Lessicografia della Crusca in rete

Volume 3 - Dizionario 5° Ed.
140) Dizion. 5° Ed. .
CONCITTADINA.
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pag.341

CONCITTADINA.
Definiz: Femm. di Concittadino. –
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 4, 2: Nè perch'io guardi là palazzi regi Ornar consorti, o mie concittadine, Delle ricche opulenze del Magorre.

141) Dizion. 5° Ed. .
CONCITTADINO.
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pag.341

CONCITTADINO.
Definiz: Sost. masc. Colui che appartiene alla medesima cittadinanza; ed usasi più specialmente in unione di un adiettivo od altro aggiunto possessivo. –
Esempio: Giulianell. Mem. Intagl. 160: Volli ancora, che questi Toscani elogi uno stimolo fossero ai moderni intagliatori, ed in ispezieltà agli Italiani ed ai miei concittadini.
Esempio: Paolett. Append. 2: Ne' miei pensieri sopra l'Agricoltura,... la verità, la ragione, l'esperienza furono le mie guide; il fine ch'io mi prefissi, non altro che il vantaggio della mia patria, e la comune felicità de' miei concittadini.

142) Dizion. 5° Ed. .
CONCLAVE.
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pag.341

CONCLAVE.
Definiz: Sost. masc. Luogo dove si rinchiudono i Cardinali a creare il Pontefice.
Dal lat. conclave, Stanza, od Appartamento, da chiudersi a chiave. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 378: E crebbe tanto questa opinione, che [il Papa futuro] fosse S. Piero in Vincula, che avanti si serrasse il conclave si dava sopra di lui novanta per cento.
Esempio: E Machiav. Pros. stor. pol. 6, 380: Questa creazione e pubblicazione è stata straordinaria, perchè hanno fatto questo Papa a conclave aperto; e subito convenuti insieme, che era circa mezza notte, lo mandarono fuora a pubblicare.
Esempio: Fag. Rim. 1, 101: Sonmi abbattuto al gran fracasso, Che fassi in fabbricare il gran conclave, Dopo che il Papa lascia Roma in asso. O qui diluvian sì l'assi e le trave, Che si fa (dir si può) 'n un batter d'occhio Tutta di Pier la maestosa nave.
Esempio: E Fag. Rim. 1, 102: Andate in fonderia, e lì pigliate Una di quelle scatole o cassette, Per riporvi i rimedj fabbricate. Vedete quelle divisioni strette?... Così è 'l conclave, pare a me, composto, D'una scatola in vero un po' maggiore In spartimenti simili disposto.
Definiz: § I. Per l'Adunanza stessa dei Cardinali rinchiusi nel conclave, a fine di eleggere il Pontefice. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 375: Essendo Roano occupatissimo su questa entrata del conclave, non ci può attendere.
Esempio: Cas. Pros. 3, 64: Per non li perdere affatto [i loro voti] per li conclavi futuri, hanno simulato di approbare.
Esempio: Salvin. Disc. 3, XXVI: E ne' tre ultimi conclavi.... co' i sopraddetti titoli (di segretario del Cardinal de' Medici e di Cosimo III, fu) conclavista.
Definiz: § II. Nel conclave del tal Papa, vale Nel conclave nel quale fu eletto il tal Papa. –
Esempio: Dat. Lepid. 139: Il medesimo nel conclave d'Innocenzio X, quando il volgo di Firenze faceva pontefice il Cardinal decano Medici, disse ec.
Definiz: § III. Adunare il conclave, vale Adunare il collegio dei Cardinali, affinchè questi, rinchiusi nel conclave, eleggano il Pontefice.
Definiz: § IV. Entrare in conclave, vale Adunarsi e rinchiudersi nel conclave a creare il Pontefice; dicesi dei Cardinali, ma estendesi anche ai loro conclavisti. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 370: Le esequie finiscono oggi, e domani doverebbono entrare in conclave.
Esempio: E Machiav. Pros. stor. pol. 6, 372: Questi Cardinali vogliono che le genti forestiere eschino di Roma sull'entrata loro in conclave.
Esempio: E Machiav. Pros. stor. pol. 6, 375: Avendo deliberato questi signori Cardinali di entrare domani in conclave, hanno fatto forza che questi soldati.... si eschino di Roma.
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 218: Per ristoro, avendo trovato il Papa morto, mi conviene entrare in conclave.
Definiz: § V. Stare in conclave o Essere in conclave, vale Stare o Essere rinchiuso nel conclave a creare il Pontefice. –
Esempio: Red. Lett. 1, 226: Ha avuto a pensare a fare il Papa, giacchè è stato in conclave a servire il signor Cardinale de' Medici suo padrone.

143) Dizion. 5° Ed. .
CONCLAVISTA.
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pag.342

CONCLAVISTA.
Definiz: Sost. masc. Ciascuno dei due familiari, cherico e laico, che ogni Cardinale conduce e tiene seco in conclave. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 379: È tornato... un servitore del Vincula,... e mi dice avere avuto dal conclavista di detto S. Piero ad Vincula cinque polizze, l'una dietro all'altra, significative dell'unione de' Cardinali a farlo papa.
Esempio: Car. Lett. Farn. 1, 205: Desidero che Vostra Signoria reverendissima pigli questo assunto di fargliene una parola, che come buon compagno e conclavista, Sua Santità farà ogni favore.
Esempio: Adr. G. B. Stor. 750: Diecimila [ducati] volle [il nuovo Pontefice] che si distribuissero a' conclavisti, e altri e tanti.... a' suoi camerieri ed a molti Cardinali meno abbienti.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 449: Insieme si provvedesse, com'erasi fatto intorno a' Cardinali e a' lor conclavisti, anche intorno a' ministri de' Principi.
Esempio: Dat. Lepid. 140: Disse che i frati di Santo Spirito, uniti co' Buonomini, avevano fatto papa il Ganucci, e conclavisti erano stati il Pandolfini e 'l Buonaparti.
Esempio: Salvin. Disc. 3, XXVI: E ne' tre ultimi conclavi.... co' i sopraddetti titoli (di segretario del Cardinal de' Medici e di Cosimo III, fu) conclavista.

144) Dizion. 5° Ed. .
CONCLUDENTE e CONCHIUDENTE.
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pag.342

CONCLUDENTE e CONCHIUDENTE.
Definiz: Partic. pres. di Concludere e Conchiudere. Che conclude o conchiude.
Lat. concludens. –
Esempio: Baldin. Lett. Pitt. 12: Nel Bassano (pittore) si veggon colpi sì franchi,... sì disprezzati, e concludenti insieme la sua intenzione, che nulla più.
Definiz: § I. E in forma d'Add. Atto, Valevole, a provare in modo chiaro la verità, o l'assunto, di checchessia. –
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 3, 13: Argomento, pare a me, concludente.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 5, 3: Inteso chiaro, N'uscirà concludente la ragione.
Esempio: Instr. Cancell. 7, 396: Il capo di casa ne produrrà giustificazione concludente.
Esempio: Pallav. Tratt. Stil. 168: Errerebbe nello stile insegnativo, chi recando un documento ancorchè vero, s'allungasse in simili prove false, quantunque ingegnose, e quantunque da lui non apportate per conchiudenti.
Esempio: Red. Esp. Insett. 119: Non v'è motivo, nè conghiettura, nè prova, nè ragione concludente.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 205: Non mi pare che abbiamo conchiuso poco, mentre abbiam dato a divedere il perchè non sieno concludenti le ragioni usate sin'ora.
Esempio: Targ. Viagg. 8, 289: A Monsoglio.... s'incontra la più concludente dimostrazione che la rena e la creta sieno state posteriormente depositate.
Definiz: § II. E in forza di Sost. Ciò che ha forza o virtù di concludere; ma non si usa che nelle maniere Dire qualche cosa di concludente, Non dire nulla di concludente o Non addurre nulla di concludente, o simili. –
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 368: È affatto superfluo il qui riprodurle, tanto più che voi nulla di concludente adducete contr'esse.
Definiz: § III. E Avere del concludente, Mostrare, o simili, del concludente, vale Avere, Mostrare ec., tanto o quanto, forza di concludere, di provare checchessia. –
Esempio: Rucell. Or. Dial. 3, 5, 217: Sono argumenti che a prima faccia mostrano del conchiudente, ma all'esamine poscia non reggono.

145) Dizion. 5° Ed. .
CONCLUDENTEMENTE e CONCHIUDENTEMENTE.
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pag.342

CONCLUDENTEMENTE e CONCHIUDENTEMENTE.
Definiz: Avverb. In modo concludente o conchiudente, Efficacemente. –
Esempio: Instr. Cancell. 7, 396: Giustificheranno concludentemente la loro impotenza.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 384: Mi par che la conversazione.... l'abbia addestrato assai nel discorrer concludentemente.
Esempio: E Galil. Op. astronom. 4, 266: In oltre dalla minore o maggior durazione poco conchiudentemente s'inferisce un'essenzial differenza (così le buone edizioni antiche; male la citata, conchiudente).
Esempio: Rucell. Or. Dial. 6, 3, 196: Leggasi ciò che a lungo ne favella Platone nel secondo della Repubblica, provando concludentemente Iddio non poter essere mai principio e origine del male, ma sì solamente del bene.
Esempio: Dat. Pref. Pros. Fior. I, 1, 19: Or s'egli è tanto certo esser così malagevole lo scriver in una lingua forestiera, non resta per conseguenza concludentemente provato esser quasi impossibile, non che difficile, lo scriver perfettamente in una favella di già morta?
Esempio: Viv. Disc. Arn. 4: Resta però concludentemente provato, che.... il rialzamento del letto debba seguire per necessità.
Esempio: Nell. Iac. Torment. 1, 14: Mi par di averlo concludentemente provato.

146) Dizion. 5° Ed. .
CONCLUDENTISSIMAMENTE.
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pag.342

CONCLUDENTISSIMAMENTE.
Definiz: Superlat. di Concludentemente. –
Esempio: Magal. Lett. scient. 238: Faranno chiaramente e concludentissimamente vedere che il ponsò del 1711 non fu mai altro che il color di fuoco del 1640.

147) Dizion. 5° Ed. .
CONCLUDENTISSIMO.
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pag.342

CONCLUDENTISSIMO.
Definiz: Superlat. di Concludente. –
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 45: Eccovi il discorso di Aristotile argutissimo e concludentissimo.

148) Dizion. 5° Ed. .
CONCLUDENZA.
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pag.342

CONCLUDENZA.
Definiz: Sost. femm. L'essere concludente, Attezza a concludere, Efficacia; e talora anche L'effetto del concludere; parlandosi di discorsi, argomenti, prove e simili. –
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 311: Averò ne' miei Dialoghi campo.... di mostrare la nulla concludenza degli argomenti assai comuni dell'altra scrittura.
Esempio: E Galil. Comm. ep. 2, 361: Senza uscire de' termini de' discorsi umani, si può assai chiaramente scoprire la non concludenza di quelli.
Esempio: Lett. ined. Accad. Cr. 114: Confesso di non comprendere come altri possa apportare notizie più curiose e ragioni di maggior concludenza.
Esempio: Marchett. Nat. Comet. 36: Il che io a chiunque di ciò volesse e ne facesse di mestiere, agevolmente e con intera concludenza potrei provare.
Esempio: Pap. Nat. Cald. 195: Con poca o niuna concludenza averei infino a qui con V. S. favellato.
Esempio: E Pap. Lett. Fuoc. 3: Vano sarebbe e di niuna concludenza tutto 'l mio ragionamento.

149) Dizion. 5° Ed. .
CONCLUDERE e CONCHIUDERE.
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pag.343

CONCLUDERE e CONCHIUDERE.
Definiz: Att. Stabilire d'accordo e in modo definitivo, Condurre concordemente a capo, a termine, Recare ad atto; detto di parti contraenti o avversarie, e riferito a pratiche, trattati, negozj e simili.
Dal lat. concludere. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 17, 8: La tua fanciulla con parole accorte Conchiugga con Rinaldo questo effetto, Che se a quel Veglio dar crede la morte, Che riarà i prigioni, e tutti i patti Gli osserverai, che in Persia furon fatti.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 421: Le Signorie Vostre.... potranno.... governarsene come parrà loro, considerando così quello che importa il tagliare la pratica, come il concluderla.
Esempio: E Machiav. Pros. stor. pol. 7, 504: Sono adunque le cose in termine, che bisogna o fabbricare, o conchiudere la pace, la quale.... non è da fuggire quando si trovi sopportabile.
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 115: Fu conclusa la triegua fra costoro, Sì come piacque a chi di lor potea.
Esempio: Bern. Orl. 56, 26: Intanto l'orator con riverenza Al Re ed alla donna sua Perodia Parlò sì bene, e fu lor tanto grato, Ch'al fin concluse quel per ch'era andato.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 348: Consentì che.... si conchiudesse la confederazione co' Veneziani.
Esempio: E Guicc. Stor. 4, 13: La quale [capitolazione] innanzi si conchiudesse pochissimi giorni, il Duca di Albania.... s'imbarcò a Civitavecchia.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 247: Concluse il parentado con il Re di Francia, praticato già molto innanzi.
Esempio: E Segn. B. Stor. Fior. 335: Ma il cardinale Salviati si fermò, e scrisse loro, che fussero contenti di soprassedere sino a tanto, che egli vedesse di conchiudere un accordo fra loro, che fu poi conchiuso in tal modo contro alla voglia di Filippo Strozzi.
Esempio: Varch. Stor. 1, 72: Così conchiuse col Vicerè una lega.
Esempio: E Varch. Stor. 1, 79: Lo sollicitavano a conchiudere la pace.
Esempio: Segner. Pred. 113: Volle.... non sol disporre, ma interamente conchiudere il parentado e fermar le nozze.
Definiz: § I. E nel medesimo senso, usato assolutam. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 230: Pertanto io ti dico di nuovo che io sono per udire e intrattenere costoro, ma non mai per concludere contro a quello Stato, se già e' non me ne dessi occasione.
Esempio: E Machiav. Pros. stor. pol. 7, 169: Mandiate loro gli oratori eletti solamente a incontrarlo,... con mandato a concluder seco; e quando arà dipoi concluso con loro, i Fucheri siano obbligati ec.
Esempio: E Machiav. Pros. stor. pol. 7, 235: Dirò bene che quando le si vedranno gagliarde [le genti dell'Impero], voi non sarete a tempo a concludere a questo prezzo, nè con queste condizioni, perchè potete considerare che ora vedendosi l'Imperatore con l'acqua alla gola, è disceso a questo partito.
Esempio: Guicc. Stor. 2, 171: Protestando il Presidente, che la impresa comune non si doveva finire se non comunemente,... non restarono i Veniziani per questo di non conchiudere.
Esempio: Cas. Pros. 3, 146: Quanto al Conte, io mi satisfarei più di lui, che di alcun altro che mi sia stato proposto; e se Monsignore di Volterra potesse concludere, ne avrei obbligo grande a S. S.
Esempio: Cecch. Masch. 1, 2: Or io ho inteso Staman da uno a cui 'l maestro iersera Lo disse, ch'egli ha come conchiuso.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 144: Duo dì fa, voi mi dicesti che Pensavate ch'e' fusse per conchiudere, E darla (la figliuola) al vostro fratello.
Definiz: § II. Per Stabilire d'accordo, Deliberare, cosa da farsi o compiersi; e per estensione, detto di una sola persona, Stabilirla, Risolversi a quella, dopo matura considerazione. Ed è usato anche assolutam. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 368: Sendosi costì concluso che la condotta di Gianpaulo si ratificassi con quelle cauzioni che fussino convenienti.
Esempio: E Machiav. Pros. stor. pol. 6, 409: Sono stati insieme col Papa, Roano, il Duca, Volterra,... per concludere la partita del Duca.
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 13: Concluso ch'ebbe questo nel pensiero, Nuove arme ritrovò.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 20, 27: Vuol ch'ogni nave, che da venti astretta A pigliar venga porto in suo paese, A sacco, a sangue, a fuoco al fin si metta; Nè de la vita a un sol si sia cortese. Così fu detto e così fu concluso, E fu fatta la legge e messa in uso.
Esempio: Cas. Pros. 2, 11: Sia contenta colla sua somma autorità operare,.... che quello che si è concluso per comun comodo, abbia la debita esecuzione prontamente.
Definiz: § III. Per Recare ad effetto, Effettuare, ed anche Finire, Terminare, riferito a disegni, negozj o simili; e si usa pure in modo assoluto. –
Esempio: Machiav. Stor. 1, 67: Il Mosca Lamberti disse, che chi pensava cose assai, non ne conchiudeva mai alcuna.
Esempio: Ar. Rim. 1, 272: Nè meno ancor fu dal timor confuso Quantunque volte per conchiuder venne Ben l'opra quel che ec.
Esempio: Red. Lett. 1, 353: Il negozio de' poponi vernini si concluderà col mangiarmeli quando arriveranno (qui scherzevolmente).
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 161: Si restò in appuntamento, che all'uscire egli di settimana, mi avrebbe mandato qui le sue bazzecole per incassarle; e spero che si concluderà dentro a questa settimana.
Definiz: § IV. E pure per Finire, Terminare, riferito a discorsi; ed altresì Dire in modo breve checchessia per compimento del discorso, o come conclusione delle cose dette innanzi; usato talora in costrutto anche assolutam. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 645: Poi conchiude [il Poeta], come essa luce divina, rimanendo unita, luce (cioè illumina) innumerabili angeli e creature.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 446: E per conchiudere alle Signorie Vostre quale animo sia quello del Papa, si vede, come altre volte si è detto, è di volere in mano sua e in suo arbitrio tutte quelle terre.
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 57: Qui la donzella il suo parlar conchiuse, Che con pianto e sospir spesso interroppe.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 23, 133: Qui riman l'elmo, e là riman lo scudo, Lontan gli arnesi e più lontan l'usbergo: L'arme sue tutte, in somma vi concludo, Avean pel bosco differente albergo.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 314: Or per concluderla, Io ho auto a sodare e promettere, Come tu sai, o infra un dì ec.
Esempio: Red. Lett. 1, 11: Per conchiuderla, metterò qui la mia traduzione dalla favella greca nella latina.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 26, 15: E disse ancor le scellerate trame De' padiglioni e de' barili accesi; E infin concluse, che ciascun soldato Era con Carlo per aria volato.
Definiz: § V. E per Terminare un ragionamento, una scrittura o alcuna parte di essa, cavandone brevemente il sunto, ovvero chiudendola con una sentenza, una formula, e simili; e usasi anche assolutamente. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 142: E conchiude finalmente l'Appostolo: plenitudo ergo legis est dilectio.
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 317: E però la Chiesa sempre conclude le orazioni, le quali fa a Dio Padre, e dice: Per Christum Dominum nostrum.
Esempio: E Cavalc. Esp. Simb. 2, 183: Or dico dunque, concludendo questa parte, che a Dio singolarmente piace lo sagrificio della lode.
Esempio: E Cavalc. Frutt. Ling. 129: E però concludendo questo capitolo, dico che ec.
Esempio: Petr. Rim. 2, 119: Al fin ambo conversi al giusto seggio, Io con tremanti, ei con voci alte e crude, Ciascun per sè conchiude: Nobile Donna, tua sentenza attendo.
Esempio: Pallav. Tratt. Stil. 156: Di tal natura è quel concetto d'un moderno, il quale volendo provare che Fidia avea veduta la Dea scolpita da lui, allor ch'ella comparve al cospetto degli altri Dei, conchiude il sonetto così: Tu pur Dio sei ec.
Definiz: § VI. Per Raccogliere, Ristringere, Riepilogare, in brevi parole, in una formula o sentenza, il sunto di un discorso, di un'argomentazione, di una dottrina, o simili. –
Esempio: Dant. Parad. 30: Se quanto infino a qui di lei (della bellezza di Beatrice) si dice, Fosse conchiuso tutto in una lode, Poco sarebbe a fornir questa vice.
Esempio: E Dant. Vit. nuov. 89: Io poi pensando proposi di dire parole,.... nelle quali io conchiudessi tutto ciò che udito avea da queste donne.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 208: È adunque Superbia, conchiudendo i detti de' Dottori, uno appetito disordinato, o vero un amore perverso della propria eccellenzia.
Definiz: § VII. Più comunemente usasi per Stabilire checchessia come conseguenza, come verità o principio cavato o dedotto da argomenti, ovvero da fatti; dicesi anche di discorsi, ragionamenti e simili, e adoperasi pure in modo assoluto. –
Esempio: Dant. Parad. 8: Sì venne deducendo insino a quici; Poscia conchiuse: Dunque esser diverse Convien de' vostri effetti le radici.
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 117: È bisogno di concludere che sia uno sommo vero, per lo cui cognoscimento si pasca l'intelletto.
Esempio: Senec. Declam. 119: Conchiudono gli uficiali: La concordia, che tu avesti colla giovane, ti giudica colpevole e disonesto.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 32: Mutò sermone, ed in tutta altra guisa che fatto non avea cominciò a parlare, e conchiudendo venne, impossibile essere ec.
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 181: Mi riservo... al tempo, che chiarirà il tutto; ma bene conchiuggo questo, che se lui (il Savonarola) fu buono, abbiamo veduto ai tempi nostri uno grande profeta; se fu cattivo, uno uomo grandissimo.
Esempio: Varch. Boez. 127: A chi pare strano concedere la conchiusione, ragionevole cosa è che egli, o dimostri alcuna delle due proposizioni, che sono andate innanzi,... essere falsa, o pruovi che il congiugnimento di cotali premesse non è efficace a conchiudere necessariamente quello che egli intende.
Esempio: Salv. Avvert. 1, 99: Per ora si conchiugga, che anche nella favella della migliore età.... aveva nella plebe.... certi trasgredimenti di cose gramaticali, che nel parlar pensato non s'ammettevano in alcuna maniera.
Esempio: Dav. Oraz. 471: Io lascio l'altre cose per esser breve, e conchiuggo che ogni cosa può far un'eccellente natura se tu v'aggiugni la diligenza; e l'un'e l'altra in lui (in Cosimo) eran singularissime.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 296: I discorsi da voi fatti, pare che vadano a conchiudere, non essere stata in Dio libertà di crear sole cose insensate, nè pur sole irrazionali.
Definiz: § VIII. E con la cosa espressa, vale Dedurre, argomentando, quella data cosa. –
Esempio: Dant. Conv. 225: Quando dico: Però qual donna sente sua beltade, conchiudo, sotto colore d'ammonire altrui, lo fine a che fatta fue tanta beltade. E dico che qual donna sente per manco la sua beltà biasimare, guardi in questo perfettissimo esemplo.
Esempio: E Dant. Conv. 354: A me medesimo pare maraviglia, come cotale produzione si può pur conchiudere e collo intelletto vedere.
Esempio: Tass. Gerus. 13, 30: Difetto e fuga il capitan conchiuse In lui da quella insolita vergogna.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 162: Come voi, signor Salviati, vi servite di questa sorte di supposizione, io comincerò a non mi maravigliare che voi concludiate conclusioni falsissime.
Definiz: § IX. Pur con l'oggetto espresso, vale anche Dare a divedere, Arguire; detto di cosa. –
Esempio: Dant. Purg. 33: E se dal fummo fuoco s'argomenta, Cotesta oblivion chiaro conchiude Colpa nella tua voglia altrove attenta.
Esempio: Giacomin. Oraz. 65: Il ritrovarsi ne le poesie concetti da diverse arti e varie scienze tratti, non conclude cognizione divinamente ne l'anima infusa.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 109: La gran separazione e lontananza tra essa [Luna] e i corpi celesti, mi par che necessariamente concluda una grandissima dissimilitudine tra di loro.
Definiz: § X. Per Provare, Dimostrar vero checchessia; nel qual senso era più che altro Term. delle Scuole. –
Esempio: Dant. Parad. 24: Questa cara gioia, Sovra la quale ogni virtù si fonda (cioè la Fede), Onde ti venne? Ed io: La larga ploia Dello Spirito Santo.... È sillogismo, che la mi ha conchiusa Acutamente sì, che in verso d'ella Ogni dimostrazion mi pare ottusa.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 659: È 'l silogismo; cioè, è l'argomento, che me l'à conchiusa; cioè, che m'à conchiuso questa conclusione; cioè, che si debbe credere che vero è ciò che crede la santa Madre Chiesa.
Esempio: E But. Comm. Dant. appr.: Dunqua vero è quello che la Santa Chiesa crede e ciascuno catolico; sicchè bene dice l'autore, che è lo silogismo che li à conchiusa la fede.
Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 6: Nessuna altra facultà conchiude cose, che sien contrarie. Solo posson far questo la Dialettica e la Rettorica; perchè l'una e l'altra parimente può persuadere il contrario.
Esempio: Car. Arist. Rett. 6: Nissuna de l'altre arti toglie a concludere posizion contrarie, come fanno solamente la Dialettica e la Rettorica, perchè l'una e l'altra son parimente del sì e del no.
Definiz: § XI. E per Dedurre, Inferire a modo di conclusione; usato anche in forma di Neutr. –
Esempio: Dant. Conv. 348: Dice, adunque, conchiudendo da quello che dinanzi detto è: dunque ogni vertute.... verrà da questa, cioè nobiltà.
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 280: Se.... credi che le anime de' giusti sieno ora in Cielo, parmi che di ciò si concluda, che per contrario le anime degli ingiusti siano in Inferno.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 339: La qual [filosofia] si vede come barbaramente sia oggi scritta ed insegnata da gli altri;... e conchiuggo, che voi siate non solamente dotto e fondato scrittore, ma culto ed elegante e ne l'una e ne l'altra lingua (italiana cioè e latina).
Esempio: Buonarr. Sat. 4, 241: Da quel ch'io ho detto concludo a ragione, Che l'amor de' Signori è fatto a onde.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 35: Si potrà concludere, che ciascuna [copia] sia in que' luoghi difettosa.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 17: Quando nelle storie s'incontrano certe memorie sorprendenti della fertilità straordinaria di alcuni paesi, bisogna innegabilmente concludere, che ciò non deriva da altro, che dalla cura particolare con cui si lavorava e si coltivava da quelli abitanti la terra.
Definiz: § XII. E Neutr. Detto di ragioni, argomenti, discorsi, sillogismi e simili, vale Essere concludente, Provare o Dimostrare l'assunto, Condurre alla debita illazione. –
Esempio: Senec. Declam. 171: La vostra ragione non conchiude contro a me.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 2, 92: Sì che il dire, questo tal solido scende nell'aria, ma giunto all'acqua cessa di muoversi, e però l'acqua più difficilmente si divide, non conclude niente; perchè io all'incontro gli proporrò ec.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 274: L'argomento non conchiudeva per difetto d'una necessaria proposizione, che non s'era mentovata, non che provata.
Esempio: E Pallav. Perfez. Crist. 480: L'argomento è difettuoso d'una necessaria proposizione. La proposizione che vi bisognerebbe perchè ei conchiudesse, è ec.
Esempio: Dat. Vegl. 3, 143: Cominciò il filosofo con silogismi, distinzioni, e termini loicali, a voler mostrare all'anima la verità; ma l'anima, stomacata da siffatti discorsi che niente conchiudevano, s'avvedde che il buon uomo non l'aveva giammai veduta, non ch'egli altrui potesse mostrarla.
Esempio: Magal. Lett. At. 372: Io lo stimo bellissimo e ingegnosissimo [un apologo]; ma, a non v'adulare, ho che concluda pochissimo.
Esempio: E Magal. Lett. At. 374 : Quanto ho detto contro il Caso, conclude poco o nulla.
Definiz: § XIII. E detto di persone, vale Venire da ultimo in un medesimo parere, in una medesima sentenza. –
Esempio: Machiav. Stor. 1, 67: E convenuti insieme con molti altri loro parenti conchiusero, che questa ingiuria non si poteva senza vergogna tollerare.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 40: Detti Salviati hanno mandato qui architettori e maestri, e hanno concluso che in breve [il muro] se n'andrà in terra.
Definiz: § XIV. Vale anche Convenire, Accordarsi con alcuno di far checchessia. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 7, 462: Gli Spagnuoli.... hanno concluso con i Milanesi di avere trentamila fiorini, e partirannosi.
Definiz: § XV. Per Risolversi, Pigliare il partito di far checchessia; detto propriamente di persone che insieme deliberino: ma per estensione riferiscesi anche a una persona sola. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 413: Sono stati insieme con il Papa.... tre o quattro Cardinali,... e hanno per lungo spazio consultato sopra le cose di Romagna, e concluso di mandare uno a Vinegia.
Esempio: E Machiav. Pros. stor. pol. 7, 124: Fecesi questa mattina concistoro:... si concluse di procedere contro Bologna con le censure.
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 15: Quanto in fretta più potea, conchiuse Di navigare a quell'iniquo regno.
Definiz: § XVI. Conchiudere di checchessia, vale Argomentarne o Ragionarne in modo concludente. –
Esempio: Varch. Boez. 127: Se noi della sciagura e disgrazia della pravità e tristizia avemo veramente conchiuso, egli è manifesto quella miseria essere infinita, la quale è certo che è eterna.
Definiz: § XVII. Concluder poco, Non concluder nulla, o simili, dicesi familiarmente di Chi per trascuraggine, o per inettezza, o per altra cagione, non viene a capo, o ci vien tardi, delle cose che dovrebbe adempiere, ovvero non profitta in quelle alle quali attende; ed altresì dicesi di Chi non acquista sufficiente vantaggio in alcuna sua condizione, e più particolarmente rispetto alla salute. E pel contrario diciamo Concludere abbastanza, Concludere assai, e assolutam. Concludere. –
Esempio: Rucell. Or. Lett. 50: So che Vostra Eminenza avrà gran cagione di credermi un uomo che ciarli assai, e concluda poco.
Esempio: Fag. Pros. 29: Meritevolmente si dice, quando si tratta un negozio con gente che nulla conclude: io veggo che costui me la mette in musica.
Esempio: Targ. Osserv. medic. 165: Fino ad ora non mi ha fallito la regola, che [nello spedale] i meno aggravati dal male, i più robusti,... e i più voraci, sono quelli che ci concludono poco.
Definiz: § XVIII. E al modo stesso dicesi anche di cosa, in senso di Non avere essa, o Avere, importanza; Non essere, o Essere, utile, fruttuosa e simili. –
Esempio: Fag. Rim. 3, 107: Se a talun che si succia l'Illustrissimo, Si desse il Molt'Illustre, oh, che accidente! Oh, che disgrazia! Oh, che romor grandissimo! Che la lettera poi nel rimanente, Non abbia senso e non concluda un'acca, Questo qui non importa poi nïente.
Definiz: § XIX. In forma di Neutr. pass. concludersi Figuratam., Raccogliersi, Contenersi, Compendiarsi e simili. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 226: Per li nomi proprj.... ne' quali si conclude tutta la grandezza d'Iddio perfettamente.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 223: In poche sue parole si conchiude infinito senno.
Definiz: § XX. Conchiudere, usato in forza di Sost., e riferito a discorso, vale Fine, Termine; ma è poco comune. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 282: Mille fiate o più aveva la novella di Dioneo a rider mosse l'oneste donne.... Per che, venuto egli al conchiuder di quella,... la reina,.... levatasi la laurea di capo, quella assai piacevolmente pose sopra la testa a Filostrato.

150) Dizion. 5° Ed. .
CONCLUDIMENTO e CONCHIUDIMENTO.
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pag.344

CONCLUDIMENTO e CONCHIUDIMENTO.
Definiz: Sost. masc. L'atto, e altresì L'effetto, del concludere o conchiudere; Ciò che si conchiude, Conclusione; ma è oggi poco comune. –
Esempio: Tratt. Spirit. 65: Del conchiudimento di tutto il Trattato.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 2, 95: Diremo adunque secondo il presente conchiudimento, che il taglio di un rasoio, d'una spada, e d'ogni altro strumento atto a tagliare, non è altro che un filo di punte.

151) Dizion. 5° Ed. .
CONCLUDITORE e CONCHIUDITORE.
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pag.344

CONCLUDITORE e CONCHIUDITORE.
Definiz: Verbal. masc. da Concludere e Conchiudere. Chi o Che conclude o conchiude. –
Esempio: Cavalcant. G. Istor. fior. 2, 176: Costoro erano i conchiuditori de' mercati.
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 4, 98: Girolamo Ruscelli.... muove alcune dubitazioni,... con tutto che veramente egli si mostri osservatore più che concluditore.
Esempio: Buonarr. Descr. Nozz. 1: Il serenissimo Gran Duca.... di tal parentado magnanimo concluditore (qui per Colui che stabilisce, conduce a capo).

152) Dizion. 5° Ed. .
CONCLUSIONALE.
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pag.344

CONCLUSIONALE.
Definiz: Add. Term. de' Legali. Aggiunto di Scrittura conclusionale, e vale Che contiene le conclusioni di diritto e di fatto attinenti ad una data causa.

153) Dizion. 5° Ed. .
CONCLUSIONE e CONCHIUSIONE.
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pag.344

CONCLUSIONE e CONCHIUSIONE.
Definiz: Sost. femm. L'atto e più comunemente L'effetto del concludere; Termine, Compimento, che si dà a pratiche, trattati, negozj e simili, ratificando, nella debita forma, le parti interessate ciò che hanno convenuto. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 282: Degli apparati di questo Signore alla guerra in queste conclusioni di paci, ne sta sospeso ogni uomo.
Esempio: E Machiav. Pros. stor. pol. 6, 320: L'Eccellenza del Duca si obbliga,... fra due mesi dal dì della final conclusion de' capitoli, a curare ec.
Esempio: E Machiav. Pros. stor. pol. 6, 552: Dell'accordo con l'Imperatore ne disse, che era presso alla conclusione.
Esempio: Dat. Lett. 9: Io non le chiederò [le derivazioni toscane] se non quando vedessi il negozio a segno di sicura conclusione.
Esempio: Fag. Comm. 5, 445: Questi son amori superficiali, cortesie amichevoli, corrispondenze sociabili, le quali non hanno per termine necessario uno sposalizio, allo stabilimento del quale molte cose in tal caso sottilmente si ventilano ed accortamente s'esaminano, e molto tempo vi vuole per istabilirne in valida forma il trattato e la conclusione.
Definiz: § I. Per Deliberazione, presa da più persone insieme adunate, intorno ad alcun negozio o partito; e talora anche semplicemente Accordo, Convenzione, intorno a checchessia. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 126: Era necessario che venissero gli Oratori, a volere o fuggire in tutto, o almeno differire, qualche conclusione che si pratica circa le cose di Pisa.
Esempio: E Machiav. Pros. stor. pol. 6, 419: Le Signorie Vostre vedranno per la alligata dei 14 la conclusione che si era fatta fra il Papa, e il Duca, e quelli altri Cardinali; il che tutto fu fatto e concluso, come se ne è poi visto l'esperienza, per dare pasto, e per spignerlo allo andarsene.
Esempio: E Machiav. Pros. stor. pol. 7, 159: Queste difficoltà hanno fatto far loro assai diete e poche conclusioni.
Esempio: E Machiav. Pros. var. 5, 29: E rimasi in questa conclusione, sparì via.
Esempio: Ar. Orl. fur. 36, 82: Fu sopra questo assai risposto e detto Da l'una e da l'altra inclita guerriera. L'ultima conclusion, l'ultimo effetto È, che Ruggier ritorni alla bandiera Del suo Signor.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 37, 93: Elle fur d'odio, elle fur d'ira tanta Contra il crudel, per tante colpe, accese, Che di punirlo, mal grado di quanta Gente egli avea, conclusïon si prese.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 304: Si venne alla conclusione del giorno di consumare il matrimonio.
Esempio: Baldin. Vit. Brunell. A. 208: La prima volta che si ragunarono [gli Operai], feciono questa conclusione: che si facessi per allora uno Proveditore.
Definiz: § II. E per Risoluzione che alcuno prende di far checchessia per particolari ragioni; e altresì il Partito che propone come conclusivo. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 157: Giannotto, il quale aspettava direttamente contraria conclusione a questa, come lui così udì dire, fu il più contento uomo che giammai fosse.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 23: La donna, dopo molte novelle, venne a questa conclusione, che ella era presta ec.
Definiz: § III. Per Giudizio conclusivo, Decisione, intorno a checchessia: ma in questo senso non è molto comune. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 106: Così fu differita la tenzone Fin che di Gange uscisse il nuovo albore: E si restò senza conclusïone, Chi d'essi duo guerrier fosse il migliore.
Definiz: § IV. Conclusione dicesi pure Quella parte d'un discorso, o di qualsivoglia scrittura, con la quale, raccogliendo in breve le cose dette e cavandone la sostanza, si dà fine ad esso; ed anche semplicemente Fine o Chiusa. –
Esempio: Giamb. Tull. Rettor. 120: Conclusione è la sesta parte della diceria, la quale si puote fare in tre modi.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 92: Nondimeno me n'è pure una [novella] rimasa da raccontare; nella conclusione della quale si contiene un sì fatto motto, che forse non ci se n'è alcuno di tanto sentimento contato.
Esempio: Tratt. Color. Rett. 10: Secondo le dette quattro generali divisioni, la prima è esordio, la seconda è narrazione, la terza è petizione, la quarta e ultima è conclusione.
Esempio: E Tratt. Color. Rett. 13: È conclusione, dimostramento onesto, o vero utile, o verisimile d'onesto o d'utile, delle cose innanzi dette e adomandate.
Esempio: Salvin. Annot. Murat. 2, 359: E la conchiusione del sonetto è galantissima.
Definiz: § V. E poeticam., La cosa stessa che si dice, o anche si fa, ponendo termine a un racconto, a un discorso, a un dialogo e simili. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 199: Più ti vo' dir, per non lasciarti senza Una conclusïon, ch'a te fia grata Forse d'udir in su questa partenza: In tutte l'altre cose assai beata, In una sola a me stessa dispiacqui; Che 'n troppo umil terren mi trovai nata.
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 121: All'ultimo l'istoria si ridusse; Che 'l pastor fe' portar la gemma innante, Ch'alla sua dipartenza, per mercede Del buono albergo, Angelica gli diede. Questa conclusïon fu la secure Che 'l capo a un colpo gli levò dal collo.
Definiz: § VI. Ciò che discende da argomenti, da ragionamento o simili, o che si prova per mezzo di essi; Quel che si stabilisce deducendolo da principj, fatti o simili; Sunto o Sostanza d'un discorso. –
Esempio: Savonar. Pred. 7: Questa è la conclusione de l'argumento.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 7, 409: In questo capo si replicò per Sua Maestà e Rubertet e noi più volte; nè ci parve lasciare indietro termine alcuno atto a strignerli: infine la conclusione che se ne trasse fu, che la volontà e desiderio suo saria, che fussin Vostre Signorie compiaciute, ma che ec.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 79: Conclusione è quello che con argomento viene provato e manifestato.
Esempio: Varch. Boez. 127: Maravigliosa per certo,... ed a concedere malagevole, è cotesta conchiusione; ma a quelle cose, che prima concedute si sono, pur troppo convenirsi cognosco.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 126: La conclusione dunque di tutto il ragionamento fatto fin qui è questa.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 125: La conclusione è, che nella conversazione, e in qualunque colloquio dove il fine non sia che intertenersi parlando, quasi inevitabilmente il piacere degli uni è noia degli altri.
Definiz: § VII. E per Massima, Sentenza, stabilita o accettata per vera, e più particolarmente in materie scientifiche. –
Esempio: Guicc. Stor. 2, 411: È conclusione comune di tutti i savj, che a Dio piacciano sommamente le libertà delle città.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 2, 92: A simili angustie conducono i falsi principj: ma chi rettamente filosofando riconoscerà per cagioni di tali effetti gli eccessi della gravità de' mobili e de' mezzi,... senza intoppo alcuno molto saldamente stabilirà le sue conclusioni.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 182: Essendosi dette molte cose in questo primo libro, o incidentemente, o per maniera di dubitare, o affine di risolverle ne' seguenti, si è giudicato opportuno di registrar qui un sommario delle conclusioni principalmente in esso già stabilite.
Esempio: Dat. Vegl. 3, 151: La geometria insegna.... quanto si debba andar rattenuto e col calzar del piombo, come si dice in proverbio, in proferire l'altre conchiusioni che non sono certe, ma verisimili.
Esempio: Murat. Dif. Giurispr. 2: Tutto ciò per aver... piantate dottrine e conclusioni opposte.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 7: Veggiamo che molte conclusioni cavate da ottimi discorsi, non reggono all'esperienza.
Definiz: § VIII. Term. de' Logici. La terza proposizione del sillogismo, e più generalmente La conseguenza o illazione di ogn'altra forma d'argomentare. –
Esempio: Car. Arist. Rett. 161: Conciosiachè gli entimemi siano sillogismi quasi di questa tal materia, ne segue che così le conclusioni d'essi entimemi, come i principj, toltone via il sillogismo, sono sentenze.
Esempio: Salv. Infarin. Sec. 159: Conclusione è quella, come dicono i Loici, che scoppia dalle premesse.
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 171: Le premesse, la dimostrazione, e la conclusione sono ad unguem l'istesso che io suppongo, dimostro e concludo.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 215: Tutti gl'inganni, che da tal guisa d'inferir si ricevono, soglion chiamarsi inganni del senso (come gli appellò Aristotile, religiosissimo conservatore dei modi comuni di favellare), cioè originati dall'esperienza del senso congiunta con l'ordinaria minore, che vi accoppia l'intelletto per trarne la conclusione.
Definiz: § IX. Term. delle Scuole. Disputa, la quale ordinariamente si teneva in pubblico, di materie filosofiche, teologiche, scientifiche o simili. E altresì la Tesi o Questione, anche stampata, che si trattava, o si doveva trattare; Dissertazione. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 7, 387: E queste e molte altre infinite simili conclusioni si debbono disputare in detto Concilio.
Esempio: Sassett. Lett. 46: Ed avendo pur provato questo anno in Pisa a fare il buffone in publico, argumentando a messer Tommaso da Pistoia, che tenne 250 conclusioni, penserò che non mi abbiano a mancare le parole.
Esempio: Tass. Lett. 2, 117: Mando fuori.... sotto il nome di Vostra Signoria queste mie Conclusioni.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 100: Si stamparono conclusioni contrarie per amendue le parti, publicandosi elle per vari luoghi della Germania.
Esempio: Baldin. Art. Int. 57: Veggonsi intagliate da lui una bella veduta della gran fabbrica della Certosa di Firenze; due piccole battaglie;... i martiri del Giappone, una Conclusione in gran foglio ec.
Esempio: E Baldin. Art. Int. 63: Vedesi anco di suo intaglio.... un frontispizio di un libro di Conclusioni per l'abate Spinola.
Esempio: Bottar. Lez. Decam. 1, 176: Cristiano Donato, nella sua Conclusione filosofica sostenuta in Wittemberga l'anno 1688, crede di più che il Poggio unitamente con Lionardo Aretino avesse mano in questa empietà.
Definiz: § X. E altresì Proposizione, Punto, o Soggetto, da dimostrarsi. –
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 397: Ma passando al secondo capo che mi resta da esaminare intorno agli svantaggi della potenza, pongo quest'ultima conclusione. Se presupponiamo ec.
Esempio: E Pallav. Libr. Ben. appr.: Affinchè io provi tutte le parti di questa mia conclusione, mi convien di spiegare qual sia ec.
Esempio: E Pallav. Libr. Ben. 398: Già sono all'ultima parte della conclusione proposta, cioè che ec.
Esempio: Viv. Tratt. Proporz. 112: Quando bene 'l tutto fosse veramente d'Euclide stesso, non so poi veder.... qual pregiudizio resulti alla stabilità de' fondamenti geometrici, ond'egli occorra affannarsene col medesimo Vieta dicente, che non a torto si tiene per qualcuno tali conclusioni controverse essere adulterine.
Definiz: § XI. Term. Forense. Si dà il nome di Conclusioni in causa, a quella Scrittura nella quale si riepilogano tutte le ragioni di diritto e di fatto sparse negli altri atti della causa, riducendoli in proposizioni determinate da presentarsi al giudice.
Definiz: § XII. E col nome di Conclusioni chiamasi l'Arringa, che fa il pubblico ministero nelle cause criminali, ed altresì in quelle civili designate dalla legge, proponendo ai giudici ciò che gli sembra necessario nell'interesse della giustizia.
Definiz: § XIII. In conclusione, posto avverbialm., vale Finalmente, In somma, ed anche In sostanza. –
Esempio: Morell. Cron. 270: In conclusione recati a questo, di nascondere la roba tua e 'l guadagno, quanto t'è possibile.
Esempio: Bern. Orl. 22, 22: Ordauro più volte era venuto Là per vedermi, ed in conclusïone Altro mai, che 'l castel, non ha veduto.
Esempio: Varch. Ercol. 96: Sogliono alcuni, quando favellano, usare a ogni piè sospinto, come oggi s'usa, sapete, in effetto, o vero in conclusione: altri dicono ec.
Esempio: Tass. Lett. 3, 19: In conclusione, aspetto che le cortesi lettere di Vostra Signoria illustrissima m'apportino tanto giovamento, quanto m'apportarono speranza.
Esempio: Dat. Lepid. 9: Nè piccola fu la contesa; in conclusione risolvettero, in qualunque modo ciò fosse avvenuto, esser bene ec.
Esempio: Fag. Comm. 5, 508: Voi dunque, in conclusione, avete fatto questi due gran peccati mortali di malacreanza moderna; la penitenza de' quali toccherebbe alla Menica.
Definiz: § XIV. Senza conclusione, pure posto avverbialm., vale Senza fondamento, Vanamente. –
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 16: I sogni si formano, dormendo, di pezzi dalla immaginativa, e lo più sovente senza conclusione.
Definiz: § XV. Quindi Persona senza conclusione o Discorso senza conclusione, dicesi familiarmente di Persona vana, leggiera, di Discorso inetto o inconsistente in sè medesimo.
Definiz: § XVI. Senza conclusione, coi verbi Tornare senza conclusione, Partire senza conclusione, o simili, e detto di persona, vale Senza aver concluso quel particolar negozio per cui era andata; ma è maniera non molto comune. –
Esempio: Dav. Tac. 2, 168: Così l'accese, e licenziò: ma disse non facesse l'ambasciata così risentita. Montano tornò, come senza conchiusione: l'altre cose, che poi scoppiarono, dissimulò.
Definiz: § XVII. E coi verbi Restare senza conclusione, Rimanere senza conclusione, o simili, e detto di pratiche o negozj, vale Senza effetto, Senza essere condotto a capo.
Definiz: § XVIII. Cavare conclusione di checchessia, Trarre, e simili, conclusione di checchessia, vale Venire a capo di qualche cosa intorno ad esso, Venirne a qualche risoluzione. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 401: Mostrossi a Sua Beatitudine quello che si era fatto infino a qui,... e che bisognava che Sua Santità fussi quella che ostassi ec., non se ne trasse altra conclusione.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 187: Se ne cavate conclusione, vedete che si ordini a quell'Andrea Ginori.... che facci questi pagamenti.
Esempio: Tass. Lett. 2, 547: Chi sin'ora non s'è risoluto di pregar per la mia vita e per la mia libertà, temo che non voglia farlo per l'avvenire; però prego Vostra Paternità che, se può, ne cavi qualche conchiusione.
Definiz: § XIX. Essere persona di conclusione, o Non essere, persona di conclusione, ovvero Esser persona di poca, o di nessuna, conclusione; dicesi familiarmente per Essere, o Non essere, persona di proposito, Essere, o Non esser, tale da farne capitale per qualsivoglia negozio od occorrenza. Così per esempio:
Esempio: Esempio del Compilatore Non t'impacciar con costui, che non è uomo di conclusione. È donna di conclusione; e simili.
Definiz: § XX. Esserci con alcuno conclusione; pur familiarmente, dicesi per Esser quegli tale da condurre a capo checchessia, Operare o Discorrere di proposito e bene, con serietà e con giudizio: e per contrario dicesi Non esserci conclusione. Così per esempio:
Esempio: Esempio del Compilatore È inutile discorrere di cose gravi con Tizio, tanto con lui non c'è conclusione. Ho mutato legale, perchè vedevo che non c'era conclusione.
Definiz: § XXI. Esservi in un discorso conclusione, o Non esserci, conclusione non esservi in un discorso conclusione; dicesi familiarmente per Essere, o Non essere, quel discorso ben ragionato, consistente in sè medesimo, atto a dimostrare il vero di checchessia.
Definiz: § XXII. Esserci in un affare conclusione, o Non esserci, conclusione non esserci in un affare conclusione; vale pur familiarmente Esserci o Non esserci ragionevole fondamento a concluderlo, a condurlo a capo.
Definiz: § XXIII. Far conclusione di operar checchessia, trovasi per Far risoluzione, Proporsi di effettuarlo. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 15, 64: La damigella fe' conclusïone Di tradir la sua patria e l'Amostante.
Definiz: § XXIV. Far conclusione di una cosa, fu maniera delle Scuole, usata a significare Provarla, Dimostrarla, vera; che anche si disse Concludere. –
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 659: L'antica, cioè lo Vecchio Testamento, che è come la proposizione antecedente, e la novella Proposizion, cioè lo Nuovo Testamento, che è la proposizione sequente, che così ti conchiude, cioè ti fa conclusione della fede.
Definiz: § XXV. Fare una data conclusione, vale Dire in modo efficace una data cosa come conclusione o epilogo del discorso; ma è maniera oggi non molto comune. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 136: Alla fine fece questa conclusione, che tutte le altre cose passate le voleva omettere, ma che gli era necessario che le SS. VV. si risolvessero al pagamento di questi danari.
Esempio: E Machiav. Pros. stor. pol. 6, 320: Le SS. VV. mi raccomandano nuovamente il caso di Salvetto de' Buosi. Ne parlai iersera con Sua Eccellenza. Mi fece dopo molta disputa questa conclusione; che gli salva la vita contro alla volontà della famiglia de' Naldi, ma che contro alla volontà loro non è per liberarlo.
Esempio: E Machiav. Pros. stor. pol. 6, 480: E perciò si può fare questa conclusione, che di qua voi non aspettiate nè genti nè danari, ma solo qualche breve, lettera o ambasciata monitoria.
Esempio: E Machiav. Pros. stor. pol. 6, 497: E di tutte queste cose, le quali tu discorrerai efficacemente e le circostanze loro, farai alla Maestà del Re questa conclusione, che noi ti abbiamo mandato là per intendere lo animo suo, e che provvisioni disegna per mantenere quello gli resta e di stato e di amici.
Definiz: § XXVI. Tenere conclusione o conclusioni, è termine delle Scuole, che valeva Disputare pubblicamente di cose teologiche, filosofiche e simili. E Tener conclusione d'una data cosa ad alcuno, trovasi per Discorrerne o Disputarne da maestro con esso, Dargliene lezione. –
Esempio: Pitt. I. Apolog. Cappucc. 324: Dove trovate voi questi torti? P. Io pensavo avervene già mostri tanti, che voi potessi tenerne conclusione ad altri; ma poi ch'io veggio ec.
Esempio: Menz. Sat. 14: Per logge e sale e per le stanze tutte, Vi tien conclusïon qual baccelliere Ogni vil loquacissimo Margutte.
Definiz: § XXVII. Venire a conclusione, trattandosi di alcun negozio o pratica, vale Venire ad accordo intorno ad essi; Concluderli, Terminarli. –
Esempio: Capp. G. Comment. Pis. 252: Intendesse quello che volevano [Buccicaldo e papa Benedetto] dal nostro Comune, dandoci la città di Pisa; ed inoltre da loro intendesse in che modo aveano a venire a conclusione, e se era in loro potenzia o no.
Esempio: Dat. Gor. Stor. 20: Negando i Sanesi più tempo, e essendo sollecitati, fu nicistà (necessità) venire a conclusione.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 307: Si maravigliava che Vostre Signorie non vengono con questo Duca a qualche conclusione, sendo ora un tempo tanto accomodato a farlo.
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 57: Nè per questo si veniva a conclusione alcuna.
Esempio: Grazz. Pros. 47: Tu diresti pari ed egli caffo, e non verreste mai a conclusione.
Definiz: § XXVIII. Venire alle conclusioni, trovasi per Venire alla sostanza d'un discorso o racconto, alla parte principale e importante di esso. –
Esempio: Bern. Orl. 45, 45: E prega, volto al suo vecchio maestro, Che faccia che colui gliel venda o doni [il cavallo]: Or per non vi parer troppo mal destro, E venir tosto alle conclusïoni, Benchè Atalante ec.
Definiz: § XXIX. Presto e male, e conclusione; maniera proverbiale e scherzevole. –
Esempio: Lipp. Malm. 12, 49: Pur alfin nelle spalle si ristringe, E dice che farà quanto comanda. O garbato (rispose allor Baldone)! O così! presto e male, e conclusione.
Esempio: Not. Malm. 2, 861: Presto e male, e conclusione. Meglio è far male e presto, che non spedirsi mai col pensiero di voler far bene. Chi fa presto e male, finalmente fa; ma chi, facendo adagio e bene, mai non conchiude o termina quel che ha in animo di fare, non si può dire che faccia, e veramente non fa; e però nell'essenza del fare, è meglio far male, che non fare.

154) Dizion. 5° Ed. .
CONCLUSIONUCCIA e anche CONCLUSIONUZZA.
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pag.346

CONCLUSIONUCCIA e anche CONCLUSIONUZZA.
Definiz: Diminut. e Dispregiat. di Conclusione. Conclusione lieve, inconsistente in sè medesima. –
Esempio: Cic. Tusc. 62: Se il dolore è male o no, vegganlo gli Stoici, e' quali con minute e ritorte loro conclusionuzze.... vogliono che si faccia che il dolore non sia male.

155) Dizion. 5° Ed. .
CONCLUSIONUCOLA.
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pag.346

CONCLUSIONUCOLA.
Definiz: Diminut. e Dispregiat. di Conclusione. Conclusione meschina, di poca efficacia, di poco valore. –
Esempio: Magal. Lett. 101: In ogni caso datemi il disinganno presto, perchè io possa pigliar le mie misure, non dico col chiederle [le conclusioni] a qualcheduno altro, essendo io certo che, se ci saranno, me le manderete; ma per pigliare altro compenso: giacchè, a parlar sul serio, non ogni conclusionucola è il caso per accompagnare quelle che io ho (la stampa ha conclusionucula).

156) Dizion. 5° Ed. .
CONCLUSIVAMENTE.
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pag.346

CONCLUSIVAMENTE.
Definiz: Avverb. In modo conclusivo, definitivo, terminativo. –
Esempio: Rep. Fir. Diec. Bal. 2, 17: Il nostro popolo non sarebbe in modo alcuno paziente a pagare tanto danaio, e vedersi cavalcare: sì che conclusivamente studiate tutte le dette cose.
Esempio: Cavalcant. G. Istor. fior. 2, 398: E conclusivamente dica, essere mandato a dovergli pregare e confortare, che ec.

157) Dizion. 5° Ed. .
CONCLUSIVO.
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CONCLUSIVO.
Definiz: Add. Atto a concludere, Che ha forza di concludere, Definitivo, Terminativo. –
Esempio: Albizz. R. Commiss. 1, 359: In presenza del suo Consiglio, e alquanto prima tra loro praticato, fattoci entrare dentro, ci fe' dare conclusiva risposta.
Definiz: § E Term. de' Grammatici. Che importa conclusione; ed è aggiunto di particelle, avverbj e simili. –
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 308: Collettive [congiunzioni], che anche si posson dir conclusive, sono dunque, adunque, pertanto ec.
Esempio: Not. Malm. 2, 278: Orsù, termine esortativo e conclusivo.

158) Dizion. 5° Ed. .
CONCLUSO e CONCHIUSO.
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pag.346

CONCLUSO e CONCHIUSO.
Definiz: Partic. pass. di Concludere.
Lat. conclusus. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 7, 129: Concluse e fatte tali deliberazioni, fu chiamato ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 70: Al padron fu commessa la risposta, Prima conclusa per commun consiglio.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 247: Parentado.... praticato già molto innanzi e non conchiuso, e non creduto tal conclusione dall'Imperatore che dovesse altrimenti seguire.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 88: Così conchiuso, corre ch'ei si sgamba.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 313: Il dubbio ch'io voglio rappresentarvi, non men riguarda le cose ieri conchiuse, che le oggi discorse da Monsignore.
Definiz: § I. In forma di Add. Condotto a capo, Stabilito d'accordo. –
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 170: Ho ben desiderato l'unione di queste due illustrissime famiglie, e con tutte le mie deboli forze l'ho procurata, e l'ho tenuta a mio parere conclusa.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 288: Aveva persuaso al pontefice Pio IV, molto mal soddisfatto della pace conclusa in Francia, che si facesse istanza al re Carlo ec.
Esempio: Red. Lett. 1, 212: Tenga dunque questo affare per concluso.
Definiz: § II. Per Deliberato, Stabilito, Risoluto. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 7, 161: Ritrassi, hanno per concluso di servirlo di cinquemila fanti pagati da loro per un certo tempo (qui in forza di Sost.).
Definiz: § III. Per Compiuto, Finito, Terminato. –
Esempio: Salvin. Odiss. 31: Nè fia van tuo viaggio, e non concluso.
Esempio: Mont. Poes. 1, 353: Nè de' mali suoi [dell'uomo] tanti è qui la triste Serie conclusa.
Definiz: § IV. Per Raccolto, Ristretto, Compendiato. –
Esempio: Senec. Pist. R. 143, 10: Io ti farò i comenti che tu disideri, cioè sermoni abbreviati e conchiusi in poche parole.

159) Dizion. 5° Ed. .
CONCOCENTE.
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CONCOCENTE.
Definiz: Partic. pres. di Concuocere. Che concuoce. –
Esempio: Mei C. Metod. Cur. trad. 126: I quali sconcerti procedono intieramente dal reo stato dello stomaco e delle budella,... ove trovansi grandemente infiammate le forze concocenti.
Esempio: EMei C. Metod. Cur. trad. 217: E questo si è tutto quello che far possono le forze digestive o concocenti.