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20) Dizion. 5° Ed. .
CICISBEO
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pag.18



1) id: 260e99b90d1240359ecf0e49fd7a65ba)
Esempio: Capor. Rim. 116: O cicisbei, di quanto mal cagione In ogni etade foste, in ogni loco!


2) id: ee662add1f074fcb878e84456bc4de1e)
Esempio: Saccent. Rim. 1, 161: La mia figliola I cicisbei se gli ha a tener lontani.


3) id: 0c977acb499e44439969866be56c200e)
Esempio: Fag. Rim. 5, 151: Porta poi pendente al fianco Famosissimo spadino,... Da cui ciondola un galano Di disegno sovrumano, Merlettato, D'auree fila trapuntato, Vago, inutile trofeo, Che si chiama cicisbeo.
21) Dizion. 5° Ed. .
GANIMEDEO.
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pag.57



1) id: 6041caa32d384dbfb42018c9bb59a265)
Esempio: Crudel. Rim. 67: Greco marmo intenerito In gentil fianco adoneo, Greco marmo ammorbidito In bel.... ganimedeo.
22) Dizion. 5° Ed. .
ALTRO.
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pag.407



1) id: d9ad9ee03b204588a73cbc7163bddf0d)
Esempio: Petr. Rim. 1, 3: Quand'era in parte altr'uom da quel ch'io sono.


2) id: 4a8266f42e034c569e419b2b2e685b30)
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 306: Cose, non ch'altro, da fare stomacare i cani.


3) id: f52ed87783024e4ca5421b617ad6e2be)
Esempio: Dant. Inf. 3: I' vegno per menarvi all'altra riva Nelle tenebre eterne in caldo e in gelo.


4) id: 8d24e17179dd493eb9b59e623d19b89e)
Esempio: Poliz. Rim. 1, 94: E voi altri, miei figli, al popol Tosco Lieti volgete le trionfanti ale.


5) id: b9cd56b0c7ad467a997ad4f85eaa3320)
Esempio: Petr. Rim. 1, 210: Ond'io non pote' mai formar parola, Ch'altro che da me stesso fosse intesa.


6) id: 7fe82b66880f43529d289a989ef8fe94)
Definiz: § II. E pure in questo significato, ma indicante reiterazione. −


7) id: eb47194f52dd42aea297265f86ee730e)
Definiz: § XI. In forza di Sostantivo, vale Altra cosa, Cosa diversa. −


8) id: 45dbcbf79ff8420a951c1bdbe85e9421)
Esempio: Petr. Rim. 1, 49: Io non penso udir cosa giammai, Che mi conforti ad altro, che a trar guai.


9) id: 7624ed579a424d64b6ae3d2497f9d912)
Esempio: Petr. Rim. 2, 142: Sopra gli omeri avea [Amore] sol due grand'ali Di color mille, e tutto l'altro ignudo.


10) id: 6c237654d890496197ec528bbf494e8b)
Esempio: E Petr. Rim. 1, 183: Altro amore, altre frondi ed altro lume, Altro salire al ciel per altri poggi Cerco.


11) id: 165dc577ff1244bd8787f133489cf129)
Esempio: E Machiav. Comm. 159: Minaccia, non che altro, di cacciar fuoco in casa.


12) id: 43d8fb52b40f4033b00384d5c054dc0c)
Esempio: Cronichett. Mannell. 62: L'altr'anno, essendo console Flamminio, sì andò anche in Lombardia a conquistare.


13) id: dc37c00cc0d4421d94f7808cdb988526)
Esempio: Guicc. Stor. 1, 124: Non avere in tempo alcuno la città di Pisa ottenuto grandezza in terra ferma, anzi non avendo mai, non ch'altro, potuto dominar Lucca, città tanto vicina.


14) id: 33d697deaf674bbda9fb0a3facae387f)
Esempio: Fag. Comm. 2, 331: Non mancherebb'altro! esser visti fuori in coppia; che direbbon le genti?


15) id: 10b6f929ccf34b99abef9a3e3cd65601)
Esempio: Bocc. Decam. 1, 69: Altri, in contraria opinion tratti, affermavano il bere assai.... esser medicina certissima a tanto male.


16) id: 21b45b044fc94c84b4c715cf4739a7c4)
Esempio: Senec. Pist. 284: Colui non è giusto, a cui in questa vertù piace alcuna cosa altro che lei solamente.


17) id: f52d4e13c93e44969867814e52d62593)
Esempio: Salv. Avvert. 1, 147: I lor vocaboli metter non si possono in iscrittura, poichè non sono, non ch'altro, articolati.


18) id: ce56db39dec74fcfa0e5cfcaa16eddb2)
Esempio: E Fag. Comm. 2, 331: Non mancherebb'altro! esser visti fuori in coppia; che direbbon le genti? Questa sarebbe l'altra!


19) id: c96e1ce64ac34a2397fb0a19ccb1fda8)
Esempio: Condiv. Vit. Buonarr. 29: Tornato a casa Michelagnolo, si metteva in ordine per andare senz'altro a Firenze, quando sopravvenne Accursio.


20) id: d1bc0fe811e9409fbc41715bd05f6a2f)
Esempio: E Dant. Purg. 20: Veggio in Alagna entrar lo fiordaliso, E nel Vicario suo Cristo esser catto, Veggiolo un'altra volta esser deriso.


21) id: 87ce5a425520466399a3d920b6ebf4f2)
Definiz: § XIII. Quindi Ben altro, Tutt'altro, vale Ben altra cosa, Tutt'altra cosa. Ed in questa forma, che ha maggior forza, usasi anche adiettivamente. −


22) id: a27244d1eb884a7a8040ea945a54e89f)
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 26: Dubito che la conversazione di voi altri lo tratterrà tanto, ch'io me ne tornerò prima in costà.


23) id: 6ccaa6bc31824c99b9ba24b304fb82ef)
Esempio: Bocc. Decam. 2, 83: S'avvisò questa donna essere di lui innamorata, quasi altro bel giovane, che egli, non si trovasse allora in Napoli.


24) id: 353fea0d851544cc9baaca47479754d6)
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 1: Lasso! io mi doglio e affliggo in van di quanto Dissi per ira al fin de l'altro canto.


25) id: 6d26f16892ac42c79da9911f3c4312a8)
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 39: Gradasso.... narra, Che fu in Soria a un castel mio prigioniero, Ed è pur d'altra fama che Ruggiero.


26) id: 65227fad803b49219e7fe25dd53c5a2f)
Definiz: § V. Quindi i modi L'altro giorno, L'altr'anno, per indicare indeterminatamente Uno dei giorni o degli anni immediatamente anteriori a quello in cui si parla. −
23) Dizion. 5° Ed. .
CUCCIA
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pag.1042



1) id: 3c095c10078f48dfbcff4a485a81dadb)
Esempio: Bellinc. Rim. F. 2, 138: Andar parrami in bucintoro e 'n cuccia.


2) id: 9142ded3cd7241e08cacd2d31711ae9b)
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 134: Quantunque il sonno ne venisse a volo, E la cuccia mancasse di difetti.


3) id: e8c2531686cd4069adca41000598e7c8)
Definiz: § II. Andare a cuccia, dicesi del cane, tanto per Andare a giacere nella cuccia, quanto per Accovacciarsi in qualunque altro luogo.


4) id: 1bcc44533ef54c048606ee1a5366e3a7)
Esempio: Buonarr. Descr. Nozz. 5: Collocossi Sua Maestà e seco il Gran Duca sotto altro baldacchino in forma di cuccia con bianche cortine.
24) Dizion. 5° Ed. .
BUTTARE
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pag.334



1) id: c1727bb4a2534ba6bc918975afd70036)
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 82: Lo minaccia di far buttare in fiume.


2) id: 937d4394d3494811a0d87e4edaa8720f)
Esempio: Fag. Rim. 6, 110: Aganippe a bigon sempre acqua butta.


3) id: d5b808ad78464722b7756888fc732370)
Esempio: Fag. Rim. 3, 211: Ah! che con tal bertuccia il tempo butta.


4) id: 7473bca13890436aae47fdd29bdcc8ea)
Esempio: Fag. Rim. 6, 226: Cena, e a dormir senza pensier si butta.


5) id: dd6bbc7e2df04f739b2b325df2d51be5)
Definiz: § XXIV. Buttare in occhio, lo stesso che Buttare in faccia; ma meno usato. –


6) id: 9ff401f46a604cb692990f0d1ff6e514)
Esempio: Cas. Rim. burl. 1, 16: Sempre ti butta in occhio io feci, io fui. Ben si può dir, Pandolfo mio gentile, Chi s'innamora, oh poveretto lui!


7) id: ec6f2e50a4c14796ae95b1283ec35635)
Esempio: Fag. Rim. 3, 44: Or ch'ha da far? bisogna che si butti A fare il sordo.


8) id: c17fc6c989e14d1d9a03e8c13b32191e)
Esempio: E Fag. Rim. 5, 217: Creder certo mi fai tu Che a questo tu ti butti Per voler piacere a tutti.


9) id: 615e8dd2f24647ebaa8b832b6442db2c)
Definiz: § XI. Buttare, in forza di Neutr., dicesi di Fonti, Vasi, e anche d'altro, per Mandar fuori il liquido o qualunque altra cosa che abbiano in sè.


10) id: 2ffb84c014e149fa84efb9451dde48cd)
Esempio: Tocc. Lett. 3: In somma, ve lo butterà giù S. Francesco di Sales.


11) id: c971b61ac12c425381cd66c669bbf0b7)
Esempio: Ner. Art. Vetr. 45: Decantavo l'acque, e la residenzia in fondo buttavo via.


12) id: 23c2df87e22449bb8f49747a9f544edf)
Definiz: § XXII. Buttar giù dicesi anche tanto in senso proprio che figurato, per Inghiottire, Mandar giù.


13) id: 6097d5f4ac8344eca5811778a23b56f4)
Esempio: Albizz. L. Ragion. 11: Questa è onorata proposta, e butterebbe in capo all'anno molti centi di scudi.


14) id: 0f8032ac94344ff9aad397c60fd4141a)
Definiz: § XII. Figuratam. e in modo familiare dicesi Di chi somministra altrui, all'uopo, specialmente danaro; come per es.:


15) id: 527e290a07a94776936d5494219a8a87)
Definiz: § XXVII. Buttarsi giù, dicesi per Piegarsi molto verso terra, ed anche Stendersi in terra, letto e simili. –


16) id: 077ca19cc558427ba56ac6eb243fe564)
Esempio: Lipp. Malm. 2, 73: Così nel mezzo a tutta la pancaccia.... la sua caponeria gli butta in faccia.


17) id: 112ea8993ac44ae19f3a8445e1e2ef0b)
Esempio: Bern. Orl. 5, 36: Ch'altro piacer non s'ha dall'uomo ingrato, Se non buttargli in occhio il ben servire.


18) id: fbb50102889d4a42a14cd9c2b7d1f9a8)
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 115: Indi si buttò supina [la lucertola], e in tale stato dopo alcuni boccheggiamenti morì.


19) id: 2e808457f2ab4bd4871cebb55bc49c6a)
Esempio: Casott. A. Celid. 3, 43: Buttare il suo e mettersi in spesacce, Ma è forse questo come bere un uovo?


20) id: 867c9dd4359f4e988f071703e39e88a6)
Definiz: § XXIII. Buttare in faccia, vale Rinfacciare, Rimproverare, e anche Fare altrui una risposta, una obiezione con una certa eccessiva franchezza o asprezza di modi. –


21) id: a05daca3a6cc4fb88d005a8e13f28375)
Definiz: § XXVIII. Buttarsi giù, dicesi anche del Porsi in letto per malattia grave e per lo più mortale, e anche figuratam., per Perdersi d'animo, Avvilirsi.


22) id: df318d742204419cb736656a361b23e7)
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 125: A un sozio il quale.... alquanto facea doglianza di non essere punto a parte ne' discorsi che sopra queste elezioni di questo tempo ogni anno è costumato per alcuni di fare, fu buttato in faccia che ciò non era necessario.
25) Dizion. 5° Ed. .
INTRESCARE.
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pag.1127



1) id: e5d7314fab1a4de5bc8f24da408c38b8)
Esempio: Sacch. Rim. G. 33: E perchè qui m'intresco.... in questo fiotto, ec.


2) id: 6f7b6a0991574c71b5c384bdde03ec49)
Definiz: § II. Att. Per Intrigare, Avviluppare, e simili, in senso figurato. –


3) id: c82db01251d54b5599d98f23a8bad595)
Esempio: Borgh. V. Lett. IV, 4, 223: Ed avendo considerato tutto in questo poco agio, così come egli è intrescato da molti e molto fastidiosi pensieri, quanto a me, mi risolverei in quel che voi vedrete appresso, rimettendomene però a chi più ne sa.
26) Dizion. 5° Ed. .
FOROSETTA.
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pag.358



1) id: e263fc048b664bf19da47fd0300d6238)
Esempio: Cavalcant. Rim. 21: Era in pensier d'amor, quand'io trovai Due forosette nove.


2) id: 6143b7759c134284a36b7a82e02a8216)
Esempio: E Cavalcant. Rim. appr.: Deh, forosette, non mi aggiate a vile.


3) id: 6eabcac060704893b5f4f5f06a44d585)
Esempio: Tass. Amint. 2, 2: Nè sì spesso Le nostre forosette aveano in uso D'andare alla cittade.
27) Dizion. 5° Ed. .
ASSENZA, e talvolta ASSENZIA.
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pag.774



1) id: ce6486649f2c4a2d92605e60825f37b9)
Esempio: Sacch. Rim. M. 512: Che le più volte lodano in presenza, E biasiman come sono in assenza.


2) id: 53bd9339fbfb430da1d9d57377700431)
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. 12: Ma se fia ver che per assenza mai Mia fedel servitù vi sia in oblio,.... Vi lascio in pegno il cor.


3) id: 3132db5eaaff49afb59a1fab15f16f80)
Definiz: § In assenza d'alcuno, vale Essendo, Stando alcuno lontano. –


4) id: cc511ced652542769cdf62c1b89c835a)
Esempio: Pulc. L. Morg. 22, 121: Sempre chi piglia i lioni in assenzia, Vedrai che teme d'un topo in presenzia.


5) id: 6fab57ccd0324903b08d9a0cdd1c5040)
Esempio: Machiav. Stor. 1, 30: I Romani in questi tempi, per l'assenza del papa,.... avevano ripreso in Roma alquanto di autorità.


6) id: ef28f57d9bc8474284c10a1067d4d906)
Esempio: Vill. M. 2, 82: Morì nel regno in assenza del padre.


7) id: 00200771e09f4a758f4f9f36c7f077e7)
Esempio: Sassett. Lett. 266: Altri in assenza mia fecero già i miei negozj, non conforme all'ordine.
28) Dizion. 5° Ed. .
CEPPAIA
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pag.759



1) id: 019903a739ac4118806c0caa25c236e4)
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 9: Che fanno, salendo, ramo in sul troncon principale, abbarbicato in su la ceppaia.


2) id: 029477bf4e0246559afa58b8274e1bc9)
Definiz: § II. E per similit. e in ischerzo. –


3) id: 4b00a9d5aa484431acef745a6cc028a9)
Esempio: Targ. Viagg. 3, 36: Da non si lasciar alzare in albero, ma di tanto in tanto tagliarsi rasente terra, affinchè facciano ceppaie vaste.


4) id: f453bca4f99346e198969b8c3f860054)
Definiz: § IV. Tenere a ceppaia, detto di albero, bosco ec., vale Tenerlo in modo, tagliandolo ogni tanto a fior di terra, che metta un gran numero di germoglj intorno al ceppo. –
29) Dizion. 5° Ed. .
ALLARMARE.
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pag.362



1) id: 3068579156ec450180ede5e17a7e2f9a)
Definiz: Att. Mettere in apprensione, in agitazione, in tumulto.


2) id: 0698ae99f9ad43c7a80fcba4a6c587f1)
Definiz: § Neutr. pass. allarmarsi Mettersi in apprensione, Spaventarsi. −


3) id: 189bf7c66c524f6aa6a9c9e61ab1e6c2)
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 283: Ricredetevi omai, bugiardi e stolti, Nè più in errore involti, D'un falso onor la gelosia v'allarmi.
30) Dizion. 5° Ed. .
ATTORNO, che anche A TORNO disgiuntamente si scrive.
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pag.835



1) id: e64e1b0ac0854608bf0cd41f4fa4f423)
Definiz: Avverb. In giro, In cerchio. –


2) id: bd6f8ed5d497466e85c60d2c2b187b69)
Definiz: § IX. E in forza di Preposizione. –


3) id: eb815ff45f474b09869940e17eff4034)
Esempio: Petr. Rim. 2, 275: Il cuor, che mal suo grado attorno mando, È con voi sempre.


4) id: 94146ee435764e8a918bb5b1bc540080)
Definiz: § I. E usato anche in forza di Preposizione, per Intorno. –


5) id: dd90325e08404e5db22949bc300eab96)
Esempio: Petr. Rim. 1, 296: Non vede un simil par d'amanti il sole, Dicea ridendo e sospirando insieme, E stringendo ambedue volgeasi attorno.


6) id: 603230f51be9497dabf7454effa860ba)
Definiz: § II. Attorno, vale anche Qua e là, In varj luoghi: onde i modi Andare attorno o Mandare attorno, per Andare o Mandare qua e là, in varj luoghi. –


7) id: eb08ba30418a43688deae09ebc0ad247)
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 323: Trovarsi in quella lega Pisa ed Arezzo ed alcuni altri signorotti e baroncelli d'attorno.


8) id: 156078529f5d484ca90ccddc907e8c14)
Esempio: Cresc. Agric. volg. 161: Da lasciar sono i sermenti, ma non attorno al duro, nè in sommo, perocchè questi, come pampinarj, men fanno frutto.


9) id: 4d3d9ffc03654f878a67460a5caf80bb)
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 54: Capitò il primo giorno a una badia, Che buona parte del suo aver dispensa In onorar, nel suo cenobio adorno, Le donne e i cavalier che vanno attorno.
31) Dizion. 5° Ed. .
AFFOLLATAMENTE.
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pag.271



1) id: eb29d7a50ca74a02ae018e35b329ccff)
Definiz: Avverb. In folla, In furia. −
32) Dizion. 5° Ed. .
IN SACRIS.
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pag.895



2) id: 02dbdade373340b49c6798b59f59bad3)
Esempio: Mann. Ist. Decam. 41: Azione la quale però disdice assai meno ad uno, come egli, che non era in sacris.


3) id: 44e6326b7ab74b90913dee8e7e20816a)
Definiz: Locuzione latina ed ellittica, la quale usasi per lo più coi verbi Essere in sacris e Entrare in sacris; e significa che un cherico ha ricevuto, o è per ricevere, gli ordini sacri o maggiori, il primo dei quali è il suddiaconato. –


4) id: c81921cc86d9406ab6b9832f908b02db)
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 370: Io però non so che mi dire, quando rimiro alcuni mettersi in posto di entrare in sacris (cioè di giurare a Dio con voto solenne che vogliono viver casti), e fin allora non avere imparato punto nè il modo di riparare le tentazioni, nè l'arte di ributtarle, con tenere a freno l'ardita concupiscenza.


5) id: 44361f72e7334fe0a53ae57477f8716b)
Esempio: De Luc. Dott. volg. 1, 88: Questi religiosi professi.... sono senza dubbio esenti totalmente dal fòro e giurisdizione de' principi secolari, nell'istessa maniera che sono li chierici in sacris.
33) Dizion. 5° Ed. .
AVVITIRE.
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pag.902



1) id: 7f6ea006c4dc44029f81ebcd6be06b84)
Definiz: § In proverbio. –
34) Dizion. 5° Ed. .
IN PARTIBUS.
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pag.886



2) id: b6a4f703a9af4574b6c394d6174e4f0f)
Definiz: Locuzione latina, propria della Curia romana. Usata a maniera di aggiunto, e col compimento in partibus Infidelium, espresso o sottinteso, serve a denotare un titolo d'onore, senza rendite corrispondenti e senza obbligo di residenza, concesso a Patriarchi, Vescovi e Abati, su Diocesi o Chiese in paesi occupati dagl'Infedeli.
35) Dizion. 5° Ed. .
IN PRIMIS.
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pag.886



2) id: f59760d9007a4618bfa32d003d8b11f2)
Esempio: Fag. Rim. 4, 34: Or vi dichiaro ogni sua parte oscura: In primis quella volpe barbalacchia Questa qui del Fagiuoli è la figura.


3) id: 76fa9c70aaef454489b04b992f21d6cb)
Definiz: Locuzione avverbiale latina, propria del linguaggio familiare, e corrispondente a In prima, In primo luogo, Primieramente, Prima di tutto. –


4) id: ebfcac9b28ce4790a46d1afa66cb3536)
Esempio: Giust. Vers. 267: In primis et ante omnia, Sappia che ec.


5) id: 17257568d4874535a5de6fc1a8c8f055)
Esempio: Panciat. Scritt. var. 86: In primis è vietato Di non portar mai spada.


6) id: e3eb06227ede4a13a49024343edeb666)
Esempio: Guidicc. Lett. 73: Sua Maestà, si come più del solito mi par anco desideroso della pace, ed in primis star in buona convenienza con Sua Beatitudine, così ec.


7) id: fdc02d8a46df423fba684ee8ab9845e8)
Esempio: Med. Lett. 1, 354: In primis, mi rallegro con Vostra Signoria che ella continui a star bene.


8) id: db9f688a13fb463bb05ff89e73143bd0)
Definiz: § Quindi la maniera, pur familiare e scherzevole, In primis et ante omnia, spesso usata per cominciare con una certa solennità il discorso; la quale denota: Per cosa, o Come cosa, principalissima, e da premettersi a ogni altra. –


9) id: 0b08dac96755431cb08132a1ae395cce)
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 182: Questo libro a mio padre ho dedicato Sol per mostrare a chi lo conoscea, Ed a lui in primis, quanto gli sia grato.... D'avermi dato i mezzi, grazie a Dio,... Di guadagnare, e vivere col mio.
36) Dizion. 5° Ed. .
IN PRISTINUM.
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pag.886



2) id: 775f604fbf10465d94e5579ffba8de8d)
Definiz: Locuzione presa dal latino In pristinum statum, la quale significa Nello stato o grado di prima; ed usasi coi verbi Rimettere in pristinum, Ridurre in pristinum, Restituire in pristinum, e simili. –


3) id: 2ca8a3d66a75494188d8c72acbbf321b)
Esempio: Grand. Relaz. Fucecch. 165: È necessario per tale effetto, o ridurre tutte le cose in pristinum, come stavano avanti..., ovvero (giacchè il fatto è fatto, ed è impossibile a distruggerlo) converrebbe ec.
37) Dizion. 5° Ed. .
IN DECRETIS.
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pag.547



2) id: 93ecebcca71347858b14437a96630a17)
Esempio: Fag. Rim. 4, 254: Sarò vostro umil servo riverente: Stiamo in decretis, voi colla balestra, lo con tener vostri ricordi a mente.


3) id: f67ffc7dfe3e45a88ee14b21b9176f06)
Definiz: Locuzione tratta dal latino, e che usasi familiarmente nella maniera Stare in decretis, la quale significa Contenersi nei termini della convenienza, del decoro, del dovere, e simili; e altresì Usare sobrietà mangiando e bevendo. –
38) Dizion. 5° Ed. .
IN SOLIDUM.
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pag.940



2) id: bcab89f132c945c3b34e41c563948e71)
Esempio: Legg. Tosc. 3, 55 t.: Caschino, ciascheduno respettivamente ed in solidum un pagamento bastante, in pena di scudi 50 per qualsivoglia instrumento, o altra delle sopradette disposizioni e scritture, in che fusse stato trasgredito.


3) id: d6b45df33b6b4bc6a11a15a5174714db)
Definiz: Maniera avverbiale, formata dal latino, che significa Interamente, Per l'intero; e dicesi nel linguaggio dei Legali allorchè ciascheduno degli obbligati resta tenuto per tutta la somma. In solido, Solidalmente. –
39) Dizion. 5° Ed. .
IN FUSTIBUS.
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pag.766



2) id: 595557cdd91a42288fff86014b9dc6e8)
Definiz: Locuzione formata di voci latine, e usata scherzevolmente coi verbi Essere in fustibus, Vestirsi in fustibus, Mettersi in fustibus, a significare L'essere o Il mettersi alcuno in gala, in acconciatura elegante, e simili.