660331b49a68a356b22ba67b434)
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 434: D'erbe tritate o fratte, Fatto bocchin d'isterica donzella, Pascomi a pena, e il peso ancor m'aggrava (male la stampa: di sterica).


3) id: 7611528a0c1d4bd8b259ca88e5f45196)
Esempio: Targ. Viagg. I ed. 3, 428, I. ed.: Le donne, le quali stanno sempre a casa, e non hanno mai neppure la curiosità di vedere le città più vicine, sono sanissime, non avendo idea veruna della clorosi, d'affezione isterica, ec. e sono fecondissime.
118) Dizion. 5° Ed. .
ANTILOGIA.
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pag.552



1) id: 0a59c847cd8042b09aff9636d9a7d158)
Esempio: Tos. Apol. accad. 62: Se non piuttosto dall'esteriori apparenti antilogie dello spirito di verità.
119) Dizion. 5° Ed. .
LEGARE
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pag.180



1) id: 9c06610724c14971b366ebf1dcd15f2d)
Esempio: Car. Apol. 135: E chi vide mai che gli occhi legassero o facessero ombra?


2) id: a297e3cec0fa4944aa3ee54c27507030)
Definiz: § XLIV. Legare a giorno. –


3) id: ab0c2f2dacef49b3a18b2bc3ab7481f2)
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 260: M'imprestò una pietra di zaffirio a facciate piccole, la quale pietra o zaffirio e perla gli feci legare in oro.


4) id: 89b7989e701f4f95860df928e38e6e4b)
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 548: Lui volentieri starebbe ancora due anni a legarsi a la donna.


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6) id: 1730104fd53a46a293fed3594392056f)
Definiz: § XX. Poeticam., riferito a fiori, per Disporre intrecciando. –


7) id: 092bcc8bc5d44eb8955eac0d38bed97d)
Esempio: E Comp. Din. Cron. DL. 140, 12: Ordinorono che i Signori vecchi.... aressono a eleggere i nuovi. E a queste cose legarono le XXIIII Arti, dando a' loro consoli alcuna balìa.Vill. M. 535: Legò l'animo de' cittadini, per natura benigni, a perdonare.


8) id: e328d7199bcc4393b3cc2f2bf7e2f6b6)
Definiz: § VII. E per Chiudere, Racchiudere, e simili, entro a checchessia. –


9) id: aef7aa6ee9ad4d8b80ce833c43399270)
Esempio: Brev. Pitt. Fior. 2: E sia manifesto a tutti che nostro intendimento si è che questi capituli non leghino niuna persona a colpa.


10) id: 041bf4cbd781457b8ad5400e67319008)
Definiz: § VI. E riferito a piaghe, ferite, vale Stringere con fascia, Fasciare. –


11) id: d01ece8e5115424bb7b87842d4c8b3f8)
Esempio: Manz. Prom. Spos. 446: Lega in fretta la mula a un'inferriata.


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13) id: 0c4756baa750477692f5049437419fb3)
Esempio: Rondin. F. Relaz. 88: In cambio di ringraziare, tacevano, vedendosi per esperienza, che caritate accesa lega la lingua, e che chi può dire la sua obligazione è mediocremente obligato.


14) id: 03e111c1f3ad40e18895d815597b297a)
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 88 t.: Cominciò a pensare fra se stesso come uscire di questo pericolo, considerando da una parte la offesa fatta al re Ugo, e da l'altra lo esilio e la servitù, nella quale da se medesimo si legava, se e' ne andava co 'l duca Arnoldo, ec.


15) id: 24d9e17d8c4b42f09ead159c8f1b7c85)
Esempio: Ugurg. Eneid. 15: A le vergini di Tiro è costume.... di legarsi alte le gambe.


16) id: 5ccc8298ed0047199a0a17a6e3927b92)
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 2, 9: Or questo [libro] fia a proposito Che.... Volete ch'io vel leghi?


17) id: ab247e2c49ed49c78bca45d267ed30fc)
Definiz: § XXIV. E riferito a più cose che si spediscano insieme, vale Unirle, fermandole o avviluppandole comecchessia. –


18) id: 1af385801cda464b888fb698f5c0b4d1)
Esempio: Parin. Poes. 50: A te s'avvolga intorno Leggiadra veste, che.... tue formose braccia Leghi in manica angusta.


19) id: babd281260864885b9bbd94f8b9a5608)
Esempio: Speron. Op. 1, 212: Le quali [parole] non a caso, ma con giudicio eleggiamo ed elette leghiamo.


20) id: f30b958e84d342e180ebccea4e68d94c)
Esempio: Mazz. Lett. 215: Leggi questa interchiusa, e poi la lega o chiudi, e dàlla a P. Paponi.


21) id: 1d724915690444c8aea2b132e365586c)
Definiz: § XXVIII. Legare, riferito a metallo, si disse per Temperarlo con un altro metallo più vile, Mettervi la lega. –


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Esempio: Biring. Pirotecn. 276: Quel medesimo ordine che teneste a legare l'oro,... si tiene a legar l'argento. Ma la lega di questo è rame fino, ehe, similmente come all'oro l'argento, questo all' argento diminuisce ed abbassa la sua finezza.


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Esempio: Tass. Gerus. 2, 82: Indi accenna ai sergenti, i quai son presti A legar il garzon di lor catene.


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Definiz: § IV. E per semplicemente Cingere, Stringere intorno, con corda, catena, o simili, riferito a persona, o parte del corpo. –


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Esempio: Morell. Cron. 322: E perchè noi ci legammo a molte cose, come e' volle, e' rendè la mercanzia malvolentieri.


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Esempio: Dav. Tac. 1, 337: Allora, quasi colto in peccato, il fè legare, come mandato dalla madre a uccider il principe.


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Definiz: § XV. Pur inceppare, Trattenere, Impedire, nelle sue operazioni, ed altresì Tenere in balìa, e simili, riferito a checchessia; anche figuratam. –


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Esempio: Baldin. Vit. Brunell. 13: A che s'aggiungeva una gran facilità nel conciare, segare e legare qualunque gioia, o pietra dura.


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Esempio: Bemb. Lett. 5, 147: Vedete di legar questa, che va a Roma, con le altre, o almen darle al primo.


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Definiz: § XXVI. Riferito a cassa, baule, o simili, vale Cingere, Circondare, con fasce o piastre di ferro, o di altro metallo. –


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Esempio: Adr. G. B. Lett. 54: Nel qual tempo si conobbe che l'arte del ben legare e ben temperare il metallo era perduta, essendo disposto Nerone a non perdonare a somma alcuna di denari, purchè quella statua avesse d'ogni parte la sua perfezione.


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Esempio: Galil. Op. VII, 282: La natura non manca, nè soprabbonda, nelle cose necessarie. Questo è manifesto a gli osservatori.... degli animali, ne' quali, perchè dovevano muoversi di molti movimenti, la natura ha fatte loro molte flessure, e quivi acconciamente ha legate le parti per il moto, come alle ginocchia, a i fianchi, per il camminar de gli animali e per coricarsi a lor piacimento.


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Esempio: Med. L. Op. 3, 58: Su, mastro Pier, gli occhi a costor due lega, Ch'i' veggo il ciambellotto ha fatto piega.


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Definiz: § XXXVII. Neutr. pass. legarsiAvvincere se stesso con filo, fune, od altra cosa simile, ed altresì Attaccarsi con legami a qualche cosa. –


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Esempio: Red. Lett. 1, 358: Venga a prendere dodici libri del mio Ditirambo, e che quanto prima gli leghi alla rustica in cartapecora.


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Esempio: E Bart. C. Archit. Albert. appr.: Tutte quelle cose adunque che tu hai a murare si debbon e legare e riempiere diligentissimamente.


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Esempio: Serdon. Esort. volg. 6: Dando il carico dell'opera a Pietro, gli dice: A te darò le chiavi del regno de' Cieli, e ciò che tu legherai sopra la terra, sarà legato anche in cielo, e ciò che tu scioglierai sopra la terra, sarà sciolto anche in cielo.


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Esempio: Baldin. Decenn. 6, 271: Non vi fu professore che non lo amasse cordialmente; e basti a dire che tra questi vi fu sino lo stesso Michelagnolo da Caravaggio, quello strano cervello che a tutti è noto, che con sì pochi legò, e quasi con tutti la ruppe.


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Definiz: § XIX. Legare, riferito a indivia, lattuga, e simili, vale Stringerne con legami le foglie o i cesti, per privarli della luce, affinchè imbianchino. –


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Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 136: E qui cominciano le scommesse por tutto il teatro, sentendovisi a tal conto un frastuono dell'altro mondo, in tanto che ognun lega chi pel morello e chi pel leardo, a seguo che di molte volte saranno 30 40 scommesse sopra due soli galli.


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Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 134, 3: A molte altre cose pose ordine, e pene ad amendue le parti, legandoli sotto la Chiesa di Roma.


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Esempio: Cresc. Agric. volg. 157: Quando dunque il germoglio comincerà a crescere, con aiutorio di canne, o vero di pali, si dee legare, acciocchè ec.


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Esempio: Nov. ant. C. 9: Lo lapidato si mosse guernito di molte pietre di gran bellezza, e cominciò presso alla corte a legare sue pietre.


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Esempio: Guidin. Mem. 38: Poichè fu corretto (il libro), e io el feci riscrivare a uno buono scrittore; e legato e compito che fu, ec.


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Esempio: Guadagn. Poes. 2, 293: Sempre avvezzi (i birri) a pappar, vorran pappare; E se commetteranno degli eccessi Non vorran già legarsi da sè stessi.


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Esempio: Car. Eneid. 9, 455: Io mi ti lego Per fede a tutto ciò che la grandezza Di questa impresa e 'l tuo valor richiede.


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Esempio: Chiabr. Ang. 10: O amorosa face,... Che ne i campi de l'aria accendi i petti, E leghi a l'invisibile tuo giogo I dipinti augelletti; ec.


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Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 20: Per la vangatura o zappatura, e per tutte le altre opere necessarie a potare, legare e pulire le viti, ec.


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Definiz: § XXIII. Legare, riferito a lettera, si usò per Farvi pausare, mediante un foro alle due estremità, una cordicella, i cui capi si legavano e suggellavano. –


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Esempio: Manett. A. Op. stor. 99: Da le pietre rozze e come elle si cavano, [si venne] al dirizzarle alquanto, perchè quelle che non legavano, legassono.


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Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 2, 115: Così le foglie servieno a' fiori; e i fiori cadendo, con un felicissimo fine, si legavano in frutti.


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Esempio: Car. Lett. ined. 1, 19: Del cammeo non mi potendo Manno servire, datelo voi a chi vi pare, e Fabio vi provederà de l'oro per legarlo.


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Esempio: E Galil. Comm. ep. 2, 1: Sono due mesi che feci legare e dorare buona partita de' miei libri, per inviarli costà a chi si devono.


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Definiz: § II. Riferito a persona o alle sue membra, vale Cingere di funi, catene, o d'altra cosa che avvinca, per impedirle di fuggire, o per arrestarla e imprigionarla. –


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Definiz: § VIII. Per similit., riferito a certe vivande più o meno liquide, come salse, pangrattato, e simili, vale Collegarne gl'ingredienti, Far prendere al tutto insieme la debita consistenza.


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Esempio: E Segner. Op. 4, 508: Se giustamente ogni padre si tiene offeso da quel figliuolo che leghisi in matrimonio con una donna, senza aver prima a lui chiesto nè pur parere; con quanto più di ragione si chiamerà offeso Dio da chi, senza fare un divoto ricorso a lui, si leghi in matrimonio con una chiesa?


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Esempio: Tratt. Virt. Ramer. 27: Se alcuno torrae i fiori del ramerino, e leghili in panno lino, e facciali bollire in acqua tanto che l'acqua torni a mezzo, ec.


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Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 53: Quando tutti gli uomini s'accordano a dire una cosa, convien credere che così sia, chi non vuol esser lapidato, o legato per minor male.


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Esempio: Bart. D. As. 4, 171: Vero è che a molto più gli tornava cotal sua arte, di legarsi gli animi de' soldati, con un sì domestico e compagnevole conversare.


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Definiz: § XVIII. Riferito a vite, vigna, e simili, vate Avvincerla al suo sostegno con salci, ginestre, e simili; ed altresì Congiungere, Intrecciare, insieme i capi, o tralci, della vite potala. –


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Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 8, 275: Fece Andrea a sommo dell'orto de' Servi, in due cantoni, due storie della vigna di Cristo; cioè quando ella si pianta, lega e paleggia.


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Esempio: Maff. Anfit. 324: La conservazione è tanto più ammirabile, quanto che tutto il recinto è isolato e non congiunto nel di dentro a muro alcuno, con cui si leghi.


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Esempio: Soder. Coltiv. 43: Dal potar bene le viti e a tempo, e dal modo del legar bene i capi e poi i tralci, depende tutto 'l frutto e mantenimento loro.


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Esempio: Bellin. Disc. Anat. 3, 24: Il pensier dunque del gioielliere, concernente al solo formar gioielli, non si stende più là che a legar gioie insieme con argento o con oro.


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Definiz: § XXVII. Term. della Musica. Si usa per Congiungere più note col segno di un arco soprappostovi, a indicare che si debbono mandar fuori in un solo tempo radicale, insistendo sopra una medesima sillaba.


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Definiz: § XXI. Legare, Term. degli Orefici, riferito a pietre preziose, gemme, e simili, vale Incassarle, Incartonarle; usato anche con un compimento retto dalla particella In, indicante la materia o la cosa in che si legano. –


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Esempio: Fior. Agric. Met. volg. 127: Perch'ella (una cassa) è quadra, però si lega e strigne con tre piastre quadre di ferro, ed oltre a quelle, per tutto si fortificano con ottime spranghe di ferro.


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Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 2: La parola divina è come un innesto che ci dispone a dar frutti di vita eterna. Ma l'innesto non lega, se l'albero noi riceve con sofferenza (qui per similit.).


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Esempio: Soder. Cult. Ort. 147: La lattuga di Spagna che ha quelle foglie lunghe, si fascia di paglia quando è cresciuta quanto ha a ere scere, e poi si lega e si ricuopre con la terra.


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Esempio: Galil. Op. X, 288: Non prima che oggi, e ben tardi, si è potuto avere alcuna copia del mio Avviso Astronomico, tal che non ci è tempo da poterne far legare uno per S. A. S.


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Esempio: Bart. D. Ital. 1, 13: Ed ho io a morire con questo desiderio, ma niente più che in fiore e in promettere quel frutto, che ancor dopo tanti anni non lega, e già dovrebbe esser maturo?


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Esempio: Giacomin. Nobilt. lett. 59: E questo maggiormente avviene nelle materie morali, dove non sono, come nelle mattematiche, ragioni necessarie, e dove ciascuno giudica secondo che con lo affetto, il quale, siccome disse Dante, lega lo intelletto, è disposto a crederei.


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Esempio: Fr. Giord. Pred. 2: Tutti generalmente, i giusti ed i peccatori, siamo sotto alcuni legami.... Grande cosa è a dire che mi lego io medesimo: bene è così. Anzi tu medesimo se' quegli che in tutte le cosa principalmente ti leghi.


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Esempio: E Bart. D. Op. mor. 23, 376: Nè, perciò che de' cento fiori di cotali sue speranze, non ne giungano a legare i dieci, e di questi non maturino i frutti per la metà, trascurasi l'usare ogni industria, sostenere ogni fatica, ec.


77) id: 1419b9c4092f4a6ead07ca860776a4ae)
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 34: L'aria imprigionata in quelle minutissime bolle (di spuma) tanto le gonfierà, che finalmente, rompendo quel velo sottilissimo che le circonda, verrà a liberarsi e interamente separarsi dall'acqua, la quale ripioverà sull'argento, sciolta da quel finissimo spargimento d'aria che la legava in ispuma.


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Definiz: § XXII. Legare, riferito a libro, e simili, vale Cucirne insieme i fogli, o i quaderni, c fermarvi sopra una coperta di carta, cartone, pelle, pergamena, od altro; ed usasi anche con un compimento indicante la materia adoperata per la coperta, o la varia foggia della legatura. –


79) id: 979c4f7483164402908685138c8437f5)
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 75: Sarà bene che dalla facciata di fuori a quella di dentro si mettino, non troppo rade, alcune pietre ordinarie che abbraccino tutta la grossezza del muro insino alle corteccie, e che le leghino scambievolmente insieme, acciochè i gittativi ripieni non spinghino le sponde delle corteccie.


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Definiz: § XXV. Legare, Term. degli Architetti e muratori, vale Mettere, nella costruzione delle muraglie, pietre, mattoni, e simili, di tal grandezza, che abbraccino tutta, o in parte, la grossezza del muro, in modo da renderlo stabile; Collegare, Congiungere, Tenere unito, con leghe od altro, un edificio, o le varie parti di un monumento fra loro; detto anche di ciò che serve a collegare. –